25 December, 2025

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«In tutta Italia i territori devono essere ascoltati sul problema dell’amianto nelle aree cosiddette extra SIN, cioè quelle degli ex poli industriali contaminati che si trovano fuori dai Siti d’interesse nazionale. In Sardegna abbiamo problematiche importanti a Oristano e a Ottana, per esempio. Ma in generale a oggi manca ancora una mappatura completa contenente sia il dato sanitario che quello ambientale per la successiva bonifica e, a nome di tutte le Regioni, ne ho sollecitato il rapido completamento.»

Lo ha detto, ieri a Roma, l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano, intervenuta in qualità di coordinatrice della Commissione ambiente in Conferenza delle Regioni alla seduta congiunta del ‘Tavolo di coordinamento inter-istituzionale amianto’.

«La richiesta è stata ampiamente condivisa dal Tavolo e il suo Nucleo tecnico operativo ha presentato uno specifico piano biennale di attività – ha proseguito Donatella Spano -. Dobbiamo avere una fotografia che includa anche i territori extra SIN, necessaria a dare finalmente risposte sia in termini di salute delle popolazioni che di sviluppo economico delle aree attualmente contaminate dall’amianto.»

Il tavolo istituzionale, coordinato dal ministero della Sanità, è composto dai ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e Finanza, del Lavoro e della Giustizia, dall’Anci, dall’Upi e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con le sue commissioni.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha partecipato oggi al 21esimo Meeting di primavera che si è tenuto ad Arborea per raccontare il mondo delle campagne, incontrando amministratori, imprenditori, studenti e cittadini. L’impegno di tornare in città era stato preso lo scorso 10 marzo quando Pierluigi Caria, con il vice presidente Raffaele Paci, aveva incontrato i vertici di Bonifiche Ferraresi Spa e gli amministratori locali, a poche settimane dalla chiusura della vendita di SBS al colosso nazionale dell’agroalimentare. Il titolare dell’Agricoltura, accompagnato dal sindaco Manuela Pintus e dai consiglieri regionali del territorio, ha visitato le eccellenze produttive del lattiero caseario, delle carni bovine, dell’ortofrutta.
«Andare sul campo, uscire dagli uffici per incontrare gli amministratori, gli imprenditori e gli studenti è il modo di migliore per raccogliere idee e suggerimenti su come intervenire per valorizzare e supportare i progetti produttivi più promettenti – ha detto Pierluigi Caria -. Il distretto di Arborea è un modello delle buone pratiche sull’agroalimentare non solo per la Sardegna, ma per l’Italia intera. Ed è da questi tanti modelli che abbiamo sparsi su tutta l’Isola che dobbiamo ripartire, condividendo con chi è rimasto indietro le esperienze imprenditoriali di successo.»
Particolare soddisfazione per la visita, tanto attesa, è stata espressa dal sindaco Manuela Pintus che oggi ha avuto modo di illustrare a Pierluigi Caria anche le difficoltà che devono affrontare ogni giorno le imprese del territorio.
Questa mattina c’è inoltre stata la firma del protocollo d’intesa tra Regione e Banca di credito cooperativo di Arborea sul prestito agrario di conduzione. Il provvedimento, studiato dall’assessorato dell’Agricoltura e già sottoscritto dal Banco di Sardegna, prevede una dotazione finanziaria di 2,5 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Si tratta di aiuti in conto interessi per operazioni di credito a breve termine, della durata massima di 12 mesi.
«Voi siete il futuro dell’agricoltura sarda. Un’agricoltura che stiamo sostenendo con i progetti Terra ai giovani e con le diverse Misure del Programma di sviluppo rurale: prima fra tutte la 6.1 sul Primo insediamento dei giovani in agricoltura – ha detto Pierluigi Caria rivolgendosi alle centinaia di studenti degli istituti superiori di agraria della Sardegna e agli universitari delle Facoltà di Agraria e Veterinaria di Sassari intervenuti al 21esimo Meeting agricolo -. Come Regione puntiamo a sviluppare un’agricoltura produttiva, istruita, moderna e di precisione che si costruisca da un lato fra i banchi di scuola e dall’altro attraverso le esperienze pratiche dei nostri genitori.»

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Sono stati presentati giovedì pomeriggio, presso l’Auditorium della Città Studi di Biella, i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia che si disputeranno a Biella dal 3 al 9 luglio 2017. Saranno il più importante evento del 2017 per atleti con disabilità intellettiva. Si svolgeranno gare di nuoto, bocce, volley, flag rugby, bowling, equitazione, nuoto acque aperte, vela sperimentale nei principali impianti sportivi della città. Saranno presenti i giudici, gli arbitri ed i cronometristi delle Federazioni e degli Enti di Promozione per le diverse discipline sportive interessate.

I numeri: 1.500 atleti, 250 dirigenti, 1.000 volontari, 1.200 familiari, 7 stati stranieri (Germania, Austria, Finlandia, Cipro, Canada, Portogallo e Repubblica di San Marino), 4.500 persone coinvolte.

Al lancio evento ha partecipato un pubblico numeroso che ha accolto con un caloroso applauso la sfilata degli atleti dell’Asad Biella e i due testimonial Rubina Morovich e Andrea Ferraro. Seduti in sala amministratori, rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose.

Ad aprire i saluti il prefetto Annunziata Gallo: «A Biella è già iniziata la festa».

Il vescovo di Biella, S.E. Mons. Gabriele Mana ha sottolineato il valore dell’inclusione: «Abbiamo bisogno di una comunità che ci guarisca da tutto. Camminiamo come individui e non come persone. Vedo questi giochi come un invito a tutti ad andare a scuola per salvarci dal cinismo e per coltivare reciprocità e fratellanza. Ho già vissuto a Biella nel 2012 giornate indimenticabili».

L’assessore allo Sport del comune di Biella Sergio Leone: «Siamo onorati di avere di nuovo ospiti più di 3mila persone che cambieranno il volto della nostra città. Abbiamo un’impiantistica sportiva di prim’ordine che farà svolgere al meglio tutte le disciplina. In fondo una città a misura di atleti special è una città migliore».

L’assessore regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris: «I Giochi nazionali estivi di Biella sono la conferma di quanto ampio sia il panorama dell’offerta sportiva nel nostro Piemonte, permettendoci di vivere con piena consapevolezza e grande passione queste competizioni tra giovani davvero speciali. È bello vivere con voi la grandezza della vita attraverso lo sport. Grazie a chi si è prodigato in modo volontaristico».

Molto toccante la testimonianza di Nadia Giordano, mamma dell’atleta Rubina Morivich: «Grazie a Special Olympics abbiamo scoperto un nuovo mondo. Rubina ha imparato a farsi la valigia da sola e ad essere autonoma».

Charlie Cremonte, direttore regionale Special Olympics Team Piemonte: «I nostri giochi non sono solo il frutto del comitato organizzatore. Chi ce lo ha fatto fare? 1.500 atleti. In quanti siamo? Tantissime realtà ci affiancano, il territorio c’è. Con Special Olympics vogliamo attivare un cambiamento culturale concreto».

Susanna Rovere, direttore provinciale e vice presidente Col Biella ha evidenziato il valore e il numero dei volontari: «Numeri impressionanti, parliamo di 1.000 volontari per 1.500 atleti. E poi ci sono le scuole. Abbiamo incontrato 4.500 atleti sul territorio e circa 500 studenti della scuola materna primo ciclo e delle superiori saranno protagonisti delle dimostrazioni dei progetti YAP e MATP».

I Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia hanno ottenuto il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del ministero della Salute, del ministero degli Affari Esteri, del ministero della Difesa e delle Federazioni FIBA, FGI, FIN, FIDAL, FISB, FIG, FIPAV, FITET, FIC.

L’evento apripista dei Giochi sarà il “Torch Run”: nei 15 giorni precedenti l’evento, un gruppo di tedofori porterà la torcia olimpica in 80 comuni grandi e piccoli del Piemonte in modo particolare nei comuni del Biellese e del Vercellese. Paolo Vialardi, responsabile del Torch Run: «Ogni sera arriveremo dove c’è una corsa podistica, chiunque potrà fare un pezzettino di corsa con la torcia verso Biella».

La cerimonia di apertura si terrà martedì 4 luglio 2017 alle ore 20,30, presso lo Stadio “La Marmora-Pozzo” in viale Macallè a Biella. Tutte le sere saranno organizzati eventi ma l’invito rivolto a tutti è quello di partecipare e andare a vedere le gare e sostenere l’evento acquistando le magliette e i braccialetti ufficiali.

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Nuovo prestigioso riconoscimento per la ditta “Sa Craberia – latte di Capra fresco” una piccola azienda artigiana agro-pastorale situata a Carbonia in località Medau Brau che alleva capre murciane. Dopo aver ricevuto il 1° posto con il “Miglior Yogurt Naturale di Capra d’Italia” il 29 ottobre 2016, il titolare Antonangelo Brau con il suo staff “a livello familiare”, ha continuato a perseguire il  progetto di far conoscere “un prodotto caprino Sardo di qualità” e con tenacia e tanta voglia di far assaporare i sapori e tradizioni della Sardegna, si è iscritto alla manifestazione ITALIAN CHEESE AWARDS 2017.  Giovedì 16 marzo è entrato in Nomination con lo “Stracchino di capra” traprimi 10 formaggi d’Italia “Categoria Formaggio Freschissimo”

«E’ un risultato per noi importantissimo e di speranza per tutte le piccole realtà Sarde agro-pastorali che quotidianamente affrontano tanti sacrifici e difficoltà, soprattutto chi come noi opera nel Territorio del Sulcis Iglesiente – dice con evidente emozione Antonangelo Brau -. Aspettiamo fiduciosi e con molta umiltà il verdetto del 24 aprile, data in cui saranno selezionati i 3 formaggi per categoria che accederanno alla finale in programma il 21 ottobre a Bergamo.»

La manifestazione è inserita all’interno della settima edizione di “Formaggio In Villa ’17 – Rassegna nazionale dei migliori formaggi”, in programma dal 22 al 25 aprile a Villa Farsetti, Via Roma 1, Santa Maria di Sala, a Venezia.

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Sono stati numerosi i partecipanti al primo appuntamento del ciclo di racconti “Esperienze di viaggio”, organizzato dall’Associazione Culturale Events Planning, svoltosi ieri a Cagliari, presso l’auditorium di via Principe Amedeo. La presidente dell’associazione, Antonella Fiori, dopo i dovuti saluti e i ringraziamenti ai partecipanti ha raccontato, con l’ausilio di slide e fotografie, la sua esperienza di viaggio a Fukuoka, prefettura di Kyushu sita a sud del Giappone. Tramite le fotografie ha reso vivo l’interesse dei partecipanti verso le abitudini, i luoghi di preghiera e i loro significati, le tradizioni, gli abiti e le abitazioni tipiche giapponesi.

Per quale motivo è partita a Fukuoka?

«Sono appassionata del Giappone e della loro lingua. Il mio viaggio, durato due mesi, è stato a scopo lavorativo ma soprattutto di arricchimento culturale – racconta Antonella – ho conosciuto personalmente la gentilezza e la disponibilità del popolo giapponese.»

Quali altri progetti ha l’Associazione Culturale Events Planning?

«Nel corso dell’anno si attiveranno corsi di lingua e lettura giapponese, corsi di informatica per adulti, laboratori di kamishibai, un ciclo di storie d’oriente e corsi di lingua inglese per i bambini.»

Il prossimo appuntamento?

«Continuando con i racconti di viaggio, il prossimo l’appuntamento sarà giovedì 4 maggio nel quale il fotografo freelance Lorenzo Uccheddu racconterà la sua esperienza attraverso le slide ma soprattutto allestiremo una sua mostra fotografica. La sede della conferenza sarà presto nota attraverso il nostro blog (eventsplanningblog.wordpress.com) e la pagina Facebook (Associazione Events Planning di Cagliari).»

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In occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma una delegazione del Parlamento europeo guidata dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e composta dai Vice Presidenti e dai Presidenti dei gruppi politici è stata ricevuta oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo il discorso pronunciato dall’on. Tajani in presenza del Capo dello Stato. 

Signor Presidente,

La ringrazio per aver accettato di incontrare i rappresentati dei popoli europei alla vigilia delle celebrazioni per i sessant’anni della firma dei Trattati di Roma. 

I cittadini sono i veri protagonisti della grande avventura della democrazia europea. La forza e la legittimazione delle nostre azioni derivano dalla loro partecipazione.

Per questo mi preoccupa molto il senso di disaffezione che cresce in una parte rilevante dell’opinione pubblica. Se vogliamo rilanciare la nostra Unione è necessario, prima di tutto, riavvicinare le istituzioni ai nostri cittadini. 

E’ il principale impegno del mio mandato. Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali devono essere in prima linea su questo fronte.

Con questo spirito, con i Presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo e i suoi Vice Presidenti, abbiamo voluto celebrare questo anniversario a Norcia. E’ un modo per testimoniare che l’Europa non dimentica, che è capace di essere vicina, di dare solidarietà concreta.

Tre giorni fa ognuno dei 751 parlamentari europei ha ceduto simbolicamente, per un giorno, il suo posto a un cittadino. Studenti, lavoratori, artigiani, ricercatori, liberi professionisti, imprenditori, artisti, hanno discusso insieme sul futuro della nostra unione.

Le istituzioni europee non possono restare rinchiuse in castelli col ponte levatoio alzato. Noi parlamentari, per primi, insieme a chiunque altro eserciti un ruolo di responsabilità, abbiamo l’obbligo di aprire le porte, uscire, ascoltare, discutere. Capire. Mettere i problemi, la dignità delle persone al centro.

Signor Presidente, ho molto apprezzato la lungimiranza dei suoi richiami alla necessità di un vero rilancio del progetto europeo. Lei ha ragione quando afferma che, fatti gli europei, bisogna fare l’Europa.

E’ vero, i nostri cittadini si sentono europei, ma vogliono un’Europa diversa, meno distante e autoreferenziale. Capace di rispondere alle loro preoccupazioni: la disoccupazione dei giovani, il terrorismo, l’immigrazione, la difesa dei diritti e della pace nel mondo.

Se non sapremo colmare il vuoto lasciato da questa Europa incompiuta, ancora a metà del guado, saranno altri a occuparlo.

Magari propendo soluzioni di ripiegamento nazionale, meno solidali, tornando all’orgoglio dell’ognuno per sé.

Sarebbe un grave errore, come ci insegna il nostro passato non così remoto. Queste false risposte politiche – isolazionismo e protezionismo – sono simili a quelle già sperimentate sia sul finire della prima globalizzazione, all’inizio del XX secolo, che nel periodo tra le due guerre.

Rinacquero i dazi, gli ostacoli alla libertà di movimento. Fu, anche allora, la risposta alla paura, all’angoscia di chi temeva di perdere il posto di lavoro a causa dei nuovi arrivati.

Purtroppo, sappiamo tutti come andò a finire.

Ma sarebbe un errore altrettanto grave non capire queste paure, il disorientamento provocato da una globalizzazione che ha lasciato indietro troppe persone.

In un mondo che cambia rapidamente, con le tecnologie, il commercio che fanno cadere confini e barriere, è semplicemente illusorio pensare di potersi rinchiudere in se stessi. Lasciare il resto del mondo fuori dalla porta.

Solo uniti possiamo davvero affrontare le sfide globali, rassicurare chi ha paura, dissolvere le angosce di chi non riesce a immaginare un futuro migliore per se e per i propri figli. 

A febbraio, il Parlamento europeo ha aperto questo grande dibattito sul nostro futuro. I tre Rapporti che abbiamo approvato indicano l’esigenza di mutamenti profondi, non di facciata.

Domani, 27 capi di Stato e di Governo, con i vertici delle istituzioni europei, firmeranno una Dichiarazione solenne che riflette la necessità di questi mutamenti.

Non è un’occasione retorica, ma un vero impegno politico davanti ai nostri cittadini per costruire un’Unione più forte, efficace, giusta e solidale.

L’Europa è una storia di successo quando sa incarnare un sogno di progresso, prosperità, libertà e pace.

Signor presidente, come Lei, sono convinto che gli europei non abbiano perso la voglia di sognare. Sta a noi, oggi, cambiare questa Europa, dandole gli strumenti per garantire un futuro migliore ai nostri giovani.

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Buone notizie per la casa dell’ex mutilato di Sant’Antioco, locale acquistato e appena ristrutturato dal Comune, situato nella centralissima piazza Repubblica, che pare destinato ad ospitare il nuovo infopoint turistico ufficiale della città. Tra i punti discussi nell’ultima riunione del Consiglio comunale svoltasi il 9 marzo scorso inerente l’approvazione del Bilancio di previsione, infatti, c’era la consueta approvazione del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, documento nel quale potrà essere inserito anche l’edificio di via Roma.

La posizione centrale della struttura, infatti, può garantire un’ottima fruibilità per i turisti oltre che facilità di accesso per gli addetti ai lavori. Sull’argomento sono vigili le opposizioni.

«Si spera che la prossima Amministrazione possa trovarlo pronto, in modo da poterlo sottoporre rapidamente a bando pubblico – ha affermato nel suo intervento il consigliere d’opposizione Salvatore Massa -, per garantire la gestione da parte di personale competente e qualificato nel settore del turismo oltre che con certificazione della conoscenza delle lingue.»

Nel corso del dibattito, le opposizioni hanno anche auspicato che l’approvazione del piano alienazioni e valorizzazioni possa servire finalmente a regolamentare l’affidamento delle proprietà comunali, garantendo la regolarità a tutto ciò che verrà messo a bando in futuro.

Tito Siddi

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Nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo Carbonia Studia 2017, programma di conferenze dedicate all’antropologia, all’archeologia e alla storia, organizzato da diversi anni dal comune di Carbonia.

Giovedì 30 marzo, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale (piano terra), all’interno del Parco Villa Sulcis (ingresso da viale Arsia), l’archeologa Emanuela Solinas presenterà “Territori sommersi e paesaggi costieri. Scoperte di archeologia subacquea”.

Le differenze fra il territorio emerso e quello sommerso sono numerose. L’incontro cercherà di capire con quale approccio si indaga sugli antichi approdi e sugli insediamenti costieri. Le ricerche e le scoperte subacquee, effettuate anche nel Sulcis (Capo Malfatano, Nora, Sant’Antioco), restituiscono dati fondamentali sulla reale conformazione storica delle coste e rappresentano validi strumenti di conoscenza dei cambiamenti climatici in atto.

 

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Domenica 26 marzo, ore 17.30, al Teatro delle Saline – piazza Billy Sechi, Cagliari – per la rassegna “Famiglie a Teatro 2017“, verrà messo in scena lo spettacolo “Biancarentola e Cappuccino”, della compagnia Botte e cilindro.

Nel bosco delle fiabe c’è sempre un gran via vai, specie la domenica sera. Se poi a raccontar le storie è un arzillo nonnetto, che non ricorda bene le cose e si confonde facilmente, allora il bosco diventa super trafficato. Che succederebbe, ad esempio, se il Lupo di Cappuccetto Rosso, sbagliando sentiero, finisse a casa della strega di Hansel e Gretel? E se Biancaneve, smarrita tra gli alberi, trovasse rifugio, non dai sette nani, ma dai tre porcellini? E se nel cestino di Cappuccetto Rosso non ci fosse la torta per la nonna, ma la mela avvelenata destinata a Biancaneve? E se lo specchio magico, stufo dei continui interrogativi della regina Grimilde, decidesse di lanciarle un incantesimo per farla stare zitta?

La compagnia Botte e cilindro  presenta “Biancarentola e Cappuccino”. Lo spettacolo è interpretato da Daniela Cossiga, Antonella Masala e Luca Dettori, che è anche l’autore della commedia, scritta partendo da un idea originale di Sante Maurizi. La regia della messa in scena è a cura dei tre interpreti. Stefano Cossu presta la voce allo Specchio Magico. Le scene sono state realizzate da Michele Grandi e Claudia Spina. Le luci sono di Paolo Palitta, i costumi di Daniela Cossiga e Claudia Spina. Musiche originali di Mario Chessa. Illustrazione in locandina di Giusi Casada.

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L’ufficio postale di Carbonia Centro, in piazza Rinascita, è stato premiato a Roma, nel corso dell’annuale meeting organizzato dall’Area Centro (Sardegna, Lazio e Abruzzo) di Poste Italiane nella sede di Confindustria. Nell’incontro sono stati premiati i migliori uffici postali tra i 1.800 delle tre regioni che hanno raggiunto risultati di eccellenza nel secondo semestre del 2016.

Focus del meeting è stata la figura dell’operatore di sportello, ovvero il ruolo che rappresenta il vero punto di contatto quotidiano tra Poste Italiane e i cittadini, la figura professionale di riferimento per tutti i target di clientela, il volto aziendale dal quale, oltre alla professionalità, ci si aspetta un sorriso, un consiglio, un approccio relazionale incentrato sulla conoscenza reciproca e sulla fiducia. Oltre ai 480 operatori di sportello provenienti dalle tre regioni, di cui 66 dalla Sardegna, e assoluti protagonisti della giornata, al meeting hanno partecipato dirigenti nazionali, 17 direttori provinciali e altre figure professionali di staff.

In particolare, nella categoria degli uffici postali caratterizzati da un alto traffico di clientela delle tre regioni, quello di Carbonia ha ottenuto un primo posto per i risultati complessivi raggiunti.

A ritirare il premio, in rappresentanza dell’ufficio postale, è stato l’operatore di sportello Angelo Rosas.

Al termine della manifestazione, la responsabile dell’Area Centro, Tiziana Morandi, ha sottolineato le sfide e le opportunità che Poste Italiane deve raccogliere: innovazione, semplificazione, accompagnare le famiglie e la Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale. «Abbiamo voluto dedicare questo importante appuntamento agli operatori di sportello – ha spiegato Tiziana Morandi – che ogni giorno sono al servizio dei cittadini con dedizione e professionalità. Chi sceglie Poste Italiane, oltre alla consapevolezza di poter contare su prodotti sicuri e affidabili, su servizi sempre più innovativi e a misura del cittadino, apprezza certamente anche la cortesia, la competenza e la professionalità dei nostri colleghi sportellisti. I risultati raggiunti, non solo dalle eccellenze che in questa occasione hanno ricevuto un riconoscimento ma complessivamente da tutti uffici postali, confermano il ruolo fondamentale che l’Azienda gioca nelle scelte dei risparmiatori e delle imprese sul territorio, anche nelle realtà più piccole».