26 December, 2025

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha deliberato ieri di richiedere al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) il riconoscimento del carattere di eccezionalità delle condizioni metereologiche avverse nel periodo 19-20 dicembre 2016 e 14-18 e 21 gennaio 2017, così da poter accedere alle risorse del Fondo nazionale di solidarietà (FNS). In tali finestre temporali, infatti, diverse zone della Sardegna sono state interessate quasi continuativamente da forti piogge, nevicate e trombe d’aria che hanno causato danni e compromesso le attività agricole nei territori di 76 Comuni di tutta l’Isola.

Dalla relazione redatta dall’Agenzia Argea, anche sulla base degli accertamenti in campo effettuati in collaborazione con i tecnici dell’agenzia Laore, è emerso che a causa degli eventi calamitosi sono state danneggiate le infrastrutture, le colture arboree, in particolare le sugherete dove i danni hanno compromesso interi areali, ma anche le produzioni orticole in atto, i fabbricati aziendali e altri manufatti rurali, le strutture serricole, le scorte aziendali, ed è stata inoltre accertata la perdita di numerosi capi di bestiame.

La normativa vigente prevede che siano ristorabili, tramite le risorse del Fondo di solidarietà nazionale, solo quelle colture e quei beni non ammissibili all’assicurazione agricola agevolata. Esiste tuttavia un decreto legge nazionale dello scorso 9 febbraio, disposto ad hoc per l’emergenza terremoto del centro Italia, che consente di estendere i cosiddetti interventi compensativi anche alle aziende agricole della Sardegna che non hanno sottoscritto polizze assicurative, a copertura dei rischi atmosferici, nel periodo che va dal 5 al 25 gennaio 2017.

Per favorire la ripresa economica e produttiva, a favore delle imprese colpite da eventi calamitosi, il Governo può concedere contributi in conto capitale per i danni alle produzioni, alle strutture e alle scorte aziendali, prestiti ad ammodernamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno in cui si è verificato l’evento dannoso e per l’anno successivo. Possono inoltre essere concesse proroghe per una sola volta e per non più di 24 mesi sulle scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario effettuate dalle imprese agricole. Può essere quindi concesso l’esonero parziale, fino a un massimo del 50%, del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento. Tali aiuti possono essere attivati in forma singola o combinata, tenuto conto della dotazione finanziaria assegnata al Fondo di solidarietà nazionale.

Ben 37 dei 76 Comuni interessati dai danni sono della vecchia provincia di Nuoro: Aritzo, Austis, Belvì, Bitti, Bortigali, Desulo, Dorgali, Fonni, Gadoni, Galtellì, Gavoi, Loculi, Lodè, Lodine, Lula, Mamoiada, Meana Sardo, Nuoro, Oliena, Ollolai, Onanì, Onifai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orosei, Orotelli, Orune, Osidda, Ovodda, Posada, Sarule, Siniscola, Sorgono, Tiana, Tonara e Torpè.
Altri 17 Comuni sono della provincia di Cagliari: Assemini, Capoterra, Decimoputzu, Maracalagonis, Monastir, Pula, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Sadali, San Sperate, Sestu, Teulada, Ussana, Uta, Villa San Pietro, Villasor, Villaspeciosa. Nella vecchia provincia dell’Ogliastra sono compresi: Arzana, Cardedu, Elini, Gairo, Ilbono, Lanusei, Loceri, Osini, Seui, Talana, Ulassai, Urzulei, Villagrande Strisaili. E poi Bultei, Nughedu San Nicolò, Nule e Pattada dalla provincia di Sassari. Santadi nel Sulcis, Alà dei Sardi e Buddusò in Gallura, Samassi e Serramanna in Medio Campidano.

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A due anni dall’avvio del Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020, è stato programmato il 63,6% delle risorse (592 milioni di euro dei 930 complessivi a disposizione) e presentata la certificazione di 33 milioni, che a fine anno diventeranno 70. Nel 2018 ne verranno certificati altri 90, il che consentirà di centrare l’obiettivo di spesa previsto dei 165 milioni nei primi tre anni. Situazione positiva che consente di procedere a pieno ritmo con la programmazione e la spesa delle altre risorse: lo stato di avanzamento del Fesr presenta dunque notevoli progressioni, con l’attivazione di tutti gli Assi e un allineamento ottimale su programmazione e spesa certificata.
È stato ufficializzato durante i lavori del Comitato di sorveglianza riunito oggi a Cagliari, presieduto dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci con l’Autorità di gestione Graziella Pisu. Ma c’è un altro importante risultato centrato dalla Regione: a marzo scorso è stata chiusa la programmazione 2007-2013 con un notevole successo, perché non solo sono state spese tutte le risorse disponibili (significa che neanche un euro è stato restituito a Bruxelles), ma sono stati rendicontati progetti per il 104% della cifra a disposizione, ovvero 1 miliardo e 400 milioni di euro invece del miliardo e 300 erogato dall’Europa grazie all’integrazione con i fondi regionali.
Il Comitato ha poi approvato la rimodulazione di 15 milioni per il credito d’imposta per le imprese. «Abbiamo deciso di inserire di una nuova misura sull’asse 3, quella del credito d’imposta, che servirà anche come volano per attivare risorse nazionali – spiega Raffaele Paci -. L’intervento che le imprese apprezzano, rapido e veloce, che con l’accesso ai contributi garantisce subito la defiscalizzazione».
Il Fesr, con 930 milioni di euro, è uno dei principali strumenti per il rilancio del sistema economico della Sardegna, attraverso interventi destinati alla ricerca e innovazione per la competitività delle imprese, all’agenda digitale, all’efficienza energetica, all’inclusione sociale, oltre che all’ambiente e alla prevenzione del rischio idrogeologico. Alle sessioni di lavoro, che si sono protratte per tutta la giornata, hanno partecipato i rappresentanti della Commissione europea con il referente per la Regione Andrea Murgia, della Presidenza del Consiglio con Giuseppina Meli, della Agenzia di Coesione Territoriale con Edmondo Mone e del Partenariato istituzionale, economico e sociale.
Nello specifico, sull’Asse 1 sono state avviate procedure per 43,8 milioni sui 128 di dotazione, 60,5 sono impegnati in procedure di prossimo avvio e 24,5 sono invece da programmare. Asse II, Agenda digitale: 130 milioni disponibili, 125 in procedure avviate e 5,3 di prossimo avvio. Asse III, Competitività: su 213 milioni, 157 in procedure avviate, 53 di prossimo avvio e 3 da programmare. Asse IV, Energia sostenibile e qualità della vita: 150 milioni di cui 128 di procedure avviate, 3 di prossimo avvio e 19 da programmare. Asse V, Ambiente: 55 milioni, 37 in procedure avviate e 18,5 da programmare. Asse VI, Risorse, Natura, Cultura e Turismo: 164 milioni, 59 di procedure avviate, 1,6 di prossimo avvio e 103 da programmare. Asse VII, inclusione sociale: 51 milioni, 10,5 di procedure avviate, oltre 39 di prossimo avvio, un milione da programmare. Asse VIII, Assistenza tecnica: su 37 milioni sono state attivate procedure per quasi 31, di prossimo avvio per 1 milione e restano da programmare 5,5 milioni.
Apprezzamento per l’avanzamento dei lavori è stato espresso anche dai rappresentanti della Commissione europea che, sottolineando l’importante lavoro fatto sulla programmazione delle risorse (come detto circa 590 milioni su 930), ha ribadito la convinzione che la Sardegna riuscirà senza problemi a centrare l’obiettivo del 2018 (165 milioni spesi). «Sui fondi europei la parola d’ordine è correre, correre per non perdere i fondi ma anche programmarli e spenderli bene – dice il vicepresidente della Regione -. Stiamo lavorando proprio in questa direzione: siamo a un ottimo punto con la programmazione delle risorse, sulla spesa siamo sicuri di centrare l’obiettivo 2018, abbiamo ottime performance per esempio sulla programmazione territoriale fortemente condivisa con gli enti locali ma anche su programmi di internazionalizzazione, agenda digitale, competitività delle imprese, energia sostenibile, strategia di specializzazione intelligente e qualità della vita ma anche sugli interventi per la mitigazione del rischio ambientale. Continuiamo così, puntando dritti all’obiettivo». Apprezzamento è stato espresso anche per il nuovo Piano regionale dei rifiuti che, consegnato nei tempi previsti, secondo la Commissione europea con ottimi contenuti ha soddisfatto i requisiti richiesti per la spendita dei fondi. «La novità di quest’anno è che ci sono controlli in itinere sugli obiettivi, senza aspettare la fine della programmazione. Un ulteriore stimolo a lavorare bene e rapidamente. I fondi europei sono un’occasione enorme per la Sardegna – conclude Raffaele Paci -. Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti ma lavoriamo per migliorarli a vantaggio della qualità della vita di tutti i sardi».

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha annunciato che «per la stagione balneare 2017, nei tempi tecnici dettati dall’approvazione della Finanziaria, la Direzione regionale della Protezione civile ha formalmente assunto gli impegni di spesa a favore dei Comuni beneficiari dei contributi per il salvamento a mare».

La Direzione, con la determina del 22 giugno della Protezione civile, ha quantificato il contributo spettante a tutti i 58 Comuni che hanno presentato richiesta di finanziamento. La determina è stata pubblicata sul sito della Regione e sulla piattaforma utilizzata dalla stessa Protezione civile per comunicare con i Comuni.

I 58 comuni sono Aglientu, Arborea, Arbus, Badesi, Bari Sardo, Baunei, Bosa, Buggerru, Cabras, Cagliari, Calasetta, Capoterra, Cardedu, Carloforte, Castelsardo, Castiadas, Cuglieri, Domus de Maria, Dorgali, Gairo, Giba, Gonnesa, Iglesias, La Maddalena, Lotzorai, Magomadas, Maracalagonis, Masainas, Muravera, Narbolia, Olbia, Oristano, Orosei, Palau, Porto Torres, Portoscuso, Posada, Pula, Quartu Sant’Elena, San Giovanni Suergiu, San Vero Milis, Santa Giusta, Santa Teresa Gallura, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Sassari, Siniscola, Sinnai, Sorso, Tertenia, Teulada, Tortolì, Tresnuraghes, Trinità D’Agultu e Vignola, Valledoria, Villanova Monteleone, Villaputzu e Villasimius.

L’impegno di spesa è stato assunto con la determina di giugno, a seguito della delibera dello scorso 9 maggio, approvata in Giunta dopo il licenziamento della Finanziaria ad aprile. La quantificazione degli importi è determinata sul criterio dei metri lineari fruibili alla balneazione al netto delle concessioni. Con un successivo provvedimento del 30 giugno, è stato assunto il formale impegno di spesa per l’anticipazione a tutti i 58 Comuni del 70 per cento delle risorse in campo, circa 806mila euro, già raddoppiate dalla Giunta nel 2016 rispetto alle annualità 2014 e 2015.

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Al Tour de France si è accesa la stella di Fabio Aru, straordinario vincitore solitario della quinta tappa, la Vittel – Planche des Belles Filles, di 160,5 km.
Il “Cavaliere dei 4 Mori”, capitano dell’Astana, ha lanciato il suo attacco a 3 km dall’arrivo, staccando tutti. Ha guadagnato subito una manciata di secondi di vantaggio e, con un’azione decisa, l’ha via via incrementato, rintuzzando il tentativo di riaggancio di Chris Froome. E’ arrivato al traguardo con 16″ di vantaggio su Daniel Martin, 20″ su Chris Froome e Richie Porte. Al quinto posto Romain Bardet, a 24″. Soltanto nono Nairo Quintana, a 34″, preceduto da Alberto Contador, giunto 8° a 26″ da Fabio Aru. Chris Froome è la nuova maglia gialla, con 12″ sul compagno di squadra Geraint Thomas e 14″ sullo straordinario Fabio Aru che si è dichiarato un po’ sorpreso di quanto è riuscito a fare, in quanto ha tentato la fuga per sondare le condizioni di forma dei principali avversari e, una volta resosi conto di potercela fare, ha dato tutto, vincendo a braccia alzate.

Il Tour è solo agli inizi ma se è il buon giorno si vede dal mattino, il campione d’Italia promette di essere un grandissimo protagonista della Grande Boucle…

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«Nel bilancio ci sono 3.094 milioni, più 130 per ripianare il disavanzo della sanità già accertato del 2016. Tuttavia, anche se non ci sono ancora dati ufficiali (che comunque arriveranno a breve) si sa già che ci vogliono almeno 250 milioni per coprire la spesa sanitaria del 2016. Come ha fatto anche quest’anno l’assessore della programmazione a sbagliare i conti? Ma soprattutto da dove pensa di prendere i 120 milioni che mancano? Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che ha presentato oggi un’interrogazione urgente indirizzata al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore Raffaele Paci.

«Sin dall’inizio hanno parlato di sprechi e di tagli alla sanità. Non risulta che abbiano eliminato i primi, né che siano riusciti in alcun modo a comprimere la spesa, come dimostrano i conti. Tutti gli anni si assiste a questa pantomima. In compenso, la situazione della sanità sarda è precipitata ben oltre il livello di guardia, come dimostrano anche le preoccupazioni espresse a gran voce dai medici e dal personale del SSR – aggiunge Michele Cossa -. La stessa ASL unica è stata impostata contro il buon senso: avrebbe dovuto centralizzare l’amministrazione e decentrare sui territori l’organizzazione sanitaria, mentre si è fatto l’esatto contrario. La medesima cosa stanno facendo con la grande pianificazione: si fa la la rete ospedaliera senza che si sappia nulla della rete dei servizi territoriali. Un modo di procedere che caratterizza questa maggioranza – conclude Michele Cossa -, che inizia a costruire cominciando dal tetto e non dalle fondamenta.»

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Con un concerto dell’organista ungherese Monika Ruth Vida, venerdì 7 luglio, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari prende il via la terza edizione del Festival organistico internazionale.

Promossa dal Conservatorio di Cagliari, la rassegna è dedicata quest’anno alla musica organistica francese tra Ottocento e Novecento, con un ricco programma fatto di concerti, conferenze e masterclass, che sino a metà dicembre richiamerà in città anche grandi organisti provenienti da tutta Europa.

L’anteprima di venerdì vedrà Monika Ruth Vida (in questi mesi a Cagliari ospite dei programmi di scambio Erasmus attivati dal Conservatorio) affrontare partiture di J. S. Bach, F. Mendelssohn, F. Lizst e L. Vierne.

Dopo l’appuntamento di venerdì il Festival organistico riprende a ottobre con un concerto e una masterclass del francese Frederic Ledroit.

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Sono necessari programmi armonizzati di sorveglianza delle infezioni per individuare in modo tempestivo focolai di queste malattie contagiose, valutare l’andamento dell’incidenza della malattia, fornire stime sul carico della malattia e monitorare efficacemente e in tempo reale la sequenza di diagnosi, trattamento e cura, dicono i deputati.

Poiché l’HIV rimane la malattia trasmissibile con la più elevata stigmatizzazione sociale, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero facilitare l’accesso a trattamenti innovativi, anche per i gruppi più vulnerabili, e adoperarsi per combattere l’impatto sociale. Inoltre, i deputati chiedono agli Stati membri di rendere i test HIV disponibili gratuitamente al fine di garantire una diagnosi precoce.

La tubercolosi (TB) costituisce la principale causa di decesso delle persone affette da HIV ed è diventata una seria minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, in un mondo in cui la mobilità della popolazione è in aumento. Il numero di persone che hanno contratto la tubercolosi nel mondo è aumentato nel 2014 per il terzo anno consecutivo. 

Nel caso dell’epatite C, oltre il 90% dei pazienti non presenta sintomi al momento della contrazione della malattia. Non esiste attualmente negli Stati membri un protocollo standardizzato per lo screening e i dati sulle persone affette dalla malattia potrebbero essere sottostimati. La Commissione dovrebbero pertanto istituire un piano multidisciplinare finalizzato a standardizzare i protocolli di screening, di controllo e di cura per eradicare l’epatite C nell’UE entro il 2030.

I deputati, infine, hanno sottolineato l’importanza di affrontare l’emergente crisi della resistenza antimicrobica esortando i leader UE a istituire misure transfrontaliere di prevenzione e avviare azioni congiunte. 

La risoluzione è stata approvata per alzata di mano.

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«Sulla centrale solare di Gonnosfanadiga ribadiamo quanto detto nei mesi scorsi: un progetto di questo tipo sottrae terreni all’agricoltura ma anche alla disponibilità dei legittimi proprietari. Va bene puntare sulle energie rinnovabili ma non lo si può e non lo si deve fare a discapito di uno dei settori cardine della nostra economia.»Lo scrive in un comunicato il senatore del PD Silvio Lai commentando le affermazioni rese oggi alla Camera dal ministro Gian Luca Galletti. Il rappresentante del Governo ha dichiarato che la decisione finale sul progetto spetterà al Consiglio dei Ministri.

«Su questa vicenda – scrive Silvio Lai – non possiamo che apprezzare l’atteggiamento e la valutazione del Ministero dei beni culturali che ha dato parere negativo al progetto. Questa posizione è in linea sia con quanto avevamo scritto a suo tempo anche per quanto riguarda il progetto di Flumini Mannu in un’interrogazione, sia con quanto deciso dalla regione che aveva detto no alla centrale di Gonnosfanadiga con motivazioni che avevamo condiviso. Ora auspichiamo che il consiglio dei ministri, chiamato a dare un parere definitivo sulla questione dopo il via libera del ministero dell’ambiente ed il parere negativo del Mibact, possa accogliere le ragioni di chi ritiene che non si possa creare un danno evidente ad un comparto sul quale al contrario bisogna investire con determinazione. E non si possono al contempo – conclude Silvio Lai – penalizzare quegli agricoltori che si vedono sottratti i terreni e con essi anche le loro attività.»

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E’ stata rinviata a data da destinarsi l’audizione, fissata per domani mattina alle 10,  del Presidente della Regione Francesco Pigliaru davanti alla Prima e alla Terza commissione in seduta congiunta. E’ confermata invece alle 11,15, in commissione Autonomia, l’audizione del presidente dell’ANCI sulla situazione finanziaria delle province. I lavori del parlamentino, presieduto da Francesco Agus, proseguiranno alle 16. All’ordine del giorno l’esame della situazione finanziaria delle province, l’esame del parere sul Testo unico in materia di turismo, le modifiche della legge regionale statutaria 12 novembre 2013, n. 1 (Legge statutaria elettorale ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna; le modifiche alla legge statutaria 12 novembre 2013, n. 1 (Legge statutaria elettorale ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna) e la mozione 239 sul poligono militare di Capo Teulada, i progetti di implementazione della base, e la presenza delle altre servitù militari nell’Isola.

La commissione Bilancio, presieduta da Franco Sabatini, si riunisce alle 16,30. All’ordine del giorno la proposta di legge 434 Disposizioni transitorie per la sanatoria di situazioni irregolari sugli immobili regionali e il disegno di legge 436 “Reiscrizione delle economie di stanziamento nell’ambito dei trasferimenti di cui al decreto legislativo 21 febbraio 2008, n. 46 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna concernenti il conferimento di funzioni e compiti di programmazione e amministrazione in materia di trasporto pubblico locale)”.

La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra, prosegue per tutta la giornata l’esame della proposta di ridefinizione della rete ospedaliera.

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Proseguono le anteprime estive di “Licanìas”, il festival culturale ed enogastronomico di casa a Neoneli, in provincia di Oristano, quest’anno alla sua ottava edizione, in programma nel consueto periodo di inizio autunno, dal 28 settembre al primo ottobre.

Dopo gli incontri di metà giugno con gli scrittori Gianni Tetti a Mamoiada e Vanessa Roggeri a Fordongianus, la serie di appuntamenti in vari centri dell’isola va avanti questo fine settimana con altre due tappe. Venerdì 7 a Cagliari, il locale Cucina.Eat, in piazza Galilei, ospita una serata di parole, musica, buon cibo e vino: in programma “Parole di not(t)e”, uno spettacolo “EnoMusicoGastronomico” con letture dell’attore e regista teatrale Angelo Trofa e le musiche di Gianluca Dessì e Marco Valentino. Si comincia alle 19.00, con prenotazione obbligatoria al numero 070 09 91 098.

Sabato 8 è invece la volta di Arzachena per un incontro con la giornalista e scrittrice Elvira Serra, a mezzogiorno alle Cantine Surrau. Classe 1972, nuorese trapiantata dal 1999 a Milano, dove scrive di cronaca e costume sul Corriere della Sera e tiene la rubrica “La forza delle donne” sul settimanale “F”, lo scorso settembre ha firmato il suo secondo romanzo, “Il vento non lo puoi fermare” (Rizzoli), a distanza di due anni dal precedente “L’altra” (Mondadori). A dialogare con Elvira Serra sarà Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, presidente dell’ANCI Sardegna e appassionato di lettura.