21 December, 2025

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Daniele Ferraro, 26 anni, è il nuovo libero della VBA/Olimpia Sant’Antioco. Cresciuto nell’Invicta Grosseto (primo avversario della squadra antiochense il 17 ottobre, alle 15.30, al PalaGiacomo Cabras, a Sant’Antioco), Ferraro ha disputato l’ultimo campionato di B1 nelle fila della Dolciaria Rovelli Morciano. Arriva a Sant’Antioco per gestire tutto il comparto di seconda linea della squadra di Adrian Pablo Pasquali.

Libero dalle spiccate qualità difensive, Daniele Ferraro si destreggia egregiamente anche nel fondamentale della ricezione, qualità che ne fanno un giocatore tutto grinta ed istintività che promette di esaltare la tifoseria biancoblù con i suoi recuperi.

Daniele Ferraro arriva a Sant’Antioco dopo le conferme del centrale Valeriano Usai, 28 anni, 198 cm, e dello schiacciatore Luca Genna, 25 anni, 194 cm, romano ma ormai di casa a Sant’Antioco; e l’arrivo del palleggiatore padovano Luca Beccaro, 27 anni, 190 cm, che ritorna a Sant’Antioco dopo l’esperienza maturata nella stagione 2012/2013, reduce dall’esperienza nella Tonazzo Padova, in serie A1.

Adrian Pablo Pasquali 1

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Venerdì 7, alle 10.30, nella sala convegni dell’Unione Sarda, in piazza Unione Sarda, a Cagliari, la presentazione di un testo unico sulle biodiversità naturali. Un disegno di legge per il governo del territorio, la gestione dell’ambiente e la programmazione delle risorse rigenerabili. Un provvedimento in grado di dare una svolta nel campo del prelievo venatorio e della pesca, con una particolare attenzione alla figura del cacciatore. Un testo che mira anche alla reintroduzione della falconeria, alla previsione dei danni da selvaggina alle colture agricole sino alla caccia di selezione agli ungulati. Senza poi tralasciare la lotta alla peste suina. Il progetto sarà presentato da Modesto Fenu (primo firmatario), con i consiglieri regionali Rubiu, Tocco, Arbau, Randazzo, Floris, Ledda, Azara, Carta, Solinas, Orrù, Tatti, Pinna, Perra e Cherchi.

«Si tratta di un disegno che mette ordine nel settore – spiega Modesto Fenu – con la tutela delle biodiversità naturali, la regolamentazione della raccolta delle risorse e dei frutti spontanei, la protezione della fauna selvatica. Nel testo saranno regolamentate la caccia e il settore della pesca, nelle acque interne e costiere.»

Una normativa che è stata concepita con il supporto dei tecnici. Alla presentazione della legge è prevista la partecipazione delle associazioni ambientaliste e venatorie. Saranno presenti anche alcuni esponenti dell’associazione dei falconieri isolani. Interverranno, tra gli altri, il presidente dell’Unione Cacciatori Sardegna Bonifacio Cuccu, la Coldiretti ed altri rappresentanti del mondo agricolo e venatorio isolano. Alla conferenza stampa farà poi seguito un convegno sulle tematiche ambientali e venatorie, con presentazione di slide e diapositive.

Modesto Fenu copia

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E’ stato presentato ieri mattina, al comune di Nuoro, il programma del Seminario Jazz, con il cartellone della rassegna di concerti in programma nel capoluogo barbaricino dal 20 al 30 agosto, con base alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina). All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, l’assessore comunale alla cultura, Sebastian Cocco e Angelo Palmas, presidente dell’Ente Musicale di Nuoro organizzatore dell’iniziativa.

Il Seminario Nuoro Jazz è giunto alla ventisettesima edizione, la seconda sotto il coordinamento del pianista Roberto Cipelli, dopo venticinque dirette da Paolo Fresu (fondatore dei corsi, nel 1989, insieme alla compianta Antonietta Chironi). Saranno, come sempre, undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida del nuovo corpo docente già in cattedra dall’estate scorsa: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Sono invece volti nuovi per la classe di tromba, quelli di Fulvio Sigurtà e Dino Rubino, che avranno il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Anche per quest’anno, la retta è di 250 euro e comprende la frequenza della masterclass internazionale che caratterizza ogni edizione dei seminari: stavolta a salire in cattedra è il pianista, fisarmonicista, arrangiatore e compositore americano Gil Goldstein. L’organetto diatonico e uno dei suoi più autorevoli interpreti, Totore Chessa, sono invece al centro dell’altra, immancabile masterclass, quella sulla musica tradizionale sarda, in programma, dal 24 al 30 agosto: l’iscrizione costa 200 euro. Rappresenta invece una novità assoluta per il seminario la master per fonici proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro che verrà curata, dal 21 al 25 agosto (iscrizioni a 250 euro), da Marti Jane Robertson, apprezzata sound engineer americana trapiantata da tempo in Italia, e quella dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico”), in programma nei pomeriggi del 21 e del 22 (iscrizioni a 35 euro).

Aperti al pubblico, sempre alla Scuola Civica di Musica, sono infine i “Quattro passi nel jazz” in compagnia di Enrico Merlin, una serie di incontri (il 21, 22, 27 e 29 agosto alle 15,45) con il musicista e storico della musica del Novecento sul tema del jazz come musica senza confini.

Insieme ai corsi ritorna la consueta rassegna di concerti che ogni sera fa da corollario spettacolare alle attività didattiche, con fulcro a Nuoro ma con appuntamenti anche in tre centri della sua provincia: Onanì, Orosei e Posada.

Si comincia con due anteprime in programma a I Grani, il locale commerciale al centro di Nuoro.

La prima, lunedì 17, ha per protagonista proprio Enrico Merlin en solitaire con la sua chitarra. L’indomani, martedì 18, spazio invece al clarinettista sardo, ma di base a Parigi, Matteo Pastorino, in duo con il contrabbassista Salvatore Maltana.

Dall’abituale cornice dei cortili della casa natale di Grazia Deledda, il palco “centrale” della rassegna quest’anno si trasferisce all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico. Apre la serie di concerti in programma nella struttura in via Mereu, il 20 agosto, il sassofonista Gavino Murgia, enfant du pays formatosi anche grazie proprio ai corsi dell’Ente Musicale di Nuoro prima di intraprendere il suo originale percorso di ricerca fra jazz e tradizione sarda; con lui in concerto gli stessi compagni di viaggio dell’album dell’anno scorso, “L’ultima mattanza”: i francesi Michel Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il percussionista Patrice Héral.

Lo stesso Gavino Murgia, stavolta in duo con Salvatore Maltana al contrabbasso, sarà protagonista l’indomani mattina (alle 11,30) di uno degli eventi canonici della rassegna: il concerto nella casa circondariale di “Badu ‘e Carros”.

Poi, in serata (ore 21), all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo del sassofonista Raffaele Casarano con il pianista Mirko Signorile.

Di particolare significato il concerto dedicato alla memoria di Marco Tamburini che sabato 22 vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu.

Anche il Ragini Trio di Nathan Daems (fiati), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Lander Gyselinck (batteria), con la sua originale combinazione di jazz e musica classica indiana, si presenta a Nuoro (martedì 25) con uno special guest: il pianista serbo (ma francese d’adozione) Bojan Z.

Altri protagonisti della rassegna, la cantante Elisabetta Antonini, miglior nuovo talento allo scorso referendum della rivista Musica Jazz, con il suo progetto “The Beat Goes On” dedicato alla Beat Generation (mercoledì 26), il quartetto di Matteo Pastorino, altro talento passato attraverso i seminari nuoresi (il 23 agosto), e, ancora, un inedito trio all’insegna degli strumenti a mantice con Gil Goldstein e Antonello Salis alle fisarmoniche e Totore Chessa all’organetto (giovedì 27). Per Gil Goldstein anche un impegno in solo al Museo MAN (venerdì 28, alle 19.00).

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Tappa a Bauladu per la carovana del festival Dromos: la diciassettesima edizione del festival pianta le tende nel paesino in provincia di Oristano per due serate, oggi e domani, 6 agosto, all’insegna del cinema, della musica e della fotografia.

Oggi si comincia alle 19.30, alla Casa Zoccheddu Erdas, con il taglio del nastro della mostra della Cooperativa Allevatrici Sarde “Mancai barroras”, un progetto fondato sugli scatti fotografici di Gianluca Vassallo, il video di Aldo Tanchis e le interviste di Antonello Carboni per raccontare la pionieristica esperienza della Cooperativa Allevatrici Sarde. Prodotta tre anni fa a Oristano in occasione del cinquantesimo anniversario della costituzione della Cooperativa (su un progetto curato da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Salvatore Corona) l’esposizione, ripercorre una storia imprenditoriale lunga e gloriosa, attraverso le testimonianze delle sue socie. Nata ufficialmente l’8 agosto del 1962 dall’intraprendenza di un gruppo di donne rurali dell’Oristanese che unirono le forze per razionalizzare l’allevamento di piccoli animali da cortile destinato all’autoconsumo e all’integrazione del reddito familiare, in questo mezzo secolo la C.A.S. si è evoluta in una cooperativa di consumo che conta ventidue punti vendita e oltre undicimila socie, figlie e nipoti di quel gruppo originario di casalinghe che sono state capaci di trasformarsi in brave amministratrici e imprenditrici.

La serata prosegue poi all’anfiteatro del parco di San Lorenzo nel segno di Fabrizio De André. Alle 21.00, viene proiettato il film di Gianfranco Cabiddu “Faber in Sardegna”, uscito con grande successo nelle sale lo scorso maggio. Nell’occasione – anche attraverso l’intervento del regista cagliaritano, che dialogherà con il pubblico al termine della visione – l’attenzione si concentra sulla prima parte dell’opera, dedicata al rapporto speciale che legava il cantautore genovese a un luogo speciale come l’Agnata e alla Sardegna nel suo complesso.

Alle 22.30, un protagonista del jazz italiano d’oggi: Danilo Rea. Il pianista romano presenta il suo personale omaggio a Faber (già consegnato alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT, “A Tribute to Fabrizio De Andrè”) in un concerto in cui rilegge alcune delle sue canzoni più celebri, come “Bocca di rosa”, “Il pescatore”, “Ave Maria”, “La ballata dell’amore cieco”, “La stagione del tuo amore”, “La canzone di Marinella”, arrangiate con sonorità che spaziano dal jazz alla classica, dal gospel alle ballad.

Si resta a Bauladu anche domani, giovedì 6 agosto, per la proiezione del film di Bonifacio Angius “Perfidia” (alle 21.00 all’Anfiteatro del parco di San Lorenzo), uscito nelle sale lo scorso autunno dopo un buon successo di critica e pubblico alla sessantasettesima edizione del Festival del film di Locarno.

Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas ( Faber in Sardegna - Fabrizio De AndréDanilo Rea - foto Beniamino Girotti (m)

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Da una stella del pianoforte come Pavel Gililov, al talentuoso violoncellista Marc Coppey. Dal grandissimo pianista Dmitri Alexeev al violinista universalmente apprezzato Pavel Berman. Passando, solo per citare qualcun altro, per il violista Yuval Gotlibovich, amatissimo dalle giovani generazioni, e per il soprano Luciana Serra.

Per il quindicesimo anno il capoluogo isolano torna a essere capitale della musica colta. L’occasione è offerta dall’Accademia internazionale di musica di Cagliari, che spegne le sue prime 15 candeline:  dal 24 agosto al 1° settembre, per nove giorni 200 giovani virtuosi provenienti da tutto il pianeta si riverseranno nella capitale della Sardegna per seguire i corsi di alto perfezionamento tenuti da docenti universalmente apprezzati. Come da tradizione, l’Accademia, in collaborazione con il Teatro Lirico di Cagliari, coglie questa opportunità per proporre, accanto allo studio, “Le notti musicali”: tre serate, il 28, 29 e il 31 agosto, in cui al pubblico è offerta la rara opportunità di godersi in un’unica occasione i grandi maestri internazionali.

Si rinnova così la formula di successo nata dalla mirabile intuizione di Cristian Marcia, affermato chitarrista e docente nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui nel 2000 l’Accademia è nata. Un progetto, il loro, apprezzato anche dall’Unesco che, tre anni fa, ha dichiarato l’Accademia sua partner e ogni anno, nella sua prestigiosa sede di Parigi, la accoglie in un apposito evento culturale che per la Sardegna rappresenta una preziosa occasione di promozione internazionale.

Il programma delle tre giornate del festival (tutti gli appuntamenti cominciano alle 21) prende il via il 28 agosto con una delle due sole composizioni per violoncello e pianoforte scritte da J. Brahms: la Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte op. 38, che vedrà impegnati sul palco il violoncellista Marc Coppey, virtuoso dalla tecnica impeccabile, e il grande pianista Denis Pascal, applauditissimo dalle platee di tutto il mondo. Si prosegue con la violoncellista Stephanie Marie Degand, ormai di casa all’Accademia, il pianista Florent Boffard, definito dalla critica un musicista dal virtuosismo impressionante, e l’erede della tradizione francese del clarinetto Florent Heau, che si misureranno con i Contrasti per violino, clarinetto e pianoforte di B. Bartok, l’unica opera in cui il compositore ungherese affidò un ruolo primario a uno strumento a fiato come il clarinetto. La seconda parte della serata partirà sulle note della celebre Asturias di I. Albeniz, eseguita da Cristian Marcia nella sua versione per tre chitarre. Il direttore artistico dell’Accademia internazionale di musica resterà sul palco anche per il secondo brano in programma, da lui stesso scritto: Someday in Paris. Si tratta di una composizione che Marcia proporrà insieme a due giovani e promettenti talenti sardi: Raffaele Putzolu e Luca Micheletto, studenti dell’Accademia e del Conservatorio cagliaritano “G. P. Da Palestrina” ai quali, con la possibilità di suonare sullo stesso palco delle grandi stelle della classica, Cristian Marcia ha voluto lanciare un forte segnale di incoraggiamento in direzione della prosecuzione di una carriera non sempre facile, qual è quella del musicista.

Il primo appuntamento con il festival si chiude con l’overture delle opere La gazza ladra e Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: in scena ci saranno Cristian Marcia, Stephanie Marie Degand e Florent Heau.

La seconda serata delle Notti musicali sarà interamente incentrata sulle musiche di Brahms: nella prima parte Pavel Gililov (pianista che suona regolarmente in coppia con il grande violoncellista Mischa Mayski), Stephanie Marie Degand, Marc Coppey e il violista israeliano Yuval Gotlibovich (la sua carriera musicale lo ha visto impegnato come violista, compositore e pedagogo in Europa, Israele, Stati Uniti) proporranno l’appassionato Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 25.. La seconda parte della serata offrirà invece l’esecuzione del Quintetto per clarinetto e archi op. 115, composto da Brahms in uno dei momenti di maggiore creatività della sua vita. In scena ci saranno: Florent Heau, Stephanie Marie Degand, l’eclettica violinista Marianne Piketti (il suo repertorio spazia da Bach a Piazzolla), il violoncellista spagnolo Lluis Claret e Yuval Gotlibovich.

Dopo un giorno di pausa, il festival ritorna, per chiudersi, lunedì 31 agosto. La prima parte di questo ultimo appuntamento metterà in luce tutto il virtuosismo di Marc Coppey, impegnato nell’esecuzione della celebre Suite per violoncello solo n. 1 BWV1007 di J. S. Bach, e, a seguire, quello di Dmitri Alexeev (definito un “poeta del pianoforte) che si misurerà con la Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36 di S. Rachmaninov.

La seconda parte della serata sarà percorsa dalle musiche di W. A. Mozart, di cui sarà proposto il delizioso Quartetto per oboe archi K. 370 che vedrà in scena Céline Monet (tra le maggiori oboiste al mondo) insieme a Marianne Piketty, Marc Coppey e Yuval Gotlibovich. Il sipario sul festival si chiude sulle note del Quartetto per pianoforte e archi op. 47 di Schumann che vedrà in scena il pianista Jaques Rouvier, osannato dalla critica di tutto il mondo, insieme a Pavel Berman, Marc Coppey e Yuval Gotlibovich.

   AlexeevLuciana SerraPavel GililovMarc Coppey, l'anno scorso durante una lezione Claret Cristian Marcia, l'anno scorso durante una lezione Denis Pascal Gianluca Marcia, direttore associazione Incontri Musicali

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«Lo stop a Garanzia Giovani è un’altra opportunità svanita per i ragazzi sardi». Lo denuncia Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area Popolare in Consiglio regionale, in un’interrogazione presentata in Consiglio regionale..

«La scelta di impedire l’estensione dei tirocini previsti dal programma appare incomprensibile ed illogica – spiega Gianluigi Rubiu – il progetto si inserisce nelle strategie di contrasto alla disoccupazione giovanile e alla dispersione scolastica». Oltre 54 milioni di euro che finanziano un’ampia gamma di servizi e misure: dall’orientamento alla formazione sino all’inserimento lavorativo, con l’erogazione di un assegno mensile per la durata di sei mesi. Una boccata d’ossigeno per circa duemila giovani che hanno aderito ai bandi. Ora la doccia fredda: «E’ stato pubblicato un avviso sulla home page del sito Sardegna Tirocini secondo cui le nuove disposizioni non permetterebbero la proroga – conclude Gianluigi Rubiu – dei tirocini. Una grande opportunità che sarebbe dunque cancellata. E’ per questo necessario che si valutino altre forme di accesso al mondo del lavoro per i giovani, delusi da un ulteriore scelta che appare priva di logica».

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L’utilizzo del condizionatore può incidere fino a quasi il 10% sul totale di energia consumata in un anno: l’Emilia Romagna è la regione dove usare il climatizzatore pesa maggiormente sulle bollette, mentre il Molise è quella dove l’impatto è minore. Il nuovo studio di SosTariffe.it ha analizzato i consumi per il condizionatore nel 2013 e 2014 nelle diverse regioni italiane e ipotizzato quanto si andrà a spendere nel 2015.

Quando il caldo inizia a diventare insopportabile è essenziale utilizzare un sistema di aria condizionata che possa rendere più abitabile case e appartamenti per combattere l’afa esterna. Importante diventa tenere sott’occhio le bollette, sapendo esattamente quanto incide l’utilizzo di un condizionatore sul totale di energia prodotta in un anno e individuare le modalità più efficaci per risparmiare.

L’ultimo osservatorio di SosTariffe.it ha cercato di capire proprio questo, calcolando quanto ha inciso mediamente l’utilizzo del condizionatore sul totale dei consumi annui di energia elettrica nelle diverse regioni nel 2013 e 2014, effettuando anche una proiezione di quanto inciderà nell’estate 2015. L’incidenza è stata calcolata tanto per un condizionatore di classe energetica superiore (A++) che per uno di classe inferiore (G). Calcolati anche la spesa in bolletta per utilizzare il condizionatore e quanto si risparmia se si sottoscrive un’offerta del mercato libero.

L’analisi di SosTariffe.ti parte dall’estate 2013, caratterizzato da molte giornate di caldo in quasi tutta Italia, che ha portato a un massivo utilizzo del condizionatore.

L’incidenza è stata calcolata ipotizzando che il condizionatore sia stato utilizzato in giornate con almeno 28° e con un umidità superiore all’80%. Il calcolo è stato condotto ipotizzando l’utilizzo di un condizionatore inverter di classe A++

Nel 2013 la regione nella quale l’utilizzo del condizionatore è stato maggiore è l’Umbria. Qui il 9,18% dei consumi medi annui di una famiglia è stato indirizzato ad alimentare il climatizzatore. Il Molise è, invece, la regione dove l’incidenza è stata minore: qui solo lo 0,91% dei consumi è stato utilizzato per l’aria condizionata. A parte la Basilicata, dove l’incidenza è dell’1,3%, nelle altre regioni italiane le percentuali di consumi destinati all’aria condizionata vanno dal 5% al 9% circa.

Queste incidenze sono state calcolate tenendo come riferimento l’utilizzo di un condizionatore di classe energetica A++. SosTariffe.it ha calcolato che se si utilizzasse un condizionatore di classe G (tra i più dispendiosi) l’incidenza aumenterebbe al 20% al 28% (quasi un terzo dei consumi annui, dunque, sarebbero destinati a rinfrescare la casa con un condizionatore di classe G).

L’estate 2014 è stata, sicuramente, una delle più fresche negli ultimi anni. Ecco i dati raccolti da SosTariffe.it per quest’annata:

L’incidenza è stata calcolata ipotizzando che il condizionatore sia stato utilizzato in giornate con almeno 28° e con un umidità superiore all’80%. Il calcolo è stato condotto ipotizzando l’utilizzo di un condizionatore inverter di classe A++

Anche nel 2014 l’incidenza massima del condizionatore sui consumi annui è stata del 9% circa. L’anno scorso, la regione che ha consumato più energia per il condizionatore è stata l’Emilia Romagna con il 9,11% dei consumi energetici destinati a questo utilizzo. Ancora una volta Basilicata e Molise sono le regioni dove non è stato così necessario utilizzare sistemi di raffreddamento della casa in quanto l’incidenza calcolata è stata dello 0,3% e 0,4%. Molte regioni del Nord (Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Valle d’Aosta) hanno avuto un forte calo di questa incidenza rispetto al 2013 in quanto la percentuale è sotto il 5%.

SosTariffe.it ha stimato anche quanto ipoteticamente peserà l’utilizzo del condizionatore nel 2015 e per quest’annata è stata calcolata anche la spesa in bolletta e il risparmio che si avrebbe sottoscrivendo l’offerta più vantaggiosa del mercato libero dell’energia in ogni regione. I risultati sono riassunti nelle seguenti due tabelle.

Dato il forte caldo che sta attraversando l’Italia in questi giorni, l’incidenza dell’utilizzo del condizionatore sta risalendo rispetto al 2014 in tutte le regioni. Anche per quest’anno la regione dove si avrà la maggiore percentuale di consumi destinata all’uso del condizionatore è l’Emilia Romagna, con Basilicata e Molise in coda come per le altre annate.

Utilizzare un condizionatore in Italia costa dai 56 euro ai 93 euro l’anno in base alla regione se si è ancora in regime di maggior tutela. In ogni regione sottoscrivendo una buona tariffa del mercato libero si possono abbattere questi costi: i risparmi vanno dal 36% all’89%.

Lo studio di SosTariffe.it porta ad alcune conclusioni:

• non sempre le regioni del Sud sono quelle più soggette all’utilizzo del condizionatore come si può pensare, anche per la presenza di una percentuale di umidità minore rispetto al Nord;

• per poter utilizzare il condizionatore senza che questo incida troppo sulle bollette è utile acquistare un modello con una classe energetica superiore e sottoscrivere un’offerta del mercato libero: si tratta di due soluzioni che portano a un risparmio considerevole senza dover rinunciare all’utilizzo dell’aria condizionata.

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Tutte le innovazioni tecnologiche aumentano la sicurezza dell’automobile: lo sostiene il 36% dei carboniensi. E ancora: secondo gli abitanti di Carbonia l’innovazione tecnologica più utile è il sistema di controllo di frenata e tenuta di strada (23%). Il legame tra tecnologia e sicurezza emerge molto forte dalla nuova puntata dell’Osservatorio UnipolSai 2015. I carboniensi sembrano apprezzare anche i limitatori di velocità: in un paese come l’Italia in cui dall’inizio dell’anno sono state elevate oltre 335mila contravvenzioni per infrazioni dei limiti di velocità (il 40% delle contravvenzioni totali; fonte: Polizia di Stato), più  della metà degli intervistati della città sarda (62%) li ritiene utili in quanto riducono il rischio di incidenti.

Le auto senza guidatore saranno più sicure? L’idea che nel 2020 le auto potrebbero non aver più bisogno di essere guidate manualmente (che secondo gli studi del Transportation Research Institute dell’Università del Michigan dovrebbe anche consentire di abbattere i costi di esercizio) scatena tra i carboniensi emozioni contrastanti: il 18% ritiene che questa innovazione porterà a una riduzione del rischio di incidenti poiché verranno limitati gli errori umani alla guida; allo stesso tempo, tuttavia, l’idea di milioni di auto in corsa senza guidatore spaventa un altro 32% degli intervistati. Per alcuni è comunque ancora un’ipotesi lontana: il 23%, infatti, non crede che questa nuova rivoluzione dei trasporti arriverà in così breve tempo e, con occhio forse più romantico, il 19% teme che, con questa innovazione, guidare non potrà più essere il piacere che è oggi.

L’evoluzione tecnologica sta diffondendo sempre più la connessione fra automobili, internet e app, e anche in questo caso i giudizi dei carboniensi si dimostrano diversi: sensazioni positive per il 32% del campione, con un 24% che ritiene questa connessione comoda e di aiuto (grazie ad esempio a navigatori, mappe e applicazioni simili) e un 8% che crede sarà facile usare bene le app di bordo per le prossime generazioni, mentre un altro 42% ritiene che troppa tecnologia sia pericolosa, perché “distrae dalla guida”.

Anche in relazione alle auto connesse, la sicurezza trova spazio nei pensieri dei carboniensi: per l’11% degli intervistati, infatti, l’importante resta che un’auto “consumi il giusto e sia sicura”.

Carbonia da Monte Leone copia

 

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Il Consiglio di Indirizzo del Teatro Lirico di Cagliari ha bocciato il soprintendente Angela Spocci, per non aver superato il periodo di prova. A decidere il destino di Angela Spocci sarà ora il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Sul Teatro Lirico di Cagliari non si spengono le polemiche, sia a livello politico, sia sindacale e crescono le preoccupazioni dei lavoratori.

Teatro Lirico di Cagliari 5

I consiglieri regionali Luca Pizzuto, segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà, e Pietro Cocco, capogruppo del Partito Democratico, hanno presentato due documenti per porre l’attenzione sul piano di razionalizzazione e chiusura degli uffici postali in Sardegna, sottoscritti anche dai consiglieri di Sel Daniele Cocco, Eugenio Lai e Francesco Agus.
Un’interrogazione è incentrata sulla chiusura definitiva dell’ufficio postale di Cortoghiana, fissata per il 7 settembre e sulla riduzione delle aperture di altri uffici postali regionali, “decise unilateralmente da Poste Italiane Spa, nonostante a febbraio 2015 il piano di razionalizzazione fosse stato sospeso per l’avvio di un tavolo di trattative tra la Regione, l’Azienda e il ministro dello Sviluppo economico”. I consiglieri, inoltre, hanno firmato una mozione che dovrebbe impegnare la Giunta regionale ad un’azione urgente e tempestiva per bloccare le chiusure programmate ed aprire immediatamente il tavolo di confronto.
Il problema è stato portato anche all’attenzione del Parlamento dal senatore Luciano Uras, di Sinistra Ecologia Libertà, che lamenta ancora una volta la scarsa attenzione da parte del Governo nazionale sulla “questione sarda”. I due documenti presentati oggi arrivano dopo l’impegno già assunto sia dai consiglieri regionali, ad iniziare da Pietro Cocco, sia dal senatore Luciano Uras, che già nel mese di febbraio avevano ottenuto la sospensione del piano di razionalizzazione con diverse interrogazioni in Consiglio regionale e in Parlamento.
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