21 December, 2025

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A distanza di 127 giorni dal disastroso risultato delle elezioni Politiche, il Partito democratico riunirà la sua assemblea regionale il 9 luglio, alle 16.30, all’Hotel Su Baione, sulla strada statale 131, nei pressi del Nuraghe Losa, per gli adempimenti conseguenti alle dimissioni del segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca.

Secondo quanto riporta oggi un lancio dell’Agenzia Ansa, gli scenari possibili sono tre:

  1. l’assemblea vota un nuovo segretario;
  2. l’assemblea fissa un’altra data per l’elezione;
  3. l’assemblea decide di sciogliersi ed avvia la fase congressuale.

Nell’eventualità l’assemblea dovesse decidere di eleggere subito il successore di Giuseppe Luigi Cucca – riporta l’Ansa – «in pole per succedere a Cucca, seppur non ufficialmente, c’è l’ex deputato Emanuele Cani. A proporlo è stata la corrente dei popolari riformisti e sul suo nome ci sarebbe il via libera dei renziani. Restano da convincere i soriani, ancora orientati verso il congresso straordinario prima delle elezioni regionali del 2019». Qualche settimana fa tra i papabili era emerso il nome di Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale a Carbonia e Capo di Gabinetto dell’assessorato dell’Industria, esponente della stessa corrente dei Popolari Riformisti di Antonello Cabras e Paolo Fadda.

 

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Una Protezione civile regionale ancora più efficiente grazie a un Sistema regionale all’avanguardia che ha ridisegnato il complesso delle sale operative rendendole più tecnologiche e funzionali. La nuova logistica, entrata in operatività lo scorso febbraio, è stata inaugurata oggi, a Cagliari, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, dall’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano in occasione della visita in Sardegna del capo del Dipartimento di Protezione civile Angelo Borrelli, alla presenza delle autorità e degli amministratori locali.
Nei locali di via Vittorio Veneto il presidente della Regione ha sottolineato che l’operazione di adeguamento, per una cifra parti a 1.160.000 euro, evidenzia la chiara visione della Giunta in termini di gestione delle emergenze e tutela della cittadinanza.
È stata Donatella Spano, assessora delegata alla Protezione civile dal presidente Francesco Pigliaru, a illustrare il serrato cronoprogramma che ha permesso alla Sardegna di mettersi al pari delle altre regioni, a partire dal Centro funzionale decentrato, che ha inserito l’isola nella rete della Protezione civile nazionale, e dall’entrata in vigore del Manuale operativo delle allerte sino al nuovo sistema di avvisi meteo e di rischio idrogeologico, al potenziamento della rete di monitoraggio e sorveglianza, alla rete radio digitale, al sofisticato radar inaugurato ad aprile a Monte Rasu e all’applicazione delle novità della recente normativa nazionale.
A presentare il nuovo allestimento delle sale è stato il direttore regionale della Protezione civile, Graziano Nudda. Il sistema comprende la Sala operativa regionale integrata (Sori), il Centro funzionale decentrato (Cfd) con le due componenti Idro e Meteo, la Sala radio del Sistema Regionale e la Sala decisioni. Inoltre, durante la campagna Anticendio boschivo, la Sori è in grado di ospitare la sezione Soup, cioè la Sala operativa unificata permanente che coordina le operazioni di spegnimento con la flotta aerea regionale e nazionale e monitora le squadre d’intervento a terra, garantendo il coordinamento delle strutture operative regionali e statali. Ogni sala ha in dotazione appositi sistemi di visualizzazione, videowall, corredati di relativi sistemi di controllo, software di gestione e di tutti gli accessori essenziali alla corretta messa in servizio dell’intero sistema.
SORI. Fulcro delle comunicazioni e del monitoraggio delle attività di emergenza, la Sori è dotata di un videowall con 8 display ad altissima risoluzione e 18 postazioni destinate ai funzionari delle strutture regionali (Corpo forestale, Forestas, Enas Lavori pubblici e Sanità) e delle componenti e strutture operative nazionali (Vigili del fuoco). La sala opera per supportare le Autorità di protezione civile, ossia i sindaci, il sindaco metropolitano e il presidente della Regione, e per l’azione di coordinamento di enti e strutture operative regionali e del volontariato di Protezione Civile iscritto all’Elenco regionale. È la Sori a monitorare le attività e coordina gli interventi anche dei flussi di comunicazione provenienti dai diversi Coc, i Centri operativi comunali, e i Ccs, i Centri di coordinamento soccorsi, eventualmente attivati.
Accanto alla Sori è stata predisposta la Sala radio, testata in occasione delle allerte di maggio, quando è stata sperimentata anche l’applicazione del nuovo codice di protezione civile. Vertice delle comunicazioni radio regionali la sala, dalle sue quattro postazioni di controllo, permette di mettere in comunicazione diretta punto-punto i diversi apparati, portatili e fissi, oltre che di monitorare i flussi di comunicazione tra operatori sul campo, enti territoriali ed eventuali disposizioni della Sori o del Comitato operativo regionale. Gli operatori del volontariato specializzati nelle comunicazioni radio, coordinati dai tecnici ed esperti della Direzione generale Settore Infrastrutture e Reti, turnano per garantire in vigenza di allerta.
Diciotto le postazioni collegate a un sistema audio di registrazione e videoconferenza anche per la sala che ospita, in caso di crisi o emergenza rilevante il Comitato operativo regionale, le autorità regionali (presidente, assessore delegato, commissari straordinari) e i sindaci interessati dalla situazione di crisi, il prefetto e/o i suoi delegati e i dirigenti, consulenti e funzionari che per loro competenza possono coadiuvare le scelte o le decisioni in funzione dell’emergenza in corso.
Il centro funzionale decentrato è organizzato nel settore Meteo, che ha sede nel Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS di Sassari, e il settore Idro/effetti a terra, incardinato a Cagliari nella Direzione generale della Protezione civile. Qui la sala è dotata di 9 postazioni e due videowall, uno per il monitoraggio e l’altro per la previsione. Il Cfd fornisce un servizio continuativo (365 giorni l’anno e, se necessario, sull’arco delle 24 ore) di supporto alle decisioni delle autorità competenti per le allerte e per la gestione dell’emergenza e di assolvimento delle necessità operative dei sistemi di protezione civile.
Allagamento ed evacuazione in tre centri abitati del Cagliaritano: questo lo scenario ipotizzato nelle due giornate, ieri e oggi, dedicate all’esercitazione regionale, conclusa positivamente, per testare in condizioni di massimo realismo possibile, l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza della risposta all’evento emergenziale. È stato simulato l’allagamento di alcuni centri abitati del Cagliaritano dovuto al rilascio d’acqua dalla diga Genna Is Abis a causa del malfunzionamento di una paratia. Nell’esercitazione sono stati attivati la Sori, con le componenti della Direzione del Corpo forestale, dell’agenzia Forestas, di Enas, dei Lavori pubblici dei Vigili del fuoco e delle associazioni di volontariato, il Cfd, con le componenti di Protezione civile, dell’Arpas e dell’Enas, il Centro servizi di Macchiareddu con i mezzi di Protezione civile, il Ccs, cioè il Centro di coordinamento soccorsi della Prefettura, e il Coc (Centro operativo comunale), con i referenti dei Comuni di Assemini, Uta e Villaspeciosa e delle organizzazioni di volontariato. In particolare sono stati misurati gli strumenti a disposizione della Sori, del Ccs e dei Coc per la gestione degli eventi emergenziali. Inoltre sono state messe alla prova le procedure operative al fine di evidenziare eventuali criticità e il coordinamento delle attività di gestione dell’emergenza. Infine la capacità, in termini qualitativi e qualitativi, della risposta operativa e in generale l’intero flusso delle comunicazioni.

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Questa mattina l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru ed il direttore generale dell’Ats Sardegna, Fulvio Moirano, hanno illustrato gli interventi sulla fase della prescrizione e della prenotazione, pulizia e trasparenza delle agende, diversificazione tra prima visita e visite successive per abbattere le liste d’attesa.
Tra le principali, si prevede l’introduzione e la corretta utilizzazione da parte dei Medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei prescrittori in generale, dei codici U-B-D-P (Urgente-Breve-Differita-Programmata). Sono previste agende esclusive solo per prenotare prestazioni di 2° accesso (le visite di controllo), un aumento di volume delle prestazioni più critiche sino al raggiungimento di tempi di prenotazione vicini allo standard. I macchinari di diagnostica pesante (Tac e Risonanza Magnetica) dovranno funzionare h 16 almeno sei giorni su sette, verrà concordata una maggiore quota di orario di lavoro dedicato a prestazioni ambulatoriali per dipendenti e piena saturazione delle agende per i convenzionati. Le visite per i pazienti cronici (affetti da diabete di tipo 1 e 2, da scompenso cardiaco, da broncopneumopatia cronica ostruttiva e da malattia oncologica) gradualmente non passeranno più dal Cup.

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Altri cinque lavoratori saranno impiegati nella miniera di Olmedo. Salgono così a 17 le unità lavorative attualmente in forza a IGEA che ha in carico le attività di manutenzione e messa in sicurezza del sito. «C’è l’impegno mio personale e della società in house della Regione per arrivare alla ricollocazione di ulteriori cinque lavoratori che dal 18 luglio prossimo usciranno dal sistema degli ammortizzatori sociali e che rischierebbero perciò di trovarsi in una situazione di forte disagio», afferma l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. Oggi a Cagliari si è svolto un incontro tra lo stesso assessore, l’amministratore unico di Igea, Michele Caria, i sindacati e una delegazione dei lavoratori della miniera di Olmedo per un esame della vicenda che riguarda il sito produttivo.
La riunione è servita per fare una verifica a tutto campo sul verbale d’accordo siglato nello scorso mese di aprile in merito all’andamento delle attività nel sito dopo l’assunzione a tempo determinato in IGEA di 12 minatori. Gli ulteriori cinque lavoratori da inserire nell’ambito delle attività affidate a IGEA verranno scelti attraverso una selezione pubblica. Dall’incontro, inoltre, è emerso che si attendono le verifiche per incrementare ulteriormente i livelli occupati con i progetti del programma Lavoras in capo alle amministrazioni comunali. Per quanto riguarda il futuro del sito, invece, è in pieno svolgimento l’avviso di procedura a evidenza pubblica, pubblicato il 6 giugno scorso, per il conferimento della concessione di coltivazione del giacimento di bauxite nella miniera. La scadenza del bando è fissata per il 5 novembre di quest’anno e l’auspicio è che eventuali soggetti imprenditoriali interessati possano presentare quanto prima le istanze per la concessione.

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«Le strade di nessuno» è lo striscione nero su bianco esposto questo pomeriggio all’incrocio tra la strada statale 195 e la strada provinciale n° 73, all’altezza di Villarios, dai promotori dal coordinamento dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente, nel corso di un sit-in organizzato per denunciare la situazione delle strade e richiedere i necessari interventi. Hanno partecipato alla manifestazione il Movimento delle Partite Iva, con il presidente Elio Cancedda; il Partito sardo d’Azione, con Aurelio Fadda; i consiglieri comunali di Carbonia Michele Stivaletta e Daniela Garau.

Per alcune ore, sotto l’attenta osservazione dei carabinieri e degli agenti del commissariato di Polizia di Carbonia guidati dal dirigente Gabriella Comi, hanno distribuito volantini agli automobilisti di passaggio, nei quali sono state sintetizzate le motivazioni della protesta e le richieste avanzate alle amministrazioni competenti, provincia del Sud Sardegna e Regione Sardegna.

Su queste motivazioni abbiamo intervistato Peppino La Rosa, dirigente dei Riformatori Sardi, e Michele Stivaletta, consigliere comunale di minoranza di Carbonia.

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«Quali saranno i criteri di distribuzione dei dispositivi per il controllo del diabete? L’assegnazione degli strumenti avverrà tenendo in considerazione l’età o la provenienza dei pazienti?»

Sono gli interrogativi lanciati dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu. «In Sardegna ci sono circa 50mila sofferenti per la patologia – spiega il il capogruppo dell’Udc – classificata come diabete di tipo 1. La nostra Isola detiene il triste primato mondiale di incidenza della malattia, con 50 diabetici ogni 100mila abitanti. La sensazione è che anche l’ultimo provvedimento approvato dall’esecutivo non si riveli utile per la grande fetta dei pazienti – aggiunge Gianluigi Rubiu, che rilancia il dilemma – traducendosi così nella solita operazione di marketing».

La delibera prevede un milione e 800mila euro per l’acquisto dei Flash Glucose Monitoring, dispositivi per il monitoraggio in continuo del glucosio. Il Flash sarà utilizzato, in questa prima fase, per 2.699 pazienti in età adulta e 500 pazienti in età pediatrica. Troppi i punti controversi . secondo Gianluigi Rubiu – e la conseguente inquietudine per i criteri di distribuzione dei sensori. «Una misura che non basta certo a incrociare le esigenze dei diabetici – conclude Gianluigi Rubiu -. In tanti resteranno privi degli strumenti per il controllo dei valori. Occorre investire risorse ingenti per venire incontro ai disagi dei pazienti alle prese con una patologia sanitaria molto diffusa in Sardegna».

 

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«Il bando europeo per garantire la continuità territoriale rischia di lasciare la Sardegna dal mese di ottobre priva di collegamenti aerei, con grave danno per l’economia. Per questo occorre dare esecutività alla Risoluzione sull’insularità del 4 febbraio 2016, secondo cui il Parlamento Europeo chiede che la Commissione avvii una analisi approfondita sui costi supplementari che la condizione di insularità determina a livello dei sistemi dei trasporti di persone e merci e dell’approvvigionamento  energetico, nonché di accesso al mercato, in particolare per le piccole e medie imprese.»

Lo ha affermato oggi, nell’aula di Palazzo Madama, il senatore del Movimento Cinquestelle Gianni Marilotti, che ha preso la parola questo pomeriggio nel dibattito seguito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sui lavori del prossimo Consiglio europeo.

Per Gianni Marilotti «non si tratta di avanzare una richiesta a Bruxelles di condizioni di favore, bensì di un diritto sancito dalle norme europee per riequilibrare una situazione chiara di svantaggio. Anche questo è un tema di rilevanza nazionale, un’occasione non solo per la Sardegna ma per tutto il nostro Paese che deve unire le sue energie migliori per raggiungere l’obiettivo. La UE, sempre pronta ad intervenire e a imporre severe prescrizioni in settori quali agricoltura e allevamento che interessano Paesi forti, continua a far finta di niente e a non riconoscere il diritto al riequilibrio nelle Regioni che essa stessa definisce sfavorite, il gioco l’abbiamo capito: l’UE è fortemente matrigna e fa molti pesi e molte misure». 

«Vogliamo competere alla pari e questo è un diritto sancito, oltre che dalla nostra Costituzione, dalle norme europee. La Sardegna guarda con grande speranza il proposito dichiarato da questo Governo di rinegoziare quelle politiche europee che deprimono la nostra economia e di battersi per promuovere quelle azioni che consentano la crescita. Noi sardi tutto vogliamo sentirci dire tranne che problemi più urgenti incombono noi non siamo né ci vogliamo sentire figli di un Dio minore costretti a chiedere eternamente assistenza», ha aggiunto Gianni Marilotti.

Nel suo intervento il senatore Cinquestelle ha inoltre caldeggiato un impegno del Governo perché venga realizzato nella miniera di Sos Enattos a Lula l’Interferometro Virgo per lo studio e la misurazione delle onde gravitazionali. «È essenziale che il progetto rientri ufficialmente nella road map ESFRI (European Strategic Forum for Research Infrastructures) poiché nell’agosto 2019 sarà scelto quello migliore, e il progetto italiano, che ha individuato come localizzazione ideale quella di Lula, certamente lo è»”. 

Per Gianni Marilotti “è essenziale avere il coinvolgimento del Governo, poiché la candidatura di questa importantissima infrastruttura di ricerca viene effettuata dagli enti proponenti (Università, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Nazionale di Astrofisica) col supporto di almeno tre Governi, di cui uno si proponga come guida e capofila. I nostri competitori sono due: da una parte Olanda, Germania e Belgio che hanno individuato un sito in una striscia di terra confinante tra le tre nazioni, e dall’altra il progetto ungherese. Le caratteristiche del progetto italiano sono, a detta degli esperti, di gran lunga migliori sotto ogni punto di vista. Ciò nonostante, signor Presidente, non vorremmo assistere ancora una volta impotenti a logiche lobbistiche – ha concluso Gianni Marilotti – che poco hanno a che fare con la qualità dell’iniziativa e finiscono solo col mortificare la comunità scientifica italiana».

 

 

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Nel corso della notte i carabinieri della stazione di Stampace della compagnia CC di Cagliari, unitamente ai carabinieri della stazione di Pirri, hanno arrestato per il reato di rapina impropria un cuoco classe 1980 di nazionalità indiana che, intorno alle 22.00 circa, dopo essere entrato presso il money transfer di via Napoli, ha rubato circa 500 € in contanti dal registratore di cassa e, vistosi scoperto, si è dato subito alla fuga, spintonando violentemente il titolare dell’attività commerciale di nazionalità pakistana che provava a bloccarlo. Il rapinatore, dopo qualche minuto, è tornato nei pressi dell’attività commerciale con in mano un lungo coltello da cucina di circa 20 cm, al fine di impossessarsi del rimanente contante del registratore di cassa ma, incrociato dai militari operanti intervenuti Immediatamente sul posto, si è dato alla fuga a piedi ed è stato rintracciato poco dopo dai carabinieri che lo hanno bloccato nella vicina via Sicilia, ammanettandolo e arrestandolo. I carabinieri pertanto hanno tradotto il rapinatore presso gli uffici della stazione, dove gli hanno sequestrato il coltello ed hanno poi tradotto l’arrestato presso il domicilio, in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.
 

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Si è svolto il 16 e 17 giugno scorsi, nella palestra comunale di Narcao, uno stage regionale di ju jitsu. L’organizzazione è stata curata dalla A.S.D. Gong-Fu Tao School del maestro Alessandro Santacroce, responsabile regionale Ju Jitsu Csen per la Sardegna, e dal comitato provinciale Csen Carbonia-Iglesias rappresentato da Antonio Medda, sempre molto attivo per il settore arti marziali Ju Jitsu e dall’assessore dello Sport del comune di Narcao.

E’ stata una due giorni di grande ju jitsu, sia tecnico che agonistico, con la partecipazione di ben oltre 100 jutsuka provenienti dall’isola, nelle categorie bambini, ragazzi, adulti, tecnici, cinture colorate e cinture nere.

Sotto la guida dei maestri Giuliano Spadoni, coordinatore nazionale del settore Ju Jitsu Csen e del maestro Gerardo Vallone, responsabile nazionale arbitri, è intervenuto anche il maestro Claudio Atzeni che ha impartito nozioni di seconda fase per il Fighting System.

Al termine dello stage di domenica, il maestro Spadoni ha conferito il diploma di 6° dan al maestro Alessandro Santacroce, con tanta emozione e commozione, augurandogli un buon lavoro per il proseguo, cercando di fare sempre meglio per il ju jitsu e per lo Csen.

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Giovedì sera, alle ore 21,30, alla Vecchia Tonnara di Portoscuso, andrà in scena lo spettacolo “Scavi, storie di miniere”, di Mariangela Sedda, con Simonetta Soro, Mauro Palmas e Silvano Lobina. Nato dall’esigenza di rappresentare sotto forma di recital le vicende e le storie umane della gente di miniera, questo recital si articola attraverso brevi scene, presentate da una narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash – back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori.

La rassegna proseguirà venerdì 29, alle ore 18,30, Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu terrà una masterclass a cui seguirà, alle 21,30, il concerto di Canti Sacri, presso la Chiesa della Vecchia Tonnara. A chiudere la serata sarà il doppio concerto di Duo Bottasso e Gigi Biolcati – One man band. Il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – ed una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Per l’occasione verrà presentato il progetto speciale “Da Spunda Si Colora” con il live painting di Emanuela Scotti.