23 December, 2025

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Il nuovo sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha presentato ieri sera in Consiglio comunale, le linee programmatiche che caratterizzeranno il lavoro della sua Amministrazione nei prossimi cinque anni. Quasi due ore di lettura degli impegni che il Movimento 5 Stelle ha assunto con gli elettori il 5 e il 19 giugno 2016 e che, dopo lo straordinario consenso ricevuto dagli elettori, cercherà di mettere in atto, con il costante coinvolgimento dei cittadini, prestando grande attenzione alla trasparenza amministrativa. Paola Massidda ha toccato tutti i settori: dall’ambiente ai servizi; dalle manutenzioni (ha annunciato una revisione dei compiti della So.Mi.Ca) al decentramento; dall’urbanistica ai lavori pubblici; dai rapporti con Area ai trasporti ed alla viabilità; dalla polizia locale ed arredo urbano; dalla scuola alle politiche giovanili, alla cultura ed allo sport; dal turismo alle attività produttive; e, infine, dalle politiche sociali alle politiche del lavoro e della casa.

Al termine dell’esposizione delle linee programmatiche, il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Zonza, ha dichiarato conclusi i lavori. Il Consiglio è già convocato per lunedì 25 luglio, alle 18.00, per l’avvio del dibattito.

Vediamo ora l’intervista realizzata al termine della seduta con il sindaco Paola Massidda.

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Ieri sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale di Masainas, il sindaco Ivo Melis, a nome di tutto il Consiglio e della popolazione, ha consegnato un ricordo ed un segno di ringraziamento a due meritevoli concittadini: Antioco Porcina per aver donato i suoi lavori al Comune e Gabriele Uccheddu per l’impegno nella divulgazione della lingua sarda.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ed il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, hanno partecipato ieri a Roma ad una riunione con il ministro dell’Università e Istruzione Stefania Giannini. «L’incontro ​di oggi è stato positivo per due motivi – ha commentato il presidente Pigliaru -: in primo luogo, ​i dati appena rilasciati dal Ministero sulle assegnazioni del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) ​​mostrano che le Università sarde hanno lavorato bene​. In concreto, c​iò significa che nell’assegnazione delle risorse​ per il 2016 si avrà, rispetto al 2015, un miglioramento della quota-base del finanziamento ordinario, ​che include la porzione basata sul costo-standard​​. ​In secondo luogo, ​su nostra richiesta il ministro Giannini ha confermato che, nella revisione dei parametri per la definizione dei finanziamenti​ a partire dal 2017,​ sarà riconosciuta la condizione di insularità della Sardegna. È il risultato che attendevamo e che, sommato alle performance positive, apre prospettive incoraggianti per i nostri Atenei.»

«E’ importante sottolineare – ha aggiunto l’assessore Firino – come il riconoscimento di insularità, che attendiamo venga inserito nella revisione dei parametri, sia per la Sardegna una condizione oggettiva e non un privilegio. Prendiamo atto di quanto confermato dal ministro Giannini, sia su questo fronte che sulla qualità delle Università sarde. Nonostante la situazione di difficoltà, infatti, i nostri Atenei sono riusciti ad offrire un’offerta formativa che si è rivelata attrattiva per i ragazzi, risultato che è stato possibile raggiungere anche grazie alle risorse regionali.»

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Ha preso il via ieri sera, sul palco di Piazza Europa, il 26° festival Narcao Blues. Due, come vuole la tradizione del festival sulcitano, i gruppi protagonisti. Alle 22.00 è toccato al gruppo italiano Mr. Owl & The Groovy Walkers rompere il ghiaccio, non senza emozione. I Mr. Owl & The Groovy Walkers, formazione quasi interamente sarda e più precisamente sulcitana, sono nati due anni fa dalla volontà di Francesco Podda (voce e chitarra ritmica) e Marco Argiolas (chitarra solista), cresciuti entrambi a Narcao, e dei fratelli Fabio e Giulio Mantella (rispettivamente al basso e alla batteria), originari di Gonnesa. Milano è il luogo in cui il gruppo è cresciuto nel corso dei mesi, ed è in questo contesto che si è aggiunto, a completare la formazione, il giovanissimo sassofonista meneghino Fabio Maggioni, per aprire nuovi orizzonti sonori al gruppo, attualmente al lavoro per produrre il suo primo disco. Oltre un’ora di musica che è riuscita a coinvolgere il pubblico di Narcao con quattro brani inediti e successi di vari artisti dai quali hanno tratto ispirazione nel loro percorso musicale.

Il protagonista della seconda parte della serata è stato un musicista originario del Camerun ma da tempo trapiantato in Francia, Roland Tchakounté. Chitarrista e cantante, Roland Tchakounté ama definirsi cittadino del mondo, si caratterizza per uno stile che mescola blues e tradizione africana (scrive in Bamiléké, la sua lingua madre), ispirato in partenza da artisti come John Lee Hooker e Ali Farka Touré. Roland Tchakounté è ritornato a Narcao dopo quattro anni, nella serata dedicata alle contaminazioni, proponendo il suo blues che ricongiunge America e Continente nero, secondo una formula consegnata alle tracce di album come “Abango” (del 2005), “Waka” (2008), Blues Menessen (2011), “Ndoni” (2012) e il più recente “Nguémé & Smiling Blues” (2015). Lo hanno accompagnato in questa nuova tappa in terra sarda Mick Ravassat (primo membro della sua band) alla chitarra elettrica, Anthony Honnet alle tastiere, Jérôme Cornelis al basso e Karim Bouazza alla batteria.

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Sant'Antioco - Panorama copia

«Improvvisamente fermi i lavori di rimozione degli inerti nelle aree ex Sardamag a Sant’Antioco. Una situazione inaccettabile, per la quale pretendiamo chiarimenti immediati da parte del commissario di Igea, società regionale che ha in carico le operazioni di bonifica.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Uno stop inaspettato – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – che può avere ripercussioni gravissime anche sui lavoratori. Bisogna infatti ricordare a Igea e all’Assessorato regionale all’Industria che il lavoro di bonifica viene rimborsato ogni qualvolta vengono raggiunte le 5000 tonnellate di inerti raccolti e regolarmente smaltiti. Ergo: se non si conferisce in discarica e, di conseguenza, Igea non dispone della documentazione che certifica lo smaltimento, la Regione non può versare i soldi alla controllata regionale. Va da sé che, non avendo Igea altri introiti se non quelli derivanti dai lavori compiuti, il rischio è mandare a monte il regolare pagamento degli stipendi.»

«La ragione della fermata dei lavori sarebbe riconducibile a questioni legate alla discarica che accoglie gli inerti. Una situazione non certa e sulla quale, ad ogni buon conto, non intendiamo mettere becco. Ciò che invece ci interessa, visto che la fermata delle operazioni di bonifica è un fatto certo, è che l’assessorato all’Industria e Igea si impegnino per risolvere celermente il problema. Occorre percorrere tutte le strade legali necessarie per riprendere immediatamente i lavori. Abbiamo dovuto aspettare fin troppo tempo prima di assistere all’inizio delle bonifiche. Oggi non vorremmo dover subire ulteriori ritardi che – conclude Ignazio Locci –, sebbene non dipendano direttamente da Igea, spetta al commissario Michele Caria risolvere.»

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Centrale Enel 1

«Mentre in Sardegna, il dibattito politico sulla metanizzazione dell’Isola e sulle fonti energetiche sembra sempre bloccato all’anno zero, la Corsica va avanti e fa le sue scelte di economia sostenibile». La denuncia arriva dal deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, che diffonde il bando del governo francese, adottato in attuazione della Programmazione pluriennale dell’energia in Corsica dello scorso dicembre, per la costruzione dell’infrastruttura per il GNL e di un ciclo combinato entro il 2023.

«La Corsica – puntualizza Pierpaolo Vargiu –  ha deciso di puntare su un rigassificatore galleggiante (Frsu) alimentato da piccole metaniere. Il ministero dell’Ecologia e delle Sviluppo sostenibile ha infatti pubblicato un bando per la realizzazione – entro il 2023 –  di un terminale galleggiante di stoccaggio e rigassificazione da 40mila mc da ancorare al largo di Lucciana, sulla costa nord-est della Corsica. Il bando riguarda anche al costruzione di una centrale a ciclo combinato a gas da 250 MW che andrà a sostituire quella di Vazzio, attualmente alimentata a olio combustibile.»

«La differenza di speranza futura tra le due Isole è tutta qui – conclude Pierpaolo Vargiu -: mentre la Corsica ha il coraggio delle scelte e prova a risolvere i propri problemi, la Sardegna cincischia in chiacchiere e Comitati del NO e affonda nella peggiore crisi economica e sociale della propria storia.»

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Ieri sera il piazzale davanti al Pitosforo di Villa Sulcis, ha ospitato un incontro per commemorare il magistrato Paolo Borsellino e per parlare di legalità. Molto qualificati i relatori che si sono alternati nel corso dell’interessante dibattito: dopo un breve intervento del deputato del Partito Democratico Emanuele Cani, infatti, sono intervenuti Antonio Pitea, ex questore di Trapani nel 1992 (e successivamente prefetto di Nuoro in Sardegna, nonché consigliere regionale) che ha raccontato molti episodi dell’esperienza professionale di Paolo Borsellino, ai più sconosciuti; e il direttore dell’Unione Sarda Anthony Muroni. Sono intervenuti, inoltre, i giornalisti Manolo Mureddu (inviato di Canale 40 e CagliariPad) e Luca Zanda (inviato di Radio Star), promotori dell’iniziativa.

Non particolarmente numeroso, come forse l’evento avrebbe meritato, la partecipazione del pubblico, che ha seguito però il dibattito con molta attenzione ed alla fine non sono mancati alcuni interventi.

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Dal 25 luglio al 15 agosto, per un periodo di tre settimane, saranno temporaneamente sospese le attività di degenza e di sala operatoria presso la Unità Operativa di Neurochirurgia del P.O. Marino.
Per evitare possibili disagi agli utenti, durante il periodo dal 25 luglio al 15 agosto, i ricoveri urgenti di pazienti neurochirurgici saranno effettuati dal Reparto di neurochirurgia del presidio San Michele di Cagliari, secondo modalità concordate con le UU.OO interessate della ASL di Cagliari e dell’AO Brotzu.
Durante questo periodo, il personale medico del reparto di Neurochirurgia del P.O. Marino garantirà, comunque, le attività diurne di consulenza per il Pronto Soccorso.

Pronto Soccorso Ospedale Marino 1 copia

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Sono 561 gli emendamenti presentati al disegno di legge n. 321 “Istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale (ASUR) e disposizioni di adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5)” sui quali la commissione Sanità, convocata domani alle 10.00, sarà chiamata ad esprimere il previsto parere. Il testo del disegno di legge, dopo l’approvazione del passaggio agli articoli votata nell’ultima seduta del Consiglio, tornerà quindi all’esame dell’Aula martedì 26 luglio, alle 10.00.

Consiglio regionale 59

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Palazzo della Regione 3 copia

Le notizie e i commenti apparsi sulla stampa locale negli ultimi giorni hanno reso indispensabile un ennesimo intervento dello SDIRS sulla retribuzione di risultato e sul sistema di valutazione dei dirigenti della Regione Sardegna. Di seguito una dichiarazione di Cristina Malavasi, segretario generale del Sindacato Dirigenti e Direttivi Regione Sardegna, che riprende una nota inviata al presidente Francesco Pigliaru, all’assessore Gianmario Demuro e alle altre organizzazioni sindacali.

Da cittadina posso essere d’accordo: sembra incredibile che quasi tutti i direttori generali della Regione Sardegna abbiano meritato per il 2015 il massimo dei voti per la retribuzione di risultato. Ma da dirigente chiedo: è colpa nostra se il sistema di valutazione ideato dal legislatore funziona male? Ed è colpa dei dirigenti se l’organo politico stenta ad individuare strategie e a fornire obiettivi misurabili?

Purtroppo ogni anno siamo costretti a tornare sulla questione, per rispondere a chi ne tratta in termini demagogici e strumentali. Voglio ricordare che lo SDIRS era stato il primo a chiedere che nel processo di valutazione fosse introdotto un organismo indipendente, garante dell’obiettività e della correttezza del processo stesso. Nel corso degli anni, questa nostra richiesta è stata più e più volte riaffermata. Siamo stati e siamo oggi a favore di valutazioni serie e differenziate secondo equità.

Più di ogni altro soggetto, i nostri iscritti considerano fondamentale che la valutazione dell’operato dei dirigenti regionali sia basata su criteri oggettivi e trasparenti e corrisponda alla qualità della nostra performance e del nostro comportamento organizzativo.

L’approvazione da parte del Consiglio Regionale della legge istitutiva dell’Organo Indipendente di Valutazione e la conseguente nomina  da parte della Giunta Regionale dei suoi componenti erano, pertanto, atti attesi da tempo da questo sindacato.

Sindacato che, ricordiamo, in uno spirito di collaborazione con l’organo legittimato a rappresentare l’Amministrazione Regionale nella contrattazione collettiva, accettò anni fa di trasferire una parte consistente della retribuzione fissa all’interno della cosiddetta retribuzione di risultato, riducendo la parte retributiva fissa ad importi assai inferiori a quelli corrisposti ai dirigenti degli enti locali.

Ma vi sono dati incontrovertibili che spazzano via ogni demagogia: sommando la parte fissa della retribuzione e l’indennità di risultato dei dirigenti della Regione Sardegna, si ottiene un importo complessivo che posiziona detta retribuzione nella media dei dirigenti italiani, escludendo perciò qualsiasi posizione di privilegio.

Stupisce, poi, che l’ammontare della retribuzione di risultato dei Direttori generali venga criticato da sigle sindacali come CISL e UIL che hanno firmato il contratto: sigle che dimenticano quanto da loro condiviso in quella sede, e oggi lo rinnegano, nel vano tentativo di captare un fatuo consenso. Qualche dirigente sindacale evidentemente preferisce spostare l’attenzione su quanto corrisposto ai dirigenti piuttosto che sottolineare che l’intero personale regionale – dirigenti e dipendenti – percepisce oggi retribuzioni inferiori a quelle dei corrispondenti colleghi degli Enti locali.

Va inoltre ricordato che, per l’anno 2015, l’ammontare massimo della retribuzione di risultato dei Direttori generali e, a cascata di tutta la dirigenza, è stato diminuito con una delibera di Giunta che ha ridotto di circa il 20% l’importo corrisposto nei precedenti 5 anni: un taglio significativo, in termini assoluti e ancora di più in termini relativi rispetto alle altre categorie di lavoratori, che è stato volutamente ignorato o, peggio, omesso.

Condividiamo con l’opinione pubblica la necessità di correttivi nel processo di valutazione dell’operato dei dirigenti, ma condividiamo altresì, con chi studia e si occupa dell’argomento da anni, che la materia non può essere trattata in termini semplicistici e demagogici. Crediamo che le difficoltà nella definizione di un metodo di valutazione equo ed obiettivo non possano ricadere su chi deve essere valutato. Spetta all’organo politico definire il sistema di valutazione, che dovrà delineare un metodo efficiente e capace di innescare processi virtuosi nella Pubblica Amministrazione.

Cristina Malavasi

Segretario generale SDIRS Sindacato Dirigenti e Direttivi Regione Sardegna