22 December, 2025

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Dopo la consigliera Emanuela Pilloni e l’assessora e consigliera Maddalena Garau, anche l’assessora e consigliera Daniela Farci, componente dimissionaria del gruppo “Giorno Nuovo” al comune di Sant’Anna Arresi, ha diffuso un comunicato stampa con le motivazioni che l’hanno portata a rassegnare le dimissioni.

«Clima intimidatorio non più tollerabile. Le mie dimissioni sono il frutto del perdurare di un clima intimidatorio che andava interrotto perché non rientrante in una corretta dialettica democratica, di questo ne sono profondamente convinta – scrive Daniela Farci –. Lo spirito di gruppo ha cominciato a sfaldarsi l’anno scorso a seguito delle divergenze di opinioni col Sindaco su alcune scelte non condivise riguardanti il mio assessorato ai servizi sociali, soprattutto per alcuni provvedimenti fortemente voluto dal Sindaco. La proposta di deroga, pluricitata da tutti, è stata presentata in modo confuso e contorto dopo innumerevoli discussioni in gruppo che non hanno mai portato ad un accordo – aggiunge Daniela Farci -. Ovviamente, tutto questo è stato presentato e venduto come sviluppo turistico, parolina magica che non può essere messa in discussione da nessuno. Questa è l’accusa ricorrente da parte di personaggi con la memoria corta, che dimenticano che solo 10 anni fa lo stesso lotto a Porto Pino per Sua gentile concessione, quale paladino dello sviluppo turistico in deroga, passava da uso abitativo a zona commerciale, oggi ricambia ancora in zona di espansione turistica alberghiera (deroga su deroga), questa volta si infila un incremento volumetrico abnorme. Questaa mio avviso – si chiama speculazione edilizia pura e semplice. Chi rappresenta le istituzioni deve tutelare, innanzitutto, l’interesse collettivo senza sacrificare o prediligere nessuno. Io sono stata eletta non per svendere il nostro territorio, ma per salvaguardare le sue potenzialità. Sì a strutture ricettive che creano posti letto, ma non in un punto nevralgico del nostro paese, qual è un incrocio con alta densità di traffico e carenza di parcheggi – conclude Daniela Farci -. Mi dispiace ma la mia coscienza politica non me lo permette.»

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La “Festa del gusto” sale alla ribalta nazionale grazie all’interessamento del programma tv “La vita in diretta Estate” di Rai 1, condotto da Ingrid Muccitelli e Gianluca Semprini. Una troupe della trasmissione sarà presente nel capoluogo gallurese, con una diretta prevista a partire dalle 18.00. Un’occasione molto importante per far conoscere le eccellenze – alimentari e non solo – della città di Olbia a milioni di telespettatori. È stata la stessa “Vita in diretta” a contattare i piani alti di Primavera Sulcitana – realtà che organizza l’evento -, interessandosi a una manifestazione che ormai ha valicato i confini sardi. «È un’ulteriore prova di una scommessa vinta, la presenza di Rai 1 in città», commenta l’assessore comunale al Turismo, Marco Balata, «che conferma in pieno anche la nostra volontà di far vivere il centro storico, stiamo portando in tutta Italia il nome e le tradizioni dell’intera Sardegna». Felice Ivan Scarpa, responsabile comunicazione Primavera Sulcitana: «Quando siamo stati contattati dalla Rai siamo rimasti colpiti ed entusiasti, per noi è una grande possibilità di avere una vetrina importante per il nostro evento e per i Comuni sardi che giriamo è motivo di orgoglio».

Tutto confermato per i giorni che vanno dal 15 al 17 giugno: in piazza Mercato ci saranno i maggiori interpreti dello street food internazionale (Brasile, Messico, Argentina, Spagna, Grecia, Usa, Cuba). Con loro i più rappresentativi streetfooders sardi. Nella piazza Matteotti spazio ai prodotti tipici (arancini, cannoli siciliani, porchetta di Ariccia, eccetera), direttamente da Puglia, Abruzzo, Campania, Sicilia e Lazio. L’artigianato è il protagonista indiscusso delle giornate in piazza Regina Margherita. Ogni giorno non solo gusto ma anche spettacoli serali di flamenco, le carioca brasiliane, il viaggio del mondo in 80 strumenti, le maschere di Sardegna dei Boes e Merdules, la musica country Usa e i balli della tradizione cubana.

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«La nostra volontà comune è quella di trovare una soluzione per tutti i lavoratori dell’Agenzia Forestas ma, per quanto riguarda i precari, questa soluzione ancora non c’è e ci potrebbe essere, al momento, solo con una deroga del Ministero.»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine dell’incontro con i lavoratori di Forestas che hanno manifestato questa mattina sotto il palazzo di via Roma.

Nel corso dell’incontro, i rappresentati dei lavoratori hanno messo l’accento con decisione sulla grave situazione dell’Agenzia che dura ormai da troppo tempo, criticando sia “i tempi biblici” del Consiglio che il protrarsi di una evidente contraddizione vissuta da migliaia di dipendenti regionali, con un contratto diverso da quello del sistema Regione.

«Noi comunque non molleremo», hanno proseguito annunciando, se la vertenza non si dovesse sbloccare, altre due giornate di sciopero per il prossimo mese di luglio. La delegazione dei dipendenti Forestas ha infine invitato i capigruppo ad esercitare ogni pressione possibile sul governo formulando una proposta forte della Regione, sia sul piano della copertura finanziaria che su quello delle stabilizzazioni.

Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia che su mandato dei capigruppo ha lavorato alla stesura di un testo di legge condiviso, ha riassunto i termini della complessa questione, ricordando fra l’altro che «tutte le verifiche tecnico-giuridiche condotte dagli uffici concordano sul fatto che, in base alla normativa vigente (dal Dlgs 165/2001 al Jobs Act del 2015), è impossibile assumere con un contratto diverso dall’attuale i circa 1250 precari semestrali di Forestas».

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Secondo un sondaggio diffuso oggi dalla Commissione europea, il Parlamento europeo consolida la sua posizione come istituzione europea più affidabile. 

I risultati pubblicati oggi dalla Commissione europea, estratti dal sondaggio Eurobarometro della primavera 2018 sul livello di conoscenza del pubblico delle istituzioni dell’Ue, rivelano che il 50% degli intervistati ha dichiarato di fidarsi del Parlamento europeo. Si tratta di un aumento sostanziale di 5 punti rispetto all’autunno 2017, mentre il livello di sfiducia è diminuito del 3% rispetto allo stesso periodo.

Durante la legislatura, la fiducia nel Parlamento europeo, sempre secondo i risultati dell’Eurobarometro, è passata dal 34% di maggio 2014 al livello record attuale del 50%..

Il sondaggio indica inoltre che il 93% degli intervistati conosce il Parlamento europeo: è molto più di quello che si registra per le altre istituzioni e rappresenta un piccolo aumento rispetto all’ultimo Eurobarometro.

L’Unione europea, nel suo insieme, rimane anche più affidabile (42%) rispetto agli organi nazionali di governo (34%).

Il presidente Antonio Tajani ha commentato: «Questo Parlamento sta lavorando per ridurre la distanza tra istituzioni europee e cittadini e sta facendo bene il suo lavoro. Ce lo dicono i cittadini stessi attraverso i risultati dell’Eurobarometro. Negli ultimi sei mesi la fiducia nel Parlamento europeo è passata dal 45% al 50%. Il Parlamento è in assoluto l’istituzione Ue più apprezzata. Voglio ringraziare i 751 parlamentari che compongono l’assemblea. Abbiamo dimostrato di saper essere protagonisti mettendo il Parlamento al centro del dibattito per cambiare l’Europa e renderla più efficace».

«In particolare, sull’immigrazione che, come conferma l’Eurobarometro, è in cima alle preoccupazioni dei nostri cittadini, abbiamo contribuito a dare riposte europee. Già a novembre abbiamo adottato un testo di riforma del sistema dell’asilo, compreso il regolamento di Dublino, che concilia fermezza e solidarietà. Abbiamo anche proposto una strategia di breve, medio e lungo termine per fermare le partenze dall’Africa. Il Consiglio – ha concluso Antonio Tajani – non può più rimandare la riforma dell’asilo e deve prendere coscienza che sul governo dell’immigrazione è in gioco il futuro stesso della nostra Unione.»

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Domenica 1° luglio, nel porticciolo turistico di Sant’Antioco, si svolgerà la 2ª edizione di “Una giornata d’aMare”, dedicata a ragazzi e adulti diversamente abili, che saranno accolti a bordo dai diportisti di Sant’Antioco per una serena e piacevole escursione in barca. All’evento saranno presenti anche tanti ragazzi di Carbonia, molti dei quali fanno parte delle associazioni che compongono la Consulta handicap del comune di Carbonia, l’organo di tutela dei disabili istituito con deliberazione n. 26 del Consiglio Comunale del 27 aprile 2017 in seguito a un lungo lavoro di interlocuzioni portate avanti dalla IV Commissione Consiliare Permanente (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio).
“Una giornata d’aMare” è un evento organizzato dall’Associazione Diportisti Marina di Sant’Antioco con l’obiettivo meritorio di dare un segno tangibile di sensibilità, disponibilità e vicinanza nei confronti di persone che quotidianamente vivono grandi difficoltà e, sovente, sono isolate ed emarginate.
L’intento dei diportisti è quello di far sì che tanti ragazzi possano trascorrere una giornata divertente a bordo di imbarcazioni da cui è possibile ammirare tutte le meraviglie che il nostro mare sa offrirci.
Il programma della giornata è ampio e articolato: alle ore 9.00 si terrà il briefing di accoglienza dei ragazzi; alle 10.30 verrà celebrata la Santa Messa; alle ore 11.00 verranno attivate le procedure di imbarco con rientro in porto previsto per le ore 13.00; a seguire si terrà un rinfresco.
All’evento parteciperanno associazioni di volontariato, istituzioni, forze dell’ordine ed esercizi commerciali.
 

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Sarà Filippo Nigro l’ospite speciale del neonato Premio Pascoli in Musica. Il cantautore emergente romano, che ha all’attivo tre dischi, ha musicato due poesie del poeta romagnolo, “Fides” e “Le monache di Sogliano”, con grande cura e attenzione così da meritare il palco della prima edizione del festival.

Ospite centrale sarà Eugenio Finardi che riceverà un premio alla carriera per i suoi 40 anni di carriera indipendente, costellata da tantissimi testi entrati a far parte delle “antologie poetiche di vita quotidiana” di almeno due generazioni. La consegna avverrà l’8 agosto in Romagna a San Mauro Pascoli nella Villa Torlonia Parco Poesia Pascoli, quando il cantautore e rocker terrà un incontro con il giornalista Enrico Deregibus e si esibirà in un live acustico esclusivo per la serata. Porterà in scena, infatti, uno stralcio dello spettacolo “Finardimente in due” con il chitarrista Giuvazza, con il quale ha già realizzato due album.

Durante la serata si terrà anche la finale del concorso per emergenti intitolato al poeta romagnolo. A sfidarsi saranno sette giovani artisti emergenti provenienti da tutta Italia: Gianluca Di Santo di Como, Forse Giorgio di Roma, Elisa Genghini di Rimini, Federico Pizzicannella di Marino di Roma, Salamone di Palermo, Giacomo Scudellari di Ravenna, Rita Zingariello di Gravina di Puglia.

I finalisti, oltre a proporre un loro brano inedito, presenteranno anche un brano su poesie o su tematiche pascoliane che eseguiranno per la prima volta dal vivo in quella occasione.

Gianluca Di Santo presenterà l’inedito “Colline solitarie” e metterà Pascoli in musica con “La mia sera”, mentre Forse Giorgio ci farà ascoltare il brano rap “Non aver paura di avere paura” e un inedito ispirato a una poesia di Pascoli sul tema della gioventù. Elisa Genghini si presenterà con il brano “Sebastian” e la poesia in musica “L’aratro”, mentre Federico Pizzicannella porterà sul palco il brano “Relle” e un brano inedito sulle tematiche pascoliane del fanciullino e del ritorno a casa intitolato “Andare lontano”. Salamone proporrà “Sandali” e “La Civetta” di Pascoli, mentre Giacomo Scudellari parteciperà con “Come un igloo” mentre per Pascoli presenterà un inedito che immagina il poeta scrivere una lettera a una misteriosa dirimpettaia conosciuta a Messina, lettera sui temi dell’amore, del ritorno al nido, della natura e della morte del padre. Rita Zingariello canterà invece “Il bacio della terra” e metterà in musica la poesia “Patria”.

Una serata sospesa tra la canzone d’autore giovanile e la grande poesia che ha fatto la storia della letteratura. Un incontro magico, unico nel panorama italiano, che non mancherà di suscitare grandi sorprese. Chi vincerà il contest sarà ospite al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (che si terra’ dal 28 al 30 settembre a Faenza), nella serata del Premio dei Premi di sabato 29 settembre.

Il bando del Premio Pascoli ha visto circa 100 iscritti da tutta Italia, ridotti nella fase di selezione dalla giuria coordinata da Giordano Sangiorgi a 14 artisti segnalati, da cui sono stati scelti i 7 finalisti. Gli altri segnalati sono: Anna Luppi, Luca Masperone, Igor Pitturi, Cristina Russo, Solmeriggio, Giulia Ventisette e Andrea Zoli.

Il concorso intende valorizzare la nuova e significativa scena di cantautori e cantautrici presenti in Italia e tenere viva la memoria di Giovanni Pascoli tra i giovani autori di testi e musiche della nuova canzone italiana.

L’iniziativa nasce da una idea del Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti (che tornerà a Faenza per la sua nuova edizione dal 28 al 30 settembre prossimo), coordinato da Giordano Sangiorgi, in collaborazione con il Comune di San Mauro Pascoli guidato dalla sindaca Luciana Garbuglia e con l’associazione culturale Sammauroindustria presieduta da Miro Gori, noto storico romagnolo.

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«È stato un incontro molto utile per gettare le basi di un rapporto costruttivo. Da parte della Ministra Lezzi ci sono stati ascolto e attenzione: abbiamo partite importanti da affrontare insieme e abbiamo condiviso l’importanza di farlo lavorando all’insegna della collaborazione istituzionale.»
Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo l’incontro, svoltosi oggi a a Roma, con il ministro per il Sud Barbara Lezzi.
«Abbiamo fatto il punto sul Patto per la Sardegna, sullo stato di attuazione e sull’importanza di avanzare in tempi rapidi sugli interventi in corso – ha aggiunto il presidente Pigliaru -, ma non solo. Nel corso dell’incontro abbiamo sottolineato l’importanza di collaborare strettamente su politiche essenziali per la Sardegna e per l’intero Mezzogiorno, dalla dispersione scolastica alla disoccupazione soprattutto giovanile. Tra gli altri temi toccati da citare anche mobilità e turismo. In particolare – ha concluso Francesco Pigliaru – ci siamo soffermati sulla questione della continuità territoriale e i rapporti su questo fronte con l’Unione europea.»
Il presidente Pigliaru si è recato poi in Senato, per un primo incontro di saluto con i senatori eletti in Sardegna, incontro che vorrà replicare, a breve, con gli eletti alla Camera dei deputati.

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Il Parlamento europeo ha deciso di votare a luglio le proposte relative al distacco e ai periodi di riposo dei conducenti e quelle per contrastare le pratiche illegali nel settore dei trasporti su strada.

Nel corso della sessione plenaria di luglio, i deputati terranno un dibattito e voteranno le proposte relative all’applicazione delle norme sul distacco dei lavoratori nel settore dei trasporti su strada, il miglioramento delle condizioni di riposo e una migliore applicazione delle regole per contrastare le pratiche illegali, come il ricorso alle società fittizie.

I deputati hanno respinto la proposta della commissione trasporti di avviare immediatamente i negoziati con i Ministri UE.

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I deputati europei chiedono alla Russia di cessare l’occupazione dei territori georgiani dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud e rispettare pienamente l’integrità territoriale della Georgia.

In una risoluzione non vincolante votata giovedì, i deputati sottolineano che a dieci anni dall’aggressione militare contro la Georgia, la Russia continua la sua occupazione illegale dei territori georgiani dell’Abkhazia e dell’Ossezia meridionale. È stato il primo grande attacco della Russia all’ordine europeo, seguito da altri atti di aggressione, come l’annessione della Crimea e la guerra in Ucraina orientale, dichiarano i deputati.

I deputati osservano, inoltre, che la Russia si rifiuta di attuare l’accordo di cessate il fuoco del 12 agosto 2008, mediato dall’UE, e rafforza costantemente la sua presenza militare illegale in tali regioni.

Il Parlamento europeo sostiene la sovranità e l’integrità territoriale della Georgia e chiede alla Russia di revocare la sua decisione di riconoscere la cosiddetta indipendenza delle regioni georgiane dell’Abkhazia e dell’Ossezia meridionale.

I deputati chiedono alla Russia di ritirare tutte le sue forze militari da tali regioni, di garantire alla missione di vigilanza dell’Unione europea (EUMM) il pieno accesso ai territori occupati e di fermare l’erezione di recinzioni in filo spinato, che ostacolano i contatti interpersonali e isolano la popolazione.

La risoluzione sui territori georgiani occupati, a dieci anni dall’invasione russa, è stata approvata per alzata di mano.

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Abbattimento della tassazione, riduzione dell’imposizione contributiva, sgravi per le giovani imprese, rifinanziamento della storica legge regionale 51 del 1993, che per oltre 2 decenni ha finanziato le imprese artigiane della Sardegna, ma anche lotta senza quartiere all’abusivismo e maggiore spazio agli operatori artigiani dell’agroalimentare, del tipico e del tradizionale nel suolo pubblico.

Sono queste le principali richieste che Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna hanno presentato, pochi minuti fa, in Consiglio Regionale a Cagliari, ai componenti la “Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese dell’artigianato e del commercio”, per supportare le oltre 35mila imprese dell’Artigianato, un comparto che, in 10 anni di crisi, ha registrato una diminuzione di 7.456 realtà e lasciato senza lavoro oltre 20mila persone.

«Anche quest’anno l’Artigianato sardo non vede ancora la luce in fondo al tunnel – ha affermato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna alla Commissione presieduta dal consigliere Roberto Deriu – imprese ancora in calo e comparto che perde altre 784 realtà produttive, risultanti tra 1.626 nuove iscrizioni e 2.410 cessazioni. Nel 2016 la diminuzione fu di 541 unità mentre dal 2008 a oggi ne sono scomparse definitivamente 7.456 – ha aggiunto Matzutzi – i dati ufficiali di UnionCamere parlano di 35.562 imprese artigiane sarde registrate negli albi delle Camere di Commercio al 31 dicembre 2017

Nel documento presentato alla Commissione, Confartigianato Sardegna ha sottolineato come l’obiettivo primario del lavoro comune debba essere quello di “ridare dignità ad un settore strategico per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna”, intervenendo, in primis, per alleviare il peso asfissiante della tassazione, sia fiscale che contributiva. Contemporaneamente occorre puntare sui giovani, incentivandoli ad avviare un percorso sull’artigianato, con l’abbattimento del costo previdenziale, per almeno due anni, per le imprese artigiane di nuova costituzione. Sostegno anche al passaggio generazionale all’interno delle aziende famigliari, con interventi sugli sgravi contributivi e fiscali.

L’associazione di categoria ha premuto anche per il rifinanziamento della storica, apprezzata ed indimenticata, legge regionale 51 del 1993, che per decenni ha sostenuto le imprese dell’artigianato. Per gli Artigiani, poi, appare strategico prevedere la definizione di bandi a valere sul POR FESR che contemplino piccole pezzature (fino ai 15 mila euro o fino ai 50 mila) con procedure snelle (es. modalità voucher) pensate a misura di piccola impresa.

L’associazione ha anche denunciato come due imprese artigiane su tre, il 65,3% di quelle regolari, soffrano la concorrenza sleale delle aziende in nero e “sommerse”. Il tutto si traduce in 23.222 imprese artigiane regolari sarde, delle 35.562 registrate negli Albi, che, rispettando le leggi e pagando le tasse, devono “combattere” contro un numero imprecisato di “non imprese”, che operano fuorilegge ed in modo scorretto e fraudolento. Stessa sorte tocca ai dipendenti regolari: ognuno di loro compete quotidianamente contro 1,4 “occupati non regolari”. Per questo, i circa 56mila occupati regolari artigiani, ogni giorno, devono combattere un vero e proprio “esercito” di quasi 9mila lavoranti sconosciuti a tutti, che si traduce nel 15,4% del totale della forza lavoro del settore.

«Ci auguriamo che la Commissione – concludono Matzutzi e Mamelilavori celermente e arrivi a risultati tangibili, soprattutto attraverso la messa a disposizione di adeguate risorse finanziarie per il settore