25 December, 2025

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Venerdì 23 marzo, alle ore 11.00, presso la sede di Cagliari di Sardegna Ricerche, in via Palabanda n. 9, si terrà una conferenza stampa per la presentazione dei primi risultati del Club di prodotto Parteolla e Basso Campidano.

Interverranno: Fausto Piga, presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano; Massimo Feruzzi, JFC srl; Valentina Argiolas, presidente della Rete di Imprese “Tasty – Wine  & Food  Experience  in Sardinia”; Raffaele Paci, assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della Regione Sardegna.

I lavori saranno introdotti dal presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano, seguiranno l’intervento di Massimo Feruzzi per spiegare l’importanza di un Club di prodotto nella valorizzazione di un territorio come destinazione turistica, l’intervento di Valentina Argiolas per presentare la nascita della Rete di imprese del Parteolla e Basso Campidano: “Tasty – Wine & Food Experience in Sardinia”. Le conclusioni saranno a cura dell’Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Raffaele Paci.

Modererà l’incontro un referente di Sardegna Ricerche.

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Il fortissimo vento e la pioggia insistente hanno provocato ingenti danni e disagi in tutto il Sulcis Iglesiente. La Primavera 2018 si è presentata in modo insolito e non verrà certamente ricordata bene da tanti, soprattutto da chi ha ha subito danni o è andato incontro a forti disagi.

La Delcomar ha dirottato su Calasetta le ultime corse di ieri sera e le prime di questa mattina tra Carloforte e Portovesme e la situazione è tornata alla normalità dopo le 7.30. La caduta di un albero sui binari ha provocato disagi sulla tratta ferroviaria tra Cagliari e Decimomannu, all’altezza di Elmas. Il treno appena partito da Cagliari, ha accumulato circa un’ora di ritardo e leggeri ritardi hanno registrato altri treni. Il vento ha provocato caduta di alberi, cornicioni e pali dell’illuminazione pubblica a Iglesias e Carbonia. In alcune frazioni si sono registrati danni ingenti alle abitazioni, con tetti scoperchiati. Sono state diverse decine le chiamate giunte alla centrale dei vigili del fuoco per la rimozione di rami finiti su strade e marciapiedi, e per la rimozione di tettoie. Fortunatamente non sono stati registrati feriti.

A Porto Pino il libeccio ha spirato fortissimo (vedi il filmato di Lorenzo Uccheddu)

ed ha portato le alghe nella prima spiaggia, completamente ricoperta.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha ringraziato a nome della comunità antiochense gli operai comunali e la Protezione Civile che ieri, di fronte al fortissimo vento di libeccio accompagnato da una pioggia incessante, si sono adoperati prontamente per porre rimedio ai danni provocati dall’ondata di maltempo, con la caduta di 4 alberi e di una ringhiera in via San Paolo che, per fortuna, grazie all’immediato intervento degli uomini impegnati, non hanno determinato complicazioni alla sicurezza dei cittadini.

A Buggerru il maltempo ha devastato tutte le attrezzature montate per la tradizionale “Sagra dei ricci”, tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione turistica Pro Loco.

Il dramma provocato dal maltempo è stato documentato ieri dal presidente della Pro Loco, Massimiliano Esposito, in un post pubblicato nel suo profilo facebook, con tre fotografie che parlano da sole.

«500mq di gazebo, cartelloni, bagni, spazzati via come fuscelli, alberi sradicati finiti sulla strada provinciale, una sorta di tromba d’aria, una folata proveniente dall’entro terra e mare, qui chiamata “burriana” che ha fatto letteralmente volare via i gazebo della kermesse chiamata “Sagra dei ricci” a Buggerru, organizzata da noi associazione turistica Pro Loco Buggerru, diventata tappa abituale per ospiti di tutta la Sardegna e non solo, diventati simbolo del Sulcis che a marzo in bassa stagione fiorisce e cerca di muovere gli ingranaggi dell’economia» ha scritto Massimiliano Esposito.

«Le foto mostrano ciò che è rimasto – ha aggiunto Massimiliano Esposito -, mi hanno detto: Massi siate forti… Dal nervoso non nego d’avere le lacrime agli occhi, oltre 10mila euro di gazebo e attrezzature buttati via, 5 anni di sacrifici economico/lavorativi spazzati via. Ma che male abbiamo fatto per meritare tutto questo? Un default pazzesco per l’associazione un maledetto 2018, noi che in prima persona aiutavamo, associazioni locali e non solo, comuni limitrofi e del territorio prestando attrezzature e quanto altro, ed ora a noi chi ci aiuta…chi!!!»
«C’era una volta la Sagra dei ricci a Buggerru, c’era una volta l’associazione Pro Loco Buggerru…», ha concluso amaramente Massimiliano Esposito.

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Sono in programma questo pomeriggio le partite di ritorno delle semifinali della Coppa Italia di Promozione di calcio. Alle 16.00 si gioca Carbonia-Sant’Elena, sul campo Comunale di Villaperuccio (dirige il Francesco Mulargia di Cagliari, assistenti di linea Andrea Porcu e Riccardo Loi di Oristano); alle 17.00 Dorgalese-Porto Rotondo (dirige Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Flavio Pisu e Marco Fara di Oristano).

Il Carbonia parte dal vantaggio di 3 goal, scaturito dalla sentenza del giudice sportivo che ha punito la formazione quartese per l’impiego nella partita di andata disputata il 7 marzo, vinta dal Carbonia con il punteggio di 2 a 1, del calciatore Danilo Lepori, che avrebbe dovuto scontare una giornata di squalifica rimediata nel turno precedente contro la San Marco Assemini ’80; nell’altra semifinale, la Dorgalese parte dal vantaggio di un goal, per la vittoria ottenuta sul campo del Porto Rotondo (vicecapolista del girone B), a Olbia, nella partita di andata disputata due settimane fa.

Il Carbonia è a un passo da una nuova finale, dopo quella disputata e persa ai rigori con il Bosa, due anni fa, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano.

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Si è tenuto oggi, presso l’Autorità Portuale di Cagliari – Molo Ichnusa – il workshop di presentazione del Progetto Cagliari Port 2020. Vitrociset, capofila di un gruppo di importanti imprese locali, in partnership con l’Autorità Portuale di Cagliari ha presentato, anche attraverso delle dimostrazioni dal vivo, i risultati del progetto Cagliari Port 2020, che è tra i progetti vincitori dell’avviso del MIUR 391/ Ric del 5 luglio 2012: “Smart Cities and Communities and Social Innovation“.

Il progetto è realizzato da Vitrociset, capofila, e da CRS4, dal Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica e quello di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, dal Consorzio Trasporti e Mobilità (CTM) di Cagliari, da Cagliari International Container Terminal (CICT) e da un’associazione temporanea di imprese formata da Click&Find, Flosslab e 4CMultimedia. Il progetto propone lo sviluppo di modelli, tecnologie e strumenti per la gestione integrata dell’ecosistema logistico formato dal porto, sia storico che industriale, e dall’area vasta di Cagliari, affrontando in modo organico sia le tematiche relative ai movimenti interni all’area portuale sia quelle relative ai flussi di passeggeri e merci.

Negli ultimi anni, la città di Cagliari con il suo porto è coinvolta in un processo di trasformazione infrastrutturale e organizzativa, atto a favorire la crescita economica del territorio e ad assicurare la circolarità delle merci, dei passeggeri e lo sviluppo del turismo crocieristico nel Mediterraneo. Il porto di Cagliari recepisce i principi della pianificazione europea delle reti TEN-T, che propone un nuovo modello infrastrutturale basato sulla logica di “Rete”: diventa essenziale, per aumentare la competitività e conservare un ruolo centrale nel Mediterraneo, individuare infrastrutture capaci di accogliere i flussi commerciali che attraversano il territorio europeo, incentivando il trasferimento delle merci dall’opzione strada all’alternativa ferroviaria e marittima. Il porto non può essere visto come un singolo nodo isolato dal contesto produttivo, ma come un sistema complesso che deve interagire con i territori o aree vaste in cui opera. In questo contesto giocano un ruolo importante le infostrutture che permettono di ottimizzare al massimo l’intera filiera della logistica. CagliariPort2020 coglie queste trasformazioni proponendo nuove soluzioni che contribuiscono a migliorare il Sistema Portuale integrando il Sistema dei Trasporti nel contesto urbano ed extraurbano, ottimizzando i nodi logistici distribuiti sul territorio in ottica “Smart Nodes”.

Vitrociset, azienda italiana leader nella fornitura di servizi tecnologici ICT per l’efficienza e l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione, usufruirà di uffici messi a disposizione dall’Autorità portuale di Cagliari dai quali verranno gestite tutte le attività inerenti il progetto Cagliari Port 2020.

“Vitrociset”, sottolinea Paolo Solferino, Amministratore Delegato di Vitrociset, «dimostra attraverso questo progetto le sue capacità nel realizzare tecnologie complesse ed innovative, non solo in ambito militare, ma anche in quello civile. CagliariPort 2020 ci vede coinvolti insieme ad attori locali, al mondo della ricerca e università e all’Autorità Portuale di Cagliari. Questo testimonia la centralità che il territorio sardo ha per Vitrociset e l’apertura di questi uffici ci darà ancor di più la possibilità di essere vicini ai nostri Clienti e Partner, massimizzando in questo modo le nostre competenze e creando una rete di intelligenze con cui realizzare innovazione aperta, concreta e sostenibile».

Paolo Solferino.

 

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L’onda antimafia dei giovani sardi ha invaso Alghero per dire no alla criminalità, nel ricordo delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie i cui sono nomi sono riecheggiati oggi dal palco di piazza Sulis, letti da studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni. Neanche la pioggia è riuscita a fermare la manifestazione regionale della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata ad Alghero da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale. Cinquemila ragazzi provenienti da tutta l’isola hanno invaso la cittadina richiamati dallo slogan “Terra, solchi di verità e giustizia”, per una giornata di festa che culminata, in contemporanea con la manifestazione nazionale di Foggia e con altri 4.000 luoghi in tutt’Italia, con la lettura dei nomi delle vittime innocenti. Tra questi, anche quelli di Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio in cui perse la vita anche il giudice Borsellino), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos e ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

«Mia sorella è morta nella strage di via D’Amelio ma il suo sogno era di fare l’insegnante» ha detto Claudia Loi rivolgendosi ai tantissimi bambini delle scuole primarie presenti sotto il palco di piazza Sulis. «Sono passati ventisei anni dalla sua morte ma noi familiari non proviamo un sentimento di odio nei confronti dei mafiosi ma solo un desiderio di giustizia, di pace, di memoria e di legalità. E il valore della legalità deve essere appreso fin da piccoli perché, come disse il giudice Caponnetto, la mafia teme la scuola più della giustizia».

«Se questa Giornata della Memoria cade di 21 marzo è perché quella di oggi è una festa» ha affermato Pino Tilocca, figlio di Bonifacio Tilocca. “Noi sentiamo il vostro affetto e questo ci dà la forza di continuare a incontrare i più giovani nelle scuole di tutta la Sardegna”.

«Non è vero che la questione delle mafie non ci tocca, riguarda invece tutti» ha detto nel suo intervento a nome degli studenti presenti ad Alghero il giovane Emanuele Corongiu. «Purtroppo, la lista delle vittime innocenti ogni anno cresce. Questo non significa che non dobbiamo avere paura delle mafie ma che dobbiamo stare assieme per farci coraggio. Perché alla fine vinceremo noi. Non possiamo più stare in silenzio».

Aperta dalla musica della cantante Chiara Effe e del suo gruppo (recente vincitrice del premio nazionale “Musica contro le mafie”), la mattinata è iniziata con gli interventi istituzionali e di saluto, portati innanzitutto da Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente di Sardegna Solidale. «Il 21 marzo nasce da intuizione di don Ciotti che rimase colpito dal dolore di una madre che chiedeva di ricordare suo figlio ucciso dalla mafia ma di cui mai nessuno parlava. Oggi diamo a tutte le vittime la stessa dignità. Da questa piazza di Alghero parte dunque il coro che si unisce alle altre piazze d’Italia e del mondo. Le mafie hanno più paura delle scuole che delle prigioni, della cultura che delle armi: ecco perché diciamo grazie agli studenti e ai dirigenti scolastici che oggi sono qui, veri testimoni di giustizia, invitandoli a tenere gli occhi aperti perché oggi le nuove mafie hanno cambiato pelle».

Nel suo intervento, il sindaco Mario Bruno ha ringraziato tutti i volontari presenti ad Alghero: «Oggi è una giornata particolare, perché non soltanto si leggono i nomi delle vittime innocenti ma perché siamo qui a dare una risposta contro la criminalità in qualità di cittadini organizzati. Tutti noi dobbiamo impegnarci concretamente perché ci siano sempre più amministrazioni, istituzioni e imprese capaci di farsi risposta ed essere protagoniste del cambiamento».

Si è rivolto ai giovani anche il vescovo di Alghero, monsignor Mauro Maria Morfino: «Noi oggi ricordiamo le vittime delle le mafie che hanno sparso il sangue ma ci sono mafie molto piccole e giornaliere che sono terribili come quelle grandi. Le grandi mafie nascono in un luogo dove la gente non si rende conto di avere atteggiamenti mafiosi. La vostra presenza ci fa dunque sperare che voi possiate essere promotori di un mondo non violento».

Dal palco di Alghero ha portato il saluto e l’adesione dell’iniziativa da parte dell’amministrazione regionale l’assessore alla sanità Luigi Arru («Vi stiamo accanto nella vostra battaglia e ribadiamo il nostro impegno in prima linea contro la corruzione»), mentre il vicequestore di Sassari Maurizio Terlizzi ha ricordato il sacrificio di tanti rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, e la necessità che la società civile rifiuti «ogni logica di sopraffazione e di violenza».

Sulla stessa line anche il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli («Vogliamo dire un no forte a tutte le mafie») e di Salvatore Serra, vice prefetto vicario Sassari: «Questa è una giornata di grande valore simbolico che serve a mantenere vivo l’esempio di chi è caduto e a ringraziare chi nei territori contrasta la criminalità. Proprio perché la mafia colpisce tutti che tutti devono dare il loro contributo».

La manifestazione si è chiusa con le parole di don Luigi Ciotti (in collegamento da Foggia, sede della manifestazione nazionale della Giornata) e con la musica di Chiara Effe.

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Doppio appuntamento con Andrea Bruschi, questo fine settimana a Cagliari, per la seconda parte di “Eclissi”, la residenza artistica organizzata dalla cooperativa Vox Day. Cantante e musicista, fondatore del gruppo Marti, progetto musicale fra new wave e post-punk, sperimentazione, cantautorato e pop melodico, nonché attore per la televisione e per il cinema (in una ventina di film ed una dozzina di cortometraggi che gli sono valsi vari premi), l’artista genovese conduce sabato e domenica (24 e 25 marzo, dalle 15.00 alle 19.00), a Palazzo Siotto, il suo workshop sulla presenza scenica “Stay On Stage”: un laboratorio indicato in particolare ai giovani musicisti o a chiunque voglia affinare la propria tecnica e acquisire maggiore sicurezza sul palco nelle esibizioni dal vivo. La partecipazione è a titolo gratuito. 

Intanto, domani sera (giovedì 22), Andrea Bruschi è atteso invece in concerto all’ExMa’ (in via San Lucifero) con il suo gruppo Marti, in trio acustico con il polistrumentista Simone Maggi e Marco Traversone alla chitarra per l’unica tappa in Sardegna del tour primaverile all’insegna dell’ultimo album, “King of the minibar”. Suggello di una trilogia iniziata con “Unmade beds” (2006) e proseguita con “Better mistakes” (2011), “King of the minibar” è un disco dal respiro internazionale, concepito a Berlino, affinato a Vienna e Praga, registrato tra Londra, la capitale tedesca e la Liguria. Pensato come una graphic novel ambientata in un hotel di Berlino con dieci stanze, il loro minibar e un ospite con una storia da raccontare, è un album in cui musica, cinema, letteratura e grafica si fondono e si completano a vicenda: lo dimostra anche la prestigiosa firma di Igort, il disegnatore e autore cagliaritano, su cover, libretto e artwork.

Ad aprire la serata all’ExMa’, con inizio alle 21,30 e ingresso libero, Carlo Addaris, musicista, autore e manipolatore sonoro sardo di San Sperate, con la sua proposta a metà strada tra cantautorato elettronico e sperimentazione: in scaletta alcuni brani del disco “Metamorfosi” in una versione acustica e minimale, con Stefano Corda al basso e Stefano Viccaro alla chitarra.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha approvato una delibera che stabilisce criteri e modalità di partecipazione ai contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi, per l’annualità 2018. Poche le novità stabilite nel provvedimento, visto che la disciplina vigente, già rinnovata nel 2016, ha dato finora miglioramenti rilevanti rispetto al passato nella celerità della spesa, con durata media inferiore all’anno, e nella qualità dei pagamenti, che nel 2017 hanno raggiunto il 99,45% dell’importo stanziato, la percentuale più alta mai raggiunta negli ultimi decenni. Tra i pochi ritocchi inseriti, l’arco temporale per le spese ammissibili ai fini del contributo viene esteso dal 1° gennaio 2016 al giorno prima della data di avvio della presentazione delle domande. Viene inoltre fissato in trenta giorni il termine minimo tra la data di pubblicazione del Bando e la presentazione delle domande e ridotta la percentuale di contributo a fondo perduto dal 60% al 50%.
La Giunta, inoltre, sempre su proposta della titolare del Lavoro, ha disposto il riconoscimento dell’Associazione “Casa di Sardegna” di Saragozza, in Spagna. Nominato anche il direttore dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive per il lavoro: è stato confermato fino alla fine della legislatura Massimo Temussi.
“Un giorno tutto questo” è il titolo scelto per la XXXI edizione del Salone del Libro di Torino, manifestazione che si terrà dal 10 al 14 maggio. Su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria e dell’assessore del Turismo Barbara Argiolas, la Giunta ha dato il nulla osta alla partecipazione della Regione Sardegna. Per la promozione dell’immagine dell’isola al Salone internazionale, con eventi che vadano oltre l’editoria parlando di cultura e futuro in maniera ampia e inclusiva, l’esecutivo ha stanziato 40mila euro. I tre assessorati porteranno allo stand torinese una immagine della Sardegna che, passando in primis dalla promozione dei prodotti editoriali, entri in sinergia con ciò che i libri raccontano: l’ambiente, il territorio, le eccellenze culturali, turistiche ed enogastronomiche, il tutto attraverso eventi dedicati. Sempre su proposta dell’assessore Dessena è stato inoltre approvato dalla Giunta in via preliminare il programma delle iniziative de Sa die de Sa Sardigna 2018, dedicata quest’anno ai settanta anni di Autonomia e allo Statuto Speciale.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, l’Esecutivo ha deciso di avviare una collaborazione con il Centro Studi Beccaccia Sardegna e l’Ente nazionale cinofilia italiana (Enci), per lo sviluppo di progetti inerenti gli indirizzi in ordine all’organizzazione dei monitoraggi della beccaccia (Scolopax rusticola) nelle aree di svernamento durante la stagione venatoria (raccolta ali) e mediante cane da ferma da attuarsi nelle aree protette anche al di fuori del periodo venatorio. La Giunta ha espresso l’intesa con la Capitaneria di Porto di La Maddalena sull’aggiornamento, per il periodo 2018-2020, del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di Porto Massimo. Infine, giudizio positivo sulla compatibilità ambientale, condizionato al rispetto di prescrizioni, dell’intervento Parco Eolico “Santu Miali” ubicato nel territorio di Villacidro e Serramanna.

La Giunta, infine, ha nominato, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, il revisore dei conti dell’Agenzia Sarda delle Entrate. Si tratta di Angelo Capula, 68 anni, a lungo dirigente dell’Agenzia delle Entrate. 

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La Giunta regionale ha approvato le nuove direttive per gli aiuti alle aziende zootecniche stanziati nel fronteggiare i danni causati dalla febbre catarrale degli ovini (blue tongue o lingua blu) nel corso del 2017. Con una disponibilità totale di 4.771.250,11 euro si interverrà sui circa 36mila capi morti e sugli 850mila capi coinvolti nei focolai.
Il provvedimento licenziato oggi dall’Esecutivo, frutto delle interlocuzioni seguite in questi mesi con i diversi portatori di interesse e concluse con l’ultimo tavolo verde dove le associazioni di categoria agricola hanno condiviso, all’unanimità, le modalità di intervento, prevede 50 euro di indennizzo forfettario per ogni capo ovicaprino morto a causa dell’epidemia della blue tongue e 3 euro per ogni capo presente in azienda alla dichiarazione della sede di focolaio, per compensare le misure sanitarie imposte agli imprenditori nel prevenire il propagarsi della malattia.
Ancor prima di approdare in Giunta e sul tavolo dell’Assessorato, le direttive erano già state discusse ed approvate in Commissione attività produttive del Consiglio regionale.
Il calcolo forfettario dei 3 euro a capo presente nelle aziende sede di focolaio è stato previsto, soprattutto, per fronteggiare le maggiori spese che gli imprenditori hanno dovuto sostenere nell’acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti per limitare la circolazione degli insetti vettore all’interno degli ambienti di ricovero in cui sono state detenute le greggi. Il calcolo forfettario a capo tiene inoltre conto del calo delle produzioni e delle restrizioni alla movimentazione degli animali che hanno generato un aggravio nei costi alimentari causati dall’impossibilità di spostare gli animali verso i pascoli. L’integrazione forfettaria dei 50 euro a capo morto ha invece l’obiettivo di contribuire alla ricostituzione del patrimonio zootecnico aziendale perduto a seguito della malattia.
L’aiuto è concesso a condizione che le aziende interessate abbiano applicato tutte le misure imposte per impedire la diffusione della malattia e che, in particolare, abbiano atteso agli obblighi di vaccinazione disposti dalla normativa regionale per tutti i capi presenti, fatte salve le esclusioni e le limitazioni disposte negli allevamenti dall’Autorità sanitaria.
Gli aiuti sono erogati direttamente dai Comuni interessati, ai quali saranno presentate le istanze di aiuto. I Comuni provvederanno all’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’erogazione ed alla liquidazione delle somme, mentre l’assessorato dell’Agricoltura trasferirà a ogni Comune le risorse necessarie per i pagamenti alle aziende aventi diritto.
Hanno titolo a presentare la domanda di aiuto il proprietario o il detentore degli animali il cui allevamento sia stato dichiarato sede di focolaio di Blue tongue entro il 28 febbraio 2018. La domanda dovrà essere inoltrata al Comune nel quale è censito l’allevamento a partire dalla data che sarà stabilita con un prossimo avviso.

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La commissione Governo del territorio, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto dell’Egas, che recepisce le modifiche introdotte dalla legge regionale 25/2017 approvata dal Consiglio nello scorso mese di dicembre.

Il documento, come ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini nella sua relazione, sarà ora inviato ai Comuni che dovranno pronunciarsi formalmente ed infine alla Giunta per l’approvazione definitiva.

Il presidente della commissione ha ricordato che il Consiglio regionale, quanto prima, dovrà comunque tornare sulla legge 25/2017 per attribuire ai Sindaci (dei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti) che faranno parte dell’organismo di gestione un compenso adeguato ai compiti ed alle responsabilità dell’Ente di governo del servizio idrico.

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Il comune di Carbonia ha ampliato la propria dotazione di mezzi necessari per fronteggiare i rischi di alluvione e di dissesto idrogeologico. Un investimento importante, sostenuto grazie a un contributo di 40 mila euro concesso dall’Unione dei Comuni del Sulcis sulla base della deliberazione n. 11 del 4 ottobre 2016, approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente sovracomunale. 

«I fondi sono stati impiegati per l’acquisto di attrezzature utili alla prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela dell’incolumità dei cittadini: si tratta di 100 transenne per la chiusura del traffico stradale e di 50 cartelli mobili che prescrivono il divieto di sosta. Una serie di mezzi che possono rivelarsi preziosi in caso di allerta o in fase di emergenza idrica o idraulica», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai.

«L’acquisto di attrezzature finalizzate alle attività di Protezione civile rientra all’interno di un ampio progetto messo in campo dall’Amministrazione comunale di Carbonia, che ha recentemente ricostituito il Centro Operativo Comunale di Protezione civile, una struttura in grado di fronteggiare eventuali emergenze territoriali», ha aggiunto il sindaco Paola Massidda.

Il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) mira a fornire supporto alle attività di direzione e coordinamento delle attività del Sindaco in materia di Protezione civile. Il primo cittadino, autorità comunale in quest’ambito, si occupa della verifica delle emergenze, della direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.

Il sindaco Paola Massidda ha individuato come referente del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile il maggiore Andrea Usai, comandante della Polizia locale.

L’Amministrazione comunale prevede di acquistare autoveicoli a supporto della struttura comunale di Protezione civile e di realizzare un sistema tempestivo ed aggiornato per comunicare avvisi e allerte.

È inoltre in fase di ultimazione la redazione del Piano comunale di Protezione civile, ossia lo studio di dettaglio del territorio con l’individuazione delle aree maggiormente a rischio idrogeologico, idraulico e da incendi da interfaccia.