25 December, 2025

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Poste Italiane entra nella top five della classifica sulla parità di genere delle società appartenenti all’indice FTSE MIB della Borsa di Milano stilata da Equileap, un’organizzazione indipendente che elabora dati e analisi sulla gestione della gender equality nelle più importanti imprese su scala internazionale.

Nella Città Metropolitana di Cagliari e nella provincia del Sud Sardegna la presenza femminile in Poste Italiane, per quanto attiene al personale degli uffici postali e di staff, arriva al 61%, superando di 7 punti percentuale la media nazionale.

Nel paese infatti, è composto da donne il 54% dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane, l’incidenza del personale femminile tra quadri e dirigenti è pari al 46% e il 44,4% dei componenti del CdA è donna. Nell’ambito delle posizioni manageriali il 30% è ricoperto da popolazione femminile e il 20% è presente nelle posizioni di top management.

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In un’altra operazione di Polizia condotta a Cagliari, ieri sera, gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato tre persone di Carbonia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Gli agenti hanno notato un’auto sospetta in via Marongiu, al cui interno hanno identificato un 55enne, un 32enne, e una 29enne, tutti e tre residenti a Carbonia e pregiudicati e hanno trovato 11 grammi di cocaina in pietra, una metà nascosta sotto il sedile su cui viaggiava il 32enne, e l’altra metà occultato negli indumenti intimi della donna; è stata rinvenuta, inoltre, la somma di 745 euro, di cui 715 all’interno di un portafoglio da donna e gli altri 30 euro nascosti nel cruscotto della macchina, suddivisi in banconote di piccolo taglio.
Da un controllo accurato esteso anche alle abitazioni dei tre fermati, effettuato in collaborazione con la Volante del Commissariato di Carbonia, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 3 boccette di metadone da 20 mg ciascuna, nascoste all’interno di un pouf della camera da letto di uno dei tre, oltre a diverso materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza stupefacente.
I tre fermati sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa dell’udienza direttissima.
I due più giovani erano stati arrestati già lo scorso 8 maggio per il medesimo reato; la donna inoltre era sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Carbonia ed è stata denunciata anche per la violazione di tale misura.

Ieri mattina, gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Iglesias hanno arrestato un 50enne pluripregiudicato di Iglesias, per spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti, mentre transitavano in via Roma, hanno incrociato un uomo che in sella alla sua bicicletta, appena visti i poliziotti, ha accelerato vistosamente l’andatura per eludere un possibile controllo.
Nel breve inseguimento, gli operatori hanno notato che l’uomo si è liberato di un piccolo sacchetto di plastica gettandolo via. Prontamente recuperato dagli agenti, l’uomo è stato finalmente bloccato e identificato. Apparso da subito particolarmente agitato, è stato trovato in possesso della somma di circa 290 euro divisi in banconote di piccolo taglio, nonché, messo alle strette, ha riconosciuto l’involucro di cui ha cercato di liberarsi poco prima, contenente 23 grammi di marjuana.
Perquisendo l’abitazione dell’uomo, sono stati scoperti nel cassetto del comodino un portafoglio con all’interno 600 euro, oltre a tutto il materiale usato per il confezionamento della sostanza. In un altro mobile è stata rinvenuta una busta contenente altri 2 grammi circa di marjuana e un rotolo di banconote da 50 euro sigillato con della pellicola trasparente, per un ammontare di 1.000 euro.

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Con un voto unanime, l’assemblea dei soci del Consorzio di tutela del pecorino romano ha approvato il bilancio 2019.
Queste le cifre: il valore della produzione nel 2019 è stato di 2 milioni e 710mila euro: le contribuzioni a carico dei produttori (94,84% produttori associati e 5,16% produttori non soci) è stata di 1 milione e 76mila euro, gli altri ricavi e proventi sono rappresentati in particolare dai contributi da Enti pubblici (1 milione e 199mila euro).
Nel corso dell’incontro, che è avvenuto in videoconferenza, si è parlato di un nuovo allarme Dazi Usa per il prossimo mese di settembre.
«Abbiamo lavorato intensamente e ininterrottamente per mesiha dichiarato il presidente, Salvatore Palittacon i nostri legali negli Usa per scongiurare il rischio Dazi, che sarebbero stati un vero disastro per noi e più in generale per l’economia della Sardegna. Siamo riusciti a evitare di finire nella black list per due volte, ma non possiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo stare molto attenti perché a settembre è previsto un ulteriore inasprimento: stiamo perciò continuando a rafforzare la nostra presenza negli Stati Uniti, a far valere le nostre ragioni con audizioni, memorie e attività lobbistiche attraverso i rappresentanti parlamentari.»
Un occhio di riguardo è stato dato alla lotta contro le contraffazioni del marchio. «È una delle attivitàha aggiunto Salvatore Palittache più hanno impegnato il Consorzio, per esempio a Singapore dove si è riusciti a ridimensionare l’associazione dei nomi comuni rispetto al nostro marchio, ma anche in Giappone dove abbiamo finalmente registrato il marchio distintivo con la testa di pecora stilizzata e in tanti altri Paesi dove si cerca di contrabbandare prodotti scadenti con nomi simili al nostro. Per portare avanti quest’attività di tutela, nel 2019 abbiamo triplicato le spese legali.»
Non è mancato un accenno alle attività promozionali del prodotto, tra cui il progetto Propaseu ha impegnato il pecorino romano in una campagna di promozione insieme a Speck e Asiago in Canada e Stati Uniti (2 milioni e mezzo di euro in 3 anni, l’80% finanziato dall’Unione europea); il progetto Rosafi ha promosso le tre dop ovine sarde in contemporanea in Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito (4 milioni di euro, 3 di compartecipazione dalla Regione); il progetto Chizu, che partirà quest’anno, porta il pecorino romano in Giappone, in particolare nei ristoranti dell’area metropolitana di Tokyo (1 milione in 3 anni, iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea). L’attività promozionale ha compreso inoltre sponsorizzazioni, pagine pubblicitarie su riviste, affissioni negli aeroporti e allestimenti fieristici.
Via libera anche al progetto “Life Magis – Made Green in Italy”, co-finanziato dal Programma LIFE della Unione europea ecoordinato da ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha preso avvio a settembre 2019 e si concluderà a dicembre 2022.
Nel corso dello scorso anno è stata anche approvata la modifica del Disciplinare di produzione, per introdurre tre nuove tipologie di prodotto e un preciso elenco delle razze abilitate alla produzione: un Pecorino romano “Extra”, a basso contenuto di sale (non potrà avere più del 3,5% di componente salina), un altro che avrà l’indicazione “Riserva” con una stagionatura di almeno 14 mesi (saranno poi applicati bollini supplementari da 18-20-24-30 mesi in base al livello di maturazione a cui si vorrà portare il prodotto) e un ultimo di “Montagna” (già previsto da un regolamento comunitario che presuppone una serie di requisiti rispetto allo standard e una serie di vincoli orografici, come l’allevamento al di sopra dei 600 metri o le lavorazioni in ambito territoriale fatte al massimo a 10 chilometri dal limite altimetrico.
«Consideriamo la scelta di orientarci su nuovi prodotti estremamente importante per il futuro del pecorino romano e dell’economia che generaha concluso Salvatore Palitta -. Con i nuovi prodotti potremo posizionarci su segmenti di mercato inediti, far conoscere un prodotto più delicato ed elegante e andare incontro alle esigenze di consumatori che cercano sapori gourmet. Non dimentichiamo poi che il 2019 è stato l’anno di lancio dello snackorino, lo snack di pecorino romano da 20 grammi destinato a bambini, ragazzi e sportivi ma gradito a tutti. Tutto questo ci permetterà anche di affrontare con più forza i mercati post Covid: gli analisti di mercato sono infatti tutti concordi nel dire che le strategie vincenti per sopravvivere alla crisi economica da pandemia sono innovazione e differenziazione. Solo così ci si potrà imporre su mercati profondamente cambiati, che non saranno mai più gli stessi: noi, con i nostri prodotti, andiamo esattamente in questa direzione.»
Antonio Caria

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Anche il presidente della Regione Christian Solinas si unisce al cordoglio che ha accompagnato la notizia della scomparsa del grande compositore Ennio Morricone.

«Un genio dell’arte che amava la Sardegnadice il presidente Christian Solinas -, e che seppe interpretarne lo spirito e le radici etniche accompagnando, con note indimenticabili, lo storico documentario sulla nostra Isola realizzato nel 1978 da Folco Quilici per la Rai. Morricone, inoltre, ricorda il Presidente, scoprì e valorizzò il talento di colei che resta la più fulgida icona della nostra musica e del canto sardo, Maria Carta, lanciandola nel panorama internazionale e consentendole di raggiungere i più alti traguardi artistici. Il compositore fu insignito della Laurea honoris causa dall’Università di Cagliari nel 2000. Mi unisco anche a nome dei Sardi conclude Christian Solinasal cordoglio profondo per la sua perdita.»

La foto è tratta dal profilo Facebook del Maestro Ennio Morricone

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Ieri, nello stesso giorno in cui ha annunciato il nuovo tecnico, Fabio Piras, il Cortoghiana guidato dal presidente Corrado Piras ha definito la prima operazione di mercato in vista del prossimo campionato di Promozione regionale. Nicola Boi, 27 anni domani 6 luglio, torna protagonista in Promozione, dopo una stagione vissuta all’Isola di Sant’Antioco, in 2ª Categoria, scelta condizionata dagli impegni di lavoro.

Esterno difensivo di qualità e sicuro affidamento, Nicola Boi sarà sicuramente uno dei punti di forza del nuovo Cortoghiana che, da questi primi movimenti, sembra avere tutte le intenzioni di confermare quanto di buono fatto nella stagione 2019/2020, terminata anzitempo, dopo la 7ª giornata del girone di ritorno, per l’emergenza Coronavirus, con il settimo posto ed una semifinale di Coppa Italia.

 

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«Ieri, a seguito della riapertura delle cucine degli studentati, fino a qualche giorno fa dipinta come prospettiva impossibile dalla direzione dell’Ersu, abbiamo sospeso l’occupazione della mensa di via Trentino dopo tre notti e quattro giorni consecutivi di protesta. Questo non è un punto d’arrivo, ma solo un primo risultato ottenuto grazie alla lotta degli studenti con l’Ersu, colpevole di non essere stato in grado ancora oggi di garantire il diritto allo studio.»
Inizia così il nuovo comunicato stampa diffuso stamane dagli studenti universitari di Cagliari.
«Sebbene i risultati ottenuti siano ancora parziali, è certo che questi passi in avanti siano stati il frutto dell’organizzazione e dell’azione concreta degli studenti, rifiutando le politiche di mediazione dei sindacati studenteschi,  infatti è solo grazie all’occupazione della mensa che il CDA dell’Ersu si è riunito in una seduta straordinaria, deliberando sulla riapertura delle cucine e la garanzia di un menù dignitoso a partire dalla settimana prossima prosegue il comunicato degli studenti universitari di Cagliari -. Continueremo a batterci per la riapertura immediata delle mense, con la garanzia di un pasto caldo dignitoso e la possibilità di consumarlo in mensa, per un indennizzo di 600 euro per quegli studenti a cui è stato detratto l’affitto per i mesi di non utilizzo degli alloggi, per il rimborso totale dei pasti corrispondente a tutto il periodo di chiusura del servizio mensa per tutti i laureandi e per tutti gli studenti che rinunciano o hanno già rinunciato all’alloggio, con la possibilità di scegliere tra cumulo dei pasti e rimborso totale.»
«Non permetteremo che l’ente si adagi sulle poche disposizioni attuate, ma continueremo ad esercitare tutta la pressione necessaria a conquistare quello che ci spettaconcludono gli studenti universitari di Cagliari -. La lotta continua.»

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Le regole sul distanziamento dei tavoli avevano portato ad un’idea di partenza non positiva a chi si occupa di ristorazione ed accoglienza. Nella realtà, la situazione si è rivelata differente e i locali sono spesso pieni, nonostante tutto, tanto che per le prenotazioni è talvolta consigliabile chiamare con largo anticipo.
Ma per chi si occupa di pescaturismo non è altrettanto semplice. Le barche dispongono di spazi ristretti ed i posti a tavola, a causa del distanziamento, non consentono di poter ospitare un numero di persone tale da riuscire a rifarsi nemmeno delle spese d’uscita. Non tutti, quest’estate, riaccenderanno i motori.
«Quest’anno, per quel che mi riguarda, sarà un anno in stand byafferma Mauro Pintus, comandante della “Alessandro P.” -. Io difficilmente farò pescaturismo. Le disposizioni non sono ancora abbastanza chiare. Soprattutto per quanto riguarda la ristorazione a bordo. Penso che sarà difficile tenere le persone distanti. Si dovrebbe magari rinunciare alla metà delle presenze. Quindi, sono più orientato sulla pesca, rispetto alla pescaturismo. Speriamo nell’anno prossimo.»
C’è anche chi, però, quando lo spettro del Covid non era ancora all’orizzonte, ha deciso di investire in una barca nuova. Come Antonello Vadilonga, comandante della “Nuova Antonina”. «Non si sa ancora nulla. Non sappiamo come comportarci. Se dobbiamo rispettare un metro di distanza, tanto vale che la barca rimanga ormeggiata. Abbiamo pochi posti già in partenza. Non abbiamo speranze per questa stagione.»
Di diverso avviso, Alessio Serra, della barca da pesca “I due Fratelli“, che ha deciso comunque di provarci, nonostante le limitazioni legate al Covid condizionino le scelte di tutti. «Di solito partiamo dal 15 giugno. Quest’anno siamo un po’ in ritardo. Comunque, siamo pronti a partire. Metteremo in atto il distanziamento a bordo, anche se sarà un problema tenere tutti a distanza di un metro gli uni dagli altri. Di solito ospitiamo 12 persone, quest’anno non avremo questa opportunità. Cerchiamo comunque di salvare il salvabile e recuperare il terreno perso.»
Il rischio c’è ma la stagione non appare terribile come si prospettava in primavera. Il numero di presenze nelle località di mare è molto inferiore rispetto a quello degli anni scorsi ma si spera in luglio ed agosto. Dopotutto, l’estate è appena agli inizi.
Federica Selis

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La “Sardinia24oreExperience” è un progetto che ha tra i principali obiettivi la valorizzazione della Sardegna ed i suoi straordinari patrimoni storico, naturalistico e culturale, senza soluzione di continuità tra costa e interno, in un circuito che unisce Sport e Inclusione, Benessere, Cultura e Promozione; in stretta partecipazione degli Amministratori e delle Comunità locali che rivestono, entrambi, un ruolo importante per la riuscita della manifestazione.

Il progetto ha preso avvio tre anni fa, numerosi test hanno permesso di definire la fattibilità del programma, le principali caratteristiche del team e dei tracciati per la realizzazione di “Viaggi esperienziali”, da percorrere in circa 24 ore con diverse modalità.

Tra le diverse e significative 24ore Experience realizzate, la conosciuta Costa delle miniere, nella Sardegna sud occidentale ed il famoso Selvaggio Blu nel Supramonte di Baunei, nella parte centro orientale dell’Isola. Quest’ultimo percorso a piedi  in meno di 30 ore e in totale autonomia dal team formato da Angelo Lobina, alpinista ed escursionista di provata esperienza;  Stefano Gervasoni ed Andrea Cossu, entrambi esperti escursionisti e di Trail running; Matteo Cara, geografo e appassionato del territorio e Lino Cianciotto, fotografo ed escursionista di lungo corso.

La prossima 24ore Experience si svolgerà nel massiccio del Gennargentu con l’attraversamento a piedi delle vette più alte della Sardegna e comprese nei territori amministrati dai Comuni di Villagrande Strisaili, Arzana, Desulo e Fonni.

In questo scenario si camminerà per oltre 50 km in un ambiente ancora in parte selvaggio, incontrando luoghi simbolici che rappresentano importanti e significativi attrattori culturali e ambientali, quali l’area archeologica di Arcu is Forros; l’alveo fluviale del Rio Pirincanis; il sito archeologico e il villaggio di Ruinas; le vette  di Punta La Marmora e lo storico Rifugio, Bruncu Spina e Monte Spada; le sorgenti di Donnortei; il santuario della Madonna del Monte; la basilica della Madonna dei Martiri.

La partenza è prevista sabato 11 luglio dall’area archeologica di Arcu is Forros, in comune di Villagrande, lungo la statale 389,  e l’arrivo nel centro abitato di Fonni la mattina dopo.

A questa Avventura aderiranno differenti persone che contribuiranno in maniera significativa alla riuscita del programma, scelte per le rispettive capacità psicofisiche, storie personali diverse e rilevanti.

Tra questi: Angelo Lobina e Riccardo Consigliere, entrambi alpinisti ed escursionista di provata esperienza;  Stefano Gervasoni, Andrea Cossu e Domenico Corraine, tutti esperti escursionisti e di trail running; Pierpaolo Putzolu, guida ambientale e Lino Cianciotto, fotografo ed escursionista di lungo corso.

Il progetto si caratterizza per il fermo messaggio verso la protezione e valorizzazione del Gennargentu e, in più, per la forte impronta all’inclusione e per l’importante attenzione verso la disAbilità, avendo Lino subito un’amputazione della gamba destra nel 2013 che però non gli ha impedito di continuare e ripartire ancora più motivato, già dopo pochi mesi dal fato.

Un progetto ad oggi mai realizzato in Sardegna nel suo insieme, unico nel suo genere con questi particolari condizioni e finalità.

Un progetto che è stato accolto subito con entusiasmo dai Comuni interessati per tutti i messaggi e le prospettive che rappresenta: il primo è sicuramente quello di una montagna senza confini che attraverso un evento di questo tipo pone le basi per una promozione e una valorizzazione a livello territoriale. Attraverso eventi di questo tipo si vuole dimostrare che la montagna non solo può essere visitata tutto l’anno ma attraverso una rete di servizi efficienti può essere vissuta in tutta sicurezza da chiunque grazie a agli innumerevoli attrattori che questi territori offrono: dall’ambiente e la natura, all’enogastronomia, la cultura e l’archeologia. La speranza è che eventi di questo tipo diventino un’opportunità per unire i territori e, soprattutto per offrire occasione di crescita e sviluppo.

Programma

Venerdì 10 luglio 2020
ore 18.00 – Villagrande Strisaili – Incontro con i Sindaci e le Comunità – Conferenza stampa.

Sabato 11 luglio 2020
ore 8.00 – Area archeologica Arcu is Forros;

incontro con i Sindaci e le Comunità: interviste e riprese foto video.

ore 9.30 – Partenza

ore 14.00 – Pirincanis – Comune di Arzana

ore 20.00 – Area archeologica di Ruinas – Comune di Arzana

ore 24.00 – Punta la Marmora – Incontro con i Sindaci  e le Comunità.

Domenica 12 luglio 2020

ore 02.00 – Rifugio la Marmora – Comune di Desulo

ore 4.00 – Bruncu Spina

ore 8.00 – Su Ninnieri / Donnortei – Comune di Fonni

ore 12.00 – Arrivo a Fonni nella Basilica della Madonna dei Martiri

Incontro con i Sindaci e le Comunità: interviste e riprese foto video
ore 13.00 / 15.00 – Degustazione di prodotti enogastronomici locali.