23 December, 2025

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Dal 19 al 25 settembre la Sardegna ospiterà ENEROAD, il primo roadshow sardo sull’innovazione. ENEROAD è un’avventura in cui per la prima volta tecnologia e sostenibilità si uniscono per andare alla scoperta dell’Isola. 

L’edizione di quest’anno è dedicata alla mobilità sostenibile: il tour intorno alla Sardegna diventa un’occasione per testare le tecnologie e dimostrare che il trasporto quotidiano elettrico è più semplice ed emozionante di quello tradizionale. 

ENEROAD sarà una sfida dal primo all’ultimo chilometro: 

– ambientata in Sardegna, terra senza strutture di ricarica disponibili; 

– con poche infrastrutture esistenti; 

– senza una cultura della mobilità elettrica. 

Gli ultimi due giorni del tour, il 24 e 25 settembre 2016, vedranno ENEROAD e la Tesla Model S ospiti dell’evento SME Green Edition che si terrà alla Corte del Sole, a Sestu, in occasione della settimana della mobilità sostenibile.

ENEROAD nasce per dimostrare che la mobilità elettrica è una via che si può intraprendere adesso e per condividere questa consapevolezza con il maggior numero di persone. UCNET si occupa d’impianti tecnologici, building automation, grandi infrastrutture e fonti rinnovabili. Lavora ogni giorno per rendere più semplice l’uso consapevole delle risorse del pianeta, con una naturale predisposizione per tecnologia e rispetto ambientale. 

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“Il sacro e il profano” e “La devozione in Barbagia” sono i due volumi fotografici realizzati della fotografa nuorese Maria Carmela Folchetti, che alle 19.30 di martedì 30 agosto a Nuoro, verranno presentati nella Vecchia Chiesa delle Grazie. Oltre all’autrice, è prevista la partecipazione del giornalista Giacomo Mameli, di Domenico Canu e Ciriaco Offeddu. Gli intermezzi musicali saranno a cura dell’Associazione “POPULOS – TENORE NUGORESU”.

Un racconto per immagini della parte più intima della cultura popolare sarda, un viaggio nella quotidianità che sfugge alla razionalità, dueì opere leggere e delicate di un’autrice che conosce profondamente l’isola, da sempre al bivio tra sacro e profano.

Il primo volume dal titolo “Sacro e profano in Sardegna” è in realtà un libro double-face costituito dai volumi “Il carnevale” e “I riti della Settimana Santa”. Il secondo, “La devozione in Barbagia”, indaga le feste di San Francesco di Lula, Nostra Signora delle Grazie e Il Redentore.

Il primo, morte e resurrezione dei carnevali sono opportunamente abbinati a quelli della tradizione cristiana. Le tristi sfilate dei Mamuthones sfumano nelle processioni meste di una Settimana Santa sempre intensa e partecipata. Maria Carmela Folchetti coglie, senza mai oltrepassare il sottile confine della rappresentazione folcloristica e spettacolare, i segni intimi di cerimonie arcaiche. La tensione e la forza primordiale dei carnevali sfuma nella ritualità composta delle processioni. I segni di passaggio dal pagano al religioso sono attentamente rappresentati. Lo sguardo alle feste è sempre attento e acuto, la sintassi fotografica precisa e sicura. La sapiente padronanza dei piani di messa a fuoco e del mosso controllato rendono dinamica la scena senza pietrificarla ma lasciandola fluire in “Un’intensa vibrazione di luce”.

Il secondo è un doveroso omaggio al padre Carmelo con le sue immagini datate 1978. Un simbolico passaggio di testimone per continuare a rappresentare un affresco Deleddiano di feste antiche che costituiscono ancora parte importante delle fondamenta culturali della società barbaricina.

I libri, arricchiti dai testi di Amedeo Spagnuolo, Gian Nicola Spanu, Chiara Solinas e Marina Moncelsi, costituiscono un viaggio nell’immaginario visuale di una fotografa attenta alla cultura della sua terra e ci consentono di vedere la sua evoluzione a partire dalle prime immagini datate 1986. Appare nitido un percorso artistico e culturale che si evolve dal puro stile documentario verso una ricerca più attenta ai significati profondi di riti ancora vivi e sentiti.

Quello di Carmela Folchetti è un viaggio lungo trent’anni alla scoperta delle sue (e delle nostre) radici. La sua fotocamera ferma momenti lontani di devozione sentita e partecipata mostrandoci un mondo che rischia di cedere lentamente il passo al folklore. Solo uno sguardo attento riesce ancora a cogliere i segnali autentici che connotano e distinguono uno spettacolo per turisti da una millenaria rievocazione della nostra storia.

Maria Carmela Folchetti-02

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Marco Borriello 1

Un grande Cagliari rimonta due goal alla Roma e mette il primo tassello nel mosaico salvezza. Una squadra tutto cuore ha saputo reagire al doppio svantaggio maturato in avvio dei due tempi e, con un finale in crescendo, ha centrato una rimonta che ha scatenato l’entusiasmo del pubblico del Sant’Elia, pieno in ogni ordine di posti.

La partita era iniziata con il piede sbagliato per la squadra di Massimo Rastelli, già sotto di un goal dopo cinque minuti, per il calcio di rigore trasformato da Diego Perotti, provocato da un fallo di Mauricio Isla su Stefan El Shaarawy. La squadra rossoblù ha cercato di reagire ma fino al riposo, pur costruendo alcune occasioni, non è riuscita a pareggiare. E, in avvio di ripresa, l’olandese Kevin Strootman, uno dei calciatori più sfortunati, per gli infortuni subiti da quando è in Italia, ha realizzato il secondo goal per la Roma che a molti è sembrato il colpo del ko.

Mai sensazione è parsa più sbagliata, perché il Cagliari non s’è arreso, ha ripreso a tessere buone trame di gioco e, prima con l’ex Marco Borriello, in goal per la terza partita ufficiale consecutiva, 6 reti tra Coppa Italia e campionato, e nel finale con il collega d’attacco Marco Sau, ha riacciuffato la Roma, centrando un pareggio meritatissimo per quanto le due squadre hanno espresso in campo nel corso della partita.

La Roma ora piange sull’occasione mancata che conferma il difficile avvio di stagione, nel quale spicca l’eliminazione nel preliminare di Champions League con il Porto, mentre il Cagliari acquisisce nuova fiducia nei propri mezzi e Massimo Rastelli ora ha a disposizione due settimane, vista la pausa per gli impegni della Nazionale, per preparare al meglio la prossima trasferta, in programma l’11 settembre sul campo del Bologna dell’ex Roberto Donadoni.

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Giornata numero sette al XXVIII Seminario Jazz, in pieno svolgimento a Nuoro da martedì scorso (e fino a venerdì prossimo, 2 settembre). Domani (lunedì 29) si comincia alle 9.00 del mattino con la terza e ultima “colazione jazz” a I Grani: protagonista del pianoforte solo nel locale in via Fratelli Bandiera, il cremonese Francesco Orio, vincitore del Premio internazionale “Giorgio Gaslini”, lo scorso ottobre.

Mentre proseguono le lezioni alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (dove, tra l’altro, il sassofonista Joe Lovano completa la sua masterclass di tre giorni), il cartellone dei concerti propone in serata una nuova trasferta: dopo Orosei e Posada, l’appuntamento è stavolta a Onani, il piccolo borgo a una quarantina di chilometri da Nuoro, che ospita – alle 21.15, in piazza Funtana Manna (con ingresso gratuito) – l’electro jazz trio Connected del chitarrista Stefano Giordani con Juan Manuel Moretti al basso e ai sintetizzatori e Matteo Giordani alla batteria; una formazione che miscela con freschezza e personalità il sound della chitarra acustica e il beat tipico della musica elettronica, passando dalle sonorità mediterranee a quelle più underground proprie della scena jazzistica newyorkese.

Chitarrista e compositore nativo di Rovereto (1985), in Trentino Alto Adige, Stefano Giordani ha all’attivo due album in guitar solo, “L’ordine delle cose” e “Question Marks”, oltre a diversi singoli usciti in compilation. Classe 1980, Matteo Giordani è un batterista eclettico, nel mondo della musica fin dalla giovane età. Collabora con varie formazioni (3io, Mirko Pedrotti Quintet, Luca Poletti Trio, tra le altre) con cui ha inciso dischi e partecipato a diversi festival jazz. Nato nel 1975 a Buenos Aires, Juan Manuel Moretti conta invece collaborazioni con John Tejada, Dj Rocca, Kid Who, Peter Edison, Alexander Robotnick, Marco Dassi, Stefano Raffaelli, Alex Attias e Julian Sanza.

Due anticipazioni sulla giornata di martedì 30. In mattinata, alle 10.00, si rinnova per la tredicesima volta un evento divenuto abituale nella programmazione di Nuoro Jazz e dal significato particolare: il concerto nella Casa Circondariale di Badu ‘e Carros. Protagonista, questa volta, il duo formato da Marcella Carboni all’arpa e Max De Aloe all’armonica cromatica.

In serata, invece, riflettori puntati su Joe Lovano al Museo del Costume di Nuoro: reduce dalla sua masterclass dei giorni precedenti, il sassofonista statunitense è di scena dalle 21.15 con la cantante (e sua moglie) Judi Silvano in uno dei concerti più attesi del cartellone.

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Invitas 2
Dopo il successo della prima edizione presso la Fiera della Sardegna, dal 29 ottobre al 2 novembre 2016 ritorna Invitas, con un’edizione più lunga e ricca di iniziative e contenuti.

L’evento Invitas sarà a carattere regionale e rappresenterà i territori della Sardegna (Sulcis, Barbagia, Ogliastra, etc.) dal punto di vista delle tradizioni, usi, storia, attrazioni, enogastronomico, turismo attivo e culturale. E’ l’invito che ogni territorio, comune, azienda, associazione rivolge al visitatore presentandosi nella 5 giorni a Cagliari, con il suo materiale, le sue esibizioni, i suoi laboratori, i suoi prodotti alimentari, affinché il visitatore scopra e conosca quella parte del territorio.

Invitas vuole raccontare la storia e la cultura della Sardegna attraverso le rappresentazioni ed esibizioni storiche:
a) la sfilata delle maschere della Barbagia, con lo staff del “Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada”.
b) la rappresentazione storica dei minatori del Sulcis Iglesiente
c) la rappresentazione del Medioevo in Sardegna
e tanto altro ancora…
Verrà definita un’area archeologica con esibizioni sulla creazione dei bronzetti (Andrea Loddo), e sullo sport praticato in quell’epoca (Daniele Manca), con i protagonisti vestiti da nuragici.

Invitas vuole far vivere le tradizioni e gli usi dei vari territori attraverso le esibizioni dei bambini dei giogus antigus di Gonnesa, l’impagliatura delle sedie, l’arte del ricamo, la lavorazione del telaio antico, la lavorazione della pasta, del pane e del formaggio, ecc.

A Invitas, inoltre, saranno presenti
a) espositori di prodotti agroalimentari, vinicoli ma non solo, anche istituzioni, musei e strutture ricettive

b) Food Village: con prodotti e ricette tipiche di tutta la Sardegna

c) Area dolci: dalle sebadas barbaricine ai ravioli fritti, ad ogni tipo di dolce tipico sardo

Invitas, il fascino e il gusto di millenni di tradizione.

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Allenamento Sulcispes

E’ iniziata questa mattina la preparazione della Sulcispes SantìAntioco in vista del prossimo campionato di Serie D. I giocatori antiochensi si sono radunati di buon mattino e,  dopo le presentazioni di rito, hanno cominciato a lavorare sotto l’attento sguardo di coach Andrea Masini e dello staff tecnico.

Volti sorridenti e carichi di entusiasmo hanno accompagnato la seduta del PalaGiacomoCabras. Mancavano i nuovi arrivati Fox Layne, Markovic e Farci, che si uniranno al gruppo nei prossimi giorni, mentre erano presenti quasi tutti i protagonisti della vittoria nell’ultimo campionato di Promozione regionale: «L’impatto è stato ottimo – dice Paolo Massidda, team manager della Sulcispes -, la conoscenza tra il nuovo allenatore e la squadra mi pare sia andata nel migliore dei modi. Ci siamo augurati di disputare un campionato all’altezza e di divertirci giocando assieme. Nei prossimi giorni arriveranno a Sant’Antioco anche i nuovi, e a quel punto potremo lavorare a ranghi completi. Non conosciamo ancora formula e organizzazione del torneo di Serie D – conclude Paolo Massidda -, in ogni caso il roster è attrezzato per far bene, sia in termini di qualità che di quantità.»

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Pietrino Fois

«I dati sull’occupazione diffusi dall’Inps, con il quasi – 40 per cento di posti di lavoro rispetto all’anno scorso, dimostrano due cose: Renzi è un disastro quando tesse le lodi del jobs act, e la Giunta Pigliaru sta affossando la Sardegna: si vantano di avere un tesoretto? Che lo mettano a correre per creare posti di lavoro e non eterni disoccupati». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois, commentando il drammatico rapporto dell’istituto di previdenza sullo stato dell’occupazione in Sardegna.

«Ci chiediamo se la Giunta dei professori – aggiunge Pietrino Fois – sia a conoscenza del tragico rapporto Inps. I famosi conti che l’assessore Paci si vanta di aver riordinato non si capisce quale ricaduta abbiano sull’economia reale. In realtà si capisce benissimo: nessuna. Quindi delle due l’una: o non è vero che hanno riordinato i conti oppure non sanno spendere i soldi per dare nuovi posti di lavoro ai sardi.»

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Ancora una tappa sulla costa orientale per il cartellone dei concerti collegato al XXVIII Seminario Jazz di Nuoro: dopo Orosei, dove ieri sera (venerdì 26) si è esibito il Melodrum Ensemble, domani (domenica 28) l’appuntamento è a una quarantina di chilometri più a nord, a Posada Nel suggestivo borgo della Baronia, dalle 21.15 in piazza Eleonora con ingresso gratuito, è di scena il progetto Ethnico di Mauro Usai. Il musicista sardo ha raccolto nel disco omonimo sue composizioni legate a esperienze di teatro, danza, video, esplorando atmosfere diverse tra loro ma accomunate dalla fisicità del soffio che si trasforma in suono attraverso i suoi strumenti a fiato: flauto e sassofoni soprano e tenore, ma anche pipiolos, benas e altri aerofoni della musica etnica isolana e di altre tradizioni. Nel concerto a Posada lo affiancheranno Matteo Cara al pianoforte, Fabio Coronas al bandoneon e al vibrafono, Pierluigi Manca al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria.

Nato ad Alghero nel 1964, dopo essersi diplomato in flauto traverso nel 1989 al Conservatorio di Sassari, Mauro Usai ha studiato sassofono e improvvisazione ai Seminari Jazz di Nuoro. Autore di musiche per teatro, documentari e video, oltre a guidare propri progetti e formazioni ha collaborato con vari complessi musicali in ambito classico, jazz, etnico e pop, come L’Altro Suono, Raimi, Argot, Tempus Fugit, trio Do.De.Ca.Foni, Cuba Cuba, Taifa, Orchestra del Conservatorio di Sassari, Orchestra e Corale N. Praglia, Corale P. Gallisai, Cala Gonone Jazz Orchestra. Attivo nella didattica musicale, ha tenuto laboratori in vari centri dell’Isola e insegnato presso la scuola pubblica e le scuole civiche di musica. Dal 2000 insegna al Liceo Pedagogico-Musicale “Sebastiano Satta” di Nuoro ed è docente di flauto traverso.

Mauro Usai

 

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Ospitato da LucidoSottile e Teatro dallarmadio, approda all’ExArt di Cagliari lo spettacolo “Matrici – Un rito”, scritto da Alessandra Asuni e Marina Rippa, con l’interpretazione di Alessandra Asuni e gli elementi scenici Massimo Staich. Appuntamento lunedì 29 agosto, nello spazio di piazzetta Dettori 9. Lo spettacolo (prodotto dalla compagniaf.pl. femminile plurale”) andrà in scena alle ore 20.30 e alle ore 22.00. In entrambi i turni l’accesso sarà consentito a soli diciotto spettatori. Per assistere allo spettacolo è dunque necessario prenotarsi ai numeri 393 0290150 e 347 1357324 (ingresso 10 euro).

Ispirato agli studi e agli articoli di Maria Gimbutas e Emanuela Geraci, e arricchito dalle immagini e dai video di Andrei Tarvkosky, Lucio Fontana e Pippa Bacca, “Matrici – Un rito” tratta il tema del parto. Un evento che per la donna ha un valore iniziatico, di passaggio da una condizione ad un’altra, dall’essere figlia ad essere madre. Il parto oggi viene consumato, nella maggioranza dei casi, in ambienti asettici e impersonali. Così si leva alle donne il potere sull’atto creativo per eccellenza e il minimo che possa capitare è che altri scelgano per loro: come, dove e in quale giorno far nascere i figli. Nello spettacolo, dunque, si rievoca il parto attraverso il rito: come momento misterioso e sacro, come evento che riguarda tutti, ritrovando il tempo delle cose, senza che niente venga accelerato o forzato. E lasciare che la sacralità del rito viva nella partecipazione. Perché in un’unica donna viaggiano la madre, la partoriente, l’ostetrica, il ginecologo, la dea madre…

Con Matrici, la compagnia f.pl femminile plurale” prosegue nel suo percorso artistico che esplora il ciclo vita morte e rinascita attraverso il mondo femminile, iniziato con lo spettacolo “Accabbai”, vincitore del Premio Landieri 2013.

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