22 December, 2025

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L’assessorato regionale degli Enti locali ed Urbanistica ha pubblicato il bando Baddhe, riservato a interventi di recupero e riqualificazione paesaggistica di aree degradate o utilizzate in maniera impropria. Le risorse finanziarie disponibili per l’attuazione degli interventi proposti dai Comuni ammontano a due milioni 748mila euro. Ciascun intervento potrà essere finanziato fino ad un importo massimo di 300mila euro. Sono esclusi dal finanziamento eventuali costi per acquisizioni ed espropri.
Attraverso questo bando la Regione intende perseguire molteplici finalità: il ripristino delle qualità paesaggistiche di aree ricadenti nelle zone interne poste fuori o ai margini dei centri urbani e preferibilmente non ricomprese all’interno della fascia costiera, degradate sotto il profilo paesaggistico da usi impropri, al fine di garantirne la tutela, la valorizzazione e la riqualificazione; la conservazione delle caratteristiche, degli elementi costitutivi e delle morfologie del paesaggio, con interventi finalizzati al miglioramento strutturale e funzionale delle componenti paesaggistiche; la trasformazione ambientale, agroforestale, territoriale e architettonica subordinata alla verifica della sua compatibilità e in equilibrio con i valori paesaggistici riconosciuti; il recupero, la ricostruzione e la rinaturalizzazione, volti a reintegrare i valori paesaggistici preesistenti, ovvero ad attuare nuovi valori paesaggistici, compatibili con le finalità del Piano paesaggistico regionale (PPR).
Possono presentare le proposte di finanziamento le Unioni di Comuni, i Comuni in forma singola o in forma associata, con preferenza per le prime. Non è invece ammessa la partecipazione, pena l’esclusione dalla gara, di un Comune in forma individuale e, contemporaneamente, quale componente di una Unione dei comuni o di una forma associata. Le domande dovranno essere presentate entro il 9 marzo 2016 all’assessorato regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica – Direzione della Pianificazione urbanistica territoriale e della Vigilanza edilizia, viale Trieste 186 – 09123 Cagliari.

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Manifestazione dei Riformatori sardi, a Cagliari, contro la Giunta regionale, per l’aumento delle aliquote Irpef.

«La Giunta nella furia di tartassare i sardi ha sbagliato clamorosamente i conti. E il risultato è clamoroso: aliquote sballate, sardi doppiamente tassati, pochi spiccioli ridistribuiti e non colma alcun buco». Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, ha sintetizzato così le motivazioni del sit in svolto davanti all’Agenzia delle entrate a Cagliari. Una grande manifestazione per dire no all’aumento delle tasse deciso dalla Giunta Pigliaru.

Franco Meloni e Sergio Pisano, del Centro studi dei Riformatori, hanno spiegato perché i conti sono totalmente sbagliati. «Aumentano a dismisura le imposte ai sardi creando un gravissimo danno all’economia – hanno detto i due esponenti dei Riformatori sardi – ma come se non bastasse non coprono il buco della sanità. Con questa manovra riescono sì e no a recuperare 15-20 milioni di euro, contro i 100 annunciati. Un clamoroso errore di calcolo che si aggiunge alla presa in giro della cosiddetta operazione Robin Hood: avevano detto che avrebbero restituito a chi guadagna poco, ebbene la restituzione si aggira tra 1 e 2 euro al mese per contribuente. Insomma, Pigliaru offre  una volta al mese il caffè ai sardi. Ridicolo».

Aarà battaglia senza quartiere contro «i tartassatori che affossano l’economia sarda, già fortemente provata da una crisi che non accenna ad allentare la  morsa. Governano ormai da due anni e hanno fallito su tutta la linea: la Giunta precedente aveva posto un argine alla spesa, loro non riescono s tenerla sotto controllo e ora vogliono far pagare il conto ai sardi. Il buco l’ha creato Paci: dal 2014 mette risorse assolutamente insufficienti e quindi adesso per rimediare ai suoi errori vuole mettere le mani nelle tasche dei sardi».

«Stando a indiscrezioni che trapelano da viale Trento – ha rivelato Franco Meloni – ieri la Giunta ha approvato una delibera che, proroga i commissari di tre mesi, ma al tempo stesso li commissaria: proprio così, commissariano i commissari. Ma se non hanno alcuna fiducia in chi hanno nominato ci chiediamo perché li abbiano confermati. Questo commissariamento dei commissari prevedrebbe che tutte le delibere delle Asl debbano avere il nulla osta della Regione. Questo significherà un rallentamento di tutta l’amministrazione, il blocco totale della sanità».

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Pecore 2015 1

L’Agenzia regionale Agris ha ottenuto il quarto posto con un progetto di genetica animale presentato al ministero delle Politiche agricole. Agris ha partecipato al bando Progetti Speciali del Ministero col gruppo di Genetica Animale di Bonassai e raggiunto l’importante risultato a fronte degli oltre 200 progetti giudicati idonei e presentati da importanti Centri Universitari e di ricerca nazionali.
«E’ un riconoscimento che premia il lavoro dei nostri genetisti – commenta l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi -. Non solo hanno ottenuto ottimi risultati scientifici, ma si sono anche preoccupati di reperire, in bandi europei e nazionali, i fondi necessari per realizzare le ricerche di base e sviluppare poi le applicazioni sul campo. E’ esattamente questa la qualità che vogliamo nelle nostre Agenzie agricole.»
Il progetto prevede l’applicazione delle tecnologie genomiche al miglioramento della pecora Sarda, con l’obbiettivo di rafforzarne la competitività e evitare la sostituzione con razze esotiche maggiormente produttive. Il gruppo di ricerca ha ultimato nel 2014 un consistente programma di ricerca Europeo che ha consentito di ottenere le sequenze dell’intero genoma di 24 soggetti e il prossimo anno, grazie anche al contributo del MIPAAF, Agris sarà in grado di sequenziarne altri, così da fornire strumenti per la selezione della pecora Sarda per la resistenza a patologie (come la paratubercolosi e la Maedi Visna), per il contenuto in proteine del latte e altre caratteristiche utili a aumentare il valore e la sostenibilità delle produzioni sarde.

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Luigi Arru 2

L’assessorato della Sanità ha imposto precisi obiettivi di mandato ai commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere, confermati per tre mesi dalla Giunta regionale. I commissari dovranno porre in essere le azioni gestionali e organizzative previste nel Piano di riorganizzazione e di riqualificazione del servizio sanitario regionale (Piano di rientro), nel rispetto delle indicazioni e dei tempi definiti per singola Azienda Sanitaria dal Comitato permanente e con particolare riguardo alle azioni di efficientamento ritenute di maggiore impatto per il 2016.
Lo prevede la delibera di proroga dei commissari, approvata su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, che aggiunge obiettivi di mandato a quelli precedentemente previsti dalla Regione. Gli atti adottati dai commissari straordinari, con impatto sui costi di gestione, dovranno riportare l’attestazione di conformità rispetto ai contenuti e agli obiettivi di contenimento della spesa sanitaria e di rientro dal disavanzo.
Per quanto riguarda i livelli qualitativi dell’assistenza residenziale e semiresidenziale territoriale, i commissari avranno il compito di predisporre un programma di verifiche della qualità e dell’appropriatezza delle attività erogate presso queste strutture, con conseguenti relazioni da fornire all’assessorato trimestralmente.
Ultima prescrizione espressamente indicata in delibera è quella di portare avanti analisi di carattere ricognitivo, organizzative, gestionali, fiscali, economico-finanziarie e patrimoniali, «necessarie alla transizione verso il nuovo assetto organizzativo del SSR, sulla base di specifiche linee di indirizzo definite dall’Amministrazione regionale».

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

I consiglieri regionali del gruppo Cristiano-popolari-socialisti Antonio Gaia, Piefranco Zanchetta e Raimondo Perra, hanno presentato un’interpellanza all’assessore regionale dell’Agricoltura, sui gravissimi problemi che pregiudicano la tenuta del comparto agricolo isolano, anche a causa della mancata istituzione dell’Organismo pagatore regionale per le erogazioni in agricoltura.

I tre consiglieri sottolineano che «anche il 2015 si chiude purtroppo con gli agricoltori sardi di fronte ai soliti problemi, causati dall’inefficienza della gestione regionale delle politiche comunitarie di sostegno all’agricoltura» e sollecitano provvedimenti urgenti per consentire la piena funzionalità degli organismi pubblici che devono provvedere ad erogare centinaia di milioni di euro di contributi comunitari all’agricoltura, semplificazione delle procedure, lotta alla burocrazia.

Una gestione inefficiente, secondo i tre consiglieri, «dovuta alla situazione paradossale in cui si trova la Sardegna che, per le pratiche dei contributi Ue, non utilizza direttamente i servizi dell’Agenzia nazionale (Agea), non ha completato la costituzione dell’Agenzia regionale (Argea) e, in pratica, si serve di entrambi gli Enti attraverso una convenzione che finora ha prodotto solo risultati negativi: ulteriore allungamento dei tempi e rischio di perdere risorse preziose per l’agricoltura sarda».

«Quello dell’agricoltura – concludono gli esponenti del Cps – è il caso emblematico di come pubblica amministrazione, politica e burocrazia possano concretamente danneggiare un settore primario come quello agricolo, avvolgendolo in una spirale perversa che, nello specifico della Sardegna, amplifica gli effetti della crisi economica generale e la grave situazione di molte aziende, indebitate con le banche per circa 800 milioni di euro.»

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Il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia ha chiuso il 2015 con oltre 500 parti.

«Il lavoro di equipe ha dato i suoi frutti – hanno commentato i responsabili del reparto Pier Paolo Agus e Loriana Basili -, grazie all’impegno costante degli operatori e al supporto continuo della Direzione sanitaria aziendale si è potuto superare le difficoltà e raggiungere l’obiettivo prefissato.»

L’U.O. di Ostetricia ha sviluppato negli anni pratiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali relative al percorso nascita, dalla fase preconcezionale, alla gravidanza, parto e puerperio, con particolare attenzione alle gravidanze a rischio per patologie materne e/o fetali. E’ forte l’impegno profuso da tutti per soddisfare i bisogni di umanizzazione dell’evento nascita e di contenimento dei parti operativi.

Tutto il personale si adopera per offrire un ambiente confortevole e tranquillo nel rispetto delle esigenze della donna per far vivere con consapevolezza e serenità il momento della nascita, con accanto il partner o altra persona gradita.

Viene effettuato il Rooming-in, esteso alle 24 ore che favorisce la relazione madre-neonato fin dai primi momenti di vita e l’allattamento al seno. In quest’ottica il personale del nido collabora con le ostetriche per fornire un adeguato supporto e sostegno all’allattamento al seno.

«Nonostante alcuni comprensibili scetticismi iniziali da parte degli utenti – ha concluso il commissario straordinario Antonio Onnis – la scelta di concentrarsi su un unico punto nascita all’interno della nostra ASL, si è dimostrata del tutto adeguata. Grazie all’equipe dell’Unità operativa che ha lavorato in maniera unita e coesa infatti, siamo stati in grado di rispondere alle aspettative diverse e complesse dei genitori: si è potuta garantire la sicurezza prima di tutto; ma anche la naturalità dell’evento, la corretta comunicazione, la capacità di rispondere a eventuali emergenze e l’accoglienza del reparto. Il numero crescente di mamme che decidono di partorire nel nostro territorio corrisponde dunque anche alla costruzione di percorsi diversi capaci di dare risposta a diverse esigenze.»

Gli obiettivi per il 2016 sono il trasferimento nel nuovo e modernissimo reparto del CTO di Iglesias e l’attivazione della partoanalgesia, un procedura molto gradita e attesa dalle mamme del Sulcis Iglesiente che potranno finalmente affrontare il parto naturale senza dolore, in piena sicurezza e con un’assistenza qualificata e continua.

Ospedale Sirai 1 copia

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Conferenza stampa Bonanno Pignatelli

Si è svolta presso il Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’isola di Caprera la conferenza stampa di fine anno della struttura dirigente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Alla presenza del presidente Giuseppe Bonanno e del direttore Ciro Pignatelli è stato tracciato un bilancio delle attività svolte durante il corso dell’anno e sono state definite le nuove linee di indirizzo per il 2016. Per tutto il 2015 la vicenda relativa all’acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola di Budelli ha orientato le energie dell’Ente, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica in un ampio e complesso dibattito tuttora in corso e sul quale sono attesi ulteriori sviluppi nei primi mesi del nuovo anno.

«La vicenda Budelli – ha spiegato il presidente Bonanno, ribadendo la sua posizione fortemente critica rispetto alle ultime evoluzioni dell’asta fallimentare – ha sicuramente occupato parte delle energie dell’Ente. Qualsiasi tentativo di speculazione sull’isola deve essere bloccato attraverso l’utilizzo di strumenti di pianificazione e tutela integrale che rendano Budelli un patrimonio da restituire intatto alle generazioni future. Budelli rappresenta la chiave di volta di un sistema complesso che coinvolge le isole a nord dell’Arcipelago. Le nostre isole, vera ricchezza devono rimanere intatte mentre quanti vogliano investire sul territorio lo devono fare dove esiste un tessuto economico e sociale senza depauperare le risorse del territorio e perciò sull’isola madre o per  valorizzare il patrimonio demaniale dismesso sulle isole maggiori.»

Il presidente Bonanno ha rilevato la diversità di posizioni all’interno del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ente insediato lo scorso giugno: «Le posizioni divergenti rispetto al contesto Budelli in seno al Consiglio direttivo non rappresentano un problema, posta la buona fede da parte dell’assemblea di avere come obiettivo prioritario la tutela ambientale del nostro territorio – ha spiegato Bonanno –. Nel corso dei mesi abbiamo avviato un intenso confronto che riguarda la necessità di chiudere rapidamente il percorso di adozione degli strumenti di pianificazione necessari affinché si definiscano i perimetri di intervento legittimi su ciascuna area all’interno dei confini del Parco.»

L’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo ha impegnato l’Ente in un lungo lavoro di comunicazione, verifica, confronto e ratifica rispetto a tutti gli atti riguardanti l’attività pregressa. A questo, si è aggiunto il cambio della guardia all’interno dell’Amministrazione comunale di La Maddalena con l’elezione del nuovo sindaco Luca Montella e del nuovo Consiglio comunale «Abbiamo sicuramente assistito ad un cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione avviando un’interlocuzione attiva con il Sindaco e con il nuovo esecutivo, un’interlocuzione concreta – ha sottolineato il presidente – che ha determinato immediati risvolti operativi, tra tutti ricordiamo la sottoscrizione del protocollo di intesa per la manutenzione e l’allestimento del decoro urbano con un investimento di 40 mila euro da parte dell’Ente. Un impegno questo che speriamo di far crescere nei prossimi anni compatibilmente con gli obiettivi prioritari assegnati dalle finalità istitutive dell’Ente Parco: non siamo un bancomat ma siamo al servizio della comunità e delle sue esigenze nel rispetto del mandato che la legge ci assegna.»

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Venti maiali sono stati abbattuti ieri mattina nelle campagne di Dolianova, su indicazione dell’Unità di Progetto (UdP) per il contrasto alla peste suina, istituita presso la Presidenza della Regione. Gli animali pascolavano allo stato brado, in violazione delle direttive sulla peste suina: all’operazione di cattura e successiva soppressione hanno partecipato il Corpo forestale, l’Ente foreste e i veterinari della Asl, tutti soggetti che fanno parte dell’Udp.
Prosegue così l’attività di lotta al pascolo brado illegale, considerato uno dei maggiori fattori di rischio del persistere della malattia in Sardegna. L’abbattimento rientra tra le misure necessarie all’eradicazione sollecitate e monitorate dalla Comunità europea. La scorsa settimana analogo intervento era stato eseguito su oltre trenta maiali, che pascolavano liberamente nelle campagne di San Teodoro, in violazione delle norme sanitarie. Il proprietario è stato individuato e denunciato.

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha pubblicato il bando di attuazione della misura “Investimenti” nel settore del vino. La misura prevede il finanziamento di investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trasformazione, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino.
L’obiettivo della misura è quello di favorire il miglioramento del rendimento globale dell’impresa, il suo adeguamento alla domanda del mercato, il raggiungimento di una maggiore competitività, anche al fine di favorire i risparmi energetici, l’efficienza energetica globale, nonché i trattamenti sostenibili.
Possono presentare domanda di aiuto i produttori di vino che operano sul territorio regionale. Gli investimenti dovranno essere realizzati esclusivamente in Sardegna.
La compilazione e la presentazione delle domande dovrà essere effettuata on-line, utilizzando le funzionalità messe a disposizione da Agea sul portale Sian, entro il 29 febbraio 2016. Per la compilazione è necessario rivolgersi ai centri di assistenza agricola autorizzati da Agea e ai liberi professionisti abilitati alla redazione del progetto.
La copia della domanda sottoscritta e scannerizzata o la domanda firmata digitalmente, accompagnata dalla prevista documentazione, dovrà essere inviata entro il 7 marzo 2016 direttamente tramite la propria PEC alla PEC del Servizio territoriale competente dell’Agenzia Argea.
E’ comunque ammesso l’invio della domanda tramite posta o consegna a mano.

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