20 December, 2025

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Cure e soccorsi sempre più in sicurezza: l’Azienda ospedaliero universitaria può contare su due nuovissime ambulanze a pressione negativa, nuova frontiera dell’emergenza. Sono state acquistate dall’Aou di Cagliari e la prima è stata consegnata oggi al Policlinico.

«Il nostro obiettivo primario – spiega il direttore generale Giorgio Sorrentino – è la sicurezza e la tutela dei pazienti e degli operatori sanitari. Questi mezzi tecnologicamente molto avanzati sono estremamente utili e importanti».

«Investiamo sull’innovazione in ambito sanitario – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – per migliorare la qualità dei servizi. Negli ultimi mesi abbiamo effettuato la consegna di diagnostiche di radiologia e nuovi ecografi digitali nei presidi di tutto il territorio. La dotazione dei nuovi mezzi di soccorso tecnologici a un ospedale strategico come il Policlinico Duilio Casula è un’ulteriore conferma del nostro impegno per assicurare all’intero sistema regionale cure moderne. Un segnale di attenzione per i pazienti e gli operatori, che assume un significato ancora più importante nel particolare momento che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid-19».

L’ambulanza a pressione negativa è un’evoluzione del concetto già noto in ambito ospedaliero delle camere di isolamento, caratterizzate da ricambi d’aria ad alta frequenza con immissione di aria sanificata grazie a filtrazione ed irraggiamento UV unito a processi di fotocatalisi. Mediante una depressurizzazione del vano sanitario, i flussi di aria opportunamente filtrati defluiscono all’esterno dell’ambulanza evitando stratificazioni ed alte concentrazioni di cariche virali in ambiente chiuso.

Un’area di soccorso per i pazienti e di lavoro per gli operatori sanitari, basata sul concetto dell’“high efficiency ventilation”, che rendono la cellula sanitaria un vano salubre grazie ai ricambi d’aria ad alta frequenza (30 cambi/ora) irrorata costantemente da flussi sanificati.

L’effetto della pressione negativa genera una ulteriore sicurezza per gli operatori: il rischio di contaminazione della cabina di guida e quindi del suo equipaggio (autista + accompagnatori), viene minimizzata grazie alla differenza di pressione che crea un deflusso d’aria dal vano guida verso il vano sanitario e mai in senso opposto.

Completa l’eccellenza del sistema, il software interattivo di bordo “x-link 2.0”, in grado di leggere in tempo reale i segnali provenienti dai sensori distribuiti nel vano sanitario e di elaborarli indicando agli operatori sul display di bordo parametri ambientali come umidità, temperatura, concentrazione di CO2, volume d’aria trattata, numero di ricambi e pressione di bordo; tali dati, a richiesta, possono essere inviati alla centrale operativa permettendo visualizzazioni in real time della qualità dell’aria e la registrazione di uno “storico di servizio” dell’ambulanza in ottica ambientale.

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«Dopo l’uscita del nuovo DPCM mi trovo per l‘ennesima volta frastornato, ancora una volta si è fatto l’errore di generalizzare l’Italia senza capire, o forse ancor peggio ignorando il fatto, che invece esistano diverse realtà sia al livello abitativo che economico. Perché la verità è questa, il Sulcis non è Milano Centro, dove i locali riescono a lavorare bene con colazioni e aperitivi, per una realtà come la nostra la chiusura dei locali a mezzanotte è una vera e propria stangata che rischia di mandare al collasso l’economia del posto.»
Lo scrive, in una nota, Valerio Lecca, consigliere comunale di minoranza, esponente di Gioventù Nazionale Sulcis.
«Siamo perfettamente consapevoli della pericolosità del virus, ma l’altra realtà è che non siamo più ad aprile, e ora anche diversi medici importanti si son schierati proprio per farci capire questo e far diminuire il livello di panico generale, allora la domanda sorge spontanea, non sarebbe stato meglio optare per delle misure differenti e più adeguate di zona in zona, magari anche aumentando considerevolmente i controlli, ed inasprendo le sanzioni a coloro che non rispettano minimante le regole, in modo da non rischiare davvero un collasso economico? Così facendo conclude Valerio Lecca stiamo invece mettendo sul lastrico tanti gestori, tanti dipendenti, e solo nel Sulcis, decine, se non centinaia, di ragazzi che nel weekend fanno importanti extra che a molti servono anche per pagare gli studi e, ancora una volta, si ritrovano, incolpevoli, a pagare il prezzo del voler restare nella propria terra.»

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Il 14 e 15 ottobre, il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, ha rappresentato la città di Iglesiente ed il territorio dell’Iglesiente, al TTG Travel Experience di Rimini, la manifestazione di riferimento per la promozione e commercializzazione turistica in Italia e nel resto del mondo.
Due giorni ricchi di impegni e di spunti di interesse, in una manifestazione che, come ogni anno ha attirato nella città romagnola operatori provenienti da diverse parti d’Italia e da diverse nazioni, rappresentanti delle Istituzioni, tour operators, agenzie di viaggi, operatori nel settore dei trasporti ed in quello ricettivo, nonostante quest’anno la rassegna sia stata inevitabilmente condizionata dall’emergenza sanitaria in corso.
Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, quest’anno ha partecipato il qualità di “buyer”, prendendo parte agli incontri business to business e promuovendo realtà ormai consolidate del territorio, come i siti ex minerari, uno dei fiori all’occhiello dell’offerta per i visitatori, i musei della città di Iglesias ed i pacchetti turistici, che contribuiscono ad ampliare e diversificare un offerta che vuole abbracciare ogni tipologia di visitatore.
«Il tutto grazie ad una importante sinergia tra le Istituzioni, come i comuni di Iglesias e di Gonnesa, le associazioni del territorio ed il mondo produttivoha sottolineato Attilio Casti, presidente del Consorzio Turistico per l’Iglesientegrazie ad una collaborazione che rappresenta una delle chiavi per lo sviluppo del settore turistico, soprattutto in un periodo di difficoltà per tutto il comparto come quello che stiamo vivendo.»
Proprio per questo motivo, quest’anno si è deciso di mettere l’accento sulle possibilità offerte dai social network.
«Abbiamo portato avanti ha proseguito Attilio Casti la collaborazione con alcuni youtubers ed instagrammers, sulla scia di quanto fatto in questi mesi, un tipo di promozione che ha dato i suoi frutti, rappresentando una forma di investimento low cost in grado di far conoscere il nostro territorio ad un numero di persone sempre maggiore.»
«Malgrado le limitazioni dovute alle prescrizioni sanitarieha evidenziato con soddisfazione il sindaco di Iglesias, Mauro Usai la valorizzazione turistica della nostra Città e del nostro territorio prosegue, grazie a soggetti come il Consorzio Turistico e grazie ad operatori formati e competenti, che hanno permesso a tantissimi turisti di visitare anche quest’anno il nostro territorio in tutta sicurezza.»

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Il dottor Giorgio Carboni, dirigente medico di Nefrologia, già direttore dell’Area socio sanitaria di Sanluri, è il nuovo direttore ad interim della ASSL di Carbonia. E’ stato nominato dal commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 683 di oggi 16 ottobre 2020, dopo le dimissioni improvvise di Ferdinando Angelantoni, che decorreranno dal 19 ottobre 2020.

Ferdinando Angelantoni dirigerà la Struttura Complessa del Distretto di Sanluri. Il nuovo incarico gli è stato attribuito dal commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 635 del 1° ottobre scorso e decorrenza dallo stesso 1° ottobre ma fino ad oggi l’ex direttore sanitario della ASSL di Lanusei ha continuato a ricoprire l’incarico di direttore della ASSL di Carbonia, che lascia per dimissioni volontarie, in una giornata che era iniziata con la nomina del nuovo direttore del Laboratorio di Analisi dell’Ospedale Sirai, Francesco Ronchi, già direttore del Servizio di Laboratorio dell’Ospedale di Sanluri, al posto della dottoressa Maria Cristina Garau. Il 16 ottobre 2020 registra così due tappe importanti per il presente ed il futuro della ASSL di Carbonia, in una fase resa particolarmente delicata dall’emergenza Coronavirus che nelle ultime settimane ha investito anche il Sulcis Iglesiente e lo stesso Ospedale Sirai, con l’accertamento di alcuni casi di positività tra medici ed infermieri e forti polemiche sul mancato avvio del servizio di processazione dei tamponi che persiste ancora oggi, nonostante il laboratorio sia stato dotato (acquistato con una donazione della Fondazione di Sardegna) di un macchinario, accreditato due settimane fa.

Ferdinando Angelantoni, 64 anni, nato e residente a Cagliari, era stato nominato direttore dell’Area socio sanitaria locale di Carbonia, il 19 novembre 2019, incarico che era stato lasciato vacante dalla dottoressa Maria Maddalena Giua, andata in pensione alcuni mesi prima. L’incarico inizialmente sarebbe dovuto essere di breve durata, in scadenza il 31 dicembre 2019, ma è stato successivamente rinnovato fino al 30 settembre 2020 e poi ancora in deroga, fino ad oggi.

Il 1° ottobre il commissario straordinario dell’ATS Giorgio Carlo Steri, con quella di Ferdinando Angelantoni alla direzione della Struttura di Struttura Complessa del Distretto di Sanluri – ASSL di Sanluri, che fa cessare anche l’incarico di Direzione di Struttura Complessa “Direzione di Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea della ASSL di Lanusei” conferitogli con la deliberazione n. 10 del 08.01.2019, ha approvato altre nove delibere per il conferimento di altrettanti incarichi di direzione di Struttura Complessa.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Iglesias – ASSL Carbonia – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Carlo Murru.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto San Pietro e Sant’Antioco – ASSL Carbonia – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Sergio Caracoi.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto Sarcidano – Barbagia di Seulo e Trexenta – ASSL Cagliari – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Ugo Storelli.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Tempio Pausania – ASSL Olbia – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Antonio Francesco Cossu.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto Ghilarza – Bosa – ASSL Oristano – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Sergio Obinu.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Cagliari Area Vasta- ASSL Cagliari – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Antonello Corda.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Ales -Terralba – ASSL di Oristano – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Andrea Paolo Giuseppe Floris.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Oristano – ASSL Oristano – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), al dott. Peppinetto Figus.

Attribuzione incarico di Struttura Complessa Direzione del Distretto di Macomer – ASSL Nuoro – afferente al Dipartimento Aziendale delle Attività Distrettuali (DAD), alla dott.ssa Maria Giovanna Porcu.

 

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Verrà inaugurata sabato mattina, alle 12.00, a Iglesias, l’area riqualificata del cantiere di forestazione di via Torricelli che, grazie ai lavori del cantiere comunale di forestazione, è stata trasformata in un giardino urbano.
Nel cantiere, con il lavoro di due squadre di 5 operai ciascuna, provenienti dalle liste di collocamento e coordinati dall’agr. dott. Raimondo Manunza, è stata bonificata l’area, ripulita da rifiuti e detriti, è stata salvaguardata la flora mediterranea esistente (con piante di lentisco, mirto, olivastro fillirea, rovo selvatico e rosa canina), sono state piantumate di altre specie della macchia mediterranea ed è stato sistemato il manto erboso.
Altri interventi hanno riguardato la realizzazione degli stradelli, di una staccionata in legno, di alcuni scalini che permettono di accedere ai diversi livelli del giardino urbano e di una struttura, sempre in legno, che accoglie le schede delle piante messe a dimora nell’area riqualificata.
«Grazie al lavoro degli operai del cantiere, la città ha una nuova area di verde pubblico, riqualificata e messa a disposizione della collettività», ha spiegato il sindaco Mauro Usai.
«Un importante lavoro realizzato tenendo conto della salvaguardia delle specie endemiche del nostro territorio – ha messo in evidenza l’assessore dell’Ambiente Francesco Melisuna maniera per coniugare la creazione di nuove aree pubbliche e la tutela dell’ambiente. I cantieri forestali sono un’importante occasione di lavoro per il nostro territorio e testimoniano come chi ci lavora, con passione ed impegno sia in grado di realizzare importanti opere per tutta la comunità. Un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno partecipato a questo progetto.»

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Sono 133 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.450 i tamponi eseguiti. Salgono a 5.603 i casi dall’inizio dell’emergenza. Dei 133 nuovi casi, 87 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 46 da sospetto diagnostico. Si registrano due decessi, una donna di 60 anni ed un uomo di 62, entrambi residenti nell’area del Sud Sardegna. Le vittime sono in tutto 171.
In totale sono stati eseguiti 223.779 tamponi. Sono 187 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), 29 (+1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.879. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.432 (+68) pazienti guariti, più altri 38 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 5.736 casi positivi complessivamente accertati, 904 (+23) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 777 (+20) nel Sud Sardegna, 433 (+6) a Oristano, 890 (+36) a Nuoro, 2.732 (+48) a Sassari.

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Il Commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 682, adottata questa mattina, ha conferito l’incarico ad interim di Direttore del Servizio Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia, al dottor Francesco Ronchi, già direttore del Servizio di Laboratorio dell’ospedale di Sanluri, Azienda Socio Sanitaria Locale di Sanluri. Francesco Ronchi rileva l’incarico ricoperto fino a ieri dalla dottoressa Maria Cristina Garau.

Nella delibera con la quale è stato adottato il provvedimento, per molti versi clamoroso, si rileva «la complessità delle attività svolte dal Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, al fine di evitare situazioni pregiudizievoli all’erogazione delle prestazioni di natura sanitaria ed assistenziale, specialmente nell’attuale periodo storico contrassegnato dall’emergenza del Covid-19».
L’attività del Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro, negli ultimi mesi, di accese polemiche, proprio in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nonostante la disponibilità del macchinario per la processazione dei tamponi, acquistato con le risorse di una donazione della Fondazione di Sardegna, accreditato con forte ritardo due settimane fa, i tamponi effettuati nel territorio della ASSL di Carbonia continuano ad essere processati al Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, con tutti i disagi che ne derivano, in relazione ai tempi di comunicazione ai Sindaci e quindi ai diretti interessati.

Giampaolo Cirronis

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Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu, ha inviato una nota al Direttore della ASSL di Carbonia, Ferdinando Angelantoni, sul caso di positività al Covid-19 di un infermiere del Sirai di Carbonia.

«Gentile Direttore, apprendiamo che tra gli iscritti all’Ordine si sia verificato un caso di positività presso una Struttura Complessa del Presidio Ospedaliero Sirai afferente al Dipartimento Chirurgicoscrive Graziano Lebiu nella nota pubblicata nel sito internet dell’OPI Carbonia Iglesias -. In particolare, parrebbe che il suddetto infermiere sia entrato in contatto con due dirigenti medici della stessa Struttura Complessa cui in precedenza venivano riscontrate positività al CoViD-19.

Considerato che, secondo quanto riferito, il periodo finestra tra la precedente positività dei due sanitari medici della stessa Struttura Complessa e l’effettuazione dei tamponi al personale infermieristico sia quantificabile in almeno quattro giorni e che i test sono stati eseguiti solo dopo le responsabili insistenze dei diretti interessati e non per automatismo procedurale, si ritiene che la situazione abbia esposto gli assistiti ed il personale a rischi non accettabili aggiunge Graziano Lebiu -. Risulta in particolare che l’infermiere accertato come positivo (ed inizialmente asintomatico), come del resto altri colleghi che avrebbero potuto esserlo, abbia continuato a prestare servizio con grave rischio di estensione del contagio.

Situazione di pericolo, beninteso, certamente non addebitabile all’infermiere, ma riconducibile al ritardo con il quale sono state adottate le necessarie procedure di controllo/sorveglianza.

L’Ordine delle Professioni Infermieristicheconclude Graziano Lebiu nell’esprimere la propria preoccupazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro dei propri iscritti all’Albo e per le ovvie ricadute assistenziali, confida che nell’immediato futuro siano adottate più efficaci e puntuali misure di prevenzione.

Resta inteso, che si vigilerà con la massima attenzione, perché siffatte situazioni non abbiano più a ripetersi, con riserva di eventuali ulteriori determinazioni.»

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Il Museo del Carbone organizza la X edizione della mostra “In miniera tra i presepi”, seppure in forma diversa rispetto al solito per questo anno 2020. La mostra sarà organizzata in modo da assicurare il rispetto delle norme anti Covid: per evitare problemi organizzativi legati all’emergenza sanitaria, infatti, la mostra quest’anno non prevede un concorso con votazione nè un’inaugurazione ufficiale.

Come l’anno scorso, i partecipanti potranno realizzare dei mini presepi o degli alberi di Natale con decorazioni artigianali.

Sono invitati a partecipare singoli appassionati, scuole, associazioni, artigiani, artisti e chiunque abbia piacere di cimentarsi nella realizzazione. E’ possibile usare qualsiasi tecnica e materiale per creare opere tradizionali o moderne, secondo il regolamento allegato.

La partecipazione dovrà essere confermata telefonicamente entro domenica 22 novembre 2020 al numero di telefono 0781/62727 negli orari di apertura del museo (10.00 – 17.00, escluso il lunedì) o tramite e-mail ai seguenti indirizzi: amministrazione@museodelcarbone.itmarketing@museodelcarbone.it.

La consegna delle opere potrà effettuarsi esclusivamente su appuntamento, da venerdì 27 novembre a domenica 6 dicembre.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 8 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Sarà allestita all’interno della sala principale della Lampisteria come l’anno passato e le visite potranno essere contingentate per assicurare il rispetto della distanza interpersonale.

 

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Sono 186 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.688 i tamponi eseguiti. Salgono a 5.603 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 186 nuovi casi accertati, 104 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 82 da sospetto diagnostico. Si registra una nuova vittima residente nella provincia del Sud Sardegna: 169 in tutto.
In totale sono stati eseguiti 221.349 tamponi. Sono invece 180 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+8 rispetto al dato di ieri), mentre è di 28 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.816. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.364 (+93) pazienti guariti, più altri 46 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 5.603 casi positivi complessivamente accertati, 881 (+30) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 757 (+71) nel Sud Sardegna, 427 (+17) a Oristano, 854 (+33) a Nuoro, 2.684 (+35) a Sassari.