20 December, 2025

Energia, trasporti, rilancio e sviluppo dei territori periferici, con una rimeditazione sulla cosiddetta “specialità regionale”, attraverso un percorso storico-politico su cui ha preso forma l’identità di un popolo. In un momento che appare più che mai cruciale per il futuro della Sardegna, idee, progetti e possibili processi di autogoverno saranno illustrati nel corso di un incontro promosso dal comune di Villamassargia a casa Fenu, venerdì 7 marzo, alle ore 17.30.
Il dibattito si inserisce nel festival di letteratura, organizzato già da alcuni anni dal comune di Villamassargia, ‘Incontri nella terra di mezzo’ e ha come focus la pubblicazione intitolata “Sardegna, per un nuovo Statuto Speciale”, edita dalla Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco” e curata da Fernando Codonesu.
L’incontro, moderato dalla giornalista Sara Vigorita, prevede la partecipazione della sindaca di Villamassargia Debora Porrà e dei relatori prof. Andrea Pubusa e ing. Fernando Codonesu, cofondatori della Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco”, autori rispettivamente della presentazione e della relazione introduttiva dell’opera, scritta a più mani da studiosi, professionisti e personaggi di spicco del panorama sardo.
«Ci sono decisioni sul nostro futuro che non sono più rinviabili e intendiamo affondare le radici di una sfida che deve necessariamente assumere un carattere collettivoha osservato la sindaca Debora Porrà -. Per questo abbiamo deciso di organizzare un momento di riflessione per offrire strumenti utili e spunti a chi vorrà partecipare. Non si può avere un’opinione libera, o assumere una linea di pensiero, senza ascoltare ne’ senza sapere, soprattutto rispetto ad argomenti così complessi.»
La finalità della pubblicazione, che riunisce gli atti del convegno che si è tenuto a Cagliari lo scorso anno, «è offrire un contributo qualificato alla crescita della Sardegna, attraverso un’operazione di rilancio e una politica di sviluppo consapevole», hanno sottolineato i relatori Fernando Codonesu e Andrea Pubusa.
Con la presentazione di un’analisi dettagliata, che offre un quadro estremamente realistico sulla situazione attuale, si parlerà di autogoverno e autodeterminazione ripercorrendo un po’ di storia, da Eleonora d’Arborea, con la promulgazione della Carta de Logu, a ciò che tentò di fare invano Francesco Cossiga nel 2006 con il disegno di legge costituzionale che tra gli obiettivi si prefiggeva l’emancipazione della Sardegna in termini politico-economici, fino all’idea di una Costituzione sarda e di una “coscienza nazionale dei sardi”.
Approntare oggi una progettazione organica dell’isola su vari ambiti è un processo lungo che parte dalla formazione perché come viene sottolineato nel libro: “Chini tenit sentidu no si depit ispantai de nudda”. Chi sa sentire e ragionare bene, non ha di che temere.

Si consolida e rafforza sempre di più l’antico gemellaggio che unisce i due centri minerari di Carbonia e Oberhausen, già protagonisti dello scambio interculturale MULTI tra gli studenti delle rispettive città. I rapporti di dialogo, collaborazione e partecipazione riguardano sovente anche cittadini singoli e associati in gruppo. Come accaduto lo scorso fine settimana, allorché un gruppo spontaneo proveniente da Barbusi, unitamente al presidente del Centro Commerciale Naturale Carbonia Produce Massimo Fadda, ha partecipato attivamente con i propri costumi tipici e identitari al folkloristico e spettacolare carnevale di Oberhausen, ospitato dalla calorosa accoglienza del circolo dei Sardi di Oberhausen. Nell’occasione, le famiglie provenienti da Barbusi hanno potuto portare gli omaggi della città di Carbonia anche al limitrofo circolo di Moers, ove risiedono centinaia di emigrati sardi.
Il modo migliore per rinsaldare un antico gemellaggio intriso di storia, valori comuni, fratellanza e collaborazione.
 

La solidarietà ai lavoratori del Sulcis e la richiesta di una convocazione immediata al ministro Adolfo Urso. Questa mattina i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sono stati ricevuti a viale Trento dalla presidente della Regione Alessandra Todde e dall’assessore dell’Industria Emanuele Cani.

La notizia dell’arrivo di procedure di licenziamento collettivo da parte di ditte in appalto della Portovesme srl sta provocando da lunedì il blocco stradale davanti alla fabbrica. I sindacati unitariamente hanno illustrato la situazione alla Giunta protestando per «le promesse non mantenute dal governo sulla continuità della produzione di zinco e piombo» e sulla disponibilità di «un player internazionale a subentrare alla multinazionale che ha deciso di chiudere la linea di produzione dello zinco». Immediata la disponibilità all’incontro, organizzato in tempi strettissimi.

Dopo aver ascoltato gli interventi dei rappresentanti sindacali, la presidente Alessandra Todde ha condiviso con i lavoratori la posizione comune: «Dobbiamo mettere sotto pressione il governo rispetto agli impegni presi. Sentirò subito il ministro Adolfo Urso e manderò una nota ufficiale per spiegare che non siamo soddisfatti dei tempi che si allungano senza prospettive, chiedendo una convocazione immediata per un incontro a Roma».

Un incontro che per la presidente della Giunta «non potrà essere l’ennesimo tavolo interlocutorio ma dovrà fare chiarezza: noi abbiamo lavorato a un piano per dare certezza agli imprenditori anche per le vertenze Sider Alloys e Eurallumina».

«Siamo tutti uniti per procedere cosìha concluso l’assessore Emanuele Caniuna lettera al ministro per chiedere un incontro nei più brevi tempi possibili, tenendo informati immediatamente i sindacati e i lavoratori sugli aggiornamenti.»

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Si è svolta oggi negli Uffici della Direzione Generale dei Trasporti della Regione Sardegna, la seduta pubblica di apertura delle buste amministrative relative alla gara per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo per la continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori di La Maddalena, San Pietro e Asinara. A presentare le offerte sono state la Delcomar Srl per il Lotto 1 (La Maddalena – San Pietro) e la Ensamar Srl per il Lotto 2 (Asinara).

«Dopo anni di gare andate deserte e di servizi assegnati in regime di proroga, finalmente registriamo un risultato positivo per la mobilità delle isole minori – ha annunciato l’assessora dei Trasporti Barbara Manca -. Questo dimostra che il lavoro svolto per migliorare le condizioni dell’appalto e rendere il bando più attrattivo ha dato i suoi frutti.»

La gara è stata suddivisa in due lotti, per un valore complessivo di circa 188,8 milioni di euro, con una durata contrattuale di sei anni:

• Lotto 1, collegamenti tra La Maddalena e San Pietro per un importo a base d’asta di circa 173 milioni di euro;

• Lotto 2, collegamenti con l’isola dell’Asinara per importo a base d’asta di 15,8 milioni di euro.

Nei prossimi giorni sarà nominata la Commissione di gara per la valutazione delle offerte presentate.

«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di garantire un servizio essenziale per le comunità delle isole minori – ha sottolineato l’assessorae con queste offerte possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro dei collegamenti marittimi. Ora attendiamo la verifica della documentazione amministrativa ed il lavoro della Commissione di gara così da poter avere l’aggiudicazione definitiva e procedere all’assegnazione del servizio.»

La mobilità delle comunità delle isole minori ha conosciuto nel tempo varie vicissitudini. Dal 2022 infatti, sono andate deserte ben cinque gare per i collegamenti con La Maddalena e San Pietro a causa delle difficoltà strutturali del mercato marittimo europeo. Nonostante le difficoltà oggettive dell’attuale contesto del trasporto marittimo, la Regione ha proseguito con determinazione, definendo un nuovo bando e mantenendo al centro della strategia la tutela del diritto alla mobilità dei cittadini. In questo modo ha incontrato l’interesse degli operatori del mercato e creato le condizioni per l’assegnazione delle tratte per i prossimi sei anni.

Il comune di Carbonia comunica che è possibile presentare istanza per accedere alla borsa di studio nazionale rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, per l’anno scolastico 2024-2025.
Per poter accedere alla borsa di studio è necessario:
1. Essere iscritti e frequentare per l’anno scolastico 2024/2025 una scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione (scuole statali e paritarie).
2. Appartenere a famiglie il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) rientri nella soglia di 14.650,00 euro (verificare se si deve presentare ISEE Ordinario, ISEE Corrente o ISEE minorenni).
3. Compilare il modulo – domanda e allegare la seguente documentazione:
·        fotocopia dell’attestazione dell’ISEE in corso di validità rilasciata ai sensi della normativa prevista dal DPCM n.159/2013;
·        fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità;
·        fotocopia del documento di identità e codice fiscale dello studente.
4. Presentare la domanda al comune di Carbonia esclusivamente online, entro il 31 marzo 2025, attraverso la pagina web Istanze Online raggiungibile al seguente link:
La domanda può essere presentata dal genitore, dal rappresentante legale dello studente o dallo stesso studente se maggiorenne. Il Comune trasmetterà l’elenco degli studenti ammissibili alla Regione Sardegna, la quale stilerà una graduatoria unica regionale, redatta in ordine crescente di ISEE, riconoscendo, in caso di parità di ISEE, la precedenza allo studente più giovane d’età. L’elenco degli studenti posizionati utilmente nella graduatoria, ossia i beneficiari della borsa, sarà trasmesso al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).
L’erogazione delle borse in favore degli studenti beneficiari avverrà nei termini e nelle modalità che saranno stabiliti dal MIM.
L’importo di ciascuna borsa di studio è determinato in 200,00 euro.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link:

Alessandro Melis, 42 anni, di Domusnovas, è il nuovo segretario di presidio del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano della Fit Cisl. È stato eletto dai delegati dei due territori, alla presenza della segretaria generale della Fit, Claudia Camedda, della segretaria dell’Ust del Medio Campidano Loredana Zuddas, del segretario generale dell’Ust del Sulcis Iglesiente Antonello Saba. L’assemblea, inoltre, ha eletto come vicesegretario del presidio Peppe Pinna. Alessandro Melis, dipendente della Teknoservice, è nel sindacato dal 2018 ed è stato per tre anni vice di Simone Atzori.

 

L’Iglesias torna alla vittoria a Gavoi e vola a +4 sul Calangianus, consolida il 5° posto e ora i playoff sono più vicini. Dopo il pareggio imposto alla capolista Budoni, la squadra di Giampaolo Murru ha confermato che il passo falso casalingo con la Ferrini è stato un episodio e sul campo del Taloro ha centrato l’11° risultato utile, con 6 vittorie, nelle ultime 12 partite giocate, approfittando della sconfitta subita dal Calangianus nel derby di Tempio Pausania, ora distante 4 punti.

La squadra di Giampaolo Murru ha giocato da squadra matura. Ha tenuto testa al Taloro nel primo tempo, rispondendo colpo su colpo a tutti i tentativi di Roberto Mele e compagni e nella ripresa, quando il Taloro è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Stefano Lapia, ha assestato un uno-due micidiale con Anthony Cancilieri e Gianluigi Illario. Con i 3 punti l’Iglesias è salita a quota 38 punti, consolidando il 5° posto, 4 punti davanti alla coppia Calangianus-Villasimius e, inoltre, ora a soli 3 punti dall’Ossese, in caduta libera nel girone di ritorno che l’ha vista mettere insieme soli 8 punti in 9 partite (1 vittoria, 5 pareggi e 3 sconfitte). Domenica prossima, al Monteponi, arriva la vicecapolista Tempio.

Il Carbonia rialza la testa dopo Monastir, liquida 5 a 1 il Li Punti e vola a +3 sulla zona playout. Diego Mingioni si aspettava una pronta reazione della sua squadra e questa è arrivata con una splendida prestazione, con punteggio largo che avrebbe potuto assumere proporzioni ancora più ampie se il portiere della squadra sassarese Salvatore Pittalis non avesse compiuto alcune autentiche prodezze sugli attaccanti del Carbonia, letteralmente scatenati nella balbettante difesa ospite.

Il Carbonia è sceso in campo privo di Nicolas Garcia, Alessandro Murtas e Gianluca Filippi e Diego Mingioni ha schierato un undici con spiccate caratteristiche offensive e il tridente Moreno-Pavone-Ricci.

La squadra biancoblù ha impiegato venti minuti a prendere le misure del Li Punti, con manovre avvolgenti su entrambe le fasce e ha sbloccato il risultato al 22′ con Nicolas Ricci, al decimo goal stagionale, su assist di Tomas Pavone.

Il Li Punti ha accusato il colpo ma ha nonostante una generosa reazione, non ha impensierito il Carbonia che prima ha reclamato un goal con il pallone fermato da Salvatore Pittalis oltre la linea bianca ma forse con un pizzico ancora in gioco che ha portato l’arbitro a non assegnare il goal,

poi al 47′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da sinistra, il Carbonia ha raddoppiato con Federico Moreno, bravo a risolvere una mischia con tocco preciso alle spalle di Salvatore Pittalis. Per l’attaccante argentino è il sesto goal in stagione. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia avanti di due goal.

Nel secondo tempo il Li Punti ha cercato ancora una reazione, rivelatasi timida e, soprattutto, scoprendosi le spalle e prestando il fianco a micidiali ripartenze del Carbonia che ha colpito ripetutamente. Al 57′ Lorenzo Isaia si è fatto largo al limite dell’area del Li Punti, appena entrato in area è stato trattenuto dal capitano Mario Serra e l’arbitro non ha avuto esitazioni a decretare il calcio di rigore, magistralmente trasformato da Tomas Pavone.

 

Salvatore Pittalis ha negato a Federico Moreno, solo davanti a lui, il goal della doppietta personale e dalla girandola di cambi è venuto fuori il rientrante Juan Caffaro Rossi che al 73′ ha messo la sua firma sul 4 a 0 con un tocco preciso, sugli sviluppi dell’ennesima ripartenza.

 

A quel punto il Li Punti era ormai alle corde e all’87’ è stato Tomas Pavone a centrare la doppietta, seconda in stagione, con un tocco angolato che non ha lasciato scampo a Salvatore Pittalis.

 

  

Il portiere del Li Punti s’è superato ancora prima su Nicolas Ricci poi su Tomas Pavone e ha evitato il sesto goal al passivo, Allo scadere il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore al Li Punti che il nuovo entrato Maguette Guisse ha trasformato fissando il punteggio definitivo sul 5 a 1.

 

Il Carbonia si mette alle spalle l’amara giornata di Monastir con una prestazione super, sale a quota 27 punti, aggancia il San Teodoro Porto Rotondo e distanzia di 3 punti l’Alghero e di 4 la Ferrini, tutte e tre sconfitte, rispettivamente a Nuoro, Villasimius e Budoni. Domenica il calendario propone la trasferta di Ossi, altra tappa importantissima nel cammino verso la salvezza diretta, oggi alla portata della squadra di Diego Mingioni.

Carbonia: Galasso, Mastino (66′ Cocco Danilo), Doneddu Francesco, Broglia (80′ Corsini), Chidichimo, Tocco (66′ Caffaro), Pavone, Isaia, Mancini (66′ Abbruzzi), Moreno (67′ Lambroni), Ricci. A disposizione: Doneddu Davide, Atzeni, Carboni, Cocco Gianluca. All. Diego Mingioni.
Li Punti: Pittalis, Manca, Ikekpolor (53′ Sechi), Serra, Barbieri, Castigliego (87′ Delogu), Dettori, Dieni, Murgia (El Hayani), Cirotto, Mcphee (60′ Guisse). A disposizione: Lopez, Centeno, Fresu. Allenatore Cosimo Salis.
Arbitro: Gabriele Mulas di Oristano.
Assistenti di linea: Giuseppe Puddu di Oristano e Tiberio Deidda di Carbonia.
Marcatori: 22′ Ricci (C), 47′ Moreno (C), 57′ e 87′ (r) Pavone (C), 73′ Caffaro (C), 91′ Guisse (r) (LP).
Ammoniti: Ikekpolor (LP), Barbieri (LP), Corsini (C).

È stata una notte ricca di emozioni e riconoscimenti quella di sabato 1 marzo per l’isola di Sant’Antioco. Nel corso la prestigiosa manifestazione nazionale, tenutasi a Milano, dei Italy Food Awards, patrocinata dal ministero delle Politiche agricole, è stato assegnato il “premio speciale linea gourmet” all’azienda Bon’Ora Sardegna, e il “premio speciale unicità e territorio” alla cantina sociale Sardus Pater. Un grande lavoro di ricerca e qualità che premia la nostra isola e contribuisce alla promozione territoriale dell’isola.

 

 

La crisi del polo industriale di Portovesme precipita. Ieri 28 febbraio le organizzazioni sindacali di FIOM, FSM e UILM Territoriali, unitamente alle Rsu, hanno incontrato alle 10.00 la ISC e la SEGESA, e alle 15.00 la FM Grigliati.

«Nell’incontro tenuto in mattinata si è registrata l’ennesima disfatta derivante dalla perdita occupazionale presso il cantiere della Portovesme srl, dove le realtà attuali che comprendono 111 unità (solo un anno e mezzo fa si registravano poco meno di 200 dipendenti), sono costrette ad impegnare costantemente, solo il 20% della forza lavoro si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente. Situazione che obbliga l’azienda ad un utilizzo della Cigs elevatissima, non sostenibile per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti. Nel pomeriggio le organizzazioni sindacali hanno incontrato la FM Grigliati e anche con quest’ultima, è stata aperta la cassa integrazione guadagni ordinaria per 30 lavoratori/giorno sui 41 totali. FIOM, FSM e UILM ritengono ingestibile la gravissima crisi che si sta affrontando nel cantiere della Glencore, dove la pace sociale più volte annunciata dalla Direzione aziendale, si scontra con la realtà dei fatti, in cui la forza lavoro degli appalti è ridotta ai minimi termini. SKV, GSMI, SOCHER, ISC, SEGESA, FM Grigliati, CQ Nol sono state costrette all’avvio della cassa integrazione in conseguenza della imponente perdita di commesse. Nel frattempo i lavoratori della Nuova ICOM, Elastomeccanica, Mi.Da.Charter, Jap, Anticorrosione Sardegna, sono spariti dal registro delle presenze in stabilimento. La maggior parte dei lavoratori della GSMI sono costretti ad accettare trasferimenti anche fuori dalla Sardegna per non essere licenziati (e questa può essere considerata una fortuna). La procedura di licenziamento che sta perseguendo la CQ Nol, è la prima conseguenza che impone un cambio di tendenza, se non si vuole incorrere al massacro generale, che coinvolgerà la totalità della forza lavoro»
«Chi è in grado di garantire la pace sociale in una situazione simile? – chiedono le segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente -. Insomma, una crisi infinita, che si identifica con la mancanza di politica industriale e che ancora una volta vede sul banco degli imputati le multinazionali, che delocalizzano abbandonando il territorio. Sullo stesso banco ci vanno le istituzioni politiche, incapaci di fornire gli strumenti utili a contrastare una concorrenza sempre più forte, in cui il costo energetico ha sempre una rilevanza assoluta. Quanto sta avvenendo, impone una immediata presa di posizione, attraverso la proclamazione dello stato di agitazione, non escludendo iniziative di mobilitazione, se non ci saranno rapide soluzioni a quanto sta avvenendo.»

Le segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente chiedono il rispetto di quanto dichiarato dai ministri Adolfo Urso e Marina Calderone, insieme alla Presidente della Regione Alessandra Todde e degli assessori dell’Industria Emanuele Cani e del Lavoro Desirè Manca il 27 dicembre 2024, data in cui affermarono strategiche le produzioni che Glencore si apprestava a fermare, nonostante la contrarietà di sindacati e istituzioni. Che fine hanno fatto le continuità produttive e i player pronti a continuare nelle produzioni?

«FIOM, FSM e UILM ripartono da quelle dichiarazioni, riprese e confermate nel successivo incontro al MIMIT, ritengono che non ci sia più tempo da perdere e che quella, sia l’unica via di salvezza per superare le gravissime difficoltà del momento: la ripresa produttiva dello zinco, anche attraverso il processo elettrolitico e non limitatamente ai fumi di acciaierie e non all’accesso imponente agli ammortizzatori sociali come si è costretti a subire. Convocano con carattere di urgenza il Coordinamento appalti dei metalmeccanici per lunedì 3/03/2025 dalle ore 08.00 presso la Portovesme srl. Quanto sta avvenendo presso la Portovesme srl, unito alla gravità dell’ex ALCOA e all’incertezza della Centrale Enel, rischia una implosione sociale senza precedenti, in cui la politica a tutti i livelli ha la responsabilità e l’obbligo di chiarire e rispondere al più presto su quello che sarà il futuro dell’intero polo industriale. Perché anche prendere tempo, non dare le risposte attese, nella grave situazione in cui ci troviamo equivale a rispondere negativamente ad ogni possibilità di garanzia produttiva o occupativa. FIOM FSM e UILM, con tutte le RSU dei metalmeccanici, chiedono DISCONTINUITÀ su tutti i fronti», concludono le segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente.