23 December, 2025

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Il sottosegretario al Mise, Alessandra Todde.

E’ stato firmato, ieri, l’accordo tra Giunta regionale, Confindustria, Confapi e i sindacali Cgil, Cisl e Uil per costituire il Comitato di indirizzo di ‘Agenda Industria’. Nell’accordo si richiama l’obiettivo principale di riscrivere un piano industriale regionale, quanto più condiviso e rispondente alle peculiarità del territorio isolano, che rilanci una progettualità. Partendo dalla situazione attuale e gestendo la transizione produttiva, dovrà individuare traguardi relativi al medio e lungo periodo (2050), promuovere e sostenere concretamente nuovi investimenti industriali in Sardegna, in un quadro di piena e responsabile sostenibilità, economica ed ambientale.

Nel corso della discussione, è emersa la necessità di dotarsi, di volta in volta, di figure tecniche capaci di supportare i lavori del Comitato di indirizzo: ‘Agenda Industria’ non prevede nomine né designazioni a tempo stabile, oltre al Comitato stesso. I veri protagonisti della programmazione industriale saranno le comunità e i territori attraverso la rappresentanza datoriale, sindacale e dei sindaci.

E’ attualmente in fase di definizione il programma di lavoro che vedrà le parti impegnate nei prossimi mesi, mentre sono state individuate le priorità: energia, aree industriali, infrastruttura digitale del sistema industriale e semplificazione normativa. Il prossimo incontro, venerdì 11 ottobre, si svolgerà alla presenza del sottosegretario al Mise, Alessandra Todde.

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Dopo la riuscita sei giorni di metà settembre a Carloforte, Creuza de Mà, il festival di musica per cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, vive a Cagliari, questo fine settimana, la seconda parte della sua edizione numero tredici. In programma venerdì, sabato e domenica (11, 12 e 13 ottobre) una fitta agenda di impegni (tutti a ingresso gratuito) al Cineteatro “Nanni Loy” dell’ERSU, in via Trentino, con masterclass, incontri, proiezioni di film e documentari, compresa un’autentica chicca: la copia ritrovata di “Altura”, il primo film girato in Sardegna nel dopoguerra, con le musiche di Ennio Porrino.
Tra gli ospiti, i compositori Francesco Cerasi ed Andrea Guerra, la montatrice Letizia Caudullo, l’attore Jacopo Cullin, i musicisti Andrea Pesce e Cristiano De Fabritiis, i registi Simone Aleandri, Agostino Ferrente e Paolo Zucca.
Anche in questa tranche cagliaritana, il versante didattico del festival ha un rilievo di primissimo piano, come ormai da diverse edizioni a questa parte. Nel palinsesto delle tre giornate, la mattina è dunque interamente dedicata alle masterclass sulla musica per il cinema: un appuntamento formativo rivolto agli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia – Musica per cinema e Suono di Roma, agli studenti del Conservatorio e del Corso di laurea magistrale in Scienze della produzione multimediale dell’Università di Cagliari, ma aperto anche al pubblico. Inaugura la serie, venerdì 11, alle 10.30, Francesco Cerasi sul tema del lavoro del musicista con le immagini, la registrazione musicale, il rapporto tra registi e musicisti, montaggio e edizione del suono.
Classe 1980, compositore e produttore musicale, autore di oltre cinquanta titoli tra cinema, tv e documentari, Cerasi parteciperà anche alla proiezione di “Cusutu ‘n coddu (Cucito addosso)” di cui firma le musiche, che inaugura alle 16.30 il ciclo di film in visione ogni pomeriggio. Girato nel 2012, il cortometraggio di Giovanni La Pàrola è ambientato alla fine dell’Ottocento in un piccolo feudo siciliano, dove un gruppo di contadini si rivolta contro il proprietario terriero.
Simone Aleandri è invece il regista del documentario in programma a seguire, “As time goes by – L’uomo che disegnava i sogni”: un viaggio nella vita di Silvano Campeggi, in arte Nano, l’ultimo grande illustratore del cinema che con i suoi manifesti – da “Via col vento” a “West Side Story”, passando per “Casablanca” e “Ben Hur” – ha fatto sognare generazioni di spettatori prima ancora di entrare in sala.
Due sedicenni, amici inseparabili, che vivono nel Rione Traiano di Napoli sono i protagonisti reali di “Selfie”, il docufilm di Agostino Ferrente che chiude le proiezioni di venerdì 11. I due adolescenti hanno accettato la proposta del regista di riprendersi attraverso un iPhone, raccontando così la loro quotidianità di ragazzi, in una realtà complicata come quella delle periferie della città partenopea. Insieme al regista, presenti in sala anche Letizia Caudullo, che ha curato il montaggio del film, e Andrea Pesce e Cristiano Defabritiis, autori delle musiche.
In serata (venerdì e poi l’indomani) il festival si sposta all’Auditorium del Conservatorio per un altro impegno didattico proposto in occasione del dodicesimo Premio Andrea Parodi, il contest dedicato alla world music organizzato dalla Fondazione intitolata al grande cantante sardo scomparso tredici anni fa, in programma da giovedì 10 a sabato 12: Cine Campus, questo il titolo, è un percorso di formazione di musica per cinema organizzato dall’associazione Backstage per il festival Creuza de Mà in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Fondazione Sardegna Film Commission.
Reduci dalla proiezione del giorno prima di “Selfie”, Agostino Ferrente, Andrea Pesce, Cristiano De Fabritiis e Letizia Caudullo saranno al centro della masterclass sul lavoro del regista e del montatore con la musica e i suoni che apre la giornata di sabato 12, alle 10.30, al Cineteatro Nanni Loy.
Due film “made in Sardegna” caratterizzano le proiezioni del pomeriggio. Si comincia alle 16.00, con il lungometraggio di Davide Melis (presente in sala) “A Bolu”: un racconto corale, un viaggio alla scoperta di una delle più importanti e originali espressioni culturali dell’isola dei nuraghi, il Canto a Tenore, inserito nel 2005 dall’UNESCO tra i Capolavori del Patrimonio Immateriale dell’umanità. Un film in cui il Tenore stesso è voce e protagonista del racconto e dei canti.
A seguire, alle 18.30, un successo della recente stagione cinematografica: “L’uomo che comprò la luna”, secondo lungometraggio (dopo “L’arbitro”) di Paolo Zucca: un road movie sardo per una commedia stralunata, con Jacopo Cullin nei panni del protagonista e le musiche firmate da Andrea Guerra, entrambi presenti alla proiezione insieme al regista cagliaritano, così come, l’indomani mattina, domenica 13, alla terza e ultima masterclass di musica per cinema, come sempre alle 10.30, al Cineteatro Nanni Loy.
Il binomio Cinema e Sardegna caratterizza anche gli ultimi appuntamenti in cartellone nel pomeriggio e in serata. Il primo è la proiezione, alle 16.00, del documentario di Sergio Naitza “L’ultimo Pizzaiolo”, un viaggio nelle sale cinematografiche della Sardegna chiuse, abbandonate e decadenti, per raccontare un pezzo di memoria collettiva attraverso i ricordi e gli aneddoti di tre anziani proiezionisti e del “pizzaiolo”, appunto, lo storico distributore di “pizze”, le bobine dei film in pellicola.
Presente alla proiezione, Sergio Naitza – giornalista professionista, critico cinematografico, documentarista – è anche tra i partecipanti all’incontro in programma alle 17.30, sulla figura di Ennio Porrino, il grande compositore cagliaritano di cui ricorre il sessantesimo anniversario della scomparsa, e sulla sua musica legata alle immagini, cinema e teatro, in rapporto alla tradizione sarda. Moderati da Gianluca Floris, presidente del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, interverranno il direttore dello stesso istituto Giorgio Sanna, la figlia di Ennio Porrino, Stefania, regista, docente, autrice di testi teatrali, sceneggiatrice e musicista, e la musicologa Myriam Quaquero, autrice di una monografia sul compositore. Completa il parterre di relatori Franca Farina, curatrice della Cineteca Nazionale che ha provveduto al restauro della pellicola, recuperata nel 2015, di “Altura”, il primo film girato in Sardegna nel dopoguerra: un film di taglio neorealista, diretto nel 1949 da Mario Sequi, con un cast in cui spiccano i nomi di attori del calibro di Eleonora Rossi Drago, Massimo Girotti e Roldano Lupi, e che si avvalse per le musiche della firma autorevole, appunto, di Ennio Porrino.
Un degno finale, dunque, per la tredicesima edizione di Creuza de Mà, organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, ed Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del comune di Carloforte e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione di Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dell’E.R.S.U. di Cagliari, del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e del
CSC-Centro Sperimentale di Cinematografia.

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Due giorni di sport a Uri con le finali della Senior Football Cup, manifestazione calcistica riservata agli atleti over 45.

Venerdì 11 e sabato 12 ottobre al campo “Leonardo Marras”, in via Tempio, si svolgeranno le gare di semifinale e finale che vedranno contrapposte quattro squadre, due sarde e due della Penisola, impegnate a contendersi la conquista del titolo 2019.

La manifestazione, organizzata dall’ACSD Cultura e Sport, associazione affiliata allo CSEN Sardegna, in collaborazione con il Comune di Uri e con l’assessorato regionale al Turismo, si svolgerà in due giornate: venerdì 11 ottobre, alle 18.00 e alle 19.00 si giocheranno i due incontri di semifinale; sabato 12 ottobre, alle 17.00 è prevista la finale per il 3° e 4° posto, e a seguire alle 18.00, la finalissima per il 1° e 2° posto.

Con la scelta di Uri per lo svolgimento della Senior Football Cup, l’Acsd Cultura e Sport e CSEN Sardegna confermano l’impegno nel coinvolgere i piccoli centri dell’isola nell’organizzazione di eventi sportivi e culturali che possano creare anche una ricaduta economica e promozionale sul territorio, evitando di concentrare le manifestazioni nei grandi agglomerati urbani, e contribuendo anche ad allungare la stagione turistica.

 

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Vent’anni fa nasceva Sardegna Solidale, il Centro di Servizio per il volontariato che dal 1999 sostiene le oltre 1.700 associazioni presenti in tutta l’isola e gli oltre 45mila volontari attivi in tanti ambiti (dalla protezione civile al sociale, dall’ambiente alla cultura, dalla cooperazione internazionale ai diritti civili), a cui si uniscono ogni anno 80mila volontari occasionali. Per celebrare la ricorrenza, Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che in questi mesi vengono collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola.

“Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio ispirato ad una frase di don Luigi Ciotti che campeggia nell’opera. Il pannello, realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini, verrà collocato giovedì 10 ottobre a Mogoro e venerdì 11 a Ozieri.

Nel centro dell’Alta Marmilla l’iniziativa di giovedì avrà inizio alle 16.45 con il ritrovo dei gruppi e delle associazioni di volontariato presso la sede dell’Associazione Interprovinciale di Solidarietà “Don Ignazio Garau” in via Manno 10. Da qui partirà un corteo che alle 17.00 arriverà presso il Comune. Il pannello, che sarà benedetto dal parroco don Nicola Demelas, verrà, dunque, collocato presso la Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna (lato Comune) in via Leopardi. Seguirà alle 18.00 nell’Aula consiliare un dibattito a cui interverranno il sindaco di Mogoro Sandro Broccia, il presidente del Csv Sardegna Solidale Giampiero Farru e gli atri sindaci e autorità presenti.

L’iniziativa si concluderà con l’esibizione di gruppi musicali e balli nello spiazzo antistante la Fiera.

Ad Ozieri invece l’iniziativa si terrà alle 17.00 alle Scuole Elementari Su Cantaru in piazza grazia Deledda 1.

Alle due iniziative (che seguono quelle già tenutesi a Lanusei, Orosei, Senorbì, Terralba, Villacidro, Alghero, Gonnosfanadiga e Sassari) parteciperanno i volontari del territorio, i referenti locali dei Sa. Sol Point, autorità civili e religiose.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.

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Sabato 12 ottobre alle ore 19.00 e domenica 13 ottobre, alle ore 17.00, nell’ambito del festival d’autunno al Teatro Massimo di Cagliari, prodotto da Sardegna Teatro, va in scena “Jukebox Cagliari”, tappa cagliaritana dell’ambizioso progetto di raccolta dei discorsi “Encyclopedie de la parole”.

“Jukebox”, realizzato in collaborazione con l’associazione Spaziomusica e con La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut Français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut Français, del Ministère de la Culture e della Fondazione Nuovi Mecenati, è un solo realizzato sulla scena da Monica Demuru e intende rappresentare le singolarità delle parole provenienti da un contesto geografico e culturale preciso: «Se abito a Cagliari, quali sono le parole che mi attraversano dalla mattina alla sera?». In ogni città Jukebox compone partitura di 50 documenti tra i quali sono poi gli stessi spettatori a scegliere ogni volta quali parole saranno eseguite dall’interprete. Jukebox mette in gioco la maniera nella quale una comunità si presenta a se stessa. Cosa desideriamo ascoltare della nostra lingua? Della nostra cultura? Quali voci decideremo di ascoltare ad ogni replica? Come risuoneranno le une con le altre?

«Ascoltiamo molte registrazioni – spiega Elise Simonet, direttrice artistica di “Jukebox” -, ci interroghiamo sulla loro qualità formale (ciò che definiamo i fenomeni della parola e colleghiamo alle 19 voci presenti nel nostro sito), la loro pertinenza, le loro caratteristiche e le loro peculiarità nell’ambito della città e del paese. Arriviamo a sceglierne 50, con forme e contesti molto diversi: queste parole comporranno la partitura dello spettacolo. Successivamente, queste registrazioni vengono trascritte per essere riprodotte il più fedelmente possibile dall’attore o dall’attrice che lavorerà con i documenti come fossero partiture musicali.

In un secondo tempo, insieme a Joris Lacoste torniamo nella città ospitante e lavoriamo con attore/attrice e il/la drammaturgo/a alla messa in scena, che consiste nel trovare una modalità performativa per ciascuno dei 50 pezzi. Durante la rappresentazione, gli spettatori ricevono un opuscolo che elenca l’insieme delle partiture con titoli e informazioni. Sono loro a scegliere a turno i documenti che vogliono ascoltare: enunciano il titolo a voce alta e l’interprete li esegue. La performance dura 45 minuti e consente di scegliere una trentina di documenti tra i 50 proposti.»

Come cambia in relazione al contesto?

«Jukebox – conclude Elise Simonet – permette di ascoltare situazioni specifiche ma familiari dei suoi spettatori-abitanti, e agisce attraverso un effetto di ingrandimento sulle formulazioni, gli indirizzi, le melodie, gli accenti, i timbri e altri fenomeni legati al linguaggio. La partitura del pezzo fornisce agli spettatori uno specchio nel quale potranno riconoscersi a vari livelli.»

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I carabinieri di Iglesias hanno deferito due persone per violenza privata e lesioni personali, al termine di accertamenti scaturiti dalla festa di compleanno di un 16enne di Vallermosa.

I fatti si sono svolti nella serata di sabato 5 ottobre: presso il campo comunale di via Saragat, a Vallermosa, si stava svolgendo una festa in occasioni dei 16 anni di un ragazzo del posto. un 46enne nei paraggi ha iniziato a lamentarsi del comportamento dei giovani per un tono di voce molesto e la musica eccessivamente alta durante i festeggiamenti. Spazientito, il 46enne, incensurato, si è avvicinato al cancello dell’impianto comunale, decidendo arbitrariamente di chiudere i minorenni all’interno, apponendo una catena sul cancello di accesso; l’uomo è stato avvicinato da un settantenne parente del festeggiato. L’anziano non solo ha fallito nell’intento di far desistere l’uomo, ma è stato anche colpito dallo stesso. La situazione è degenerata perché alla festa, tra gli altri, era presente anche un 17enne che, intervenuto in difesa della vittima di aggressione, ha colpito al volto il 46enne con due pugni, provocandogli lesioni per un totale di 30 giorni di prognosi.

Al termine della lunga e meticolosa ricostruzione dei carabinieri della stazione di Vallermosa, il 46enne è stato denunciato per il reato di violenza privata, per aver chiuso il cancello tenendo all’interno dell’impianto i minorenni, e per le lesioni cagionate al parente del festeggiato; inoltre, è stato deferito anche il minorenne che, seppur intervenuto in difesa di una vittima di aggressione, ha cagionato lesioni importanti al malcapitato, facendo così partire una denuncia d’ufficio da parte dei militari.

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Nel tardo pomeriggio di ieri, a Monserrato, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato per furto aggravato un 50enne di origini campane pluripregiudicato, G.G.. I militari, allertati tramite chiamata al 112, sono intervenuti presso il policlinico universitario Casula, accertando che l’uomo, ricoverato ed in attesa di dimissioni, aveva sottratto dal portafogli di un’infermiera 40 euro, successivamente rinvenuti e restituiti all’avente diritto. L’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

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I carabinieri della stazione di Capoterra oggi hanno deferito, al termine di un‘attività investigativa, un pregiudicato cagliaritano, di fatto domiciliato a Capoterra, classe 1997, per il reato di furto aggravato in concorso. Nello specifico, lo scorso 13 gennaio, il malvivente ha rubato ad una donna la propria borsa, durante un evento all’interno del circolo Mameli situato in via Amendola, a Capoterra. La vittima del furto ha denunciato immediatamente l’accaduto ed i militari, mediante anche l’ausilio del sistema di videosorveglianza comunale, sono riusciti a risalire al responsabile del reato, identificandolo e deferendolo alla competente autorità giudiziaria.

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Il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” di Danzeventi, a centodieci anni dalle storiche esibizioni parigine che diedero vita ai leggendari “Ballets Russes”, presenta a Sassari “Dancing Heritage – A tribute to Diaghilev and Nijinsky” della compagnia Daniele Cipriani Entertainment. Un omaggio a una espressione artistica segnante e agli autori che diedero vita a una delle pagine più significative della storia della danza.

Giovedì 10 ottobre, alle 21.00, il Teatro Verdi di Sassari accoglierà questo speciale appuntamento che ripercorre le tappe di una vera “rivoluzione”, lasciando che storia e presente si incontrino nel segno di un’arte in continuo mutamento.

Ad andare in scena saranno i solisti e il corpo di ballo della prestigiosa compagnia romana, con la partecipazione dell’attore Gabriele Rossi, in un inedito programma che rende onore al genio e all’opera dei due artisti russi.

Sergei Diaghilev fu un instancabile impresario teatrale. Grazie al suo spirito visionario, compositori e coreografi, scenografi e danzatori si ritrovarono al centro della più grande e innovativa esperienza della storia della danza del Novecento. Vaslav Nijinsk era invece un genio del balletto destinato a rivoluzionare il corso dell’arte di quel secolo.

La compagnia si esibì per la prima volta nel 1909 al Théâtre du Chatelet di Parigi con i migliori ballerini russi, quasi tutti provenienti dal Teatro Mariinsky. Il giovanissimo Nijinsky era affiancato dalla più celebre ballerina di tutti i tempi, Anna Pavlova.

Grazie a loro e a numerosi artisti a loro vicini, tra i quali Bakst, Picasso, Debussy e Stravinsky, nasceva un’esperienza teatrale del tutto nuova: l’ideale di un’opera d’arte totale che superava i canoni del balletto ottocentesco. Un’opera in cui soggetto, musica, scenografia, costumi e danza fondevano i rispettivi elementi di eccellenza.

Il tributo di giovedì prenderà il via con “Le Spectre”, una creazione realizzata su musica di Carl Maria von Weber per i solisti della compagnia, Marco Lo Presti e Mattia Tortora. Torna in scena anche “L’après-midi d’un faune”, storica versione del balletto di Vaslav Nijinsky che tanto scandalo destò alla sua creazione nel 1912, sulle note di Claude Debussy.

Il gran finale arriverà con “Estratto da Mediterranea”, balletto italiano tra i più rappresentati e richiesti, per celebrare le storiche tournée che portarono i “Ballets Russes” in giro per il mondo, simbolo ed esempio di unione tra le diverse culture, di un’arte che guarda oltre l’orizzonte, annulla le distanze e abbraccia quel che ancora non conosce.

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Musica e scorci mozzafiato della Sardegna in vetrina in Francia, per valorizzare un patrimonio ambientale e identitario ricco di suggestioni. Venerdì 11 ottobre, all’interno della Stagione concertistica del Conservatorio di Avignone, l’associazione culturale Anton Stadler presenterà, “Sardigna Logu Sonante / Sardinia Land & Sound”, progetto che vedrà il compositore e bandoneonista Fabio Furìa ed il pianista e compositore Alessandro Di Liberto sul palco per proporre un’inedita versione delle sonorità e dei ritmi dell’isola.

Grazie a un bando cofinanziato con fondi del POR Sardegna F.E.S.R. 2014/2020. Asse III, Azione 3.4.1. Bando IdentityLAB 2 – 2018, l’associazione Anton Stalder ha ideato il progetto, che unisce musica e immagini: le partiture sono quelle scritte prevalentemente da Alessandro di Liberto che, pescando a piene mani dalla tradizione musicale isolana (dai ritmi de su ballu tundu a brani senza tempo come No potho reposare), ha costruito un concerto capace in diversi momenti di virare verso il jazz.

Ad accompagnare le musiche sarà il suggestivo video di Matteo Campulla, nato dai contributi inviati tra fine aprile e fine settembre dai partecipanti alla chiamata lanciata da Anton Stadler che ha chiesto di inviare foto o video realizzati magari durante una gita o una vacanza in Sardegna.

Lo spettacolo di venerdì, che sarà ospitato dalle 19.00 nello Château de Fargues a Le Pontet, vedrà sul palco oltre che i sardi Fabio Furìa ed Alessandro Di Liberto, anche Yvonne Hahn, bandoneonista e docente nel Conservatorio di Avignone.

In occasione della serata sarà allestito un info point dedicato alla Sardegna, con il materiale promozionale dei principali beni culturali e ambientali dell’isola. Sono in programma anche degustazioni di prodotti tipici, grazie alla collaborazione della Cantina Aru e del Caseificio Cadoni di Iglesias.

Dopo l’appuntamento di venerdì a marzo 2020 “Sardigna Logu Sonante / Sardinia Land & Sound” arriverà anche a Parigi, ospite della residenza artistica “Partage” organizzata dalla Galleria «ART en Partage». A luglio parteciperà invece al prestigioso Festival di Avignone, manifestazione dedicata a teatro e musica, nata nel 1947. Questi ultimi eventi vedranno coinvolti i visual artist Massimiliano Marraffa e Federico Cozzucoli che, con i contributi video-fotografici ricevuti durante la chiamata, produrranno due diversi video sul patrimonio ambientale ed identitario dell’isola, creando così due nuove scenografie per gli spettacoli.

Entro il 2020 lo spettacolo sarà proposto anche in Sardegna.

L’associazione Anton Stadler è un organismo professionistico operante in campo musicale, artistico e culturale nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Attiva da oltre 15 anni, è riconosciuta e sostenuta stabilmente dalla Regione Autonoma della Sardegna e dagli enti locali che, di volta in volta, ospitano gli spettacoli organizzati e distribuiti dall’associazione.

Fin dalla sua istituzione, nel 1998, la sua mission è la promozione e valorizzazione della musica in tutte le sue forme e generi. Ciò è reso possibile, da un lato, attraverso l’attività concertistica, l’organizzazione di importanti rassegne, e laboratori didattici; dall’altro, attraverso la produzione di spettacoli ideati dall’Associazione, distribuiti stabilmente nel territorio nazionale ed europeo.

L’ associazione ogni anno presenta al pubblico prestigiosi festival dedicati alla musica, nuove produzioni firmate “Anton Stadler”, spettacoli di compagnie ospiti ed importanti eventi musicali, contribuendo a creare un’offerta artistica e culturale di grande valore per l’intero territorio del Sulcis Iglesiente.

Guidata dal direttore artistico Fabio Furia, l’Associazione, nel corso della sua intensa attività, ha stretto importanti collaborazioni con Enti pubblici, quali la provincia di Carbonia Iglesias ed i Comuni del territorio, nonché con le fondazioni e i teatri, come ad esempio la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari ed il Teatro Centrale di Carbonia, riuscendo in tal modo a divenire un collettore strategico fra le realtà imprenditoriali locali, le organizzazioni no profit e le altre associazioni culturali.

Davide Atzei Fotografia © www.davideatzei.com