29 December, 2025

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vicepresidente della commissione Sanità, sollecita la rivisitazione dei tetti di spesa per le strutture sanitarie accreditate.

«Bisogna dire basta a queste continue azioni ingiuste nei confronti dei centri di fisioterapia e dei laboratori di riabilitazione con riduzione del budget nei confronti delle strutture e la sforbiciata imposta ai tetti di spesa. Si adottino dei parametri che consentano ai complessi sanitari di programmare per l’anno successivo, ripristinando le giuste percentuali. La causa del disavanzo non è affatto colpa della sanità privata – rimarca Edoardo Tocco -. La diminuzione del margine previsto, che si aggira sul 25 per cento all’anno, sta producendo gravi problemi ai centri che paventano licenziamenti in seguito al drastico decremento della spesa.»

Troppi i costi che gravano sulle strutture, con impossibilità di fronteggiare tutte le attività. «Si tenga conto – aggiunge Edoardo Tocco – che questi centri convenzionati consentono di alleggerire le liste d’attesa negli ospedali pubblici, dando un servizio indispensabile ai pazienti e con un’occupazione di operatori del settore che consente di stabilizzare molti professionisti. Le strutture private rappresentano un supporto fondamentale per il comparto pubblico, sempre in affanno. Sarebbe necessario – conclude Edoardo Tocco – trovare un’intesa con la galassia della sanità privata volta a definire le nuove convenzioni con le giuste percentuali e con una revisione dei tetti di spesa che consenta di salvaguardare i posti di lavoro, tutelando altresì l’offerta specialistica per i pazienti».

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«L’accelerata impressa dalla Regione avvicina l’avvio delle bonifiche nell’area industriale di Porto Torres. Questa è indubbiamente un’ottima notizia e se i tempi verranno rispettati a breve potrà partire il cantiere per realizzare la piattaforma polifunzionale, indispensabile per l’attività di bonifica ma anche la base per la creazione di un polo tecnologico per le altre bonifiche future in altre aree dell’isola. Per questo primo importante intervento, che durerà diversi mesi, si deve rispettare quanto previsto prima nell’accordo di programma sulla chimica e poi dalla stessa gara con la quale sono stati affidati i lavori alla Astaldi: un adeguato coinvolgimento di imprese e lavoratori locali.»

Lo afferma, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai che nei mesi scorsi si era occupato di questa vicenda con un’interrogazione inviata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.

«Le bonifiche sono giustamente considerate un’occasione importante per Porto Torres e per il nostro territorio, prima di tutto per il risanamento ambientale dell’area ma anche per il suo futuro riutilizzo e lo sviluppo di tecnologie innovative proprio nel campo delle bonifiche. Per questo motivo con l’interrogazione avevamo chiesto di porre fine ai ritardi che impedivano l’avvio dei lavori. La conferenza di servizi convocata ieri dalla Regione ha sbloccato l’iter per la concessione della Valutazione di Impatto Ambientale. Ora con l’ultimo passaggio burocratico dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, in capo alla Provincia il conto alla rovescia, per l’apertura dei cantieri si avvia finalmente a conclusione. A questo punto – conclude il senatore del Partito democratico – è necessario vigilare con attenzione perché questa importante opportunità occupazionale per il nostro territorio non venga persa ma venga messa a disposizione dei lavoratori fuoriusciti dal petrolchimico dopo l’abbandono di Eni e delle imprese locali. Su questo punto non può e non si deve arretrare di un solo passo.»

 

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L’Agenzia regionale Laore Sardegna, soggetto attuatore del progetto, ha pubblicato una rettifica del bando Terra ai giovani che prevede l’esclusione del lotto n. 12, fra quelli messi a disposizione dalla Regione Sardegna, a causa di ulteriori verifiche tecniche. È stata quindi fissata una nuova data di scadenza per la presentazione delle domande che dovranno pervenire entro le ore 12 del 5 aprile 2018.

Il progetto, lanciato nel 2016 dall’Esecutivo Pigliaru per favorire il ricambio generazionale in agricoltura anche attraverso il riutilizzo di terre incolte e libere di proprietà regionale, taglia il traguardo del secondo bando. L’iniziativa, nata dall’assessorato dell’Agricoltura, in collaborazione con la presidenza della Giunta e l’assessorato degli Enti locali, coinvolge inoltre le Agenzie agricole Laore Sardegna ed Agris Sardegna. 648 ettari suddivisi in 15 lotti localizzati in 12 Comuni saranno concessi in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta, a giovani di età non superiore ai 40 anni. Le proprietà interessate si trovano nei territori di Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra i lotti messi a bando anche due ex siti militari, a Siliqua e Villasor, che dopo i diversi passaggi di dismissione e ripresa in carico seguiti dalla Regione potranno essere rivalorizzati dai nuovi assegnatari sardi.

I terreni sono destinati all’esercizio di attività agro-silvo-pastorali e ad attività a esse funzionali o complementari. La richiesta di assegnazione potrà essere presentata per più lotti ma, in ogni caso, il partecipante potrà aggiudicarsene in via definitiva uno solo. La descrizione degli immobili, l’ubicazione, la superficie, gli estremi catastali, le caratteristiche agronomiche e ogni altra informazione riguardante i singoli lotti sono contenute nelle schede tecniche consultabili sul sito SardegnAgricoltura.

A marzo 2017, con il completamento del primo bando, erano stati assegnati 10 lotti, ad altrettanti beneficiari, per un totale di circa 670 ettari fra i Comuni di Alghero, Sassari, Serramanna, Villasor, Vallermosa, Ussana e Donori.

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Il 24 e 25 gennaio alla Fiera della Sardegna, a Cagliari, torna il Sardinian Job Day, la manifestazione della Regione Autonoma della Sardegna dedicata alle politiche attive per il lavoro nell’isola. Promosso dall’ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), il Sardinian Job Day è una due giorni ricca di appuntamenti, confronti e opportunità di nuovi contatti, dove domanda e offerta di lavoro si incrociano e dove aziende e cittadini, manager e pubbliche amministrazioni avranno l’opportunità di incontrarsi. Come nelle passate edizioni, l’ultima focalizzata sul settore turistico nel 2016, tra i momenti più attesi della manifestazione ci sono i colloqui di lavoro, l’incontro tra i giovani, gli studenti, i disoccupati, i fuoriusciti dal mondo del lavoro e le imprese, sarde, nazionali e internazionali. L’edizione di quest’anno è fortemente radicata in tutto il territorio regionale, per la prima volta i CPI (Centri per l’impiego), divenuti diramazione territoriale dell’ASPAL, sono il fulcro dell’organizzazione della manifestazione: sono stati loro a svolgere la fase di ricerca e individuazione delle imprese più rappresentative dei rispettivi territori e a sensibilizzare i cittadini e gli iscritti ai loro centri a partecipare all’evento e candidarsi per i colloqui.
Alla scadenza del termine, ieri pomeriggio, sono state 15.800 le candidature inviate per rispondere ai 600 seicento annunci caricati dalle aziende nel sistema web del Sardinian Job Day, gestito dalla società di recruiting Monster. In totale le vacancies, ossia le posizioni e i profili ricercati dalle 160 aziende che si sono registrate, sono oltre 3.200 . Nei due giorni della manifestazione si svolgeranno i colloqui programmati, ma ogni azienda presente con uno stand potrà anche fare colloqui liberi ai partecipanti che arrivano con il CV in mano.
Quest’anno il SJD cresce saranno 175 le aziende presenti negli stand a loro dedicati. Turismo, agrifood, innovazione, Ict e formazione i settori scelti in questa edizione allargata della manifestazione. A farla da padrone il turismo, a dimostrazione del peso che il settore ha nell’economia isolana e al suo apporto occupazionale: al SJD partecipano moltissime aziende del ricettivo e ristorazione. Camerieri, chef de rang, commis, ma anche manager del turismo, esperti in marketing e comunicazione, sono le figure più ricercate. Anche gli altri settori, in particolare i servizi, hanno numerose richieste di profili qualificati e innovativi, soprattutto sulle professioni digitali.
Ampio spazio in questo SJD avrà il settore della formazione professionale con la presenza di 40 tra enti di formazione, scuole, università, società di recruiting e lavoro interinale coinvolti nell’organizzazione di seminari e workshop e presenti con i loro stand. Sono 145, e rappresentano l’altra anima del SJD, i seminari e laboratori in programma; dal marketing turistico al lavoro femminile nelle imprese, dalla creazione di impresa al coaching, passando per la valorizzazione dei prodotti agricoli, il gaming e 3D ma soprattutto i numerosi appuntamenti dedicati alla ricerca attiva del lavoro.
Forte la partecipazione delle scuole, coinvolte attraverso l’Ufficio scolastico regionale che ha collaborato all’organizzazione dell’evento: da tutta l’isola arriveranno centinaia di classi degli istituti superiori. Per i ragazzi, oltre a tutti i seminari in programma, ci saranno quelli dedicati in particolare all’alternanza scuola-lavoro. Presenti e attive nell’organizzazione di parte dei seminari, anche le Università di Cagliari e Sassari, con i loro poli di Oristano e Olbia.
Il SJD non è solo colloqui di lavoro, in ciascuna delle due giornate un importante convegni farà il punto sulle politiche attive per il lavoro, gli strumenti in campo e le nuove competenze e professioni richieste dal mercato. Il giorno dell’inaugurazione, mercoledì 24 alle 11, saranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente dell’Anpal Maurizio Del Conte a confrontarsi nel convegno «Le riforme del lavoro e gli effetti sulla Sardegna. Come stabilizzare la crescita occupazionale». Porterà i saluti il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, ad introdurre e moderare il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. “Innovazione digitale e impatto sul mercato del lavoro: competenze digitali e mismatch” è il tema del convegno in programma per il giorno successivo, 25 gennaio alle 10.30. Introduce Massimo Temussi e intervengono le assessore regionali del Lavoro Virginia Mura e del Turismo Barbara Argiolas, il direttore generale dell’Anpal Salvatore Pirrone e Giacomo d’Arrigo (direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani). Modera e conclude Romano Benini, giornalista economico e docente di politiche del lavoro.
Altri momenti di approfondimento saranno quelli delle testimonianze, con quattro personaggi del mondo dell’impresa e del lavoro che racconteranno, introdotti e intervistati da Giuseppe Deiana (L’Unione Sarda) e Virginia Saba (Videolina) il proprio percorso professionale di successo, le sfide affrontate e le competenze trasversali acquisite. Sul palco del Palazzo dei Congressi nei due giorni si alterneranno Flavio Manzoni, direttore del Design Ferrari, Alberto Onetti, fondatore e CEO di Mind The Bridge, Pierluigi Pinna, fondatore Abinsula, Alessandro Gallo, responsabile PA e Partner di LinkedIn.
Un’intera area sarà dedicata al lavoro all’estero, con la presenza di 11 servizi pubblici per l’impiego di 9 paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Belgio, Polonia, Slovenia, Portogallo, Romania, Finlandia). Anche i centri stranieri, attraverso la rete Eures, svolgeranno dei colloqui per chi intende lavorare all’estero e sono state 770 le candidature arrivate per questo recruitment day. In particolare le figure ricercate all’estero riguardano ingeneri e in generale professioni dell’edilizia, della sanità (medici, infermieri e dentisti), operai qualificati (impiantisti, metalmeccanici) e professioni del turismo. In programma anche specifici seminari sul lavoro nei paesi europei e sulle competenze maggiormente richieste.

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Due serate tutte da ridere al Birdland di Sassari: protagonisti Francesco De Carlo, di scena questa domenica (21 gennaio) alle 20.30 nel club in zona industriale Predda Niedda (strada 22), e Giorgio Montanini, in arrivo l’11 febbraio (ore 21.00) con il suo monologo “Eloquio di un perdente”; due nomi di primo piano della stand-up comedy nostrana, ovvero di quella comicità basata su monologhi graffianti e impertinenti che vedono l’artista rivolgersi al pubblico in modo diretto, in piedi, senza filtri, scenografie, mediazioni. 

Organizza la cooperativa Forma e Poesia nel Jazz in collaborazione con Birland. Il biglietto a 20 euro, mini abbonamento per le due serate a 35 euro. Informazioni e prenotazioni ai numeri 079 26 25 56 e 320 81 11 019.

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«Siete i testimoni di una cultura che vuole cambiare e quanto realizzato in questi giorni, grazie al vostro prezioso intervento, è l’esempio di lavoro in rete degli ospedali.»

Così l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru si è rivolto agli anestesisti rianimatori dell’Aou di Sassari che, in questi giorni, sono stati impegnati in una serie di interventi con l’utilizzo dell’Ecmo mobile per salvare la vita a pazienti con grave problema respiratorio come complicanza dell’influenza.

Il rappresentante della giunta di Francesco Pigliaru, accompagnato dal direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, dal direttore sanitario Nicolò Orrù, dal direttore della Rianimazione universitaria Pier Paolo Terragni, e con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ed il sindaco Nicola Sanna ha fatto un sopralluogo nella Rianimazione del Santissima Annunziata.

Rivolgendosi al responsabile della Rinamazione ospedaliera, Luigi Solinas, e al coordinatore Alessandro Nasone, ha sottolineato l’alta specialità messa a disposizione dall’ospedale di Sassari per la Sardegna. Uno scambio intelligente di collaborazione tra professionisti della rete ospedaliera isolana che vede mettere in campo strumentazioni di alta tecnologia.

L’assessore Luigi Arru, infine, ha fatto sapere di aver dato disposizione perché le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie acquistino l’Ecmo, l’apparecchio per l’ossigenazione del sangue utilizzato in ambito di terapia intensiva. Una scelta dettata dalla necessità di fronteggiare l’aumento del fabbisogno di pazienti da trattare per insufficienza respiratoria acuta grave.

Le Rianimazioni dell’Aou di Sassari sono centro di riferimento regionale per l’insufficienza respiratoria acuta, Cres, e sono inserite nella rete nazionale “Respira”, specializzata nel trattamento delle insufficienze respiratorie acute severe.

 

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È attivo nei nuovi locali da poco più di due mesi e ha, a sua disposizione, spazi ampi, attrezzati e più confortevoli. È il nuovo day hospital oncologico situato al terzo piano della Clinica di Malattie infettive la cui apertura, da subito, ha rappresentato un salto di qualità nell’assistenza dei pazienti, seguiti in precedenza nel vecchio Dh situato nella palazzina di Clinica Medica.
I nuovi spazi sono composti da una sala d’attesa, un’accettazione, tre ambulatori medici, tre sale per la terapia, spogliatoi e bagni, una stanza per la segreteria e un’altra per l’archivio.

Nel Dh sono state installate, inoltre, dieci nuove poltrone per le sedute di chemioterapia. Nuove e confortevoli, le poltrone sono state donate dalle associazioni Mariangela Pinna Onlus, Fidapa e Lions Club Sassari Monte Oro. Ciascuna poltrona ha un costo di circa 4.300 euro. La donazione ha arricchito la dotazione a disposizione della struttura.

Questa mattina la direzione aziendale dell’Aou ha voluto presentare i nuovi locali che «ci consentono di fare un passo avanti nell’assistenza agli utente – ha detto il direttore generale Antonio D’Urso – in linea con la nostra mission che punta a rendere migliore l’esperienza del paziente in ospedale. Questo di oggi è un risultato che abbiamo raggiunto anche con l’aiuto delle associazioni che ci hanno fornito uno stimolo importante». Il manager ha voluto ringraziare anche il direttore della Clinica di Malattie infettive, Sergio Babudieri, che «in un’ottica di squadra ha messo a disposizione questi spazi».

È stato il direttore della struttura di Oncololgia Medica, Antonio Pazzola, a illustrare il progetto del nuovo day hospital e a ricordare il finanziamento con fondi regionali resi disponibili dall’assessore Luigi Arru. Il primo cittadino di Sassari Nicola Sanna ha sottolineato «come questo sia un momento importante perché dà la consapevolezza che l’ospedale non sia un luogo di tristezza. Inoltre è il segno dell’attenzione e dell’impegno corale». Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha voluto evidenziare il fatto che i nuovi locali e l’arredo con le nuove poltrone siano «il risultato dell’ottima intesa tra pubblico e privato». L’assessore regionale della Sanità Luigi Arru ha rimarcato il «bell’esempio di sanità. Ci fa capire – ha detto – che in attesa del cambiamento, con la realizzazione del nuovo ospedale, non è possibile restare fermi mentre è importante lavorare per risolvere i problemi esistenti».

All’incontro nei nuovi locali erano presenti anche il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù quindi i presidenti delle associazioni che hanno contribuito a donare le nuove poltrone per le chemioterapie: Antonio Contu per Mariangela Pinna Onlus, Ersilia Fiori della Fidapa sezione di Porto Torres e Gavino Terrosu past president del Lions Club Sassari Monteoro. È stato il cappellano delle cliniche don Eugenio Pesenti, infine, a benedire i nuovi locali.
La direzione strategica dell’Aou con l’apertura del nuovo day hospital ha dato il via a una riorganizzazione programmata degli spazi che consentirà, inoltre, di iniziare i lavori anche per la ristrutturazione del Dh oncologico del Santissima Annunziata.

Infatti, al terzo piano della Clinica di Malattie infettive è previsto, in una fase successiva e per il tempo necessario alla ristrutturazione dei locali, anche il trasferimento della struttura situata al primo sottopiano del nosocomio sassarese. Una volta terminati i lavori, i due day hospital oncologici, che fanno capo all’Unità operativa complessa di Oncologia diretta da Antonio Pazzola, saranno trasferiti al Santissima Annunziata. Diventerà, così, un’unica struttura, moderna ed efficiente, in grado di accogliere l’intera attività diurna oncologica e tutto il personale medico e infermieristico attualmente suddiviso nelle due strutture di Dh.

Per la realizzazione delle opere di ristrutturazione l’Aou di Sassari ha ricevuto dalla Regione un finanziamento finalizzato dell’importo di 500mila euro. L’ufficio tecnico dell’azienda di viale San Pietro sta completando il progetto per l’avvio della gara d’appalto.
I lavori prevedono la realizzazione di sei ambulatori medici, una sala Pis, cioè punto di informazione e supporto, un ambulatorio psicologico, quattro sale terapie dove saranno suddivise 14 poltrone per chemioterapie e 6 letti, quindi una sala d’attesa, un archivio e spazi di supporto.

L’unità operativa complessa di Oncologia medica dell’Aou, diretta da Antonio Pazzola, prende in carico ogni anno circa 1200 nuovi pazienti malati di tumore. Il day hospital situato al primo sottopiano del Santissima Annunziata effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e registra circa 400 prime diagnosi ogni anno alle quali si aggiungono circa 2.500 accessi ambulatoriali, tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali.

Il day hospital al terzo piano di Malattie infettive effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e fa registrare circa 450 prime diagnosi ogni anno oltre a circa 1900 accessi ambulatoriali tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali.

L’Oncologia medica, inoltre, al quarto piano dell’ospedale di via De Nicola ha a che un reparto per le degenze ordinarie (ricoveri ordinari diurni e notturni h24), con 18 posti letto. Sono circa 1.300 i ricoveri annui. Allo stesso piano è presente una sala per le terapie brevi che registra circa 350 prime diagnosi ogni anno e circa 2.250 accessi ambulatoriali tra visite e terapie per tossicità da chemioterapia, visite di follow-up, chemioterapie brevi, biopsie.

L’unità operativa complessa di Oncologia Medica è composta da un direttore, quattro medici che operano nel reparto degenze del Santissima Annunziata, quattro medici presenti nel day hospital al primo sottopiano del Santissima Annunziata, tre medici al day hospital di Malattie infettive. A questo personale si aggiunge una coordinatrice del reparto degenze del Santissima Annunziata, 13 infermieri professionali per il reparto degenze, una coordinatrice per i due day hospital, quindi quattro infermieri per il day hospital del Santissima Annunziata e tre infermieri per il day hospital al terzo piano di Malattie infettive.

La struttura effettua oltre 6mila sedute di terapia all’anno.

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La Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha emanato la circolare n. 21 del 22 dicembre 2017, concernente l’individuazione dei criteri per l’approvazione dei programmi di Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per le imprese operanti nel settore dell’editoria.
La circolare riprende quanto definito nel Decreto Interministeriale n. 100495 del 23 novembre 2017.

Proprio nel citato decreto si trova la novità più rilevante: al contrario della disciplina ordinaria in materia, l’articolo 3 dispone che «per le imprese del settore dell’editoria, non trova applicazione, ai fini della concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria, il requisito occupazionale di cui all’articolo 20, comma 1, del decreto legislativo n. 148 del 2015». 
In poche parole, per le aziende editoriali non viene richiesto il numero minimo di 15 dipendenti per accedere alla Cassa integrazione, come è invece prescritto per tutti gli altri settori produttivi. Un importante sostegno, specifico per la piccola editoria, sostenuto fortemente dall’Uspi (Unione stampa periodica italiana).

Il ricorso alla Cigs è possibile per le seguenti causali:
a) riorganizzazione aziendale per crisi;
b) crisi aziendale, compresi i casi di cessazione dell’attività produttiva della azienda o di un ramo di essa anche in costanza di fallimento;
c) contratto di solidarietà difensivo (Cds).

Al trattamento possono fare ricorso le imprese editrici o stampatrici di giornali quotidiani, di periodici e le agenzie di stampa a diffusione nazionale. La cassa può riguardare i giornalisti professionisti, i pubblicisti, i praticanti e i dipendenti. Possono essere coinvolti dai programmi di Cigs anche i lavoratori assunti con contratto di apprendistato professionalizzante.
I lavoratori beneficiari devono possedere, alla data di presentazione dell’istanza di Cigs, una anzianità di effettivo lavoro di almeno 90 giorni presso l’unità produttiva per la quale è richiesto l’intervento di Cigs.

I giornalisti professionisti iscritti all’Inpgi, che siano stati sospesi o abbiano fruito della Cassa per la causale di riorganizzazione in presenza di crisi per almeno tre mesi, anche non continuativi, nell’arco dell’intero periodo autorizzato, hanno la facoltà di optare per la liquidazione anticipata della pensione di vecchiaia, se in possesso dei requisiti previsti dalla legge 416/81. L’accesso al trattamento pensionistico anticipato preclude ai giornalisti la possibilità di instaurare o mantenere rapporti di lavoro.
I poligrafici (e grafici editoriali), durante la fruizione di ognuna delle causali di accesso all’ammortizzatore sociale, possono accedere sia all’esodo che al prepensionamento, fermi restando i criteri di cui alla legge 416/81.

Il trattamento di integrazione salariale può avere durata massima di 24 mesi, anche continuativi in un quinquennio mobile. A determinate condizioni, il limite può raggiungere i 36 mesi.

Infine, riguardo al procedimento da seguire per richiedere la Cigs (per esempio termini e modalità di trasmissione delle istanze), il decreto rinvia alla disciplina ordinaria (articolo 25 del Dlgs 148/15).

Fonte Notiziario Uspi

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I quattro consiglieri regionali del gruppo consiliare Art. 1 – Sdp Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda, prendono posizione sul nuovo licenziamento di un lavoratore-sindacalista da parte dell’Aias.

«Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Michele Serra, ultimo sindacalista licenziato da Aias. Michele, come dice lui stesso, non aveva mai ricevuto richiami e aveva sempre svolto serenamente il suo lavoro – scrivono in una nota i quattro consiglieri regionali di Art. 1 – Sdp -. Sarebbe necessario che l’azienda facesse chiarezza su questi ultimi quattro licenziamenti, in quanto avvenuti nei confronti di lavoratori impegnati anche come sindacalisti, in prima linea nella richiesta degli stipendi arretrati e quindi dei propri diritti. Il nostro gruppo chiederà, all’assessore Luigi Arru e al direttore generale Ats Fulvio Moirano, la risoluzione definitiva di questa vicenda – concludono Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda – per poter restituire stipendi e dignità ai lavoratori coinvolti e mettere la parola fine a questa triste e vergognosa situazione.»

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L’Aias ha licenziato Michele Serra, sindacalista della Cgil. E’ stato lo stesso lavoratore ad annunciarlo questa mattina con un post pubblicato nel suo profilo facebook.

«Questa mattina ho ricevuto la lettera di LICENZIAMENTO – ha scritto Michele Serra -. In tutti questi anni, quasi 26, penso di aver fatto sempre bene il mio lavoro, mai un richiamo, sono sempre stato considerato un lavoratore da prendere da esempio. Ma in questa azienda non serve la meritocrazia – ha aggiunto Michele Serra – sono stato licenziato per la mia attività sindacale, per aver rivendicato per me e per i miei colleghi il diritto fondamentale dello STIPENDIO pagato regolarmente.»
Quello di Michele Serra è il quarto caso di un lavoratore-sindacalista licenziato dall’Aias. Prima di lui era toccato, nell’ordine, a Roberto Fallo della Cisl, Armando Ciosci dell’Usb ed Antonello Repetto della Cisnal).