26 December, 2025

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La Sulcispes Sant’Antioco è uscita nettamente sconfitta dal difficile campo di Uri. Avanti soltanto nel primo quarto, la squadra antiochense ha ceduto sotto i colpi di un avversario determinato che ha vinto la partita con il punteggio di 79-50.

«Abbiamo chiuso il primo quarto in vantaggio di due punti, poi gli avversari hanno preso fiducia conducendo così la gara – ha detto il presidente della Sulcispes, Salvatore Ingrande – la panchina corta e le conseguenti poche rotazioni ci hanno profondamente penalizzato, per cui il nostro coach ha fatto veramente il possibile per quanto riguarda la gestione degli elementi a disposizione, facendo entrare anche i nostri under che si sono ben comportati. Questa è stata una brutta settimana che ha tenuto fermi sia Borghero e Cavassa per influenza, che Tosadori (fuori per lavoro, ma a disposizione già da questa settimana) e Casula sempre per infortunio, rimaneggiando ancor più il gruppo in occasione delle sedute di allenamento. La prossima sfida ci vedrà impegnati contro una squadra abbastanza talentuosa e ostica. Daremo il massimo in questi giorni – ha concluso Salvatore Ingrande -, anche perché solo con il lavoro costante in allenamento si possono ottenere poi delle prestazioni soddisfacenti.»

Uri – Sulcispes 79 a 50

Parziali: 13 a 15, 20 a 12, 22 a 12, 24 a 11.

Uri Club: Moledda 20, Masu 8, Delogu 8, Spanu 12, Flumene 8, Risso 15, Giordo 2, Zoagli 6, Sanna 0, Addis 0. All. Aldo Motzo.

Sulcispes: Cera, Rasset 18, Pintus 8, Castiglia 7, Aralossi 11, Piras 4, Basciu 0, Peloso 2, Ingrande 0, Era 0. All. Paolo Massidda.

Arbitri: Laconi e Gavini.

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Martedì sera, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, per la stagione di prosa e danza del Cedac 2018, è in programma lo spettacolo Mvula Sungani Physical Dance – Odyssey Ballet, musiche AA.VV., con Emanuela Bianchini e con i solisti della compagnia Mvula Sungani Physical Dance, arrangiamenti e musica dal vivo Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, costumi di Giuseppe Tramontano, regia e coreografie Mvula Sungani

“Una storia d’amore mediterranea”: Odyssey Ballet è un balletto innovativo in cui la Physical Dance di Mvula Sungani si fonde con le musiche etniche dell’area mediterranea. La contaminazione alle base della creatività dell’artista italo-africano, la forte matrice etnica della sua ricerca, l’innovazione dei linguaggi proposti, il tema dell’integrazione, rendono questa nuovissima opera multidisciplinare un momento di riflessione sulle tematiche sociali attuali. Il cast di altissimo livello vede l’etoile Emanuela Bianchini ed i solisti della Mvula Sungani Physical Dance danzare su musiche elettroniche miscelate ad esecuzioni dal vivo. La regia e le coreografie sono di Mvula Sungani, le musiche originali e di origine popolare, i costumi di dello stilista Giuseppe Tramontano, le luci le scene ed i multimedia degli MSPD Studios.

Il tema dell’integrazione del “diverso” molto caro al regista e coreografo che ha vissuto un’infanzia complessa per le sue origini africane in un Italia che all’epoca non era pronta a comprendere l’altro e quello dell’emergenza umanitaria relativa ai clandestini che sta vivendo il nostro meridione, vogliono porre l’accento sull’odissea di chi nel mare vede il futuro e nel mare ripone tutte le sue speranze, le speranze di chi vorrebbe solo poter vivere una vita serena con chi ama…

L’autore, fortemente stimolato dal proprio vissuto, formula una personale e suggestiva ipotesi: e se il poema fosse un racconto sentimentale autobiografico scritto da una donna che pensa al proprio uomo partito per un viaggio della speranza e le protagoniste femminili dell’opera fossero tutte alter-ego della stessa autrice? Potrebbe sembrare un’ipotesi folle eppure questa teoria è sostenuta da alcuni tra i più importanti esperti in poemi epici e da accreditati letterati del ‘900 come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock.

L’aspetto psicologico dell’opera ci presenta un racconto pieno di simboli e simbologie; Calipso può rappresentare il matrimonio, Nausicaa l’innamoramento, Circe ed i suoi incantesimi la trasgressione, mentre Penelope la fedeltà. Allo stesso tempo il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro. La volontà dell’autore è quella di rappresentare un’opera visiva di tipo cinematografico. Il linguaggio coreografico è la physical dance, risultato di una fusione di tecniche classiche e contemporanee contaminate con la danza etnica, le tecniche circensi, l’acrobatico e le arti marziali. I costumi e l’ideazione scenografica prevedono una visione essenziale, stilizzata e l’imponente impatto visivo di un disegno luci innovativo conferisce all’opera la spettacolarità delle più grandi produzioni.

 

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Si è svolta stamane la seduta solenne del Consiglio regionale per celebrare il 70esimo anniversario dello Statuto sardo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La seduta solenne è stata aperta dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau che, dopo aver salutato il Capo dello Stato, ha ricordato fra l’altro nel suo intervento che lo Statuto Sardo, terza legge costituzionale approvata dalla Repubblica, «ha affermato l’autonomia della Sardegna per una pluralità di condizioni, a cominciare dal suo grave isolamento, anche per farla valere nei confronti dello Stato».

«Autonomia è anche responsabilità – ha aggiunto Gianfranco Ganau – ed ecco perché lo Statuto seppe suscitare accese aspettative e grandi speranze, dopo lunghe dominazioni che trasformarono in un certo senso la storia dei sardi in una storia degli altri.»

«Specialità ed autonomia – ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale – contribuirono alla costruzione di una nuova piccola patria per i sardi, con passaggi fondamentali come il rilancio economico del primo dopoguerra ed il piano di rinascita, con i loro problemi ed errori, consentendo alla Sardegna (quasi d’improvviso) di affacciarsi alla modernità ed iniziare un lungo periodo di pace, progresso, avanzamento economico, superamento della povertà, lotta all’analfabetismo ed alle malattie.»

Il presidente del Consiglio ha concluso sottolineando che «l’art. 13 del nostro Statuto parla delle responsabilità dello Stato e della Regione e consideriamo questa norma una declinazione al futuro del significato più alto della nostra specialità, una specialità della quale siamo orgogliosi e che ci richiama al grande impegno di affrancare la Sardegna da ogni povertà, ed alla responsabilità (comune a tutte le istituzioni) nei confronti della comunità sarda di dimostrarci in grado di essere artefici del nostro destino».

Successivamente ha preso la parola il presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha iniziato il suo discorso sottolineando la coincidenza fra i 70 anni dello Statuto speciale della Sardegna ed i 70 anni della Costituzione repubblicana.

«Dalla Costituzione in particolare – ha messo in evidenza il presidente – emerge quel principio di uguaglianza che, per essere applicato pienamente alla Sardegna, richiede ordinamenti speciali e differenziati.»

«Lo stesso riferimento costituzionale all’autonomia – ad avviso di Francesco Pigliaru – dimostra non solo che l’autonomia ben governata è un potente collante dell’unità nazionale ma soprattutto che è un errore credere che esistano politiche centraliste universalmente efficaci.»

«Con il Patto per la Sardegna – ha detto nella seconda parte del suo intervento il presidente Pigliaru . si sono fatti passi avanti importanti che però non incidono positivamente sia sulla normativa europea che sulla sua interpretazione ed è questa la ragione per cui chiediamo al Governo centrale di affiancare presso le istituzioni europee la nostra richiesta di riconoscere la condizione insulare quale requisito per aiuti specifici sul modello di quanto avviene per le Regioni ultraperiferiche. Se si considerano correttamente gli svantaggi associati all’insularità – ha detto ancora Pigliaru – è importante che siano rese chiare le regole in base alla quali ci viene imposto un livello così alto di accantonamenti che ci pare ingiustificato, ingiusto, indifferente alle tante tipologie di costi aggiuntivi che dobbiamo sopportare.»

Il presidente della Regione ha messo l’accento sulle tante riforme strutturali varate dal governo regionale, precisando che si è trattato «di scelte difficili in un periodo caratterizzato dalla peggior crisi dal dopoguerra; ma non ci sono alternative per chi persegue l’interesse generale e vuole riavvicinare i cittadini alle istituzioni. In definitiva – ha detto infine il presidente rivolgendosi al Capo dello Stato – la Sardegna, per superare il divario economico col resto della Penisola, chiede pari opportunità e maggiori spazi di autonomia, oltre ad un dialogo con lo Stato che è parte integrante della autonomie regionali come è previsto dalla Costituzione».

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L’on. Paolo Ferrero, vicepresidente della Sinistra Europea, già segretario nazionale del partito della Rifondazione Comunista, sarà in Sardegna martedì 27 e mercoledì 28 febbraio, per un mini tour elettorale a sostegno della lista “Potere al Popolo”. Martedì 27, a partire dalle ore 17.30, parteciperà ad un’assemblea pubblica organizzata nel Centro Culturale di via Roberto Cattaneo 82, alla quale interverranno anche i candidati Pierina Chessa, Sergio Diliberto, Simona Deidda e Mariangela Pedditzi. Mercoledì 28, dalle ore 10.30, terrà una conferenza stampa a Cagliari, in via San Domenico 10. Sempre mercoledì, dalle 16.30 incontrerà i lavoratori a Ottana, in via Emilio Lussu, con Amedeo Spagnuolo, Anna Cacciatori ed Enzo Gamba; dalle ore 19.00 sarà alla festa di “Potere al Popolo” a Sassari, in piazza Mercato Civico, con Sabina Sechi, Andrea Lai, Angelo Marras e Silvia Pittalis.

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Un goal di Mattia Bodano ha dato la vittoria al Carloforte contro l’Idolo di Arzana nella quinta giornata di ritorno del girone A del campionato di Promozione. La squadra di Pasquale Lazzaro ha interrotto così la serie di tre sconfitte consecutive ed ha ridotto da 7 a 5 lunghezze il ritardo dalla capolista San Marco Assemini ’80 che ha pareggiato senza goal il big match con l’Arbus, e a 2 quello sulla coppia Arbus-La Palma Monte Urpinu che occupa la seconda posizione.  Per il resto la classifica è rimasta pressoché immutata, in conseguenza di ben 5 pareggi nelle 8 partite disputate, con soli 10 goal realizzati. Le altre due vittorie, entrambe esterne e di misura, le hanno conquistate il La Palma Monte Urpinu sul campo dell’Andromeda a Siurgus Donigala, 1 a 0, e il Gonnosfanadiga a Siliqua, 2 a 1.

Il Carbonia ha strappato un prezioso pari a Villanovatulo, sul campo del Seulo 2010, una delle formazioni più in forma di questo scorcio di stagione (10 punti nelle ultime 5 giornate). La squadra di Andrea Marongiu ha confermato una grande affidabilità difensiva e, allo stesso tempo, difficoltà in chiave offensiva. Il pari lascia inalterata la posizione delle due squadre, divise da un solo punto (il Seulo 2010 è 6°, il Carbonia 7°).

Sugli altri campi, tre pareggi con l’identico punteggio di 1 a 1, tra Bari Sardo ed Arborea, Vecchio Borgo Sant’Elia e Quartu 2000 e, infine, tra Sant’Elena Quartu e Selargius.

Nel girone B del campionato di 1ª categoria, il pari della capolista Monteponi a Senorbì, 2 a 2, e la contemporanea netta vittoria del Villamassargia a Cortoghiana, 5 a 0, hanno ridotto a due punti il divario tra le due squadre in vetta alla classifica e rende la corsa verso la promozione diretta incerta e ricca di interesse. La quinta giornata del girone di ritorno ha registrato la vittoria della Fermassenti nel derby di Villaperuccio, 3 a 2; due pareggi per 1 a 1 tra Gioventù Sportiva Samassi ed Atletico Masainas, Atletico Narcao e Libertas Barumini; larghe vittorie della Gioventù Sarroch sulla Virtus Villamar, 6 a 1, e della Villacidrese sul Domusnovas Junior Santos, 6 a 2; vittoria di misura ma con tanti goal, 4 a 3, per il Villanovafranca sul Pula.

Complessivamente sono stati messi a segno 40 goal in 8 partite, alla media di 5 a partita.

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Allerta meteo in Sardegna fino alle 24.00 di domani, lunedì 26 febbraio. Il Centro funzionale decentrato – settore meteo – dell’Arpas, ha pubblicato un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Per questa sera si prevedono nevicate sulla Sardegna Centro-Settentrionale, a partire e con maggiore probabilità dal settore Nord-Orientale, con nevicate intorno ai 500 metri sul livello del mare. I fenomeni proseguiranno domani, lunedì 26 febbraio 2018, e si attenueranno momentaneamente nella seconda parte della stessa giornata. Probabili gelate, anche con formazione di ghiaccio sul manto stradale, nelle zone interne.

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Seduta solenne, domani lunedì 26 febbraio, alle 11.00, in Consiglio regionale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 70esimo anniversario dello Statuto sardo.

Il corteo presidenziale arriverà in Consiglio regionale in via Roma alle 10 e 40. Sarà accolto dal Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Dopo una breve visita alla mostra “Cronache dell’Autonomia”, al piano terra del Palazzo, il Capo dello Stato incontrerà, in presidenza, gli ex Presidenti del Consiglio regionale e gli ex presidenti della Regione. Saranno presenti gli ex presidenti: Felice Contu, Salvatorangelo Mereu, Giacomo Spissu, Francesco Rais, Angelo Rojch, Mario Floris, Antonello Cabras, Federico Palomba, Renato Soru, Ugo Cappellacci. Il Presidente Mattarella poi si trasferirà nell’aula consiliare. Il coro degli alunni della scuola primaria e secondaria dell’istituto comprensivo “E. Puxeddu” di Villasor eseguirà l’Inno di Italia.

La seduta solenne si aprirà con l’intervento del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. Seguirà l’intervento del presidente della Regione Francesco Pigliaru. Chiusa la seduta, sarà eseguito il brano “Su patriotu sardu a sos feudatarios (Procurade ‘e moderare)” da parte del Coro Nugoro Amada di Nuoro.

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Un’ottantina di lavoratori marittimi ex Saremar, a distanza di quasi due anni dal licenziamento collettivo effettuato dalla Giunta regionale, scaturito dalla messa in concordato preventivo liquidatorio dell’Azienda, vivono una situazione drammatica, in quanto «tutte le promesse e rassicurazioni fatte dall’ex assessore dei Trasporti Massimo Deiana nei nostri confronti, non si sono concretizzate ed un’ottantina di ex lavoratori Saremar, a distanza di due anni, stanno orbitando nel mondo del lavoro con un’esasperante precarietà e conseguenti ripercussioni economiche e sociali sulle famiglie di questi stessi lavoratori. Siamo allo stremo!!!…»

Per rivendicare il rispetto degli impegni assunti nei loro confronti, hanno creato un Comitato lavoratori ex Saremar e oggi hanno diffuso un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.

«La Saremar è in stato di concordato liquidatorio, dal 1 aprile 2016, il Servizio di collegamento per le isole minori sarde è stato appaltato.

A circa due anni da questa situazione e, in considerazione delle rassicurazioni da parte dell’ex assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana verso i lavoratori diretti ed indiretti, è d’obbligo oggi denunciare il fallimento dei propositi, che per il tempo trascorso assumono la parvenza di menzogna Istituzionale. La delibera regionale che avrebbe potuto in un certo qual modo, tutelare tali lavoratori sarà definitivamente scaduta ad aprile 2018. Questa è l’intenzione per circa 80 lavoratori, la cui ampia maggioranza sono padri di famiglia che, con sacrificio e onore, disponevano del necessario sostentamento per creare futuro attraverso il loro bene più prezioso…la Famiglia.

Questo sarebbe dovuto avvenire mediante l’utilizzo del Fondo prima richiamato, pari a circa 3 milioni di euro. Tuttavia il fondo, a distanza di 40 giorni dalla sua scadenza, ha funzionato per un’irrisoria parte del suo valore.

L’ancora di salvezza non è stata calata.

I lavoratori ex Saremar stanno ancora attraversando una burrasca sociale. L’incedere della comune attività esistenziale fatta di spese per il necessario sostentamento, bollette e scadenze, figli che frequentano la scuola dell’obbligo piuttosto che l’Università, ecc., prevalgono sulla serenità di coloro che, se ne deve dare atto, pagano il prezzo di una politica distruttiva della quale non sono mai stati artefici.

Il danno sociale è per noi che lo viviamo, evidente, concreto, drammatico.

La politica non lo vede…la politica non lo avverte…la politica non lo crede.

La Giunta regionale ha solo contrattato l’usa e getta del lavoro. La Giunta regionale ha ucciso la dignità di queste persone e delle loro famiglie.

Ora il lamento è divenuto dolore profondo ed il dolore ci fa URLARE!!!

Vogliamo quello che dopo tanti anni ci avete sottratto in così breve tempo.

Vogliamo che la delibera regionale venga realizzata in tutta la sua capacità.

Vogliamo che i sindaci di Carloforte e La Maddalena vengano accolti nelle sedi opportune per dar corpo ad un iter il cui fine è il sacrosanto diritto di riacquisire dignità nel mondo del lavoro, da troppo tempo calpestata grazie a vostri provvedimenti liquidatori dettati da scelte politiche scellerate con conseguenze di disagio sociale disastroso per buona parte di noi lavoratori ex Saremar.

Dalla Giunta regionale si auspica un SUSSULTO di COSCIENZA al fine di intraprendere fattive e tempestive decisioni sui destini di circa 80 cittadini sardi (lavoratori ex Saremar) e relative famiglie ormai stremate dal vostro silenzio assordante.»

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Missione compiuta! La VBA/Olimpia ha vinto ad Orte, 3 a 1 (25 a 27, 25 a 22, 20 a 25, 15 a 25), ed ora la salvezza è veramente ad un passo. Alla vigilia avevamo sottolineato l’importanza della trasferta odierna, snodo delicatissimo in chiave salvezza. I ragazzi di Tony Bove l’hanno affrontata dopo la bella prestazione fornita nel match casalingo con la Roma Volley, persa a testa alta, con un margine di 5 punti sulla formazione laziale e la consapevolezza che una vittoria, possibilmente netta (da 3 punti) avrebbe portato con sé lo slancio decisivo sul grande traguardo finale della permanenza in serie B.

L’approccio alla partita è stato quello giusto. Il primo set è stato molto equilibrato, i biancoblu hanno avuto il merito di non cedere mai ed alla fine hanno avuto la meglio ai vantaggi, per 27 a 25. Il Volley Club Orte ha reagito con orgoglio ed ha impattato aggiudicandosi il secondo set con il parziale di 27 a 25, ma a quel punto la VBA/Olimpia ha imposto la sua superiorità e la voglia di vincere, riuscendo ad imporsi sia nel terzo set, con un netto 25 a 20, sia nel quarto, ancora più nettamente, 25 a 15.

Con questi tre punti la VBA/Olimpia è salita a quota 21, all’8° posto, a pari punti con il Cus Cagliari Sandalyon che è 7° per miglior quoziente set, ed oggi ha superato la modesta Junior CDP Lves Roma con qualche difficoltà in più del previsto, per 3 a 1 (25 a 19, 22 a 25, 25 a 23, 25 a 18). Il Volley Club Orte resta terz’ultimo con 13 punti ed ha già riposato.

Sabato prossimo, alle 19.00, la VBA/Olimpia ospiterà la capolista Polisportiva Sarroch che in questa giornata ha osservato un turno di riposo.

 

                 

 

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«La Tac dell’Ospedale Santissima Trinità è fuori uso da diversi giorni, con l’utenza costretta a migrare altrove.» A denunciare il caso è il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), vice presidente della commissione Salute,con l’ennesimo disservizio della sanità isolana: «La tomografia assiale computerizzata, che dovrebbe andare in pensione ma continua ad essere utilizzata nel presidio di Is Mirrionis – dice Edoardo Tocco – è una delle apparecchiature di diagnostica per immagini maggiormente richiesta insieme alla risonanza magnetica e all’ecografia. I pazienti – aggiunge Tocco – vengono rispediti a casa in attesa che venga poi riparato lo strumento. Nessun trasferimento al Marino o al Binaghi. E il ritardo nel porre rimedio all’avaria rischia di produrre una mobilità passiva dei pazienti – conclude Edoardo Tocco -, con la grande fetta che troverà più comodo utilizzare le strutture convenzionate o prenotare le visite in altri presidi.»