21 December, 2025

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«Con gli atenei di Cagliari e Sassari stiamo lavorando con buoni risultati per favorire l’inserimento dei migranti nel contesto degli studi universitari per acquisire conoscenze specialistiche da utilizzare successivamente, in modo proficuo, nei paesi di origine. La Regione ha da tempo avviato una programmazione strutturata per la gestione del fenomeno migratorio attraverso il Piano per l’accoglienza dei flussi non programmati. Siamo impegnati in diversi ambiti per favorire il processo di inclusione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, intervenendo all’incontro sul tema “Città, migrazioni e cooperazione internazionale” che si è svolto ieri, a Sassari, nell’Aula Magna dell’Università. In platea, tra gli altri, 20 giovani richiedenti asilo, ospitati nei centri di accoglienza del Nord Sardegna, che riceveranno a breve pass accademici per poter frequentare corsi universitari sulla base di un’iniziativa dell’ateneo sassarese che ha avuto il sostegno della Regione.

«Continuiamo a dare impulso alle azioni finalizzate all’inclusione dei migranti con le attività di volontariato sociale, la pratica sportiva che è un eccezionale strumento di integrazione, le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole per diffondere corrette informazioni sul fenomeno migratorio e i progetti che nascono dall’ormai stretto rapporto con le università», ha aggiunto l’assessore Filippo Spanu. 

All’incontro, nato  dall’international Summer school “Dwelling in motion” organizzata dal Dipartimento di Architettura, Design ed urbanistica dell’ateneo sassarese, hanno preso parte anche il rettore Massimo Carpinelli, Luciano Gutierrez, delegato per l’Internazionalizzazione, la docente Silvia Serreli, che ha realizzato diversi progetti sull’interculturalità, Fakher Kharrat e Mahmoud Abdesselem dell’Università di Carthage, in Tunisia.

Intanto, lunedì 10 settembre, Filippo Spanu, incontrerà, a Roma, la viceministra degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Emanuela Claudia Del Re, sul ruolo degli enti territoriali nell’attività di sviluppo locale.

«La Sardegna, con il presidente Pigliaru, svolge un ruolo di coordinamento nella Conferenza delle Regioni in materia di cooperazione internazionale. Vogliamo – ha spiegato l’esponente della Giunta – portare all’attenzione del Governo istanze fondamentali per le regioni italiane. È importante individuare modalità di programmazione che prevedano una preventiva consultazione e un maggiore raccordo con il sistema regionale nella fase di progettazione e realizzazione degli interventi finalizzati a creare migliori condizioni di sviluppo in particolare nei paesi da cui hanno origine i flussi migratori.»

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A causa di problemi di trasferimenti aerei internazionali il gruppo Lonnie Smith Trio, non potrà essere presente questa sera sul palco di Piazza del Nuraghe, nell’ottava e penultima serata del XXXIII festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”La nuova programmazione odierna prevede The Blacktones e, a seguire, Sandro Satta e Antonello Salis Duo.

Chi volesse richiedere il rimborso parziale della quota dell’abbonamento acquistato, potrà farlo inviando una richiesta vai e-mail al seguente indirizzo: comunicazione@santannarresijazz.it .

Ieri sera la spiaggia di Is Solinas ha ospitato il concerto al piano solo di Alexander Hawkins. Il folto pubblico, presente nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli, ha apprezzato molto l’esibizione del 37enne pianista di Oxford, che ha concluso così la sua partecipazione al XXXIII festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, che lo ha visto protagonista in tre delle nove serate.

In serata, sul palco di piazza del Nuraghe, si sono esibiti prima gli A-Septic, interessante duo italiano fortemente influenzato dalla musica armena e russa e gli Snake Platform orchestra proveniente dal Conservatorio di Cagliari da tempo oramai portatrice di progetti assolutamente originali e tutti sardi.

Ricordiamo che la XXXIII edizione del festival “AI Confini tra Sardegna e Jazz” si concluderà domenica sera, alle 20.45, davanti alla Chiesa romanica di Palmas Vecchio a San Giovanni Suergiu, con “The long Canes”, progetto originale interamente prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di Carlo Mariani, prematuramente scomparso, virtuoso straordinario di launeddas, che non era sardo, come lo strumento avrebbe fatto supporre, bensì un romano che, durante un viaggio in Sardegna, venne letteralmente folgorato da questo strumento diventandone un acuto e formidabile sperimentatore. Utilizzò spesso le launeddas in contesti differenti da quelli tradizionali, aprendo le stesse a contesti e prospettive totalmente nuove ed inaspettate e recuperando uno degli strumenti più antichi del Mediterraneo. L’Associazione Punta Giara gli rende omaggio ed intende ricordarlo con lo spettacolo dal titolo “The Man of the Long Canes” dove lo straordinario quartetto composto da Sandro Satta al sax, Bruce Ditmas alla batteria, Antonello Salis, piano e fisarmonica, e Paolo Damiani al violoncello si esibirà in suo onore.

                

 

                

 

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Dopo la ripresa degli sbarchi di migranti, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu si rivolge al ministro dell’Interno Matteo Salvini e alla prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, con un appello forte per un rafforzamento dei controlli sulle coste del Sulcis Iglesiente, con l’obiettivo di contrastare i continuo arrivi.

«Le spiagge del territorio sono diventate di nuovo meta di sbarchi dei profughi, con un approdo ormai regolare di esuli provenienti dal Nord Africa a bordo di barchini fatiscenti – denuncia Gianluigi Rubiu -. A favorire gli attracchi le condizioni meteo degli ultimi giorni, con l’arrivo sul litorale tra Porto Pino, Teulada e Porto Tramatzu di 42 migranti. Le coste del Sulcis Iglesiente sono ormai diventate una semplice porta d’ingresso per i migranti, sopratutto in considerazione del fatto che sono totalmente assenti i controlli – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Non si registra la presenza delle forze dell’origine per contrastare o, meglio ancora, bloccare gli arrivi continui.»

«Inutile nascondere la grande preoccupazione perché la grande fetta degli stranieri arrivati sulle nostre coste si disperdono nel nulla, senza le opportune identificazioni e gli idonei check up sanitari, ponendo così a rischio l’ordine pubblico nel nostro territorio – conclude Gianluigi Rubiu -. Sarebbe, indispensabile, dunque, un serrato controllo delle coste, con una prevenzione via mare e un monitoraggio costante delle imbarcazioni sospette che quasi certamente svolgono un’azione di vettore dei piccoli barchini.»

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«Agosto messo in cantina ma all’interno del carcere cagliaritano di Uta la temperatura è assai elevata.» A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che rende noto gli ennesimi eventi critici registratosi all’interno della casa circondariale di Uta.

«Attori del disordine – aggiunge il sindacalista dell’OSAPP -, tre detenuti  uno dei quali già noto per i fatti accaduti pochi giorni addietro, che hanno posto in essere atti autolesionisti con l’intento, poi, di scagliare il liquido ematico raccolto contro la Polizia Penitenziaria. Contemporaneamente in un’altra sezione del carcere dove i detenuti sono custoditi con il regime cd “chiuso” hanno protestato.»

«È naturale – conclude Domenico Nicotra – che in simili circostanze e con la diffusa e gravissima carenza di personale è sempre difficile affrontare simili situazioni di emergenza, ma questa volta per fortuna pare non si sia registrato alcun danno fisico ai Poliziotti Penitenziari, che però, per ovvi motivi di ordine e sicurezza, sono stati costretti a prolungare e non poco il proprio turno di servizio.»

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Cresce, in Sardegna, il numero dei Comuni che decidono di intraprendere con grande determinazione la strada per l’istituzione della zona franca. Il primo è stato nello scorso mese di marzo il comune di Giave, piccolo Comune della provincia di Sassari (525 abitanti), con la deliberazione sulla zona franca al consumo. Ora a prendere l’iniziativa è il comune di Domusnovas. La decisione è stata annunciata giovedì 6 settembre, in un post pubblicato su Facebook alle 22.48, dal sindaco, Massimiliano Ventura.

«Credo che giovedì 13 settembre, alle ore 18,00, un pezzo di Sardegna entrerà nella storia e farà parlare di sé – scrive Massimiliano Ventura -, per questo devo ringraziare pubblicamente Alessandro Marini e lo studio MD che seguono il nostro Comune in questo viaggio verso il futuro, posso solo dire per ora non si molla perché sarebbe tradire la fiducia dei Sardi e del mio paese, siamo persone serie che lottano e sanno lottare con intelligenza per ciò che credono senza secondi fini. Siamo convinti di essere nel giusto e i fatti lo dimostreranno – aggiunge Massimiliano Ventura -, è ora di reagire, lo dobbiamo ai nostri figli, tanti paesi della Sardegna fra vent’anni non esisteranno più, tante intelligenze continuano ed emigrare fuori, tante generazioni condannate a non avere un futuro, io non ci sto almeno ci proviamo poi vedremo. Il 13 settembre è vicino Alessandro e già immagino cosa succederà, allora tutti correranno, diranno io l’avevo detto, ma di questo ne parleremo il 14. Grazie a tutti coloro che non si arrendono e combattono per dare dignità ad un popolo, grazie di cuore ad Alessandro Marini e grazie, soprattutto – conclude il sindaco di Domusnovas -, ai miei colleghi consiglieri Alessio, Daniela, Matteo, Ilaria, Martina, Ilenia, Rossano, Natascia, Attilio, Erizio, Patrizia che con tenacia combattono con me questa battaglia, notte a tutti il sindaco Massimiliano Ventura fino alla fine.»

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Confartigianato Imprese Sardegna promuove “Hair ring”, un contest per giovani acconciatori under 25, che si svolgerà dal 15 al 18 marzo 2019, al  Cosmoprof di Bologna, il più importante evento italiano dedicato al mondo del benessere.

Grazie a questa iniziativa, una vera e propria “vetrina” organizzata dalla Camera Italiana dell’Acconciatura e da Confartigianato Benessere, anche i giovani professionisti sardi dell’hair style, potranno sfidarsi a  colpi di spazzole, lacca e colori in quattro postazioni ad hoc riservate ai giovani talenti.

«Continua l’attenzione di Confartigianato Sardegna per valorizzare i giovani artigiani attraverso ogni iniziativa che sia per loro un’opportunità – spiega Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – per le nuove generazioni di acconciatori sardi questa è un’occasione unica perché potranno mostrare le proprie capacità ad un vasto pubblico e alla presenza di specialisti di alto livello nel settoreInfatti il Cosmoprof, è la più prestigiosa manifestazione del settore a livello internazionale e si pone l’obiettivo di creare un ponte tra le industrie e i professionisti al fine di innalzare la qualità dell’intera filiera.»

L’edizione 2019 di HairRing, confermato lo stand di Confartigianato Benessere all’interno dell’area della Camera Italiana dell’Acconciatura, sarà caratterizzata da alcune novità rispetto agli anni precedenti, a partire dalla nuova collocazione presso il Centro Servizi, dunque nel cuore di Cosmoprof Worldwide Bologna, ove i giovani talenti si alterneranno nelle giornate di domenica 17/3 e lunedì 18/3, dando vita a  due giornate di live show.

La programmazione delle singole esibizioni sarà definita alla luce delle domande che perverranno e – contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti – tra queste verrà effettuata una selezione in collaborazione con gli organizzatori di Cosmoprof, al fine di coinvolgere nello spazio riservato agli show di Camera Italiana dell’Acconciatura solamente i giovani acconciatori “eccellenti”, per offrire la massima visibilità ai talenti e di valorizzare la location.

Le iscrizioni sono già aperte e i candidati possono inviare la domanda di partecipazione via email a gianandrea.positano@cosmeticaitalia.it e francesca.ferrari@cosmoprof.it entro e non oltre il 14 dicembre 2018.

Confartigianato ricorda come la partecipazione sia riservata a soggetti fino a 25 anni di età ma qualora vi fossero talenti di spicco interessati a partecipare, gli stessi saranno comunque tenuti in considerazione ai fini dell’eventuale selezione.

La prestazione tecnica è a titolo gratuito. Eventuali costi di vitto, alloggio e rimborsi spese per il viaggio sono a carico dei singoli partecipanti o delle loro organizzazioni/scuole/saloni di riferimento.

I materiali per la creazione delle acconciature e del trucco per le modelle saranno offerti in parte dalle case produttrici associate a Cosmetica Italia ma è opportuno, in via cautelativa, portare con sé ulteriori materiali (prodotti e attrezzature).

Ogni partecipante potrà preparare nel backstage l’acconciatura e il trucco delle modelle, mentre l’acconciatura sarà terminata sul ring. Si rammenta, a tal proposito, che i partecipanti dovranno preoccuparsi di essere accompagnati dalle loro modelle.

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Dopo i fortunati appuntamenti con Armando Corsi, Ex-Otago e Frankie hi-nrg mc che hanno aperto ‘PeM! – Parole e Musica in Monferrato’ 2018, fino al 20 settembre sarà la volta di artisti come Ghemon, Nada, Diodato, Guido Guglielminetti che arriveranno per raccontarsi accompagnati da una manciata di canzoni. Una formula che caratterizza questa manifestazione.

Prosegue così con proposte di grande portata la rassegna in provincia di Alessandria, tra San Salvatore e Valenza, che vede in calendario anche lo scrittore e musicista Giuseppe Festa e, per chi ama il tramonto sulle colline, un’affascinante “Passeggiata letteraria in una sera di fine estate” che quest’anno diventerà una “zampettata” dedicata ai cani, con letture a loro dedicate.

Nelle altre serate, a ingresso gratuito, i luoghi scelti per gli incontri (ognuno diverso ogni sera) sono parte dell’esperienza da condividere con il pubblico, spazi informali, rilassanti, spesso inediti e suggestivi, con il Monferrato, sito Unesco, a fare da sfondo.

La rassegna, iniziata il 24 agosto, vede come direttore artistico il giornalista Enrico Deregibus. Ha collaborato Riccardo Massola, ideatore della manifestazione.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia un nuovo appello contro il rischio chiusura del reparto di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia. La Rete emergenziale cardiologica – secondo Gianluigi Rubiu – potrebbe subire uno scossone, non da poco, se scattasse la soppressione del dipartimento.

“Non basta il ridimensionamento di innumerevoli reparti negli ospedali di Iglesias – attacca Gianluigi Rubiu in un’interrogazione urgente -, ora anche la possibile chiusura della divisione di Emodinamica al Sirai conferma la situazione di indifferenza verso il territorio. Con l’interruzione del servizio, a partire da lunedì, centinaia di pazienti (anche con un infarto in corso) sarebbero costretti a viaggi interminabili verso i complessi ospedalieri di Cagliari. La mancanza di personale non può certo giustificare scelte negative che avrebbero un impatto devastante sui cittadini che lamentano patologie cardiologiche – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Si tenga presente che al Sirai il servizio è stato ripristinato con l’attività per dodici ore appena lo scorso luglio. A distanza di appena due mesi, l’Ats non concede un altro primario per portare avanti il reparto. Un eventuale declassamento del reparto di Cardiologia e la paventata chiusura di Emodinamica, dove vengono trattati gli infarti acuti, rappresenterebbe un grave rischio per la salute dei cittadini dell’intera Provincia.”

Il capogruppo Udc auspica una soluzione immediata per il potenziamento degli specialisti nei diversi ospedali del Sulcis Iglesiente. Il quadro che si sta materializzando – conclude Gianluigi Rubiu – richiede un intervento urgente per l’incremento degli specialisti nei nosocomi del territorio, per mantenere in vita dei servizi che potrebbero salvare la vita dei pazienti.”

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«È il lavoro l’unico efficace antidoto alla grande fuga dalle zone interne. Perché se c’è lavoro i giovani restano nella loro terra e lì costruiscono il loro futuro, mettendo in moto un meccanismo virtuoso che muove l’economia e genera sviluppo. Non solo: è fondamentale l’aggregazione dei Comuni, soprattutto i più piccoli, per garantire quei servizi che non è pensabile avere (e ben funzionanti) in ogni centro, e dunque per assicurare una buona qualità della vita.»

L’ha detto l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, alla seconda edizione di “SPOP CAMPUS OMODEO”, workshop di discussione e progettualità sul tema dello spopolamento e delle aree interne in Sardegna al Novenario di San Basilio nel comune di Nughedu Santa Vittoria. Il campus è rivolto a universitari e giovani professionisti, ed è organizzato attraverso gruppi di lavoro con l’obiettivo di creare uno scenario di sviluppo per il territorio in grado di riattivare il tessuto economico e sociale dei paesi in spopolamento.

«Lo spopolamento delle zone interne è un fenomeno globale e mondiale: certamente va governato e per quanto possibile contrastato. Di sicuro non ci sono soluzioni facili, oggi siamo qui per cercarle insieme ancora una volta, partendo dalla certezza assoluta e inconfutabile che l’unica vera cura è creare opportunità di lavoro diffuse nel territorio – ha sottolineato Raffaele Paci -. Avendo chiaro l’obiettivo, ognuno deve fare la sua parte per raggiungerlo il più rapidamente possibile: la Regione, i Comuni, le imprese con progetti di ampio respiro e sviluppo che favoriscano un sistema produttivo sano in grado di autosostenersi. Per quanto ci riguarda, stiamo facendo la nostra parte con grande e costante impegno, prima di tutto con la programmazione territoriale per la quale abbiamo stanziato complessivamente 500 milioni, che lancia la sfida di modelli di sviluppo diversi rispetto al passato e che stiamo portando avanti con i territori che si stanno alleando. Stiamo poi realizzando altri due interventi,  fondamentali per assicurare servizi adeguati in tutti i territori: il progetto Iscol@, con oltre 300 milioni investiti nelle strutture scolastiche e nella qualità della formazione, e la banda larga, 150 milioni per garantire in tutti i Comuni dell’isola un servizio ormai fondamentale e irrinunciabile per famiglie, giovani e imprese che in questo modo riescono a essere connessi con il mondo.»

Fra le politiche utili al rilancio delle zone interne ci sono poi la flexicurity e i bandi per le imprese o di sostegno alle Start up. Infine la Snai, la Strategia nazionale per le aree interne che in Sardegna coinvolge due territori, l’Alta Marmilla ed il Gennargentu-Mandrolisai. «Sono esempi di interventi fortemente strutturati e articolati, frutto di una proficua collaborazione, da una parte con il governo centrale e dall’altra con i territori, per rilanciare zone dalle enormi potenzialità», ha ricordato Raffaele Paci.

L’aggregazione è, dunque, l’altra parola chiave, insieme al lavoro. »Non è un delitto che paesi vicinissimi e persino confinanti si pensino come quartieri di una città, che al quel punto può offrire tutti i servizi che servono – ha spiegato il vicepresidente della Regione -. Unire le forze non significa rinunciare alla propria identità, al proprio stemma o al proprio nome, anzi è l’unica strada per garantire la sopravvivenza proprio dei paesi più piccoli. 377 Comuni, di cui la gran parte piccolissimi, non possono in alcun modo garantire servizi di qualità, e questo è un dato di fatto inconfutabile. Allora serve unire le forze, abbattere gli steccati, allearsi, garantendo una mobilità più dinamica e tecnologica, con mezzi e sistemi di spostamento flessibili che siano adeguati alle nuove esigenze, che servano per portare i bambini in scuole vere a pochi chilometri di distanza e non in pluriclasse dannose per loro e il loro futuro, ma che servano anche a portare l’anziano dal medico o alle Poste, gli adolescenti al cinema nel centro vicino, le famiglie in luoghi condivisi di aggregazione e svago». 

Raffaele Paci ha poi ricordato che il patrimonio delle zone interne della Sardegna su cui si può e si deve puntare per creare sviluppo è immenso e soprattutto esclusivo. Unico al mondo. E da qui bisogna partire. «Turismo, ambiente, artigianato, beni culturali, agroalimentare sono le ricchezze su cui puntare in particolare nelle aree interne a rischio di spopolamento e in cui investire, con una politica fatta di innovazione, alleanze, sinergie, in cui ogni territorio riesca a pensare in grande a garanzia anche del Comune più piccolo. I turisti sono affascinati dalla nostra terra, certamente per la sua bellezza ma anche per il cibo, le tradizioni, l’artigianato: valorizziamole, facciamole conoscere sempre di più, esportiamole. Sono queste le nostre ricchezze, regalo di un passato lontano che, grazie all’alta tecnologia e dunque all’innovazione e al digitale, possono garantire un solido futuro ai nostri giovani e dunque alla Sardegna», ha concluso Raffaele Paci.

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E’ stato sottoscritto questa mattina l’accordo quadro SIDERALLOYS ITALIA ACCORDO QUADRO CON I SINDACATI 7.9.18 tra le organizzazioni sindacali territoriali Fsm, Fiom, Uilm e Cub del Sulcis Iglesiente e la multinazionale Sider Alloys, per l’identificazione del bacino dal quale attingere per assumere i lavoratori e contestualmente per fissare le modalità di assunzione.
«È un passo in avanti importante – sostengono le segreterie territoriali Fsm, Fiom, Uilm e Cub del Sulcis Iglesiente -. Ovviamente parziale perché, in questa fase, manca ancora l’aspetto impellente da affrontare ovvero quello delle tempistiche inerenti l’inizio dei lavori di revamping indispensabili per permettere l’avvio delle operazioni vere e proprie di riavvio produttivo e per la ricollocazione concreta dei lavoratori. Non abbassiamo la guardia, ma anzi continuiamo a lottare per l’obbiettivo finale del riavvio produttivo della fabbrica, della ricollocazione di tutti i lavoratori espulsi dai cicli produttivi nel 2012 e del rilancio economico-occupazionale del Sulcis Iglesiente.»
«Nelle prossime ore – concludono le segreterie territoriali Fsm, Fiom, Uilm e Cub del Sulcis Iglesiente – comunicheremo ora e luogo dell’assemblea dove presentare e discutere il documento sottoscritto oggi.»