Ieri mattina le pattuglie del Corpo Forestale dell’Ispettorato di Iglesias, appartenenti alla Base Navale e alla Stazione Forestale di Sant’Antioco, allertate da alcuni cittadini di Calasetta, sono intervenute nell’arenile della spiaggia di Le Saline per la presenza di un, non meglio identificato, grosso pesce spiaggiato. Con loro grande sorpresa i forestali intervenuti hanno constatato che si trattava di un esemplare adulto di squalo blu, meglio noto come Verdesca (Prionace glauca L.), lungo circa 2 metri, con evidenti lesioni agli organi interni e ormai agonizzante nel bagnasciuga. La sorpresa è stata ancora più grande nel notare che lo squalo, una splendida femmina, in un ultimo estremo sforzo, stava partorendo i suoi piccoli.
Dopo aver ricevuto indicazioni dai veterinari del Centro recupero cetacei e tartarughe di Nora i forestali, insieme ad alcuni curiosi presenti, hanno assistito al parto di ben 20 piccoli squali, tutti vivi, che sono stati immediatamente liberati nelle acque del mare.
La pattuglia, infatti, è restata a lungo a presidio del bagnasciuga poiché gli squali appena nati, molto disorientati, continuavano a tornare verso riva, restando intrappolati nella risacca e rischiando quindi di morire.
La presenza della sfortunata mamma di squalo nel nostro mare non rappresenta un pericolo per l’uomo perché raramente si avvicinano alle nostre coste se non per il tempo strettamente necessario a partorire i sui piccoli.
Grande partecipazione, nella pineta di Bacu Abis, per il pranzo del 1° maggio organizzato dall’associazione culturale Santa Barbara.
E’ stato un momento conviviale che ha visto la presenza di 250 persone che hanno trascorso alcune ore all’aria aperta, all’insegna della spensieratezza, della musica e del divertimento.
Una bella iniziativa di socializzazione, condivisione e fratellanza, alla quale hanno partecipato anche il presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel e l’assessora della Cultura e dello Sport Giorgia Meli che, a nome dell’Amministrazione comunale, si sono complimentati con gli organizzatori per il successo dell’iniziativa.
Il rinvio della seduta della commissione Sanità del Consiglio regionale che avrebbe dovuto esaminare le proposte della Giunta per il superamento dell’emergenza determinata dalla carenza di medici di famiglia, è stata un nuovo motivo di scontro tra maggioranza e minoranza, con quest’ultima che ha abbandonato la seduta provocandone il rinvio, denunciando l’assenza di componenti della maggioranza, incapace di garantire il numero legale.
In molte città, intanto, tra queste Carbonia dove l’emergenza è più grave, sono migliaia i cittadini privi di assistenza sanitaria di base e le soluzioni tampone adottate con la creazione dei cosiddetti ASCot, ambulatori straordinaria di Comunità Territoriale e la mobilitazione delle guardie mediche, riescono a soddisfare in minima parte le necessità. Sulla situazione emergenziale in atto a Carbonia, abbiamo intervistato Daniela Garau, consigliera comunale di minoranza del Patto civico.
E’ stato un 1° maggio molto difficile per i lavoratori della Portovesme srl, sia a Portovesme sia a San Gavino Monreale. A Portovesme per vivere la “Festa del Lavoro” come Speranza, rispetto alla grave crisi lavorativa che sconvolge il nostro territorio. Questa mattina, presso l’ingresso principale dello stabilimento della Portovesme srl, l’Amministratore apostolico della diocesi di Iglesias Cardinale Arrigo Miglio, e don Antonio Mura, direttore diocesano dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro e parroco delle due chiese di Portoscuso, hanno partecipato all’incontro con i lavoratori, CISL e UIL territoriali e regionali, amministratori locali. Una presenza come segno di speranza e incoraggiamento da parte della Chiesa diocesana, vicina ai lavoratori e alle loro famiglie in questo cruciale passaggio delle vertenze che coinvolgono il polo industriale di Portovesme e l’intero Sulcis Iglesiente.
Analoga iniziativa si è svolta a San Gavino Monreale, organizzata dalla Camera del Lavoro CGIl della Sardegna Sud Occidentale.
Allegate le interviste con il cardinale Arrigo Miglio e con don Antonio Mura.
«Sia a Portovesme che a San Gavino, per il Primo Maggio, mi aspetto un forte coinvolgimento di tutte le persone di buona volontà dei nostri territori. Mi aspetto una partecipazione “a testa alta”! Mi aspetto che nelle due manifestazioni che si svolgono a Portovesme e San Gavino, tutti ci si senta coinvolti. Questa ulteriore grave vicenda che sta “mettendo a terra”, senza più lavoro, centinaia e centinaia di persone, provocando il loro “schiacciamento sociale”, con conseguenze gravissime per le rispettive famiglie, ci deve coinvolgere tutti. Ancora una volta, come altre crisi lavorative, questa gravissima situazione ha e avrà gravi ricadute sociali nei nostri territori.»
A dirlo è don Antonio Mura, parrocco delle due chiese di Portoscuso e responsabile dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e il Lavoro della diocesi di Iglesias.
«Non sono soltanto Portoscuso e San Gavino Monreale che devono reagire, ma le popolazioni dei rispettivi territori che stanno subendo, da decenni, il sopruso di essere utilizzati per produrre capitali che finiscono nelle tasche di altri al di fuori della Sardegna – aggiunge don Antonio Mura -. Non possiamo accettare l’idea che dal momento che per qualche decennio ci hanno dato lavoro, ora, perché i guadagni non sembrerebbero lauti per gli azionisti, possiamo essere, per l’ennesima volta, “scaricati”, come “stracci usati”. Tutti insieme obbiamo difendere il rispetto della dignità delle persone e delle nostre popolazioni – conclude don Antonio Mura -. Come altre vicende di questo genere, già sperimentate anche nei decenni precedenti, dobbiamo sentirci tutti coinvolti, partecipando numerosissimi al Primo Maggio a Portovesme e a San Gavino.»
Dall’8 maggio, a Carbonia, sarà attivo un ambulatorio pediatrico straordinario.
«Con la nuova attività dell’ambulatorio pediatrico straordinario assicuriamo ai nostri piccoli, sia di Carbonia che del territorio, l’assistenza di cui possono necessitare – ha commentato il sindaco Pietro Morittu -. Questo risultato, che rappresenta una soluzione tampone e non definitiva, è frutto di diversi mesi di fitte e costanti interlocuzioni con la Regione Sardegna e la ASL, cui avevo espresso a chiare lettere la necessità di far fronte alla carenza di medici di Medicina Generale e di Pediatri di libera scelta, molti dei quali prossimi alla quiescenza. Non potevamo assolutamente permetterci di subire passivamente questa grave situazione e per questo motivo ci siamo attivati per studiare tutte le possibili soluzioni da mettere in campo. Attendiamo nelle prossime settimane gli esiti dei bandi pubblicati per il reclutamento di Pediatri, cui si aggiunge l’iter legislativo in corso in Consiglio regionale per consentire ai Medici di Medicina Generale la deroga sul numero di pazienti assistiti, da 1.500 a 1.800 – ha concluso Pietro Morittu -. Un problema sentito che coinvolge 4.000 nostri concittadini che dal 1° aprile scorso non hanno più un medico di base. Su questo tema aggiorneremo costantemente la popolazione con l’auspicio che si possa presto raggiungere una soluzione.»
L’ambulatorio pediatrico straordinario sarà attivo dall’8 maggio presso il Poliambulatorio di Piazza Matteotti, con ingresso da viale Arsia, dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Per accedere ai servizi è necessario prenotare al 333.6134200 o allo 0781.6683815.
«Sull’annosa questione del servizio ferroviario da e per Nuoro e specificatamente della tratta Nuoro-Olbia ho già espresso a più riprese il mio pensiero e quello di Fratelli d’Italia: o si cede la tratta a Rfi oppure occorre trovare un accordo tra Regione Sardegna, Arst ed Rfi per la sistemazione della linea e per gli orari di servizio. La circostanza che si tratti di una linea a scartamento ridotto non significa necessariamente treni lenti e di serie.»
Lo ha detto Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei deputati.
«Invoco chiarezza e trasparenza da parte della Regione Sardegna, ma soprattutto di Arst perché stiamo parlando di un servizio essenziale di cui non possono fare a meno gli utenti, ma soprattutto i lavoratori, ad oggi assolutamente insoddisfacente – ha aggiunto Salvatore Deidda -. Esiste una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Sardegna che chiede di cedere la tratta a Rfi ed un impegno del Governo Meloni, su mio ordine del giorno, che la sostiene. C’è la fondazione Fs che sta brillantemente valorizzando le ferrovie turistiche e gli itinerari storici, con cui auspico una stretta collaborazione per tutte le nostre ferrovie a scartamento ridotto e per il trenino verde. È fondamentale diffondere una seria cultura ferroviaria, che ponga al centro del sistema la manutenzione della rete, piuttosto che pensare di occuparsi di ferrovie comprando nuove carrozze. In passato la Sardegna è stata miope quando ha deciso di abbandonare i treni e di puntare solo al trasporto su gomma – ha concluso Salvatore Deidda -. Sono sistemi diversi, che sì, possono coesistere, ma c’è bisogno di chi si occupi esclusivamente di ferrovia con serietà e competenza.»
Il sindaco Pietro Morittu, a nome del Consiglio e dell’intera Amministrazione comunale di Carbonia, ha espresso profonda solidarietà e vicinanza al sindaco di Serdiana, Maurizio Cuccu, per il vile atto subito, lo esorta ad andare avanti e a non fermarsi nella sua azione politico-amministrativa.
«Stigmatizziamo e condanniamo con forza simili gesti ignobili e deplorevoli che stanno prendendo di mira tanti amministratori comunali. Apprezziamo e riconosciamo il grande lavoro svolto dal Governo, dalle forze dell’ordine e dalla Prefettura, cui chiediamo un ulteriore sforzo ed impegno al fine di garantire maggiore sicurezza per chi ogni giorno lavora in prima linea al servizio delle istituzioni e della cittadinanza, prodigandosi per il bene comune e sovente facendosi carico di responsabilità complesse nella gestione di situazioni critiche», ha detto il sindaco Pietro Morittu.