26 December, 2025

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«La Giornata mondiale dello sport è un’occasione importante per ricordare che lo sport è totalmente in antitesi con gli atti di violenza. È al contrario integrazione e inclusione sociale, regole, vita sana e lotta allo spopolamento e alla dispersione scolastica». A dirlo è l’assessore della Pubblica istruzione e Sport Giuseppe Dessena, a Palazzo Viceregio, per spiegare le motivazioni che guidano le scelte dei finanziamenti regionali per le attività e discipline sportive. «Con la linea B1 di Tutti a Iscol@ abbiamo permesso agli studenti di praticare attività in orario extracurricolare: questo è uno dei provvedimenti più importanti – ha aggiunto Giuseppe Dessena – per contrastare la dispersione scolastica specie nelle piccole comunità e nelle zone interne».
Giuseppe Dessena ha inoltre resa nota l’interlocuzione con il ministero e la Figc perché i ragazzi migranti in Sardegna possano giocare nelle società isolane.

«Un grande progetto – ha concluso Giuseppe Dessena – di integrazione e inclusione che speriamo possa realizzarsi presto.»

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Si è concluso l’esame dei progetti di ricerca presentati da Università, CNR e imprese nell’ambito del Piano Sulcis. Sono 10 i progetti finanziati, a cui sono destinati circa un milione e cinquecentomila euro. I progetti riguardano l’agroindustria, l’energia e l’ambiente, il turismo e lo sviluppo sostenibile.
«Nel Piano si riconosce l’importanza dell’innovazione e della formazione – ha spiegato Salvatore Cherchi, coordinatore dell’attuazione del Piano Sulcis –. A queste azioni il Piano destina circa 50 milioni di euro, interamente già impegnati in importanti programmi proposti da soggetti pubblici e privati. La pubblicazione di questa graduatoria completa il lavoro. Ora tocca ai soggetti che hanno già ricevuto o che riceveranno i finanziamenti, completare o attuare i programmi anche con l’obiettivo di trasformare in impresa i risultati delle ricerche scientifiche».
Il bando è stato pubblicato e gestito dal Centro regionale di Programmazione. L’istruttoria delle proposte è stata fatta da Sardegna Ricerca. L’intera documentazione è consultabile nel sito della Regione.

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Stasera il Governo ha risposto in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, all’interrogazione sul caso AIAS Sardegna/Fondazione Stefania Randazzo (lavoratori non pagati per 9 mesi ed azioni punitive per chi critica l’azienda e chiede somme ai committenti di AIAS, le ASL ed i Comuni) sottoscritta dal deputato del Partito Democratico Francesco Sanna e dai colleghi Giovanna Sanna, Caterina Pes, Marco Meloni, Paola Pinna e Gianpiero Scanu. 

«Il sottosegretario del ministero del Lavoro Franca Biondelli, a nome del Governo – scrive in una nota Francesco Sanna -, ha chiarito che tali azioni dei lavoratori sono pienamente legittime, come ha anche deciso il Consiglio di Stato. Ha poi ricostruito la responsabilità delle amministrazioni nella vicenda.»

«Mi son detto parzialmente soddisfatto della risposta del Governo – aggiunge il deputato del Partito Democratico -. Va bene l’azione degli Ispettorati territoriali del lavoro e la mediazione della Prefettura di Cagliari. Ma occorre esplorare ancora più a fondo la possibilità di esercitare le azioni di vigilanza, di annullamento delle delibere illegittime e forse anche di commissariamento temporaneo degli organi di amministrazione, a tutela dell’esistenza di AIAS stessa.»

«Su questo versante – conclude Francesco Sanna – occorrerà approfondire ancora, da parte del Ministero dell’Interno, sia il percorso giuridico, sia l’indirizzo politico da imprimere agli uffici territoriali del Governo.»

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Una grande kermesse per mettere in vetrina le eccellenze agroalimentari del territorio. A Villanova Truschedu, piccolo Comune di 324 abitanti del Barigadu, nella provincia di Oristano, si scaldano i motori per la “Sagra degli asparagi”, in programma sabato.

La manifestazione è stata rinviata a causa del maltempo che lo scorso fine settimana ha imperversato sull’Oristanese. Un evento che, sotto l’egida dell’amministrazione comunale e della pro loco con il patrocinio della Regione, è giunto alla sesta edizione. Degustazioni, show coking, animazione per le strade del paese e una fiera delle produzioni tipiche: grandi protagonisti gli asparagi, tra le prelibatezze della tavola della Sardegna e uno dei simboli dell’economia di Villanova Truschedu, con coltivazioni che si estendono nelle campagne attorno al paese. Non solo cibo, comunque. Perché nel corso del weekend l’intero paese si aprirà a turisti e semplici curiosi, per una giornata all’insegna delle tradizioni locali. Saranno possibili, infatti, grazie all’impegno delle associazioni culturali, le visite guidate ai tesori del territorio con suggestivi scenari: a partire dalle 9.30 i visitatori potranno usufruire di un servizio con guide turistiche in un percorso unico che si allunga dal nuraghe Santa Barbara al novenario di San Gemiliano sino al punto panoramico di S’Urachi. Storia e saperi che si fonderanno poi con sapori e colori unici del Barigadu. Non mancheranno – a partire dalle 12.30 – le degustazioni di piatti a base di asparagi accompagnati dai vini locali. Nel corso del pomeriggio, lungo le strade del centro storico si alterneranno degli stand con le produzioni di alta qualità e le creazioni dell’artigianato isolano, con il contorno dei costumi  locali della tradizione contadina. Alle 17.00, un intermezzo musicale con balli in piazza con il gruppo “A ballare” di Roberto Fadda ed Emanuele Bazzoni. Nel centro sociale del paese, inoltre, aprirà i battenti una mostra della flora e della fauna della Sardegna, promossa dall’agenzia Forestas, e si ripercorreranno le fasi dell’estrazione di oli essenziali per distillazione con l’esperto Raimondo Usai.

Il sindaco Claudio Palmas mette l’accento sulle finalità della manifestazione. «La Sagra degli asparagi è diventata un appuntamento irrinunciabile per il nostro paese, ma anche per tutto il Barigadu, rappresentando una straordinaria occasione per promuovere e valorizzare le nostre tipicità. Gli asparagi si propongono come uno dei fattori trainanti della nostra economia agricola, vera spina dorsale per il rilancio del territorio.»

Specialità enogastronomiche ma anche cultura e tradizioni che si snoderanno a Villanova Truschedu: «Proprio così – conclude Claudio Palmas – si configura come uno degli eventi più importanti per il Barigadu, visto che proporremo a turisti e semplici curiosi i nostri tesori».

Il programma.

Ore 9.30 – Visita guidata in navetta al nuraghe Santa Barbara, al Novenario di San Gemiliano e al punto panoramico di S’Urachi

Dalle 12.30 alle 14.30 – Degustazione di piatti a base di asparagi

Dalle 17.00 – Degustazione di piatti a base di asparagi e di seguito musica e balli in piazza con il gruppo “A ballare” di Roberto Fadda ed Emanuele Bazzoni.

Durante la giornata, presso il Centro Sociale, sarà possibile visitare la mostra della Flora e della Fauna della Sardegna (a cura dell’Agenzia Forestas) e conoscere le erbe aromatiche, mangerecce e officinali e le diverse preparazioni. Dimostrazione dell’estrazione di oli essenziali per distillazione (a cura di Raimondo Usai).

Il Santuario di San Gemiliano.

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Il Gruppo consiliare Partito dei Sardi ha presentato un’interpellanza in Consiglio regionale per sollecitare la l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione affinché sia attuata in tempi celeri la Legge regionale 22 dicembre 2016, n. 37, che prevede norme per il superamento del precariato nel sistema Regione e altre disposizioni in materia di personale.

Nel documento che vede come primo firmatario il presidente del Gruppo consiliare PdS, Gianfranco Congiu, si chiedono lumi all’assessorato degli Affari generali, personale e riforma della Regione, sulle notizie informali raccolte dai consiglieri del PdS, per cui le procedure di stabilizzazione del personale precario attivamente impiegato negli uffici della Regione sarebbero state sospese nell’attesa della pubblicazione dei decreti delegati della riforma a firma del ministro Maida, emanata dal Governo nazionale.

«È inaccettabile che non siano applicate norme che sono di esclusiva potestà della Regione Sardegna, tanto più se questo ritardo è dovuto all’attesa di pubblicazione dei decreti attuavi di leggi nazionali, peraltro successive alla legge approvata dal Consiglio regionale nel dicembre 2016 e pertanto già vigente e immediatamente applicabile, senza la necessità di aspettare l’entrata in vigore di alcun altro provvedimento legislativo di terzi – spiega Gianfranco Congiu –. Evidentemente non ci si rende conto che dalla puntuale attuazione della legge regionale 37/2016 dipende il buon funzionamento della macchina amministrativa regionale, oltre al rispetto dei diritti di centinaia di lavoratori precari che, di fatto, garantiscono il regolare andamento degli uffici regionali.»

La Legge regionale 37/2016, approvata dal Consiglio il 22 dicembre 2016, prevede, precisamente all’articolo 3, procedure di “reclutamento speciale” che, compatibilmente con i vincoli alle assunzioni e nel rispetto delle limitazioni finanziarie previste dalla normativa vigente, la Giunta regionale approvi, su proposta dell’Assessore competente in materia di personale, un Piano pluriennale per il superamento del precariato nel sistema Regione. Attraverso tale Piano è possibile la stabilizzazione mediante assunzione a tempo indeterminato del personale non dirigente con contratti a termine in possesso dei requisiti previsti dalla medesima disposizione maturati presso le amministrazioni del sistema Regione. Le stime parlano di circa 400 dipendenti con contratti a tempo determinato che lavorano all’interno del sistema Regione (100 direttamente impiegati negli uffici regionali e 300 in enti e istituzioni collegate), per i quali la legge 37/2016 contempla diversi procedimenti di superamento del precariato, o attraverso la stabilizzazione a domanda dei lavoratori o con più forme di concorsi pubblici.

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L’assemblea ordinaria del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato oggi la relazione finanziaria annuale 2016 e la distribuzione di un dividendo complessivo di euro 17.980.793,63 milioni da attribuire come segue:

• alle azioni di risparmio (numero cedola 22) un dividendo unitario complessivo di 0,53 euro, di cui 0,15 euro a fronte della mancata erogazione per l’esercizio 2015;

• alle azioni privilegiate (numero cedola 14) un dividendo unitario di 0,35 euro;

• alle azioni ordinarie (numero cedola 15) un dividendo unitario di 0,32 euro.

Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 17 maggio 2017, con data di “stacco” delle cedole il 15 maggio 2017 e record date il 16 maggio 2017.

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«Siamo soddisfatti per l’annullamento in autotutela del bando “Aiuti per Progetti di Ricerca e Sviluppo”. Mandarlo avanti sarebbe stato non solo un atto di arroganza ma anche un insulto a tante aziende serie che ingiustamente sarebbero state tagliate fuori.»
Lo ha detto il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che assieme ai colleghi Attilio Dedoni e Luigi Crisponi aveva chiesto chiarezza con un’interrogazione indirizzata al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore della Programmazione Raffaele Paci sulle modalità operative del Bando.

«Abbiamo contribuito attivamente all’ottenimento di questo risultato, e diamo atto all’assessore Paci della decisione di riproporre immediatamente un nuovo bando con una dotazione finanziaria 25 milioni di euro invece che i 6 e mezzo del precedente. È una boccata d’ossigeno di cui c’era bisogno. Ora le aziende sarde interessate a farlo avranno la possibilità di presentare i propri progetti di Ricerca e sviluppo – ha concluso Michele Cossa -, sperando che la lotteria del bando a sportello non produca risultai opposti a quelli che tutti si auspicano.»

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A distanza di un anno, il gruppo Cas@ Iglesias ha presentato una nuova interpellanza al sindaco Emilio Gariazo e all’assessore del Patrimonio Alessandro Pilia, per discutere del monitoraggio del patrimonio immobiliare del comune di Iglesias.

Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, nel ricordare che il Comune è proprietario di un ingente patrimonio immobiliare, sottolinea che è anche firmatario di un protocollo di Intesa con l’Igea spa, la società in House della Regione, che ha per oggetto il trasferimento della proprietà dei beni riqualificati attraverso i fondi comunitari (POR 2000/2006) ed in particolare la misura 4.5 (Potenziare e qualificare l’industria turistica della Sardegna Fondo Strutturale interessato: FESR Asse prioritario di riferimento: IV – Sistemi Locali di Sviluppo).

L’obiettivo dell’interpellanza è quello di conoscere:

  • se è stato stipulato il rogito notarile relativo agli immobili oggetto della riqualificazione attraverso il POR Sardegna 2000/2006 ed in particolare: Ex Caserma, ex Autorimessa, ex Ospedale, ex Asilo Renzo, Piazzale Villamarina e illuminazione;
  • quale è la consistenza del patrimonio immobiliare comunale ad uso abitativo e a quanto ammontano le entrate derivanti dai canoni di locazione, concessione o affitto di tutto il patrimonio (sia ad uso abitativo che non abitativo) dal 2013 ad oggi;
  • quali sono gli immobili concessi ad Associazioni senza fini di lucro e a quali condizioni contrattuali;
  • quali sono gli immobili che costituiscono il patrimonio immobiliare indisponibile del Comune di Iglesias e il loro attuale utilizzo.

Inoltre, con l’interpellanza il gruppo Cas@ Iglesias  formula istanza all’Amministrazione comunale di istituire uno stradario aggiornato in cui siano indicate le strade di proprietà comunale, le strade private ad uso pubblico e le strade private.

Il gruppo Cas@ Iglesias, infine, chiede di conoscere i risultati delle azioni intraprese dall’Amministrazione sui seguenti punti: recupero delle morosità dei conduttori; attuazione del piano di vendite degli immobili; manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio di proprietà comunale.

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L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha illustrato alla commissione Governo del territorio presieduta da Peppino Pinna (Udc Sardegna) i principali contenuti del Dl n. 408 (Disposizioni urgenti in materia di urbanistica ed edilizia).

«Questo disegno di legge – ha detto Cristiano Erriu – può essere definito come un provvedimento organico di governo del territorio perché, partendo dal riordino di molti aspetti della materia urbanistica ed edilizia, incide profondamente sulle situazioni ad esse collegate, dal paesaggio alle zone rurali, dai beni culturali e identitari alle strutture ricettive.»

Cristiano Erriu, sottolineando il carattere innovativo del provvedimento sotto il profilo della chiarezza e della semplificazione, ha ricordato che il disegno di legge «è frutto di un lungo confronto con tutti i portatori di interesse, dalle professioni tecniche alle amministrazioni locali, attraverso il quale riteniamo di essere arrivati ad un testo di facile applicazione in grado di rilanciare su basi nuove un settore vitale per l’economia della Sardegna. Per questo – ha aggiunto – Cristiano Erriu – ferma restando l’autonomia del legislatore, auspico una larga condivisione della proposta in tempi contenuti, anche perché il vero confronto sulle diverse visioni del governo del territorio si svilupperà poi attorno alla legge urbanistica».

Il Dl n. 408 è stato successivamente esposto alla commissione in tutti i suoi dettagli dai tecnici dell’assessorato.

Composto da 6 capi, si tratta di un ampio intervento di manutenzione legislativa che modifica in modo significativo ben 5 leggi regionali: la 23/85 (Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatorie di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione di procedure espropriative), la 45/89 (Norme per l’uso e la tutela del territorio regionale), la 8/15 (Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio), la 28/98 (Norme per l’esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica trasferite alla Regione autonoma della Sardegna) e, infine, la 12/94 (Norme in materia di usi civici).

Il testo contiene inoltre una analisi sui profili tecnico-normativi di diritto interno con puntuali riferimenti alla legislazione regionale e nazionale ed alla giurisprudenza in materia della Corte Costituzionale, una sintesi delle proposte fin qui presentate dai diversi gruppi consiliari ed una scheda sulla qualità della normazione.

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L’Università degli Studi di Cagliari e Accenture hanno siglato oggi un accordo di collaborazione che rafforza la sinergia delle due realtà nel territorio. Obiettivo comune è fornire un contributo efficace alla realtà economica e occupazionale sarda che scaturisce dall’incontro tra l’alta formazione e il mondo scientifico e imprenditoriale.
Il centro di competenze tecnologiche che Accenture, insieme ad Avanade, ha inaugurato nel 2015, conta oggi complessivamente circa 300 dipendenti in prevalenza laureati in Informatica, Ingegneria, Matematica e Fisica e con un’età media di 27 anni. Il centro è espressione del costante impegno e della capacità di Accenture di investire sui giovani e sulla formazione di nuovi talenti, in linea con le nuove competenze richieste dal mercato e in forte sinergia con l’Università di Cagliari con la quale sono state avviate in questi anni efficaci iniziative di alta formazione.
«Questo accordo va nella direzione che l’Università degli Studi di Cagliari ha intrapreso e intende rafforzare nel tempo – è il commento del Rettore, Maria Del Zompo -. Fare cultura, intensificando sempre più il rapporto con il territorio è il nostro obiettivo. Siamo molto soddisfatti dell’intesa con Accenture, che si aggiunge a quelle raggiunte con altre importanti realtà del settore. Ci auguriamo che con il loro centro di competenze tecnologiche possa crescere la collaborazione sia nei progetti di ricerca sia nella formazione post laurea e post diploma, in cui l’Università degli Studi di Cagliari recita un ruolo di primo piano».
«Dal bacino universitario di Cagliari selezioniamo talenti competenti e motivati che occupiamo nel territorio, valorizzandoli al contempo in un contesto internazionale – ha detto Raffaele D’Orsi, Managing Director Accenture Technology Global Delivery Network –. Nell’arco dei prossimi due anni ci siamo posti l’obiettivo di assumere almeno 100 persone: con questo piano di crescita l’Università degli Studi di Cagliari è un partner imprescindibile per condividere una strategia di formazione a lungo termine su temi specifici e centrali nel mondo lavorativo di oggi, attento alle nuove competenze tecnologiche e digitali ma anche alla parità di genere e alla valorizzazione della diversità. Crediamo fortemente che questa sinergia non possa che creare valore ai talenti e al territorio.»
Alla sigla dell’accordo erano presenti il direttore generale dell’Ateneo, Aldo Urru, il delegato del Rettore per l’ICT, Gianni Fenu, e Salvatore Liberato, senior manager di Accenture Technology.
Tra le iniziative intraprese in questi due anni la creazione di percorsi di formazione dedicati a tecnologiche innovative, come il corso di specializzazione in applicazioni Web e IoT; l’organizzazione di tirocini post laurea; la collaborazione in attività didattiche e di ricerca e i progetti speciali come “Palestra delle Professioni Digitali” il percorso formativo gratuito realizzato da Accenture insieme a una rosa di partner tra cui l’Università di Cagliari, che ha l’obiettivo di migliorare la possibilità di occupazione di neolaureati in percorsi prevalentemente umanistici, verso le professioni digitali più richieste dal mercato.
Accenture è presente in Italia da 60 anni dove occupa 12mila persone che lavorano da sedi presenti su tutto il territorio nazionale. Il centro di Cagliari è nato su modello dell’esperienza di Napoli, dove Accenture ha aperto nel 2001 un importante centro di competenze tecnologiche che impiega oggi 1.300 persone. Entrambe queste realtà sono parte integrante della rete di oltre 50 centri di Delivery di Accenture presenti in tutto il mondo e costituiscono un elemento chiave della “Accenture Innovation Architecture”, che integra le capacità di Accenture – ovvero le ricerche, le acquisizioni, i Lab, gli Studio, gli innovation center e i delivery center – per sviluppare, realizzare, scalare e accelerare l’innovazione per le aziende.