21 December, 2025

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Serata memorabile alla comunità La Collina in occasione della 35a giornata Internazionale per la Pace. Richiamato da un incontro di dialogo interreligioso e interculturale organizzato dalla Collina insieme al gruppo Interazione, recentemente costituito per divulgare messaggi di tolleranza, rispetto e pace, oltre un centinaio di persone si è riunito nella sala conferenze della Comunità per partecipare a una serata in cui, messi da parte pregiudizi e incomprensioni, si è lasciato spazio alla comprensione, alla voglia di conoscere le differenze culturali al fine di crescere attraverso le esperienze di chi ha vissuto situazioni diverse.

Dopo un’introduzione di don Ettore Cannavera, che ha arricchito la serata con argute osservazioni su come la pace sia semplice da ottenere se si accoglie il concetto di fratellanza, si sono susseguiti esponenti di religioni e culture tra loro molto differenti ma le cui voci hanno fatto comprendere chiaramente che la pace è raggiungibile, che i popoli non vogliono altro che questo, che le barriere sono solo nelle nostre teste e che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948 è lo strumento più efficace di cui l’umanità è in possesso per ottenere la pace che desidera.

Gli approfondimenti hanno preso avvio con l’intervento di un fedele Hare Krishna, Yudhishtira Das, il quale, esponendo concetti provenienti dagli inni vedici, ha spiegato come l’ottenimento della pace abbia a fondamento una crescita interiore che, attraverso un cammino di fede, porta l’individuo a scoprire prima di tutto in sé la pace e successivamente sarà naturale esportarla perché tutti ne diventino beneficiari.

A seguire Genet Woldu, responsabile regionale dell’Associazione degli Immigrati del Corno d’Africa, ha messo in luce come la pace sia raggiungibile se l’uomo ha fede nell’uomo e basa le proprie scelte e azioni in primo luogo sulla comprensione che esistono situazioni sconosciute e tragiche che alcuni vivono. Commovente il momento in cui Genet Woldu ha espresso una preghiera affinché l’illuminazione e la voglia di pace rendano il Mediterraneo un mare di salvezza.

L’intervento successivo è stato di Mohamed Doreid, presidente dell’Associazione Sardegna Libano, il quale ha osservato la stretta relazione tra l’accettazione della diversità e il raggiungimento della pace. Doreid ha poi fatto notare come le guerre siano il frutto di decisioni mirate all’arricchimento di questa o quella nazione, prese da folli incoscienti e sempre a discapito delle popolazioni. E raccontando le situazioni che vivono i musulmani, ha osservato come la sua sia una cultura che è stata rovinata dalla politica, che nel Medio Oriente ha provocato una scissione tra popolazioni tra loro molto vicine usando pretesti religiosi che non si riscontrano nelle scritture del profeta Maometto.

Partendo dal concetto di L. Ron Hubbard, fondatore della religione di Scientology, secondo cui l’uomo è fondamentalmente buono, Ignazio Deriu, funzionario delle Relazioni Pubbliche della Chiesa di Scientology, ha interagito con il pubblico mostrando che la strada per la pace passa per la scoperta di ciò che c’è di buono nelle persone. Ed è stato uno shock per la sala scoprire dalla voce di Deriu che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha effetto di legge solamente in uno stato nel mondo, il Messico, mentre nel resto del globo non è che un foglio di carta.

Dopo di lui Dolores Zoraida, rappresentante regionale degli immigrati dalla Repubblica Dominicana, ha rimarcato come la voglia di conoscere chi viene da altre terre, scoprire nuove usanze e stili di vita, sia una strada che conduce a maggior comprensione della vita e quindi conduce inevitabilmente alla pace perché tutti siamo cittadini del mondo.

A conclusione della conferenza è stato proiettato il video “La Storia dei Diritti Umani” e ogni partecipante ha ricevuto una copia del relativo dvd prodotto dalla fondazione “Uniti per i Diritti Umani” contenente, oltre al video, altri trenta brevi filmati ognuno dedicato a uno dei diritti riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Conclusi gli interventi, la serata è proseguita nella cappella della comunità per un momento di raccoglimento spirituale. Qui ognuno dei relatori ha portato al pubblico un pezzo dell’esperienza religiosa della propria cultura di provenienza. Inutile a dirsi: la voce sembrava essere sempre la stessa, a parlare era la voglia di umanità, di rispetto, di fratellanza e di chi è consapevole che l’uomo è un essere spirituale immortale, che in quella dimensione può raggiungere la libertà totale e nel suo cammino terreno, può infondere realmente pace.

Dulcis in fundo, tutti assieme, relatori e pubblico, hanno condiviso una cena a base di piatti delle diverse terre rappresentante in questa conferenza. Il gruppo Interazione, ancora una volta – e non avrebbe potuto esserci occasione migliore di questa – ha potuto dare il suo saluto col motto: la pace sia con voi.

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CARA MICHELE  - LA SOCIETA' DEI PESCI ROSSI - Pennarello e matite su carta - cm 73x51 MAZZOLI pittura0150 

Sino al 1° ottobre le opere finaliste del Premio Marchionni saranno esposte nella prestigiosa sede dell’Archivio Lazzaro di Milano. E’ questa la seconda tappa, dopo la prima nel Museo Ca’ La Ghironda di Bologna, della mostra itinerante che si propone di far conoscere in giro per l’Italia i lavori dei vincitori dell’importante concorso organizzato dal Museo Magmma di Villacidro e dalla Fondazione di Sardegna.

L’inaugurazione della nuova esposizione è avvenuta giovedì 22 settembre: la serata, condotta dalla giornalista e critica Alessandra Radaelli (che è anche curatrice del catalogo della mostra), è stata anche l’occasione per premiare Juan Eugenio Ochoa e Francesco Altomare,  i due vincitori rispettivamente per la sezione pittura e grafica, che a giugno non hanno potuto essere presenti alla proclamazione.

L’esposizione allestita a Milano propone i lavori dei primi 30 selezionati (15 per ciascuna sezione) al  Premio Marchionni 2016. Oltre alle opere di Ochoa e Altomare, si tratta dei lavori di: Liliana Cecchin, Doria Sharra e Lutfie Bejko (vincitori anche di una residenza d’artista), Dario Maglionico, Francesco Zefferino, Andrea Ciresola, Tiziana Marzialetti e Giancarlo De Gennaro (vincitori di una menzione speciale), Morgan Zangrossi, Andrea Savazzi, Max Mazzoli, Luca Dalmazio, Giuseppe Cacciatore, Francesco Tromba, Simone Prudente, Tonino Mattu e Davide Prevosto, per la sezione Pittura.  Per la sezione grafica saranno invece in mostra le opere di: Giovanni Timpani, Daniela Savini, Massimiliano Kornmuller, Peppe Denaro, Sergey Bunkov, Enza Viceconte, Sabato Panico, Fernando Di Stefano e Michele Cara.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla fine della sua vita.

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Causa rischio maltempo, si terranno al Mulino Cadoni, anziché in piazza Zampillo, gli incontri in programma stasera a Villacidro, nell’ambito della settimana culturale del Premio “Giuseppe Dessì”, con l’illustratore Roberto Innocenti (ore 18.00) e con il giornalista e scrittore Mario Baudino (ore 19.30).

Trasferito invece dal cortile di Casa Dessì al coperto della Palestra in via Stazione l’incontro con Alessandro BergonzoniResta invariato l’orario dell’appuntamento con l’attore e autore bolognese, che avrà inizio alle 21.30.

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«L’esito positivo del bando a favore delle testate giornalistiche on line ci conforta e dimostra la necessità di questo provvedimento, messo in campo per la prima volta, e rafforza la nostra volontà di continuare a prestare la massima attenzione verso un settore in crescita». A dirlo è l’assessore dell’Informazione Claudia Firino, a seguito della chiusura del bando per i contributi alle testate on line. «Il bando riconosce l’importanza dei nuovi media – ha proseguito Firino – e sostiene la pluralità dell’informazione, l’occupazione e la valorizzazione della qualità professionale dei giornalisti».
Dai primi dati emersi dalle domande presentate in assessorato sono 13 le testate che hanno avanzato la richiesta di contributo per l’attività svolta lo scorso anno, al momento al vaglio degli uffici che ne verificheranno i requisiti per l’erogazione delle risorse stanziate.
«Emerge già da un primo esame – ha concluso l’assessore – la necessità di incrementare i finanziamenti annuali per il comparto. Riteniamo inoltre che l’intervento sperimentale possa presto diventare strutturale e sempre più efficace, anche con il contributo di tutti gli operatori coinvolti. Nell’ambito della proposta di modifica della Legge sull’editoria e l’informazione (L.R. 22/1998), che sarà presto all’esame della giunta, le testate on line verranno riconosciute.»

Mercoledì 28 settembre, alle 10.30, intanto, i dieci piccoli editori che hanno inviato una lettera aperta all’assessore regionale Claudia Firino, nella quale hanno esternato la delusione per i requisiti e i criteri scelti per l’ammissione ai contributi del “Sostegno alle testate giornalistiche on line”, verranno ricevuti in audizione dal Corecom, in via Cavour, a Cagliari, alla presenza di Celestino Tabasso dell’Assostampa. I piccoli editori sostengono che l’impostazione del contributo come rimborso delle «spese ammissibili sostenute» nell’anno precedente alla delibera, ha vanificato l’intenzione di aiutare i piccoli editori, che spesso devono fare i conti con una struttura organizzativa ancora in fase embrionale e che quindi contavano sul «sostegno» con l’obiettivo di far crescere e migliorare la propria attività editoriale.

Qualche giorno fa l’assessore Firino ha ricevuto una rappresentanza, accompagnata da un collega dell’Assostampa Sarda, ma non ha ritenuto opportuno intervenire in questa annualità, che è scaduta il 21 settembre.

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Veranu, la neonata startup sarda che opera nel settore delle energie rinnovabili, ha superato la seconda fase del Next Energy Program durante gli “Innovation Days” che si sono tenuti a Milano il 22 e 23 settembre presso la Cariplo Factory, Via Bergognone 34.

Il programma, promosso da Terna e Fondazione Cariplo, realizzato da Cariplo Factory in collaborazione con PoliHub e dal Campus di Terna, ha l’obiettivo di promuovere la valorizzazione dei talenti, sostenere lo sviluppo di progetti innovativi in ambiti attinenti al sistema elettrico e contribuire concretamente alla crescita economica del Paese.

Veranu si è posizionata tra i 10 migliori team su oltre 200 domande pervenute da tutta Europa ed ora parteciperà al programma di empowerment imprenditoriale e di accelerazione della durata di 6 mesi, coordinato da PoliHub. Al termine del programma, i 10 progetti selezionati verranno presentati a una Giuria che selezionerà i migliori 3, che otterranno dei voucher da utilizzare per lo sviluppo del progetto, del valore rispettivamente di € 50.000 al primo classificato, € 30.000 al secondo classificato e € 20.000 al terzo classificato.

«Abbiamo presentato con il solito entusiasmo che ci contraddistingue la nostra mattonella Veranu, portando al PoliHub e di fronte i vertici di Terna, Cariplo Factory e il Politecnico la nostra filosofia green», ha detto Alessio Calcagni, CEO di Veranu. Una filosofia che concepisce il pavimento, non più visto come oggetto passivo, ma come strumento attivo in grado di generare energia pulita semplicemente passeggiandoci sopra. Un gesto semplice che parte dall’individuo e che hanno un’utilità collettiva, tangibile per tutti. Il numero uno della startup ha aggiunto: «E’ stata una bellissima esperienza in un ambiente giovane dinamico. Una buona occasione per fare networking e conoscere altre realtà imprenditoriali che come Veranu mirano a dare un contributo alle nostre società. Cogliamo l’occasione per ringraziare gli organizzatori e soprattutto Cariplo Factory che ci ha ospitato in questa due giorni»”.

Veranu ha sede a Capoterra, presso l’incubatore Clhub, in Via Cagliari 215.

Alessio Calcagni durante la presentazione

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Altri tre sbarchi di migranti all’alba di oggi sulle coste di Sant’Antioco. Poco dopo le 6.00, un cittadino ha informato la centrale operativa dei carabi9nieri di Carbonia della presenza di alcuni migranti appena sbarcati in località Torre Canai. Sul posto sono stati inviati alcuni carabinieri della stazione di Sant’Antioco che, unitamente a colleghi della stazione di San Giovanni Suergiu e ad un equipaggio della dipendente aliquota Radiomobile, alle 6,45 hanno rintracciato 7 cittadini extracomunitari, tutti di sesso maschile, maggiorenni, presumibilmente di nazionalità algerina, sbarcati nel corso della notte.

Poco dopo, alle 7.35, in località Capo Sperone, gli stessi carabinieri hanno rintracciato altri 7 cittadini extracomunitari, tutti di sesso maschile, maggiorenni, sedicenti algerini.Alle 8.25, in località Capo Turri, è stato rintracciato un 15° cittadino extracomunitario, anch’egli sedicente algerino.

I migranti si trovavano tutti in buone condizioni di salute. Dopo i primi accertamenti, sono stati trasportati presso la struttura di accoglienza di Assemini.

Nel corso delle ricerche in mare, il personale della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco ha rintracciato a Turri, arenato sulla spiaggia, un barchino in legno della lunghezza di circa 7 metri, con motore Yamaha Enduro da 40 HP, regolarmente funzionante, che è stato recuperato e trainato presso il porto di Sant’Antioco da una motovedetta della Guardia di Finanza.

Alle 9.00, su richiesta della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, è giunto sul luogo interessato al rintraccio dei migranti il velivolo A 109 Nexus CC 46 dell’XI Elinucleo di Cagliari Elmas, che ha verificato tutta la zona costiera di Sant’Antioco, alla ricerca di ulteriori natanti, attività che ha dato esito negativo. Il natante e il materiale rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro da parte del personale del servizio navale della Guardia di Finanza, in collaborazione con i carabinieri di Sant’Antioco.

 

Barchino migranti 24 settembre 2016 2Barchino migranti 24 settembre 2016 1 Migranti 24 settembre 2016

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Domenica 25 settembre, al Teatro Massimo di Cagliari, arriva l’attesissimo appuntamento con “Mare & Sardegna. Racconti di un’isola tra musica, teatro e letteratura”, un’imperdibile produzione dell’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, per la regia di Simeone Latini.

Intrecciando musica, letteratura e video, lo spettacolo, realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna, ripercorre l’omonimo libro di David Herbert Lawrence che nel 1921, insieme alla moglie Frieda, si avventurò per la Sardegna nel viaggio che, partendo dalla città capoluogo, lo portò a visitare anche i più nascosti anfratti dell’entroterra.

La voce dell’attore e regista Simeone Latini guiderà lo spettatore lungo lo stesso itinerario descritto con grande potenza evocativa dalla penna di Lawrence. Contemporaneamente, sul fondo del palco scoreranno le immagini del  video curato da Luca Sgualdini: spezzoni presi dal film “Cainà” (1922) di Gennaro Righelli, uno dei primi film di figura girato nell’isola, e video realizzati dallo stesso Sgualdini nella Sardegna di oggi. A fondersi con le immagini e le parole sarà la musica, scritta apposta per questo lavoro dal compositore Fabio Furìa, e suonata dal vivo dal suo Novafonic quartet, una formazione composta da musicisti d’eccezione, solisti e prime parti in importanti orchestre (Fabio Furìa al bandoneon, Gian Maria Melis, al violino, Marcello Melis al pianoforte, Giovanni Chiaramonte al contrabbasso). Proprio nella musica sta la più grande ambizione di “Mare & Sardegna”: l’intenzione di Furìa non è quella di proporre musiche sarde ma suoni e musiche della Sardegna, consegnando alle note e a mezzi puramente musicali la funzione di proporre al pubblico suggestioni dei paesaggi dell’isola.

Un importante lavoro di ricerca poetico-narrativa e comunicativa che propone una visione dell’isola non dal punto di vista di un sardo, ma da quello di un turista colto e curioso che l’ha visitata, amata, vissuta sulla sua pelle e ha deciso di raccontarla. Un racconto di viaggio che è riuscito a tracciare l’essenza della Sardegna e della sua gente, restituendo al lettore tratti riconoscibili ancora oggi.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì prossimo alle ore 10,00. La seduta sarà dedicata all’esame delle seguenti mozioni:

1. N. 240 (Congiu e più) sulle misure urgenti per alleviare il danno patito dalle aziende agricole insediate nei territori percorsi dagli incendi nelle giornate del 1°, del 2 e del 5 luglio 2016: attivazione di strumenti finanziari e buoni di acquisto di materie prime per l’alimentazione animale

2. N. 252 (Crisponi e più) sul primo bilancio della lotta agli incendi sul territorio regionale.   

3. N. 253 (Cappellacci e più) sugli sbarchi di migranti nell’Isola e sul superamento della quota prevista per la Regione.   

4. N. 220 (Agus e più) sul coordinamento delle attività di prima e seconda accoglienza e della gestione dei servizi per le persone richiedenti asilo e i cittadini stranieri.

5. N. 250 (Usula e più) sull’opposizione alla realizzazione di un impianto termodinamico della potenza di 55 mw e denominato Flumini Mannu nei comuni di Decimoputzu e Villasor e l’analogo megaimpianto industriale termodinamico solare di Gonosfanadiga-Villacidro.   

6. N. 168 (Tedde e più) sullo stato di attuazione del protocollo d’intesa per la “Chimica Verde” a Porto Torres.

7. N. 232 (Congiu e più) sull’istituzione di una struttura tecnico-organizzativa autonoma e potenziata cui attribuire le funzioni in materia di pesca, acquacoltura e molluschicoltura.

8. N. 216 (Deriu e più) sugli interventi urgenti in materia di diritto allo studio e in merito alle modalità d’accesso alla fruizione dei benefici erogati dagli enti regionali per il diritto allo studio universitario.

9. N. 25 (Christian Solinas e più) sull’indipendenza del popolo sardo. 

I lavori del Consiglio saranno preceduti martedì 27 settembre dalle sedute delle Commissioni Quarta, Quinta e Sesta.

La Commissione “Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità”, presieduta da Antonio Solinas, si riunirà alle 16,00 per l’audizione degli Assessori regionali dei Trasporti e del Turismo sulle problematiche relative al trenino verde.

Alle 17.00, invece, si riuniranno in seduta congiunta le commissioni “Attività produttive” e “Sanità” presiedute da Luigi Lotto e Raimondo Perra. In programma l’audizione degli assessori alla Sanità e all’Agricoltura, Luigi Arru ed Elisabetta Falchi, e del responsabile dell’unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana Alessandro De Martini sul P/125 “Adozione del programma straordinario 2017 e di specifiche misure per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana”.

Al termine della seduta congiunta, la Sesta Commissione esaminerà il P/124  “Accreditamento istituzionale dei servizi di diagnostica di laboratorio e dei relativi punti di prelievo esterno”. Prevista l’audizione dell’assessore regionale della Sanità.

Il parlamentino della Sanità lavorerà anche nella giornata di giovedì 29 settembre, alle 9.30. All’ordine del giorno l’audizione dei responsabili dei Centri riabilitativi della Sardegna sulle problematiche del settore.

Giovedì, alle 10,00, si riunirà anche la Commissione “Cultura” presieduta da Gavino Manca per l’esame di alcune proposte di legge relative all’insegnamento della lingua, della storia, della cultura sarda nelle scuole. All’ordine del giorno anche il P/126 (Contributi straordinari ai Comuni, nei quali sono state soppresse scuole, per la gestione del servizio di trasporto scolastico. Indirizzi della Giunta per l’anno scolastico 2016/2017) e il P/127 (Sostituzione di un componente della Commissione tecnico artistica istituita dalla Legge sul cinema n.15 del 2006).

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«Criticità presso la Casa Circondariale di Sassari dove nell’arco di due giorni si sono registrati eventi critici che hanno messo a repentaglio la sicurezza penitenziaria e di alcuni operatori.”

A denunciarlo è il segretario generale aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che rende note il tentativo di un detenuto extracomunitario di tagliare il viso del Poliziotto Penitenziario con la lametta da barba in dotazione.

«L’altro episodio, prosegue il sindacalista, riguarda un detenuto che ha letteralmente “spaccato” una cella dell’isolamento e subito dopo aver inveito verbalmente contro un medico – dice Nicotra -. È auspicabile e necessario, conclude il sindacalista dell’OSAPP, dare un segnale tangibile della presenza dello Stato acché simili episodi non si ripetano più nell’interesse collettivo della società civile e dei poliziotti penitenziari che operano direttamente in prima linea.»

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E’ stata inaugurata ieri a Guspini la rete del gas di città, un intervento cofinanziato con l’Accordo di Programma Quadro per la metanizzazione della Sardegna. Un nuovo passo avanti nella realizzazione del Piano per le reti regionali di trasporto e distribuzione del gas. L’importo totale dei lavori in concessione è pari a 26 milioni 752 mila euro. Il contributo a carico dell’APQ Metano è di quasi otto milioni di euro e il progetto gode delle agevolazioni del programma Jessica cofinanziato con il POR FESR 2007-2013. All’inaugurazione erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, e il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti.
«Ci troviamo in una fase di transizione energetica – ha spiegato il presidente Pigliaru, che ha sottolineato come la scelta del gnl sia progetto già presente condiviso e ampliato dalla sua Giunta -. In questa fase di passaggio verso le rinnovabili, che è per forza di cose graduale, il metano è una tappa essenziale. Per questo abbiamo voluto che fosse uno degli assi portanti del Patto con il Governo, che si è impegnato a far sì che il metano arrivi nelle case dei cittadini residenti in Sardegna – ha aggiunto Francesco Pigliaru – e che ci arrivi a un prezzo uguale o minore rispetto a quello che viene pagato dai cittadini residenti nel continente italiano. Una clausola di sicurezza stabilisce che se il metano portato qui dovesse in qualche caso superare la tariffa nazionale, il Governo interverrà con misure compensative per riallineare il prezzo con quello della penisola».
Il presidente Pigliaru si è infine soffermato sulla prospettiva, ricordando come le tecnologie oggi consentano «di produrre ovunque energia sulla base di fonti rinnovabili: non più grandi impianti che sfruttano gli incentivi sulle rinnovabili lasciando poco o niente al territorio, ma impianti diffusi collegati tra loro, che garantiscano una produzione rinnovabile mirata al benessere delle persone che vivono vicino a dove l’energia viene prodotta».
«La metanizzazione, prevista dal Piano Energetico Regionale, il primo vero Piano Energetico approvato dalla Sardegna – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è di fondamentale importanza per rendere più flessibile e sicuro il sistema energetico dell’Isola. Nel Piano per la metanizzazione c’è innanzitutto il completamento della Dorsale. Secondo quanto definito dal Patto per la Sardegna, la realizzazione dell’infrastruttura è parte della rete nazionale dei gasdotti e il collegamento della Dorsale ai Bacini è parte della rete di trasporto regionale italiana. Il costo della Dorsale graverà in gran parte sulla tariffa nazionale di trasporto del metano, mentre i costi per realizzare gli adduttori dalla dorsale ai bacini saranno ridistribuiti sulla tariffa di trasporto regionale del resto d’Italia. Ciò consentirà alle imprese e ai cittadini sardi di avere il metano allo stesso prezzo finale pagato da tutti gli italiani. Oggi i guspinesi possono accedere alla rete del gas – ha detto ancora l’assessore -. In futuro si approvvigioneranno col metano. Stiamo accelerando perché i lavori dei 38 Bacini si concludano al più presto e per questo motivo abbiamo inserito nel Patto la rivisitazione dell’Accordo di Programma Quadro. Ciò consentirà di agevolare il lavoro delle società concessionarie che per via dei ritardi nell’avvio della metanizzazione hanno avuto un aggravio dei costi».
L’assessore Piras ha poi voluto sottolineare il buon lavoro di collaborazione tra il pubblico e il privato. «Grazie all’azienda che ha realizzato i lavori, le imprese locali hanno potuto specializzarsi e acquisire conoscenze e competenze che rimarranno sul territorio. Le collaborazioni di questo tipo non possono che accrescere le potenzialità di sviluppo delle piccole e medie imprese che operano in Sardegna e, nello specifico, nel Medio Campidano».
L’Ente realizzatore della rete di Guspini è l’organismo di Bacino numero 24, di cui fanno parte, oltre al comune di Guspini, quelli di Buggerru, Fluminimaggiore, Gonnosfanadiga, Pabillonis e Villacidro, quest’ultimo Comune capofila del bacino. Il Bacino 24 comprende in totale 12.442 utenti e 156.305 metri di tubazioni. Il concessionario dell’intervento è la SHERDEN GAS del gruppo COESAM ITALIA che ha già completato le reti di Villacidro e Pabillonis.