19 December, 2025

Verrà inaugurata il 27 dicembre, alle 18.00, nella sala Alcoa della Biblioteca di Portoscuso, la mostra di Gian Franco Cau e Ignazio Vacca. Con le opere di Gian Franco Cau e Ignazio Vacca, ci saranno in esposizione alcune opere della bravissima pittrice di Portoscuso Francesca Sanna.
La mostra comprende le opere di due autori sulcitani, l’artista Gian Franco Cau e il fotografo Ignazio Vacca, che esporranno i loro interessanti lavori personali. Dalla prosa alla danza, dalla poesia alla musica, dalla libertà alla disciplina, si potranno ammirare le immagini della stagione artistica del Teatro di Carbonia, con tutta la magia del palcoscenico, raccontate attraverso gli scatti del fotografo Ignazio Vacca.
Le opere di Gian Franco Cau spaziano da alcuni nuovi lavori di ricerca alle opere del recente passato. Il tema predominante è la natura morta rivisitata e scomposta in varie sfaccettature, in cui lo stile tra il naturalismo e il surreale accompagna spesso le rappresentazioni.
Il giorno dell’inaugurazione sarà presentato il video musicale della bravissima cantante Natascia Capurro dei Solkìnos, girato a Portoscuso e Sant’Antioco, “Umpridura” . Sarà presente la cantante che interpreterà alcune canzoni dal vivo.
Gian Franco Cau, Ignazio Vacca e Francesca Sanna fino alla vigilia di Natale hanno esposto le loro opere nella hall dell’ospedale Sirai, a Carbonia, in occasione della manifestazione “Il Natale della bontà”.
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Mostra Portoscuso

 

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’elenco provinciale dei beneficiari assegnati ai progetti di utilità e di rilievo sociale e ai progetti del Servizio civico volontario 2012.

I beneficiari saranno contattati dagli organismi proponenti entro gennaio 2014 per la definizione del piano individuale delle attività.

Per eventuali comunicazioni e informazioni contattare i seguenti referenti:
F. Caria tel:070. 6065153 e-mail: fcaria@regione.sardegna.it;
L. Caria tel:070.6065149 e-mail: macaria@regione.sardegna.it;
D. Vadilonga tel: 070.6065155 e-mail: dvadilonga@regione.sardegna.it;
G. Murgia tel: 070.60605226 e-mail:giovmurgia@regione.sardegna.it;
F. Pisanu tel:070.6065616 e-mail: fpisanu@regione.sardegna.it.

Ieri sera nella sede del Partito Democratico di Iglesias, si è svolta un’assemblea di militanti e simpatizzanti sulla rilevante opportunità della ZFU (Zona Franca Urbana). Con il coordinamento politico della segretaria dell’unione dei circoli Carla Cicilloni e del segretario del circolo Piergianni Defenu, è stata avviata ufficialmente la campagna di informazione ed assistenza sui criteri d’adesione al bando per l’agevolazione fiscale della zona urbana del Sulcis Iglesiente. Nei prossimi giorni, un gruppo di volontari distribuirà a tutti gli operatori commerciali e artigianali della città di Iglesias un questionario informativo. Verrà data inoltre la disponibilità di consultazioni nella stessa sede del PD a chiunque avesse bisogno di ulteriori chiarimenti

«Rimarchiamo con forza e orgoglio – si legge in una nota – che il provvedimento governativo in questione è figlio della proposta politica del PD e dei suoi rappresentanti istituzionali, anche loro espressione di questa città e di questo territorio. La tenacia e la perseveranza nel ricercare soluzioni reali è stata premiata e con essa è premiata la militanza e il senso d’appartenenza ad un partito che mantiene forte ed indissolubile il suo legame con gli interessi dei più deboli socialmente e ingiustamente avversati economicamente.»

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Sono state siglate ieri mattina le convenzioni tra la Regione e i Comuni per il quarto e quinto programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale. Stamane a Cagliari l’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, e i rappresentanti degli enti locali coinvolti hanno partecipato all’incontro per l’avvio degli interventi finanziati con 2,6 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture, per il tramite della Regione, e con 3 milioni di euro dai Comuni.
«Si tratta di un progetto nato per fronteggiare l’emergenza dell’incidentalità stradale che negli anni Novanta aveva assunto dimensioni preoccupanti – ha detto l’assessore – e oggi, a distanza di 12 anni dal primo intervento, possiamo dire di aver più che dimezzato il numero delle vittime.» Nel 2001 in Sardegna si contavano 212 morti nelle strade. Lo stesso dato, nel 2012, dopo un progressivo decremento, è sceso a 85.

«Siamo consapevoli che il fenomeno è ancora molto preoccupante soprattutto nei centri urbani dove avviene il 70 per cento degli incidenti – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici – per questo puntiamo molto sulle attività di prevenzione e informazione messe in campo con il Piano dell’assessorato in collaborazione con i Comuni.»

Il Piano nazionale della sicurezza stradale è stato istituito con la legge numero 144 del 17 maggio 1999 e in Sardegna è operativo dal 2002 quando è stato varato il primo programma di attuazione. Le azioni, che saranno portate avanti in seguito a un percorso di concertazione tra Regione ed Enti locali, riguardano soprattutto la tutela dei cosiddetti “utenti vulnerabili”, cioè pedoni e ciclisti, campagne di sensibilizzazione dedicate anche alle scuole, corsi di formazione e di guida sicura per neopatentati, interventi sulla segnaletica, percorsi ciclopedonali protetti. Complessivamente i progetti finanziati sono 23. Cinquantadue invece i Comuni coinvolti tra i quali, naturalmente, i centri che sopportano un costo sociale annuo causato dall’incidentalità stradale superiore ai 30 milioni di euro (Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano e Nuoro) e quelli per i quali il costo sociale è compreso tra i 6 e i 30 milioni (Quartu Sant’Elena, Iglesias, Ozieri, Villacidro, Assemini, Monserrato, Siniscola, Carbonia, Sestu, Selargius e Tortolì). La popolazione dell’isola che complessivamente sarà raggiunta dalle attività del Piano è di 861.444 persone.

L’assessore Nonnis, infine, ha fatto sapere che l’anno prossimo sarà bandita la gara pubblica per la costituzione del Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale dedicato allo studio e alla rilevazione dell’incidentalità e destinato al supporto per la pianificazione degli interventi e a gennaio sarà organizzato il primo convegno regionale sulla sicurezza stradale.

Ugo Cappellacci 576

«La vittoria più grande che avete ottenuto è quella di aver trovato in voi stessi la forza di raggiungere la giusta strada che apre a nuove opportunità e che va verso il percorso di completo recupero e di crescita personale indirizzata in una nuova vita all’interno della società.»

È il messaggio del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, lanciato questo pomeriggio ai ragazzi del circuito penale della Sardegna, durante la manifestazione “Volo contro Vento”. L’incontro è stato l’occasione per tracciare un bilancio sul primo anno di vita dell’importante progetto, attivato in piena sinergia tra la Regione Sardegna e le istituzioni locali, con il mondo della piccola imprenditoria e del privato sociale, per favorire il percorso di recupero dei minori del circuito penale e il loro rientro nella società civile.

«Questa giornata rappresenta una festa e un momento di condivisione dei valori positivi che emergono dalla volontà dei ragazzi di abbandonare il passato e tornare alla vita nella comunità – ha detto Cappellacci – le azioni che noi continueremo a mettere in campo sono volte a favorire l’integrazione in tutte le sue forme perché crediamo che la pena debba essere vista come recupero e come opportunità di riscatto creando opportunità grazie allo studio e al lavoro.»

Scopo principale della manifestazione è stato quello di creare una attenzione particolare all’attività del “Sistema della Giustizia Minorile” grazie al sostegno sinergico delle istituzioni. Durante la serata è stata consegnata, inoltre, al presidente Cappellacci la prima tessera “fidelity” di “Volo contro Vento”, come gesto di riconoscimento per l’impegno della Regione nel progetto e con l’obiettivo di dare avvio a una certificazione di qualità, in collaborazione tra Regione e Giustizia minorile, per far si che si possano tesserare le imprese, le istituzioni, le associazioni e le cooperative nel loro impegno per facilitare il processo di reinserimento nel mondo del lavoro dei minori attraverso azioni di inclusione sociale.

«L’impegno che noi ci assumiamo – ha concluso Ugo Cappellacci – è quello di favorire la comunicazione e la promozione di progetti come questo e soprattutto di trovare una sede alternativa a quella di Quartucciu, che sia migliore per agevolare il lavoro di reintegro nella società.»

Locandina Tognolini

Lo scrittore e sceneggiatore Bruno Tognolini questo pomeriggio, alle 16.30, incontra i ragazzi presso la Biblioteca comunale di Iglesias. L’incontro Il tamburo nascosto” di Bruno Tognolini è stato organizzato dal Comune di Iglesias II Settore – Servizi Culturali , in collaborazione con la Memoria Storica soc. coop. L’incontro con lo scrittore cagliaritano avrà inizio alle 16.30, nei locali di Via Gramsci, 11. Bruno Tognolini ritorna nel Sulcis Iglesiente a distanza di alcuni mesi dall’incontro avuto con i ragazzi di Carbonia, nella Biblioteca comunale di Viale Arsia.

«L’incontro di ieri a Carbonia alla presenza del dirigente generale, Carlo Sappino, per l’incentivazione delle attività imprenditoriali del Ministero dello Sviluppo Economico, più che una fuga in avanti rappresenta a tutti gli effetti una fuga all’indietro e una totale e gravissima assenza di leale collaborazione istituzionale. La Regione non solo è il soggetto che ha ideato e dato impulso al Piano Sulcis, ma, alla luce delle risorse stanziate, è di fatto l’azionista di maggioranza. Una riunione senza la prima istituzione regionale, dunque, può essere considerata inesistente.»
E’ quanto dichiarato dall’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, in merito all’incontro tenutosi ieri a Carbonia su Zona Franca e Piano Sulcis, senza il coinvolgimento della Regione.
«Lascia quantomeno perplessi – riprende l’assessore – che la direzione generale del ministero si sia prestata a partecipare senza coinvolgere la Regione con la quale, invece, i rapporti sono sempre stati di fattiva collaborazione. In materia di Zona franca urbana e Piano Sulcis, infatti, la Regione ha sempre cercato la strada del coinvolgimento, sia con gli enti locali e sia attraverso un rapporto di stretta collaborazione con il Governo. Non accettiamo di essere messi da parte neanche da chi, come l’ex presidente della Provincia Tore
Cherchi, seppur nominato dal Governo, si permette di convocare una riunione con il territorio senza coinvolgere la Regione Sardegna. Ricordiamo che il Piano Sulcis è stato voluto e avallato dalla Giunta e le risorse delle quali dispone sono comunque destinate alla Regione Sardegna. In particolare, quelle impiegate per la Zona franca urbana, sono la risultanza delle multe applicate alle società energivore dovute al ristoro dei gravi danni subiti dal territorio. Pertanto – conclude Alessandra Zedda – tali atteggiamenti sono lesivi dei rapporti istituzionali e creano solamente confusione, anche perché, nel corso dell’ultimo incontro al Ministero, ancora una volta si è deciso di destinare il 20 per cento delle risorse alle nuove imprese e per quanto ci riguarda lo si è deciso insieme. Non solo, ma la Regione ha confermato in quell’occasione di sposare totalmente l’iniziativa della Zona franca urbana, destinando le risorse integrative a valere sui fondi comunitari per la fiscalità di sviluppo già a partire dal 2014.»
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Dai problemi sulla nuova Pac alla poca attenzione data dalla politica al comparto agricolo sardo sino al focus sul grano e sulla cerealicoltura sarda. La terza conferenza agraria che si è svolta ieri a Sanluri ha affrontato tutti i maggiori problemi che affliggono il settore.

Un’assemblea affollata e interessata ha ascoltato il discorso di apertura dei lavori di Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna, che ha tirato le somme del lavoro svolto sinora dalla Giunta regionale. Il suo è stato un giudizio non proprio positivo «per l’assenza di una strategia per il settore agricolo», ha detto. «Non c’è stato un impegno costante con l’obiettivo di ridare centralità all’agricoltura isolana e la conferma arriva dalla successione di tre assessori dell’Agricoltura». Cirronis ha inoltre sottolineato come ci sia stata disattenzione sulla legge regionale numero 15 che non è mai stata applicata e anzi è stata svuotata di risorse. Stesso discorso per il credito di esercizio agevolato «fondamentale per il comparto ma mai attuato. I nostri rappresentanti regionali non si sono seduti ai tavoli regionali più importanti per impostare la nuova politica comunitaria e far rispettare la nostra specificità», ha aggiunto Cirronis. «È importate istituire il credito agevolato», ha invece ribadito il coordinatore di Copagri, Pietro Tandeddu, «ma anche confermare gli aiuti ai cerealicoltori previsti dalla legge 15 per i quali si è provveduto a pagare solo un’annualità». Questione sulla quale è intervenuto anche il vicepresidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Antonio Solinas: «È bene dare sovvenzioni solo ai veri agricoltori che poi lavorano la campagna e non a quelli che prendono i soldi e poi scappano». 

Ora Copagri spera che la politica ridia attenzione all’agricoltura e prenda parte nei tavoli ministeriali che stanno decidendo il futuro dell’Isola. «Altra debolezza del sistema è la mancata soluzione del problema della continuità territoriale merci mentre sull’emergenza blue tongue mancano le risorse necessarie a risarcire i danni subiti gli allevatori coinvolti. Per ora arrivano a circa 100 mila i capi morti di blue tongue. Sul versante della peste suina, poi,  è mancata un’azione di controllo del territorio per gli animali non anagrafati mentre il comparto potrebbe avere una forte potenzialità». Intanto si discute della prossima Finanziaria «ma la sensazione», ha aggiunto Cirronis, «è che il bilancio regionale sia diventato ormai un novero delle spese correnti e all’agricoltura sia riservato sempre meno».

Per la prossima legislatura, l’auspicio è quello di una nuova legge di settore organica che dia il giusto valore alle organizzazioni di produttori e alle forme di contrattazione interprofessionale.

Il coordinatore dell’associazione Tandeddu si è poi soffermato su un settore importante dell’economia isolana, ovvero sulla cerealicoltura. «Abbiamo una caduta verticale della produzione di grano anche se la speranza è che aumenti il reddito dei Paesi in via di sviluppo come la Cina, dove la popolazione è in costante crescita. Fattore questo che dovrebbe aumentare le richieste e quindi il prezzo. Per ora il prezzo del grano è molto volatile e non dà certezze agli agricoltori: siamo passati dai 16 euro al quintale del 2010 ai 29 del 2012». Tra le politiche regionali messe in campo Copagri elogia il piano sementiero, dove la ricerca e l’assistenza ai lavoratori ha dato risultati». Grazie alle sperimentazioni per isolare le migliori varietà di grano al clima e all’ambiente di coltivazione ha dato un maggiore equilibrio tra quantità e qualità di produzione. I punti di forza della cerealicoltura sarda sono i prodotti tipici e di eccellenza sui quali può contare. «Mi riferisco ad esempio ai pani tipici come il Civraxiu o il Carasau che sebbene sia conosciuto in tutta Italia non ha ancora ottenuto la denominazione protetta. Altro punto di forza sono le paste tipiche (come malloreddus o culurgiones)». «Ma molti sono anche i punti critici», ha continuato Tandeddu, «ad esempio ci sono poche strutture di ammasso che rendono l’offerta sempre più frammentata, c’è poca aggregazione. Ora ci sono troppe varietà di grano quindi si deve favorire l’aggregazione e sul piano istituzionale la Regione deve attuare il piano integrato di filiera visto che il Psr ormai in scadenza li prevedeva ma non sono stati attuati».

Salvatore Pau (presidente della Coop. OP “CO.CE.SA.” di Cagliari, unica Op cerealicola) si è soffermato sugli sforzi che si stanno facendo per commercializzare il grano, mentre Gianfranco Porta (presidente dell’associazione dei panificatori artigiani della provincia di Cagliari) è importante puntare sul legame col territorio: non andate a comprare la baguette surgelata ma consumate sardo. Porta crede nella ripresa del settore e nel promuovere anche la produzione sarda di grano.

Le conclusioni della giornata sono state affidate ad Alessandro Ranaldi, vice presidente nazionale di Copagri che si è soffermato sulla nuovo Pac, sul confronto che questo giorni si sta svolgendo al Ministero. L’unica certezza, al momento, è però che la nuova programmazione europea non partirà subito: servono ancora i regolamenti Ue ed inoltre gli stati membri non hanno trovato ancora l’accordo interno.

Domani, venerdì 20 dicembre 2013, alle ore 17.30, presso i locali della Biblioteca comunale di Viale Arsia, verrà presentato il libro “Nero di miniera. Dolce amaro di Terramia” di Felicina Cossu.

La presentazione rientra all’interno della più articolata iniziativa “Carbonia Scrive”, voluta dall’Amministrazione comunale di Carbonia, assessorato alla Cultura, in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), composta da un ciclo di appuntamenti con gli scrittori della città di Carbonia e con coloro che scrivono sulla Città.