22 December, 2025

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Dopo la parentesi infrasettimanale di Coppa Italia, che ha visto impegnato mercoledì il Cortoghiana nel match di andata della semifinale con la Macomerese, torna il campionato di Promozione, con le partite della sesta giornata del girone di ritorno. Nel programma spicca il derby tra il Villamassargia ed il Cortoghiana, le due squadre sulcitane finora più brillanti, alla vigilia rispettivamente all’8° ed al 5° posto in classifica (dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Mirko Pili ed Alessandra Usai di Oristano). Il Cortoghiana, all’andata battuto nettamente, un po’ a sorpresa visto quello che era allora il rendimento delle due squadre, per 3 a 0, con doppietta di Nicola Farci e terzo goal di Davide Piras, cerca la rivincita, anche per continuare a coltivare il sogno di inserirsi nella lotta per i play-off promozione, traguardo assolutamente impensabile alla vigilia del campionato. Il Villamassargia, viceversa, con una vittoria si porterebbe ad un solo punto dal Cortoghiana, in una posizione ormai tranquilla in prospettiva salvezza.

La Monteponi torna tra le mura amiche, dopo l’amara sconfitta di Villacidro che l’ha allontanata ancora dal sogno play-off, per affrontare l’Andromeda, avversario assai ostico (dirige Stefano Dore di Olbia, assistenti di linea Daniele Usai di Oristano e Monica Ortu di Cagliari).

Il tecnico rossoblu Fabio Piras deve rinunciare ancora al bomber Samuele Curreli che deve scontare la seconda delle due giornate di squalifica rimediate dopo l’espulsione subita due settimane fa nell’incontro casalingo con l’Orrolese. Se vuole ancora continuare a coltivare l’ormai debole speranza di un reinserimento al vertice della classifica, la Monteponi deve assolutamente vincere.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Sant’Elena (tornato al quarto posto dopo il completamento della partita, vinta, sul campo della Sigma De Amicis 1979)-Idolo; Arborea-Villacidrese, Selargius-Gonnosfanadiga, Tonara-Seulo 2010 e, infine, Tortolì-Buddusò.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros torna in campo a Sadali dopo la rissa verificatasi domenica scorsa nelle battute finali della partita casalinga con il Calcio Capoterra che hanno portato prima alla sospensione dell’incontro, poi alla pesantissima sentenza del giudice sportivo che ha inflitto ad entrambe le società, la sanzione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0 a 3 e l’ammenda di € 150,00; ed ha squalificato l’allenatore Maurizio Nulchis (Tharros) sino al 15 giugno 2020 e per 3 gare effettive i calciatori Federico Sperandio, Francesco Pinna, Ilario Corda (Tharros) e Roberto Lucchesu, Luigi Maggio, Mauro Palmas (Calcio Capoterra).

La sconfitta a tavolino subita da Tharros e Calcio Capoterra, ha consentito all’Atletico Narcao di tornare in piena corsa per la promozione diretta in Promozione regionale. La squadra di Fabio Tinti, oggi impegnata sul campo della Nuova San Marco, è ora seconda in classifica, a quattro lunghezze dalla capolista Tharros e con cinque di vantaggio sulla Fermassenti e sei sul Calcio Capoterra.

La Fremassenti ospita l’Atletico Villaperuccio in un derby tutto da vivere. All’andata si impose la squadra di Roberto Concas, per 1 a 0.

L’Antiochense, ora penultima in classifica e una delle squadre più in forma, con due vittorie casalinghe (su Tharros e Sadali) nelle ultime tre partite, cerca una conferma sul campo della Virtus Villamar e guarda con grande interesse a quello che accadrà a San Sperate, dove gioca il Gergei, alla vigilia terz’ultimo on sei lunghezze di vantaggio sulla squadra di Massimo Comparetti.

Completano il programma della sesta giornata di ritorno, le partite Santa Giusta Calcio-Calcio Capoterra, Gioventù Sportiva Samassi-Libertas Barumini e Freccia Parte Montis-Francesco Bellu Capoterra.

 

 

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Ieri mi è capitata una cosa che mai mi sarei aspettato. Ho incontrato in un posto che non posso citare, un mio carissimo amico che da un pò di tempo non vedevo. L’incontro non è stato casuale ma sapevo bene che c’era qualcosa di cui doveva parlarmi e che non poteva tenersi dentro. Questo mio amico lo chiameremo Francesco.
L’incontro verteva, essenzialmente sull’argomento, delle leggi razziali. Ecco di cosa voleva parlarmi questo mio amico.
Le argomentazioni sono state varie e molto profonde, sulle tematiche di cui tutti i media parlano, ma le ferite rimangono e non passano mai.
Sì, Francesco ha dei parenti lontani di origine ebrea. A distanza di tanti anni è difficile dimenticare Benito Mussolini e tutto quello che è accaduto, le tragedie e le infamie di si sono macchiati i fascisti durante quel periodo e tutte le angherie che gli ebrei hanno dovuto subire.
Ancora oggi, quando ne parla, gli occhi di Francesco diventano tristi e le lacrime gli rigano il viso, perché a distanza di tanti anni «ci sono questi rigurgiti razzisti, perché non solo gli ebrei ma anche tantissimi altri devono subire queste umiliazioni».
La storia, a quanto pare, sembra non averci insegnato nulla e questa follia che si è impossessata di queste menti malate, le ha per così dire corrotte moralmente e come assuefatte sono cadute nella trappola dell’odio che, poco alla volta, le ha fagocitate.
Caro Francesco, credo che ci vorrà del tempo perché questo stato di cose possa finire definitivamente nel dimenticatoio, per sempre fuori da ogni razionalità. «Bisogna – aggiunge Francesco – rispettare le sofferenze di tutte quelle popolazioni che hanno pagato con la vita la loro appartenenza».
La storia, attraverso i fatti che sono stati descritti, non può fare altro che ricordare lo scempio perpetrato, le ignominie, le persecuzioni che hanno trovato il loro culmine con i campi di sterminio, la Shoah che non può mai essere dimenticata.
Di questo voleva parlarmi il mio amico, aveva necessità di dirmi questo, le sue angosce ed il suo rammarico, perché se avesse avuto la possibilità, avrebbe aiutato quanti si fossero trovati nella necessità di essere salvati da tutte queste efferatezze.
Caro Amico, sono io che ti ringrazio per avermi dato la possibilità di capire ancora meglio il tuo dolore, a distanza di tanti anni, e solo con il nostro impegno potremo dare un senso a questa vita che deve essere vissuta nella condivisione, nella libertà e nella fratellanza più schietta.
Armando Cusa

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Il 18 febbraio 2020 a Cagliari si celebra in un evento unico nel suo genere uno dei vitigni più importanti del panorama enologico internazionale: il Vermentino.

Un’intera serata dedicata agli assaggi, in un viaggio sensoriale alla scoperta delle ricchezze e delle diversità dei vini ottenuti da questo vitigno provenienti da Sardegna, Toscana, Liguria, Lazio e Umbria, Francia e Corsica, Australia e Sud Africa e ancora dalla California e dall’Oregon (USA).

Teatro della manifestazione la Sala Officine de Sa Manifattura di Cagliari dove potrete degustare liberamente tutti i vini presenti alla 1ª edizione del Concorso Enologico Internazionale “Vermentino”.

Previste durante la giornata (17.45 già al completo e 18.45) due esclusive Masterclass di degustazione dedicate al vermentino guidate da esperti di fama internazionale del calibro di: Kevin Gagnon, giornalista Snarkywine e Vinum (la principale rivista vinicola europea in lingua tedesca), Claudia Marinelli, giornalista e degustatrice per la Guida di Slow Wine, per la sezione Sardegna, e giudice in diversi concorsi internazionali, Fabien Lainé, wine blogger considerato come uno dei top wine influencer al mondo, Angelo Concas, uno dei più apprezzati divulgatori italiani, giornalista e critico enogastronomico e direttore responsabile di Epulae News testata giornalistica di Food e Wine, Matthew Horkey, giornalista americano, autore di diversi libri e fondatore del blog Exotic Wine Travel, infine, Paul Caputo, scrittore, giudice e critico di vini, ambasciatore della Vinitaly International Academy e fresco vincitore del Millesima Blog Awards 2020 nella categoria Wine Reporter Awards.

Appuntamento fissato il 18 febbraio 2020 a “Sa Manifattura” di Cagliari in Viale Regina Margherita 33, dalle ore 20.30. Posti limitati.

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In via Romagna e in piazza 1° Maggio, a Carbonia, a causa dell’esecuzione di lavori sugli impianti Enel Distribuzione, nelle giornate di lunedì 17 febbraio e giovedì 20 febbraio, nella fascia oraria dalle 9.00 alle 16.00, è prevista l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica per le abitazioni, gli uffici e le attività ubicate nelle zone suddette.

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Matteo Angioni, inventore del Riposino Bar, il primo locale in Italia dove è possibile fare un Riposino, un massaggio olistico di 15 minuti e gustare una tisana e una mela, è stato ospite ieri sera come identità misteriosa alla trasmissione di RAI 1 “I soliti Ignoti”.

Matteo Angioni è stato l’ignoto numero 8 (l’identità, nonostante l’indizio chiesto dal concorrente, non è stata indovinata). L’imprenditore ha precisato che «Riposino presto sarà inserito all’interno di un Atelier di lusso in centro a Cagliari. Il concept potrà essere ospitato in locali esistenti, rendendoli unici, attirando nuovi clienti e ampliando l’esperienza del cliente in negozio».

I soliti Ignoti

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Il Veliero Calasetta ospita il Basket Sant’Orsola Sassari, questa sera, alle 19.00, per l’ottava giornata di ritorno del campionato di serie C Silver girone Unico di basket maschile. La squadra isolana, reduce dalla vittorie per 75 a 71 ottenuta, a sorpresa, sul campo del Basket Antonianum (5° in classifica), a Quartu Sant’Elena, alla vigilia occupa la settima posizione, con 12 punti, frutto di 6 vittorie e 10 sconfitte; la squadra sassarese è decima, con 8 punti.

Nel campionato di serie D, la Scuola Basket Carbonia gioca domenica sera, alle 19.00, sul campo della Coral Nautilus Alghero. Le due squadre sono divise da due soli punti: la squadra catalana è quarta con 20 punti, frutto di 10 vittorie e 8 sconfitte; quella mineraria ha 18 punti, 9 vittorie e 9 sconfitte.

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Il Comitato Porto Solky rilancia l’iniziativa di contrasto alla realizzazione del nuovo ponte d’ingresso sull’Isola, denunciando che «i sindaci del Sulcis sono stati estromessi dalla Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto».

«Da più di quattro anni la realizzazione del Nuovo Ponte di Sant’Antioco, in realtà un viadotto di 2 km, è stata contestata ufficialmente da più soggetti istituzionali e politici; questo grazie all’impegno del lavoro del Comitato Porto Solky che ha dimostrato, carte alla mano, la totale inutilità di un folle progetto da 57,5 milioni di euro – scrivono in una nota stampa Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, portavoce del comitato Porto Solky di Sant’Antioco -. E’ importante ricordare che questo assurdo viadotto è stato “venduto” a scatola chiusa a tutti i Sindaci del Piano Sulcis come un progetto esclusivo per la “Nautica” e che per la sua realizzazione sono stati sottratti tutti i finanziamenti previsti per la messa in sicurezza della viabilità primaria del Sulcis, ovvero dell’intero tratto bivio Sirai-Nuxis. Poiché ad oggi sono stati fatti solo proclami ed atti inefficaci, ovverosia nessuno ha messo in atto azioni concrete ed incisive per fermare l’iter e lo stesso ministero, dal quale ci si aspettava uno stop alla realizzazione dell’opera, ha invece recentemente inviato la comunicazione di indizione della Conferenza dei Servizi asincrona finalizzata all’approvazione del Progetto Definitivo del Nuovo Ponte.»
«Al fine di comprendere meglio, la Conferenza dei Servizi asincrona dà la possibilità agli enti invitati, entro 15 giorni dal ricevimento della convocazione, di richiedere integrazioni documentali o chiarimenti relativi al progetto definitivo messo a loro disposizione – aggiungono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -. Questo al fine di poter elaborare al meglio le eventuali osservazioni o contestazioni all’approvazione del progetto definitivo da presentare entro il termine di 90 giorni. Alla suddetta Conferenza l’invito è pervenuto a tutti gli enti preposti al rilascio di pareri e autorizzazioni e, in particolare, a soli comuni di Sant’Antioco e Calasetta, estromettendo di fatto tutti gli altri Comuni del Piano Sulcis dalla possibilità di partecipare. Ciò impedisce a questi ultimi di presentare opposizione al progetto che, come già scritto, ha sottratto finanziamenti alla viabilità del Sulcis. Il Comitato sta provvedendo ad inviare ai Sindaci estromessi la comunicazione del ministero (in calce alla presente si allega il link ministeriale).»
«Il Comitato Porto Solky, avendo visionato i documenti messi a disposizione dal Ministero, ha già stilato un elenco di carenze documentali e richieste di chiarimenti di cui gli enti e le amministrazioni locali convocate potrebbero avvalersi mettendosi in contatto con il Comitato. In conclusione, la forte denuncia fatta dal Comitato Porto Solky – scrivono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau – ha l’intento di sbloccare l’impasse invitando tutti i Sindaci estromessi dalla conferenza dei Servizi a chiedere al Ministero di essere inclusi nella lista degli enti e soggetti già convocati e sopratutto ad accogliere la proposta che a breve verrà inviata via PEC, come già fatto nel marzo 2019, di convocare una tavola rotonda questa volta estesa anche alla Regione Sardegna e al Governo.»

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La Sardegna è isolata. Non è possibile acquistare biglietti aerei per Roma e Milano dopo il 16 aprile ed ancora oggi non c’è nessuna certezza sul futuro della continuità territoriale.
Le ripercussioni su turismo ed occupazione sono già devastanti: le associazioni di categoria denunciano da settimane il baratro verso il quale si sta portando un settore rilevante per l’economia sarda.
È il più evidente tra i disastri portati avanti dalla Giunta regionale in appena dieci mesi di governo.
Se ne parlerà lunedì 17 febbraio, alle 18.00, in Piazza Galilei 13, a Cagliari, nell’incontro pubblico organizzato dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.

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La sala conferenze Casa Fenu di Villamassargia, ospita questa mattina, con inizio alle ore 10.30, un interessante incontro-dibattito sulla Sanità e, in particolare, sulla prospettiva, di cui si parla da anni, della realizzazione di un ospedale unico per il Sulcis Iglesiente. L’iniziativa è dell’Amministrazione comunale di Villamassargia, guidata dal sindaco Debora Porrà, in collaborazione con la “Scuola Civica di Politica” del comune di Villamassargia.

Sono previsti gli interventi di Debora Porrà, sindaco di Villamassargia; Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione; Ferdinando Angelantoni, direttore della ASSL di Carbonia; Francesca Ticca, segretaria generale della UIL Sardegna; Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia-Iglesias; Antonio Onnis, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, già commissario della ASL 7 di Carbonia; Manolo Mureddu, giornalista.

 

Il professor Nicola Perra è un giovane scienziato Ordinario della cattedra di Fisica nella facoltà di Economia della Università di Greenwick, in Inghilterra. Maturato al Liceo scientifico di Sant’Antioco, si è laureato a Cagliari in Fisica Teorica, e si è specializzato al MIT di Boston negli Stati Uniti, dove fu Lettore Senior. Perché un professore di Fisica insegna in una Facoltà di Economia in America e poi in Inghilterra? Perché le formule della Fisica di diffusione spaziale dell’energia, sia essa elettromagnetica o gravitazionale, avviene in forma di onde, simili a quelle che si generano nell’acqua di uno stagno quando vi si getta un sasso. Le stesse formule di “Fisica di diffusione delle onde” sono applicabili allo studio del modo in cui si propagano molti fenomeni riguardanti l’Uomo, come: le malattie contagiose, l’economia, le idee politiche, la pubblicità, la comunicazione, etc.

Già un anno fa, il professor Perra mi fece avere un suo libro scientifico intitolato: «CHARTING THE NEXT PANDEMIC. DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE: DAI DATI AI MODELLI», pubblicato negli Stati Uniti. Tale pubblicazione, altamente specialistica, contiene la cartografia delle possibili future epidemie e pandemie. Tutti abbiamo notato come le maggiori Borse Europee, subito dopo le prime notizie sul contagio da animale ad uomo di un Coronavirus in Cina, hanno registrato un calo immediato del valore dei titoli azionari dei beni di lusso. Si teme che un’eventuale epidemia possa determinare il crollo della richiesta di beni di lusso da parte del consumatore cinese. Qualora i timori del mondo finanziario si estendessero ulteriormente, potremmo assistere ad un tracollo delle maggiori Borse mondiali, delle banche e, infine, degli Stati. I pericoli percepiti dal mondo finanziario possono indurre dinamiche di riduzione del valore dei prodotti industriali e, a valanga, il fallimento delle imprese ed il conseguente impoverimento della popolazione. Ecco perché le facoltà economiche del Regno Unito e degli Stati Uniti finanziano un gruppo di Fisici, Biologi ed Economisti per redigere studi di previsione delle diffusione geografica delle malattie contagiose che potrebbero influenzare negativamente l’Economia mondiale. Lo scopo è quello di opporre, in tempo, provvedimenti atti a contrastare il degrado economico. Il libro del professor Nicola Perra non è un testo profetico. È uno strumento che consente di formulare modelli matematico-fisici, basati su algoritmi che disegnano il decorso di future pandemie. Analizza il carattere degli agenti infettivi e fa un salto di qualità nello studio delle dinamiche di diffusione, tenuto conto delle variate condizioni di mobilità della popolazione mondiale. Quando parliamo di pandemie, ci riferiamo a quelle più note del passato. È utile ricordare che i virus ed i batteri sono specie-specifici. Ovverossia, se si sono adattati geneticamente a vivere dentro le cellule di esseri di una data specie, come ad esempio i mammiferi, gli uccelli, i sauri o gli antropomorfi e l’uomo, vivono sempre come ospiti nella stessa specie e non passano ad altre forme di vita, cioè “non fanno il salto di specie”. Quindi un virus degli uccelli non contagia la specie umana o altri mammiferi. Tuttavia, nella storia, a causa di mutazioni genetiche, il “salto di specie” è avvenuto più volte. Per esempio il Plasmodio della malaria, millenni fa, era specie – specifico per certe scimmie africane; poi, per una improvvisa mutazione, si è adattò all’uomo, e la malaria si diffuse su tutto il pianeta attraverso i percorsi delle migrazioni umane. Il virus della HIV, similmente, era specie-specifico esclusivamente per le scimmie africane, poi ha fatto il salto di specie passando all’uomo. Similmente è successo per il virus Ebola. Un virus degli uccelli che annualmente passa con facilità dalla specie aviaria a quella umana è quello dell’influenza, la cui evoluzione, in genere, è abbastanza benigna. Ma non è stata sempre così benigna; nel caso dell’influenza Spagnola del 1918 la mortalità fu altissima. Nel 2002 un Coronavirus degli uccelli fece il salto di specie all’uomo ed avemmo l’epidemia di SARS. Avvenne in Cina nella provincia di Guangdong (Canton). Nel 2012 fu la volta di un altro Coronavirus che fece il salto di specie passando dallo Zibeto, un animale selvatico della penisola Araba, all’uomo. L’epidemia fu chiamata MERS, e fu più mortifera della SARS (40% di mortalità fra gli infetti, come nel caso della Spagnola). Da pochi giorni si è saputo che un altro Coronavirus, questa volta proveniente dai serpenti e dai pipistrelli, ha subito una mutazione genetica ed ha acquisito la capacità di infettare l’uomo compiendo il salto di specie. Si tratta del virus che sta provocando sintomi simili all’influenza, con casi mortali, nella città di Vuhan, in Cina. Già due anni fa, il libro di Nicola Perra ha previsto questa nuova epidemia di Coronavirus in Cina. Non è un libro profetico, è invece un compendio di calcoli matematici con cui è possibile elaborare mappe e grafici che rendono possibile prevedere l’andamento e la diffusibilità di future pandemie. Le elaborazioni tengono conto di nuove variabili introdotte dal modo di spostarsi dell’uomo sulla superficie del pianeta terra. In un capitolo egli scrive: «E’ interessante ed estremamente rilevante nella comprensione della diffusione delle malattie infettive, osservare le differenze di tipologia tra il lungo raggio ed il corto raggio della mobilità della rete (aerea).» Egli continua poi distinguendo il diverso modo di diffusione del contagio che può essere generato dai viaggiatori d’aereo “pendolari” (come potremmo essere noi quando percorriamo brevi tratte come Cagliari-Roma), ed i viaggiatori delle lunghe tratte intercontinentali. Nella seconda parte del libro, esistono molte carte del planisfero terrestre in cui viene prevista la diffusione mondiale delle future possibili epidemie secondo le città di origine del focolaio. Rappresenta, su carta delle rotte aeree, la diffusione mondiale di epidemie insorte in città come: Barcellona, Melbourne, New York, Joahnnesburg, Hanoi, Buenos Aires, Lagos, Kisangai (Congo), Arna (Uganda), Jeddah e, infine, la diffusione internazionale di un Coronavirus da Guanzhou (Canton) in Cina. Per questa città, già due anni fa, disegnò la mappa delle rotte aeree che il Coronavirus avrebbe preso (oggi) per diffondersi da lì al mondo intero. Ricordiamo che Guanzhou è la città da cui, nel 2002, prese inizio l’epidemia di SARS. Non è molto distante da Vuhan. Nelle mappe e nei grafici allegati, descrisse esattamente in quanto tempo la malattia avrebbe raggiunto l’Australia, l’Indonesia, gli Stati Uniti (già oggi lo stiamo sentendo dai telegiornali) e, infine, l’Europa. Ma non si limitò a questo. Previde gli strumenti che si sarebbero dovuti adottare subito per limitare l’estensione dell’epidemia e cioè: l’interruzione delle rotte aeree e la diffusione dei vaccini. Previde in quale percentuale si sarebbe limitato il danno in base alla tempestività dei provvedimenti. Un testo, come questo del professor Perra, che ho rapidamente sintetizzato, non è destinato al pubblico, ma agli operatori politici ed economici degli Stati. Gli operatori finanziari, che hanno fatto cadere in Borsa il valore dei titoli dei beni di lusso alcuni giorni fa, basano le loro operazioni su strumenti scientifici come questa pubblicazione. Alla luce di essa il mondo economico produce i suoi anticorpi contro le crisi finanziarie e produttive che potrebbero conseguire a danno delle aziende. I benefici di queste previsioni, dovrebbero ricadere a cascata su tutti noi. A nostra insaputa, esistono guardiani sanitari ed economici del pianeta, anche contro il Coronavirus della città Vuhan. Dobbiamo prendere atto che mentre gli scienziati americani e inglesi (nati e formati a casa nostra) monitorizzano il mondo, da noi, nel nostro piccolo angolo di Sardegna, le cose sanitarie ed economiche non vanno proprio così.

Mario Marroccu