22 December, 2025

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Il 2 agosto il presidente della conferenza socio sanitaria, la collega Paola Massidda, ha inviato una richiesta di incontro all’assessore della sanità Mario Nieddu da parte dei sindaci del nostro territorio. Ad oggi tale richiesta è ancora inascoltata. Mi fa piacere apprendere che nel Sulcis Iglesiente si costruirà l’ospedale unico, moderno ed altamente specializzato. I miei cittadini però mi chiedono:
– esistono un progetto esecutivo ed un finanziamento?
– i soldi sono quelli del tesoretto del ministero della Salute di cui circolano indiscrezioni?
– i soldi in questione saranno incanalati solo sull’ospedale unico o abbiamo la speranza che siano anche utilizzati per rimodernare i nosocomi sulcitani esistenti?
– nel frattempo, perché ci vorranno almeno dieci anni per fare entrare il primo paziente nel nuovo ospedale, siamo destinati noi cittadini sulcitani ad avere ancora servizi sanitari precari, talvolta inesistenti e a continuare a spostarci a Cagliari per farci curare?
Perché, cari concittadini ed amici del territorio, io continuo ad avere forti timori che anche i servizi salvavita li stiano lentamente smantellando. Qualcuno può obiettare che l’ecografo in Cardiologia, promesso dalla precedente Giunta, non è operativo? È vero oppure no che nel reparto di Emodinamica mancano cardioline ed altri farmaci e pure i carrelli per le medicine? È vero o non è vero che i cardiopatici sono costretti a farsi 5 piani di scale perché gli ascensori del Sirai non funzionano?
Il mio pensiero ricorrente è che nel Sulcis, oltre che di fame, stiamo morendo anche di insufficiente assistenza sanitaria. E non credo di inventare nulla: tutti i giorni io parlo e sono a contatto con la disperazione dei miei concittadini.

Grazie per chi vorrà condividere questa battaglia di civiltà.

Elvira Usai

Sindaco di San Giovanni Suergiu

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Columbu, sardo orgoglioso e ambasciatore dell’Isola nel mondo.

L’ex campione di culturismo ed attore Franco Columbu, 78 anni, originario di Ollolai, ma da sempre residente a Los Angeles, negli Stati Uniti, è morto nel primo pomeriggio dopo aver accusato un malore mentre faceva il bagno nelle acque di San Teodoro, sulla costa nord orientale della Sardegna. Culturista di fama mondiale ed amico di Arnold Schwarzenegger, Columbu era in vacanza nell’Isola. La tragedia è avvenuta intorno alle 14. Subito soccorso, l’ex campione è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Olbia, dove però è morto appena giunto al Pronto Soccorso.

«Franco Columbu – afferma Christian Solinas – è stato un esempio per i nostri emigrati che hanno dovuto lottare in cerca di fortuna ed un fiero rappresentante dei valori e dell’identità della propria terra. Un legame profondo, mai venuto meno negli anni, dovunque abbia vissuto, dalla Germania agli Stati Uniti. Con la scomparsa di Franco Columbu, la Sardegna perde uno dei suoi figli più generosi e valorosi. Ai familiari vadano le più sentite condoglianze mie e di tutta la Giunta.»

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Carbonia-Nuorese aprirà il campionato di Eccellenza 2019/2020. Il calendario Calendario-ECCELLENZA_19-20, pubblicato oggi dal Comitato Regionale della FIGC, metterà subito di fronte, domenica 15 settembre, due delle squadre più attrezzate che puntano ad una stagione da protagoniste, le più blasonate del girone. La domenica successiva la squadra di Andrea Marongiu sarà di scena a Ghilarza, poi ancora in trasferta ad Ossi, quindi in casa con la San Marco Assemini ’80, la squadra che affronterà domenica, a Decimomannu, nella gara di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia.

Il campionato nel girone d’andata, che si concluderà domenica 22 dicembre, non prevede giornate di riposo. Il girone di ritorno scatterà domenica 5 gennaio e si fermerà solo il 9 febbraio (il l8 febbraio è in calendario la finalissima della Coppa Italia).

Andrea Marongiu.

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«Abbiamo avviato le pratiche per riaprire i termini di presentazione domande per la selezione del direttore della struttura complessa di Chirurgia Pediatrica, ormai datata 18 mesi. Nel frattempo, per consentire il prosieguo delle attività e degli interventi chirurgici, sarà dato un incarico temporaneo al direttore della clinica di Chirurgica, professor Alberto Porcu, che in questi anni ha sempre garantito alla stessa un importante supporto.»

A farlo sapere è la direzione strategica dell’Aou di Sassari che, già da tempo, cerca di sciogliere il nodo della selezione per il direttore della struttura, per la quale non è stato possibile avere la disponibilità dei commissari reperiti, se non in tempi troppo lunghi.

Nel frattempo, fa sapere la direzione, «procederemo in parallelo con una selezione di un dirigente medico, con contratto ex articolo 15 septies, per mantenere invariata la dotazione organica della struttura e garantire un’alta professionalità dello specialista selezionato».

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Una fondazione regionale per custodire un tesoro di 230mila campioni biologici e favorire la ricerca sul patrimonio genetico della popolazione ogliastrina. L’iniziativa, al vaglio della Regione, è stata presentata oggi a Perdasdefogu, nel corso di un incontro pubblico a cui hanno partecipato diversi assessori della giunta Solinas, Mario Nieddu titolare della Sanità, Giorgio Todde dei Trasporti, Quirico Sanna degli Enti locali, e il presidente dell’Associazione identità Ogliastrina, Flavio Cabizza.

«L’Ogliastra – dice Giorgio Todde – è una delle zone blu, cinque in tutto il mondo, aree dove la concentrazione dei centenari è di interesse per l’intera comunità scientifica internazionale. Ogni azione rivolta alla ricerca sul patrimonio genetico e alla sua tutela non può che trovare il nostro favore.»

Sullo sviluppo del progetto alcune possibili strade sono state anticipate dall’assessore Mario Nieddu: «Gli studi sul patrimonio genetico ogliastrino rappresentano un’occasione per tutta la Sardegna. Il tema, dato il rilievo internazionale, merita il massimo impegno. Cercheremo il coinvolgimento delle università dell’isola e degli enti di ricerca. Nel progetto potrebbero, ad esempio, essere impiegate parte delle risorse per la ricerca frutto dell’accordo con il Mater Olbia, che ammontano 10 milioni di euro l’anno».
Sull’iniziativa l’assessore Quirico Sanna precisa: «Oggi è una giornata d’orgoglio per un popolo e tutta la Sardegna. Quella a tutela del Dna è stata una battaglia lunga e meritoria. La Regione, con l’istituzione della fondazione, vuole lanciare un messaggio forte. Nessuno può appropriarsi di un patrimonio che appartiene ai sardi».

 

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Il 2 settembre, a Nuxis, presso la grotta di Acquacadda, prenderà avvio la prima campagna di scavo archeologico diretta dal professor Riccardo Cicilloni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con la Prof.ssa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. Lo scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre.

Le attività di scavo e ricerca sono stare rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si svolgeranno con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del Comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna.

L’importante sito preistorico della grotta di Acquacadda (o Grotta de Su Montixeddu), frequentato a scopo funerario almeno dall’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di uno scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta Prof.ssa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari.

Da queste indagini si ricavò una delle prime datazioni radiocarboniche dell’archeologia sarda, che ha fatto sì che la grotta di Acquacadda sia stata citata in numerose pubblicazioni a carattere nazionale ed internazionale.

La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame e poi del Bronzo effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. L’obiettivo principale delle indagini di scavo sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire quale ruolo quest’ultima abbia nella formazione della successiva civiltà nuragica.

«La possibilità di riprendere le indagini archeologiche nella Grotta di Acquacadda ha da subito entusiasmato me ed il mio team di collaboratori. L’unione di intenti tra noi, l’amministrazione e lo Speleo Club è stata da subito importante per impostare un lavoro scientifico all’avanguardia e soprattutto duraturo», afferma Riccardo Cicilloni, direttore scientifico dello scavo.

Alla ricerca archeologica sul campo si alterneranno una serie di attività di tipo divulgativo, a cui prenderanno parte studiosi provenienti da più parti d’Europa, tra cui: Annaluisa Pedrotti dell’Università di Trento (31 agosto), di Fernando Molina Gonzalez, Juan Antonio Cámara Serrano e Liliana Spanedda dell’Universidad de Granada (4 settembre), di Valentina Matta dell’Università di Aarhus in Danimarca (11 settembre), di Sabrina Cisci, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano (17 settembre).

«La giornata del 31 testimonia un passaggio molto importante nel progetto di valorizzazione delle risorse del territorio in cui l’Amministrazione Comunale ripone molta fiducia. Un percorso ancora lungo, nel quale crediamo e che abbiamo fortemente voluto, convinti possa aggiungere un tassello importante per lo sviluppo futuro delle nostre comunità –afferma Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis – nutriamo molta fiducia e speranza nei risultati dello scavo, che sarà egregiamente coordinata e condotta dal Prof. Riccardo Cicilloni e dai suoi validissimi collaboratori e studenti, con l’indispensabile supporto logistico dello Speleo Club Nuxis”. “Chiedo ai cittadini e a tutte le Associazioni del nostro paese, in tanti lo hanno già fatto, di condividere, appoggiare e sostenere questo progetto, soprattutto in questa importantissima fase, che vorremmo diventasse, attraverso varie iniziative, un importante esperimento socioculturale per la comunità intera. Sono certo che saremo all’altezza – prosegue il primo cittadino di Nuxis -. Persone da più parti della Sardegna ma anche provenienti dal di fuori dell’isola risiederanno nella nostra comunità per un mese, e per noi anche questo aspetto sarà di fondamentale importanza

Alle attività in programma prenderà, infatti, parte un team di circa 30 studenti provenienti da diversi atenei europei e internazionali, oltre quello cagliaritano, le università di Bologna, Granada, Barcellona e Melbourne, coordinati sul campo dagli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda.

Tutto il progetto sarà caratterizzato dalla collaborazione interdisciplinare tra i dipartimenti di Lettere, Lingue e Beni Culturali e quello di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari, ma non solo. Sono in progetto una serie di analisi archeometriche finalizzate alla ricostruzione della vita delle comunità del tempo. L’obiettivo è quello di ricavare dati sul DNA e sulla dieta delle popolazioni dell’età del Rame sardo, sulle cause di morte degli individui sepolti nella grotta di Acquacadda. Tramite le analisi polliniche si proverà inoltre a ricostruire l’ambiente antico di questa zona del Sulcis. Sui reperti che verranno rinvenuti saranno immediatamente portate avanti una serie di attività laboratoriali: catalogazione, studio dei reperti ceramici, malacologici e metallici, ma anche dei resti osteologici.

Grande importanza verrà data alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca infatti ne saranno affiancate altre finalizzate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale.

Tutto ciò rientra nella cosiddetta “Terza Missione” dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

Per Roberto Curreli, presidente dell’Associazione Speleo Club Nuxis «lo scavo presso la grotta di Acquacadda consiste un quid in più nell’offerta di conoscenza che offre, già da anni, l’ex sito minerario di Sa Marchesa: un polo culturale che man mano si va perfezionando nella divulgazione degli aspetti geologici, speleologici e archeologici di quest’area del Sulcis».

Sabato 31 agosto, alle 10.30, si terranno la conferenza stampa ed inaugurazione delle attività, presso il sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa».

Interventi:

Saluti delle autorità regionali e provinciali;

Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis;

Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna;

Sabrina Cisci, funzionario archeologo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano;

Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari, direttore scientifico dello scavo archeologico presso la Grotta di Acquacadda;

Elisabetta Marini, Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente;

Salvatore Buschettu, presidente Federazione Speleologica Sarda;

Roberto Curreli, presidente Associazione Speleo-Club Nuxis;

Marco Cabras, archeologo;

Federico Porcedda, archeologo.

Ore 18.30.

Conferenza a tema archeologico

Annaluisa Pedrotti (Professore associato – Università degli Studi di Trento), Ötzi, l’uomo venuto dai ghiacci: le novità della ricerca scientifica.

La conferenza costituisce il primo evento del Ciclo di Conferenze «Incontri di archeologia alla Grotta di Acquacadda. Cinquant’anni di ricerche nel Sulcis Iglesiente» organizzato dall’associazione speleo club Nuxis.

A seguire intervento dal titolo: Archeologia e viticoltura, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier. Per finire degustazione di vini della Cantina di Santadi e dell’Agricola Punica.

Previsto intrattenimento per bambini nel giardino del sito di Sa Marchesa.

Immagini

  • Nuxis – Grotta di Acquacadda: Un’immagine di una delle aree che saranno interessate dallo scavo.
  • Nuxis – Grotta di Acquacadda: un suggestivo scorcio della grotta.
  • Nuxis – ex Miniera di Sa Marchesa: gli spazi dove si terrà l’inaugurazione degli scavi il 31 agosto.

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La Giunta regionale ha aggiornato il programma di integrazione della mobilità elettrica con le ‘Smart city’ in Sardegna ed ha modificato la dotazione finanziaria. I 15,5 milioni di euro iniziali sono stati integrati con un’ulteriore dotazione finanziaria di 3 milioni, mentre la scadenza del bando, finalizzato a promuovere la sostituzione di veicoli a motore con veicoli elettrici, è stata prorogata fino a tutto il 2020: potranno partecipare, non solo le imprese, con sede operativa nell’Isola, operanti nei settori car sharing, trasporto con taxi, collettivo di persone, con finalità di consegna dell’ultimo miglio e per finalità turistiche, ma anche tutte le altre piccole e medie imprese.

«Era necessario – ha spiegato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili – completare il programma per la sostituzione di veicoli pubblici a trazione termica con veicoli elettrici.»

Intanto, è stato avviato anche il programma delle azioni di supporto all’acquisto di veicoli elettrici destinati alla sostituzione di veicoli a combustione termica di proprietà degli enti locali nelle aree cosiddette ‘strategiche‘: Città metropolitana di Cagliari, Rete metropolitana del Nord Sardegna, Comuni di Oristano, Nuoro ed Olbia.

«Inoltre – ha aggiunto l’assessore Anita Pili – è necessario completare il programma con un bando pubblico per la sostituzione dei veicoli pubblici a trazione termica con veicoli elettrici anche negli altri comuni della Sardegna, perciò abbiamo ipotizzato un primo stanziamento di 1,6 milioni di euro: un milione risparmiato dalla rimodulazione del bando per le piccole e medie imprese, 600mila euro dal finanziamento per l’intervento sperimentale al Comune di La Maddalena, mai avviato, che è stato revocato.»

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Questa mattina il sindaco Ignazio Locci ha incontrato il consigliere regionale della Lega Michele Ennas, in visita istituzionale nel comune di Sant’Antioco. Nel corso dell’incontrosono stati affrontati svariati argomenti di interesse locale e territoriale, con lo scopo di portare all’attenzione del Consiglio regionale alcune tematiche che riguardano l’isola di Sant’Antioco e, più in generale, il territorio del Sulcis Iglesiente. A partire, appunto, dalla volontà dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco di caldeggiare il riordino degli enti territoriali, in previsione dell’istituzione di una Provincia del Sulcis iglesiente che riprenda realmente le competenze assunte un tempo dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias.

«Il Consiglio regionale – commenta il sindaco Ignazio Locci – deve rimediare al disastro combinato dal centrosinistra con la legge di Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna. È impensabile, infatti, lasciare soli i Comuni a gestire tutte le emergenze create dalla mancanza di un ente intermedio funzionale e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Noi, infatti, auspichiamo la creazione di una Provincia che si occupi di questo pezzo di Sardegna e che sia eletta a suffragio, direttamente dal popolo. Tutto il resto è fumo negli occhi: i Comuni hanno bisogno di un governo locale con cui confrontarsi.»

Il tavolo di dialogo ha trattato anche altri argomenti, di grande importanza per Sant’Antioco: dalla riqualificazione del porto di Sant’Antioco, alle opere inserite nel Piano Sulcis (ponte e circonvallazione), fino alla Sanità: «L’attuale sistema sanitario, così come “riorganizzato” dal centrosinistra che ha governato la Regione per cinque anni – aggiunge il sindaco di Sant’Antioco – è incapace di dare le giuste risposte alla legittima domanda di salute. Ecco perché siamo favorevoli, così come prospettato dal presidente della Regione Christian Solinas, alla costruzione di un ospedale nuovo, moderno e funzionale. In questa occasione abbiamo anche ribadito la contrarietà del Comune di Sant’Antioco e della comunità antiochense alla costruzione di un nuovo ponte e della circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. Apprezziamo molto la disponibilità manifestata dall’onorevole Michele Ennas – conclude Ignazio Locci – e lo ringraziamo per la visita istituzionale nel nostro Comune».

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Tutto pronto a Mogoro per il debutto dello spettacolo Istós inserito nel progetto Memory Wefts, con il patrocinio della Regione, del Comune di Mogoro e della Fondazione di Sardegna. Uno spettacolo dedicato alla tessitura, alla cultura sarda e alle emozioni. L’appuntamento è per il 1# settembre in piazza Martiri alla Libertà, alle 22.00, a Mogoro. in occasione della chiusura della Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna. In apertura di serata, prima dello spettacolo Istós, alle 18.30, nella sala conferenze Centro Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, sarà proiettato il docu-film “Isole gemelle”, dalla Sardegna a Okinawa sul filo della tessitura. Due  terre lontane, che si incontrano raccontando l’arte della tessitura e le tradizioni antiche ma ancora vive dove i telai producono tesori dell’artigianato artistico e prodotti dal design innovativo.

Stefania Bandinu, artigiana-artista italiana già protagonista di Janas – storie di donne, telai e tesori, riparte dalla sua terra, la Sardegna, guiderà il pubblico in un viaggio nell’arcipelago giapponese. L’atmosfera si scalderà alle 22.00, con l’atteso spettacolo Istós che racconta la tessitura tra tradizione e modernità. Ispirato alla leggenda riportata da Cambosu, presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura. Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos. Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi di Caterina Peddis. A sottolineare momenti salienti le percussioni di Massimo Perra. A cucire il tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni. Sul palco, con la regia di Maria Assunta Calvisi, ci saranno le attrici Daniela Melis, Carmen Porcu, Giulia Giglio e Rossella Faa, quest’ultima autrice anche delle musiche. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nel teatro Fabbrica delle Gassose.

Ingresso libero e gratuito (per il teatro è necessaria la prenotazione al 389 1111327)

A causa del possibile maltempo, è stato rinviato a data da destinarsi il concerto del musicista Nicola Agus, previsto inizialmente per domani sera, sabato 31 agosto, alle ore 21.00, all’Anfiteatro di Monte Sirai.

L’evento è organizzato da Mater Mediterranea “Progetto per la valorizzazione dei beni culturali della Sardegna” in collaborazione con il comune di Carbonia.
“Carbonia Concerti” si inserisce nel solco del cartellone di eventi “Estiamoinsieme 2019” programmati dall’Amministrazione comunale.

Nei prossimi giorni verrà comunicata la nuova data di svolgimento del concerto di Nicola Agus.