23 December, 2025

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La V commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Lotto (Pd), ha presentato all’assessore all’Industria Maria Grazia Piras la bozza del Testo Unico in materia di energia.

Il provvedimento, che accoglie il disegno di legge presentato dalla Giunta sull’efficientamento energetico degli edifici, introduce alcune importanti novità come l’istituzione dell’Autorità per l’Energia e un piano per l’implementazione degli impianti eolici nelle aziende agricole.

L’incontro di oggi è servito a mettere a fuoco alcune tematiche che nei prossimi giorni saranno oggetto di discussione pubblica. La V commissione si appresta, infatti, a calendarizzare una serie di audizioni con il sistema delle imprese e i sindacati. «In seguito – ha annunciato il presidente Lotto – ci sarà un ulteriore confronto con la Giunta per integrare il provvedimento e arrivare a una sintesi sui contenuti».

L’assessore ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione: «Si tratta di un progetto articolato – ha detto Maria Grazia Piras – l’energia è uno degli argomenti decisivi per lo sviluppo dell’Isola. Per questo, la Giunta ha deciso di accelerare i tempi per dare gambe al progetto di metanizzazione della Sardegna».

L’assessore dell’Industria è poi entrata nel merito del provvedimento. «La Giunta accoglie favorevolmente la proposta di un piano per la realizzazione di impianti eolici nelle aziende agricole. Ciò contribuirà ad abbattere i costi delle imprese e a renderle più competitive nel mercato. Il tema sarà portato all’attenzione del gruppo di lavoro che sta definendo le linee strategiche del Piano energetico regionale ». Cautela invece sull’istituzione dell’Autorità dell’Energia: «Serve una riflessione più approfondita – ha detto Maria Grazia Piras – occorre capire come andrebbe ad incidere sulle competenze in materia definite dalla legge n.1».

Sull’efficientamento energetico, l’assessore ha espresso soddisfazione per la decisione della V commissione di recepire gran parte delle disposizioni contenute nel D.L della Giunta: «E’ nostra intenzione procedere all’informatizzazione del sistema. In futuro, i certificati energetici saranno predisposti su formato elettronico. Conoscere nel dettaglio le classi energetiche del patrimonio immobiliare privato consentirà all’assessorato di programmare interventi di aiuto per l’efficientamento degli edifici».

Positivo, infine, il giudizio sulla proposta di istituire un fondo di rotazione: «Con queste risorse – ha concluso Piras – si potrà far fronte a quella parte di interventi non coperti dai fondi europei».

Nella discussione sono intervenuti diversi commissari. Il consigliere del Pd Cesare Moriconi ha invitato la Giunta ad accelerare la riflessione sul tema della governance: «E’ necessario pensare ad un aggiornamento e ammodernamento della governance che costituisce la ragione principale del ritardo della Sardegna – ha detto Moriconi – è questo il punto decisivo per cambiare passo».

Di legge indispensabile per l’Isola ha parlato Gianlugi Rubiu (Aps) secondo il quale serve però una proposta moderna e innovativa. Per Rubiu, non ha senso parlare di registro degli ispettori («bastano i tecnici che stilano le certificazioni energetiche») né di catasto per l’energia. «C’è bisogno di una legge dinamica e snella. La Regione punti sulla semplificazione».

Giudizio condiviso da Luigi Crisponi (Riformatori) che si è poi soffermato sull’efficientamento degli edifici. «Mi sembra di capire che l’esecutivo punti molto sugli interventi nel settore pubblico. E’ un’idea sbagliata – ha sostenuto Crisponi – meglio concentrarsi sul privato. Si interverrebbe su immobili “aperti” 24 ore su 24 e si favorirebbero gli investimenti dei singoli cittadini».

Piermario Manca (Partito dei Sardi) ha espresso l’auspicio che la legge risponda alle esigenze dei sardi, lasciando da parte i tecnicismi. «Il 90% delle case sarde è in classe G – ha detto Manca – siamo fuori dai parametri europei. Serve uno strumento energetico che consenta di migliorare la situazione e rispettare il protocollo di Kyoto».

Antonio Gaia (Upc) ha infine invitato Commissione e Giunta a pensare in grande: «La Regione Sardegna deve mettere al bando tutte le fonti energetiche inquinanti e puntare sulle rinnovabili – ha detto Gaia – se necessario anche bypassando lo Stato e aprendo una linea diretta di confronto con l’Unione Europea».

Maria Grazia Piras A copia

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«La nostra partecipazione all’Esposizione Universale dimostra la voglia di reagire di un popolo intero». Con queste parole il ministro del Commercio Sunil Bahadur Thapa ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day del Nepal, una giornata importante, a quasi cinque mesi esatti dal sisma che ha devastato il Paese e in coincidenza con il cinquantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione democratica. Oltre 500mila abitazioni distrutte e più di 10 mila vittime: questo il tragico bilancio del terremoto che ha devastato la nazione himalayana lo scorso 25 aprile. Il ministro nepalese ha ringraziato il Governo Italiano ed Expo Milano 2015 per la solidarietà incondizionata dimostrata sin da subito: «E’ una grande emozione sottolineare il contributo che i visitatori dell’Esposizione Universale stanno dando sin dal 1° maggio, il giorno dell’inaugurazione, e l’affetto che ci dimostrano quotidianamente – ha aggiunto Sunil Bahadur Thapa -. Siamo davvero felici che Expo Milano 2015 abbia organizzato una raccolta fondi in nostro favore, fondamentale per restaurare templi e manufatti, preziose testimonianze della nostra storia».

Ad accogliere la delegazione del Paese asiatico, Barbara Degani, sottosegretario del ministero dell’Ambiente: «Expo Milano 2015 ci ha dato l’opportunità per manifestare ancora di più la solidarietà degli italiani al popolo nepalese. I nostri due Paesi sono legati da una vicinanza cultura e umana incredibile. Subito dopo il sisma lavoratori italiani sono stati disponibili a completare la costruzione del Padiglione, subentrando ai colleghi nepalesi costretti a rientrare in patria».

Il Padiglione del Nepal, terminato grazie agli aiuti delle maestranze impegnate negli altri cantieri del sito espositivo, rappresenta il Mandala – il diagramma composto da più figure geometriche per formare il cerchio della vita – e mostra alcune peculiarità della cultura nepalese, come la capacità di coltivare ad alta quota, preservando la biodiversità.

Successivamente alla cerimonia istituzionale si è poi tenuta una performance di musiche tradizionali a cura dei Prana Mundi, band di Kathmandu.

A Expo Milano 2015, intanto è stata avviata una gara di solidarietà, che dal primo maggio, giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale, non si è mai fermata: ammonta a 700.000 euro la somma raccolta sino ad oggi in favore del Nepal devastato dal terribile terremoto dello scorso 25 aprile, grazie all’appello lanciato dai Sindacati Federali Milanesi ed Expo Milano 2015.

«L’obiettivo è raggiungere 1 milione di euro entro il 31 ottobre» ha dichiarato Stefano Gatti, Direttore Generale di Padiglione Italia, che ha invitato i visitatori a continuare a donare per aumentare il successo di questa grande, benefica iniziativa. Due i punti di raccolta fondi: uno all’interno del Padiglione Nepal e l’altro lungo il Decumano. Il ministro del Commercio del Nepal Sunil Bahadur Thapa, in visita all’Esposizione Universale in occasione del National Day del Paese, ha dichiarato che la somma raccolta sarà interamente impiegata per ricostruire il tempio di Kasthamandap, uno dei più importanti, che ha dato il nome alla capitale Kathmandu.

«Riportare all’antica gloria questo tempio è un vero dono da parte di Expo Milano 2015 – ha continuato il ministro -; pian piano la vita sta tornando alla normalità, abbiamo speranza e fiducia nel futuro». Un sentito grazie è arrivato anche da Amrit Ratna Shakya, vice commissario del Padiglione Nepal: «E’ stata una coincidenza strana e al tempo stesso toccante. Mentre tantissimi monumenti venivano distrutti dal terremoto, qui all’Esposizione Universale un nuovo tempio stava sorgendo dentro il nostro Padiglione».

Il commissario Shakya ha ringraziato, dunque, tutti i lavoratori italiani che hanno reso possibile il completamento del Padiglione, dopo che molti colleghi nepalesi erano stati costretti a tornare a casa. «Speriamo che il Padiglione possa rimanere qui in Italia, come segno di riconoscenza per tutto il supporto che abbiamo ricevuto dal vostro Paese».

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Un violentissimo acquazzone questo pomeriggio ha creato grossi problemi in diverse zone di Carbonia. In poco più di dieci minuti, la pioggia ha invaso le strade e, non riuscendo a trovare sbocco negli scarichi, come emerge dalle fotografie allegate scattate in via Eugenio Curiel, via Dalmazia e via Nuoro, ha creato allarme in molte famiglie che già nel recente passato hanno avuto le loro abitazioni danneggiate. Grossi problemi, ancora una volta, anche lungo la parte centrale della via Cagliari. La situazione, fortunatamente, questa volta è tornata velocemente alla normalità una volta cessate le precipitazioni, ma sarebbe bene non sottovalutare quanto è accaduto oggi, perché proprio in questa fase di passaggio tra l’estate e l’autunno è alto il rischio di acquazzoni simili ed anche più violenti.

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Verrà presentata ufficialmente sabato mattina, nell’agriturismo San Giuseppe di Borore, in località Inbertighe, la nuova formazione sardista ed indipendentista Podimus. Si tratta di una compagine identitaria, con una spinta di ispirazione sardista, che in appena 4 mesi di vita ha radunato attorno a sé oltre 6.200 utenti iscritti nel gruppo facebook – con il sito internet ufficiale www.podimus.it – raccogliendo numerosi consensi anche all’estero da parte di gruppi di emigrati sardi, su richiesta di molti degli iscritti.

La convention avrà inizio alle 10.00, con i lavori che proseguiranno sino alle 13.00, quando è prevista la pausa pranzo. Nel pomeriggio il meeting riprenderà a partire dalle 15.30, per protrarsi sino alle 18.00. La piattaforma Podimus sarà presentata dai fondatori Giuseppe De Lorenzo (geometra libero professionista sestese) e Giovanni (noto Gianni) Nachira, imprenditore di Macomer in pensione. Scontata l’estrazione autonomista e sardista. Si riparte con obiettivi ambiziosi dunque: «Si tratta – dicono – di un progetto ideato per creare l’unitarietà di intenti tra tutte le forze politiche di fede sarda indipendentiste e non. Una sorta di laboratorio, visti i risultati delle ultime elezioni regionali che hanno dato vita a un processo di frammentazione ulteriore che ha reso inutile la lotta per l’indipendenza, che oggi è diventato sempre più pressante considerata la situazione politica attuale della Sardegna». Podimus non è un movimento politico, tantomeno un nuovo partito indipendentista. La filosofia della nuova associazione è chiara e semplice. Lo slogan Sardigna Unida, con il simbolo dei quattro mori, racchiude il percorso. «E’ un vettore, un collante. Un contenitore – evidenziano De Lorenzo e Nachira – dove partiti, gruppi, movimenti politici di autentica matrice sarda possono aderire, per l’apertura di tavoli di lavoro alla ricerca di soluzioni possibili e alla realizzazione di progetti sostenibili».

I lavori saranno aperti da Gianni Nachira, promotore di Podimus, che darà il benvenuto e inviterà i relatori al tavolo della convention. Poi ci sarà l’intervento di Giuseppe De Lorenzo, fondatore dell’associazione, che illustrerà il progetto del movimento. Parteciperanno all’incontro anche Sergio Pes (presidente del Movimento de Liberazioni nazionali sardu) e il docente di economia Paolo Leone Biancu.

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A partire da oggi e fino al 6 ottobre prossimo, presso il Centro Servizi per il Lavoro di Carbonia, sono a disposizione i moduli per l’iscrizione nella graduatoria per l’assunzione delle maestranze nei cantieri comunali della forestazione del comune di Sant’Antioco.

Due diplomati geometra o perito Agrario con patente B ai quali affidare mansioni di capo cantiere, 44 operai comuni e 6 operai qualificati motoseghisti per la predisposizione di due cantieri della forestazione che avranno la durata di 130 giornate lavorative.

Saranno richiesti carta di identità, Certificazione Isee 2015. Il bando è rivolto ai cittadini residenti o domiciliati nel comune di Sant’Antioco.

Per informazioni, è a disposizione l’Ufficio Personale del comune di Sant’Antioco, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00.

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L’assessorato all’ambiente del comune di Iglesias ha aderito a “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa internazionale di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con ANCI. L’evento, in programma il 25, 26, 27 settembre, coinvolge ogni anno migliaia volontari di tutte le età per combattere il degrado e l’abbandono che appesantiscono la vivibilità di molte zone dei nostri centri urbani.
E’ un’iniziativa di cura e di pulizia, un’azione allo stesso tempo concreta e simbolica. Un piccolo gesto di grande valore educativo che contribuisce a sviluppare senso civico. E’ l’edizione italiana di Clean up the world, www.cleanuptheworld.org
, il più grande appuntamento di volontariato ambientale nel mondo, che nato a Sidney nel 1989, coinvolge ogni anno 35 milioni di persone in circa 120 paesi. Dal 1993 Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia (www.puliamoilmondo.org).

A Iglesias, l’appuntamento è fissato per sabato 26 settembre, alle ore 9.00, in Piazza Conte Ugolino per l’evento di volontariato ambientale più partecipato in Italia. L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a partecipare attivamente all’iniziativa. All’iniziativa parteciperanno anche le scuole cittadine.

Sabato mattina, alle 10.30, verrà inaugurata a Cagliari la nuova sede dell’Anpi, in via Emilia 39, nello stabile che fino a qualche mese fa ospitava la sede del Partito Democratico e che ora la Fondazione Berlinguer ha messo a disposizione delle associazioni.

L’inaugurazione si terrà nel corso di un incontro al quale parteciperanno il responsabile cittadino dell’associazione, Antonello Murgia, quello provinciale Marco Sini e quelli regionale Francesco Pranteddu, e nel quale verranno illustrate le prossime iniziative organizzate dall’Anpi e la nuova campagna di tesseramento.

Logo Anpi

[bing_translator]L’Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna ha indetto una selezione, per titoli e colloquio, di un responsabile finanziario per il progetto “Med-Phares – Strategie di gestione integrate per la valorizzazione del patrimonio dei fari e delle stazioni semaforiche del Mediterraneo”.
La figura professionale selezionata verrà assunta, per la durata presunta di quattro mesi, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e si occuperà della gestione contabile e finanziaria del progetto Med-Phares nella sede dell’Agenzia.
I candidati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti specifici:
– laurea specialistica o magistrale in Economia e commercio, Giurisprudenza, Scienze politiche o equipollenti, conseguita da almeno cinque anni;
– esperienza documentata, almeno biennale, presso organismi pubblici o privati nel settore della gestione contabile e finanziaria dei progetti europei;
– conoscenza della lingua francese e inglese, in forma orale e scritta, a livello minimo B2 di cui al QCER.
Le domande di partecipazione, indirizzate all’ufficio protocollo dell’Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna, Via Mameli, 96 – Cagliari, dovranno pervenire entro le ore 13.00 del primo ottobre 2015 tramite le seguenti modalità:
– raccomandata con avviso di ricevimento;
pec all’indirizzo agenziaconservatoriacoste@pec.regione.sardegna.it ;
– consegna a mano, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

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Riunione di Giunta regionale

La Giunta regionale ha stanziato 725 milioni di euro fino al 2020, 229 milioni solo per il 2015 per sostenere la competitività delle imprese sarde, creare nuova occupazione e rilanciare l’economia. Su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, l’Esecutivo, infatti, ha approvato la Strategia imprese e competitività all’interno della Programmazione Unitaria 2014-2020. Un serrato lavoro all’interno della Cabina di Regia istituita a marzo con gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras, del Turismo Artigianato e Commercio Francesco Morandi, dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali Claudia Firino ha portato alla delibera approvata dopo le Strategie Scuola-Università e Lavoro. Identico il principio alla base del lavoro della Cabina di Regia, ovvero programmare tutte insieme le risorse disponibili – europee, nazionali e regionali – destinandole a un settore nella sua interezza e per tutta la durata della programmazione, cardine su cui ha ruotato l’intera manovra finanziaria.
«La programmazione unitaria è una scelta di governo di questa giunta, e c’è stato un grande impegno da parte di tutti gli assessori coinvolti – ha detto il presidente Pigliaru aprendo la presentazione della delibera alla stampa -. Partiamo da una situazione estremamente difficile e sappiamo che i problemi non conoscono confini tra assessorati e competenze. L’obiettivo è aiutare tutte le imprese, di tutti i settori e di tutte le dimensioni. Il primo punto è l’innovazione, che deve permeare l’intero sistema produttivo, perché cresca attraverso lo sviluppo tecnologico. Poi l’internazionalizzazione, perché non si può continuare a pensare solo ai piccoli, affaticati mercati locali quando là fuori c’è un intero mondo potenzialmente interessato ai nostri prodotti. Dopo la grande promozione di Expo ora lavoriamo per aprire i mercati e continuare ad attrarre investimenti. Ancora, sappiamo che per parlare con l’esterno le imprese devono crescere e soprattutto fare rete tra loro, così da poter assumere tanti giovani con alte qualifiche. Il nostro ruolo è mettere le imprese nelle condizioni di compiere questo percorso.» 
«Al centro di questo intervento c’è l’impresa. L’impresa che fa investimenti, che mette in gioco capitale e rischia, che crea lavoro e nuova occupazione – ha sottolineato il vicepresidente della Regione -. Quindi non pensiamo per settori, non solleviamo barriere: un’impresa è un’impresa e noi con questo intervento così importante vogliamo per esempio favorire l’internazionalizzazione, gli investimenti, la filiera e le reti d’impresa, per creare subito nuova occupazione e far ripartire l’economia della nostra terra. Allo stesso tempo, pur superando le barriere settoriali, individuiamo strumenti finanziari specifici per agevolare gli investimenti delle micro imprese che operano in prevalenza nell’artigianato e nel commercio: per il 2015 sono già disponibili 8 milioni di euro». Nella Strategia appena approvata sono compresi anche strumenti specifici per le imprese che operano in agricoltura e nei processi di prima trasformazione dei prodotti agricoli, per esempio vino e formaggi.
La Strategia Competitività interessa dunque più assessorati. L’Agricoltura, con l’assessore Elisabetta Falchi che ha annunciato il ricorso anche a bandi a sportello che abbiano una visione di filiera per accelerare i tempi e favorire le imprese; l’Industria, per la quale l’assessore Maria Grazia Piras ha assicurato il ruolo di accompagnamento delle piccole imprese verso l’internazionalizzazione e l’alta formazione del Management grazie a un accordo con l’Istituto per il commercio estero; i Beni Culturali, con l’assessore Claudia Firino che ha ribadito l’importanza della presenza dell’industria culturale e della creatività che prelude alla crescita professionale ed economica del settore per il quale si concretizza un deciso rafforzamento, anche attraverso la creazione di reti e il sostegno alle residenze creative; e il Turismo, con un doppio livello di intervento come ha spiegato l’assessore Morandi: assicurare un livello di sopravvivenza post crisi alle imprese e aiutarle a investire e dunque a crescere, in una logica multisettoriale che non schiaccia anzi rispetta le specificità delle imprese che hanno pari dignità.
La programmazione si divide in due parti. La prima, trasversale per tutti i tipi d’impresa, finanzia: Innovazione e Ricerca; Internazionalizzazione e Attrazione degli Investimenti; gli investimenti delle Imprese o delle Reti. La seconda si occupa nello specifico di Turismo e Imprese Creative. Le strategie per il comparto Pesca e Acquacoltura e gli investimenti per le aree umide sono attualmente oggetto di definizione e saranno inquadrati all’interno delle risorse e degli strumenti del Piano Operativo della Pesca (FEAMP 2014-2020) previsto per il prossimo anno.
I 229 milioni del 2015 derivano per la maggior parte da fonti comunitarie (75%), in parte minore da finanziamenti regionali (24%) e per la restante da fonti statali (1%). Cinque, dunque, gli obiettivi previsti dalla delibera.
Sviluppo tecnologico e innovazione – Ci sono 37 milioni nel 2015 e oltre 170 per tutto il periodo a disposizione per innovazione, ricerca industriale e sperimentale, promozione di start up innovative nel settore agricolo.
Internazionalizzazione e Attrazione investimenti – 11 milioni e mezzo quest’anno e 23 nei prossimi.
Sostegno alle imprese e Reti di imprese – Progetti di filiera e sviluppo locale, pacchetti integrati di agevolazione e contratti di Investimenti, razionalizzazione del sistema dei Consorzi Fidi, strumenti di accesso al credito per le imprese agricole: 148 milioni nel 2015, 395 fino al 2020.
Turismo sostenibile – Valorizzazione degli attrattori ambientali e del patrimonio materiale e immateriale della Sardegna: 20 milioni quest’anno, 68 fino alla fine della programmazione.
Imprese Creative – Tredici milioni nel 2015 e 68 fino al 2020 per sviluppo e promozione dei servizi culturali e ricreativi, promozione della lettura, rafforzamento delle infrastrutture materiali e immateriali a supporto del sistema culturale.

«Scelte importanti, finanziamenti mirati, utilizzo di tutti i fondi disponibili contemporaneamente, niente sovrapposizioni e duplicazioni: su questi principi ha lavorato la Cabina di Regia dal 16 marzo in poi e sta già lavorando alle prossime priorità» ha sottolineato l’assessore Paci.

«In sintesi stiamo mettendo in campo una strategia per creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese: programmi, azioni, bandi risorse», ha concluso il presidente Pigliaru.