22 December, 2025

La birra Made in Sardinia sfida quella continentale ed estera e cerca di allargare la sua produzione. In occasione della tradizionale Sagra delle pesche di San Sperate, si terrà (venerdì 18 luglio, alle ore 17.00) il “#Festival delle birre artigianali” dove 9 birrifici sardi, tra cui quello della cooperativa “Apistica Mediterranea” promotrice dell’Op “Terrantiga”, metteranno a confronto le proprie produzioni con quelle di due birrifici continentali e di alcune aziende estere. La produzione di birra artigianale nell’Isola raccoglie un consenso sempre maggiore, tanto che si contano una ventina di aziende. La birra sarda può rappresentare un prodotto identitario, di qualità che ha ampi spazi di mercato: il consumo medio italiano si attesta sui 30 litri circa pro-capite, i sardi ne bevono il doppio, 60 litri a testa.

Il Festival avrà come teatro la splendida cornice del “Giardino Megalitico” di San Sperate che ospita le sculture di Pinuccio Sciola e sarà un importante momento di incontro tra produttori e consumatori grazie anche al dibattito che sarà organizzato e a cui parteciperanno anche i tecnici delle agenzie regionali #Laore e d#Agris. La giornata sarà l’occasione per evidenziare come sia possibile una diversa valorizzazione della coltura dell’orzo, prodotto primario per la produzione della birra, e per valutare la possibilità di aggregazione dei birrifici sardi al fine di chiudere la filiera con la produzione dell’orzo, la successiva produzione di malto e infine la produzione di birra. Oggi il malto è importato dall’estero mentre un maltificio sardo potrebbe contribuire a ridurre i costi della materia prima. La chiusura della filiera, inoltre, consentirebbe di considerare la produzione di birra come “agricola”, con notevoli benefici fiscali. Esempio illuminante di cosa è possibile fare in tale direzione è rappresentato dal consorzio tra birrifici (Cobi), promosso da #Copagri Marche, che ha realizzato un impianto in provincia di Ancona con una capacità produttiva di 1.500 quintali di malto l’anno, ma vista l’espansione della domanda si è già posto l’obiettivo di arrivare a quota 12mila.

Saranno più di 80 le aziende di Veneto e Sardegna che, rappresentate da oltre 20 imprenditori, domani 17 luglio a Cagliari si incontreranno nel workshop interregionale sulle “#Reti di business per l’edilizia sostenibile”, organizzato per promuovere lo scambio di buone pratiche e creare ambienti favorevoli alla creazione di reti d’impresa nelle due regioni.

Dalle 9.30, la sede di Confartigianato Imprese Sardegna, a Cagliari (via Sarpi 1/via Machiavelli 96/c), si aprirà per diventare la “casa degli artigiani”; in questo modo i produttori di serramenti, materiali edili, impianti, e i laboratori prove e gli studi ingegneria, riunititi in consorzi o meta distretti, e le singole imprese del Veneto (Belluno, Padova, Dolo, Mestre, Thiene o Schio) potranno incontrare fisicamente quelle della Sardegna di Cagliari, Carbonia, Olbia, Oristano e Sassari, per scambiarsi idee e confrontarsi su nuovi materiali, tecnologie innovative, eco design, progettazione integrata e ristrutturazioni.

Nella mattinata le aziende partecipanti verranno divise in gruppi di lavoro secondo le richieste reciproche e cominceranno a operare concretamente sui progetti. Nel pomeriggio verranno sottoscritti gli accordi di collaborazione e avviate le procedure per realizzare le reti imprenditoriali.

L’edilizia ecosostenibile ed innovativa, infatti, apre nuovi mercati, crea lavoro e consolida i rapporti tra imprese. Costruire e ristrutturare con canoni nuovi e compatibili con l’ambiente, produce business, forma aziende più solide e irrobustisce un mercato in crescita.

L’incontro è organizzato dalle Associazioni datorali sarde di #Confartigianato Imprese, Confcooperative e Confindustria, e fa parte delle attività del “Progetto di Cooperazione Interregionale per l’Innovazione Sostenibile”, ideato e finanziato dalle Regioni Sardegna e Veneto.

Nelle due regioni, infatti, sono circa 75mila le imprese edili che competono in un mercato in continua mutazione, che chiede di essere al passo con l’utilizzo di materiali “green” e, soprattutto, con sistemi efficaci di risparmio energetico. Per dare risposte a tali richieste, quindi per crescere e aggredire la crisi, sono necessari l’innovazione, la conoscenza di nuovi materiali e le tecnologie avanzate, ma soprattutto è necessario creare opportunità di aggregazione in filiere o reti d’impresa per conquistare nuovi mercati.

Il seminario si aprirà alle ore 9.15, con l’introduzione ai lavori e alle 10.00 verranno avviati i lavori di gruppo per la creazione di reti di business. Nel pomeriggio, dalle 14.00, gli approfondimenti in plenaria con il dibattito e gli interventi dei partecipanti mentre per le 18.00 sono previste le conclusioni. Durante l’incontro, verranno presentate le opportunità di collaborazione in rete tra le imprese sarde e quelle del Veneto.

Joe Driscoll e Sekou Kouyate

Le alture che dominano Narcao, i vigneti e le campagne illuminate dalle fioca luce della luna piena. Per la XXIV edizione della rassegna internazionale, il “#Narcao Blues Festival” si riprende il suo palcoscenico tradizionale: quelle notti di fine luglio, calde e mai come nessun’altra adatte alla “#Musica del diavolo”. E così, con il nuovo logo che racconta quell’indissolubile legame tra il Sud degli Stati Uniti, terra d’origine del blues, e la Sardegna, da mercoledì 23 a sabato 26 luglio, Narcao, tranquillo centro del Sulcis, si prepara ad ospitare il tradizionale appuntamento con la musica afroamericana e i suoi migliori interpreti.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione Sport e Spettacoli e Assessorato al Turismo, della Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna, della Caras e dell’Associazione Carta Giovani e del patrocinio del comune di Narcao.

Un festival che anche quest’anno, a causa dei dubbi sui fondi a disposizione e sui ritardi nell’erogazione di quelli relativi alla scorsa edizione, parte all’insegna dell’incertezza. «Quest’anno la preoccupazione è doppia perché, non solo non abbiamo, ad oggi, ancora notizie dei contributi per l’attività di quest’anno, ma siamo ancora in attesa del contributo dell’assessorato regionale al Turismo per l’attività svolta nel 2013 e del restante venti per cento sul contributo, sempre relativo al 2013, dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e Spettacolo. Con queste premesse – sottolinea Gianni Melis, direttore artistico del festival blues – sono certo che si potrà ben comprendere quanto sia stato difficile allestire il cartellone.»

Una serie di difficoltà che però non hanno scalfito la volontà dei soci dell’associazione culturale #Progetto Evoluzione nell’allestimento di un programma degno della fama della tradizionale kermesse musicale, punto di riferimento internazionale per il genere afroamericano. «Ancora una volta, grazie solo alla passione, all’affetto e al rispetto che i ragazzi dell’associazione nutrono per il “nostro” meraviglioso pubblico, siamo riusciti, assumendocene il rischio in prima persona, ad allestire un cartellone di altissimo livello, degno della fama e della serietà che il #Narcao Blues si è guadagnato e ha consolidato nel corso degli anni. Per questo – sottolinea Melis – posso garantire sin d’ora che il pubblico non resterà deluso ma appagato e soddisfatto dell’ottimo blues suonato e cantato dalle band di altissimo livello presenti».

Un programma dove spiccano, in prima assoluta nazionale, mercoledì 23 luglio, il concerto dei Los Lobos, la leggendaria band ispano americana diventata famosa con La Bamba, la colonna sonora dell’omonimo film che raccontava la breve vita di Ricardo Valenzuela, meglio noto come Richie Valens, prima rock star d’origine latina scomparso prematuramente in un incidente aereo. E l’esibizione, giovedì 24, dei Playing for Change, il supergruppo musicale formato da artisti di strada di varie etnie e in cui la musica si fonde con il costante impegno sociale della band nei più disparati e difficili angoli del mondo.

Un piccolo assaggio per un appuntamento imperdibile che, in quattro giorni di concerti, condurrà gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale.

A fare da sfondo alla rassegna musicale, come di consueto, sarà Piazza Europa, piccolo anfiteatro al centro del paese. L’arena sarà così scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 8 concerti con la consueta e ormai collaudata formula dei due gruppi per serata. Band che non mancheranno di animare la comunità di Narcao e, in particolare, di regalare tanta musica ed emozioni a tutti gli appassionati del Blues.

Da non perdere poi, durante l’intera rassegna musicale, l’appuntamento con il “DopoFestival” dove, in località Santa Croce, si potrà continuare ad ascoltare blues di alta qualità con la musica dei “The Blues Queen” (il 23 e il 25 luglio) e l’esibizione dei “Milestones” (24 e 26 luglio) con un omaggio ai “Rolling Stones”, in occasione dei loro 40 anni di attività.

Questo il programma completo.

Mercoledì 23 luglio 2014

• JOE DRISCOLL & SEKOU KOUYATE

• LOS LOBOS

Giovedì 24 luglio 2014

• REVEREND AND THE LADY

• PLAYING FOR CHANGE

Venerdì 25 luglio 2014

• MIKE SEEBER TRIO

• THE STEEPWATER BAND

Sabato 26 luglio 2014

• MARCO PANDOLFI TRIO

• LATVIAN BLUES BAND

Dopo Festival in località Santa Croce Narcao

23 e 25 luglio THE BLUES QUEEN

24 e 26 luglio MILESTONES

Informazioni e prenotazioni:

Associazione Culturale Progetto Evoluzione

Via Carbonia 11, Narcao

tel. 0781 875071

infoblues@narcaoblues.it

Biglietti:

singola serata 23 luglio intero 15,00 euro

singola serata 24/25/26 luglio intero 12,00 euro ridotto 10,00 euro

abbonamento 4 serate 30,00 euro.

Mike Seeber Trio Milestones The Blues Queen The Steepwater Band Los Lobos Marco Pandoldi Trio Latvian Blues Band Playing for change Reverend & The Lady

Nuraghe Sirai 4 Nuraghe Sirai 3 Nuraghe Sirai 2 Nuraghe Sirai 1 Nuraghe Sirai 0

L’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, titolare della concessione di ricerca, ha presentato questa mattina l’inizio della campagna di scavo del #Nuraghe Sirai. Alla conferenza stampa, organizzata nel sito archeologico, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis; la dottoressa Giovanna Pietra, rappresentante della Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano; la dottoressa Carla Perra, #Direttore del Museo Archeologico Villa Sulcis e della campagna di scavo a Nuraghe Sirai; l’archeologo Roberto Sirigu, codirettore della campagna di scavo a Nuraghe Sirai.

Subito dopo la conferenza stampa sono stati avviati i lavori di scavo della parte sud Ovest del Nuraghe, finanziato con un contributo della #Provincia di Carbonia Iglesias. Lo scavo completa le indagini condotte presso la fortezza sardo-fenicia fondata, ai piedi del complesso quadrilobato, alla fine del VII secolo a.C.

La campagna di scavi, della durata di quattro mesi, è un’integrazione dell’attuale concessione di scavo (direzione scientifica di Carla Perra), ed è il frutto di un co-finanziamento dell’Ati Ifras s.p.a. che, da oltre un decennio, garantisce anche un presidio di cantiere nell’intero comprensorio archeologico di #Monte Sirai e della #Provincia di Carbonia Iglesias.

Il sindaco, Giuseppe Casti, ha sottolineato l’importanza del progetto, per la valorizzazione del quale il comune di Carbonia sta cercando di reperire nuovi finanziamenti, anche esterni al bilancio comunale, e della politica culturale, alla quale l’Amministrazione comunale sta dedicando grande attenzione e risorse.

L’assessore, Loriana Pitzalis, ha rimarcato l’emozione per la rimozione della prima pietra e l’attenzione sul progetto, nel quale l’Amministrazione comunale crede molto, insieme alla valorizzazione dell’intero comprensorio nuragico fenicio e dell’archeologia di Carbonia, per la quale sono in corso cinque campagne di scavo contemporaneamente.

La dottoressa Giovanna Pietra ha detto che Monte Sirai e il territorio del comune di Carbonia sono già un enorme parco archeologico, per il quale ci sono le condizioni per creare un sistema funzionante di attrazione culturale, con tutti i soggetti: comune di Carbonia, Soprintendenza, Ati-Ifras (10 lavoratori ex Rockwool sono impiegati nel progetto, n.d.r.) e tutte le singole persone come gli archeologi, Carla Perra e Roberto Sirigu che si alternano nella direzione dei lavori, attori che insieme possono contribuire a fare di questo enorme straordinario patrimonio un qualcosa che ci meritiamo, perché dobbiamo meritarcelo tutto insieme.

Grande soddisfazione per l’avvio del cantiere è stata espressa anche dalla dottoressa Carla Perra, che da 15 anni collabora con il comune di Carbonia per la valorizzazione del patrimonio archeologico di Carbonia. Lo scavo del nuraghe è l’avvio di una fase nuova che ci permetterà di collegare questa importante fase di scavi a quelle precedenti. Carla Perra ha ringraziato, infine, tutti coloro che hanno collaborato all’avvio del progetto.

Il nuovo scavo è stato preceduto da quasi un quindicennio di ricerche presso la fortezza, che è già stata riconosciuta come sito chiave per la conoscenza dell’ultima fase della civiltà nuragica e delle forme della presenza dei Fenici nel Sulcis. L’importanza degli scavi è legata alla prospettiva di mettere in luce il reale sviluppo storico della civiltà nuragica, in particolare il passaggio fra l’età del Bronzo e quella del Ferro, e la relazione storica e funzionale fra il complesso quadrilobato e la fortezza.

Pier Sandro Scano A

Inizia questa mattina alle 10.30, nella sala convegni dell’#Hotel Holiday Inn, a Cagliari, l’assemblea dell’#Anci Sardegna chiamata ad eleggere il nuovo presidente, al posto di Cristiano Erriu, ex sindaco di Santadi, dimessosi da entrambi gli incarichi dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali.

Alla vigilia il favorito è l’ex consigliere regionale Piersandro Scano, attuale sindaco di Villamar, del Partito Democratico. I sindaci aventi diritto al voto sono 374, quanti i comuni associati sui 377 complessivi.

L’assemblea, nel corso della riunione convocata per l’elezione del nuovo presidente, discuterà sul tema “I Comuni sardi tra patto di stabilità e nuovo ordinamento degli enti locali”.

Giunta regionale 90
La seduta odierna della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, riunita oggi nella sala di viale Trento. Due le delibere portate al tavolo dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. La prima ha riguardato il #Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, che è stato autorizzato all’assegnazione temporanea ai Comuni di 13 unità lavorative, e la seconda il programma relativo a spese per il potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali. Si tratta di un importo di circa 176mila euro per far fronte alle varie emergenze fitosanitarie: circa 111 mila euro sono destinati all’implementazione dei procedimenti del Servizio Fitosanitario sul Sistema Informativo Agricolo Regionale, e 65 mila euro sono assegnati all’Agenzia #Agris per il personale con competenze specialistiche diagnostiche dedicato all’attività del laboratorio.
L’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha presentato gli indirizzi per la predisposizione del disegno di legge in materia di governo del territorio, approvati dalla giunta. Secondo le indicazioni della delibera, «nel quadro normativo che si andrà a delineare dovrà assumere un ruolo fondamentale la parte dedicata alla pianificazione paesaggistica, in armonia alla convenzione europea del paesaggio, alle previsioni costituzionali e statutarie, alle disposizioni normative nazionali e regionali nonché, sul piano più strettamente politico, alle strategie tratteggiate nel programma di governo che considera il Paesaggio bene comune su cui si basa l’identità della Sardegna, indicando le finalità che si intendono conseguire nell’azione di governo, ovvero quelle di tutela, promozione e valorizzazione in un quadro di certezze per i cittadini e per gli amministratori locali». 
L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha presentato l’atto di indirizzo sull’#Igea: attraverso la delibera approvata viene dato mandato all’approvazione del bilancio in assemblea e si prevede, in prospettiva, una convenzione triennale che semplifica il rapporto tra la Regione e Igea.
La Giunta ha approvato inoltre la proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru che recepisce l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sulle Linee guida per l’adozione dei piani di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina, malattia infettiva e trasmissibile in grado di provocare danni ingenti agli allevamenti. Con una modifica al cronoprogramma, è stato inoltre definito il percorso che consentirà la certificabilità dei bilanci delle ASL secondo quanto disposto dal DM 1 marzo 2012.
La delibera presentata dall’Assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, infine, sull’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA) individua inadempimenti e criticità tali da condizionare regolarità e tempistica nella normale conduzione dell’Azienda, e dà avvio al procedimento per lo scioglimento anticipato del Consiglio di Amministrazione di AREA, assegnando dieci giorni di tempo per eventuali controdeduzioni. La giunta ha infine approvato alcune delibere di tipo legale.

 

Franco Meloni copiaOspedale Brotzu 1 copia

«Stasera in commissione Sanità è cominciato l’esame del disegno di legge presentato dal PD (primo firmatario Cocco) che vorrebbe rimodellare il servizio sanitario regionale nella nostra isola. Il Ddl comincia bene, con l’istituzione della centrale unica degli acquisti e continua male, con l’istituzione di un’ulteriore azienda, quella dell’emergenza, un altro direttore generale, un altro direttore sanitario , un altro direttore amministrativo, un altro ufficio personale, altro collegio dei revisori. Conclude invece con una parte del tutto inutile, quella sulle case della salute e ospedali di comunità.» Lo dice Franco Meloni, coordinatore del #Centro Studi dei Riformatori sardi, ex consigliere regionale ed ex direttore generale dell’#Azienda Ospedaliera Brotzu.

«Sulla centrale unica di committenza – aggiunge Franco Meloni – siamo tutti d’accordo e inoltre è condivisibile l’idea di darle sistemazione nell’ambito dell’agenzia regionale per i servizi sanitari che così potrebbe da un lato ottimizzare l’uso delle risorse e governare la spesa e dall’altro monitorare in tempo reale l’andamento della stessa e la sua conformità al sistema dei costi standard.»

«L’idea di fondare un’altra azienda, quella dell’emergenza – prosegue ancora Franco Meloni – è invece un errore madornale perché accrescerebbe i costi, amplierebbe la sovrastruttura amministrativa quando invece bisognerebbe ridurle e creerebbe una confusione enorme. Infatti alcune regioni del nord hanno già tentato questa strada e se ne sono amaramente pentite a causa delle inefficienze gestionali verificatesi a seguito delle interferenze gestionali tra le aziende: non si capisce perché seguire gli esempi degli errori delle regioni del nord e non invece i lati positivi. A meno che si voglia pensare male, e a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, sia solo una furbata, un  mezzo per poter dire di aver cambiato la struttura delle aziende e poterle così commissariare: com’è noto l’ansia del centrosinistra di riprendersi le poltrone delle ASL sta crescendo a livelli patologici con il passare dei giorni. E qui ne vogliono aggiungere pure altre tre, ma siamo sicuri che sono dello stesso partito di Renzi?»

«Bene – conclude Franco Meloni – non si illudano Cocco e compagnia bella, è una strada fasulla, farebbe danni alla Sardegna ma anche a loro stessi perché poi i giudici li costringerebbero  a pagare i mancati guadagni ai dirigenti defenestrati illegittimamente, quindi… occhio perché la Corte dei Conti arriva sempre, magari tardi ma arriva!»

Calasetta C copia

I consiglieri del comune di #Calasetta Maria Immacolata Argiolu, Giovanni Battista Cipollina e Gianluca Boy, del gruppo di minoranza #Calasetta Cambia, hanno presentato ricorso per «illegittimità della composizione della Giunta comunale del comune di Calasetta».

«Con delibera n. 12 del 07.06.2014 – scrivono i consiglieri del Gruppo Calasetta Cambia nella nota inviata al sindaco Antonio Vigo, al segretario comunale Walter Enzo Marchetiello, al vicesegretario Loretta Armeni, al responsabile amministrativo Rita Vincis, al prefetto di Cagliari ed all’assessorato regionale degli Enti locali – il Consiglio comunale prendeva atto del fatto che la Giunta fosse composta da 4 assessori, Remigio Scopelliti (vice sindaco), Marilisa Granara, Alessandro Murru e Cristiano Mercenaro, tutti indicati senza specificare le deleghe ad essi attribuiti, più il sindaco Antonio Vigo. In ragione di ciò la Giunta comunale risulta composta di 5 componenti. 

«Il numero dei componenti – aggiungono i consiglieri di minoranza – la Giunta non risulta conforme a quanto stabilito nell’art. 2 della L.R. n. 4/2012, in forza della quale i componenti la Giunta, compreso il sindaco, non devono superare il numero di 4 (3 assessori più il sindaco). A supporto della presente illegittimità si rileva come, a seguito dell’entrata in vigore della norma sopra indicata alcuni comuni della Sardegna (Sant’Antioco, Carloforte, Donori) hanno provveduto a ridurre i componenti della Giunta. Calasetta ha costituito una Giunta con lo stesso numero di componenti della Giunta del comune di Sant’Antioco che peraltro ha un Consiglio comunale costituito da 16 consiglieri. Per ciò che riguarda poi il comune di Donori, si segnala che l’amministrazione con l’entrata in vigore della L.R. n. 4/2012 ha provveduto a ridurre la Giunta di n. 1 assessore.»

I consiglieri di minoranza «invitano gli organi preposti ad intervenire anche al fine di evitare che l’illegittima composizione della Giunta possa ripercuotersi sulla validità degli atti dalla stessa deliberati oltre che con l’obiettivo di contenere i costi conseguenti e relativi ad indennità, rimborsi, permessi di lavoro previsti dalla legge a favore degli assessori» e contestualmente chiedono «che vengano annullati, in quanto ritenuti nulli, tutti gli atti assunti nel contempo dalla Giunta di Calasetta».

Infine, con l’obiettivo di incidere maggiormente sui costi del amministrazione, il gruppo Calasetta Cambia ritiene opportuno proporre che si preveda, in coerenza con la normativa nazionale, «una Giunta composta da soli due assessori più il sindaco».

Chiocciola Allevamento biologico chiocciole

Ha lavorato su un’idea imprenditoriale, progettando un’azienda di allevamento di chiocciole, e il suo è stato un business plan vincente. Così un giovane ragazzo rumeno, aspirante imprenditore nel settore dell’elicicoltura, a partire dal 16 luglio trascorrerà nove giorni in Sardegna per vivere una work-experience in un’azienda simile a quella da lui pensata. A guidarlo, in questa full immersion isolana, sarà l’Istituto zooprofilattico della Sardegna.

Al giovane diciottenne rumeno, Andrei Dorosan, l’opportunità è stata data dal concorso “E… se creassi un’impresa?”, inserito all’interno del progetto europeo “Golia – Giovani organizzano lavoro impresa assieme” e realizzato in partnership dall’Isfor Api con Anup (Asociatia nationala a universitatilor populare-anup della Romania), Colegiul de industrie alimentara “Elena Doamna” della Romania, Eduser (Turchia) e Cespim/Confapi Italia, in rete con gli istituti scolastici a vocazione turistica e manageriale di Ankara e Bucarest. Il progetto europeo si traduce così in una occasione per dare ai giovani l’opportunità di confrontarsi concretamente con il loro futuro lavorativo e con i propri sogni.

Insieme ad Andrei, sono stati selezionati da una commissione europea altri 7 giovani, 3 rumeni e 4 turchi, che come lui svolgeranno un periodo di work experience in altri settori e in altre regioni d’Italia. L’aspirante imprenditore nel settore dell’elicicoltura sarà nell’isola da mercoledì 16 luglio sino a giovedì 24 luglio.

Per lui l’Izs Sardegna, che ha siglato una convenzione di stage con l’Isfor Api Sardegna, ha già predisposto un fitto programma di incontri, studi e visite in aziende sarde del settore. A seguirlo e fargli da tutor in questo percorso sarà Maria Paola Cogoni responsabile del laboratorio di microbiologia degli alimenti della struttura complessa di Cagliari ed esperta nel campo dell’elicicoltura.

In questi giorni Andrei avrà l’opportunità di conoscere le principali tecniche di l’allevamento delle lumache in Sardegna (implementazione, gestione, alimentazione, problematiche, controlli) ed acquisire le conoscenze di base per il controllo della qualità delle lumache destinate alla vendita.

Il 16 luglio, alle 9,30, il ragazzo sarà accolto nella struttura territoriale di Cagliari, in via dell’Acquedotto romano – Elmas, dove verrà presentato lo studio sull’elicicoltura in Sardegna (Maria Paola Cogoni), seguirà un confronto con gli elicicoltori (Michele Soro e Pietro Rosini) e imprenditori sardi.

Il 21 luglio il giovane, accompagnato dal tutor farà visita all’Azienda di Pirina Maria a Luogosanto per una osservazione sulle tecniche adottate e sulle modalità di gestione di un allevamento elicicolo, attraverso la maturata esperienza di Pietro Rosini.

Il 22 luglio, invece, è in programma una visita all’azienda di trasformazione “Le fattorie Renolia” di Gergei, dove il giovane rumeno si confronterà con l’imprenditore.

Il 23 luglio si partirà alla volta di Nuoro per una visita al nuovo allevamento elicicolo di Croccas Agricola srl. Sarà una occasione, insieme all’allevatore Michele Soro, per osservare la tecnica di impostazione di un allevamento a ciclo biologico completo all’aperto e confrontarsi sulle tecniche di gestione delle prime fasi.

Il 24 luglio, prima dei saluti, al laboratorio di microbiologia degli alimenti della struttura dell’Istituto Zooprofilattico di Cagliari ci sarà ancora tempo per approfondire, attraverso la presentazione di dati scientifici, gli aspetti microbiologici e chimici relativi a controlli effettuati in alcuni allevamenti elicicoli sardi.

«Affetto da una rara forma di talassemia, che fa registrare attualmente il livello di emoglobina nel suo sangue a 3.3,  mentre una condizione accettabile ne prevede non meno di 10, un cittadino nepalese, apolide, ristretto nel #Centro Diagnostico Terapeutico della Casa Circondariale di Cagliari, è a rischio vita. E’ urgente il suo trasferimento in una struttura ospedaliera per detenuti in grado di monitorare costantemente la gravissima anemia e intervenire opportunamente.»

Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “#Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che «si tratta di un cittadino privato della libertà disabile in regime di alta sicurezza con diverse problematiche sanitarie non facilmente gestibili in un centro diagnostico come quello cagliaritano ormai peraltro in dismissione».

«L’uomo, A.R., 40 anni, utilizza una carrozzina non potendo reggersi sulle proprie gambe. E’ inoltre celiaco e affetto dalla sindrome di Asperger, una malattia che ne condiziona i comportamenti sociali generando gravi problemi di piantonamento e monitoraggio. Un quadro sconfortante – evidenzia la presidente di SDR – che richiede un sollecito intervento da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. In Italia esistono strutture ospedaliere idonee ad affrontare con strumenti adeguati problematiche sanitarie complesse. Tra gli altri il nosocomio “Sandro Pertini” di Roma, il “San Paolo” di Milano o l’ospedale “Belcolle” di Viterbo. Il trasferimento in una struttura attrezzata della Penisola consentirebbe anche di soddisfare l’esigenza di avvicinare il detenuto ai familiari che vivono in Liguria e alla madre con la quale mantiene costanti rapporti.»

«A.R. inoltre non ha concluso il suo iter giudiziario e per presenziare ai processi deve essere accompagnato, oltre che dalla scorta, da medici e infermieri con l’ambulanza. Un viaggio che dalla Sardegna comporta un consistente dispendio di persone e denaro. Il detenuto, peraltro, dopo un lungo periodo trascorso a Buoncammino, era stato trasferito nell’Istituto Penitenziario di Milano Opera ma per volontà del DAP, all’inizio dello scorso mese di giugno, ha fatto ritorno nella #Casa Circondariale di Cagliari. Da subito forti perplessità erano state espresse dal coordinatore sanitario del CDT Antonio Piras. Adesso però la situazione sta peggiorando – conclude Maria Grazia Caligaris – ed è necessario intervenire con sollecitudine.»