24 December, 2025

[bing_translator]

Tappa numero sei per il Festival Dromos in pieno svolgimento da lunedì scorso (e sino a Ferragosto) nell’Oristanese. Dopo Cabras, Bauladu, Oristano, San Vero Milis e Villa Verde, il giro di concerti fa scalo domani (sabato 6) a Baratili San Pietro. Ed è uno degli ospiti più attesi di questa edizione numero diciotto del festival il protagonista della serata in programma al Parco Comunale: a partire dalle 21.30 (e con ingresso a 10 euro) riflettori puntati su uno dei padri del genere afrobeat, Tony Allen. Ad accompagnare il batterista nigeriano ci sarà Audrey Gbaguidi, cantante e attrice francese con radici in Togo e Benin, autrice di sonorità che mescolano con raffinatezza hip hop ed elettronica. E poi Yann Jankielewicz al sassofono, Nicolas Giraud alla tromba, Michel Bass al basso, Indy Dibongue alla chitarra, Fixi alle tastiere e Patrick Gorce alle percussioni.

Classe 1940, artista di confine e apripista per la musica africana di nuova generazione, dopo essere stato direttore d’orchestra e batterista del grande Fela Kuti per una quindicina d’anni (fino al 1978) e in oltre cinquanta dischi, Tony Allen è stato poi artefice di una ricerca ininterrotta tra le sonorità dell’afrobeat originale e altri stili che spaziano dal dub allo “space jazz” ma anche al pop internazionale. Numerosi i progetti e le collaborazioni degli ultimi anni, in particolare con il cantante e musicista inglese Damon Albarn, che compare anche in “Film Of Life”, il decimo album di Tony Allen, pubblicato due anni fa: una retrospettiva sulla sua carriera, una “versione in Technicolor” dell’afrobeat che lo ricolloca con freschezza al centro della storia della musica.

Prima del concerto, un altro appuntamento è in programma domani (sabato 6) sempre a Baratili San Pietro: alle 19.30, alla Cantina Madau, si parlerà di “Senzatomica, la campagna promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai per generare consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari. Diretta alle persone comuni perché rifiutino il paradosso della sicurezza fondata sulle armi nucleari e rivendichino il diritto a un mondo libero da armi, mira alla creazione di un movimento di opinione per l’elaborazione e l’adozione di una convenzione internazionale sulle armi nucleari. All’incontro, emblematicamente intitolato “Donne Senzatonica”, seguendo il filo rosso di questa edizione del Festival Dromos sotto Il segno di Eva“, intervengono Nella Frau, Alessandra De Maria, Erika Degortes e la scrittrice e giornalista (nata in Nigeria e cresciuta in Inghilterra) Noo Saro-Wiwa. Si parlerà anche di una mostra promossa dall’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, che sarà ospitata dal comune di Oristano dall’8 al 23 ottobre.

Tony Allen (2m)Audrey Gbaguidi (2) Tony Allen (m)Audrey Gbaguidi 1

 

[bing_translator]

Carbosulcis 2

La Carbosulcis Spa intende acquisire una manifestazione d’interesse per l’incarico professionale di presidente dell’Organismo di vigilanza deputato alla vigilanza, funzionamento e osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e controllo di Carbosulcis.

Possono candidarsi i soggetti iscritti all’Albo operatori economici qualificati e in possesso dei seguenti requisiti e all’Albo degli avvocati.

L’incarico professionale avrà durata due anni.

Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro il 15 settembre 2016, unicamente via posta elettronica certificata all’indirizzo: appalti@pec.carbosulcis.eu .

[bing_translator]

Fenicotteri rosa in volo 9

Nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo sono contenuti 89,3 milioni di euro destinati alle bonifiche e alla salvaguardia delle zone umide. Lo hanno annunciato, oggi in una conferenza stampa a Villa Devoto, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. «Oggi parliamo di ambiente e in particolare di bonifiche e zone umide, di quanto si potrà fare con questi soldi – ha detto il presidente Pigliaru -. Prima la maggior parte delle risorse comprese nel Fondo di Sviluppo e Coesione andava a finanziare infrastrutture necessarie, lasciando pochissimo per altre cose. Ora, con il Patto che richiama i contratti di servizio con ANAS e RFI, lo Stato destina a quelle grandi opere un miliardo e mezzo di fondi aggiuntivi e noi possiamo liberare risorse da utilizzare su altri fronti. Tra questi proprio le bonifiche, che oltre ad essere necessarie per la salute dei cittadini hanno un risvolto economico molto importante.» 
L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha rimarcato che «bonifica è la parola chiave della strategia sui beni comuni del nostro Programma regionale di sviluppo e abbiamo insistito molto perché fosse ricompresa anche nel Patto». «Stiamo lavorando per la salvaguardia e la sicurezza del territorio e dei cittadini e per costruire ricchezza sostenibile per i sardi – ha affermato l’assessore Spano -. Dopo un decennio abbiamo sbloccato la situazione delle bonifiche attese a Porto Torres e adesso procediamo anche con il Sulcis. Il Patto infatti integra le risorse e ci consente di mettere in campo le attività finalizzate a garantire la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, oltre a prevedere – ha concluso l’assessore Spano – la riconversione di territori pregiati affinché possano finalmente avere il proprio sviluppo economico e produttivo».

La firma del Patto per la Sardegna rende disponibili altri 9,1 milioni di euro che si aggiungono ai 10,8 milioni di euro di risorse già stanziate derivanti dai fondi ministeriali (ministero dell’Ambiente per 5,8 milioni di euro) e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione Programmazione 2007-2013 (per i restanti 5 milioni di euro). La cifra è così ripartita: 4,1 milioni per il completamento delle opere di bonifica dello specchio acqueo relativo all’ex arsenale e 5 milioni per il completamento delle attività di bonifica delle aree esterne alla Darsena militare.

Il sito di interesse nazionale del Sulcis Iglesiente Guspinese comprende le aree minerarie dismesse più estese e importanti dell’Isola, le aree industriali maggiori, nonché un lungo tratto di aree a mare. Con i risultati del Patto per la Sardegna si potrà contare su 38,7 milioni destinati a un intervento triennale per bonificare l’area Montevecchio Ponente. Le risorse previste nella precedente programmazione del Fondo di sviluppo e coesione, a causa dell’impossibilità di rispettare le tempistiche previste, erano state spostate sull’aera mineraria dismessa di Furtei (28 milioni) e sulla progettazione in capo a Igea degli interventi di bonifica, messa in sicurezza e mitigazione del rischio nell’area mineraria di Montevecchio (1,5 milioni).

È pari a 6,5 milioni la cifra per la caratterizzazione e bonifica di 404 discariche comunali dismesse, di cui sono 59 quelle ad alta priorità e 134 quelle a media priorità. La Regione era già intervenuta con 13,5 milioni di fondi propri e le operazioni consentiranno la riqualificazione ambientale di vaste aree del territorio regionale.

Con il Patto arrivano altri 15 milioni per la bonifica da amianto. Risorse importanti dopo che la Giunta regionale, lo scorso dicembre, aveva approvato il mancante “Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” e uno stanziamento di fondi regionali di 20,2 milioni nel triennio 2016-2018. Priorità nelle azioni: la sicurezza dei luoghi pubblici.

Pari a 20 milioni l’importo per la tutela e la valorizzazione delle zone umide dell’Isola ottenuti con il Patto. Saranno utilizzati per gli interventi di salvaguardia valorizzazione di aree sulle quali si sviluppano differenti attività produttive: dalla pesca, all’estrazione del sale, al turismo.

[bing_translator]

Vecchio ospedale Marino di Cagliari 1 copia

«Non è tanto importante che ieri il TAR Sardegna abbia sancito quello che tutti già sapevano e cioè che la Regione non se la caverà gratis con i titolari della casa di cura che ha i diritti sull’ex Ospedale Marino, quanto piuttosto avere la certezza che la Regione non intenda aggiungere errori ai tanti disastri che ha già combinato in questa vicenda!»  Lo sostiene il deputato dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, commentando l’ultimo capitolo della “never ending story” dell’ex Colonia Dux del Poetto.

«Dal dicembre 2014, quando la Regione dichiarò di voler restituire l’immobile allo sviluppo turistico ed economico della città – aggiunge Pierpaolo Vargiu – sono passati quasi due anni: tutto è fermo e siamo all’ennesimo agosto con il Poetto sfregiato dal rudere fatiscente e inutilizzato.»

«Faccia in fretta dunque la Regione a trovare una transazione che ristori il danno subito dai proprietari della casa di cura – conclude il parlamentare e consigliere comunale – e, sopratutto, faccia in fretta a far partire il nuovo bando per l’assegnazione del bene: Cagliari non ha bisogno del solito scaricabarile di responsabilità, ma ha invece necessità di risolvere il problema dell’ex Ospedale che rischia di restare uno scempio ambientale e un monumento all’incapacità della politica, invece che una risorsa per la città.»

[bing_translator]

Sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato  della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, si è tenuta oggi 5 agosto, presso l’aula delle conferenze della nascente provincia Sud Sardegna, a Carbonia, la conferenza stampa di presentazione della XXXI edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Presenti alla conferenza Teresa Pintus, sindaco di Sant’Anna Arresi, Elvira Usai, sindaco di San Giovanni Suergiu e gli sponsor della manifestazione (Cantina Mesa, Automobili Cocco e Nieddittas).

Il direttore artistico dell’Associazione Culturale Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che sarà interamente dedicata a Frank Zappa, a quanto il suo pensiero sia ancora attuale e alla sua eredità musicale. «L’Associazione – ha detto il direttore artistico – è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine».

Dopo il saluto iniziale del direttore artistico, sono intervenuti i sindaci di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu che si sono augurati che le sinergie messe in campo nella prossima edizione del Festival siano solo il primo tassello per le prossime collaborazioni tra soggetti pubblici e associazioni del territorio per dare vita ad un progetto culturale multidisciplinare.

A seguire è intervenuta Ponziana Ledda, in rappresentanza dell’ Associazione Destinazione Sulcis che con il progetto “Venti paralleli” arricchirà il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni e laboratori, inoltre ha illustrato ai presenti il Pacchetto Jazz 2016 (PJ2016) che darà l’opportunità di una serie di agevolazioni a quanti si recheranno al festival presso strutture e servizi convenzionati.

A seguire è intervenuta Sabrina Sabiu in rappresentanza dell’Associazione Culturale Palmas Vecchio che ha descritto in dettaglio l’Anteprima della XXXI edizione di Ai Confini tra Sardegna e Jazz che si svolgerà il 31 agosto nella chiesetta romanica di Santa Maria di Palmas nella frazione di Palmas (San Giovanni Suergiu).

Superate le premesse, il socio del direttivo Francesco Peddoni ha esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 1 al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali e tutti gli aspetti logistici organizzativi della manifestazione.

Vediamo ora un’intervista realizzata al termine della conferenza stampa con Francesco Peddoni. 

Il programma completo del Festival.

Anteprima XXXI ed. Ai Confini tra Sardegna e Jazza

31 agosto

Chiesa Romanica di Santa Maria di Palmas

Palmas – San Giovanni Suergiu

h 21.30

Coro di Bitti – Remunnu ‘e Locu                        

Daniele Cossellu (oche e mesu oche), Mario Pira (bassu), Pier Luigi Giorno (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche)

1 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Memorable Sticks Trio                                                     

Johnny Richards (keyboards), Michael Bardon (bass), Sean Noonan (drums)

(esclusiva europea)                                                                                                  

Tomeka Reid Quartet                         

Tomeka Reid (cello), Joason Roebke (bass), Mary Halvorson (guitar), Tomas Fujiwara (drums)

(esclusiva)                                                        

2 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

“Bovine Music” by Coro di Bitti – Remunnu ‘e Locu                        

Daniele Cossellu (oche e mesu oche), Mario Pira (bassu), Pier Luigi Giorno (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche)

 Zappanation direct by Sean Noonan

Ionisation of Varese and Zappa                         

Sean Noonan (drums, vocals, compositions), Johnny Richards (keyboards), Michael Bardon (bass), Norbert Buerger (guitar), Harry Saltzman (sax), Valerie Welbanks (cello), Mandhira De Saram (violin), Richard Jones (viola), Patrick Dawkins (violin)

(produzione originale)

3 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Matthew Shipp Piano Solo

Tribute to David S.Ware                       

Matthew Shipp (piano)

(esclusiva)

Zula by Andromeda Mega Express Orchestra

direct by Daniel Glatzel

Laure Mourot (flutes), Oliver Roth (flutes), Daniel Glatzel (tenor sax, clarinets), Johannes Schleiermacher (baritone sax, tenor sax, fute), Sebastian Hagele (bassoon), Ritsche Koch (trumpet), Kalle Zeier (guitar ), Maria Schneider (vibraphone), Anna Schneider (harp), Jorg Hochapfel (synthesizer, sample,piano), Mathias Pichler (boublebass), Andi Haberl (drums), Gregoire Simon (violin), Matthew Lonson (violin), Johannes Pennetzdorfer (viola), Martin Stupka (viola), Isabelle Klemt (violoncello)

(esclusiva) 

4 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Zappa’s Umbrella by Rubatong                        

Luc Ex (bassguitar), Han Buhrs (voice, electronics), Tatiana Koleva (vibraphone, percussion), Renè van Barneveld (guitar)

(esclusiva)

Zappa speech projest by Andrea Massaria Octet                       

Andrea Massaria (guitar), Danilo Gallo (bass), Bruce Ditmas (drums), Cristiano Calcagnile (drums), Giovanni Mancuso (piano), Pasquale Mirra (vibrafono), Walter Prati (live electronics), Patrik Lechner (live electronics)

5 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Lok 03                     

Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), DJ Illvibe (DJ)

(esclusiva)

Greg Burk’s Solar Sound feat. Rob Mazurek                        

Grag Burk (piano e moog), Rob Mazurek (cornet), Marc Abrams (bass), Enzo Carpentieri (drums), Michele Sambin (digital painting)

(prima assoluta)

6 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Serenus Zeitblom Oktett

special guest Ingrid Laubrock

Andreas Dzialocha (e-bass), David Meier (schlagwerk), Els Vandeweyer (e-guitar), Karsten Lipp (e-guitar), Shasta Ellenbogen (viola), Isabelle Klemt (violoncello), Ritsche Koch (trumpet), Matthias Erb (klanggestaltung), Ingrid Laubrock (tenor sax)

(esclusiva)

Brötzmann/Parker/Drake

Peter Brötzmann (saxophone), William Parker (bass), Hamid Drake (drums)

(esclusiva)

7 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Megalodon Collective

Andreas Winter (drums), Henrik Lodoen (drums), Martin Myhre Olsen (sax), Karl Hjalmar Nyberg (sax), Petter Kraft (sax), Aaron Mandelmann (bass), Karl Bjora (guitar)

(esclusiva)

Full Blast by Peter Brötzmann

special guest Heather Leigh

Peter Brötzmann (saxophone), Marino Pliakas (bass), Michael Wertmueller (drums), Heather Leigh (lapsteel)

(esclusiva)

8 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Battle Pieces by N.Wooley

Nate Wooley (trumpet), Ingrid Laubrock (tenor sax), Matt Moran (vibraphone), Sylvie Courvoisier (piano)

(esclusiva)

In Order to Survive by William Parker

William Parker (bass), Mixashawn Lee Rozie (percussion & tenor saxophone), Rob Brown (alto Sax), Steve Swell (trombone), Cooper Moore (piano), Hamid Drake (drums)

(esclusiva)

 9 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Piano Solo by Cooper Moore

Cooper Moore (piano)

(esclusiva)

Mats Gustafsson’s Nu Ensemble

Hidros ZAP

Mats Gustafsson (sax, composition,conduction), Sten Sandell (keyboards, piano), Raymond Strid (drums), Nate Wooley (trumpets), Anders Nyqvist (trumpets), Jaap Blonk (vocal), Julien Desprez (guitar), Ken Vandermark (barisax), Mette Rasmussen (sax), Jamie Saft (organ, keyboards), Ingebrigt Haker Flaten (electric bass), Morgan Agren (drums), Hedvig Mollestad (guitar) 

(produzione originale)

10 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Summit Quartet

Ken Vandermark (barisax), Hamid Drake (dums), Mats Gustafsson (sax), Luc Ex (bassguitar)

(produzione originale)

Direction Zappa by Daniele Sepe Sextet

feat. Dean Bowman & Hamid Drake

Daniele Sepe (saxphone, direct), Dean Bowman (voice), D.Castigliola (bass), Hamid Drake (drums), Gio Cristiano (guitar), Tommy De Paola (piano)

(produzione originale)

IMG_3497IMG_3496IMG_3520 IMG_3518 IMG_3515 IMG_3513 IMG_3501 IMG_3500IMG_3524 IMG_3495IMG_2636

 

[bing_translator]

Gianni Tatti (Udc), vice presidente della IV Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità del Consiglio regionale, critica la maggioranza di centrosinistra per l’approvazione della legge che istituisce il fondo per il reddito di inclusione sociale.

«Si fa fatica a comprendere l’utilità del provvedimento se non altro che qualcuno nella maggioranza, per il suo quieto vivere, doveva portare a casa una medaglietta a tutti i costi – spiega Gianni Tatti -. Infatti, a voler entrare nel merito del provvedimento appena licenziato dal Consiglio, altro non è che un doppione di norme e provvedimenti già vigenti. Infatti la maggioranza che governa la regione, se uscisse dalle logiche di palazzo e avesse cognizione di causa di quello che avviene nei comuni sardi, si renderebbe conto dell’esistenza dei vari strumenti a disposizione come il “programma di contrasto alle estreme povertà” solo per citarne qualcuno; e che sarebbe stato sufficiente stanziare maggiori risorse e/o rifinanziare detti programmi, che già prevedono criteri e regole rigorose per l’assegnazione dei sussidi. La legge così approvata non fa altro che gravare di ulteriori oneri amministrativi i comuni, alimentando l’apparato burocratico con ulteriore aggravio di spesa.»

«A voler entrare invece nel merito dei problemi veri che interessano i sardi, la nuova legge si presenta come l’ennesima “manna assistenziale” un semplice palliativo ben lontano dal risolvere il problema. Continuare con la politica del “contentino” o meglio del “bastone e la carota” non fa altro che aggravare la già precaria situazione che stanno vivendo numerose famiglie sarde, che dalla politica (intesa come esercizio del bene comune) si aspettano soluzioni strutturali ai loro problemi, soluzioni in grado di garantire un lavoro stabile e remunerativo; perché solo attraverso il lavoro si ridà dignità alle persone, che solo grazie al lavoro si sentono veramente libere. Le risorse pubbliche (derivanti dalle imposte e tasse che tutti noi versiamo allo stato) devono essere utilizzate in politiche attive per il lavoro, mettendo le imprese nelle condizioni di assumere nuova forza lavoro e/o gli individui di avviare una propria attività imprenditoriale – conclude Gianni Tatti -, senza essere vessati da uno stato che non è più equo.»

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

[bing_translator]

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, componente della commissione Sanità, lancia il grido d’allarme sui tagli ai fondi per i disabili.

«Con questa riduzione di risorse – sottolinea l’esponente degli azzurri – si comincia ad intravedere quale sarà lo spirito della riforma sanitaria, con l’istituzione di nuovi carrozzoni finalizzati ad occupare il potere ma delle sforbiciate indiscriminate sui servizi reali alle persone. Le associazioni coinvolte – dall’Aias all’Anffas sino all’istituto del Gesù Nazareno e al Santa Maria Bambina – rischiano di perdere parecchie risorse per attività destinate ai disabili e alle persone non autosufficienti. Ulteriore conferma il sit in del personale dell’Aias gli scorsi giorni sotto il palazzo del consiglio regionale di via Roma, con i dipendenti che lamentano l’erogazione degli stipendi arretrati. La Giunta si dimostra ancora una volta lontana dalle esigenze dei soggetti più deboli, con tagli senza nessuna logica – conclude Edoardo Tocco – che dovranno essere rivisti per non incidere negativamente sull’assistenza ai disabili.»

Assessorato regionale della Sanità 6 copia

[bing_translator]

Manifestazione alla sede Inps di Iglesias 2

Si è svolta questa mattina, a Iglesias, una manifestazione dei lavoratori in mobilità organizzata dalla Cisl del Sulcis Iglesiente con occupazione della sede INPS, per sollecitare l’erogazione dei fondi per la mobilità

«Grazie all’intervento della CISL Sulcis Iglesiente – spiegano Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl Sulcis Iglesiente e Daniele Mele, responsabile del dipartimento politiche del lavoro Cisl Sulcis Iglesiente – si è chiusa una giornata difficile per numerosi lavoratori in attesa dei pagamenti arretrati relativi alla mobilità del 2014. E’ inammissibile che l’unico modo per ottenere attenzione da parte delle istituzioni sia occuparne la loro sede. Il momento socio economico che sta attraversando il nostro territorio è particolarmente delicato. Le difficoltà sono all’ordine del giorno e questa dei fondi per la mobilità è l’ennesima. Grazie all’intervento di questa mattina abbiamo ottenuto la liquidazione immediata dei fondi per quattro dei quattordici lavoratori in attesa degli arretrati. Per i restanti dieci, di concerto con l’INPS, abbiamo preso l’impegno di rivederci il 15 settembre per fare le dovute verifiche. A conclusione dell’occupazione è stato siglato un verbale che impegna le parti ad una risoluzione immediata della vertenza.»

«Ricordiamo – concludono Daniele Mele e Fabio Enne – che l’erogazione dei fondi per la mobilità, annualità 2014, sono stati annunciati e promessi troppe volte. E’ arrivato il momento di agire e di ottenere ciò che spetta ai lavoratori e alle loro famiglie.» 

[bing_translator]

Nuova Giunta Carbonia 1 copia

«Come da impegno programmatico preso con i cittadini, dalle parole siamo passati ai fatti. Uno dei primi atti della giunta Massidda è stato quello di tagliare del 10% l’indennità degli assessori e destinare al fondo per il contrasto alla povertà la quota di riduzione (deliberazione di Giunta n° 117 del 29 luglio 2016, ndr).»

Lo scrive, in una nota, il Movimento 5 Stelle, gruppo di maggioranza nel Consiglio comunale di Carbonia che esprime il sindaco, Paola Massidda, e l’intera Giunta.

«Il sindaco inoltre ha già provveduto a rinunciare all’auto di rappresentanza, ai sei quotidiani giornalmente acquistati per il suo ufficio e ad ogni altro eventuale emolumento proveniente da incarichi derivanti dalla funzione svolta. Non sarà un gesto come questo a risolvere la piaga sociale della povertà che cresce giorno dopo giorno. Non sarà un gesto come questo a regalare la serenità alle famiglie sull’orlo del baratro. Ma saranno gesti come questo – conclude la nota del Movimento 5 Stelle – ad essere il faro della nostra azione politica.»

 

[bing_translator]

Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 3Rino Barca, Roberto Forrsu e Daniela Piras

La situazione della vertenza ex Alcoa è di nuovo ad un punto di svolta. Per i “cultori” dei se e dei ma e per i “giudici” dell’ultima ora, sarebbe bene rammentare sempre le Leggi (e chi le ha fatte) poi impugnate e cassate dalla UE che portarono alla chiusura. Poi chi nei primi mesi del 2014, al termine della ingloriosa fase klesh, arrivava a sancire la fine dell’esperienza della produzione di alluminio nella nostra Terra. Cioè la pietra tombale sulla vertenza che poi, cambiato quel quadro di governo e convinto il nuovo con la mobilitazione e le buone ragioni, abbiamo invece ripreso con la speranza che il tutto non sia stato vano.

Ci permettiamo questo suggerimento perché crediamo sia preferibile guardare la realtà dei fatti, analizzarla e cercare di comprenderla per il bene della causa senza il vizio del tifo pro o contro, piuttosto che del dileggio da muretti a secco. Giusto per evitare equivoci ci pare il caso di ribadire che per noi, ancora oggi e come detto nella riunione al Ministero, la Glencore (che non è ne colpevole ne tantomeno nemica) era e rimane il miglior soggetto industriale per rilevare lo stabilimento. Le “nozze” si fanno in due e “non si fanno con i fichi secchi”. Problema decisamente superato per la corposa dote della fabbrica.

Abbiamo ottenuto il migliore prezzo europeo per l’energia, 25 € attraverso 3 strumenti: il contratto bilaterale a 37 € per 10 anni DIECI con Enel; la riduzione degli oneri per 5.50 € e il resto con la remunerazione del Servizio di Interrompibilità che non può che essere a bando triennale, come peraltro riconosciuto e sottoscritto dalle Parti nel Protocollo d’Intesa fra Governo, Regione, Glencore del 10/11/2014. Pratica che non può essere svolta altrimenti ed esattamente rispondente ai dettami delle Leggi e dei Trattati.

Poi a completamento di quel Protocollo: le infrastrutture sono avviate con la chiusura della gara per il dragaggio del porto e l’assegnazione dei lavori per la strada periportuale; si ha il “bollino della UE” sui 2 strumenti (escluso il Bilaterale perché contratto fra privati) e, infine, la disponibilità al corposo Contratto di Sviluppo, con finanziamento investimenti ovviamente su presentazione del Piano Industriale.

Il tutto riconosciuto persino dalla stessa Glencore, alla quale va paradossalmente riconosciuta una parte dei meriti per il raggiungimento di questi risultati, che però prova a rilanciare su garanzie assolute fino a proporre di mettere in capo ad altri soggetti eventuali e decisamente minimi rischi d’impresa, come eventuali vantaggi. La questione dei 10 anni è perciò un qualcosa che è ragionevolmente garantito dal fatto che in Sardegna e Sicilia si stabilisce una riserva sufficiente per non avere grosse sorprese come peraltro sa bene la Glencore perché la Portovesme srl partecipa da circa 13 anni ai bandi del sistema dell’Interrompibilità, così come a quelli per la Superinterrompibilità negli ultimi 7.

In ogni caso sulla nuova richiesta della Glencore, la risposta del Ministro è stata netta: «Dopo aver fatto anche la più attenta valutazione tale ipotesi, non sta per niente nell’alveo delle disponibilità del Governo»; in più, che si immagina che la stessa Glencore chiederebbe la bollinatura europea; che ovviamente non si avrebbe e che nel caso metterebbe addirittura a rischio il provvedimento che vale per tutte le aziende energivore italiane, compresa la PV srl. Occorre dunque essere coscienti che la decisione sta ora in capo alla Glencore e che sarebbe imbarazzante, per quello che rappresenta nel territorio, il chiamarsi fuori raggiunte tali condizioni.

Per questo ribadiamo che siamo stra-convinti che la Glencore sia la migliore opzione per rilevare e riavviare lo stabilimento e per tutto ciò che comporterebbe anche industrialmente per noi e per il Paese.

Ora, per noi, ma il 3 agosto al MISE vi è stata una veduta unanime delle 5 OO.SS. presenti, vi sono le condizioni per dare avvio alla Due Diligence con l’Alcoa e per il Contratto di Sviluppo con il Governo.

D’altra parte se cosi non fosse, acclarato che si è raggiunto il meglio nel merito e nel metodo, nella misura, nella durata, cioè nella Sostanza e con la certificazione della sua inattaccabilità dalle regole comunitarie, non resterebbe altro che decretarne la fine e se cosi fosse, non solo per Alcoa in quanto quello è il sistema per abbattere i costi di tutte le produzioni energivore per il prossimo decennio.

Noi invece facciamo parte della schiera di chi pensa che con quelle condizioni la fabbrica può riprendere la produzione, meglio e auspichiamo con la Glencore, ma con altri se quella Multinazionale decidesse di cambiare idea davanti all’”altare”.

I segretari generali    

Roberto Puddu

Roberto Forresu