25 December, 2025

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Donatella Spano 6

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ieri ha riferito in IV commissione sulle bonifiche e sulle problematiche dei parchi nazionali.

«In materia di bonifiche il principio-guida della Regione – ha detto Donatella Spano – è chi inquina paga ma, subito dopo, il nostro primo impegno è sulla semplificazione delle procedure, la certezza dei tempi, la qualità dei progetti.»

Lo ha dichiarato l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano in una audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) in cui sono stati affrontati i problemi dei siti di interesse nazionale di Porto Torres e La Maddalena.

Per quanto riguarda Porto Torres, l’assessore Spano ha ricordato che, dopo un vecchio progetto del 2011 poi accantonato, «la Syndial (gruppo Eni) si è impegnata a ripresentare un nuovo programma esecutivo entro il prossimo 16 novembre, da sottoporre ad una conferenza di servizi; il piano, che recepisce una serie di osservazioni formulate anche dalla Regione, prevede un investimento che dai 60 milioni iniziali è passato ad oltre 80, la creazione di una piattaforma per il trattamento dei materiali ed la collocazione dei residui in discarica».

Su La Maddalena, nell’area dell’ex arsenale, la Spano ha ribadito che sono disponibili risorse per oltre 15 milioni di euro che si potranno iniziare a spendere quando il Comune riceverà la conferma, già annunciata dal ministero dell’Ambiente, dello stralcio dei fondi dal patto di stabilità. «Entro il 9 dicembre sarà presentato il progetto definitivo in conferenza di servizi. Il completamento delle bonifiche a La Maddalena – ha aggiunto l’assessore – è la condizione per poter sostenere la candidatura di La Maddalena al prossimo G7; noi ci crediamo e per questo vogliamo avere tutte le carte in regola».

La commissione ha poi affrontato il problema dei due parchi nazionali della Sardegna, La Maddalena e l’Asinara.

L’assessore dell’Ambiente, partendo dal parco di La Maddalena, ha affermato che, ferma restando la dimensione nazionale che fra l’altro assicura un flusso costante di risorse, «la Regione intende svolgere un ruolo particolarmente incisivo nella governance, per creare le condizioni per realizzare progetti di sviluppo sostenibile che siano percepiti positivamente dalla comunità». Finora, ha proseguito, questi obiettivi non sono stati raggiunti: «Il principale strumento di programmazione dell’attività, il Piano del parco, è stato deliberato alla fine di ottobre, comunque con un forte ritardo, ma ancora non è stato inviato alla Regione». «C’erano inoltre – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – alcuni problemi interni agli organi di governo del parco che, grazie anche alla nostra mediazione, sono stati appianati». «In un recente incontro col ministero dell’Ambiente – ha precisato – abbiamo approfondito queste questioni anche a proposito dell’isola di Budelli dove, comunque, la tutela non è in discussione; abbiamo però ottenuto che, per il futuro, gli incontri istituzionali legati al parco si tengano in Sardegna con la nostra partecipazione».

«In definitiva – ha concluso la Spano – intendiamo attenerci anche per ciò che concerne i parchi nazionali al principio di leale collaborazione con lo Stato, dando però più valore alla presenza ed al ruolo della Regione, nell’interesse delle comunità interessate e di tutta la Sardegna».

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Pierfranco Zanchetta (Cps), Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni (Pd), Antonello Peru e Giuseppe Fasolino (Forza Italia). Tutti, con accenti diversi, hanno auspicato un ruolo più attivo della Regione, sottolineando che sia presso l’opinione pubblica delle comunità che presso le amministrazioni locali che ospitano i parchi, non si è ancora radicato un senso di appartenenza e prevale, purtroppo, un atteggiamento di distacco rispetto alle potenzialità positive che gli stessi parchi possono esprimere.

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«Il disegno della Giunta sulla riforma sanitaria è demagogico, il taglio delle aziende sanitarie assurdo». Il consigliere regionale di ForzaItalia Edoardo Tocco attacca la Giunta Pigliaru, esprimendo perplessità e dubbi che si mescolano a grandi incertezze sul futuro della sanità in Sardegna.

«Un piano proposto con troppa demagogia, che contiene però diverse carenze – aggiunge Edoardo Tocco -. Non ci sono dubbi sul fatto che la situazione della sanità regionale sia drammatica a causa di una spesa enorme che assorbe più del 50% del bilancio regionale, con dei costi che non possiamo più permetterci. Tuttavia, nelle proposte annunciate, non riesco a vedere nulla che possa produrre il risparmio anche di un solo euro.»

«Riorganizzazione, razionalizzazione, appropriatezza, ridefinizione, ambito, territorio – sottolinea ancora Tocco – sono tutte parole che colpiscono chi ascolta, ma che nel concreto lasceranno immutato il fabbisogno di quella montagna di denaro che serve a far funzionare il sistema sanitario. E’ da oltre un anno e mezzo che, nell’attesa di questa riforma, è stata paralizzata ogni scelta ed ogni azione, anche ovvia ed urgente. Non si può più spostare nemmeno un infermiere da una stanza all’altra, impossibile acquistare un’attrezzatura, non si può sostituire un primario oppure conferire un incarico, tantomeno bandire una gara. Difficilissimo chiudere un reparto, altrettanto inattuabile l’apertura di un altro, non si può bandire un concorso. L’esito finale? Si spenderanno sempre le stesse risorse e, peggio, avremo anche azzoppato e paralizzato ciò che abbiamo.»

«La drastica riduzione delle Aziende sanitarie è un’operazione venduta anche come possibile portatrice di grande risparmio, appare invece solo un contenuto demagogico privo di ogni altro senso. Inconcepibile un unico direttore generale che abbia piena visione ed il controllo di quanto succede a centinaia di chilometri di distanza. L’auspicio è che il dibattito in consiglio regionale – conclude Tocco – possa rimettere tutto sui binari della ragionevolezza.»

Edoardo Tocco 55

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Un intervento presso la Giunta regionale per assicurare il trasferimento delle risorse necessarie per coprire l’intero costo degli operatori dei beni culturali in Sardegna e l’impegno a discutere a breve un nuovo provvedimento legislativo che garantisca stabilità e nuove opportunità ad un comparto strategico per la crescita e lo sviluppo dell’Isola: sono questi gli impegni assunti dal presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), a conclusione dell’audizione dei rappresentanti del “Comitato nessuno a casa”.

Alberto Pusceddu, in rappresentanza del comitato a cui aderiscono gli operatori che gestiscono siti archeologici, musei e biblioteche in tutta la Sardegna, ha illustrato ai componenti il parlamentino della Cultura la situazione di precarietà che, da trent’anni, caratterizza l’operato dei lavoratori provenienti dai progetti della legge regionale n. 28 del 1984 e che nel corso di tutti questi anni hanno svolto la loro attività (incentrata nella valorizzazione dei beni culturali e ambientali) attraverso una serie di proroghe approvate dal Consiglio regionale, l’ultima delle quali ha scadenza fissata nel 2016. «E’ tempo – ha affermato Pusceddu – che si superi tale regime di proroga e si sottragga la gestione dei beni culturali al particolarismo locale, con una nuova legge che crei un vero e proprio “sistema Sardegna” in grado di garantire le opportunità attese dal settore del turismo e più in generale per l’intera economia sarda».

Il rappresentante del comitato ha quindi ricordato il recente licenziamento a Castelsardo dei sette lavoratori che da 24 anni operavano nel castello ed ha insistito sulla necessità di garantire univoche politiche promozionali e gestionali, nonché di un intervento della commissione per garantire alle cooperative che gestiscono i beni culturali, le biblioteche e i siti archeologici, il trasferimento dei fondi necessari per assicurare la copertura dei costi del lavoro e di quelli imputabili ai cosiddetti costi generali e di attrezzatura.

Domani, giovedì 12 novembre, alle 11.30, i lavori della commissione proseguiranno sul medesimo tema con le audizioni di A.G.C.I. Sardegna, Confcooperative e Legacoop Sardegna.

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Venerdì 20 novembre l’Hotel Regina Margherita di Cagliari ospiterà una conferenza sull’attuazione del Programma Garanzia Giovani dal titolo “Dalla Garanzia per i giovani alla Garanzia per tutti. I servizi del lavoro come diritto”, organizzata l’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Autonoma della Sardegna.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di condividere l’esperienza di attuazione del Piano nazionale Garanzia Giovani in Sardegna attraverso la riflessione e il confronto tra gli operatori (pubblici e privati) e gli addetti ai servizi per il lavoro, anche in un più ampio raffronto tra realtà italiane ed europee.
I temi su cui si concentrano i lavori della giornata sono l’implementazione delle misure previste nel Programma nazionale Garanzia Giovani sul territorio regionale sardo, la declinazione delle misure incluse nel piano nazionale a favore della trasformazione dei servizi per il lavoro in Sardegna e il rafforzamento dell’efficacia dei servizi pubblici, anche attraverso un’integrazione con i servizi privati.
L’esperienza del Programma Garanzia Giovani ha aperto la strada ad un più costruttivo confronto con le realtà territoriali dei Servizi per il Lavoro, che si è sviluppato attraverso un recente percorso di empowerment coordinato da Italia Lavoro, i cui risultati sono portati all’attenzione dei partecipanti all’iniziativa.
I lavori, moderati da Romano Benini, esperto e docente di politiche per il lavoro, sono suddivisi in tre blocchi tematici:
– un confronto tra le esperienze dell’attuazione del Programma a livello regionale, nazionale ed internazionale, con contributi di rappresentati catalani, portoghesi e della Commissione europea;
– una panoramica sulla imminente riforma dei servizi per il lavoro, con contributi di Italia Lavoro e del Consiglio regionale della Sardegna;
– un dibattito tra il ministero del Lavoro (Autorità di gestione del Programma Nazionale Garanzia Giovani) e le Regioni Sardegna, Puglia e Piemonte sugli scenari aperti da Garanzia Giovani.
All’assessore del Lavoro, Virginia Mura, è affidato il compito di trarre le conclusioni dei lavori delle due giornate.

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I Riformatori sardi, da tempo sostenitori della necessità di riformare la sanità sarda con l’istituzione di un’unica azienda, sottolineano con soddisfazione il percorso intrapreso dalla Giunta Pigliaru verso questo obiettivo.

«La Asl unica – hanno detto oggi il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, e il coordinatore regionale del Centro studi Franco Meloni – è l’unico vero modo di riformare sul serio la sanità sarda ed è per questo che da sempre siamo su questa linea. Siamo felici che si cominci a parlarne sul serio.»

«Ne avevamo discusso – ha spiegato Michele Cossa – anche con Pigliaru  nel faccia a faccia pubblico che avevamo fatto con lui pochi mesi dopo le elezioni: il presidente della Regione ne aveva subito apprezzato la concretezza. Le autorevoli prese di posizione di questi giorni e di queste ore vanno finalmente in questa direzione e non possiamo che esserne felici. La nostra proposta di legge è ancora in commissione sanità del Consiglio regionale che attende di essere calendarizzata: ci auguriamo che adesso se ne possa discutere davvero anche nelle sedi istituzionali.»

«Da criticare – dice il capogruppo Attilio Dedoni – la posizione dell’assessore Arru che, intervistato dalle tv pochi istanti dopo l’intervento del presidente del Consiglio regionale che ha aperto sulla Asl unica, ha detto che non era il caso di parlarne. Invece bisogna parlarne urgentemente.»

Ospedale Brotzu Cagliari2

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«Quando il lavoro finisce inizia la rabbia! Lavoratori del polo industriale del Sulcis sono determinati a lottare seguendo l’esempio storico dei padri uniti da un irrinunciabile oggetto di identità: il casco!»

Venerdì sera, alle 21.30, la sala conferenze del Consorzio industriale provinciale Carbonia Iglesias ospiterà la proiezione del film “Fino in fondo”, scritto e diretto da Tomaso Mannoni e Alberto Badas. Le musiche sono di Alessandro Pintus e Stefano Rachel, mix audio di Edoardo Sirocchi.

Industrie Portovesme 3

 

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Speleologia Domusnovas

E’ iniziato venerdì scorso, a Domusnovas, il 2° avvicinamento alla speleologia “Alla scoperta del sottosuolo”, organizzato dallo Speleo Club Domusnovas e dall’Equipe Speleologia Domusnovas, con il Centro di Educazione Ambientale “Pietra Antica” ed il patrocinio del comune di Domusnovas. Il progetto si concluderà il 20 dicembre.

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Carbonia Rosmarino

Sono in corso i lavori per la messa in sicurezza ed il ripristino del Parco di Monte Rosmarino. L’intervento è finanziato con 252mila euro, di cui 226.800 con contributo della Regione Sardegna grazie a un bando vinto dal comune di Carbonia e 25.200 euro con fondi comunali. E’ particolarmente significativo il ripristino del cosiddetto “anello superiore”, circuito di poco più di un chilometro, frequentato da numerosi cittadini che amano correre o desiderano fare una passeggiata. Si sta intervenendo con la rimozione di una parte del primo strato di terreno, sostituito con terre naturali che vengono poi stabilizzate.

Il progetto nel suo complesso prevede una serie di interventi, alcuni dei quali già realizzati o in fase di realizzazione. Gli interventi, oltre al miglioramento degli stradelli e dei percorsi dedicati all’attività sportiva, riguardano: la manutenzione e il ripristino della parte danneggiata del canale di guardia in prossimità del campo di calcio della parrocchia Beata Vergine Addolorata; la manutenzione della Copertura Capanno, attualmente adibito a Punto Ristoro; la sostituzione, con nuovi giochi, dei giochi dedicati ai più piccoli, anche questi danneggiati dall’inciviltà dei vandali; il ripristino delle panchine rovinate dai vandali e il riposizionamento dei cestini portarifiuti; la manutenzione ordinaria dell’impianto di illuminazione; la manutenzione ordinaria dell’impianto idrico.

«Con questa serie di interventi – dice il sindaco, Giuseppe Casti – l’Amministrazione comunale intende rendere sempre più accogliente il Parco Rosmarino, spazio verde cittadino attrezzato per bambini, sportivi e amanti della natura. Il Parco vuole così confermare il suo ruolo, esercitato da decenni, di polo di socializzazione degli abitanti e sportivi della Città e del territorio.»

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Quinto appuntamento con il “Festival di Cultura Popolare”, la rassegna organizzata dai Figli d’Arte Medas per indagare sulle nostre radici identitarie e costruire un itinerario per dare spazio alle diverse espressioni della cultura popolare. Giovedì 12 novembre, alle ore 21.00, sul palco del Teatro Fratelli Medas di Guasila, è prevista la rappresentazione dello spettacolo “Uno strano prurito”, produzione della compagnia Teatro Tragodia di Mogoro. In scena Caterina Peddis, Virginia Garau, Ulisse Sebis, Daniela Melis e Giuseppe Onnis. Regia di Virginia Garau.

 Teatro Tragodia (2)Teatro Tragodia (1)