17 December, 2025

[bing_translator]

27 ottobre.
Sono sei mesi che non faccio un concerto…
Domenica alle 18, canterò a Carloforte.

Con queste tre righe, pubblicate in un post sul suo profilo facebook, Gianni Morandi ha annunciato ieri quello che si profila come un vero e proprio evento per Carloforte, il Sulcis e la Sardegna intera. Domenica pomeriggio, a partite dalle 18.00, infatti, l’eterno ragazzo di Monghidoro regalerà il meglio del suo repertorio musicale al pubblico che sicuramente gremirà il palco sul Molo Centrale di Carloforte. Canterà accompagnato solo dal pianoforte di Alessandro Gwins. Si conosce l’orario d’inizio ma non quello di chiusura del concerto, perché tale è l’entusiasmo con il quale Gianni Morandi sta vivendo questa sua esperienza professionale nell’Isola, dov’è arrivato già arricchito dalle straordinarie giornate vissute a Calasetta, Chia e Portoscuso, che è difficile prevedere quando deciderà di fermarsi.

Gianni Morandi, lo ricordiamo per i pochi che ancora non lo sanno, è nel Sulcis da fine settembre per le riprese della fiction “Dott. Pietro”, che lo vede protagonista con Chiara Baschetti e Michele Rosiello, regia di Umberto Carteni. La fiction è un progetto promosso dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e prodotto dalla LUX Vide, società italiana leader in Europa. Sarà trasmessa in prima serata su Canale 5 in sei episodi, nel 2017.
Nella fiction Gianni Morandi è Pietro, il medico di un piccolo paesino affacciato sul mare. Vedovo da anni, vive dedicandosi alla sua professione, fino al giorno in cui riappare nella sua vita la figlia Elena, giovane poliziotta. Sarà proprio lei ad indagare sul crollo di una vecchia tonnara che qualcuno ha deciso di fare esplodere proprio mentre si svolgeva una festa tra ragazzi. Ma chi può arrivare a voler uccidere un gruppo di diciottenni? Elena dovrà scoprire la verità, collaborando con l’ultima persona accanto alla quale vorrebbe stare: il suo primo amore che ha dovuto abbandonare a causa di un segreto inconfessabile, un amore che forse rinascerà pur sembrando impossibile. Questo e molti altri i misteri animeranno la serie TV, dove i toni del giallo e del mistery si uniranno ad un melodramma ricco di emozioni. Una storia di rinascita che vede al centro un personaggio come Pietro, carismatico, sempre pronto a ricominciare, anche quando messo davanti ad una realtà che gli sconvolgerà la vita. Un padre che aiuterà la figlia ad affrontare i fantasmi del suo passato e che collaborerà a far si che la sua comunità possa rinascere.

In questo mese abbondante di riprese, Gianni Morandi s’è innamorato dei luoghi scelti per la realizzazione della fiction. Ne era rimasto favorevolmente impressionato al momento della scelta ma poi, una volta tuffatosi nella realtà quotidiana, l’ottima impressione s’è trasformata in vero e proprio amore. Amore per le meraviglie della natura che gli hanno fatto scoprire il piacere di frequentare le spiagge e fare i bagni in autunno inoltrato, per la cucina, per la gente… Già a Calasetta e Portoscuso ma ancor più a Carloforte, dove la fiction prevede alcune settimane di riprese, Gianni Morandi è diventato ormai di casa, passeggia per i carruggi come fosse un residente, familiarizza con tutti, spesso e volentieri si ferma a parlare con giovani e meno giovani e a cantare a qualsiasi ora del giorno…

La fiction “Dott. Pietro” ha consentito a Gianni Morandi di conoscere un mondo nuovo, per lui assolutamente straordinario, tanto straordinario che ha deciso di restituire qualcosa di suo a chi lo ha accolto con tanto entusiasmo ed amore, con un concerto acustico gratuito che domenica sera promette di segnare un momento unico e forse irripetibile per Carloforte e tutto il Sulcis.

Giampaolo Cirronis

Il semplice manifestino con il quale Gianni Morandi ha annunciato il suo concerto sul suo profilo facebook.

Il semplice manifestino con il quale Gianni Morandi ha annunciato il suo concerto sul suo profilo facebook.

 

[bing_translator]

la-banda-musicale-citta-di-carlofortedanilo-rea-foto-beniamino-girotti-m faber-in-sardegna-1m they-will-have-to-kill-us-first-khaira-arby-m they-will-have-to-kill-us-first-songhoy-blues-m

Tre serate all’insegna della musica per cinema: domani, sabato 29 ottobre, domenica e lunedì, ritorna a Carloforte Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua edizione numero dieci.

Il trittico nel paese sull’Isola di San Pietro – a mezz’ora di traghetto dal sud-ovest della Sardegna, dove il festival è nato nell’estate del 2007 – costituisce la prima tranche di questa manifestazione unica nel suo genere in Sardegna, e tra le pochissime nel panorama dei festival cinematografici nazionali e internazionali, a focalizzarsi sulla musica e il suono per le immagini in movimento, ospitando compositori, registi, tecnici del suono, sound designer, studiosi.

La seconda parte è in programma invece a Cagliari dal 7 all’11 dicembre, con un’appendice il 15 dicembre e un importante “prologo” con la MasterClass Sergio Miceli, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema, che il compositore Franco Piersanti terrà dal 7 al 12 novembre al Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina“.

Creuza de Mà leva dunque le ancore della sua decima edizione domani pomeriggio (sabato 29) a Carloforte. L’apertura ufficiale è alle 17.30 al Cinema Mutua con la proiezione del “trailer” di Creuza de Mà che, sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, ripercorre per immagini la storia del festival a partire dalla sua prima edizione, nel settembre del 2007. 

Si entra quindi nel vivo del programma con un omaggio a Gianni Morandi, il popolarissimo cantante emiliano che in queste settimane è nell’isola per le riprese di una fiction televisiva ambientata proprio a Carloforte e in altre località del sud Sardegna. L’occasione offre lo spunto per una conversazione del direttore artistico di Creuza de Mà Gianfranco Cabiddu con il musicista e esperto di colonne sonore Gianmarco Diana, sul tema dei “musicarelli”, il genere cinematografico che si è sviluppato in Italia tra gli anni Cinquanta e i Sessanta avendo come protagonisti cantanti di fama nazionale e i loro successi discografici. L’incontro (al quale è prevista la partecipazione dello stesso Morandi, compatibilmente con gli impegni della produzione televisiva) sarà corroborato dalla proiezione di un film tipico di quel filone e che prende il titolo da uno dei più grandi successi del cantante di Monghidoro,In ginocchio da te, diretto nel 1964 da Ettore Fizzarotti e con Gianni Morandi nei panni del protagonista.

Slitta invece a domenica sera (ore 21.00) la visione dell’altro “musicarello”, “Non son degno di te”: un’inversione di programma porta infatti ad anticipare a domani sera (sabato 29), alle 21, il concerto della Banda Musicale Città di Carloforte “Angelo Aste” con il suo repertorio di musiche per cinema, inizialmente previsto per domenica, appunto. Rimandata anche la proiezione del film di Peter Marcias “La nostra quarantena” (2015): verrà recuperata a dicembre, a Cagliari, nella seconda tranche del festival. Il cambio di programma è stato deciso per evitare ogni possibile sovrapposizione con il concerto che Gianni Morandi terrà domenica pomeriggio, alle 18.00, al Molo Centrale.

Il trittico di Creuza de Mà a Carloforte si completa dunque lunedì (31 ottobre) con una lunga serata, sempre al Cinema Mutua. Si comincia alle 17.00 con la visione del documentario “They will to kill us first. Diretto da Johanna Schwarz e con musiche di Nick Zinner, Songhoy Blues, Vieux Farka Touré, Kankou Kouyaté, Afel Bocoum, Amkoullel, tra gli altri, il film (del 2015) racconta la storia di alcuni musicisti del nord del Mali, occupato nel 2012 dagli estremisti islamici che vietano ogni forma di musica basandosi su un’interpretazione radicale della legge della sharia. La proiezione sancisce la collaborazione tra Creuza de Mà e un altro festival che ha sede in “un’isola nell’isola”, il siciliano SalinaDocFest, dove il documentario, presentato in anteprima nazionale, ha vinto Il Premio Signum SDF 2015 come film più votato dal pubblico della decima edizione della rassegna che si è tenuta lo scorso giugno sull’isola nell’arcipelago delle Eolie.

Due momenti dedicati all’indimenticabile Fabrizio De André caratterizzano il proseguimento della serata: alle 18.30 la proiezione di “Faber in Sardegna, il documentario di Gianfranco Cabiddu, uscito nelle sale lo scorso anno, che racconta il rapporto tra il cantautore genovese, l’isola e un luogo speciale come l’Agnata, la località nei pressi di Tempio Pausania che elesse a suo buen retiro. Il film raccoglie rare immagini d’archivio, fotografie e spezzoni di filmati familiari, testimonianze di amici e personalità della musica e della cultura che raccontano un De André privato, intimo. E poi gli omaggi dal vivo dei tanti musicisti che si sono esibiti nei vari concerti all’Agnata organizzati per anni, dal 2005 al 2011, dal festival Time in Jazz in collaborazione con la Fondazione De André: tra questi Paolo Fresu, il compianto Gianmaria Testa, Maria Pia De Vito, Lella Costa, Rita Marcotulli, Cristiano De André, Danilo Rea.

Proprio quest’ultimo è il protagonista dell’ultimo atto di lunedì sera a Carloforte: alle 21.00, il pianista romano presenta “A Tribute to Fabrizio De Andrè, il suo personale omaggio a Faber (consegnato anche alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT) in un concerto in cui Danilo Rea rilegge alcune delle canzoni più celebri del cantautore genovese, spaziando dal jazz alla classica, dal gospel alla ballad.  

La seconda parte del festival Creuza de Mà, in programma a Cagliari dal 7 all’11 dicembre, proporrà appuntamenti al Conservatorio e al MiniMax del Teatro Massimo, più un’appendice il 15 dicembre alla Fondazione di Sardegna, con un raro momento di incontro tra due dei più importanti autori italiani, Nicola Piovani e Franco Piersanti. Concerti, proiezioni di film e documentari verranno introdotti o approfonditi attraverso le conversazioni con gli ospiti del festival, affidate come sempre all’esperta conduzione di Riccardo Giagni e Luca Bandirali: i registi Lucio Pellegrini, Alessandro Aronadio e Edoardo De Angelis, musicisti e compositori come Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Daniele Furlati, Santi Pulvirenti, Enzo Avitabile racconteranno il loro rapporto con la musica applicata al cinema dai rispettivi punti di osservazione o di azione. In programma negli stessi giorni a Cagliari anche un seminario sul suono nel cinema con montatori, tecnici del suono e sound designer come Maurizio Argentieri, Gaetano Musso e Alessio Doglione.

Il festival si fa inoltre promotore di un’importante novità: la “MasterClass Sergio Miceli“, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema e intitolata al musicologo che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. L’iniziativa – che ha il privilegio di avere come presidente onorario il maestro Ennio Morricone e che vedrà ogni anno in cattedra un diverso compositore di chiara fama – sarà tenuta in questa prima occasione da un compositore del calibro di Franco Piersanti. I lavori saranno articolati in due momenti distinti: dal 7 al 12 novembre si svolgerà il corso vero e proprio, che sfocerà poi nella serata dell’11 dicembre con l’esecuzione delle migliori cinque composizioni create dai partecipanti alla masterclass.

La decima edizione del festival Creuza de Mà è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission e del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, con la collaborazione del Ce.D.A.C. Sardegna e di Radio X.

[bing_translator]

La Sulcispes in cerca di conferme sabato sera PalaCep di Cagliari (il campo dove l’8 ottobre ha perso contro l’Astronl’unica partita di questo avvio di stagione) contro la Scuola Basket di coach Giuseppe Pau, protagonista di un positivo inizio di stagione fatto di tre vittorie e una sola sconfitta.

Le due vittorie consecutive contro Elmas e Serramanna hanno dato morale ai sulcitani, che devono però lavorare ancora tanto sui meccanismi di squadra: «Le prime quattro partite hanno detto che siamo una squadra strutturata diversamente dal punto di vista fisico rispetto alle altre – dice coach Andrea Masini -. E in virtù di questo non possiamo permetterci di concedere punti facili agli avversari. Abbiamo bisogno di mantenere costante l’intensità difensiva, anche perché è da lì che trae energia il nostro attacco. Quando capiremo questo, soffriremo sicuramente meno».

I cagliaritani condividono la vetta con la Sulcispes a quota 6 punti. Fino a questo momento, i la Scuola Basket ha perso solo con il San Salvatore, trionfando invece nel “derby” di via Talete contro l’Astro. Andrea Masini mette in guardia i suoi: «E’ una squadra temibile – aggiunge il coach sulcitano – aggressiva e dinamica sui due lati del campo. La Scuola Basket è squadra giovane, ma capace di mettere in difficoltà chiunque grazie anche a due individualità importanti come quelle di Loddo e Fois. Si tratta a tutti gli effetti di uno scontro diretto».

Per proseguire la striscia vincente, Massidda e compagni dovranno necessariamente mostrare dei progressi: «In questo torneo abbiamo vinto 3 partite – conclude Andrea Masini – tutte però con grande sofferenza. Vorrei finalmente vedere la mia squadra condurre la partita con sicurezza dall’inizio alla fine, lasciando agli altri il compito di inseguire».

Squadre in campo sabato 29 ottobre alle 18.00, al Palasport di via Talete, a Cagliari. Arbitreranno Riccardo Solinas di Sestu e Marco Di Fortunato di Cagliari.

sulcispes-serramanna

[bing_translator]

«E’ riuscito lo sciopero dei lavoratori del settore petrolio impiegati alla Sarlux di Sarroch per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Per le 24 ore di astensione dal lavoro programmato l’adesione è stata del 90% della forza lavoro coinvolta e impiegata nei diversi turni.»

Lo scrive in una nota Salvatore Sini, segretario regionale Uiltec.

Lo sciopero ha interessato la totalità delle imprese d’appalto. L’astensione prosegue sino a domani mattina alle 6.00.

Saras di notte copia

[bing_translator]

fercam

La Fercam è una bella storia imprenditoriale italiana di successo. Nata nel 1949 per il trasporto su Ferrovie e Camion (da qui il nome), in oltre 60 anni grazie allo sviluppo economico dell’Italia e ad un attento lavoro imprenditoriale di sinergie, partnership e acquisizioni internazionali è diventata una multinazionale leader nella logistica e nelle spedizioni con sedi in tutto il mondo e un’integrazione dei trasporti su qualsiasi mezzo compresi aerei e navi.

I centri logistica e magazzini di stoccaggio della Fercam sono molteplici in Italia e per questi centri l’azienda è alla ricerca di tante figure professionali da assumere con contratti a tempo indeterminato e determinato tra cui ovviamente spiccano le posizioni di addetti vendita e logistica ma si cercano tante figure con vari titoli di studi: dai diplomati a… 

L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.diariolavoro.it/lavoro_fercam.html .

[bing_translator]

Ennesima manifestazione dei lavoratori Eurallumina questa mattina, a Cagliari davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente. Non è un presidio come quelli delle ultime settimane, ma un’iniziativa più partecipata e rumorosa, per sottolineare l’importante scadenza dei primi trenta giorni dall’avvio del procedimento in carico al Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Sardegna ed al settore Ambiente dell’ex provincia Carbonia Iglesias, avviato ufficialmente il 29 settembre 2016, che si concluderà secondo i termini normativi tra 30 giorni.

«La manifestazione – si legge in una nota della RSU Eurallumina – è inserita nel solco tracciato dall’inizio dell’iter autorizzativo con una “ mobilitazione permanente” , si tratta della nona iniziativa a partire dal 1° settembre scorso che ha come obiettivo, monitorare costantemente tutto il percorso previsto dalle norme e leggi che regolano la materia.»

eurallumina-1 eurallumina-9 eurallumina-7 eurallumina-5 eurallumina-4 img-20161028-wa0008 eurallumina-2 eurallumina-3 eurallumina-8 eurallumina-10

[bing_translator]

E’ stata inaugurata questo pomeriggio, a Nuxis, la nuova Comunità psichiatrica ad alta intensità di Codess Sociale, denominata “Sa Nuxi”. Si tratta di una residenza terapeutica riabilitativa per persone adulte in trattamento psichiatrico destinata ad accogliere pazienti per i quali il Centro di Salute Mentale valuta indispensabile l’inserimento residenziale, ed è articolata in due moduli da 8 posti letto ciascuno (per un totale di 16 posti letto residenziali). La comunità, già attiva, si trova a Nuxis in località Su Guventu, all’interno del complesso della già attiva RSA per anziani Sant’Elia; è stata autorizzata al funzionamento il 24 marzo 2014 con determina regionale n. 294 ed è inoltre accreditata dal 31 marzo scorso con determina regionale n. 266.

Alla cerimonia, con il presidente di Codess Alberto Ruggeri, il responsabile nazionale dell’Area Psichiatria di Codess, il direttore della nuova struttura Katiuscia Fadda, il direttore sanitario Cinzia Ninu e il direttore amministrativo della RSA Francesco Sanna, sono intervenuti tra gli altri, l’assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica Cristiano Erriu, il direttore sanitario della Asl 7 Silvio Maggetti; il sindaco di Nuxis, Roberto Lallai, il dottor Piergiorgio Testa e il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, che ha benedetto la struttura e tagliato il nastro inaugurale. Erano presenti alcuni sindaci dei comuni del territorio, consiglieri regionali e rappresentanti di numerose associazioni di volontariato.

Con alcune fotografie dell’inaugurazione, pubblichiamo l’intervista con il presidente di Codess Alberto Ruggeri, e gli interventi dell’assessore regionale Cristiano Erriu, del direttore sanitario della Asl 7 Silvio Maggetti, del sindaco di Nuxis Roberto Lallai, della responsabile nazionale dell’Area Psichiatria di Codess, del dottor Piergiorgio Testa e del direttore amministrativo della RSA Francesco Sanna, registrati nel corso dell’inaugurazione.

img_9730img_9738       img_9718  img_9716        img_9706  img_9703   img_9692

 

 

[bing_translator]

  montervino-1

Nell’insolito spazio delle Ex stalle Ceconi, in via Lamarmora ad Assemini, ospita venerdì 28 ottobre, con inizio alle ore 21.00, lo spettacolo “Mezzo Toro”, la nuova produzione della compagnia Lucidosottile. Liberamente ispirato al racconto “La casa di Asterione” di Borges, e ideato, scritto e diretto da Tiziana Troja, lo spettacolo vede in scena l’attore Felice Montervino. I costumi, le scenografie e la grafica sono firmate da Filippo Grandulli e Daniele Coppi, il disegno luci è di Michela Sale Musio, l’assistenza tecnica di Luca Carta.

L’appuntamento è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Assemini ed è ad ingresso gratuito.

In “Mezzo Toro” l’attore Felice Montervino interpreta la figura mitologica del Minotauro, trasformato dall’autrice e regista Tiziana Troja in un serial killer pericoloso e inquietante ma al contempo seduttore e accattivante, maschio e femmina insieme, che aprendo allo spettatore la sua casa, intesa come spazio mentale, mostra senza restrizioni la visionaria e patologica missione e il suo mondo misterioso. Mezzo Toro nel suo labirinto solitario, scimmiotta così le pop star, convinto, nel suo mondo privato, di essere anch’esso una celebrità, e diviene il moderno killer autorizzato, il boia a servizio dello stato per epurare i mali del mondo.

[bing_translator]

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, esprime netta contrarietà all’ospitalità dei migranti nelle strutture sociali di Iglesias. Da giorni si parla della residenza per anziani di Casa Serena, nella spianata di Serra Perdosa, come prossimo approdo dei migranti che diverrebbe un vero e proprio centro per l’accoglienza dei profughi al posto dell’attuale casa per la terza età. Si parla anche dell’adeguamento del vecchio ospedale Fratelli Crobu e degli spazi nell’ex carcere di Iglesias.

«Non ci stiamo – attacca l’esponente centrista – Iglesias diventerebbe un ghetto per i profughi, senza i necessari servizi per soggetti che hanno necessità di assistenza e sostegno. La residenza per gli anziani di Casa Serena, l’ex nosocomio Fratelli Crobu e il vecchio penitenziario – aggiunge Gianluigi Rubiu – non sarebbero certo adatte ad accogliere al loro interno centinaia di migranti. C’è poi il fattore negativo del peso sociale. Iglesias, come tutto il territorio del Sulcis Iglesiente, sta attraversando un momento di forte difficoltà economica e sociale, con una crisi senza precedenti.»

Il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta ha effettuato un sopralluogo nelle strutture cittadine e Gianluigi Rubiu ribadisce il «no ad un’accoglienza imposta dall’alto, senza il coinvolgimento dei cittadini. D’accordo, la situazione dei migranti è ormai al collasso anche in Sardegna. Non si possono però tollerare delle decisioni che mirano a desertificare i servizi sul territorio, per ospitare poi i migranti nelle strutture abbandonate».

L'ingresso dell'ex carcere di Iglesias.

L’ingresso dell’ex carcere di Iglesias.

Le strutture dell'ex carcere di Iglesias.

Le strutture dell’ex carcere di Iglesias.

 

[bing_translator]

Domani, venerdì 28 ottobre, alle 18.30 nella Sala coro dell’istituzione musicale cagliaritana, in piazza Porrino, il musicologo Roberto Milleddu terrà una conferenza dal titolo “Early Music revival. Alle origini del fenomeno”. Early music (musica antica) è un  concetto che nel tempo è stato declinato in modi diversi e che ha abbracciato periodi storici diversi, ma che in sostanza ha riguardato il rapporto fra un “noi” contemporaneo e pratiche musicali, repertori, relativi ad un passato più o meno remoto. Se gli uomini del XVIII secolo iniziarono di fatto a riflettere sulla musica del proprio passato, è nel corso del XIX secolo che questo interesse (Rinascimento, Barocco) inizia a tradursi nell’intensificarsi di iniziative di studio, ricerca, pubblicazione ma anche di riesecuzione nel solco della tradizione romantica e tardoromantica. Sarà il secolo delle avanguardie, della rottura del canone ottocentesco che si interrogherà sul come eseguire con proprietà di stile le musiche pre-classiche, facendo convergere le conoscenze che venivano dal versante musicologico (filologia, organologia, storia etc.) con la ricerca di una prassi esecutiva  storicamente informata. Aspetti questi, che verranno indagati da Milleddu durante la conferenza.

Dopo quello di domani il “Festival degli strumenti antichi” prosegue sabato 29 ottobre, alle 21.00, nella chiesa di San Sepolcro, nell’omonima piazza cagliaritana, per un concerto dedicato alla scuola Bolognese, con Pierpaolo Scattolin impegnato nella direzione del Bizzarria Ensemble e del coro Studium Canticum.

Slitta invece al 6 dicembre la conferenza-concerto dal titolo “Erik Satie e la Parigi della Belle epoque. Un racconto per suoni e immagini” che il musicologo Marco Carraro avrebbe dovuto tenere domani all’interno della rassegna “Modernità, modernismo, avanguardie: le arti performative del ‘900 e Satie”.

milleddu