20 December, 2025

La violenza, sulle donne e sui minori, ma anche sugli anziani, è ormai una piaga sociale ed è sempre più necessario educarci al rispetto. E’ questo il messaggio lanciato oggi durante la manifestazione, dal titolo appunto “Educhiamoci al rispetto”, promossa dai Riformatori sardi con la collaborazione e grazie ai maestri Alessandro Marciali e Sabrina Pili (Tempio di Shaolin Quartu) che si è tenuta nel campo da basket del Lungomare Poetto di Quartu.

Ma è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della sicurezza a Quartu. «Noi vogliamo che i quartesi si sentano sicuri a casa loro – hanno detto i Riformatori sardi – vogliamo che le donne possano passeggiare serene senza paura, che i bimbi possano andare tranquilli a scuola, che nelle nostre strade il Comune debba garantire sicurezza a tutti».

«Una donna su tre in una età compresa tra i 16 e i 70, è stata vittima di violenza – spiega Elena Secci, coordinatrice cittadina di Quartu dei Riformatori sardi –  il 35% delle vittime non presenta denuncia; 63 sono le donne uccise da gennaio a giugno di quest’anno il  13%  di queste aveva chiesto aiuto per stalking;  negli ultimi 12 mesi sono 152 le donne uccise, 179 femminicidi (una vittima ogni due giorni) solo nel 2013, e cioè il 14% in più rispetto ai 157 del 2012; 7 femminicidi su dieci si consumano all’interno del contesto familiare, contesto familiare dove i minori sono spettatori e troppo spesso ulteriori vittime. La violenza psicologica è ancora più alta, raggiunge il 43% e comprende, violenza economica, impedimento alla libertà di movimento, controllo, minacce.»

Danilo Pillitu, vice coordinatore del partito, ha parlato del bullismo. «Una piaga sociale – ha detto – su cui è necessario intervenire con forza. Il bullismo tra i ragazzini è il primo stadio della violenza: una violenza ormai non solo fisica ma anche psicologica, attuata con i moderni mezzi della tecnologia. Con i social network in particolare. Dobbiamo fare rete: istituzioni, scuola, famiglie per evitare che queste cose succedano.»

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Con l’attesissimo concerto del giovane coro spagnolo Quartet Mèlt dal titolo “Voz de Dios” si chiude domani, lunedì 8 dicembre con inizio alle 20.30, l’edizione targata 2014 del Festival internazionale corale di musica sacra organizzato a Cagliari nella Chiesa del Santo Sepolcro (piazza San Sepolcro 5).

Il quartetto, che si esibisce in Sardegna per la prima volta, è formato da componenti che arrivano ciascuno da una parte diversa della Catalogna: dal loro incontro, nel 2012 è nata l’idea di dar vita a un coro capace di godere della musica e trasmetterla a tutti coloro che la ascoltano.

Il Festival internazionale corale di musica sacra è organizzato dall’associazione musicale Collegium Karalitanum, in collaborazione con l’associazione Incontri musicali. L’ingresso ai concerti è libero.

Il Festival internazionale corale di musica sacra è organizzato con il contributo della Regione autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e con il patrocinio del Comune di Cagliari e della (Federazione regionale sarda associazioni corali).

Quartet Mèlt 2 Quartet Mèlt

E’ in corso di svolgimento, a Santadi, la XII edizione di “Pane e Olio in Frantoio”, rassegna organizzata dal Comune di Santadi, in collaborazione con l’ex Provincia di Carbonia Iglesias, di Sardegna Foreste, assesorato regionale dell’Agricoltura, Agris, Laore.
Il programma è molto ricco e articolato. In serata pubblicheremo un ampio servizio sull’intera giornata di iniziative.

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E’ in corso di svolgimento, a Santadi, la XII edizione di “Pane e Olio in Frantoio”, rassegna organizzata dal Comune di Santadi, in collaborazione con l’ex Provincia di Carbonia Iglesias, di Sardegna Foreste, assesorato regionale dell’Agricoltura, Agris, Laore.
Il programma è molto ricco e articolato. In serata pubblicheremo un ampio servizio sull’intera giornata di iniziative.

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E’ in corso di svolgimento, a Santadi, la XII edizione di “Pane e Olio in Frantoio”, rassegna organizzata dal Comune di Santadi, in collaborazione con l’ex Provincia di Carbonia Iglesias, di Sardegna Foreste, assesorato regionale dell’Agricoltura, Agris, Laore.
Il programma è molto ricco e articolato. In serata pubblicheremo un ampio servizio sull’intera giornata di iniziative.

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Scontro al vertice del campionato di Promozione, la Ferrini tenta l’aggancio alla Monteponi. La dodicesima giornata propone lo scontro diretto tra le due squadre, divise in classifica da tre punti dopo la sconfitta subita sette giorni fa dalla squadra cagliaritana. Per i rossoblù di Vittorio Corsini la sfida odierna costituisce un importante esame di maturità, perché qualora riuscisse a superarlo indenne, la sua candidatura al salto di categoria prenderebbe consistenza.

Il Siliqua, rinforzato in settimana da due nuovi acquisti, Alessandro Ciccu dal Carbonia e Michele Palla dall’Arbus, spera in un passo falso della capolista, distante tre punti, ma intanto deve battere sul proprio campo il Sant’Elena.

Il Carbonia, ancora in attesa della prima vittoria, gioca sul difficile campo della Frassinetti Elmas, mentre l’Atletico Narcao ospita il Pula, galvanizzato dalla netta vittoria ottenuta sulla Ferrini. Completano il programma della giornata le partite Serramanna – San Vito, Orrolese – Progetto Sant’Elia, Girasole – Guspini e Arbus – Kosmoto Monastir.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la neocapolista Villacidrese rischia a Tratalias, mentre il Senorbì, appena raggiunto in vetta, gioca in casa con l’Andromeda. Derby tra Carloforte e Fermassenti, una sfida che vale le posizioni di immediato rincalzo dietro le prime. Il Sant’Antioco, in flessione di rendimento da alcune settimane, ospita il Real Villanovatulo, squadra reduce dal clamoroso 3 a 0 inflitto alla capolista Senorbì. L’Iglesias, corsaro sette giorni fa a Sant’Antioco, ospita il Gonnosfanadiga, il Gonnesa attende la visita dell’Escalaplano. una sfida importantissima in chiave salvezza tra penultima e ultima in classifica.

Completano il programma della dodicesima giornata, le partite Seui Arcueri – Sadali e Libertas Barumini – Halley Assemini.

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La violenza, sulle donne e sui minori, ma anche sugli anziani, è ormai una piaga sociale. Insomma, è sempre più necessario educarci al rispetto. Ed è proprio questo il senso della manifestazione, dal titolo appunto “Educhiamoci al rispetto”, promossa dai Riformatori sardi, che si terrà nel campo da basket del Lungomare Poetto di Quartu, questa mattina, alle 10.30.

La manifestazione è organizzata con la collaborazione e grazie ai maestri Alessandro Marciali e Sabrina Pili (Tempio di Shaolin Quartu Sant’Elena).

«Una donna su tre, in una età compresa tra i 16 e i 70, è stata vittima di violenza – spiega Elena Secci, coordinatrice cittadina di Quartu dei Riformatori sardi – il 35% delle vittime non presenta denuncia; 63 sono le donne uccise da gennaio a giugno di quest’anno il  13%  di queste aveva chiesto aiuto per stalking;  negli ultimi 12 mesi sono 152 le donne uccise, 179 femminicidi (una vittima ogni due giorni) solo nel 2013, e cioè il 14% in più rispetto ai 157 del 2012; 7 femminicidi su dieci si consumano all’interno del contesto familiare, contesto familiare dove i minori sono spettatori e troppo spesso ulteriori vittime. La violenza psicologica è ancora più alta, raggiunge il 43% e comprende, violenza economica, impedimento alla libertà di movimento, controllo, minacce.»

Com’era prevedibile, non c’è stata storia tra Volley Iglesias e Vba Olimpia Sant’Antioco, nel derby della sesta giornata del campionato di B1 di volley maschile. 3 a 0 il risultato finale per la squadra lagunare, con parziali nettissimi: 14-25, 16-25 e 20-25.  Il divario tra le due squadre in certi momenti è stato imbarazzante.

Con questi 3 punti, la squadra di Adrian Pablo Pasquali sale a quota 9 punti, 7 punti avanti al Volley Cagliari, battuto in casa dalla Pallavolo Saronno per 3 a 2, dopo essere stata in vantaggio per 2 a 0 (25-20, 25-20 19-25, 19-25, 19-15). Il Volley Iglesias resta malinconicamente ultimo in classifica con 0 punti e 0 set all’attivo.

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Da oggi al Policlinico Duilio Casula si partorisce anche in acqua: il primo bimbo ha visto la luce nella vasca della sala Zaffiro della Clinica di Ostetricia e Ginecologia del Blocco Q, diretta dal professor Gian Benedetto Melis. Sono già tantissime le donne che hanno chiesto di poter partorire in acqua. E tante hanno già provato l’esperienza del travaglio in acqua che riduce sensibilmente la fase dilatante e il dolore provato dalle future mamme.

Un’equipe, quella di Melis, tutta al femminile: la dottoressa Cinzia Murgia, responsabile del parto in acqua e le ostetriche Maria Paola Fercia e Debora Carrus specializzate proprio in questo tipo di travaglio e parto

«Concludiamo il 2014 alla grande – spiega soddisfatto professor Melis – un anno di attività del padiglione Q. Tante nascite, tante facilitazioni, tante metodiche naturali di cura del dolore, analgesia epidurale per tutte le donne che lo desiderano. Ed ora il travaglio/parto in acqua realizzato e nuove metodiche di trattamento del dolore.»

Nel Blocco Q ormai numerose donne gravide scelgono di travagliare in acqua e i primi risultati mostrano un reale accorciamento della fase dilatante del travaglio e una riduzione del dolore delle contrazioni, con un gradimento assoluto dell’esperienza cosi acquisita. Molte donne hanno già trascorso gran parte del travaglio in acqua ma qualche giorno fa la vasca della sala Zaffiro ha visto nascere anche il suo primo bambino. E’ stato un parto perfettamente fisiologico  e il neonato è passato dolcemente dall’utero all’acqua al seno della mamma tra la commozione di tutto lo staff presente. La signora ha raccontato poi di aver  finalmente realizzato il sogno che coltivava sin da quando era piccola e si è detta profondamente felice e grata dell’esperienza vissuta.

Nell’ambito del processo di umanizzazione avviato nella Clinica Ostetrica e Ginecologica del Policlinico Universitario il travaglio e il parto in acqua rivestono sicuramente un ruolo prioritario. Tra le modernissime, accoglienti e colorate sale parte del Blocco Q le due di colore azzurro, la Zaffiro e l’Acquamarina sono state dedicate a questo scopo, e una ha già recentemente iniziato a funzionare per tutte le donne che lo desiderano. Le luci soffuse, la musica scelta dalla partoriente, l’aromaterapia, regalano alla donna l’occasione unica di vivere  il travaglio e il parto come un’esperienza intima e avvolgente da condividere con il partner.

«Il parto in acqua – spiega Melis – è richiesto dalle donne che hanno sperimentato nella loro vita un rapporto interiore particolare con l’acqua, e che desiderano trasferire la loro “acquaticità” all’esperienza del parto. E’ anche particolarmente indicato alle donne che desiderano un metodo più naturale, non farmacologico e con meno interferenze sull’evoluzione del travaglio rispetto all’analgesia epidurale. Possono accedere alla vasca per il travaglio in acqua tutte le pazienti con gravidanza fisiologica nel momento in cui viene fatta la diagnosi di travaglio attivo.»

Esistono, infatti, ormai numerose evidenze, spiega il direttore della Clinica, non solo sull’effetto rilassante che si traduce in una riduzione dello stress nell’affrontare il travaglio, ma anche su una vera e propria azione analgesica esercitata dall’acqua. Ancora, un importante vantaggio del travagliare in acqua è rappresentato dalla minore durata del travaglio, soprattutto della fase dilatante, che in base ai dati presenti in letteratura è accorciata in media di 90 minuti. Anche la minore incidenza di lacerazioni severe e un minore ricorso all’episiotomia sono ormai ampiamente dimostrate, a fronte di un’assoluta sicurezza per la madre e per il bambino. Infatti l’assistenza ostetrica, clinica e pediatrica è la stessa che le avanzate tecnologie del Blocco Q offrono a tutte le altre pazienti, e addirittura le sonde per il monitoraggio del Battito Cardiaco Fetale, dotate di tecnologia Wireless, sono state concepite per funzionare anche immerse nell’acqua.