24 December, 2025

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La pandemia del Covid-19 richiede l’attivazione di nuove politiche pubbliche ed azioni specifiche rivolte ai minori ed agli adolescenti per attenuare il forte impatto sulle loro vite che, ad di là dell’emergenza, potrebbe proiettarsi con effetti negativi anche nel lungo periodo.
La richiesta, formulata a tutte le Istituzioni regionali dalla Garante per l’Infanzia e l’adolescenza Grazia De Matteis, è quella di attivare in ogni distretto sanitario dell’Ats uno sportello on line di supporto psicologico che, accompagnato da una campagna di comunicazione istituzionale, sia in grado di fornire un aiuto ai minori costretti ad affrontare questa difficile fase della loro crescita e, soprattutto, di assicurare una forma concreta di sostegno a genitori e famiglie.
«Restare confinati a casa, non poter uscire al parco, non incontrare i propri compagni di giochi e di scuola, veder soffrire i propri cari perché colpiti dalla malattia se non addirittura perderli senza averli potuti salutarescrive la Garante regionale in una notapuò creare un malessere psicofisico che deve essere gestito immediatamente onde evitare che il disagio temporaneo possa sfociare in una patologia più grave, così come occorre affrontare situazioni ancor più delicate nelle quali la permanenza forzata dei bambini in casa aumenta il pericolo di assistere a episodi di violenza domestica.»
«Questi interventi – sostiene infine Grazia Maria Da Matteis -, consentirebbero anche di “alleggerire” il lavoro dei Servizi sociali comunali, già super impegnati a contrastare le situazioni di emergenza sociale connesse al prolungarsi delle misure adottate dal Governo per il contenimento della diffusione del virus.»

 

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A distanza di 24 ore dalla notizia della positività al Covid-19 di un lavoratore della sede di Comdata Elmas, permangono forti dubbi e preoccupazioni dei colleghi. La sede, dietro sollecitazione sindacale è stata chiusa per la giornata di oggi e sottoposta ad ulteriore sanificazione (dopo quella effettuata la scorsa settimana).

«Pare che il lavoratore/trice – si legge in una nota della segreteria Uilcom Sardegna – abbia prestato servizio in data 20 marzo per poi risultare assente, ma non si possono stabilire con certezza i contatti che lo stesso può aver avuto con i colleghi.»

«Come Uilcom continuiamo a pensare che il lavoro “agile” sia la soluzione più appropriata per ridurre o meglio eliminare l’affollamento nei posti di lavoro – spiega Marianna Stara, componente della segreteria regionale Uilcom Sardegna -. E’ necessario adoperarsi perché tutti i lavoratori possano il prima possibile lavorare da casa. Il numero delle persone attualmente in smart working è ancora troppo basso, in questo senso troppo poco è stato fatto. Per questo motivi, come più volte sollecitato dalle segreterie nazionali, riteniamo che tanto gli outsourcer quanto i committenti devono mettere in campo tutte le azioni possibili e mettere da parte le logiche di guadagno in favore della sicurezza dei lavoratori

Comdata occupa nel suo stabile oltre 600 lavoratori tra dipendenti diretti e dipendenti WindTre in distacco presso la sede. Negli ultimi 10 giorni il numero dei lavoratori si è ridotto di qualche centinaia di unità per cercare di diminuire la compresenza in turno grazie all’inizio del lavoro “agile”.

 

 

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Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del Coronavirus non cambiano.

Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute.

La circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che  la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute.

Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le  limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.

La medesima circolare ha ricordato, infine, che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse.

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Dal 14 marzo sono 15.372 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1.068 controlli: 399 nell’area di Cagliari, 38 Iglesias, 110 Oristano, 279 Sassari, 91 Tempio, 95 Nuoro, 38 Lanusei. Sono state sanzionate 23 persone (9 a Cagliari, 7 a Sassari, 4 ad Iglesias, 3 a Nuoro), per un totale (dal 14 marzo) di 218.
Inoltre, nello scalo di Porto Torres, sono stati controllati 19 passeggeri in arrivo da Civitavecchia.

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«Avevamo preso un impegno con i cittadini del Sulcis Iglesiente per la produzione di 20.000 mascherine protettive in Spundbond PP della NVEolutia, Valencia, leader in Europa nella produzione di tessuti per materiali medico chirurgici di altissima qualità. Promessa mantenuta, a prova di interrogazione comunale. A presto, nelle vostre case. Chi fa sbaglia, chi non fa interroga.»

Lo ha scritto, in un post pubblicato su Facebook, Graziano Lebiu, presidente dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Carbonia Iglesias.

 

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«Il sistema industriale della nostra Isola deve trovare il modo di fare squadra mettendo in atto strumenti di compensazione dei vari interessi e innescando virtuosi meccanismi di collaborazione, grazie ai quali uscire tutti prima e meglio da questo difficile momento derivato dall’emergenza del Coronavirus.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, a margine dell’incontro che si è tenuto questa mattina in videoconferenza con i rappresentanti delle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, di Confindustria e di Confapi.

Dal tavolo, riunito ad una settimana di distanza dal primo dedicato all’approfondimento dello scenario industriale emergenziale determinato dal Coronavirus, sono emersi alcuni elementi di priorità per il sistema industriale sardo.

«La crisi in atto – ha sottolineato l’assessore Anita Pili – con le conseguenti difficoltà economiche e finanziarie, può scatenare una serie infinita di conflitti tra aziende, tale da paralizzare buona parte del nostro sistema produttivo. In questa fase invece è fondamentale che tutti gli attori del tavolo ‘Agenda Industria’ siano predisposti alla raccolta di idee e di concertazione in un’ottica di sviluppo economico e sociale. Oltre all’emergenza sanitaria, occorre unità e coordinamento centrale anche per quella economica.»

«La crisi causata dalla pandemia da Covid-19 – ha concluso l’assessore regionale dell’Industria – implicherà lo stanziamento di risorse economiche destinate a dei cluster industriali strategici preliminarmente individuati. Da questo punto di vista, saranno determinanti gli stimoli provenienti dal tessuto produttivo isolano e dal mondo imprenditoriale quali sentinelle di ascolto delle singole specificità e vocazioni del territorio.»

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Sono 745 i casi di positività al Covid-19 riscontrati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. I ricoverati con sintomi sono 119, i pazienti in terapia intensiva 27, gli ospedalizzati complessivamente 146, 529 i pazienti in isolamento domiciliare.

Le persone attualmente positive sono 675, 18 i nuovi attualmente positivi, 36 i dimessi (in attesa di conferma dall’Istituto Superiore di Sanità). I deceduti sono saliti a 34.I tamponi effettuati sono 5.501. 

Sul territorio, dei 745 casi positivi complessivamente accertati, 116 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+5 rispetto all’ultimo aggiornamento), 58 nel Sud Sardegna, 15 a Oristano (+5), 59 a Nuoro (+2), 497 (+11) a Sassari.

 

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L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha partecipato stamane, in videoconferenza, all’incontro con i presidenti degli Ordini dei Medici della Sardegna e i presidenti delle Commissioni dell’albo degli Odontoiatri. Un’occasione per far il punto sul tema del monitoraggio sul personale sanitario e dei dispositivi di protezione individuale.

«Come le altre regioni precisa l’assessore della Sanità la Sardegna deve fare i conti con i problemi legati alla carenza nella fornitura di dpi e nell’approvvigionamento dei reagenti necessari per i tamponi. La Regione Sardegna sta mettendo in campo ogni strumento possibile per far fronte a queste difficoltà. L’obiettivo resta quello di estendere i test a chi lavora in corsia. La sicurezza dei medici e del personale sanitario in servizio nei nostri ospedali è prioritaria e riveste un’importanza strategica in questa emergenza.»

«È stato un incontro costruttivo, che ci ha consentito di fare il punto sull’emergenza e condividere proposte. Questa è una battaglia che si vince se si combatte uniti. La Regione ribadisce la massima apertura al confronto e la volontà di lavorare al fianco di tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea contro la diffusione del virus. Con i presidenti degli Ordini dei Medici e delle Commissioni dell’albo degli Odontoiatri abbiamo già fissato un nuovo vertice per la prossima settimana», conclude l’assessore regionale della Sanità.

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E’ l’Azienda Masoni Becciu di Villacidro a vincere ancora una volta premi e riconoscimenti come miglior olio d’Italia. Con l’Olio ISPIRITU SARDU ha ricevuto ieri Le Tre Foglie, e il Premio Speciale Migliore Biologico 2020, in Oli d’Italia 2020 del Gambero Rosso.

«Ennesimo riconoscimento e una enorme soddisfazione per noi – hanno detto Valentina Deidda e Nicola Solinas, agronomi della pluripremiata azienda olivicola Masoni Becciu – soprattutto, in questo difficile momento nel quale versano la Sardegna, l’Italia e tutto il mondo,  a causa della paralisi economica causata da questa pandemia. Siamo dunque portati a una doverosa riflessione, verso tutte le persone e le imprese che soffrono, e vogliamo dedicare questo nuovo prestigioso riconoscimento alla nostra terra: che sia un piccolo sorriso che porti un barlume di luce e speranza per farci ripartire tutti insieme. Siamo una terra che dimostra sempre e comunque di sapersi rialzare, e con coraggio.»

L’azienda dei record. Masoni Becciu non finisce di stupire, e porta ancora una volta sul gradino più alto di tutti, grazie all’olio Ispiritu Sardu, la bandiera della Sardegna. Oltre a ottenere dalla guida del Gambero Rosso le tre Foglie, ha ricevuto anche il premio speciale di miglior olio Biologico della prestigiosa guida degli oli d’Italia.

Oltre 130 premi in undici anni a livello nazionale e internazionale fanno dell’azienda di Villacidro una delle realtà più blasonate d’Italia. Già quest’anno al concorso Internazionale Sol D’Oro Vinitaly di Verona, si erano distinti con due oli, vincendo il premio come miglior olio extravergine, e con Ispiritu Sardu, miglior olio Biologico. A questi riconoscimenti si è aggiunto il premio speciale come miglior azienda Sol D’Oro Challenge 2020.

Le soddisfazioni proseguono per l’azienda,  che infatti – anche al concorso Slow Food – ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto.

I titolari hanno concluso: «Tutti questi traguardi ci rendono particolarmente orgogliosi di promuovere e far conoscere la nostra isola in Italia e nel mondo, come terra di produzioni di eccellenza. Dopo questa brutta vicenda del Coronavirus, speriamo di tornare tutti a produrre e dimostrare la qualità del nostro agroalimentare».