28 April, 2024
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Si rinnova anche nel 2020 il tradizionale appuntamento con “Fiabe a merenda: letture e laboratori creativi al museo”, un evento organizzato dalla Cooperativa Sistema Museo, gestore del circuito museale, in collaborazione con il comune di Carbonia.

Le attività sono dedicate ai bambini di età dai 5 a 10 anni e alle loro famiglie. Sono previsti quattro appuntamenti (19 gennaio-16 febbraio-15 marzo-19 aprile) che avranno luogo in quattro differenti siti archeologici del nostro territorio comunale. «L’evento si inserisce nell’ambito di un’ampia serie di iniziative che confermano l’impegno messo in campo dal Sistema museale cittadino e dall’Amministrazione comunale nel settore culturale, archeologico, turistico e storico. Azioni importanti anche al fine di rafforzare la candidatura della città di Carbonia a Capitale Italiana della Cultura 2021», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

“Fiabe a merenda” prenderà il via domenica 19 gennaio al Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani con il laboratorio “C’era una volta Helmut”. I piccoli partecipanti, attraverso il racconto e la costruzione di un pop-up, ripercorreranno la vita del mammut Helmut e conosceranno il mondo in cui viveva, fino ai primi incontri con l’uomo del Paleolitico. Il laboratorio consentirà di far conoscere alle famiglie una recente acquisizione del museo: parte dello scheletro fossile di un grande mammut lanoso proveniente dalla Germania.
Dopo l’accoglienza dei partecipanti, fissata per le ore 15.00, alle ore 15.30 comincerà l’evento. È richiesta la partecipazione al numero 0781.1867304 o all’indirizzo e-mail carbonia@sistemamuseo.it .

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Il rinnovato Museo Multimediale del Canto a Tenore di Bitti apre le sue porte, con una inaugurazione per mostrare la sua nuova veste interattiva, mercoledì 15 gennaio, alle ore 18.00. Il lavoro è stato quello di ampliare il già esistente museo multimediale, grazie a nuove tecnologie che rendessero ancora più tangibile ed esperibile per il visitatore ciò che succede dentro il cerchio del canto e del ballo. L’esperienza si arricchisce con la possibilità di ritrovarsi virtualmente dentro le vie del paese, durante le ricorrenze nelle quali queste manifestazioni canore avvengono. Una vera e propria app georeferenziata, infatti, tra le novità del Museo, porterà il visitatore tra le vie del paese dove il canto a tenore raggiunge le finestre nelle serenate notturne. Il progetto prevede infatti quattro ambienti interattivi e un’applicazione mobile: Sala Tenores Interattivi; Sala Cantos e Ballos; Aula didattica interattiva; I luoghi del canto con Visore Oculus; Applicazione Mobile Genius Loci. L’Installazione Tenores Interattivi, realizzata grazie al coinvolgimento dell’Associazione Tenores Sardegna, rende possibile la selezione e quindi l’audio-visualizzazione di numerosi gruppi tenores, e nello specifico i tenores di: Abbasanta, Bitti (Remunnu e Locu e Mialinu Pira), Bono, Fonni, Illorai, Lodè, Mamoiada, Nuoro, Oliena, Oniferi, Orgosolo, Orosei, Orune, Ottana, Scano Montiferru, Seneghe, Silanus, Siniscola, Pattada e Thiesi.

L’ideazione e la realizzazione dei nuovi contenuti e delle nuove installazioni. Sono stati possibili grazie al bando regionale Domos de sa Cultura, destinato ai progetti mirati alla valorizzazione degli elementi ed espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna, e finanziato attraverso il POR FESR 2014 – 2020 Azione: 3.3.2.

Il progetto è stato promosso e gestito da tre partner: Mommotty srl (giovane casa di produzione cagliaritana attiva nel mondo dell’audiovisivo e del cinema), Istelai società cooperativa (opera nel settore dei servizi turistico culturali portando avanti attività volte al recupero delle tradizioni di Bitti ed è gestore del Museo), e Produzioni Sardegna di Nicole

Nieddu (ditta specializzata nelle produzioni audiovisive e multimediali e nell’organizzazione e gestione di eventi di carattere culturale e folklorico). La direzione artistica è di Francesco Casu, mentre Marco Lutzu è responsabile scientifico del progetto, entrambi autori del precedente museo multimediale.

Inaugurazione. Ad aprire, con i saluti istituzionali, sarà il sindaco di Bitti; interverranno a seguire tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del progetto. L’appuntamento è a Bitti, alle ore 18.00, in via Goffredo Mameli 52. A seguire rinfresco conviviale.

 

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La “Piccola collana di memorie”, ideata da Salvatore Tola e pubblicata dalla Soter editrice di Villanova Monteleone, può certamente considerarsi una pregevole intuizione intellettuale. Oltreché encomiabile attività culturale nell’ambito sardo ed economica operazione editoriale di nicchia – considerato che la stampa risulta normalmente di duecento libretti a copie numerate – è, dunque, per quei pochi lettori che ne apprezzano l’essenza artigianale, gli scritti di pregio e l’attenzione ai contenuti… e non al contenitore dalla copertina patinata. La collana si è caratterizzata con la pubblicazione di racconti brevi, sillogi poetiche, favole, commedie teatrali, saggi storici, trattati tecnologici, etc.

La trentatreesima opera pubblicata, dalla  collana inaugurata nel marzo 2010, è il mitico e ormai raro opuscolo TEMPO D’ESAMI di Manlio Brigaglia, che l’autore donava ai suoi alunni del Liceo “D.A. Azuni” di Sassari per sostenerli – con l’amorevolezza paterna e l’esperienza da docente vissuta con le preoccupazioni normali degli studenti – nei delicati momenti delle prove di maturità e d’abilitazione; ossia, un ricco e particolareggiato vademecum come i giovani dovevano affrontare e fare gli esami di Stato. Il saggio, frutto di una iniziale collaborazione per il giornale cagliaritano “Informatore del lunedì”, spazia armoniosamente su gli scopi e validità dell’esame di Stato; su specifici consigli e atmosfera psicologica; sul come si va agli “orali” e come si sceglie il tema di “quel benedetto compito di italiano”. Non mancano i consigli tecnici sull’uso della punteggiatura e come s’impiega il tempo a disposizione per il compito. Un testo che meriterebbe un’ampia diffusione per l’attualità dell’argomento trattato e in considerazione che gli esami non finiscono mai. Bella, semplice, raffinata, chiara ed inimitabile la scrittura esercitata sempre dal prof. Manlio Brigaglia.

Questa ristampa in collana, che fa seguito alla prima edizione pubblicata a Sassari nel giugno 1967 da Chiarella, ospita il ricordo, quasi filiale, di Paolo Pulina: allievo tra i più affezionati al Professore e fruitore della copia originale con dedica, in quanto alunno della “terza” di quell’anno. Il maturo “ragazzo” Pulina, oltre che rendere omaggio all’autore e alla sua comunicatività ed umanità, ricorda la metodologia di insegnamento di un sorprendente maestro-monstrum di memoria e di educatore rigoroso per preparare i suoi allievi alle immancabili “Prove della Vita”.

Cristoforo Puddu

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La COOP, Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, a gennaio 2020 effettuerà nuove assunzioni di diplomati e laureati che abbiano orientamento al cliente, predisposizione a lavorare in gruppo, dinamicità, flessibilità, intraprendenza, capacità di coordinamento di un piccolo gruppo di lavoro e saper organizzare il proprio reparto, da inserire presso i supermercati e gli ipermercati presenti in tutta Italia. Le figure ricercate sono: Addetti alle Vendite, che dovranno gestire tutte le attività operative all’interno dei punti vendita, accogliere i clienti e occuparsi dei diversi reparti; Allievi Responsabili di Negozio, i quali dovranno offrire assistenza alla clientela, gestire le merci e coordinare la squadra di collaboratori; Capi Reparto, che dovranno formulare gli ordini, allestire il banco, controllare la qualità, il confezionamento e la pesatura del prodotto e garantire il migliore servizio al cliente oltre a banconisti, panettieri, coordinatori, farmacisti e tante possibilità di stage. Chi entra a far parte di COOP viene inserito in

L’articolo completo è consultabile nel sito :http://suntini.it/diariolavoro_coop_agosto_2019_2.html .

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«Abbiamo messo tutto il nostro impegno per restituire alle comunità un’infrastruttura fondamentale per il territorio e per accelerare il completamento dei lavori e garantire la massima sicurezza. La Regione ha lavorato intensamente per mettere a punto tutti gli adempimenti tecnici, in sintonia con le altre Autorità, dando tutti i chiarimenti possibili e confidando in una rapida riapertura.»

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il parere favorevole dato dalla procura della Repubblica di Nuoro al dissequestro del ponte di Oloè.

«In attesa del dissequestro – ricorda il presidente Christian Solinas – abbiamo comunque provveduto a trovare con urgenza una soluzione alternativa per ridurre i disagi alle popolazioni con un ponte provvisorio in grado di assicurare i collegamenti.»

Il dissequestro del ponte sulla strada provinciale Oliena-Dorgali, crollato a seguito dell’alluvione del 2013, era stato chiesto dall’amministratore straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, a conclusione dei lavori di messa in sicurezza.

«Abbiamo lavorato instancabilmente senza mai perdere di vista le necessità dei territori e l’urgenza di restituire un collegamento sicuro alle comunità – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Al dialogo costante con le amministrazioni è seguito un impegno straordinario da parte dell’Assessorato che rappresento, teso a trovare finalmente una soluzione. In attesa che vengano espletate le procedure per la riapertura, insieme al ponte restituiamo finalmente fiducia ed ottimismo alle Comunità.»

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»Nella lunga seduta del 21 dicembre abbiamo messo in guardia il presidente della Regione e la sua Giunta sui gravi errori compiuti sino a quel momento nelle nomine dei dirigenti esterni e le conseguenze che questi avrebbero potuto avere sul sistema Regione. Purtroppo, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: la maggioranza ha preferito approvare, a mezzanotte il sabato prima di Natale e non senza imbarazzo, una norma di interpretazione di una legge regionale di oltre 20 anni fa, destinata ad essere impugnata e ad aprire una fase ancora più incerta di quella appena conclusa.»

A dirlo è l’on. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.

«In questo scenario non può quindi stupire la rinuncia all’incarico da parte del Direttore generale dell’Assessorato al Personale, nominato dalla stessa Giunta Solinas e colui che avrebbe avuto la responsabilità di firma sulle nuove prossime proroghe – aggiunge Francesco Agus -. Evidentemente le rassicurazioni sbandierate in Aula dal Presidente della Regione non sono state convincenti, in una situazione caratterizzata ormai da una lunga catena di errori amministrativi in gran parte insanabili che non sembra arrestarsi. L’ultimo dei quali riguarda la deliberazione del 18 dicembre con la quale la Giunta ha prorogato gli incarichi di 21 direttori generali su 23 di ulteriori sei mesi e che, oltre a essere in palese contrasto con la normativa che prevede incarichi di almeno tre anni, presenta vizi formali e materiali tali da essere a rischio nullità. E’ un’eventualità che porterebbe la Regione alla paralisi: qualunque controinteressato potrebbe impugnare qualunque atto prodotto da ogni assessorato regionale nei prossimi mesi perché sottoscritto da un dirigente nominato illegittimamente.»

«A questo si aggiungono aspetti preoccupanti, come quelli riguardanti gli atti citati in quest’ultima delibera che motiva l’ennesima mini-proroga con la mancata approvazione da parte del Consiglio di un Disegno di legge di riorganizzazione della Regione che sarebbe stato approvato dalla Giunta il 3 ottobre, ma di cui oggi, nonostante le reiterate richieste formali presentate dal nostro gruppo consiliare, ancora non risulta traccia – sottolinea ancora Francesco Agus -. I casi sono due: o si tratta di un falso o di un’omissione e di una grave lesione del diritto dei consiglieri, stabilito da norme e regolamenti statutari, di accedere agli atti prodotti dalla Giunta. In entrambi i casi, lo sottolineiamo per l’ennesima volta, si tratta di condotte contrarie alla legge. Per capire meglio la portata della questione dopo aver presentato numerose interrogazioni sul tema all’Assessorato al personale, l’ultima delle quali nella giornata di ieri, e non avere mai ottenuto formale risposta, oggi abbiamo scritto formalmente al Presidente del Consiglio Pais per avere certezza degli atti trasmessi al Consiglio regionale. Perché dei pasticci continui prodotti dalla Giunta Solinas non se ne può far carico nuovamente il Consiglio regionale, come purtroppo avvenuto con la scellerata approvazione della legge salva-nomine. Vista la delicatezza e l’urgenza del tema ci aspettiamo una risposta celere.»

«Per il resto, ribadiamo quanto abbiamo già detto in aula più volte. La Sardegna ha emergenze gravi e irrimandabili. Dalla continuità territoriale in procinto di saltare per aria alle problematiche che vive il mondo agropastorale. Dalla crisi di alcune agenzie e strutture regionali alla carenza di personale negli ospedali – conclude Francesco Agus -. Non è più tollerabile che il principale impegno del Presidente e della sua Giunta, portato avanti anche durante le festività, sia quello di tentare di sanare nomine illegittime e ricoprire atti pasticciati con una sottile coltre di neve, peraltro destinata a sciogliersi al primo sole.»

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Un goal su punizione di Samuele Curreli, il primo della sua terza esperienza con la maglia della Monteponi, ha dato i tre punti alla squadra di Fabio Piras, all’esordio in panchina, nel difficile derby di Cortoghiana. Il goal che ha deciso la partita, al 17′ del primo tempo, è stato fortemente contestato dai giocatori e dai tifosi del Cortoghiana, perché a loro parere il pallone respinto dal portiere Omar Galizia sul palo, non aveva superato completamente la linea di porta. Il direttore di gara è stato di diverso avviso ed ha convalidato il goal.

La partita è stata molto combattuta (9 gli ammoniti). La Monteponi ha fatto meglio nel primo tempo ed un minuto prima del goal decisivo, è stata pericolosissima con lo stesso Samuele Curreli, sempre su punizione, sulla quale Omar Galizia ha compiuto una prodezza togliendo il pallone dall’incrocio dei pali. Nella ripresa il Cortoghiana ha cercato più spesso la via del goal, trovando sempre l’opposizione dell’attenta difesa della squadra ospite. Le occasioni più propizie sono capitate sui piedi di Marteddu al 1′ minuto e dell’ex Stefano Demontis al 23′.
Cortoghiana: Galizia, Madeddu, Cro, Landis, Bove, Marteddu (dal 50′ Loddo), Carrus, Demontis (dall’85’ Melis), Foddi, Pinna, Loi (dal 74′ Lenzu). All. Marco Farci.
Monteponi: Atzeni, Fois, Bratzu, Silva, Garau, Mura (dal 65′ Musanti), Ariu, Congiu, Iesu, Curreli e Nonnis (dal 90′ Melis). All. Fabio Piras.

Il Villamassargia ha pareggiato 1 a 1 con la Sigma De Amicis 1979. Vantaggio iniziale per la squadra di Titti Podda con Nicola Farci, pareggio per la squadra di Antonio Madau con il centravanti Gianluca Ligas (classe 1979).

Una delle due capolista, l’Idolo, ha battuto il Tonara 3 a 2 ed è nuovamente sola in vetta, perché il Gonnosfanadiga è stato fermato sul pareggio, 1 a 1, dal Tortolì, mentre il Sant’Elena, terzo ad un punto, ha perso in casa 2 a 1 con l’Arborea ed è scivolato a quattro punti dalla vetta.

Nuova vittoria esterna per il Buddusò (impostosi sette giorni fa sul campo della capolista Idolo) a Selargius, 1 a 0, e largo successo della Villacidrese sul Seulo 2010, 4 a 2. Riscatto immediato per l’Andromeda, dopo la sconfitta di Cortoghiana, oggi vittoriosa sul campo dell’Orrolese, 2 a 0.

Con la sconfitta di oggi, il Cortoghiana perde due posizioni in classifica, ora è sesto con 25 punti; la Monteponi ha agganciato il Villamassargia al 9° posto, con 20 punti. La vetta è ancora molto lontana ma a Iglesias coltivano ancora l’ambizione di reinserirsi nella lotta per le prime posizioni. I punti a disposizione sono 42, tutto è ancora possibile.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna supera anche la Pallacanestro Varese, 93 a 87 al termine di 40′ combattutissimi, e si mantiene a contatto della capolista Virtus Segafredo Bologna, impostasi nettamente sul campo della Virtus Roma. La Dinamo si è confermata squadra vera, riuscendo a non far pesare le assenze di Jamel McLean, arrivato alla conclusione della sua breve esperienza a Sassari, e di Dwayne Evans, tenuto precauzionalmente a riposo per una leggera indisposizione fisica. Per contro, ha fatto il suo esordio l’ala lituana Paulius Sorokas, protagonista di una partita eccellente, con 13 punti, 2 su 3 da 2 punti e 3 su 6 da 3 punti.

Il protagonista assoluto della partita è stato Dyshawn Pierre, autore di 22 punti in 30’20”, 4 su 5 da 2 punti, 2 su 4 da 3 punti, 8 su 10 ai tiri liberi, 12 rimbalzi, 6 assist, 41 di valutazione. Un autentico fenomeno!

L’equilibrio in campo emerge fin dal primo quarto, concluso con la Dinamo avanti di 3 punti, 28 a 25. In avvio di secondo quarto la Dinamo tentato l’allungo, con un break di 8 a 0 ed Attilio Caja chiama il time out con la sua squadra sotto di 9 lunghezze: 36 a 27. La reazione varesina è immediata, parziale di 10 a 2 e squadre divise da un solo punto al 14′: 38 a 37. La Dinamo ha la meglio ai rimbalzi e ricostruisce un tesoretto di 7 punti al riposo, sul 50 a 43.

Al ritorno in campo è ancora la Dinamo ad allungare fino al +14 ma Varese non è mai doma e, punto dopo punto, si riporta sotto: 62 a 55 al 25′. Il punteggio è un’alternanza continua, Varese ritorna a soli 3 punti ma le triple di Michele Vitali e Curtis Jerrells riportano prontamente la Dinamo avanti di 8 lunghezze al 28′ e all’ultimo intervallo breve tra le due squadre ci sono 5 punti: 75 a 70.

Nelle battute iniziali dell’ultimo quarto Varese torna a -1 e al 35′ corona la rincorsa con il sorpasso sull’80 a 79. Il finale è un testa a testa, deciso dai tiri liberi di Marco Spissu, Stefano Gentile e Dyshawn Pierre, per il definitivo 93 a 87 che consegna alla Dinamo l’ottava vittoria consecutiva in campionato.

La Dinamo ha chiuso con 5 uomini in doppia cifra: Pierre 22, Bilan 18, Vitali 14, Sorokas 13, Gentile 10. Per Varese sono andati in doppia cifra Tambone con 22 punti, Clark 19, Simmons 13 e Jakovic 10.

«Veri e sinceri complimenti a Varese, era a due punti con la palla in mano del ko e poi non è riuscita a chiudere – ha detto a fine partita Gianmarco Pozzecco -. E’ venuta fuori una partita intensa e bellissima grazie all’ottima sfida  giocata dai nostri avversari che hanno confermato il loro valore, non a caso non sono entrati alle Final 8 solo per differenza punti. Questa sera la situazione era particolare, noi eravamo senza Evans e McLean, abbiamo messo dentro le rotazioni Sorokas e Magro, che hanno risposto benissimo disputando una partita incredibile. Questa vittoria è figlia di uno spirito di squadra e di sacrificio enorme da parte di tutti, i ragazzi vogliono vincere e – anche in una situazione complicata come quella di oggi – lo hanno dimostrato. Prima della partita avevo detto ai miei ragazzi che la nostra grande forza è nel gruppo, ma attenzione perché questo è un concetto che sulla carta sembra semplice: abbiamo la fortuna di vedere una squadra che gioca in questo modo, da giocatore vi dico che non è sempre facile scendere in campo con il cuore, loro lo fanno sempre quindi dobbiamo essere grati. Prima della partita abbiamo preferito preservare Evans che ha un’infiammazione e non volevamo rischiare che degenerasse – ha concluso Gianmarco Pozzecco -, anche se questa decisione ci è costata perché sapevamo che in questo modo le rotazioni dei lunghi sarebbero state nettamente diverse rispetto al solito.»

Dinamo Banco di Sardegna – Pallacanestro Varese 93 a 87

Arbitri: Alessandro Martolini, Fabrizio Paglialunga, Alessandro Nicolini

Parziali: 28 a 25, 22 a 18, 25 a 27, 18 a 17

Progressivi: 28 a 25, 50 a 43, 75 a 70, 93 a 87

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 8, Bilan 18, Re n.e., Bucarelli, Devecchi, Sorokas 13, Evans n.e., Magro 2, Pierre 22, Gentile 10, Vitali 14, Jerrells 6. All. Gianmarco Pozzecco.

Pallacanestro Varese: Peak 6, Clark 19, De Vita ne, Jakovic 10, Natali, Vene 6, Cervi, Simmons 13, Mayo 5, Tambone 22, Gandini n.e., Ferrero 6. All. Attilio Caja.

Miro Bilan. Fonte: www.dinamobasket.com .

Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Il Carbonia ha travolto il Ghilarza 4 a 0 ed è tornato solitario in vetta alla classifica del campionato di Eccellenza regionale. La seconda giornata di ritorno ha registrato la sconfitta del Castiadas sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (2 a 3), il crollo della Nuorese ad Uri (1 a 5) ed il pari in extremis del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu ad Ossi (1 a 1). Ha perso in casa anche la Ferrini con la Kosmoto Monastir, 1 a 2. La squadra di Andrea Marongiu conduce ora con 2 punti di vantaggio sull’Ossese, 3 sul Castiadas, 5 sulla Nuorese e 9 sulla Ferrini. E domenica prossima al Comunale “Carlo Zoboli” ci sarà lo scontro diretto con la prima inseguitrice, la matricola Ossese.

La partita odierna con il Ghilarza è stata dominata dal Carbonia dall’inizio alla fine. Ci sono voluti 20 minuti per sbloccare il risultato, con un preciso colpo di testa del 19enne Suku Kassama Sariang, giunto all’ottavo goal stagionale e da lì in avanti il risultato non è mai stato in discussione. Numerose le palle goal costruite dalla squadra biancoblu, alcune svanite d’un soffio, anche per la bravura portiere del Ghilarza, ma prima del riposo Alessio Figos ha trovato il varco giusto per il goal del 2 a 0.

Nella ripresa il Carbonia ha continuato a comandare il gioco, Alessio Figos ha firmato il secondo goal personale e Giuseppe Meloni ha cercato ripetutamente la via del goal all’esordio casalingo, sfiorandolo ripetutamente, fino a quando lo ha trovato, al termine di un’azione tambureggiante, su preciso assist di Mattia Cordeddu.

Nel finale il Ghilarza, orgogliosamente, ha provato in ogni modo di creare i presupposti il goal della bandiera, senza riuscirvi per l’attenzione sempre alta della difesa del Carbonia, impeccabile anche nella giornata in cui Andrea Marongiu ha tenuto a riposo Federico Boi per un leggero infortunio. Nell’ultimo scorcio di partita il tecnico biancoblu ha effettuato alcuni cambi.

E’ finita tra gli applausi del pubblico e, in particolare, il solito ringraziamento dei giocatori ai Briganti che non hanno mai smesso di incitare la squadra, dal primo all’ultimo minuto.

Sono poi arrivate le notizie ufficiali da Guspini, Ossi ed Uri, a mettere la classica ciliegina sulla torta per festeggiare una domenica importantissima nella corsa verso la serie D.

Nell’intervallo sono state festeggiate le conquiste della Coppa Santa Barbara e della Coppa Capodanno delle squadre allievi e giovanissimi che nelle due finali hanno superato, con l’identico punteggio di 4 a 0 (lo stesso risultato poi maturato sul campo tra la prima squadra ed il Ghilarza), rispettivamente la Marco Cullurgioni Giba e la Monteponi. Anche nella passata stagione allievi e giovanissimi avevano vinto insieme le due coppe.

Giampaolo Cirronis

             

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Il 30 novembre scorso si è concluso, a Cagliari, il Congresso regionale dei Riformatori Sardi.
Dai maggiori leader, ancora una volta si è levata alta la voce per affermare ancora con più incisività il ruolo dei Riformatori Sardi, un ruolo che deve vedere un nuovo impegno nei confronti della Sardegna, che ormai da troppo tempo è attanagliata da una crisi che sembra non trovare vie d’uscita.
E’ proprio in questo congresso che è stata data una svolta, volta soprattutto a chiedere a viva voce un ruolo diverso alla Sardegna, un ruolo che le compete, non secondario.
Al coordinatore regionale Aldo Salaris abbiamo rivolto alcune domande, per capire quali sono le chance ed il nuovo ruolo che la Sardegna può rivestire.
Dott. Salaris, riferendoci all’ultimo congresso regionale appena conclusosi, lei ha affermato che i Riformatori sardi oggi sono il simbolo di un partito giovane, presente, capace di valorizzare i singoli e pronto a farsi portavoce dei bisogni delle comunità.
Da queste parole traspare chiaramente che i Riformatori sardi vogliono acquisire un ruolo diverso e credere fortemente in un approccio costruttivo, finalizzato a dare alla Sardegna il ruolo che le compete.
«Quello dei Riformatori sardi è il secondo partito più antico dell’isola, tanto che oggi può vantare una struttura forte e radicata in tutti i territori.
Siamo presenti in tanti Comuni, è da lì che la buona politica e le proposte arrivano sino ai centri dove si prendono decisioni in cui i Riformatori sardi hanno i propri rappresentanti.
Nello scorso congresso ho lanciato una sfida: un patto sull’innovazione generazionale, una sfida che conto vogliano cogliere tutti i Riformatori, i giovani e tutte le forze politiche senza distinzioni di colore.
Il nostro progetto è un modello di Sardegna innovativo, basato su un rinnovato sistema produttivo.
Io credo in una Regione moderna, con un futuro che si allontani da quella becera logica dell’alternanza politica che si poneva  come limite i soli 5 anni di governo. Non ce lo possiamo più permettere.»
I Riformatori sardi sono un partito che sin dalla sua nascita, voluta, creduta e concretizzata grazie a Mario Segni ed al leader regionale Massimo Fantola, ha gettato le basi per portare avanti una nuova linea politica. Oggi la situazione è cambiata radicalmente e le tematiche che devono essere affrontate sono diverse e tutti i Sardi aspettano delle risposte concrete.
Ci sarà finalmente una svolta?
«Meno di un anno fa i Sardi hanno dato una grande fiducia a questo governo regionale, per questo motivo hanno bisogno e hanno diritto di avere risposte concrete.
Mario Segni e Massimo Fantola hanno avuto la grande intuizione di creare un partito pronto a rompere gli schemi e su questa linea intendiamo proseguire anche nel prossimo futuro.
Lo spirito dei Riformatori sardi si racchiude in una parola: Innovazione. Per questo i Riformatori sardi si impegnano e si impegneranno per quella svolta che la Sardegna attende da anni. Riteniamo che l’ambiente sia la principale risorsa che abbiamo ed è un nostro obiettivo realizzarla.»
Il riconoscimento del principio di Insularità in Costituzione è diventato la madre di tutte le battaglie.
Ma anche altre sono le problematiche che attanagliano e che incombono e che attendono risposte concrete.
E’ di questi giorni la svolta nella vertenza Eurallumina, ma c’è ancora la vertenza Sider Alloys in alto mare.
Il problema fondamentale è il Lavoro che non c’è e che i giovani non trovano.
Come intendete affrontare queste realtà, tenuto conto che è anche comprensibile che alla base di tutto debba esserci una convergenza totale.
Lei è ottimista?  
«Dobbiamo capire come uscire dall’industria primaria, capire come porci nel Mediterraneo e capire come ospitare i flussi migratori che stanno diventando sempre maggiori.
Noi abbiamo le idee chiare, sono certamente ottimista, i Riformatori sardi hanno proposto quella che è la soluzione ai tanti problemi da lei citati, nonché la madre di tutte le battaglie, la vera grande opportunità per la Sardegna: l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, una battaglia che va oltre ogni divisione politica e partitica ma che riesce a unire i Sardi in una sfida che riguarda tutti. Da anni conduciamo battaglie giuste per i Sardi e per la Sardegna, seppur queste siano risultate spesso impopolari nella classe politica, come ad esempio il taglio degli stipendi dei consiglieri regionali, la riduzione del numero dei parlamentari sardi e l’abolizione delle province.
Non ci fermeremo e troveremo le giuste soluzioni.»
Un’ultima domanda: i Riformatori sardi come si rapportano con la compagine politica nazionale, cioè crede che sia necessario avviare una nuova linea politica, dove il ruolo dei Riformatori sardi sia importante, allo scopo di far presente che la Sardegna non è solo un’isola di mare e belle spiagge o archeologia, certamente importanti, ma da sole non sufficienti a creare un futuro solido, perché tante sono le esigenze e le precarietà che devono essere affrontate?
«Il nostro è un approccio costruttivo ed abbiamo fatto capire a chi sta a Roma che non intendiamo arrenderci su quelli che sono i nostri diritti. Andremo a Roma ogniqualvolta sarà necessario, cosa che abbiamo già fatto e stiamo facendo per l’insularità, perché abbiamo le carte in regola per proporre la Sardegna che vogliamo, un’Isola moderna al centro del Mediterraneo, pronta ad essere protagonista.»
Armando Cusa