24 December, 2025

[bing_translator]

Evitare gli assembramenti nei luoghi pubblici è ormai una priorità per garantire la sicurezza di tutti. TermoQ è il nome della start-up fondata durante la quarantena del coronavirus da quattro ragazzi di Cannigione, che hanno sviluppato un sistema per gestire gli ingressi nei locali pubblici e commerciali. Il sistema si compone di uno schermo che indica al visitatore quando poter entrare nel locale, a seconda della capienza e del numero di persone per le quali sia consentito l’ingresso. Grazie all’intelligenza artificiale, TermoQ può identificare se la persona porti o meno la mascherina e misurare la temperatura corporea.

CONTROLLO DEGLI ACCESSI. TermoQ è un’invenzione interamente concepita e sviluppata in Sardegna, come tale è stata capace di abbattere i costi di acquisto di un terzo rispetto al prezzo di mercato, rendendola accessibile anche a piccole attività commerciali. Il controllo degli accessi avviene attraverso un sistema che compara la capienza del locale e il numero massimo delle persone che può contenere, nel rispetto delle regole del distanziamento. Quando si arriva in prossimità della soglia di sicurezza, sul display posto all’ingresso del locale appare una scritta che avverte il cliente: “Attendi il tuo turno”.

GLI IDEATORI. I creatori della start-up sono quattro professionisti di Cannigione: i fratelli Jonathan e Christian Mulas (28 e 26 anni), conosciuti per aver fondato la startup Icnodent, azienda di software di realtà virtuale e aumentata per uso medico; l’informatico Samuele Sciancalepore (22 anni) e il disegnatore grafico Alberto Scano (26 anni).

LE FUNZIONI. TermoQ quindi si compone di tre sistemi integrati per un controllo automatizzato degli accessi. Quello relativo al conteggio degli ingressi: per evitare assembramenti e rispettare la distanza di sicurezza nei luoghi pubblici. Un sistema basato sull’intelligenza artificiale, che riconosce i visi e identifica se la persona indossa una mascherina di sicurezza. Infine la misurazione della temperatura, attraverso una telecamera a infrarossi, con 0.07 gradi di errore.

SUPERMERCATI. Il sistema è stato sviluppato in collaborazione con la catena di supermercati Dettori Market (del gruppo Crai), che dopo aver testato la versione beta del sistema, ha deciso di integrarlo nella maggior parte dei propri punti vendita, aumentando la sicurezza dei clienti. La start-up ha lanciato questa settimana il prodotto sul mercato nazionale, riscuotendo un enorme interesse da parte di piccoli commercianti e grandi imprese, e mira già all’espansione della distribuzione all’estero.

[bing_translator]

Mercoledì 3 giugno riaprirà al pubblico, dopo quasi 3 mesi, il Parco archeologico di Monte Sirai. Un sito che, con la sua eccellenza nel panorama archeologico e la bellezza del panorama offerto sul paesaggio, sul golfo e sull’arcipelago, offrirà una passeggiata archeologica unica.

In via straordinaria, nella giornata di mercoledì 3 giugno, l’ingresso sarà gratuito per tutti i residenti nel comune di Carbonia. È richiesta la prenotazione dei visitatori ,onde evitare la formazione di assembramenti.

Gli orari di apertura saranno i seguenti: la mattina dalle 10.00 alle 13.00; il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00.

La visita guidata sarà effettuata in fasce orarie prestabilite: 10.30, 11.15, 12.00,16.30, 17.15, 18.00.

Con il ripristino della funzionalità del servizio del Parco archeologico di Monte Sirai si avvia la graduale riapertura al pubblico dell’intero sistema museale della città, che si concretizzerà il 9 giugno nel Museo archeologico Villa Sulcis, nel Parco Archeologico di Cannas di Sotto e nel Museo PAS Martel.

La società Sistema Museo, gestore dei siti del Simuc di Carbonia, garantirà l’accesso e le visite guidate secondo norme in materia di sicurezza.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il seguente indirizzo email: carbonia@sistemamuseo.it o il numero telefonico 345 7559751.

[bing_translator]

Continuano senza sosta i servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, che proseguono incessanti in tutta l’aera dell’hinterland metropolitano. In questo contesto, nella giornata di sabato, nell’ambito di un mirato servizio antidroga operato dagli investigatori del gruppo Falchi della Squadra Mobile, è stata effettuata una perquisizione all’interno di uno stabile sito a Selargius, in via Cavalcanti.

Durante la perquisizione, è stata rinvenuta, nel vano scale del piano seminterrato, una calza contenente un involucro di cocaina per un peso lordo di grammi 110,31, nr. 2 bilancini di precisione e vari ritagli in plastica ricavati da una busta in cellophane, normalmente utilizzati per il confezionamento dello stupefacente. Non è emerso alcun elemento che potesse collegare quanto rinvenuto ad alcuni dei condomini che abitano nello stabile oggetto di perquisizione.

Le indagini della Polizia proseguono per i riscontri sui legami tra il materiale sequestrato ed i soggetti coinvolti in attività di spaccio.

[bing_translator]

«La domanda chiave in questo momento è una sola: come arriveranno in Sardegna i due milioni e mezzo di turisti previsti dal Presidente della Regione? Come raggiungeranno la nostra isola se la drammatica situazione in cui versa la rete dei trasporti è rimasta tale e quale al periodo pre-Covid? Come arriverà questa marea di persone se il numero dei voli garantiti da Alitalia è insufficiente persino a coprire il fabbisogno dei viaggiatori sardi? Le ultime dichiarazioni in merito del Governatore sono supportate da qualche studio, oppure ha come sempre lanciato un nuovo slogan per coprire i precedenti annunci fallimentari.»

Così il consigliere regionale del M5S, Roberto Li Gioi, interviene nel dibattito in corso dopo le dichiarazioni del presidente Christian Solinas sulla stima del numero di turisti che raggiungeranno la Sardegna nell’estate 2020 e, soprattutto, alla luce di quelle che sono le reali disponibilità numeriche sulle tratte da Roma e Milano per i tre aeroporti della nostra isola.

«Oggi raggiungere la Sardegna è quasi impossibile prosegue Roberto Li Gioi -. Dei 64 collegamenti giornalieri con Roma e Milano che dovevano essere garantiti secondo il decreto del 2013, ancora in vigore sino alla fine dell’anno, si è passati a 30 voli quotidiani. I voli disponibili, dopo il confronto tra Alitalia e la Regione, che ha competenza esclusiva per quanto riguarda la continuità aerea, sono quindi meno della metà. La Regione ha, pertanto, dimostrato di non volere ottenere un numero di voli congruo. E se si pensa, come comunicato dalla compagnia aerea, che i posti liberi a bordo saranno meno della metà per garantire il distanziamento fisico, si capisce benissimo che la cifra di due milioni e mezzo di turisti sparata dal presidente Christian Solinas è l’ennesimo specchietto per le allodole.»

«Raggiungere Olbia e Alghero il 31 luglio ad esempio, un venerdì, ad oggi è impossibile: i posti sui due aerei disponibili sono terminati. Trovo soprattutto incredibile e inaccettabilesottolinea il consigliere del Movimento 5 Stelle – che ci siano soltanto due voli diretti da Roma e Milano per raggiungere il Nord Sardegna in altissima stagione. Inoltre, da Milano in pieno agosto sono disponibili soltanto due voli per raggiungere Cagliari da Linate, sui quali tra l’altro i posti sono già terminati. Per quanto riguarda i collegamenti con Roma la situazione è analoga, ad esempio il 31 luglio sui tre voli disponibili per Cagliari non c’è un posto libero.»

«Tasto ancora più dolente è quello che riguarda le tariffe, che anziché diminuire come promesso il 22 gennaio dal presidente Christian Solinas sono aumentate anche per i sardi. Il Governatore ricorda Roberto Li Gioiad inizio anno aveva presentato l’ultimo piano della Giunta che prevedeva un sistema di doppia tariffa per l’estate e l’inverno, per residenti e turisti. I sardi avrebbero dovuto pagare per tutto l’anno 20 euro più tasse per Roma (il 50 per cento in meno) e 30 euro più tasse per Milano (19 euro in meno). Invece oggi scopriamo che il costo del biglietto è addirittura aumentato rispetto a prima.»

«In Sardegna nel frattempo è da febbraio che il tema dei trasporti è caduto nel dimenticatoio, mai affrontato né in Consiglio né in Commissione. E se non fosse intervenuto il Governo a garantire la continuità territoriale, per l’estate 2020 non ci sarebbe stata. Quindi conclude il consigliere del Movimento 5 Stelledi fronte a questo quadro catastrofico, Presidente, le chiediamo: come arriveranno due milioni e mezzo di turisti in Sardegna?»

[bing_translator]

Il mese di maggio, in Sardegna, si è chiuso con un bilancio estremamente positivo per il contrasto e la prevenzione del Coronavirus. Anche nelle ultime 24 ore non sono stati riscontrati né nuovi casi positivi (1 negli ultimi dieci giorni del mese, totale 1.356) né decessi (per l’ottavo giorno consecutivo, totale 130).

I numeri sono tutti in leggero miglioramento o stabili. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 33, 1 meno di ieri; 2, come ieri, i ricoverati in terapia intensiva; 150, come ieri, le persone in isolamento domiciliare; 185 gli attualmente positivi, 1 meno di ieri; 1.041 i pazienti dimessi/guariti, 1 più di ieri.

Il numero dei tamponi eseguiti e dei casi testati è leggermente inferiore rispetto a ieri: 716 i tamponi (ieri 749), 584 i casi testati (ieri 591).

[bing_translator]

Oggi in Sardegna sono stati segnalati 8 incendi, uno dei quali ha richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

A Cabras, in località “Case Piredda”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Oristano coadiuvata dal personale elitrasportato, una squadra dei vigili del fuoco e una squadra della Compagnia barracellare di Riola Sardo.

L’incendio ha percorso una superficie di oliveti di circa un ettaro. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 13.37.

La foto è di repertorio.

[bing_translator]

I lavori nel tratto che collega San Giovanni Suergiu alla centrale dismessa di Santa Caterina, non sono stati ancora ultimati, ma la pista ciclabile che collega Carbonia a Sant’Antioco, una delle infrastrutture più importanti realizzate negli ultimi anni nel territorio del Sulcis, in diverse punti accusa già evidenti segnali di degrado che necessitano di interventi di manutenzione di competenza della provincia del Sud Sardegna.

Canne, giunchi, gramigna ed erbacce varie, hanno lesionato il manto in diversi punti, come emerge dalle fotografie allegate.

 

[bing_translator]

Un’altra giornata senza nuovi casi positivi al Covid-19 (716 i tamponi eseguiti) e senza decessi in Sardegna. Sono 1.356 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 57.296 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 35, di cui 2 in terapia intensiva, mentre 150 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 185. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 981 pazienti guariti (+1 rispetto al dato precedente), più altri 60 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime (130).
Sul territorio, dei 1.356 casi positivi complessivamente accertati, 251 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.

[bing_translator]

E’ morto mercoledì 27 maggio, all’età di 86 anni, Sandro Ibba, ex sindaco di Giba. Sandro Ibba ha trascorso la maggior parte della sua vita all’interno del comune di Giba, prima da funzionario, per circa trent’anni, successivamente da amministratore, ricoprendo per lungo tempo la carica di vice sindaco e poi, nei primi anni 90, quella di sindaco. È stato per tanti anni presidente della Cassa Comunale di Credito Agrario di Giba e, per almeno mezzo secolo, punto di riferimento per tutti i cittadini. Sempre cortese, gentile e disponibile con tutti, ha speso la propria esistenza al servizio del paese. Chi l’ha conosciuto, lo ricorda per il suo modo affabile e garbato e, soprattutto, per il suo impegno quotidiano verso il prossimo.

Fino all’età di 84 anni, Sandro Ibba ha continuato a svolgere la sua missione al servizio dei cittadini, all’’interno del patronato. Esempio di serietà e disponibilità, è stato per la sua comunità, una pietra miliare che rimarrà impressa nella memoria di tutti.

Con Sandro Ibba, se n’è andato un galantuomo, una persona perbene, un amministratore pubblico profondamente innamorato del proprio paese.

[bing_translator]

La Polizia di Stato, a Cagliari, ha arrestato un giovane per maltrattamenti in famiglia e denunciato un 40enne per minacce, nell’ambito delle attività tese alla prevenzione ed al contrasto alle violenze perpetrate in ambito familiare.

In serata, i vicini di casa di una donna hanno chiesto aiuto chiamando il 113, accorgendosi per l’ennesima volta che la stessa stava subendo ingiurie e percosse da suo figlio.

L’intervento della Squadra Volante presso l’abitazione è stato immediato. Al loro arrivo, già dal cortile condominiale, i poliziotti hanno sentito, provenire da uno degli appartamenti del palazzo, delle urla femminili di aiuto, sovrastate da urla maschili che proferivano pesanti minacce.

Subito accorsi, gli agenti hanno trovato la donna, che era stata appena colpita con calci e pugni dal figlio, riversa a terra e lo stesso che continuava ad inveire contro di lei, tenendo in mano un cacciavite.

I poliziotti hanno immediatamente bloccato ed allontanato il giovane, mettendo al sicuro la madre e rassicurandola.

La situazione conflittuale tra di loro andava avanti ormai da 3 anni, da quando il figlio aveva iniziato a comportarsi in maniera sempre più violenta nei confronti della madre e del suo attuale compagno. Ingiurie ed aggressioni fisiche, oggetto di diverse pregresse segnalazioni alle forze di polizia, con un precedente episodio risalente a pochi giorni fa.

La condizione di prolungata ed obbligata permanenza domiciliare durante la prima fase di questo particolare periodo di emergenza sanitaria, aveva aggravato la già difficile situazione, determinando un’escalation di violenze incontrollabili.

Stavolta, in occasione di un litigio scaturito per un futile motivo, che ha fatto esplodere la rabbia del ragazzo, i vicini di casa hanno chiesto aiuto alla Polizia, scongiurando ben più gravi conseguenze.

I poliziotti hanno arrestato il giovane, un 18enne cagliaritano, che è stato condotto presso la Casa Circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sempre ieri, durante la mattinata, sulla linea del 113 è pervenuta una richiesta di aiuto da parte di un ragazzo, perché il proprio fratello si era rinchiuso in una stanza con la madre, brandendo un coltello ed un bastone.

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti immediatamente e al loro arrivo hanno trovato il giovane nel cortile condominiale che ancora sbraitava contro il proprio fratello affacciato al balcone.

I poliziotti, una volta riportato alla calma il ragazzo ed allontanatolo dal luogo, sono entrati nell’appartamento, dove hanno trovato la madre e gli altri due fratelli, che poco prima erano riusciti a farlo uscire di casa prima dell’arrivo della Polizia.

Gli agenti hanno avuto riscontro di una situazione conflittuale che andava avanti ormai da tempo, già ben conosciuta alle Forze di Polizia e in cui la convivenza col fratello era ormai diventata impossibile, a causa del suo atteggiamento minaccioso. In uno dei tanti episodi l’uomo era arrivato addirittura a colpire uno dei due fratelli in volto, procurandogli una grave ecchimosi su un occhio.

Stavolta, uno dei figli ha chiamato subito la Polizia, appena si è accorto che il fratello stava per l’ennesima volta minacciando la madre, tenendo fra le mani un manico di piccone, solo perché la donna lo aveva ripreso, chiedendogli di abbassare il volume troppo alto della musica.

Il ragazzo è stato così deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di minacce aggravate.

La Polizia di Stato continua a rivolgere la massima attenzione, soprattutto, nei confronti delle situazioni in cui l’ultimo periodo di convivenza forzata e prolungata abbia potuto incidere negativamente sui contesti famigliari più problematici, acuendo realtà già conflittuali e determinando un sommerso di violenze e maltrattamenti.

A disposizione delle vittime di violenza vi è anche un sistema facile ed immediato per chiedere aiuto: YouPol, l’App della Polizia di Stato contro il bullismo, spaccio e oggi anche violenza domestica e maltrattamenti, che fornisce uno strumento in più alle vittime di questi ultimi reati, potendo inviare in tempo reale messaggi con richieste di aiuto o solo lanciare un allarme con l’invio della propria posizione.

Nella consapevolezza che la violenza domestica e i reati compiuti in ambito famigliare non sono un “fatto privato”, ma un problema della società e che ogni cittadino è parte responsabile della società civile, è importante ricordare che tramite YouPol anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può denunciare questi episodi di violenza, inviando segnalazioni, anche in anonimato, corredate anche di foto e video.