20 December, 2025

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Bilancio positivo per la sesta edizione di “Lunga Note a Corte”, organizzata dall’Associazione Culturale CortoJanas, svoltasi martedì 4 agosto a Cortoghiana e inserita nella programmazione estiva “Estiamoinsieme 2015” del Comune di Carbonia.

Come ormai da diversi anni le vie del centro di Cortoghiana sono state letteralmente prese d’assalto da turisti e cittadini che hanno deciso di passare la serata faccendosi coinvolgere dalle tante diverse proposte. Il centro storico della frazione di Carbonia è diventato, infatti, un entusiasmante collage di gruppi musicali, espositori e hobbisti, giochi per bambini, animazioni e tanto altro ancora.

«Il successo ottenuto da Lunga Note a Corte – ha commentato l’assessore dello DSpettacolo del comune di Carnonia. Fabio Desogus – è l’ennesima dimostrazione di come l’impegno congiunto di associazioni e cittadini da un parte e Comune dall’altra, porti ottimi risultati. Sono proprio le iniziative dei cittadini a dare una grande mano all’Amministrazione Comunale che è sempre stata pronta ad accettare tutte le proposte serie e rivolte a tutta la cittadinanza. Approfitto dell’occasione per ribadire che, in qualsiasi luogo avvengano le manifestazioni, queste sono sempre rivolte a tutta la cittadinanza e non a una parte di essa. E questo è stato dimostrato molto bene dall’edizione 2015 di Lunga Note a Corte, che ha accolto persone provenienti da tutta la Città, e dall’impegno dell’Associazione CortoJanas che ringrazio. Anche in questo caso gli organizzatori sono in gran parte giovani, a conferma del fatto che nella nostra città – ha concluso Fabio Desogus – ci sono tanti ragazzi e ragazze che, con grande entusiasmo, mettono le loro professionalità a servizio della crescita culturale ed economica del nostro territorio.»

Cortoghiana - Piazza Venezia copia

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È con la tradizionale cerimonia dell’alzabandiera che sabato l’Algeria ha aperto le celebrazioni del proprio National Day a Expo Milano 2015. A guidare la delegazione del Paese in visita all’Esposizione Universale è stato il ministro della Pesca Ferroukhi Sid Ahmed, accolto dal viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero.

«Visitando Expo Milano 2015 – ha spiegato il ministro Ferroukhi Sid Ahmed – abbiamo scoperto un immenso spazio conviviale dedicato alle identità culturali nazionali: questo è ciò che forma la più preziosa ricchezza dell’umanità. Il tema di Expo Milano 2015 – ha aggiunto – riassume un’ambizione sana, legittima e altamente responsabile». Collocato nel Cluster BioMediterraneo, lo spazio espositivo dell’Algeria racconta sia le conoscenze sviluppate in campo agricolo sia la storia millenaria che lega il Paese all’Italia: «I mosaici romani che mostriamo nel nostro Padiglione – ha spiegato Ferroukhi Sid Ahmed – ne sono un esempio».

«Sono felice di partecipare alla Giornata Nazionale di un paese legato all’Italia da rapporti politici ed economici storici – ha affermato il viceministro Andrea Olivero -. Come ha più volte sottolineato il nostro pPresidente del Consiglio, il Mediterraneo deve essere al centro della politica europea e favorire forme di economia per garantire pace e prosperità. Penso in particolare al settore agroalimentare, dove l’Italia può aiutare l’Algeria. L’impegno dell’Algeria per i Millennium Goals – ha concluso Olivero – è ben rappresentato dal suo padiglione dove si mostra come le tecniche tradizionali si sposino perfettamente con le nuove tecnologie per produrre cibo».

Al temine della cerimonia, accompagnato dal Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino, il ministro Ferroukhi Sid Ahmed ha visitato Palazzo Italia, dove ha firmato la Carta di Milano.

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Parte oggi, lunedì 10 agosto, con la pulizia della “spiaggetta” del porticciolo di Sant’Elia, l’iniziativa promossa dalle associazioni “Sant’Elia viva” e “La via della Felicità”.

I volontari delle due associazioni non ci stanno a continuare ad osservare il loro quartiere nel degrado urbano e privo di cassonetti e servizi, dove l’indifferenza, sia tra le persone che nei confronti dell’ambiente, troppo spesso la fa da padrona. hanno deciso di passare all’attacco.

Partendo dalle piccole cose, come la pulizia dalla spazzattura della spiaggetta del porticciolo, o il posizionamento nei vari rioni di contenitori per la raccolta della carta, hanno deciso di passare all’attacco.

«Spronare gli abitanti del quartiere ad una nuova rinascita morale e sociale, scrollandoli dalla rassegnazione e l’inerzia che ha preso la maggior parte della popolazione, ripristinando in essa l’orgoglio collettivo e l’integrità personale, indispensabili in ogni contesto familiare e sociale”, è l’obiettivo che si ripromettono le responsabili dell’associazione “Sant’Elia Viva” e de “La Via della Felicità”, con l’intento di coinvolgere nell’azione gli abitanti del quartiere.»

Nell’occasione verrà distribuito il libretto “La Via della Felicità”, la prima guida interamente non religiosa, basata sul buon senso per una vita migliore, scritta nel 1980 dal filosofo e umanitario L. Ron Hubbard.

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ll drammatico episodio verificatosi in Sicilia, ripropone anche in Sardegna il problema della crescita incontrollata della popolazione di cinghiali e cervi nelle campagne e nei boschi.

«La popolazione di cinghiali e cervi in alcune zone della Sardegna – dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi. Michele Cossa – sta crescendo eccessivamente, con gravi rischi per la popolazione (come si è visto in Sicilia) e per le coltivazioni. Per non parlare del rischio di diffuzione di malattie che, partendo dagli animali selvaotici, vengono trasmesse al bestiame da allevamento, con ultruori gravi danno per la nostra economia.»

«E’ perciò urgente – aggiunge Cossa – che la Regione metta in piedi una task force dotata di tutte le figure necessarie (in primo luogo veterinari e biologi) per verificare la situazione e chiedere all’Unione europea l’autorizzazione al prelievo controllato di cervi e cinghiali. Oggi la Regione paga fior di danari in risarcimenti per i danni subiti dai cittadini dalle incursioni degli animali selvatici: il prelievo controllato, oltre ai benefici sul piano ambientale, permetterebbe anche di realizzare introiti significativi.»

Cinghiale 1

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Il 20 agosto le associazioni Latina Mora e Velieri Vela Latina di La Maddalena presenteranno alla stampa, a bordo del Palinuro, nave scuola della Marina Militare Italiana, in banchina a La Maddalena, la 9ª Veleggiata a vela latina “rotta dei contrabbandieri”, che si svolgerà il 26 e 27 settembre tra Bonifacio e La Maddalena. Sarà l’occasione di riunire, in una stessa manifestazione, la storia, la cultura, le tradizioni, il patrimonio, lo sport e l’amicizia di due popoli tenuti insieme da un tratto di mare unico al mondo, come le Bocche di Bonifacio.

L’edizione 2015 si propone di restituire alla flotta di vele latine, una volta vanto dell’Arcipelago, un posto di primo piano nella navigazione a vela nel Mediterraneo e mantenere vivo questo patrimonio comune al nostro mare, oltre a dare impulso alla collaborazione tra le comunità del sud della Corsica e del nord Sardegna e più particolarmente tra Corsica e La Maddalena, paesi transfrontalieri, storicamente vicini, che si affacciano sullo splendido paesaggio delle Bocche di Bonifacio.

La “rotta dei contrabbandieri” sarà accompagnata da una serie di iniziative concomitanti tra le quali la mostra sull’impresa del San Giuseppe Due, vela latina della Marina militare che, nella prima metà del ‘900, ha attraversato l’Antartico e la presentazione della campagna francese “Expedition Med” che monitora l’inquinamento da microplastiche nel Mediterraneo. Sul Palinuro saranno presenti i sindaci di La Maddalena e Bonifacio, gli organizzatori Corsi ed i partner della Veleggiata: Comune di La Maddalena, Comune di Bonifacio, Marina Militare, Capitaneria di Porto, Comitato Festeggiamenti Santa Maria Maddalena Classe 1965, Comune di Anzio, Amici dell’Arcipelago, Marevivo, Parco nazionale dell’Arcipelago, Istituto Tecnico Nautico Domenico Millelire La Maddalena,Yacht Club Corse Méditerranée, Club nautico La Maddalena, Lega navale Italiana, Expedition Med. Sponsorizzeranno la “rotta dei contrabbandieri”, il Centro Velico Caprera, Panatlhon club, la Residenza Borgo Punta Villa, il Touring club italiano – villaggio Punta Cannone, il Ristorante La Grotta e il Tco Solar Sarl.

© Fabio Murru 2012

© Fabio Murru 2012

Arcipelago de La Maddalena

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Il mega yacht dello stilista Giorgio Armani oggi a Porto Pino. Main (Maria in piacentino), questo il nome del nuovo yacht, 65 metri, colore verde militare, sostituisce il “vecchio” Mariù, di “soli” 51 metri, entrambi costruiti dal cantiere Codecasa di Viareggio.

Giorgio Armani ha curato, nell’arco dei tre anni di tempo resisi necessari per la costruzione, sia i disegni esterni sia quelli interni, in collaborazione con lo Studio di architetti Ortelli.

Le diverse migliaia di bagnanti presenti nei quattro chilometri di arenile, nonostante la giornata ventilata, dalla prima spiaggia alle dune di Teulada, hanno potuto ammirare il gioiello del mare.

Main di Giorgio Armani 2Main di Giorgio Armani 3Main di Giorgio Armani 1

 

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E’ una domenica interamente dedicata a Expo Milano 2015 per Giuseppe Rossi, calciatore della Nazionale italiana e della Fiorentina. L’atleta di origini americane, in visita al sito espositivo con la famiglia, si è lasciato affascinare dal padiglione Zero e da quello degli Stati Uniti, facendo tappa a Save the Children, Spagna, Austria, Corea del Sud e Palazzo Italia.

«Qui l’atmosfera è fantastica e mi sto divertendo parecchio – ha detto Pepito Rossi -, tutti me ne avevano parlato con toni entusiastici e ora mi rendo conto che effettivamente si tratta di un luogo speciale.»

L’ex giocatore di Manchester United, Villarreal e Parma riconosce al tema espositivo una notevole importanza: «Una sana e corretta alimentazione è fondamentale per condurre una vita equilibrata. Mangiare bene deve essere un obiettivo di tutti, non solo degli sportivi». E i gusti alimentari di Rossi tradiscono un feeling particolare con i piatti della tradizione mediterranea: «Amo la pasta e la pizza, in famiglia non ne possiamo fare a meno. Senza dimenticare la classica bistecca alla Fiorentina, in onore della mia squadra di calcio…». E quando si vuole concedere uno “strappo” alla regola, Rossi non ha dubbi: «Sono goloso di Nutella!».

La full immersion di Pepito e famiglia a Expo Milano 2015 terminerà con la visione dello spettacolo “Alla Vita!” del Cirque su Soleil.

Giuseppe Rossi 3

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Si conclude questa sera, sui due palchi allestiti nel Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la terza edizione del Festival “Summer Is Mine”, organizzato dall’Associazione Culturale Lee Van Cleef, con il patrocinio dell’assessorato dello Sport e Spettacolo del comune di Carbonia, il contributo di Euralcoop e con la collaborazione di: Su Scannu Sessions, Arci Zorba Il Gatto Carbonia, Centro Servizi Culturali Carbonia, Spassyou, Tiscali, SentireAscoltare e Loud Sound Press Office. Quest’anno, rispetto alle prime due edizioni, Summer is Mine propone tre serate anziché, rispettivamente, una e due, con ben 23 concerti. L’ingresso è gratuito.

Da venerdì sera si alternano sul palco artisti provenienti da ogni ambito musicale, legati da produzioni originali che rappresentano quella parte di musica prodotta in Italia (con particolare attenzione alla Sardegna) che ha dimostrato il suo peso e valore in circuiti nazionali e internazionali. Molte le band che arrivano da oltre mare e tante le formazioni emergenti e consolidate del panorama isolano.

Questo il programma di oggi, 9 agosto, a partire dalle ore 18.00 con i concerti sul palchetto Eli Wallach e, dalle ore 19.00, sul palco Lee Van Cleef, palco principale del Summer Is Mine.

Upside Down

MNT EZDAC

Dead Cansado Dj-Set

Desert Hype

Nohaybandatrio

Tide Predictors

Surgical Beat Bros

Arpxp

Summer Is Mine 2Summer Is Mine 2015 1  Summer Is Mine 2015 3

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Manuel Contu è il nuovo allenatore della formazione juniores del Carbonia. Lo ha annunciato la società biancoblù con una breve nota pubblicata sul suo profilo facebook. Originario di Gonnesa, 39 anni, operaio Alcoa, Manuel Contu ha maturato un’esperienza lunga 12 anni nei settori giovanili del Gonnesa tra allievi e juniores (vincendo 2 Coppe Santa Barbara; dell’Atletico Cortoghiana nella categoria juniores e, nelle ultime tre stagioni, nell’Asd Iglesias, categoria juniores.

«Ringrazio il presidente Carlo Foti, la famiglia Giganti, il direttore sportivo Ferruccio Atzori, il Direttore Generale Stefano Canu e tutta la dirigenza del Carbonia Calcio per la fiducia che stanno riponendo nella mia persona – scrive Manuel Contu su facebook -, fiducia che spero di ricambiare con risultati concreti sul campo. Arrivare in una società così blasonata e importante, senza nulla togliere alle altre società in cui sono stato, rappresenta per me, dopo 8 stagioni ininterrotte in panchina, un salto di qualità, un nuovo inizio: è un pò come quando giochi ad un videogioco e completi un livello; il successivo è sempre più difficile e irto di insidie e imprevisti. Sta a me mettermi alla prova, alzare la famosa asticella e dimostrare di poter far bene anche in questo contesto. Un compito sicuramente facilitato dalla presenza in prima squadra del mister Andrea Marongiu e dal preparatore dei portieri Tore Pippia, grandi tecnici ed amici e dalla presenza di Maurizio Finà, mister capace e persona squisita, confermatissimo alla guida degli allievi Elite. Mi dovrò rapportare principalmente con loro – aggiunge Manuel Contu – ma il mio augurio di buon lavoro va anche ad Antonello Marongiu, Mister dei giovanissimi Elite, a tutti i tecnici ed al Responsabile del Settore Giovanile Pino Giganti. Unire le competenze e le sinergie di tutti con l’unico obiettivo di accrescere ancor di più il valore di un settore giovanile già ottimo e che rappresenta, ormai da parecchie stagioni – conclude Manuel Contu -, le solide fondamenta di una Società e di una prima squadra che questa stagione ci farà sicuramente divertire.»

Tribuna stadio comunale copia

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È una fotografia sicuramente molto positiva quella scattata da Goletta Verde in Sardegna, ma che evidenzia comunque delle criticità che vanno affrontate subito. Sui 27 punti monitorati lungo le coste della Sardegna, infatti, quattro presentano un carico batterico elevato: nel mirino finiscono foci di fiumi e canali, nei quali confluiscono evidentemente scarichi non depurati adeguatamente o addirittura scarichi illegali. Nello specifico non passano l’esame i campionamenti eseguiti alla foce del canale sul lungomare Barcellona in località San Giovanni di Alghero; alla foce del canale Modolo in località Turas a Bosa; alla foce del canale Fontanamare di Gonnesa e alla foce del rio Foxi a Quartu Sant’Elena. Da qui l’appello alle Amministrazioni comunali, sia della costa che dell’entroterra, per affrontare il deficit depurativo ancora presente. È questa la richiesta avanzata dalla storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che ieri ha chiuso la sua tappa in Sardegna. L’istantanea regionale sulle acque costiere dell’equipe tecnica dell’imbarcazione ambientalista è stata presentata ieri mattina, in conferenza stampa ad Alghero da Stefano Ciafani,vicepresidente Nazionale Legambiente, e Luciano Deriu, segreteria Legambiente Sardegna,alla presenza di Mario Bruno, sindaco di Alghero, Gianni Carbini, vicesindaco di Sassari e Sandro Murtas, direttore Generale Abbanoa.

«Questa Regione ha già fatto più volte da apripista in Italia sulla tutela ambientale, proprio per questo confidiamo che si prosegua su questa strada e si possa far sempre meglio anche sul fronte della depurazione – dichiara Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente -. Occorre non abbassare la guardia come dimostrano i punti critici scovati dai nostri tecnici. Questa splendida isola va difesa, così come abbiamo denunciato in questi giorni, anche dall’assalto delle compagnie petrolifere pronte a trivellare per cercare idrocarburi in quello che rappresenta un vero paradiso per una scellerata scelta di politica energetica portata avanti dal Governo nazionale che avvantaggia soltanto la lobby dell’oro nero. Così come va affrontato con urgenza il tema delle bonifiche, ancora ferme al palo dopo quasi quindici anni».

L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde èquello di individuare le pressioni inquinanti che ancora gravano sulla costa, analizzando il carico batterico che arriva in mare prevalentemente dalle foci di fiumi, canali o scarichi non depurati. Il nostro è quindi un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né assegniamo patenti di balneabilità, ma restituiamo comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni. «Ci sono delle criticità individuate da Goletta Verde che vanno subito analizzate per capire le cause dell’elevato carico batterico rilevato – commenta Luciano Deriu, segreterio Legambiente Sardegna -. Un esempio su tutti è quello riscontrato a San Giovanni ad Alghero, dove ci sono state diverse segnalazioni da parte dei bagnanti, alcuni dei quali hanno accusato anche malori. Sicuramente il carico antropico in estate arriva a picchi altissimi in tutta la Sardegna, ma questa non può essere una scusante. È evidente che ci sono in alcune aree i problemi sono strutturali, di una rete fognaria obsoleta e non adeguata e con probabili scarichi abusivi. Gli stessi campionamenti Arpas ad Alghero nei mesi scorsi hanno dato esiti negativi e per questo chiediamo al sindaco e a tutti i soggetti coinvolti, anche attraverso il Tavolo tecnico convocato dallo stesso sindaco, di mettere in atto al più presto le dovute azioni per risolvere questi problemi. Appello che ovviamente estendiamo alla Giunta Regionale affinché affronti i nodi ancora aperti sul fronte della depurazione».

Secondo l’Istat (dati 2012) in Sardegna ad essere trattati in maniera adeguata è il 61,4% del totale del carico generato, rispetto ad una media del Mezzogiorno del 55,3 per cento. Diverse criticità ancora da risolvere sono state evidenziate anche nell’ultima procedura d’infrazione aperta dall’Ue nei confronti dell’Italia che comprende anche 64 agglomerati urbani sardi (il 26% rispetto ai 242 agglomerati urbani dell’Isola). Inadeguatezza che, secondo i calcoli del Governo, comporterebbe, a partire dal 2016 e fino al completamento degli interventi di adeguamento richiesti, una multa da parte dell’Unione Europea di 19 milioni di euro all’anno (11,6 euro pro capite). Per far fronte alla prima condanna dell’Italia del 2012 era stato stimato un fabbisogno per questa regione di circa 55 milioni e 600mila di euro e di questi la delibera CIPE 60/2012 ne stanziava 46 milioni (più altri 9 milioni e mezzo da altre risorse). Ad oggi sono state sbloccate 13 opere per un totale di circa 48 milioni mentre restano bloccate due opere per 7 milioni e mezzo di euro. Le analisi di Goletta Verde I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 24 e il 27 luglio scorso. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e abbiamo considerato come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. Come detto sono in totale 27 i punti totali monitorati. Oltre i 4 campionamenti che hanno evidenziato cariche batteriche elevate, tutti gli altri hanno superato gli esami con esiti di inquinanti contenuti entro i limiti di legge. Si tratta dei campionamenti effettuati alla foce del fiume Coghinas e del Rio Cuggiani in località San Pietro a Mare a Valledoria. Per quanto riguarda la foce del Cuggiani, nonostante sia risultato entro i limiti, le cariche batteriche riscontrate nel campione si avvicinano alla soglia rendendo quindi necessari ulteriori controlli e verifiche per risolvere la situazione. Sempre in provincia di Sassari gli altri campioni sono stati prelevati alla spiaggia di Porchile a Sorso; a sud della spiaggia de La Pelosa a Stintino; alla foce del canale spiaggia di Mugoni e alla spiaggia di aria ad Alghero. Passando alla provincia di Oristano i campionamenti positivi sono quelli effettuati alla spiaggia presso Rio Jana a Tresnuraghes; alla foce del fiume Temo a Bosa Marina; allo sbocco del canale di stagni di Cabras a Marina di Torre Grande a Oristano. Passando alla provincia di Carbonia Iglesias entro i limiti i prelievi alla foce del canale Paringianu a Portoscuso e alla foce del Rio Palmas a San Giovanni Suergiu. In provincia di Cagliari alla foce Rio presso viale Nereidi a Pula; alla spiaggia del Poetto a Cagliari; alla spiaggia presso il fiume Flumendosa a Villaputzu. Nella provincia di Ogliastra i due prelievi sono stati effettuati alla spiaggia Sarrala, presso Rio Manna a Tertenia e alla spiaggia presso il Rio Girasole a Lotzorai. Tre campionamenti in provincia di Nuoro: alla foce del fiume Cedrino a Orosei; alla foce del rio Siniscola; alla spiaggia a destra del porto a Marina di Porto Ottiolu a Budoni. Entro i limiti anche i quattro campionamenti nella provincia di Olbia Tempio: alla spiaggia Cala d’Ambra a San Teodoro; alla foce del Rio Bados a Olbia; alla spiaggia presso la foce del Rio Sarru a Palau; alla spiaggia Villaggio Maya a Trinità d’Agultu. Da migliorare anche l’informazione ai cittadini. La vigente direttiva sulle acque di balneazione impone, infatti, ai Comuni di divulgare l’informazione sulla qualità dei singoli tratti di mare, secondo la media degli ultimi quattro anni di prelievi (qualità scarsa, sufficiente, buona, eccellente). Eppure in nessuno dei punti campionati, né nelle immediate prossimità, i nostri tecnici hanno trovato traccia della cartellonistica informativa. Anche in alcuni punti critici che non vengono campionati dalle autorità competenti non sono presenti cartelli informativi che sconsiglino la balneazione: si tratta, ad esempio, di foci di fiumi e canali dove spesso si trovano diversi bagnanti. Tra i fattori inquinanti, troppo spesso sottovalutati, c’è anche il corretto smaltimento degli olii esausti. Proprio per questo anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è main partner della storica campagna estiva di Legambiente. Attivo da 31 anni, il COOU garantisce la raccolta degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale, che vengono poi avviati al recupero. L’olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare.

«La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione», ha spiegato il presidente del COOU Paolo Tomasi. L’operato del Consorzio con la sua filiera non evita solo una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese.

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