17 December, 2025

Giorgio Locci.

Giorgio Locci, consigliere regionale del PdL.

«Occorre accelerare l’iter procedurale del decreto attuativo della Zona Franca Urbana di esenzione fiscale per i 23 comuni del Sulcis Iglesiente, per dare la possibilità alle piccole e piccolissime imprese, anche quelle a titolo individuale, di non pagare le principali imposte come Irpef, Ires, Irap, Imu, Inps per i dipendenti ad esclusione della sola Iva.»

Lo sollecita Giorgio Locci, consigliere regionale del PdL che, sul merito, ha presentato una interrogazione al Presidente della Regione.

«Ottenere questa fiscalità di vantaggio – aggiunge Giorgio Locci – significa consentire alle piccole imprese del Sulcis-Iglesiente di trarre benefici economici già per l’anno in corso. Si tratta, infatti, di oltre 7 mila imprese del territorio che potranno ottenere una esenzione totale per i primi 5 anni, con una diminuzione progressiva fino al quattordicesimo anno, quando gli sgravi saranno del 20%.»

Il decreto prevede che, prima della pubblicazione del bando da parte del ministero dello Sviluppo economico, la Regione Sardegna debba indicare le riserve finanziarie di scopo, per un massimo del 30% delle risorse, per favorire determinate imprese, specifiche localizzazioni territoriali o specifici settori di attività.

«Sono venuto a sapere – afferma Giorgio Locci – che il ministero dello Sviluppo economico avrebbe comunicato alla Regione la conclusione dell’iter procedurale che deve precedere il bando, ma questo potrà essere fatto solo dopo che la Regione abbia comunicato le riserve percentuali da destinare a determinate categorie di imprese.»

«Appare oltremodo urgente che la pubblicazione del bando sia accelerata – conclude Giorgio Locci – per questo, con l’interrogazione, chiedo di conoscere il punto critico che sta bloccando la procedura, cioè, se dipende dal ritardo della Regione a rispondere al Mi.S.E., oppure se è lo stesso ministero a tardare le comunicazioni alla Regione. In entrambi i casi chiedo che il Presidente si attivi nel merito delle sue competenze e, nel caso, faccia sentire a Roma il fiato sul collo al fine di far accelerare l’iter burocratico affinché il bando possa essere pubblicato il prima possibile.»

«Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va completamente ripensato ma se non funziona ed è inefficiente, va abolito

E’ questo il pensiero di Confartigianato Imprese Sardegna che, attraverso la struttura nazionale, ha chiesto al presidente della commissione Ambiente della Camera, di rivedere le funzioni del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

L’Associazione degli artigiani vuole così sottolineare la necessità di «superare il Sistri che ha prodotto soltanto inefficienze, complessità e inutili costi per le imprese chiamate ad attuarlo. Negli ultimi tre anni il Sistema è costato agli imprenditori italiani milioni di euro e non ha mai funzionato. Per questo va completamente riprogettato e sostituito con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità».

«I motivi della mancata attuazione – continuano gli artigiani – sono le procedure complicate e costose, i problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell’installazione delle black box, i malfunzionamenti , i continui correttivi legislativi e procedurali

«Nessuno – conclude l’associazione degli artigiani – mette in dubbio la necessità di combattere le ecomafie. Ma bisogna riuscire a farlo con modalità semplici in capo alle imprese per garantire una gestione efficiente e poco costosa ed efficaci risultati. Facciamo come hanno fatto gli altri grandi Paesi dell’Europa

Gli artigiani ora attendono la risposta dei ministri dell’Ambiente Orlando e dello Sviluppo economico Zanonato.

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di aggiornamento e di iscrizione al Registro pubblico degli assistenti familiari del Distretto sociosanitario di Carbonia del PLUS (Piano Unitario Locale dei Sevizi alla persona).

Il Registro pubblico degli assistenti familiari è costituito da figure professionali con formazione o esperienza lavorativa specifica nel campo dell’assistenza alle persone non autosufficienti, capaci di garantire prestazioni qualificate agli assistiti. Il Registro costituisce un importante strumento attraverso il quale le famiglie possono contattare i professionisti del settore. La finalità dell’avviso è favorire la permanenza delle persone non autosufficienti nella propria abitazione, ridurre il carico assistenziale dei familiari e incoraggiare l’emersione del lavoro precario e irregolare di chi offre assistenza.

Le persone interessate dovranno presentare le domande di aggiornamento o d’iscrizione, attraverso gli appositi moduli.

I moduli di domanda sono disponibili: presso la sede dei Servizi Sociali di ciascun Comune facente parte del Distretto sociosanitario di Carbonia; presso la sede dell’Ufficio di programmazione e gestione, in via Tanas a Carbonia; sul sito internet www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Servizi comunali – Servizi sociali e politiche giovanili.

Le domande possono essere presentate dal giorno 31/07/2013 fino alle ore 13.00 del giorno 31/12/2013.

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Il Consiglio comunale di Iglesias ha deliberato la rateizzazione della Tares. La nuova imposta, il cui importo non è ancora conosciuto, verrà pagata dai cittadini in quattro rate.

La proposta portata in Consiglio prevedeva la suddivisione dell’imposta in tre scadenze: 30 settembre, 30 novembre e 31 dicembre 2013.

La proposta di deliberazione prevedeva inoltre il pagamento del 40% dell’importo della vecchia Tarsu il 30 settembre, il pagamento di un altro 40% il 30 novembre ed il saldo dell’imposta complessiva il 31 dicembre.

I consiglieri di opposizione hanno proposto di rinviare l’approvazione della delibera alla prossima seduta del Consiglio e di suddividere il pagamento dell’imposta in quattro anziché in tre rate e, dopo una prima conferenza dei capigruppo, conclusa senza un accordo, è intervenuto il sindaco Emilio Gariazzo che ha aperto alla proposta delle opposizioni.
Una seconda conferenza dei capigruppo si è conclusa con l’accordo sulla nuova distribuzione delle rate, quattro: la prima, pari al 30%, con scadenza il 30 settembre; la seconda, pari al 30%, con scadenza il 31 ottobre; la terza, pari al 30%, con scadenza il 30 novembre; la quarta rata, a saldo, con scadenza il 31 dicembre 2013.
L’accordo è stato salutato con soddisfazione dai consiglieri di entrambi gli schieramenti che hanno votato a favore della delibera modificata, ad eccezione del consigliere dell’Udc Vito Didaci che, a titolo personale, si è astenuto.

Carbonia.

Carbonia vista da Monte Sirai.

 

Presentazione guida turistica Carbonia.

La presentazione della guida turistica della città di Carbonia.

È stata presentata stamane la nuova edizione della “Guida pratica e pianta della città di Carbonia”. La guida, stampata in 50.000 copie, sarà distribuita su tutto il territorio regionale e oltre.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il sindaco, Giuseppe Casti, l’assessore alla Cultura, Loriana Pitzalis, l’editore della Carta turistica, Mauro Innocenti, i rappresentanti della Cooperativa Mediterranea e del Centro Italiano della Cultura del Carbone.

La nuova Guida rappresenta un importantissimo strumento per la diffusione dell’immagine di Carbonia, città vincitrice del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Nella carta, infatti, sono segnalati i monumenti, musei, parchi e tutto ciò che rientra nell’ampio patrimonio artistico, culturale e paesaggistico della città. Nella guida, inoltre, è possibile trovare i recapiti delle strutture ricettive e di ristorazione, dei negozi nonché i numeri di telefono dei servizi di pubblica utilità.

Nei loro interventi il sindaco e l’assessore alla Cultura hanno ringraziato l’editore, il personale dell’ufficio Cultura e turismo, il Museo del carbone e il Sistema museale gestito dalla Cooperativa Mediterranea, che hanno contribuito all’iniziativa. La realizzazione della Carta è avvenuta a costo zero per l’Amministrazione comunale. L’Editore, infatti, è riuscito a coinvolgere diversi sponsor privati e i musei cittadini. Per questo il sindaco e l’assessore hanno evidenziato come, ancora una volta, la collaborazione tra pubblico e privato si sia dimostrata una formula importante, in un periodo di crisi come quello attuale, per raggiungere risultati lusinghieri per la città.

Ignazio Cirronis.

Sulla destra Ignazio Cirronis.

La Regione paghi i contributi del 2012 alle Organizzazioni dei produttori. «A oggi», sottolinea il presidente di Copagri Sardegna, Ignazio Cirronis, «le 23 Op non ortofrutticole dell’Isola, non hanno ancora ricevuto alcun contributo a saldo dell’anno 2012 e le anticipazioni dell’annualità 2013. Si tratta di un contributo medio che varia dai 70 ai 100.000 euro per singola organizzazione e relativo a spese già anticipate dalle stesse Op».

Alla base dei ritardi ci sono ragioni di carattere burocratico e amministrativo interne ad Argea e all’amministrazione regionale che impediscono questi pagamenti nei tempi dovuti e comportano pesantissimi oneri bancari oltre a compromettere la liquidità delle stesse Op.

«Copagri Sardegna», conclude Cirronis, «chiede l’immediato intervento dell’assessore dell’Agricoltura perché rimuova ogni ostacolo che ancora si frappone ai pagamenti alle Op delle spese anticipate per i Piani di avviamento per i programmi di attività. Questo se l’assessore crede ancora che l’aggregazione nelle Op sia una strategia vincente per affrontare i gravi problemi dell’agricoltura sarda».

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, all’interno del quale, tra i diversi punti approvati va sottolineata la modifica all’art. 61 c.p. (prevista dall’art. 6 del ddl) che introduce l’aggravante, e il conseguente aumento di un terzo delle pene detentive, per i reati contro la persona commessi in danno di persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali.

Un plauso a questo disegno di legge arriva da Paola Montis, presidente dell’ANAP Sardegna, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, che afferma di come si tratti «di una prima risposta ai numerosi episodi di maltrattamento verificatisi negli ultimi tempi nei confronti degli anziani e dei pazienti più fragili e che fa seguito alla intensificazione dei controlli disposti dal Ministero della Salute ed eseguiti dai NAS in tutto il Paese, sulle strutture che ospitano anziani e disabili, in alcuni casi rivelatisi veri e propri lager nei quali i pazienti venivano sottoposti a violenze e vessazioni di ogni genere».

«Purtroppo i casi di strutture in cui gli anziani sono maltrattati, segregati e lasciati in condizioni inumane, non sono pochi – continua la Montis – tanto che numerosi controlli disposti dal ministro della Salute hanno portato i carabinieri e i NAS a effettuare 153 ispezioni in strutture ricettive per disabili non autosufficienti e anziani, a seguito delle quali sono state accertate 9 infrazioni penali e 23 di tipo amministrativo.»

«Sosteniamo fermamente la proposta del ministro Lorenzin di intensificare le pene per chi maltratta gli anziani e i disabili degenti nelle ospizi – riprende la presidente dell’Anap Sardegna – e siamo favorevoli a un sistema di controlli sempre più intensificati nelle strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali

«L’introduzione di un aumento della pena di un terzo, per qualsiasi reato commesso a danno di queste persone ricoverate – conclude la Montis – è l’unica soluzione plausibile per garantire e migliorare la qualità della vita di questi pazienti e il rispetto della dignità della loro persona

 

La spiaggia di San Nicolò di Buggerru.

La spiaggia di San Nicolò di Buggerru.

 

Tuerredda.

la spiaggia di Tuerredda.

Una fila di mozziconi lunga come oltre 83mila auto, che coprono senza soluzione di continuità la distanza Roma-Bologna, sono state raccolte e risparmiate al mare e alla spiaggia con la campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, giunta, quest’anno, alla quinta edizione consecutiva.

Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta.

Anche quest’anno saranno 100 mila i posacenere – tascabili, lavabili e riutilizzabili – distribuiti in occasione della quinta edizione della campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, promossa da Marevivo, in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial dell’edizione di quest’anno Cesare Bocci, l’attore di cinema e teatro, che ha riscosso grande successo nel ruolo di Mimì Augello ne ‘Il Commissario Montalbano’.

I mille volontari, guidati dall’associazione Marevivo, saranno all’opera lungo gli oltre 8mila km di coste italiane il weekend del 3 e 4 agosto per sensibilizzare i bagnanti di oltre 400 spiagge italiane. I 100mila posacenere saranno accompagnati da un opuscolo informativo sui tempi di degrado in mare di alcuni oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni, tra cui lattine, accendini, bottiglie di vetro e di plastica.

Saranno 32 le località della Sardegna coinvolte nell’iniziativa, tra le spiagge libere e attrezzate di Chia-Domus De Maria, Villasimius, Poetto, Quartu Sant’Elena, Castiadas, Colostrai, Alghero, San Teodoro, Gonnesa, Masainas, Iglesias, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Buggerru, Porto Pino, Carloforte. Ma saranno interessate anche le spiagge delle isole di Sant’Antioco e San Pietro, mentre sull’isola della Maddalena sarà il Parco Nazionale Arcipelago della Maddalena a farsi promotore dell’iniziativa. A Muravera e a Castelsardo saranno, invece, proprio le rispettive amministrazioni comunali a curare la distribuzione dei posacenere antinquinamento.

Stimando circa 6 cicche per ogni posacenere, l’iniziativa eviterà che sulla battigia o in acqua finiscano 600.000 filtri al giorno. L’effetto complessivo delle quattro edizioni passate ha portato, infatti, a quasi dieci milioni di cicche risparmiate finora al mare e alla spiaggia (dato ottenuto calcolando un consumo medio di 12,7 sigarette per fumatore – dati Istituto Superiore Sanità).

Utilizzare il posacenere portatile per la raccolta di mozziconi vuol dire anche ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza di cetacei, tartarughe, uccelli marini e pesci che popolano i nostri mari, già messi in pericolo dalle migliaia di rifiuti di vario genere abbandonati ogni anno.

La campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, partita nel 2009, negli anni ha visto crescere notevolmente il numero delle spiagge e delle aree marine protette coinvolte, isole comprese. Per la quinta edizione spicca la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi Comuni, che si sono fatti promotori dell’iniziativa sul proprio territorio.

In Italia, con un totale di 10,6 milioni di fumatori attivi nel 2012 (dati ISS 2012), un comportamento attento all’ambiente può generare un effetto positivo a catena: se stimiamo che un fumatore medio usi regolarmente il posacenere, riutilizzandolo una volta svuotato, ben 1,2 milioni di sigarette troverebbero posto ogni giorno tra i rifiuti anziché in spiaggia o per le strade delle città.

«Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale: promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed eco-sostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo», ha sottolineato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.

«Marevivo da sempre porta avanti campagne per promuovere comportamenti sostenibili – spiega Carmen di Penta, direttore generale dell’associazione ambientalista – e ‘Ma il mare non vale una cicca?’ fa proprio questo, cioè ricorda a tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela dell’ambiente e in particolare del mare. Siamo arrivati ad oltre 400 spiagge coinvolte e riceviamo sempre più richieste di adesione da parte di Comuni, proloco e associazioni sul territorio, formate soprattutto da giovani: per noi è un segnale molto importante. Ad ogni edizione, nonostante migliaia di volontari, di posacenere distribuiti e un impegno crescente, torniamo a chiedere a voce alta: MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?»

«Tutti dobbiamo assumere comportamenti rispettosi dell’ecosistema e per ottenere questo risultato basta partire dai piccoli gesti quotidiani. Per questo l’iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ è così importante, e siamo lieti di essere partner di Marevivo per la quinta edizione consecutiva. La distribuzione di posacenere tascabili è un’attività che JTI svolge durante tutto l’anno, sia nelle località turistiche che nelle principali città italiane, per contribuire a sensibilizzare i fumatori sulla  tutela dell’ambiente che ci circonda. Fino ad oggi abbiamo distribuito circa 4 milioni di posacenere tascabili, e intendiamo sviluppare ulteriormente questo programma», ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JT International Italia.

«Sono certo che nessuno di noi butterebbe mai un mozzicone di sigaretta nel proprio salotto o a casa di amici, eppure a troppa gente viene spontaneo lasciare le cicche per strada, un gesto che in estate si trasforma con altrettanta naturalezza nell’abbandonarle sulla spiaggia. Per questo motivo ho aderito alla campagna ‘Ma il mare non vale una cicca?’, perché promuove un gesto semplice che può fare una grande differenza, per il mare ma in fondo per noi stessi. Perché il mare siamo noi ed è di tutti.» – ha commentato l’attore Cesare Bocci.

La campagna in sintesi vede coinvolte il 3 e 4 agosto oltre 400 spiagge, 100.000 posacenere tascabili distribuiti e 1.000 volontari impegnati.