17 December, 2025

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Si chiama Poseidonia la perfomance costruita da Rosaria Straffalaci (Assemini) e Pietrina Atzori (San Sperate) con l’attrice Mixa Fortuna andata in scena domenica 23 ottobre alle 7.30 del mattino al mercato di Sant’Elia. Si tratta di un progetto dotato di diverse sfaccettature che vanno dall’aspetto sociale a quello etico-morale passando da quello nutrizionale, toccando anche delle punte di spiritualità, verrà presentato interamente il 12 novembre ad Alig’Art – Lazzaretto di Sant’Elia,  evento organizzato da Susteneble Happynes.Performance

La profuga arriva con il peschereccio, si alza, lacerata dalle ferite, consumata dal mare e gravida. La profuga inizia a dimenarsi, a piangere, a ridere istericamente. Raccoglie tutti i detriti che sono davanti a lei, portati dal mare. Se li strofina addosso fino a che alcuni di questi diventano parte integrante del suo abbigliamento. Sicinge il capo con una corona di fil di ferro arrugginito. Trova un bicchierino di plastica dove era stato consumato un caffè e se ne nutre leccando lo zucchero rimasto sul fondo. A questo punto è di nuovo a terra svenuta. Il pescatore la raccoglie, la carica nel bagagliaio dell’auto insieme al pescatore del giorno e la portano al mercato rionale del pesce della domenica a Sant’Elia. La profuga viene dunque adagiata sopra una bancarella del pesce in vendita con un cartello “offerta 35 euro”.

La maggior parte degli spettatori, comuni passanti, sono ignari, non sanno che si tratta di una perfomance. Le reazioni sono molteplici: dalla paura al pianto all’allarmismo (qualcuno ha persino chiamato l’ambulanza) alla presa di coscienza – ecco, questa è la realtà di oggi – esclama una donna del pubblico incuriosito.

La profuga rimasta per almeno tre quarti d’ora immobile, sembrava morta. I pesci freschi agonizzanti strisciano sul suo corpo fino all’emissione di un forte urlo, cui seguono alcuni passi della donna verso la ruota del mezzo che l’aveva condotta fino a lì, raggiunta la quale sviene di nuovo.

Come nasce l’idea? Perché Poseidonia?

«L’idea – dichiara l’artista Rosaria Straffalaci – nasce da Mimma, la mia mamma che vedendo le continue immagini di sbarchi di migranti una sera mi disse: “Ma ti rendi conto di come è cambiato il mondo? Oggi gli animali mangiano gli uomini. Non mangerò più pesci”. Le sue affermazioni, il suo rifiuto di non voler mangiare più i pesci, hanno fatto scattare nella mia mente un’immagine precisa. Ho visto la scena e l’ho sentita forte. Ne ho dunque parlato con Pietrina Atzori, artista tessile di San Sperate, e da lì abbiamo insieme costruito la perfomance “Poseidonia”. Poseidonia, l’alga che è nutrimento e ossigeno del mare e anche donna. È anche Poseidon, al maschile, il Dio del mare. Abbiamo scelto di mettere sotto gli occhi di tutti – aggiunge l’artista Straffalaci – la realtà così com’è, abbiamo voluto scuotere gli animi ma, anche gridare. Lo abbiamo fatto raccogliendo attraverso immagini e filmati le reazioni più svariate del pubblico. Ovviamente, ci tengo a menzionarlo – conclude Rosaria Straffalaci – senza il contributo del pescatore Orlando Masala e la Cooperativa Pescatori Porticciolo di Sant’Elia, questa perfomance sarebbe rimasta un’utopia.»

L’abito della migrante è stato realizzato da Pietrina Atzori, il trucco da Rosaria Straffalaci. Hanno collaborato al progetto i fotografi Ivan Bravi e Donatello Tore; riprese video a cura di Maura Angioi.

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Via libera anche al Senato alla dichiarazione della Casa Gramsci monumento nazionale. 

«La dichiarazione della Casa Gramsci di Ghilarza come monumento nazionale è un fatto importante sul piano simbolico per quello che ancora oggi rappresenta il pensiero dell’intellettuale e politico sardo nel mondo e per la possibilità che le nuove generazioni possano ancora giovarsi del suo insegnamento.»

Cosi ha dichiarato il senatore Silvio Lai, intervenuto nel dibattito in Senato sulla legge già approvata alla Camera primo firmataria l’on. Caterina Pes. Silvio Lai è intervenuto a nome del Pd con i colleghi Albano e Angioni, che ha fatto la dichiarazione di voto.

«Per noi sardi – ha sottolineato Silvio Lai – Antonio Gramsci è prima di tutto un sardo, parte del nostro modo orgoglioso di essere popolo. Ma sappiamo che Gramsci è un intellettuale nazionale, patrimonio inestimabile della storia del nostro Paese che ha ben chiari i valori della democrazia, della libertà, dell’antifascismo. Il suo “odio verso gli indifferenti” è quanto mai attuale e resta un lucido insegnamento nel momento in cui proviamo a combattere il distacco e la disaffezione, consapevoli delle responsabilità che appartengono alla politica ma coscienti che della buona politica che consente la partecipazione, che spinge alla responsabilità, che stimola la passione si può contrastare l’indifferenza che confina con la rassegnazione.»

«Finite le ideologie del ‘900 – ha concluso Silvio Lai – la politica ha un indifferibile bisogno di rafforzarsi in quelle fondamenta valoriali, di libertà e di democrazia, che sono la premessa per mantenere coesa la comunità nazionale e per assicurarle alle giovani generazioni.»

Le lacrime di Gramsci - cm 80x120 - Tecnica mista su tela -

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Il segretario Pd di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, “promuove” il riordino della rete ospedaliera del Sulcis Iglesiente.

«Il Sulcis Iglesiente non ha più bisogno di divisioni ma di unità e condivisione – sostiene Daniele Reginali -. Il reparto di ginecologia di Iglesias, così come altri reparti ora a Carbonia, sia per le professionalità che lavorano, sia per le strutture a disposizione, rappresenterà l’eccellenza in tutta la Sardegna. Si tratta di un passo importante e avanti in un territorio alle prese con crisi e problemi vari. Le guerre di campanile sono ormai fuori luogo e fuori tempo. E’ necessario che da parte di tutti i cittadini – conclude Daniele Reginali – si lavori per difendere e lasciare i servizi nei territori, anziché permettere che molte attività vengano dirottate a Cagliari.»

Il giudizio di Daniele Reginali non è condiviso da tutto il Partito democratico, ad iniziare dall’ex sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, che non più tardi di ieri mattina, durante la riunione del Consiglio comunale tenutasi davanti all’ingresso dell’ospedale Sirai, ha espresso forte contrarietà alla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia e al suo trasferimento a Iglesias, sottolineando ancora una volta di aver sempre contrastato questa scelta, esprimendo voto contrario, unico sindaco del territorio, nella conferenza socio-sanitaria che a suo tempo venne chiamata ad esprimersi sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera varato dal commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, d’intesa con l’assessore della Sanità, Luigi Arru, entrambi rappresentanti del Partito Democratico.

Daniele Reginali.

Daniele Reginali.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, definisce «una schizofrenia normativa senza precedenti, che alimenta insicurezza tra i dipendenti e un groviglio di interrogativi sul nuovo assetto territoriale» il riordino del sistema degli enti locali avviato con l’istituzione della Città metropolitana di Cagliari e dintorni.

«La realtà – spiega Gianluigi Rubiu in un’interpellanza rivolta all’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – è che anche nel vecchio distretto del Sulcis Iglesiente regna solo caos e incertezza su funzioni, servizi e personale. Si tenga presente che il territorio dovrebbe essere inserito nella Provincia del Sud Sardegna, ma ancora non c’è nessuna certezza sull’effettiva costituzione dell’ente. Sarebbe opportuno delineare chiaramente l’effettivo inquadramento del personale dipendente, formalizzando le amministrazioni cui assegnare l’organico e l’eventuale cambiamento per i lavoratori – conclude Gianluigi Rubiu -. C’è poi l’incognita sull’efficacia giuridica ed economica della nuova Provincia. Altre note dolenti riguardano le premialità ed i fondi di contrattazione decentrata per i dipendenti. Sarebbe auspicabile dare certezza ai lavoratori della vecchia Provincia del Sulcis Iglesiente, garantendo al personale la continuità del percorso lavorativo, senza la perdita dei diritti sinora acquisiti.»

Sede Provincia via Mazzini

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Il Carbonia passa a Siliqua con un punteggio tennistico, 6 a 1, ed accede ai quarti di finale della Coppa Italia. Continua lo straordinario avvio di stagione della squadra di Andrea Marongiu, capolista solitaria a punteggio pieno e con la porta inviolata in campionato dopo 4 giornate, con 3 punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici, e non si ferma la marcia neppure in Coppa Italia. Dopo aver eliminato la Monteponi con una larga vittoria esterna (3 a 0) ed una sconfitta di misura casalinga (0 a 1), i biancoblu si sono ripetuti contro il più modesto Siliqua, battuto 1 a 0 nel match casalingo di due settimane fa e travolto oggi sul suo campo, come già evidenziato, per 6 a 1.

La partita non ha mai avuto storia. Sono bastati 28 secondi, infatti, al Carbonia, per sbloccare il risultato con Giuseppe Corona. Al 3′ è arrivato il raddoppio, autore Marco Foddi, al 14′ il terzo goal, realizzato da Daniele Contu. Nel finale del primo tempo, sono arrivati prima il quarto goal, autore ancora Marco Foddi, poi l’espulsione di Daniele Contu con un cartellino rosso diretto estratto dall’arbitro Matteo Manis di Oristano, unica nota stonata della giornata per la squadra mineraria.

Nella ripresa sono arrivati altri tre goal, prima quello della bandiera del Siliqua, autore Cau, poi una doppietta di Giuseppe Corona che ha portato a tre il bottino di goal personale ed ha fissato il punteggio definitivo sul 6 a 1.

Il Carbonia ha giocato senza alcuni titolari (Stefano Demontis, Nicola Serra e Maurizio Pisu), con tanti giovanissimi. Ha esordito in prima squadra Andrea Bove, classe 1999, entrato al 75′ al posto di Giovanni Congiu.
Hanno giocato tutta la partita Alessio Graccione (1998), Fabio Cuccheddu (1997) e Simone Giovagnoli (1997) e dal 70′ Giovanni Nonnis (1997), entrato al posto di Cristian Mameli.

Carbonia calcio 2016-2017

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«La commissione consiliare Urbanistica del comune di Iglesias riunita, in data 24 ottobre 2016, per discutere le Linee guida per la redazione del Piano Urbanistico Comunale, non ha espresso alcun voto e nemmeno terminato i suoi lavori.» Lo scrive in una nota Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias.

«In merito solleviamo due aspetti – sottolinea Valentina Pistis -. In primo luogo la violazione e falsa applicazione delle disposizioni di legge, di Statuto e di Regolamento in merito alla procedura di composizione dell’ordine del giorno del Consiglio comunale. Infatti, il punto iscritto all’ordine del giorno, relativo alle Linee guida per la redazione del Piano Urbanistico Comunale, viola, con evidenza cristallina, l’art. 17 del regolamento del Consiglio Comunale di Iglesias che recita: Le Commissioni permanenti esprimono parere obbligatorio, nelle forme e nei termini di cui agli articoli seguenti, in tutte le materie di competenza del Consiglio Comunale stabilite dal D.Lgs. n. 267/2000, art. 42 comma 2°.»

«I singoli consiglieri comunali hanno legittimazione ad agire avverso atti del Consiglio comunale qualora vengono in rilievo atti incidenti in via diretta sul diritto all’ufficio dei medesimi e, quindi, su un diritto spettante alla persona investita della carica di consigliere e, in particolare quando i vizi dedotti attengano ai seguenti profili: a) erronee modalità di convocazione dell’organo consiliare; b) violazione dell’ordine del giorno; c) inosservanza del deposito della documentazione necessaria per poter liberamente e consapevolmente deliberare; d) più in generale, preclusione in tutto o in parte dell’esercizio delle funzioni relative all’incarico rivestito». Nel caso specifico – secondo Valentina Pistis – viene precluso del tutto l’esercizio delle funzioni relative all’incarico rivestito.

«In secondo luogo (nel merito), la proposta di delibera iscritta all’ordine del giorno riguarda un indice vero e proprio, altro che linee guida. Conseguentemente: o i professionisti incaricati nulla hanno fatto e discusso fino ad oggi, oppure i ragionamenti sul nuovo piano urbanistico comunale si svolgono in altre sedi e stanze. Per quanto ci riguarda non abbiamo alcuna conoscenza del lavoro fatto dai predetti professionisti, di cui vogliamo sapere, tra l’altro, i nomi e cognomi. Vogliamo conoscere tutti coloro che stanno collaborando. Vogliamo avere un confronto serrato con loro sin dall’inizio. In assenza – conclude Valentina Pistis -, questo piano è ascrivibile solo ed esclusivamente ad una minoranza della città.»

Iglesias 16 copia

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Il prossimo 5 novembre, Carbonia ospiterà un incontro scientifico dedicato alla “malattia di Parkinson”. Nella Sala Astarte (fianco Sezione di Storia Locale) della Grande Miniera di Serbariu si terrà il convegno “Parkinson parliamone insieme”, organizzato dall’Associazione Parkinson Sardegna con il Policlinico Universitario Duilio Casula – Centro Parkinson edisturbi del movimento e la collaborazione del Comune di Carbonia.

Di seguito il programma completo di “Parkinson parliamone insieme”:

9.30 – registrazione partecipanti

10.00 – apertura dei lavori e saluto ai pazienti

10.10 – Sindaco Paola Massidda

Organizzatore locale dell’evento Roberto Ledda

Presidente Associazione Parkinson Sardegna Raimondo Pala

10.30 – saluto e presentazione dell’evento scientifico – Dott. Antonino Cannas

10.45 – Cos’č la malattia di Parkinson e cosa sono i parkinsonismi – Dott. Paolo Solla

10.55 – I sintomi motori e le loro fluttuazioni nella malattia di Parkinson – Dott. Mario Mascia

11.05 – I sintomi non motori della malattia – Dott.ssa Rita Farris

11.15 – Aspetti cognitivi della malattia – Dott.ssa Daniela Ciaccio

11.25 – Terapie: oggi e domani – Dott. Antonino Cannas

11.30 – Testimonianza libere di pazienti

12.00 – Microfono aperto ai pazienti e ai loro familiari.

I Neurologi del Centro per lo studio e la cura della malattia di Parkinson del Policlinico Universitario sono disponibili per discutere e rispondere alle domande.

13.30 – chiusura lavori

Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo del Carbone e la galleria sotterranea (sempre all’interno della Grande Miniera di Serbariu) al prezzo scontato di 6 euro.

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«E’ cominciato questa mattina nel migliore dei modi il trasferimento del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia al CTO di Iglesias: grazie a una eccellente macchina organizzativa, alla collaborazione delle Direzioni Sanitarie dei Presidi e dei Primari di Ginecologia e Ostetricia, Pediatria e Pronto Soccorso, all’indispensabile supporto delle forze dell’ordine coinvolte – Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia e Polizia Municipale, – e all’impegno degli operatori sanitari dei Servizi interessati e del Pronto Soccorso del Sirai e delle Associazioni di Volontariato della Socor, tutte le pazienti presenti nel reparto e i loro piccoli sono stati trasferiti a Iglesias, su ambulanze medicalizzate, attraverso un percorso cittadino e extraurbano protetto.»

Lo scrive in una nota il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

«Le operazioni di trasferimento (arredi e attrezzature) proseguiranno anche per la giornata di domani al fine di rendere pienamente operativo il nuovo reparto – conclude la nota -. Un Grazie di cuore a tutti!»

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Moby apre oggi le prenotazioni 2017 per la Sardegna. L’Isola sarà collegata al continente grazie alle linee Livorno-Olbia, Piombino-Olbia e Genova-Olbia, con navi veloci e accoglienti, dotate di una vasta disponibilità di cabine e servizi di bordo di eccellente qualità.

LIVORNO-OLBIA-LIVORNO – Il collegamento dal porto toscano a quello gallurese, operativo tutto l’anno, offre corse notturne tutti i giorni, affiancate da traversate in diurna in corrispondenza dei periodi di maggiore richiesta, come le festività Pasquali, i ponti primaverili, e dal 25 maggio al 24 settembre (andata Livorno-Olbia la mattina, ritorno Olbia-Livorno il pomeriggio). Le navi utilizzate per questa tratta saranno la Moby Aki e la Moby Wonder. Prezzi per un adulto a partire da 41.08 € tutto incluso.

GENOVA-OLBIA-GENOVA – Per quanto riguarda la linea che collega la Sardegna con la Liguria, Moby sarà operativa, con collegamenti quotidiani, a partire dal 25 maggio sino al 30 ottobre grazie a corse notturne. Nei week end e nelle settimane di alta stagione verranno inserite anche corse diurne (partenza ore 9). Le navi operative per questa linea saranno la Moby Drea e la Moby Otta. Prezzi per 1 adulto a partire da 43.05 € tutto incluso.

PIOMBINO-OLBIA-PIOMBINO  – Confermata anche la tratta Piombino-Olbia. Grazie alle navi Moby Aki e Moby Wonder, la Compagnia garantirà i collegamenti giornalieri in diurna da e per l’Isola dal 1 giugno al 17 settembre. Prezzi per 1 adulto a partire da 40.56 € tutto incluso.

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Approfitto di questo spazio, per dedicare un pensiero ad un mio vecchio amico e compagno di scuola, che non c‘è più. Se n’è andato ieri, martedì 25 ottobre 2016, all’età di 56 anni.

Si chiamava Alberto Mei, era un ragazzo di via Quintino Sella, classe 1960, cresciuto all’ombra del campanile della chiesetta di Gesù Divino Operaio, ma più che la chiesa, frequentava il campetto di calcio ed il dopolavoro di Cacciapaglia, biliardo e biliardino erano le sue passioni.

Si potrebbe dire che nasceva ad handicap, come tanti, e come tanti, troppo giovane, ha incrociato qualcosa che gli ha segnato la vita.

Io ho avuto e lo dico oggi, a distanza di oltre quarant’anni, il piacere di conoscerlo quando era un ragazzino, avendo frequentato insieme la seconda e la terza media. Certo era per così dire, esuberante, era due anni ripetente e, a quell’età, era una differenza che si sentiva e lui la faceva pesare, spesso manifestava verso i più piccoli in quello che oggi chiamano “bullismo”, ma niente di veramente eccessivo.

In fondo era divertente, malgrado i problemi che si portava dietro, sempre pronto alla battuta, amava tutte le cose che amavano i suoi coetanei, divertirsi, era più alto della media, piaceva alle ragazze, giocava anche bene al calcio.

Con noi, in quella classe, trovò un ambiente ideale, si studiava in gruppi, spesso il pomeriggio continuavamo gli studi a casa mia e si comportava bene, non doveva dimostrare di essere “il più forte“. Riuscì a conseguire la licenza media e si iscrisse alle scuole professionali, ma quell’esperienza durò poco.

Intraprese un cammino insidioso e, poco più che ventenne ì, divenne un altro. Qualcosa nella testa, per poi intaccare il fisico, si spense. Con il tempo riacquistò un equilibrio, senza più eccessi lesivi per le persone, aveva la lucidità minima per poterci almeno dialogare.

Per oltre trent’anni ha frequentato la casa di accoglienza creata da Don Giovanni Diaz, a Medadeddu, dove risiedeva ed ha percorso le strade della città. Era conosciuto, magrissimo, ingobbito, per tanti inquietante, era normale per chi non lo conosceva veramente, averne anche timore.

Sembrava incredibile che ci  fosse ancora, quando sembrava prossimo alla fine, riusciva a recuperare e a continuare a trascinare la sua esistenza. Una tempra fortissima, nessuno di quanti della sua generazione hanno avuto lo stesso percorso esistenziale, è arrivato alla sua età, aveva un attaccamento alla vita, malgrado tutto, straordinario.

Lo incontravo volentieri, si avvicinava sempre, offrirgli un caffè era doveroso, ricordava i tempi della scuola, forse gli unici veramente felici della sua vita, mi ricordava sempre quando mi regalò un paio di scarpe da calcio, perché era un generoso, donava spesso agli altri il poco che aveva.

Ci sarà sicuramente chi non condividerà questo mio pensiero, ma io non sono un giudice e credo che gli errori che ha commesso li abbia abbondantemente pagati… e con gli interessi.

L’ultima volta che in lontananza l’ho intravisto, è stato lunedì scorso, la sua inconfondibile sagoma, un mucchio di ossa, tenute insieme da pelle e vestiti, affrontava la salita all’altezza della Biblioteca di viale Arsia ed ho fatto una considerazione: Berto non si arrende!

Antonello Pirotto

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