25 December, 2025

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha approvato una delibera che fissa nuovi obiettivi e la riqualificazione del personale per l’Agenzia Forestas. «Il ruolo di Forestas viene ancor più definito e rilanciato – spiega l’assessore Spano -, soprattutto nell’attività di protezione civile e per la valorizzazione del sistema forestale».
In quest’ottica, vengono indicate come prioritarie l’attività di prevenzione diretta e indiretta contro gli incendi boschivi, con un ruolo di supporto nelle emergenze e nel post emergenza, l’esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dei territori a rischio, la sistemazione idraulico-forestale, il rimboschimento e il rinsaldamento, attività di presidio idraulico e idrogeologico. Sempre sul fronte della difesa del suolo, a Forestas è stato assegnato un programma straordinario di interventi di pulizia degli alvei fluviali da vegetazione e materiali ingombranti, su tutto il territorio regionale. Tra le nuove priorità, è rafforzato il supporto all’Unità di Progetto nelle azioni di contrasto ed eradicazione alla Peste suina africana.
«Un compito fondamentale, e per questo espressamente inserito tra gli obiettivi, è quello della riqualificazione del personale. Sulla base di quanto previsto nella legge forestale – ricorda l’assessore dell’Ambiente -, i vertici di Forestas hanno predisposto un regolamento che consenta le progressioni e di affrontare la problematica del passaggio a mansioni superiori. Questa opportunità potrà riguardare il personale con titolo di studio della scuola dell’obbligo. E’ importante poter sviluppare e certificare tutte le competenze necessarie per le attività specifiche e nuove di Forestas. In finanziaria, inoltre, – prosegue Donatella Spano -, abbiamo previsto otto milioni in più per il funzionamento dell’agenzia: sono risorse che consentiranno di organizzare ancora meglio la copertura sul territorio di tutte le attività e in particolare affrontare in maniera ottimale la prossima campagna antincendio.»
Oltre al rafforzamento degli interventi di supporto all’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, l’assessorato ha affidato a Forestas progetti pilota innovativi, come la predisposizione della cosiddetta contabilità ambientale e la valorizzazione ecosistemica di realtà economiche.

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Si terrà l’8 aprile, con inizio alle 15.30, presso il Centro Polivalente di piazza Nuccio Floris, a Oschiri, il convegno scientifico-antropologico sui gioielli della dieta sardo-mediterranea denominato “Panada di Sardegna”, terza tappa di un viaggio incominciato con le comunità di Cuglieri e Oschiri, il 2 aprile 2016 ad Assemini  con la prima tappa “Cent’annus papendi panada”, seguita dalla seconda “La via della Panada  tenutosi nella città di Cuglieri il 10 dicembre 2016.

Il convegno è organizzato dalla dott.ssa Veronica Matta, presidente dell’associazione culturale – Sa Mata, l’albero delle idee – e fondatrice de S’Iscola de sa panada – in collaborazione con la dott.ssa Maria Carmela Deidda, titolare dell’azienda agricola “Is Scalas”, l’associazione “Città di Assemini”, il dottor Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della Longevità” e dal gruppo “Assemini è un’altra cosa”.

“Panada di Sardegna” nasce con lo scopo di promuovere e tutelare la conoscenza della tradizionale pietanza con un dibattito scientifico ed antropologico in cui interverranno studiosi del campo antropologico,  giornalistico/gastronomico, archeologico e medico sull’antica pietanza della comunità asseminese, cuglieritana e oschirese, inclusi gli imprenditori e i produttori.

Ad introdurre e moderare gli interventi dei partecipanti e le relative discussioni, saranno Veronica Matta e Daniele Carbini. Aprirà i lavori Veronica Matta, presidente “Sa Mata, l’albero delle idee” con “La via delle panade come percorso turistico”; Roberto Pili, presidente Comunità mondiale della longevità con “I dividendi della dieta sardo-mediterranea”; Roberto Carta, coordinatore del museo archeologico ed etnografico di Oschiri con “Sa panada e il suo legame con Oschiri”; Rita Fenu, presidente Gurulis Nova con “Panadas a Cuglieri”: aspettative e prospettive nel nostro futuro; Maria Carmela Deidda, titolare dell’Agriturismo Is Scalas con “Il perché di un disciplinare sulla panada”; Stefano Mameli, segretario regionale Confartigianato Imprese Sardegna con “Valorizzazione, tutela e prospettive di mercato per la panada”Andrea Decandia, vicesindaco del comune di Oschiri con “La filiera come prospettiva di sviluppo per prodotto e territorio”; Raimondo Mandis, Slow Food Cagliari con “Radici e futuro di una grande specialità gastronomica sarda”; Alessandra Guigoni, Antropologa dell’alimentazione con “Sa panada sarda, suggestioni di storia e cultura”; Martina e Valentina Meloni, Pastificio Sa Panada con “Un’azienda di Panadas alla seconda generazione”; Daniele Carbini, Azienda Il Molino con “Il grano duro sull’importanza della filiera corta per l’antica pietanza sarda de Sa Panada”.

Saranno presenti Barbara Argiolas, neo assessore del Turismo, Artigianato e Commercio e Pierluigi Caria, neo assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale. Seguirà un dibattito. La serata si concluderà con una dimostrazione e degustazione dell’arte della panada con gli esperti e gli artigiani delle tre comunità coinvolte.

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Venerdì 24 marzo la sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, ospiterà l’assemblea regionale Cooperative di produzione e servizi, settore che vede partecipare oltre 210 attività, oltre 3mila dipendenti ed un fatturato annuo di circa 174 milioni di euro.

Il programma prevede, alle ore 10.00, l’apertura dei lavori con il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori e la relazione introduttiva di Luigi Piano, responsabile regionale area lavoro. Alle ore 10.45 inizieranno gli interventi di Paolo Laguardia, coordinatore Mezzogiorno Legacoop produzione e servizi; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Mauro Pasolini, presidente Conscoop. Concluderà i lavori Fabrizio Bolzoni, vice presidente nazionale e coordinatore Legacoop produzione e servizi.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda hanno inaugurato il primo lotto dei lavori conclusi per la messa in sicurezza del Rio San Girolamo. A nove anni dalla terribile alluvione costata la vita a quattro persone, oggi a Capoterra sono state consegnate le opere del primo di cinque interventi da foce verso monte, per un impegno complessivo di 50 milioni di euro cofinanziato dall’Unione Europea. I lavori puntano a mitigare il rischio idrogeologico nelle frazioni costiere di Capoterra e in località Poggio dei Pini, esposte a un rischio classificato con la categoria Ri4 (molto elevato) dal Piano di Assetto Idrogeologico della Regione.

«La messa in sicurezza del territorio a tutela dell’incolumità dei cittadini è uno degli obiettivi prioritari della Giunta – ha detto il presidente Pigliaru, ringraziando quanti hanno lavorato – con metodo, precisione e competenza per raggiungere questo importantissimo risultato. L’imponente intervento sul Rio San Girolamo rappresenta al meglio le nostre scelte di riformismo, che significa cercare e trovare soluzioni, razionalità, partecipazione attiva. Quando abbiamo iniziato a governare in nessuna delle zone ferite della Sardegna erano state avviate le opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Oggi a Capoterra alcuni lavori si concludono e altri iniziano, Villagrande li ha quasi ultimati, Olbia è nel pieno delle attività di autorizzazione amministrativa e Bitti si sta confrontando sui progetti predisposti dall’Assessorato. Lavorare con determinazione per cambiare in meglio la realtà, senza propaganda, è la miglior arma contro la facile demagogia», ha aggiunto Francesco Pigliaru, sottolineando la coincidenza della conclusione dei lavori con l’approvazione, da parte della Giunta, della proposta sulla nuova legge urbanistica.

«E’ uno strumento di governo razionale e sostenibile del territorio, che abbiamo costruito sulla ricerca dell’equilibrio tra difesa dell’ambiente e prospettive di sviluppo ecosostenibile e che ora portiamo alla discussione, pronti ad ascoltare e recepire correzioni e suggerimenti. Chi come noi si è trovato a dare concretezza alla mitigazione del rischio idrogeologico – ha concluso Francesco Pigliaru -, non vuole certamente che il nostro paesaggio, prezioso da tutti i punti di vista, possa subire danni irreversibili.» 

Le opere sono state progettate per contenere un evento di piena che statisticamente si ripete ogni due secoli circa: in pratica, una volta realizzati tutti i lotti, il nuovo assetto dei corsi d’acqua consentirà di contenere, in condizioni estreme, portate analoghe a quelle eccezionali del 22 ottobre 2008. I lavori sono parzialmente iniziati a giugno del 2015, definitivamente consegnati ad aprile 2016 e conclusi nel dicembre successivo. L’alveo risagomato è lungo 1.380 metri, largo 44 (prima dei lavori era largo solo 11), con 120mila metri cubi di terra movimentata e 32mila piante messe a dimora.

«Il risultato che oggi consegniamo ai sardi dimostra che le cose possono davvero cambiare, che non dobbiamo rassegnarci alle difficoltà e che con molto impegno e grande determinazione si riesce a centrare risultati che parevano assolutamente impossibili da raggiungere – sottolinea Paolo Maninchedda -. Questa è la prima delle opere attese da nove anni: noi non abbiamo sprecato neanche un giorno e adesso con la stessa concentrazione proseguiamo con gli interventi sui prossimi lotti. Un particolare ringraziamento va al personale dell’assessorato dei Lavori pubblici che ha lavorato con grande dedizione alla realizzazione di questa opera».

I prossimi interventi prevedono: rifacimento degli attraversamenti della Statale 195 sul Rio San Girolamo e sul Rio Masone Ollastu (15 milioni e 800mila euro); secondo lotto, dagli attraversamenti sulla Statale 195 verso Monte (11,1 milioni); messa in sicurezza della diga, opere accessorie e di connessione del sistema diga al corso d’acqua.

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L’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha incontrato questa mattina negli uffici dell’assessorato le rappresentanze regionali delle associazioni di categoria agricola di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri. «È stato un buon momento di confronto in cui si è fatto il punto sulle iniziative che verranno messe in campo dall’Assessorato nei prossimi due anni di legislatura e su quelle già avviate in queste prime settimane di attività – ha detto Pierluigi Caria -. La mia disponibilità a collaborare e a fare bene insieme c’è tutta. E sono pronto a raccogliere consigli e idee che puntino a risolvere le criticità che rallentano o ostacolano la crescita dell’agricoltura sarda.»

Fra gli argomenti affrontati, la crisi del prezzo del latte e i risultati portati a casa la scorsa settimana durante il faccia a faccia romano con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Dai 4,1 milioni di euro finanziati dal Governo nazionale sul bando di acquisto del Pecorino romano da distribuire agli indigenti ai 14 milioni messi a disposizione dalla Regione sullo stesso tema. E poi il sostegno all’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), che proprio sul comparto ovicaprino ha e avrà il compito di governare il mercato delle produzioni casearie in rappresentanza dei diversi portatori di interessi del settore. È stato inoltre illustrato il finanziamento sul fine carriera alle pecore con una dotazione ministeriale per tutta Italia di 6milioni di euro di cui il 54% destinati alla Sardegna. L’assessore dell’Agricoltura ha poi parlato del passaggio di consegne tra Agea e Argea per la nascita dell’Organismo pagatore regionale in agricoltura.

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Alla scadenza del termine delle 14.00, gli uffici del Consiglio hanno “registrato” 597 emendamenti agli articoli della Legge di stabilità 2017, che l’Assemblea inizierà a discutere da martedì prossimo 28 marzo.

Dal punto di vista quantitativo c’è la “consueta” prevalenza di quelli provenienti dalla minoranza, ma un dato comune piuttosto significativo riguarda il numero consistente degli emendamenti “aggiuntivi”, tendenti cioè ad integrare e completare il contenuto della legge indicando anche la copertura finanziaria, sia in aumento che in diminuzione.

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Dopo il grande successo riscosso dalle anteprime dei seminari andate in scena dal 16 al 19 marzo a Portoscuso, Mare e Miniere prosegue con la sua programmazione con un evento straordinario organizzato in sinergia con L’Officina delle idee di Sarroch, associazione culturale che promuove iniziative ed attività volte a perseguire la valorizzazione del territorio.

Sabato 25 marzo, alle ore 12,00, nella splendida cornice del teatro naturale de Is Liscinus de Is Maurreddus nel Parco di Gutturu Mannu, andrà in scena “Muidas”, suggestivo concerto in cui saranno protagoniste le musiche originali composte ed eseguite da Mauro Palmas (liuto e mandole), accompagnato da un gruppo di eccellenti strumentisti composto da Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso), Marco Argiolas (clarinetti), ai quali si aggiungeranno gli archi dell’Archaea Strings. Il suggestivo dialogo tra corde, fiati ed archi accompagnerà gli ascoltatori attraverso fascinosi quadri sonori di grande forza evocativa in cui protagonista sarà l’incanto e la bellezza del connubio con la maestosità e la bellezza della natura.

«Si tratta di un evento molto importante – sottolineano Mauro Palmas (Mare e Miniere) e Angelo Dessì (L’Officina delle Idee) – non solo per il fascino intrinseco di quello che sarà il concerto, tutto incentrato sul dialogo tra musica e natura, ma anche perché questo evento rappresenta il raggiungimento di un obiettivo comune, tanto a Mare e Miniere quanto a L’Officina delle Idee, ovvero la valorizzazione del territorio e delle sue bellezze naturalistiche.»

Dopo il concerto, per quanti vorranno, l’organizzazione ha previsto la possibilità di pranzare in loco al costo di 10,00 euro. Il pasto, curato dall’associazione Procileddu, si terrà all’aperto orientativamente verso le 13.45 e prevede un gustoso menu a base di prodotti sardi: malloreddus alla procileddu, mustela e salsiccia arrosto. Le prenotazioni dovranno essere effettuate, entro giovedì 23 marzo alle ore 12,00, tramite e-mail all’indirizzo associazioneofficinadelleidee@gmail.com indicando: nome; cognome e numero di cellulare.

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Arriva la primavera e il territorio tra Sondrio e Valmalenco fiorisce, come sempre, di eventi da gustare all’interno degli scenari mozzafiato della montagna valtellinese.

Iniziando dal telemark e dalla “Piega Malenca”, il weekend dedicato alla sciata a tallone libero, da venerdì 24 a domenica 26 marzo, nella cornice alpina della Valmalenco, dove, sempre domenica 26, partendo da Lanzada, è tempo di sci alpinismo con la 32ª “Gara del Pizzo Scalino”.

Valmalenco che torna ad essere “mondiale”, dal 30 marzo al 7 aprile, con il Campionato FIS Freestyle Ski Junior. I migliori “rider” del mondo, che hanno dato spettacolo sulle nevi dell’Alpe Palù negli anni passati, tornano in provincia di Sondrio a regalare grandi emozioni sportive: musica e spettacolo, salti ed esibizioni, sciate e divertimento.

Neanche il tempo di rifiatare e, sabato 8 aprile, arriva il Valtellina Vertical Tube Race, la spettacolare salita alla condotta forzata di Montagna in Valtellina: il km più duro al mondo, 400 atleti alla prese con 2.700 gradini su un dislivello di 500 metri.

A partire dal 15 aprile la primavera riempirà di colori e cultura l’affascinante borgo di Ponte in Valtellina con la 40ª “Ponte in Fiore”: fino al 21 maggio vi aspettano mostre, concerti, conferenze, teatro, musica, folclore e sport nello splendido paese ricco di arte e storia a 10 km da Sondrio.

Sempre in tema di cultura Sondrio ospita, fino al 15 aprile, presso la splendida cornice di Castello Masegra, una mostra aperta dedicata alle architetture dell’arco alpino italiano.

E con la fine dell’inverno è iniziata la stagione del Valtellina Golf: 18 buche e green sempre perfetti a due passi da Sondrio, in riva al fiume Adda, circondato dalle vigne delle Alpi Retiche e dai verdi boschi delle Orobie.

Ricordiamo che fino al 17 aprile continuano i treni della neve per la Valmalenco. Non solo: dal 30 marzo al 7 aprile, in concomitanza con il Mondiale freestyle, con il treno della neve il menù dello sciatore è gratuito.

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Finalmente è Primavera e questa domenica 26 marzo dalle ore 12 alle 13.30, il Circus MACCUS sboccerà al Parco di Molentargius (dietro il Teatro delle Saline) con una “Domenica volante” (laboratorio di teatro circo per bambini e genitori). Siete tutti invitati a provare l’acrobatica aerea (trapezio e tessuti aerei), la pista per i salti e le capriole, il trampolino, e ad allenarsi alla giocoleria con palline, clave e bolas.

Accorrete grandi e piccini: il divertimento è assicurato! Per una mattinata giocheranno al circo con gli artisti della compagnia e di Virginia Viviano.

L’iniziativa “Domenica volante” nasce nel 2013 e ha già visto tanti bambini genitori e ragazzi dondolare a testa in giù da un trapezio durante i laboratori di teatro circo che insegnano le discipline circensi in modo ludico e alla portata di tutti.

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La grande attesa per le novità lasciate trapelare da Tirrenia nei giorni scorsi è finita: i Super Eroi DC hanno conquistato i Cantieri Palumbo di Messina, dove sono iniziati i lavori di decorazione delle fiancate delle navi. La Sharden sarà la prima delle navi Tirrenia che indosserà un “nuovo abito”: quello del Supereroe DC per eccellenza, Batman! Le nuove navi con i Supereroi DC nascono grazie alla partnership tra il Gruppo Onorato Armatori e Warner Bros. Consumer Products. 

Sulla Sharden le due fiancate saranno una diversa dall’altra: da una parte il Dinamico Duo Batman e Robin, dall’altra Batman con il suo nemico storico, Joker.

Un’operazione, quella di decorare le navi della flotta con i supereroi DC, intrapresa per conferire ulteriore dinamismo al processo di rinnovamento della Compagnia. Le fiancate della Sharden sono infatti solo l’inizio del restyling dell’immagine delle navi di Tirrenia, che darà loro uno stile unico, in grado di trasmettere un nuovo slancio alla Compagnia del Gruppo Onorato Armatori. Un’immagine originale ed inconfondibile, che renderà le navi della flotta più fresche, attraenti e adatte non solo alle famiglie con bambini, target di riferimento imprescindibile, ma anche alle altre tipologie di clientela che viaggeranno con Tirrenia in Sardegna e in Sicilia per vacanza o per lavoro. 

Una scelta senza dubbio innovativa ed anticonformista, quella del Gruppo, che in questo modo avvia una nuova epoca per Tirrenia. 

Dopo la Sharden, ad aprile sarà la volta della nave Nuraghes. Nel 2018 cambieranno invece livrea Janas, Bithia e Athara, l’anno successivo sarà la volta della Vincenzo Florio e della Raffaele Rubattino. Come parte del rinnovamento i supereroi DC saliranno anche a bordo e animeranno le nuove sale giochi delle navi, per la gioia dei piccoli passeggeri e delle famiglie.

«Per Tirrenia si tratta dell’inizio di una nuova epoca – commenta Massimo Mura, Amministratore Delegato della Compagnia – ed è la conferma della volontà del Gruppo Onorato Armatori di proseguire nel processo di rinnovamento della flotta e dell’organizzazione aziendale di Tirrenia, consolidando in questo modo la leadership del trasporto marittimo nel Mediterraneo.»