22 December, 2025

Si è svolto nei giorni scorsi, a Musei, un corso di aggiornamento per ufficiali di gara di karate, organizzato dalla società scuola di karate di Musei, in collaborazione con l’A.S.C. di Cagliari. Hanno partecipato al corso i seguenti arbitri rossi: Davide Usai, Manuela Melis, Emilia Perra, Renzo Melis, Stefania Pinna, Severino Saba, Simone Serra, Siro Invidia e Tiziana Serra. Le lezioni del corso sono state tenute al docente maestro Francesco Orto.

Si è rinnovata domenica 8 settembre, per il 17° anno consecutivo, la posa in mare, presso l’isola “La Vacca”, di una corona d’alloro su un’opera realizzata dallo scultore antiochense Gianni Salidu, una “Sirena che abbraccia un delfino”, che si trova in una grotta a 12 metri di profondità. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare”, guidata da Pinella Bullegas, con la collaborazione dei sommozzatori del Nucleo carabinieri di Cagliari. Hanno collaborato l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, i carabinieri sommozzatori di Cagliari, il Corpo Forestale e la Capitaneria di porto di Sant’Antioco, i carabinieri di Sant’Antioco, don Giulio, Mario Sanna Pescaturismo, e Massimiliano Salidu, il figlio di Gianni, che ogni anno lancia la corona d’alloro ai sommozzatori. Alleghiamo un album fotografico della posa della corona sulla scultura “Sirena che abbraccia un delfino”.

A Porto Cervo, nella splendida cornice della Promenade du Port, nel nuovo spazio Lamborghini lounge di fronte al Porto Vecchio, è stato presentato l’8° Rally Terra Sarda-Rally della Gal. Il Rally, su asfalto, valido come prova della Coppa Rally di Zona ACI Sport e per il Sardegna Rally Cup, è organizzato dalla Porto Cervo Racing, Scuderia che in questa stagione festeggia i primi vent’anni di attività. “E’ tutto pronto”, ha affermato Mauro Atzei, presidente della Porto Cervo Racing, “è una gara molto attesa che coniuga sport e turismo, e abbraccia a 360 gradi una serie di eventi molto importanti di valorizzazione del nostro territorio. C’è un ottimo riscontro da parte degli equipaggi, sono già 65 gli iscritti, di cui cinque dall’estero, questo è un altro segnale importante del valore della gara. Ringrazio gli sponsor, i nostri soci che da mesi lavorano per la realizzazione dell’evento e lo staff che sarà composto da circa 300 persone”. Alla conferenza stampa, oltre al direttivo della Scuderia, erano presenti Andrea Biancareddu assessore allo sport della Regione Sardegna, Angelo Cocciu consigliere regionale, Cristina Usai vicesindaco del comune di Arzachena, Valentina Geromino delegata allo sport del comune di Arzachena, Gianni Addis sindaco del comune di Tempio Pausania, Marco Tatti assessore al bilancio del comune di Calangianus. Marco Pala vicepresidente dell’Automobile Club Sassari, Ciro Pignatelli direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Mauro Furlanetto direttore di gara, numerosi rappresentanti delle scuderie e organizzatori della Sardegna. “E’ un Rally importante a cui tengo, sia come assessore allo sport e sia come appassionato di motori”, ha detto Andrea Biancareddu, assessore allo sport della Regione Sardegna, “un rally che quest’anno ha una valenza che va oltre lo sport e i motori. Ci saranno manifestazioni collaterali che riguarderanno l’educazione stradale, ambientale, la valorizzazione dei nostri paesaggi interni, i beni culturali, in un periodo di cosiddetta bassa stagione, quindi ben vengano le manifestazioni di questo tipo. Inoltre, è un rally organizzato da una Scuderia seria come la Porto Cervo Racing, e la partecipazione di tanti Sindaci dimostra la passione che c’è in questo territorio per il rally, tutti i Comuni avranno un ritorno economico considerevole”. Tra i piloti, erano presenti Maurizio Diomedi vincitore di ben quattro edizioni del Rally Terra Sarda (2013, 2016, 2017 e 2018), Vittorio Musselli leader in due edizioni della gara (2014 e 2015), e uno degli equipaggi provenienti dalla Corsica, Kevin Ducos e Laura Rovina. Il termine per l’invio delle iscrizioni è fissato per il 27 settembre, e c’è già un importante numero di equipaggi iscritti a conferma del forte apprezzamento della gara che, in questa edizione, coinvolge ben 15 Comuni. Sei i Trofei che verranno assegnati: Costa Smeralda, il “Trofeo Marcello Orecchioni”, Omp, Cala Costruzioni, “Aido Alberto Ganau” e il “Trofeo Pinky” in ricordo dell’amico Gianni Pitturru. Il “Terra Sarda” non sarà solo Rally, ma anche eventi collaterali che riguardano la sicurezza stradale, la sostenibilità ambientale, la possibilità di effettuare visite ed escursioni nel territorio, la presenza degli stuntman per far divertire ulteriormente il pubblico, i fuochi d’artificio il 5 ottobre ad Arzachena offerti dalla Pirotecnica Laziale, sempre sabato la festa al villaggio Rally Golfo di Arzachena, il Festival Mirtò, la Settimana dello Sport e l’incontro con i giovani, e inoltre, sarà presente un noto regista per la realizzazione di un trailer. La campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, curata da Sandra Medda, relatrice per il Team e organizzatrice degli eventi collaterali, si terrà anche in questa edizione del Rally Terra Sarda. Io per la strada? Sicuro!” è un progetto in costante crescita che sensibilizza i ragazzi alla sicurezza stradale, una serie di eventi rivolta a tutti e in particolar modo agli studenti delle scuole primarie e secondarie. Il progetto, che farà tappa ad Aggius, è in ricordo di Marcello Orecchioni, il co-pilota dai grandi valori sportivi e amico della Scuderia, venuto a mancare nel 2011. In occasione del Rally, la Porto Cervo Racing in collaborazione con il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Comitato Arzachena Pulita, l’associazione Gaia tra le Onde e l’Exchange by MiniWiz Lab organizza una serie di incontri sulla tutela e sostenibilità ambientale e sul riciclo dei rifiuti. Il “Terra Sarda” sarà il Rally delle 3R: recupera, riusa, ricicla. “È un evento organizzato nell’ottica del riciclo”, ha spiegato Sandra Medda, “ma anche nell’evitare l’uso della plastica e di tutto ciò che può essere inquinante e disperso nell’ambiente. Nove le prove speciali, tre i giorni dedicati all’evento e due i giorni di gara, 82,56 chilometri cronometrati e 410,55 complessivi; è questo, in cifre, l’8° Rally Terra Sarda-Rally della Gallura, evento che gode della partnership della Regione Sardegna e del patrocinio dell’ACI Sport e, come Ente di appartenenza, dell’Automobile Club Sassari. Il programma prevede, nella giornata di venerdì, a Tempio Pausania, le verifiche sportive e tecniche (dalle 19.00 alle 21.00) per gli equipaggi che intendono partecipare allo shakedown in programma sabato mattina, dalle 8.00 alle 11.00, ad Aggius, nello splendido scenario della Valle della Luna. Dempre sabato mattina, a Tempio Pausania, dalle 8.00 alle 11.30, sono previste le verifiche sportive e tecniche per tutti gli altri concorrenti. La partenza dell’8° Rally Terra Sarda si terrà sabato 5 ottobre alle 14.30 da Tempio Pausania (Corso Matteotti). Successivamente gli equipaggi affronteranno due prove speciali da ripetere altrettante volte, la “Calangianus”, la mitica Lovia Avra in mezzo alle rocce della Gallura e la “Sant’Antonio di Gallura”, la novità di questa edizione. Dopo le prime due speciali del sabato, è previsto un riordino a Luras e l’assistenza a Tempio Pausania. In serata, dopo le quattro prove speciali, l’arrivo è previsto alle 18.30, in piazza Risorgimento, ad Arzachena, dove si potranno ammirare i fuochi d’artificio, un ulteriore spettacolo offerto ai partecipanti e al pubblico. Domenica, le ultime cinque impegnative prove speciali, il teatro della prima sfida della giornata sarà la “Luogosanto-Aglientu”, prova speciale molto tecnica di 13 chilometri (la più lunga della gara) da ripetere tre volte e l’immancabile “Porto Cervo” che terminerà nei tornanti di Liscia di Vacca. Domenica sono previsti due riordini a Luogosanto e le assistenze ad Arzachena dove sarà allestito il quartier generale della gara, che ospiterà la segreteria, la sala stampa, il centro classifiche e la direzione gara affidata all’esperto Mauro Furlanetto. L’arrivo e la premiazione si terranno ad Arzachena, nell’accogliente piazza Risorgimento, alle 17.00.

“Nessuno era a conoscenza della necessità di un’indagine geognostica né dell’esigenza di rinforzare le fondamenta. Solo oggi, davanti a un provvedimento del Tribunale di Nuoro, apprendiamo della necessità di ulteriori lavori sul Ponte di Oloè, che rincresce, anche a nome della Giunta regionale e del presidente Solinas, di non poter ancora consegnare alle comunità locali”. Così l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, davanti alla notizia di rigetto dell’istanza di dissequestro, che “apprendo con stupore e incredulità”. Proprio per colmare le incertezze e rispondere al rigetto dell’istanza di revoca del sequestro preventivo, l’Assessore ha convocato, questa mattina in viale Trento, i rappresentanti della Provincia di Nuoro, compresi l’amministratore straordinario Costantino Tidu, il consulente che ha redatto il certificato unico necessario per presentare istanza, e i sindaci di Oliena e Dorgali. “Appare evidente che la Provincia ha effettuato i lavori all’oscuro di alcuni aspetti sostanziali. Inoltre, il ponte risale agli anni ‘50, dunque non può avere le caratteristiche richieste dalla vigente normativa, così come sicuramente la maggior parte dei ponti italiani”. Per superare la nuova fase di stallo e arrivare a una soluzione nel più breve tempo possibile (attivando tutte le procedure necessarie a riaprire il ponte garantendo i livelli essenziali di sicurezza previsti), l’Assessore dei Lavori pubblici ha chiesto alla Provincia di Nuoro di farsi portavoce della richiesta di un incontro con i consulenti del Tribunale, finalizzato a raccogliere le informazioni e le richieste utili per restituire presto questa fondamentale opera di viabilità alle comunità locali, in primis ai Comuni di Oliena e Dorgali, che ancora oggi sono privi di un importantissimo collegamento tra territori. L’incontro sarà propedeutico al supplemento di indagini geognostiche a seguito del quale verranno effettuati i lavori con un nuovo stanziamento da parte della Provincia di 2 milioni e mezzo di euro.

“Il dialogo con i territori è aperto: la riforma sanitaria è ancora una bozza e come tutte le bozze può essere migliorata. È un percorso in itinere e siamo solo all’inizio. Gli Stati generali della Salute, a cui i territori saranno chiamati a partecipare attivamente, saranno il cuore del nuovo assetto della sanità sarda. Non ci saranno decisioni calate dall’alto senza condivisione con i territori”. Sono le parole che l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha rivolto alla Conferenza socio-sanitaria dell’Ogliastra, nel corso della riunione di oggi a Lanusei. Al centro dell’incontro, a cui hanno partecipato i sindaci, i cittadini e gli esponenti dei sindacati e delle associazioni, la riforma sanitaria annunciata dalla Giunta regionale.Per ciò che riguarda la suddivisione delle Asl, l’Assessore ha voluto portare precise rassicurazioni sul futuro assetto: “Le Asl non saranno concepite come in passato. L’accentramento in Ares dei concorsi, della formazione, degli appalti, così come di altre funzioni, sarà una garanzia per i territori”. Nel nuovo assetto sarà quindi impossibile per le nuove aziende “avvantaggiare – spiega l’esponente della Giunta Solinas – un territorio a discapito di un altro”.

L’assessore Mario Nieddu ha poi ricordato la gestione virtuosa della sanità ogliastrina prima della riforma della precedente amministrazione regionale: “Il modello fondato su Ats è stato il granello di sabbia che ha rotto l’ingranaggio. I problemi che oggi l’Ogliastra vive nascono da un preciso disegno rivolto a cancellare la maggior parte dei presidi periferici. La strategia è stata il taglio progressivo dei servizi, un cappio al collo per i piccoli presidi condannati a una lenta agonia. Ats ha scippato ai territori i dipartimenti. Riporteremo in Ogliastra il dipartimento di prevenzione, fondamentale per la gestione dei servizi sanitari”.La governance sanitaria non può essere di competenza dei tecnici, così come voluto da chi ci ha preceduto. È il decisore politico colui che può farsi realmente carico e portare avanti le istanze dei territori. Il presidente della Giunta e l’assessore della Sanità devono essere i veri garanti di queste istanze, attraverso scelte che vadano concretamente incontro alle esigenze dei sardi”, ha concluso l’assessore Mario Nieddu.

E’ iniziata oggi la quarta edizione di ENEROAD, il roadshow e documentario dedicato all’innovazione tecnologica nata nel 2016 da un’idea di UCNET, che si svolgerà dal 16 al 22 settembre e si inserisce nel panorama delle iniziative attivate in occasione della settimana europea della mobilità sostenibile. Negli ultimi tre anni ENEROAD ha girato la Sardegna per far toccare con mano la mobilità del futuro e condividere la rivoluzione del vivere sostenibile. Le prime tre edizioni hanno totalizzato numeri da record: oltre 9.000 km elettrici percorsi, più di 800.000 visualizzazioni sui social, quasi 9.000 persone coinvolte, e più di 8 tonnellate di CO2 risparmiate. Ora è tutto pronto per la quarta edizione dell’evento fedele alla sua natura no-profit, grazie all’impegno degli ideatori e al sostegno di imprese del territorio e marchi nazionali. “Siamo molto felici dei traguardi raggiunti da ENEROAD, che inizia a diventare una parola più familiare non solo fra gli appassionati di mobilità sostenibile” afferma Ugo Cuncu, CEO di UCNET. “Negli anni la formula si è evoluta per andare incontro a un numero sempre maggiore di partecipanti dando luogo a momenti di incontro per grandi e più piccoli con laboratori, workshop, prove su strada e la nostra consueta gara sostenibile cui possono partecipare tutti i possessori di un’auto elettrica. Rispetto alla prima edizione, in cui affrontavamo una vera sfida combattuta a suon di ricariche spesso fortunose, la rivoluzione del vivere sostenibile è diventata quotidianità per molte persone. Ormai incontriamo sempre più auto elettriche, colonnine di ricarica, bici a pedalata assistita, e sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. E alcuni tra questi rivoluzionari non fanno mistero di aver conosciuto la mobilità sostenibile e le energie rinnovabili proprio grazie ad ENEROAD: questo è per noi il traguardo in assoluto più gratificante.” Dal 16 al 20 settembre la crew, a bordo della Tesla Model X, continuerà l’ormai consolidata tradizione del roadshow-documentario, dedicato a raccogliere testimonianze sostenibili, quelle di chi ogni giorno costruisce una Sardegna alternativa e testimonia un nuovo modo di prendersi cura della terra. Dopo il successo dello scorso anno, torna ENEROAD | THE RACE: la seconda edizione della prima gara elettrica in Sardegna. Sabato 21 settembre dieci equipaggi si sfideranno con altrettanti itinerari, prove da superare, test delle stazioni di ricarica distribuite in tutta la Sardegna. Ogni equipaggio, composto da follower delle edizioni precedenti e driver EV del territorio, partirà da un punto diverso dalla Sardegna per convergere nel cuore verde di Cagliari, al Parco di Monte Claro. I veicoli in gara, tutti 100% elettrici, sono diversi per casa e anno di produzione, e per autonomia – tra questi ci saranno Tesla, Renault, Leaf e Fiat. Si potrà seguire la gara in diretta sulla pagina Facebook di UCNET e dal vivo al quartier generale, allestito in collaborazione con EJA TV al Parco di Monte Claro ospiti della Città Metropolitana di Cagliari. Sarà possibile una telemetria vera e propria dei veicoli in gara, grazie ai collegamenti in diretta e alle centraline Visirun che saranno installate su tutte le auto, permettendo di avere posizione e tutte le informazioni cruciali per monitorare la gara in tempo reale che culminerà nel pomeriggio, con l’arrivo degli equipaggi al parco di Monte Claro. Dalle ore 16.00 i piloti e la crew di ENEROAD saranno a disposizione di appassionati e curiosi per condividere l’emozione quotidiana di guidare sostenibile.

Oggi quattro incendi hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo.

Nelle campagne di Orgosolo, in località “P.ta Mandra de Caia”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Orgosolo coadiuvato dagli elitrasportati, 1 squadra di Agenzia FoReSTAS di Orgosolo. L’incendio ha interessato macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 12.10. Nelle campagne di Suni , in località “P.te Badu e Crabolu ”, sono intervenuti gli elicotteri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Bosa e Fenosu e un Canadair proveniente da Alghero. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Bosa coadiuvato dagli elitrasportati, 2 squadre di Agenzia FoReSTAS di Bosa e 1 squadra di Barracelli di Suni . L’incendio ha bruciato pascolo alberato. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 16.10. Nelle campagne di Senorbì, in località “Br.cu Nuregumini”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Villasalto. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Senorbì coadiuvato dagli elitrasportati, 1 squadra di Agenzia FoReSTAS di Senorbì e i volontari di Sant’Andrea Frius. L’incendio ha interessato un eucalipteto. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 16.46. Nell campagne di Sindia, in località “P.te Ziera”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Macomer coadiuvato dagli elitrasportati, 1 squadra di Agenzia FoReSTAS di Borore e i vigili del fuoco di Macomer. L’incendio ha interessato pascolo alberato a sughera. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 17.50.

Riprende domani il lavoro delle commissioni del Consiglio regionale. La Commissione “Attività produttive” presieduta da Piero Maieli è convocata alle 9 per l’audizione degli Assessori regionali dell’Industria e del Lavoro, di Confindustria Nord Sardegna, delle organizzazioni sindacali e del curatore fallimentare sullo stato della procedura di fallimento di SICES S.p.a. La Commissione “Sanità”, presieduta da Domenico Gallus, si riunisce alle 10. In audizione compariranno: i rappresentanti dell’Associazione Celiaci su celiachia, preparazione di prodotti senza glutine e sicurezza nell’alimentazione; una delegazione di Veterinari sulla situazione degli specialisti che operano nell’ambito dei servizi veterinari del Dipartimento di prevenzione della ATS; l’ Associazione Le Rondini Onlus sul Programma ritornare a casa e sull’erogazione di materiale farmacologico. Seguirà l’ audizione dell’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale sul P/7 (Legge regionale 2 agosto 2016, n. 18 recante “Reddito di inclusione sociale – Fondo per il reddito di inclusione sociale – “Agiudu torrau”. Linee guida per il triennio 2018-2020 concernenti le modalità di attuazione. Missione 12 -Programma 04 – Cap. SC05.0680”. Integrazione linee guida per il triennio 2018-2020. Approvazione preliminare). L’ordine del giorno si conclude con l’Audizione di una delegazione di Operatori Socio Sanitari sullo scorrimento delle graduatorie. Alle 10,30, sempre martedì, si riunisce la commissione “Lavoro e Cultura”, presieduta da Alfonso Marras. All’ordine del giorno l’audizione dell’Anci Sardegna sulle problematiche relative al servizio di trasporto scolastico gestito dai Comuni. Alle 15,30 è convocata la “Autonomia”, presieduta da Pierluigi Saiu. E’ prevista l’audizione dei Professori di Diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Sassari sulle prospettive di riforma dell’ordinamento regionale e del sistema degli enti locali della Sardegna. Mercoledì, alle 16.00, si riuniscono, in seduta congiunta, la Commissione “Autonomia” e la Commissione “Ambiente”. In audizione gli assessori regionali dell’Ambiente e del Personale, i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL, SADIRS, SAF, SIAD, FENDRES – SAFOR, FEDRO, sulle problematiche relative al comparto del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. La commissione Ambiente, presieduta da Giuseppe Talanas, proseguirà i lavori con l’audizione dell’Assessore regionale dell’Ambiente sugli ulteriori strumenti idonei a potenziare il sistema dei controlli, divieti e sanzioni, relativi ai furti di sabbia nelle spiagge della Sardegna. La seduta proseguirà giovedì, alle 16.00, con l’audizione dell’Assessore regionale dell’Urbanistica, di FEDERBALNEARI, del Sindacato Italiano Balneari (SIB), della Federazione italiana balneari (FIBA), dei concessionari demaniali Quartu S.E., e dell’Associazione Federalberghi sulle problematiche relative ai manufatti amovibili e gli interventi di edilizia nei litorali. La Commissione “Attività produttive” è convocata venerdì alle 10,30. Sarà sentito l’Assessore regionale dell’Ambiente sulla Proposta di Legge 45 “Modifica dell’articolo 6 della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna)”.

Si è svolta venerdì scorso, la prima riunione del tavolo tecnico istituito per redigere il Piano regionale del rischio balneare: “Un importante strumento di tutela della sicurezza dei cittadini che frequentano le coste della Sardegna”, ha sottolineato l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis. “Il Piano sarà concepito in linea con il nuovo orientamento del Codice della Protezione civile – ha aggiunto l’assessore Lampis – che individua il concetto di prevenzione come elemento fondamentale per limitare i danni e le conseguenze degli eventi emergenziali”. L’attenzione della Giunta regionale ha già consentito di prolungare il servizio di salvamento a mare nelle spiagge dell’Isola grazie ad ulteriori fondi destinati ai Comuni: 242mila euro, oltre ad un 1 milione di euro stanziato precedentemente, per garantire la copertura delle spese sostenute dai comuni costieri. Durante la riunione – alla quale hanno partecipato Regione, Protezione civile, Forestas, Conservatoria delle coste, Prefettura di Cagliari, Areus, Capitaneria di porto di Cagliari, Direzione marittima di Olbia e Corpo forestale – è stata sottolineata l’importanza dell’approccio multidisciplinare per regolamentare le attività di prevenzione e di emergenza nelle zone costiere, dove si concentrano molteplici attività di balneazione, diportismo, sportive, di ristoro e di intrattenimento che comportano alcuni scenari di rischio. Trai temi affrontati, anche il rischio inquinamento e la qualità delle acque di balneazione, la pianificazione dell’utilizzo dei litorali e le concessioni demaniali. Infine, si è deciso di coinvolgere nel tavolo tecnico. E’ stato deciso, sin dal prossimo incontro, di coinvolgere anche Vigili del fuoco, Arpas, Adis ed Enas.

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L’occasione della pubblicizzazione del verbale istruttorio delle ispettrici UNESCO, prima del pronunciamento definitivo e ufficiale della Commissione, quasi a volerne determinare gli esiti infausti per il geoparco sardo, ci dà ancora una volta l’opportunità di ribadire l’immane difficoltà e la solitudine in cui il Parco Geominerario si è trovato ad operare, per ribaltare una situazione incancrenita da anni di gestione impropria dei rapporti, delle scelte, delle azioni per riunire, in un sistema integrato la vasta realtà dei geositi della Regione, tutti nominalmente facenti capo al Parco Geominerario, ma abbandonati a se stessi ed esistenti solo sulla carta. Una situazione che ci ha visto operare nell’assenza quasi totale delle altre istituzioni, per confrontarci con i rappresentanti dell’Ente internazionale di riferimento, l’UNESCO.

Circa venti anni di commissariamenti, 3.840 kmq., 87 Comuni, pochissimi dipendenti, un lavoro immane – che richiederebbe una presenza di quaranta unità di personale a tempo indeterminato – svolto cercando di ignorare chi da sempre ha remato contro una decisione positiva della Commissione, chi da sempre ha tifato per un cartellino rosso, perché tifa contro il Parco e perché il Parco non riesca ad uscire dalle secche e dalle inefficienze in cui noi l’abbiamo trovato.

Ce la stiamo mettendo tutta per dare al Parco una dignità di Ente autonomo, motore di una valorizzazione del patrimonio storico e ambientale di cui la Sardegna deve essere fiera rappresentante.

Il fatto che l’UNESCO possa – eventualmente – ritenerci non ancora in grado di proporci come sistema integrato, non toglie niente all’impegno che abbiamo di perseguire gli obiettivi di ottimizzazione e di maggior coinvolgimento istituzionale, di enti e associazioni, della costruzione di Centri visita attraverso una reale Rete dei laboratori Ceas e del variegato sistema museale esistente fino alla promozione dei geositi e delle aree ad alta valenza mineraria e ambientale.

L’esperienza dell’UNESCO ci insegna che senza il concorso politicamente consapevole e all’unisono, di tutte le istituzioni locali e nazionali, oltre che l’interessamento costante dell’associazionismo e della cittadinanza attiva, nessuna promozione delle nostre ricchezze e del nostro patrimonio potrà avere il successo che merita in qualsivoglia consesso internazionale.

Il Presidente

Prof. Tarcisio Agus

Il Direttore

Dott. Ciro Pignatelli