21 December, 2025

Le operazioni di chiusura delle carceri di Iglesias e di Macomer verranno per il momento rallentate e il ministro della Giustizia Andrea Orlando potrebbe decidere anche di bloccarle definitivamente, lasciando aperti i due istituti di pena sardi. E’ il risultato ottenuto da una delegazione guidata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha incontrato stamani il ministro insieme ai deputati Francesco Sanna e Roberto Capelli e ai senatori Luigi Manconi, Silvio Lai e Gian Luigi Cucca.
Il presidente Pigliaru e i parlamentari sardi hanno illustrato al ministro le reali condizioni delle due carceri, oggettivamente diverse da quelle in base alle quali il ministero è giunto alla decisione di chiuderle. Si tratta di differenze che riguardano elementi di fatto come capienza, utilizzazione, necessità di interventi, idoneità. Tutti questi elementi esposti stamani a voce, verranno formalmente sottoposti al ministro che si è impegnato a riconsiderare la decisione di chiusura, tenendo conto delle nuove informazioni ricevute ma anche dell’importanza di mantenere in quelle città la presenza dello Stato. Con il ministro è stato avviato anche un confronto su temi più generali relativi al sistema carcerario sardo.

Centrale Enel 1
«E’ necessario garantire alle centrali elettriche sarde l’essenzialità energetica. La Regione Sardegna auspica che il Governo nazionale prenda in considerazione in tempi rapidi il ripristino dell’essenzialità delle nostre centrali, almeno sino alla messa a regime della metanizzazione.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, riferendosi al dl competitività che al Senato, con un articolo, ha escluso la Sardegna e le sue centrali dal regime di essenzialità, salvando invece la Sicilia.
«Lo scorso 13 maggio, con la delibera n. 17/14, la Giunta regionale ha dato mandato al gruppo di lavoro di monitorare e accelerare i progetti di intervento di realizzazione delle reti di distribuzione del gas – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – e di avviare un confronto immediato con il Governo per il mantenimento del regime di essenzialità energetica vigente in Sardegna, proprio in vista del processo di metanizzazione dell’isola.»  L’esclusione delle centrali della Sardegna dal regime di essenzialità incide negativamente sul sistema socio economico. «Non essendoci ancora fonti energetiche alternative come il metano – ha detto l’assessore dell’Industria – la Sardegna paga un costo complessivo, tra imprese e famiglie, eccessivo rispetto ai costi del resto della penisola. E’ evidente, dunque, che servano sforzi da parte del Governo nazionale per colmare questo ritardo ed evitare maggiori e ulteriori costi per la Sardegna». «La prima occasione per ribadire con decisione l’importanza di questa condizione per le centrali dell’isola – ha concluso l’assessore Piras – sarà l’incontro convocato per l’8 settembre prossimo a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per affrontare il tema di Ottana Energia.»

 

Claudia Firino 5 copia

La giunta regionale ha autorizzato ieri, su proposta dell’assessore Claudia Firino, gli impegni di spesa per il settore dello spettacolo dal vivo e dei festival letterari.
«Abbiamo confermato la sensibilità per un settore penalizzato negli anni scorsi da gravi tagli e relegato a fanalino di coda della politica regionale e nazionale – ha detto l’assessore Firino -. Premesso che dobbiamo fare i conti con la crudezza della realtà economico e finanziaria, ci interessa comunque sviscerare le grosse potenzialità del settore culturale, certi che investire sulla creatività abbia ripercussioni positive anche sulla crescita occupazionale, sull’integrazione sociale e sul benessere delle nostre comunità. Pertanto, abbiamo ritenuto di dover procedere autorizzando la programmazione delle risorse, in deroga alle strette maglie delle priorità già riconosciute.»
Si tratta di 6milioni e 300mila euro per gli organismi di spettacolo e 500mila euro per la promozione della lettura e i festival letterari. Per questi ultimi, già la prossima settimana, dovrebbe essere pubblicata la graduatoria degli aventi diritto. L’atto segue alla prima delibera con cui vennero ripristinati i fondi revocati dalla precedente amministrazione. 
«È indubbio che alcuni festival siano diventati punti di riferimento del settore a livello nazionale e internazionale – ha aggiunto l’assessore – dunque è chiara la volontà di mantenere queste esperienze. Le diverse iniziative dovrebbero però interagire tra loro, prevedere azioni in comune. Penso ad esempio alla partecipazione a bandi europei, su cui a breve istituiremo, tramite il sito, un servizio informativo dettagliato. La capacità di fare rete sarà uno dei criteri che verrà introdotto nei prossimi bandi. Altri requisiti saranno il legame con il territorio, nel senso che non dovranno limitarsi all’evento del festival, ma dovranno prevedere azioni di più lunga durata che vadano incontro anche alla formazione del pubblico, come auspicato anche a livello europeo. La collaborazione con le scuole e la destagionalizzazione dei festival sono altri due punti su cui stiamo lavorando.»
Per quel che riguarda il settore dello spettacolo, la Giunta lavorerà non solo della ridefinizione dei criteri di attribuzione dei contributi, ma ad un’ampia rivisitazione della disciplina e della legge regionale 18 che dovrà essere armonizzata con le nuove direttive del Fondo Unico dello Spettacolo. 
«Gli attuali criteri mettono insieme esperienze molto diverse che non trovo giusto siano trattate allo stesso modo. Vogliamo inoltre un’offerta culturale meglio distribuita nel territorio, che sia premiata la sostenibilità ambientale ed energetica e la fruibilità per tutti. Altro aspetto che mi sta a cuore è quello della pianificazione. Sto lavorando per riuscire a garantire tempi certi agli operatori in modo da metterli nelle condizioni di poter programmare almeno con una anno di anticipo liberarsi dalla spada di Damocle della sopravvivenza e si trovino in condizione di lavorare al meglio. Per questo, tra le altre cose – ha concluso Claudia Firino – sto vagliando la possibilità di creare un incubatore di imprese culturali, anche per l’accrescimento delle competenze gestionali, di marketing e promozione.»

Virginia Mura 7

Fare impresa, stare sul mercato, garantire occupazione: non sempre è necessario pensare in grande per contrastare l’emergenza lavoro, spesso è la piccola dimensione imprenditoriale a essere vincente. La conferma arriva dai risultati ottenuti dai progetti di microcredito finanziati in Sardegna con le risorse comunitarie del #Fondo Sociale Europeo (dotazione complessiva 65 milioni e mezzo di euro) gestito dalla #Sfirs, la finanziaria regionale. Negli ultimi quattro anni, grazie al microcredito, oltre cinquemila sardi (età media 38-39 anni) hanno ricevuto prestiti a tasso zero per un massimo di 25 mila euro e hanno avviato un’attività imprenditoriale in grado di creare reddito e occupazione (i negozi di quartiere, l’artigianato e i servizi al turismo sono i settori maggiormente interessati). Le cifre e i contenuti dei progetti sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa, dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura, dal presidente della #Sfirs, Antonio Tilocca, e dal vice direttore della finanziaria regionale, Gabor Pinna. 

«Lo strumento del microcredito – ha detto l’assessore Mura – può essere definito un esempio virtuoso di finanza etica. Una misura che la Regione intende estendere anche a chi ha meno di 29 anni, incrementando di ulteriori 3 milioni e 230 mila euro il bando “Garanzia Giovani”, per il quale è già prevista una dotazione di 54 milioni di euro.»

«La Regione – ha aggiunto Virginia Mura – intende trasformare il microcredito in uno strumento strutturale, che diventerà “a sportello” nella prossima programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.»

Il nuovo bando del microcredito è finanziato con 10 milioni di euro, somme derivanti dal fondo di rotazione. L’assessorato del Lavoro lo pubblicherà il prossimo 25 agosto. Le domande, invece, potranno essere presentate a partire dal 15 settembre.

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E’ stata firmata oggi l’intesa tra #regione Sardegna, #ministero dello Sviluppo Economico, #Enea e #Sotacarbo, che prevede il finanziamento di 30 milioni di euro per avviare un programma di attività di ricerca decennale, per un centro d’eccellenza sull’energia pulita nel polo tecnologico del Sulcis, nell’ambito del Piano Sulcis.
Il centro di ricerca avrà rilevanza a livello nazionale nel campo dell’innovazione tecnologica, e ha solide prospettive future. In Sardegna, più precisamente nei laboratori e negli impianti della miniera di Serbariu a Carbonia, verrà resa operativa una grande piattaforma tecnologica nel settore delle energie pulite.
Le principali linee di attività sulle quali opererà il centro saranno le tecnologie per l’uso sostenibile di combustibili fossili, l’efficienza energetica nell’edilizia, lo sviluppo delle fonti rinnovabili con sistemi di accumulo e la valorizzazione energetica dei rifiuti e degli scarti della chimica verde.
L’accordo prevede che i soggetti attuatori, Enea e Sotacarbo, effettuino le attività di ricerca presso le infrastrutture presenti nell’area del Sulcis, attivando sinergie in sede locale per massimizzare le ricadute territoriali delle conoscenze prodotte.
«L’intesa firmata oggi rappresenta un importante avanzamento attuativo del Piano Sulcis – ha commentato Salvatore Cherchi, coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis -. Diventa così operativo un finanziamento statale di 30 milioni di euro (3 milioni di euro per dieci anni) per i programmi di ricerca che si sommano ad 8,2 milioni di euro già assegnati a valere sul quadro finanziario del Piano Sulcis. Il programma di ricerca prevede quattro linee di attività:
a) tecnologie pulite per i combustibili fossili;
b) efficienza energia in edilizia;
c) fonti rinnovabili con sintesi di accumulo;
d) valorizzazione energetica dei rifiuti e degli scarti della chimica verde.
«Si potrà lavorare in modo ordinato con una prospettiva decennale su programmi che riguardano non solo il carbone e i combustibili fossili ma, in una prospettiva più ampia, anche gli altri comparti energetici. Abbiamo sbloccato una parte molto importante del Piano Sulcis – ha concluso Salvatore Cherchi – grazie alla collaborazione delle istituzioni coinvolte, Sotacarbo ha una grande opportunità e dovrà corrispondere alle attese e agli importanti finanziamenti assegnati.»

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È stato firmato questa sera dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dai presidenti dell’Anci, Piersandro Scano, e del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), Giuseppe Casti, alla presenza dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, l’accordo che destina agli enti locali della Sardegna 160 milioni di euro, cioè la metà dei 320 che la Regione può spendere grazie all’intesa con il governo sul patto di stabilità. Di questi, 70 potranno essere utilizzati dalle amministrazioni locali senza tenere conto del patto di stabilità, 30 andranno al Fondo unico degli Enti Locali e con gli altri 60 saranno pagati i crediti vantati dagli enti locali sulle opere delegate, quelle cioè che riguardano il sociale, l’ambiente, la scuola, i lavori pubblici, la programmazione. Al momento dell’assestamento di bilancio, a settembre, sarà poi incrementato con 35 milioni il Fondo unico per gli Enti Locali. Nel 2015, infine, sarà istituito un tavolo permanente di monitoraggio e co-programmazione per analizzare tutti gli aspetti della finanza degli enti locali e del rapporto finanziario tra Regione ed Enti locali.

«I cittadini sono importanti, i Comuni sono importanti, ma sono bloccati nella loro spesa dal patto di stabilità – ha detto il presidente Pigliaru -. Noi, mettendo l’accordo nero su bianco, abbiamo deciso insieme ai Comuni di trovare una soluzione che ci consentisse nel più breve tempo possibile di far arrivare soldi alle persone, ai cittadini, soldi reali alle persone reali. La Regione è stata collaborativa perché quando si parla di Regione e Comuni si parla in realtà di due livelli diversi della stessa azione di governo. Non siamo l’uno contro l’altro armati, non c’è stato nessun tentativo di scaricare l’uno le colpe sull’altro perché, se così fosse, avremmo di certo titoli sui giornali, ma non arriverebbe un euro ai Comuni per i cittadini. Invece i soldi arriveranno ai cittadini, e molto velocemente.» 

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci assicura che «grazie a questo accordo nelle casse dei comuni della Sardegna arriveranno 160 milioni tra nuovi spazi finanziari e soldi veri, che per i Comuni sono una boccata d’ossigeno rispetto a un patto di stabilità che è molto rigido anche per loro. Ma, oltre questo, quello che abbiamo dimostrato in questi giorni – ha sottolineato Paci – è che con una leale collaborazione fra pezzi dello Stato è possibile andare avanti e superare momenti difficili come questo. C’è una prospettiva futura per il 2015, con un ulteriore rafforzamento della collaborazione per consentire maggiore trasparenza e efficienza nell’uso delle risorse».

Ha espresso la sua soddisfazione anche il presidente dell’Associazione dei Comuni: «Certo non potevamo pretendere di risolvere tutti i problemi della finanza locale in una volta sola – ha commentato Piersandro Scano – , ma di sicuro è un buon accordo, che ci consente di arrivare alla fine dell’anno con un po’ più di ossigeno, e questo, con le esigue risorse che ci sono, è già un importante risultato». Secondo Giuseppe Casti «il ripristino parziale del fondo unico è importantissimo sia per le amministrazioni locali, che hanno chiuso il bilancio e che potranno beneficiarne in fase di assestamento, sia per quelli che ancora non l’hanno chiuso e che dunque potranno usufruirne subito. C’è stato un netto cambio di atteggiamento da parte della Regione – sottolinea Casti – con il presidente Pigliaru che ha dimostrato subito una presa di coscienza forte sulla questione».

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Oggi, venerdi 8 agosto, alle ore 22,00, presso la torre sabauda di Calasetta, è in programma il secondo appuntamento della III edizione del Festival Culturale “LiberEVento” (direttore artistico Claudio Moica). Sarà Luca Sarriu a dialogare con il giornalista Cesare Corda e a scoprire il suo nuovo libro “Benvenuto Mr Parkinson”. Chiuderà la serata l’attore Simeone Latini, accompagnata alla chitarra da Michele Sarti, con la performance “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, di Italo Calvino.

Quando la diagnosi arriva, è legge: Morbo di Parkinson. Allora resta una sola cosa da fare: decidere come lo si vuole affrontare. Cesare Corda, giornalista Mediaset che affronta i pericoli delle zone di guerra in Africa come inviato per ben quattro volte, si trova a combattere con un grande mostro: il #Morbo di Parkinson.

L’esordio nel giornalismo di Cesare Corda risale all’11 novembre del 1975. Dal Palalido di Milano fece per Radiolina la radiocronaca del campionato d’Europa dei pesi Mosca tra Udella e Martin. Iniziò anche a fare le telecronache di calcio e di pugilato, per Videolina. Condusse varie trasmissioni di successo, curò la rubrica di pugilato pedatori del primo telegiornale sardo. Dopo tredici anni di gavetta, venne chiamato dal grande Arrigo Levi. Iniziò a collaborare per la trasmissione di Canale 5 TV. Venne inviato in Sudan alla ricerca dei guerriglieri che avevano rapito due tecnici italiani. Riuscì a intervistare il capo di questi ribelli. Fu il primo scoop ripreso dalla stampa mondiale. In 12 anni, come inviato e poi come corrispondente dalla Sardegna del TG4 – TG5, Studio Aperto e di Italia 1 Sport, realizzò circa mille servizi. Qualche anno di tregua fino all’arrivo della malattia. Dopo lo sgomento iniziale, si ribellò e ricominciò a combattere e a fare il giornalista.

Il Festival Culturale “LiberEvento” è stato inaugurato ieri sera. Il giornalista Carlo Floris ha intervistato la scrittrice Eleonora Carta con il suo libro “La consistenza dell’acqua”, edito da Newton Compton in 20mila copie.

Come consuetudine LiberEvento si caratterizza anche per il doppio appuntamento giornaliero e ieri sera, al termine della presentazione del libro, si è esibito con musiche dal Portogallo e dal Brasile, il gruppo musicale “Novos Madeiras”.

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Piazza Roma Carbonia.

Piazza Roma Carbonia.

Dal 5 agosto 2014 l’Amministrazione comunale di Carbonia ha modificato le coordinate dei Conti Correnti Postali su cui effettuare i versamenti delle somme dovute per: l’imposta sulla pubblicità, sulle pubbliche affissioni, sul canone di occupazione (temporanea e permanente) degli spazi e delle aree pubbliche.

Il servizio è sempre affidato alla AIPA SPA, con sede in Carbonia in via Nuoro n. 46, ma sono cambiate le coordinate bancarie e postali su cui effettuare i versamenti delle somme dovute per i servizi appena indicati.

Per i pagamenti tramite bonifico bancario, si dovranno utilizzare le coordinate:

– IBAN: IT-60-H-07601-04800-001021407141 intestato a: Comune di Carbonia – servizio di Tesoreria – Imposta Pubblicità Affissioni;

– IBAN: IT-71-H-07601-04800-001021407331 intestato a: Comune di Carbonia – servizio di Tesoreria – Canone di occupazione suolo pubblico.

I pagamenti tramite conto corrente postale, si dovranno effettuare tramite:

– ilconto n. 1021407141 – intestato a Comune di Carbonia – servizio di Tesoreria – Imposta Pubblicità/Affissioni;

– il conto n. 1021407331 – intestato a Comune di Carbonia – servizio di Tesoreria – Canone di occupazione suolo pubblico.

Per ogni ulteriore informazioni, è possibile rivolgersi all’Ufficio Tributi, in piazza Roma n. 1 – Carbonia. Telefono: 0781.694276.

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I segretari generali della #CGIL e della #CISL del #Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu e Fabio Enne, hanno scritto una lettera aperta al #governatore della Sardegna Francesco Pigliaru. Il testo integrale.

Ill.mo Presidente,

Da molti mesi sollecitiamo un incontro formale col capo dell’Esecutivo regionale per ragionare ed evidenziare le proposte dei sindacati  territoriali al fine di dare una sferzata alla recessione economica e alla drammatica situazione occupazionale nel #Sulcis Iglesiente. Un confronto parti sociali – Giunta regionale per tramutare belle parole e buoni propositi in atti e fatti, in scelte politiche e legislative che permettano l’avvio di percorsi economici diversi.

Pur essendo strenui e fieri difensori del settore industriale, vorremmo/vogliamo poter ragionare sui temi di crisi del territorio e sulle non poche opportunità di diversificazione economica. Tra l’altro, richiamare la Sua attenzione su alcuni progetti che potrebbero essere pronti per essere realizzati senza interventi finanziari pubblici. Per Cgil e Cisl, (la UIL è impegnata nei propri congressi), si tratta di opportunità di sviluppo, che renderebbero più agevole uno scenario di adeguamento sui servizi, sulle infrastrutture, e inoltre creerebbero sinergie e sistema con l’agricoltura, l’artigianato, commercio, turismo e sanitario.

Con educazione, le abbiamo provate tutte – Segretari Particolari, Gabinetti, Assessori – per poter avere un incontro col Presidente Pigliaru. Inutilmente.

Ci stiamo domandando se la convocazione dell’incontro richiesto, sul quale Lei stesso si è dichiarato disponibile, debba dover sottostare alla messa in atto di iniziative di mobilitazione, sit in, occupazioni di spazi pubblici, etc. Sembra, infatti, che solamente la voce rumorosa e plateale arrivi e sia ascoltata dai responsabili delle istituzioni. Situazioni che accadono per le grandi vertenze industriali e “incomodi” che, per molti, fanno di noi il sindacato affezionato alle sole lotte per l’industria, quindi poco moderno e lungimirante nelle proposte.

Spesso è accaduto, in passato ma anche in questi ultimi mesi, di vedere  stupore fra le facce dei vari amministratori politici della Regione, quando sotto i palazzi degli Assessorati si radunano lavoratori che dimostrano le proprie difficoltà quotidiane a causa delle irrisolte vertenze; dell’assenza del lavoro; perché sono da mesi senza ricevere lo stipendio o l’indennità dell’ammortizzatore sociale.

Singolare ma molto evidente è il senso di fastidio che procurano rivendicazioni legittime che a volte restano inascoltate fino a che, non si è obbligati a quei “raduni”.

Nella maggior parte dei casi il Sindacato dimostra cauti comportamenti e comprensione verso chi è da poco al Governo della Regione. Tuttavia se per una specifica vertenza industriale possiamo dare atto dell’interessamento politico e una concreta attività, non si riesce a capire perché, per altre situazioni di stallo, sembra che l’interesse manchi totalmente, compresa la vicenda inconclusa della PORTAL che vale una lungaggine autorizzativa compromettendo il riavvio dello stabilimento.

Continuiamo a pensare ad un approccio relazionale diverso, ad un percorso condiviso e produttivo. Ma se per avere il giusto confronto risulta necessaria altra pratica, che sta nelle nostre prerogative e nel nostro ruolo, è bene che si sappia che per noi il tempo è già maturo per dare programmazione alle iniziative!

In attesa di un cortese e positivo riscontro, inviamo i più cordiali saluti.

I segretari Generali di CGIL e CISL

Roberto Puddu – Fabio Enne

Gavino Manca.

Gavino Manca.

La Seconda commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd), ha approvato all’unanimità il disegno di legge della Giunta che autorizza l’agenzia regionale del lavoro alla proroga dei contratti di lavoro subordinato a tempo determinato (entro il limite massimo di 36 mesi) degli operatori dei #Csl, dei #Cesil e delle #Agenzie di sviluppo locale, la cui scadenza è fissata al 30 settembre 2014.

La misura urgente, che riguarda oltre 300 lavoratori, ha lo scopo di consentire, nelle more dell’attuazione della riforma dei servizi e delle politiche per il lavoro,  il regolare funzionamento dei servizi per l’impiego svolti dai Centri servizi per il lavoro (Csl), dai Centri servizi inserimento lavorativo (Cesil) e dalle Agenzie di sviluppo locale, nonché l’attuazione del piano “Garanzia giovani”.

Con l’approvazione del testo di legge, varato dall’esecutivo regionale con la deliberazione n. 32/1,  si conferma così l’intendimento, espresso dalla Commissione lavoro nel corso della recente audizione dell’assessore Virginia Mura, di procedere, alla ripresa dei lavori del Consiglio dopo la breve pausa estiva, con l’esame in Aula del disegno di legge contenente “Misure urgenti in materia di funzionamento dei Csl, dei Cesil e delle Agenzie di sviluppo locale”. 

Soddisfazione per il pronunciamento unanime della Seconda Commissione è stato espresso dal presidente Gavino Manca: «E’ un primo importante risultato, sia per gli operatori che per il regolare funzionamento dei servizi per l’impiego, e nell’occasione ribadisco l’impegno perché si proceda con l’approvazione in Aula del disegno di legge che autorizza l’agenzia regionale del lavoro alla proroga dei contratti degli operatori dei Csl, dei Cesil e delle Agenzia di sviluppo locale, entro le prime settimane di settembre».