21 December, 2025

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La giornata di sabato al Padiglione Oval del Salone del libro di Torino ha portato in dote una serie di appuntamenti imperdibili per gli appassionati di storia della Sardegna. Curiosità e chicche messe in campo dall’AES per far scoprire l’isola dei retabli, quella di Vico Mossa, del “sassarino” Michele Papandrea, e infine, quella del viceré Baltasar de Zuñiga, che dalla Sardegna finì in America per fondare San Antonio del Texas.

Il tutto in una terza giornata salutata fin dal primo mattino da lunghe file ai cancelli del Lingotto, con linee internet intasate e a tratti inutilizzabili a causa del sovraffollamento. All’interno di una vivace e caotica atmosfera, la stessa che da sempre contraddistingue questa importante manifestazione, lo stand AES ha dato il via ai lavori accogliendo gli studenti del Liceo linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari, ai quali sono stati evidenziati gli aspetti più crudi della guerra e della propaganda attraverso le vicende di Michele Papandrea, “sassarino” ex primo cittadino di Nuoro. La storia di questo personaggio è stata approfondita da Marina Moncelsi nel libro “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale”, edito da Aipsa. L’autrice, in compagnia di Annamaria Baldussi, ha parlato ai ragazzi di questo convinto antimilitarista che, ai tempi della Grande Guerra, grazie al ruolo istituzionale avrebbe potuto essere esonerato dal servizio militare, e invece decise di partire, per restare ucciso in battaglia.

Ad appassionare il pubblico è stata anche la presentazione di “La via dei retabli”, un volume edito da Carlo Delfino e realizzato dalla compianta Carla Virdis Limentani assieme a Maria Vittoria Spissu la quale, in un vivace dibattito con Valerio Mosso e Stefano Manavella, ha illustrato il lavoro di ricerca. Un lavoro che mette in relazione queste straordinarie opere con la più vasta cultura artistica mediterranea ed europea.

Nel pomeriggio, tra un via vai di curiosi, l’attenzione si è rivolta a “Io rido perché ho paura”, una pubblicazione Poliedro dedicata a Vico Mossa e all’architettura sarda tra ruralità e modernità, realizzata in collaborazione con il comune di Serramanna. A Torino hanno portato il loro contributo Guido Carcangiu (comune di Serramana), Enrico Pusceddu (Presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Forte curiosità ha suscitato infine un personaggio poco conosciuto, la cui vita avventurosa rischia di sembrare quasi leggendaria. Quella del nobile spagnolo don Baltasar de Zuñiga, che in un mondo di complesse evoluzioni da viceré di Sardegna divenne governatore oltreoceano della Nueva España, per poi presiedere il Consiglio delle Indie. La storia è descritta nel libro “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America” edito da Carlo Delfino, che l’autore Umberto Oppus (direttore generale dell’ANCI Sardegna)  ha ben descritto coadiuvato dagli interventi della presidente Fasi, Serafina Mascia e del giornalista Massimo Boccaletti.

In serata il Bar letterario Da Pietro è stato teatro della presentazione dell’ultimo libro di Flavio Soriga, “Nelle mie vene”, edito da Bombiani. In compagnia dello scrittore hanno parlato Emila Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas. Sempre al Bar letterario di via San Domenico, l’autore Giulio Concu con Daniela Falconi hanno presentato “Cadono dal cielo”, edito dal Maestrale. Entrambi gli appuntamenti sono stati realizzati in collaborazione con l’Associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci.

Stasera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”, con gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi. Verranno tracciati i tratti di uomo, di fine poeta e scrittore e attento giornalista, straordinario conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Programma di oggi (12 maggio)

La Sala Ciano stamane accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16.00, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00 all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

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Il 14° goal di Leonardo Pavoletti, 10° di testa, non è bastato al Cagliari per evitare la sconfitta interna con la Lazio. La squadra di Rolando Maran ha sofferto a lungo la maggiore intraprendenza della squadra di Simone Inzaghi, ancora in corsa per un posto nelle prossime competizioni europee, andata in goal prima con Luis Alberto, poi con Correa, e s’è “svegliata” solo nel finale, quando con il ritorno in campo di Luca Castro ha messo in difficoltà la difesa capitolina, realizzato un bel goal sull’asse Castro-Pavoletti e, nei minuti finali, sperato addirittura nel pareggio.

«La Lazio è una signora squadra, che attraversa un buon momento di forma – ha commentato a fine partita Christian Maraner, in panchina al osto di Rolando Maran, squalificato dopo l’espulsione di Napoli -. Per ottenere un risultato positivo avremmo dovuto mettere in campo alcune caratteristiche che nel primo tempo non siamo riusciti ad esprimere, sia per il primo caldo sia per le qualità dell’avversario. Abbiamo fatto fatica ad essere lucidi in certe letture e subìto il palleggio della Lazio. Siamo andati meglio nella ripresa, nonostante il gol incassato, abbiamo mostrato una maggior determinazione. Abbiamo anche avuto un paio di situazioni favorevoli per raddrizzare la partita, purtroppo non è andata bene.»

Sabato prossimo è in programma il penultimo impegno di campionato, sul campo del Genoa.

Leonardo Pavoletti. Foto di Fabio Murru.

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Il Carbonia alle porte del sogno della promozione in Eccellenza. Sul campo Comunale di Li Punti, alle 16.00, la squadra di Fabio Piras, terza classificata nel girone A, gioca la semifinale (in partita unica) della Coppa Primavera con la squadra locale, seconda classificata nel girone B (dirige Stefano Selva di Alghero, assistenti di linea Michel Melis ed Alessandro Anedda di Cagliari). La formula prevede che, in caso di parità al termine dei 90′ e degli eventuali 30′ supplementari, passi il turno la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare che poi è quella che ha il vantaggio del fattore campo, ovvero il Li Punti. Il Carbonia, dunque, non ha alternative, se vuole continuare a coltivare il sogno della promozione in Eccellenza, oggi deve vincere.

Nell’altra semifinale, alla stessa ora, al campo C.RA.S. di via San Paolo, a Cagliari, si affrontano il La Palma Monte Urpinu, secondo classificato nel girone A (scavalcato in testa alla classifica dalla San Marco Assemini ’80 nel confronto diretto disputato domenica scorsa a San Sperate), ed il Thiesi, terzo classificato nel girone B (dirige Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Luca Mocci di Oristano).

Si giocano oggi anche le partite per la permanenza in Promozione. Sul campo Comunale Meledina di Ozieri, si affrontano Ozierese e Posada (dirige Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Flavio Pisu e Riccardo Loi di Oristano); sul campo Comunale di Siliqua Vecchio Borgo Sant’Elia e Villasor (dirige Giampaolo Scifo di Nuoro, assistenti di linea Giuseppe Ladu di Nuoro e Francesco Serusi di Oristano).

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, continua il testa a testa tra Freccia Parte Montis e Villacidrese, divise da un solo punto in vetta alla classifica, ora insidiata, dopo il pareggio nel confronto diretto di domenica scorsa, dal Cortoghiana, tornato a due soli punti dal primo posto, a due giornate dalla fine della stagione regolare. La Frccia Parte Montis di Mogoro oggi ospita l’Oristanese, la Villacidrese gioca sul campo del Seui Arcueri di Giampaolo Grudina, già salvo, ed il Cortoghiana ospita la Gioventù Sportiva Samassi.

Sugli altri campi, derby tra Fermassenti ed Atletico Narcao che vale il quarto posto, oggi occupato dall’Atletico Narcao con un punto di vantaggio; l’Atletico Villaperuccio gioca sul campo della Libertas Barumini; l’Isola di Sant’Antioco gioca sul campo della Tharros, ad Oristano. Completano il programma della penultima giornata, le partite Atletico Sanluri-Circolo Ricreativo Arborea, Villanovafranca-Gergei e Sadali-Virtus Villamar.

Alle 16.30, infine, sul campo Comunale di Sant’Antioco, l’Antiochense festeggia la promozione in Prima Categoria, affrontando il Bindua.

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Settimana densa di manifestazioni ed eventi per il Museo del Carbone quella che va dal 13 al 19 maggio: si inizia Lunedì 13 fino alla domenica con la VI edizione di #MuseumWeek, Sabato 18 maggio si aggiunge l’appuntamento con la Notte dei Musei, in contemporanea con la Festa del Patrimonio della città di Carbonia che abbraccia sabato 18 e domenica 19 maggio. Ecco il dettaglio delle manifestazioni:

Dal 13 al 19 maggio:  #MuseumWeek

7 giorni, 7 temi e 7 hashtag corrispondenti: ogni giorno un argomento diverso per i post su Twitter ma anche Facebook e Instagram, per condividere la cultura nei suoi diversi aspetti. La #MuseumWeek mira ad incoraggiare le esperienze museali trasversali, ludiche e istruttive allo stesso tempo, con la condivisione sui social network. All’edizione 2018 hanno partecipato circa 5.000 istituzioni culturali in 120 Paesi. L’obiettivo è coinvolgere attivamente il pubblico oltre che appassionati e professionisti del settore museale, aumentando l’interesse dei visitatori. Tra i temi della Museum Week spicca il primo, #WomenInCulture: il ruolo delle donne nella cultura.

Sabato 18 maggio: La Notte dei Musei al Museo del Carbone.

L’apertura straordinaria a partire dalle 21.00 prevede la possibilità di visitare il sottosuolo in notturna accompagnati dalle guide del museo, alla scoperta delle gallerie della miniera: la visita guidata della galleria sotterranea dura circa un’ora e si svolge al buio, solo con l’ausilio di piccole torce da casco. Partenze previste: ore 21.00/ 22.00/ 23.00. Biglietto ridotto 6.00 – E’ consigliata la prenotazione.

Sempre a partire dalle 21.00 sarà possibile assistere alla proiezione sulla volta della lampisteria della selezione di filmati “Memorie dal territorio”, curata del C.S.C. Carbonia della Società Umanitaria e con montaggio a cura del Servizio Audiovisivi della Coop. Progetto S.C.I.L.A. Sarà inoltre fruibile la mostra fotografica “Piccole Meraviglie” di Fabio Corona: un’immersione nel mondo dei fiori alla scoperta delle orchidee spontanee del territorio. L’ingresso nella lampisteria per mostra e proiezione sarà gratuito.

Per informazioni e prenotazioni delle visite in sottosuolo: Museo del Carbone, tel. 0781 62727, www.museodelcarbone.it .

Sabato 18 e domenica 19 maggio:  Festa del Patrimonio della città di Carbonia.

L’iniziativa, inaugurata lo scorso anno, mira a rafforzare il senso di identità e di appartenenza dei cittadini ai tanti luoghi e simboli storico-culturali che caratterizzano il territorio comunale. L’obiettivo è attuare un progetto sistemico di valorizzazione del patrimonio, dal paesaggio all’ambiente, dall’architettura agli spazi urbani. Per l’occasione il Museo del Carbone prevede il biglietto ridotto per la visita guidata della galleria sotterranea, con regolari orari di apertura della biglietteria: dalle 10.00 alle 17.00 con interruzione delle visite in sottosuolo dalle 12.30 alle 14.30. Dalle 10.00 del Sabato 18 maggio sarà visitabile la mostra fotografica “Piccole Meraviglie” di Fabio Corona, sopra descritta.

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Una mostra di disegni e una raccolta fondi per dare ai bambini ricoverati nella Clinica Pediatrica dell’Aou di Sassari, diretta dal Prof. Roberto Antonucci, un ambiente più rassicurante e a “misura di bambino”. Il progetto “#beforchildren”, avviato nel novembre 2018 dall’Aou di Sassari e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze con l’obiettivo di rendere l’ambiente ospedaliero più children-friendly per i piccoli pazienti della Clinica, si arricchisce adesso di un nuovo tassello: la collaborazione tra il Dipartimento DIDA di Firenze e la Dinamo Sassari. E sarà proprio quest’ultima a mettere a disposizione del laboratorio Design for kids del Dipartimento DIDA gli spazi per la realizzazione della mostra e farsi promotrice della raccolta fondi a beneficio della Clinica Pediatrica di Sassari.

L’iniziativa è stata presentata oggi nella Club House Dinamo dall’ amministratore delegato biancoblu Renato Nicolai, dal responsabile della Clinica Pediatrica Aou di Sassari Roberto Antonucci, e dalla referente del progetto dottoressa Marta Maini.

«Questa collaborazione – ha detto Renato Nicolai – nasce dall’iniziativa dell’Università di Firenze e ecoinvolge la Clinica Pediatrica di Sassari e oggi siamo qui per presentarvela con l’auspicio di coinvolgere tutti, cpn l’obiettivo di dare una mano a questo progetto. Insieme con la nostra Fondazione Dinamo e con lo Store, abbiamo deciso di ospitare all’interno del palazzetto una mostra di disegni e di sostenere una raccolta fondi a beneficio dell’attivià di progetto, nel solco di una sinergia con la Clinica Pediatrica di Sassari che ci ha già visti attivi su diversi fronti», ha concluso l’amministratore delegato della Dinamo.
«Per noi è una grande soddisfazione essere beneficiari di questo progetto che – ha aggiunto Roberto Antonucci – nato dalla tesi di laurea della dottoressa Maini in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, oggi giunge a un traguardo fondamentale. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza dei piccoli pazienti della Clinica pediatrica e siamo felici della grande sensibilità mostrata dalla Dinamo Sassari.»

«Abbiamo iniziato una serie di iniziative strategiche e tra queste – ha spiegato Marta Maini – abbiamo pensato di creare una mascotte che potesse aiutare i piccoli pazienti a esorcizzare le paure che possono avere in un ambiente estraneo come quello di reparto sanitario. E per sceglierla abbiamo coinvolto tanti bambini delle scuole della città, che hanno fatto dei disegni da oggi (e fino a domenica mattina) esposti al PalaSerradimigni».

La mostra, inaugurata oggi, venerdì 10 maggio alle ore 10.30 al PalaSerradimigni, espone una selezione di disegni elaborati durante i laboratori realizzati con gli alunni delle scuole elementari e medie dell’Istituto comprensivo Monte Rosello Alto, dell’Istituto comprensivo Brigata Sassari e dell’Istituto comprensivo San Giuseppe. La mostra sarà visitabile dalla cittadinanza nelle giornate di venerdì e sabato e nella mattina di domenica. La realizzazione grafica dell’allestimento è stata offerta da Character srl.

260 disegni frutto della creatività dei designer in erba, che hanno dato libero sfogo alla loro fantasia. A guidarli sono state, oltre alle loro insegnanti che hanno mostrato grande sensibilità per l’iniziativa, la dirigente medico della Pediatria Donatella Meloni e la dottoressa Marta Maini. Il progetto denominato #beforchildren è stato realizzato proprio nell’ambito della tesi magistrale di Marta Maini, giovane sassarese che si è laureata al corso di laurea magistrale in Design del Dipartimento DIDA dell’Universitá degli Studi di Firenze.
I disegni raccolti sono stati analizzati e studiati proprio all’interno del laboratorio di Design for Kids del DIDA, diretto dalla professoressa Laura Giraldi, e sono state individuate le caratteristiche comuni e i tratti distintivi tra essi.
Lo studio sugli elaborati ha portato alla progettazione della mascotte Bè, una pecorella bianca contornata di nero con un ciuffo azzurro. Il personaggio vuole essere un compagno d’avventura per tutti i bambini che dovranno affrontare una qualsiasi esperienza ospedaliera nella Clinica Pediatrica di Sassari.

, nome scelto appositamente per essere genderfree, vuole riscattare il concetto della pecora come animale pauroso. Il personaggio, infatti, insegnerà in vari modi al bambino a non avere paura dell’ambiente ospedaliero e a essere coraggioso. Il personaggio scelto vuole inoltre rimarcare il legame con il territorio e la volontà di rappresentare, comunicare e rendere riconoscibile la struttura pediatrica nel panorama nazionale e internazionale. Il lavoro di tesi, presentato lo scorso luglio al Design Campus dell’Università degli Studi di Firenze, è ora in fase di pubblicazione da parte del Dipartimento DIDA.

Obiettivo finale sarà la realizzazione di un nuovo ambiente ospedaliero per i piccoli pazienti all’interno della Clinica Pediatrica, caratterizzato da un sistema di segnaletica e wayfinding in cui la mascotte farà da guida rassicurandolo e intrattenendo i piccoli pazienti.

Domenica 12 maggio in occasione della partita Dinamo – Cantù, sarà presentata al pubblico la mascotte Bè e la dirigenza della Dinamo illustrerà al grande pubblico di tifosi presenti sugli spalti l’iniziativa di raccolta fondi promossa da Dinamo e dal laboratorio Design for kids del Dipartimento DIDA a beneficio della Clinica Pediatrica di Sassari. Sarà possibile contribuire alla raccolta fondi anche da venerdì 10 maggio in occasione dell’inaugurazione.

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Il Cagliari ospita la Lazio, alla Sardegna Arena, alle 18.00, nell’anticipo della terz’ultima giornata del campionato di serie A 2018/2019 (dirige Michael Fabbri di Ravenna, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Dario Cecconi di Empoli, quarto ufficiale Aleandro Di Paolo di Avezzano, addetti al VAR Gianpaolo Calvarese di Teramo ed Alessandro Lo Cicero di Brescia.

Rolando Maran, costretto a seguire la partita lontano dalla panchina per la squalifica rimediata la settimana scorsa dopo l’espulsione di Napoli, deve fare a meno di Luca Ceppitelli, vittima di una infiammazione al tendine d’achille, Paolo Faragò, operato all’anca nei giorni scorsi, e dello squalificato Artur Ionita. Sono nuovamente disponibili, invece, Ragnar Klavan e Lucas Castro.

«Avevamo la convinzione che concedendo il rigore fosse stato commesso un errore, dunque l’abbiamo fatto presente in modo vivace, ma certamente nessuno ha usato parole irriguardose – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu tornando su quanto è accaduto al San Paolo di Napoli sette giorni fa -. Abbiamo poi scoperto l’esistenza di un fattore tecnologico che in quel momento ignoravamo. Ho grande fiducia negli arbitri, so bene quanto arbitrare nel nostro campionato li sottoponga a pressioni incredibili.»

«Sarebbe sbagliato focalizzare l’attenzione sempre e solo sul risultato, sia quando si vince che quando si perde – ha aggiunto Rolando Maran -. A Napoli ho visto tante cose positive, la prestazione è stata buona e questo accresce autostima e morale. Siamo usciti dal campo con la consapevolezza di avere fatto il nostro dovere e di non avere lasciato nulla di intentato per ottenere punti. Dopo la prova incolore di Roma, si è avuta la dimostrazione che la squadra in questo finale di stagione ha ancora voglia di lottare.»

Parlando dell’avversario odierno, la Lazio, Rolando Maran ha spiegato: «L’ho sempre ritenuta una delle squadre più forti del campionato, mi stupisce vederla un po’ indietro. Il fatto che sia arrivata in finale di Coppa Italia rafforza la mia convinzione. I biancazzurri abbinano qualità e fisicità, sanno come farti rallentare il gioco, sono maestri nell’aspettarti e ripartire. Non mi aspetto una Lazio dimessa, con la testa alla finale: ha bisogno di punti per rimanere attaccata al carro delle squadre in lotta per l’Europa. Noi dovremo giocare la partita perfetta ma sono fiducioso: abbiamo l’entusiasmo e la carica giusta».

 

 

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Dopo il concerto del 6 maggio, dedicato alla figura di Renato Fasano, gli appuntamenti concertistici del IX Festival pianistico del Conservatorio che quest’anno ha per sottotitolo “…80 ma non li dimostra…”, proseguono lunedì 13 maggio. Alle 20,30, ancora una volta nell’auditorium del “Da Palestrina”, è in programma un omaggio a un’altra figura di spicco nella storia dell’istituzione musicale: Oscar Crepas. Per l’occasione si esibirà il Quartetto Andala (formato dai violinisti Giorgio Oppo e Corrado Masoni, dal violista Luigi Moccia, dal violoncellista Andrea Pettinau) che proporrà i Quartetti n. 8 op. 110 di Dmitri Shostakovich e in fa maggiore di Maurice Ravel.

Si prosegue lunedì 20 maggio, sempre alle 20,30, con una serata dedicata al maestro Ennio Porrino, incentrata su alcune delle sue più interessanti composizioni cameristiche. Protagonisti saranno i pianisti c, il soprano Paola Spissu, l’organista Benedetta Porcedda il violinista Marco Ligas e il violoncellista Oscar Piastrelloni.

Lunedì 27 maggio, alle 18.00, secondo appuntamento con “Invito al Concerto”, curato dal presidente del Conservatorio Gianluca Floris: saranno ricordate le figure artistiche dei Maestri Arrigo Pola, Roberto Pellegrini e Nino Bonavolontà. Lo stesso giorno, ma alle 20,30 l’Auditorium ospiterà “Gran Galà” lirico in memoria di Arrigo Pola. Protagonisti saranno i soprani Ilaria Vanacore, Maria Grazia Piccardi e Vittoria Lai, i mezzosoprani Laura Spano e Lara Rotili, i tenori Francesco Scalas, Michelangelo Romero, Marco Puggioni e Mauro Secci, il baritono Gabriele Barria ed il basso Francesco Leone accompagnati al pianoforte da Riccardo Leone.

Il concerto di lunedì 3 giugno sarà dedicato al ricordo di Roberto Pellegrini, docente di Percussioni al “Da Palestrina” e musicista di grande sensibilità, scomparso nel 2014. Sul palcoscenico dell’auditorium si esibiranno in “Workers Union” di Louis Andriessen i “Percussionisti del Conservatorio”, ensemble formato da Gianluca Cossu, Silvia Cossu, Daniele Landis, Marta Dessì, Gianluca Marroccu, Paolo Susnik, Cinzia Curridori, Noemi Steri, Davide Collu, Enrico Locci, Andrea Peddis, Mattia Fozzi Roberto Migoni e Francesco Ciminiello, ed il “Massimo Ferra Trio” formato da Massimo Ferra alla chitarra, Massimo Tore al contrabbasso e Roberto Migoni alla batteria.

Sarà dedicato al Maestro Nino Bonavolontà l’ultimo concerto della programmazione primaverile del Festival, il 6 giugno: alle 18.00, si esibiranno le compagini orchestrali e corali del “Pierluigi da Palestrina” guidate da Alberto Pollesel e Pompeo Vernile in un programma interamente beethoveniano.

Il festival tornerà in autunno e proporrà oltre ad una conferenza e due incontri di “Invito al concerto” altre sei serate musicali nel corso delle quali verranno ricordate le personalità artistiche di altri due grandi direttori del “Pierluigi da Palestrina”: i Tito Aprea e Franco Margola. Saranno ricordate anche alcune grandi figure di docenti come la pianista Anna Paolone Zedda, il musicologo Ernesto Paolone, la pianista Arlette Giangrandi Eggmann, il violinista Renato Giangrandi, la pianista Angela Pintor Artizzu, il violoncellista Salvatore Pintor ed il compositore Franco Oppo.

Ideato dal pianista e docente del “Da Palestrina” Stefano Figliola, il Festival quest’anno è dedicato agli 80 anni dell’istituzione musicale. «Per questa IX edizione – sottolinea Stefano Figliola – il Festival ha dovuto necessariamente cambiare pelle per trasformarsi in un vero e proprio grande festival musicale, e questo per consentire di poter adeguatamente ricordare alcune tra quelle personalità artistiche che a vario titolo ne hanno segnato la storia in questi 80 anni».

Per tutti i Concerti del Festival è previsto un biglietto d’ingresso di 5 euro. Prevendita un’ora prima del Concerto

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Martedì 14 maggio si terrà a Cagliari il nono e ultimo incontro del ciclo “Sentieri Inediti”, organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito di “cambiaMENTI”, il programma finanziato dal POR FESR Sardegna 2014-2020 che promuove idee d’impresa e progetti d’innovazione sociale, culturale e creativa.

Il tema del seminario è “Disegnare il futuro: manifattura 4.0, service design, ecosistemi collaborativi”. Si parlerà dell’innovazione ispirata dal design all’interno di sistemi produttivi locali, di nuovi modelli di produzione e lavoro, di comunità produttive e spazi di condivisione.

Le relazioni saranno svolte dal designer Massimo Bianchini (Polifactory Lab – Politecnico di Milano) e dal regista e produttore televisivo Felipe Goycoolea (Millepiani Coworking, Roma). Introduce e modera l’incontro Alessandro Lutzu (Punto Impresa Digitale, AILUN e “Make in Nuoro”, Nuoro).

L’appuntamento è alle 16.00 alla Manifattura Tabacchi (viale Regina Margherita, 33). La partecipazione è gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it , dove è anche possibile scaricare il programma del seminario e una nota biografica sui relatori.

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Martedì 14 maggio, alle 10.30, nella saletta delle conferenze stampa del Consiglio regionale, l’on. Carla Cuccu illustrerà i contenuti di una mozione del gruppo del Movimento 5 Stelle sulla mancata attuazione della legge regionale n. 12 del 13 giugno 2014 in materia di prevenzione della “fetopatia alcolica”, “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica” (proposta dall’associazione “Amici della Vita Sulcis” presieduta dal dottor Giorgio Madeddu).

I punti qualificanti della L.R. 12/2014 sono i seguenti:

a) Riconosce la possibilità di prevenire le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza ma soprattutto propone una premura e un rispetto mai dimostrato prima dal legislatore per la malata di alcoldipendenza, nessun giudizio morale, la stessa dignità che il mondo sanitario e le istituzioni riconoscono alle altre patologie.

b) Adozione di Linee guida, questionari, percorsi di presa in carico attraverso consultori, Serd, associazioni.

c) Incoraggia e valorizza la collaborazione tra tutte le figure professionali sanitarie competenti in materia.

d) Riconosce la gratuità dei rilevatori (GammaGT e Transferrina Desialata) d’abuso alcolico per le donne in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza ampliando di fatto in Sardegna) quanto garantito dal decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

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Forse non è un caso se, tra i quattro affermati professionisti che hanno ricordato la figura di Manlio Brigaglia al Salone del libro di Torino, due siano stati, orgogliosamente suoi allievi. A rendere omaggio alla memoria del grande intellettuale sassarese, per uno degli eventi più attesi del calendario AES al Lingotto, c’erano l’editrice e presidente Simonetta Castia, il giornalista Costantino Cossu, il docente universitario Guido Melis e lo scrittore Flavio Soriga.

Un tributo che suona come un atto non solo dovuto a un anno esatto dalla scomparsa, ma estremamente sentito da parte di tutti gli editori sardi, e celebrarne la memoria nelle testimonianze di chi ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo attraverso l’esperienza umana e quella professionale.

Il profilo eclettica di Manlio Brigaglia è stato ben tratteggiato dalla presidente Simonetta Castia, che ne ha paragonato la figura a quella di Enrico Costa, del quale con il “professore” aveva curato la biografia per Mediando. La stessa casa editrice per la qualeManlio Brigaglia avrebbe poi accettato di far redigere la biografia, pubblicata postuma. Durante il suo intervento, Simonetta Castia ha annunciato la futura pubblicazione di un nuovo lavoro ispirato alla “Memorie sassaresi”.

Scrittore, docente, storico, giornalista, Manlio Brigaglia amava definirsi “facitore di libri”. Un editor, si direbbe oggi.

Ma anche uomo di grande profondità culturale, al punto che Flavio Soriga, ha espresso rammarico per il fatto che un uomo di tale levatura non fosse abbastanza conosciuto nel resto dell’Italia. Flavio Soriga ne ha ricordato la grande autorevolezza priva di presunzione e inoltre, una grande dote spesso non comune tra i sardi, quell’ironia e dell’autoironia.

Costantino Cossu ha invece manifestato apprezzamento per la posizione di convinto antifascista, specie negli anni difficili di “rivoluzione” culturale in cui era professore all’Azuni. Cossu ha ricordato il tentativo di aggressione subito da Manlio Brigaglia ad opera di un gruppo di estrema destra solo per aver firmato, unico professore del liceo, un appello contro un episodio di violenza fascista. Tentativo per fortuna sventato da un gruppo di studenti.

Persino Guido Melis non ha potuto esimersi dal ricordare quegli anni di profonda trasformazione culturale, in cui Manlio Brigaglia era diventato per gli studenti un punto di riferimento, anche quando si trovava su posizioni opposte. Un punto di riferimento perché aveva saputo infondere ai suoi studenti l’utilizzo della capacità di critica, la capacità di lettura, la capacità di scrittura e la distinzione tra gli autori. Guido Melis ha anche indicato l’Enciclopedia della Sardegna come la sua più grande opera, pubblicata dall’editore Della Torre.

Molto gradita è stata la proiezione di un estratto della video-intervista realizzata dal giornalista Tonino Oppes in occasione degli ottant’anni del compianto intellettuale. Intervista che è stata proiettata integralmente in serata in occasione del secondo momento commemorativo al Padiglione off extra-Lingotto.

Nel pomeriggio lo stand AES è stato al centro di due interessanti presentazioni. La prima dell’autore cagliaritano Giampaolo Manca, che ha proposto al pubblico del Salone “Le cose che sono nell’aria” assieme all’editore Alessandro Cocco di La Zattera. Il romanzo racconta il viaggio interiore di un giudice sulle tracce delle proprie origini, afflitto dalla tormentata ricerca della verità nel suo ultimo processo, e dalla tentazione di usare i poteri del suo ufficio per rendere giustizia a una vittima lontana.

La seconda è “Il viaggio. Fra intrighi, amori e misteri, il racconto dei protagonisti della Sarda”. Il dialogo dell’autore olbiese Giovanni Sanna Laina con l’editore Dario Maiore della Taphros, ha evidenziato un affascinante quadro dell’isola di fine Settecento, attraverso le vicissitudini del barracello Francisco Sanna che a Cagliari ebbe l’occasione di conoscere il mondo della nobiltà sardo piemontese, per poi divenire testimone dei momenti “rivoluzionari” del 1794.

Per gli eventi al Salone Off extra-Lingotto, il calendario AES ha proposto un interessante appuntamento  nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, lo stesso edificio in cui dimorò Antonio Gramsci dal 1914 al 1922. L’iniziativa, che ha goduto dell’Alto patrocinio del Senato della Repubblica, è stata occasione per presentare “Printzipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino”, un volume dell’autore corso Jean Christophe Paoli che tratta lo spinoso e complesso tema del pastoralismo in Sardegna. L’appuntamento realizzato da Condaghes con AES e l’associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci, ha accolto gli interventi dell’editore Giovanni Manca, del senatore Gianni Marilotti e del giornalista Anthony Muroni. Il volume accoglie un importante lavoro di ricerca che va a colmare un vuoto di oltre cinquant’anni sull’argomento, a partire dalla pietra miliare che fu la pubblicazione del Maurice Le Lannou del 1941.

Lo Stand AES alle 11.00 ha ospitato Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, ha presentato la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Sono intervenuti gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00 Maria Vittoria Spissu ha introdotto “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice sono intervenuti gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30 allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro), in collaborazione con il comune di Serramanna. Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramana), Enrico Pusceddu (presidente associazione internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Alle 17.00bsarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00 Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.