25 December, 2025

Il comune di Carbonia ha aperto i termini per la presentazione delle domande di ammissione alla misura di sostegno denominata “REIS – Parte seconda” destinata ai nuclei familiari che non hanno i requisiti per accedere al Reddito di cittadinanza e/o al REIS Parte prima, che sono in possesso di una certificazione ISEE non superiore a € 15.000 e che si si trovano in una situazione di disagio socioeconomico.
Il requisito della condizione di disagio dovrà essere accertata dal Servizio sociale professionale sulla base della condizione socioeconomica di base e dei fattori aggravanti la condizione di bisogno che ne hanno determinato un peggioramento (anche rilevabile dal confronto tra ISEE ordinario e ISEE corrente, laddove disponibile), ponendo particolare
attenzione alle condizioni di fragilità socioeconomiche, di emarginazione e di vulnerabilità del nucleo familiare.
Il possesso della condizione di bisogno è determinante  per il riconoscimento della misura in quanto non è sufficiente il possesso della sola certificazione ISEE inferiore alla soglia.
Potrà essere valutata l’ammissione alla misura a favore dei nuclei familiari che risultino beneficiari del Reddito di cittadinanza per un importo mensile RDC inferiore al valore REIS mensile che sarebbe riconosciuto sulla base del nucleo familiare e dell’ISEE di riferimento (così come specificato all’art. 3 dell’avviso al quale si rimanda per maggiori dettagli).
La domanda di partecipazione, in formato PDF, potrà essere presentata fino alla data del 5 maggio 2023 dovrà essere trasmessa mediante:
– TRASMISSIONE VIA MAIL all’indirizzo comcarbonia@comune.carbonia.ca.it avendo cura di allegare copia di un documento di identità in corso di validità;
– TRASMISSIONE VIA PEC all’indirizzo comcarbonia@pec.comcarbonia.org  da una casella PEC intestata al richiedente. Nell’ipotesi in cui la richiesta venga trasmessa da PEC non intestata al richiedente, alla stessa dovrà essere allegata copia di un documento di identità in corso di validità del richiedente.
Nell’oggetto della mail/PEC dovrà essere indicata la seguente dicitura: RICHIESTA AVVISO REIS – PARTE SECONDA.
È ammessa, in via residuale, la CONSEGNA A MANO all’Ufficio Protocollo del comune di Carbonia dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.
Per qualsiasi informazione e/o chiarimento è possibile rivolgersi al Segretariato sociale dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 al numero 335 7433557.

Sulla vicenda dei passi carrai interviene Gian Luca Lai (portavoce M5S), consigliere di minoranza e vicesindaco uscente del comune di Carbonia.

Il documento integrale diffuso questo pomeriggio.

Il post pubblicato nella giornata di martedì 4 aprile su Carbonia Newsletter mostra una maggioranza al governo del nostro Comune debole e spaventata che non si vuole assumere le responsabilità delle proprie scelte sulla tassa per i passi carrabili e cerca invece di scaricarle sulla precedente amministrazione a Cinque Stelle.
Nel corso della stesura del nuovo regolamento sul Canone Unico Patrimoniale – che contiene anche la disciplina sui passi carrabili – la Terza Commissione Consiliare aveva chiesto che, prima dell’avvio della procedura di riscossione del tributo, si mettesse mano alla necessaria istruttoria atta a differenziare le varie fattispecie concrete sulle quali sarebbe ricaduto il canone, consentendo anche ai cittadini di regolarizzarsi o, comunque, di chiarire la loro posizione di fatto.
Invece niente di tutto questo è accaduto.
In Consiglio comunale è piombato il regolamento CUP senza una norma transitoria che raccogliesse le indicazioni della Commissione e, subito dopo, la proposta del bilancio di previsione con un’entrata sui passi carrai stimata in 100mila € per il 2022. Solo oggi scopriamo, leggendo quel comunicato, che tutta quella fretta dell’Amministrazione comunale per far partire sin dal 2022 la riscossione del tributo sui passi carrabili, senza troppe distinzioni e con quelle generalizzazioni a cui i cittadini si sono opposti, era motivata dalla esigenza di ridurre il disavanzo.
Leggiamo, sempre in quel comunicato, dato che, a seguito dell’ottenuto ripianamento del disavanzo comunale grazie all’intervento della Regione, quell’esigenza è venuta meno, l’Amministrazione comunale si impegna a far sì che il tributo non venga più riscosso a partire dal 2024. Non si capisce, allora, perché questa considerazione non potesse valere anche prima, stante che la notizia del ripianamento del disavanzo risale allo scorso 24 novembre!
Perché, quindi, non sono stati valutati positivamente gli emendamenti al regolamento CUP proposti dai gruppi del M5S e Articolo Uno, che prevedevano un’esenzione dal tributo sino al 100% a partire dall’anno in corso? Perché il rinvio della scadenza del canone per il 2022 al pari della recente proposta dell’amministrazione di esonero dal
pagamento non sono arrivati prima, magari proprio a partire dall’anno in corso e non dal 2024?
A queste domande non c’è una risposta logica come non è logico l’annuncio di voler procedere invece al recupero del tributo a partire dal 2018, in quanto, stante alla “ricostruzione storica e operazione verità” contenuta nel post di Carbonia Newsletter, il regolamento COSAP dell’amministrazione Massidda (atto peraltro votato all’unanimità dai 17 consiglieri presenti, tra i quali Stivaletta, Usai Fabio, Morittu e Casti) approvato appunto in quell’anno, avrebbe il difetto di prevedere unicamente l’esonero dal pagamento dai passi carrabili per i titolari di concessione e non anche per gli abusivi.
Il Movimento 5 Stelle Carbonia respinge con forza e convinzione questa interpretazione errata e viziata da partigianeria, perché, invece, è chiaro e inequivocabile che quel regolamento subordinava la riscossione del tributo a un previo censimento dei passi carrabili e accertamento delle occupazioni abusive e oltretutto limitava queste fattispecie a modifiche della sede stradale non autorizzate, tra le quali non possono essere incluse le opere eseguite a cura ed onere del Comune, o all’esposizione di cartelli di divieto di sosta senza autorizzazione.
Chiediamo, infine, all’amministrazione Morittu di sospendere la richiesta di pagamento delle cartelle recapitate per l’anno 2022 e l’invio degli avvisi di pagamento per le precedenti e future annualità sino a quando non venga avviata un’approfondita azione istruttoria e una capillare attività comunicativa, volta ad informare la cittadinanza delle azioni in corso e della necessità di procedere ad un’organica e senza strappi regolarizzazione dei passi carrabili.
Gian Luca Lai – Portavoce M5S

Il dragaggio del bacino e dei fondali antistanti la banchina est del Porto Industriale di Portovesme, indispensabile per l’attuazione di qualsiasi progetto di sviluppo, programmato e rinviato da alcuni lustri per problemi di varia natura, anche legale, potrebbe essere finalmente prossimo al decollo.

Ieri la Giunta regionale guidata da Christian Solinas, ha approvato una delibera che sblocca la situazione di stallo. 

«Essendo passate, ormai da tempo, le competenze in ambito portuale in capo all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegnaha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili la Giunta regionale ha preso atto della volontà dell’ente governativo di intervenire direttamente nella realizzazione della totalità delle opere di dragaggio, anche al fine di garantire un intervento di natura più estesa nell’area di Portovesme.»

Contestualmente, l’esecutivo ha dato mandato agli uffici di studiare le modalità tecniche per utilizzare le risorse già impegnate e a disposizione del Consorzio Industriale Provinciale di Carbonia Iglesias per interventi connessi e funzionali al sistema portuale industriale di Portovesme.

«In questo modoha aggiunto l’assessore Anita Pilioltre ad aver dato una risposta concreta al territorio su un’opera infrastrutturale di portata regionale del valore di circa 15 milioni, che verrà realizzata dall’Autorità Portuale per valori stimati di circa un doppio rispetto a quelli originariamente previsti e a valere su nuovi finanziati nazionali, verranno salvaguardate le risorse già precedentemente messe in campo dalla Regione Sardegnaha concluso Anita Piliconsentendo la realizzazione di ulteriori interventi di collegamento e a supporto del sistema portuale industriale iglesiente.»

«Aria è un progetto di altissimo profilo, particolarmente importante per il territorio del Sulcis Iglesiente e per tutta la Sardegna, nonché per il contributo allo sviluppo scientifico a livello nazionale e internazionale. Il sostegno della Regione al completamento di quanto necessario per l’avvio della fase operativa è quindi strategico nell’ottica di un’Isola che vuole essere protagonista nell’ambito della ricerca.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in seguito all’approvazione, da parte della Giunta, dell’accordo di programma tra la Regione Sardegna e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), intesa finalizzata al completamento dell’infrastruttura realizzata nel sito minerario di Seruci (a Gonnesa) e dedicata alla produzione di isotopi stabili di Argon attraverso la distillazione criogenica. Elemento chimico, l’Argon nella sua forma purissima, indispensabile per gli studi sulla materia oscura.

«L’accordo rappresenta un importante passo in avanti nella riconversione della miniera di Seruci, sito ideale per la realizzazione del progetto, e il completamento delle opere necessarie alla produzione di isotopi destinati alla ricerca. Parliamo di un’infrastruttura unica nel suo genere e di un progetto che ha riscosso grande interesse anche negli Stati Uniti. Inoltre la realizzazione di una seconda colonna, già prevista, per la distillazione di altri isotopi, oltre all’Argon, potrà garantire un maggiore volume d’attività e ulteriori ambiti applicativi in campo scientifico», conclude il presidente Christian Solinas.

In merito alle notizie apparse ieri sul quotidiano L’Unione Sarda, inerenti la possibilità che la discarica di Serra Scirieddus tra Carbonia e Gonnesa possa essere sede di deposito di materiali altamente pericolosi provenienti da altre regioni d’Italia, il sindaco Pietro Morittu ha immediatamente inviato una nota protocollata alla Riverso SpA e per conoscenza all’assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna, alla provincia del Sud Sardegna e all’Arpas per chiedere quali sono le procedure di conferimento dei rifiuti previste e le modalità autorizzative delle stesse.
Il sindaco Pietro Morittu ha manifestato la sua preoccupazione all’azienda e alle istituzioni preposte, ribadendo la necessità di tenere alta la guardia sulla prevenzione, tutela, salvaguardia dell’ambiente e della salute dei nostri concittadini.
«La risposta della società Riverso SpA non si è fatta attendere, riscontrando le domande postesi legge in una nota dell’Amministrazione comunale -. L’Amministrazione comunale di Carbonia è impegnata nel confronto con le istituzioni preposte al rilascio delle autorizzazioni e al controllo sulla sicurezza dell’impianto e della salute dei lavoratori e cittadini.»

Mercoledì 19 aprile, alle ore 16.30, a Roma, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, andrà in scena la proiezione del docufilm sull’indimenticata figura poliedrica di Ignazio Delogu, dal titolo “Ignazio. Storia di lotta, d’amore e di lavoro”. Una pellicola di 82 minuti, prodotta dal CSC della Società Umanitaria Sardegna con il sostegno della Fondazione di Sardegna.
Il film, diretto dal regista Marco Antonio Pani, celebra Delogu a undici anni dalla sua scomparsa e ripercorre la sua vita e i suoi percorsi professionali come accademico, storico, linguista e giornalista.
Ignazio Delogu, intellettuale a tutto tondo, è stato profondamente legato alla città di Carbonia, cui ha dedicato grande attenzione e contributi significativi.
La città di Carbonia, soprattutto degli anni Sessanta ed Ottanta, è stata infatti al centro di molte sue opere, con una vasta produzione di articoli, saggi, inchieste inerenti alle vicende storiche che l’hanno caratterizzata.
Alla presentazione del docufilm su Ignazio Delogu, dopo i saluti istituzionali dell’assessore di Roma Capitale Andrea Catarci, interverranno il regista Marco Antonio Pani, Antonangelo Casula, già sindaco della città di Carbonia, nonché referente dell’associazione “Amici della Miniera”, Franco Ippolito della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Marcia Scantlebury del Museo de la Memoria y Los Derechos Humanos, Ennio Vivaldi, ambasciatore della Repubblica del Cile in Italia, oltre alle testimonianze dei familiari.
Il dibattito sarà moderato da Antonella Melito, consigliera di Roma Capitale.

Anche a Iglesias Poste Italiane celebra la Pasqua con una colorata e animata cartolina filatelica e un annullo filatelico speciale.
In città i due prodotti filatelici sono disponibili, fino all’11 aprile, nell’ufficio postale con sportello filatelico di Iglesias Centro (Serra Perdosa), oltre che sul sito filatelia.poste.it
Con l’annullo filatelico speciale, oltre alla cartolina, si potranno timbrare le corrispondenze presentate allo sportello filatelico, presso il quale saranno disponibili i francobolli per l’affrancatura.
Una nuova occasione per i collezionisti o per chi vuole ricordare in modo originale una giornata speciale, un modo per sostenere il valore della scrittura e custodire nel tempo un ricordo della festività.
Poste Italiane vuole così sostenere, ancora una volta, il valore della scrittura scrivendo semplicemente una cartolina, un oggetto che può essere custodito nel tempo.

La Giunta regionale, su proposto dell’assessore dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, ha approvato la delibera per la destinazione di 12 milioni di euro, già stanziati dalla Regione, per l’attuazione di interventi di manutenzione e di riqualificazione delle caserme dei carabinieri su tutto il territorio regionale, nonché per la realizzazione di nuovi edifici o l’adeguamento di immobili da destinare ai presidi territoriali dell’Arma.

«La Regione dichiara il presidente Christian Solinasconferma gli impegni presi sugli investimenti a favore delle caserme dei carabinieri. L’Arma rappresenta un presidio fondamentale per la sicurezza pubblica sul nostro territorio. È doveroso, quindi, mettere in campo ogni iniziativa possibile che abbia l’obiettivo di sostenerne e rafforzarne la presenza nell’Isola. In questa direzione vanno i protocolli di intesa siglati tra la Regione e il Comando regionale dell’Arma a cui stiamo dando piena operatività.»

Complessivamente sono ventiquattro gli interventi indicati nel provvedimento di Giunta per altrettante caserme su tutto il territorio: Santa Maria la Palma, Foresta Burgos, Ortueri (dove è prevista la demolizione di un’ala dell’edificio già sede della scuola media e la realizzazione ex-novo del fabbricato da destinare all’Arma), Orani, Sindia, Lanusei, Bosa, Aidomaggiore, Bari Sardo, Gavoi, Sorso, Golfo Aranci, Viallanova Tulo, Nurri, Asuni, Galtellì, Orune, i Comandi provinciali di Nuoro, Carbonia, Jerzu e Isili, nonché le stazioni di Sinnai, Burcei e Villaputzu (per queste ultime tre è prevista la realizzazione di nuove sedi).

«Parliamo di opere di interesse regionaledichiara l’assessore Pierluigi Saiuper cui sono state stanziate risorse importanti che consentiranno la realizzazione di nuove strutture e l’efficientamento energetico e il recupero conservativo degli edifici già in uso ai carabinieri. Un giusto sostegno da parte della Regione al lavoro dell’Arma e dei tantissimi uomini e donne in servizio nell’Isola, punto di riferimento per le comunità del nostro territorio.»

Il comune di Carbonia ha concluso il concorso di progettazione denominato “Le nuove porte della Città resiliente e smart. Rigenerazione urbana e ambientale dei viali di accesso ai Centri di Fondazione del Distretto del Carbone”.

«Il concorso di progettazione prosegue nell’alveo del programma che nel 2011 valse per Carbonia il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa ed è volto a recuperare il patrimonio della città di fondazione con interventi sulle principali porte d’accesso alla città mineraria: la via Roma, ingresso in città dal Centro Intermodale e dalla Miniera; il “decumano” (Corso Amedeo di Savoia) che collega Cortoghiana alla viabilità principale a livello provinciale e regionale; il viale della Libertà che conduce nella centrale Piazza Santa Barbara a Bacu Abis, primissimo insediamento minerario del Distretto del carbone Sulcis. Risulta fondamentale mettere in campo soluzioni progettuali all’insegna della sostenibilità ambientale, della qualità ecologica dello spazio urbano, della riduzione dei consumi energetici e della minimizzazione delle emissioni climalteranti», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu.

«La proposta progettualeha detto l’assessore dell’Urbanistica Piero Porcumira a sviluppare l’idea di mobilità dolce e intelligente e di verde urbano come insieme di corridoi ecologici, valorizzando il significato storico e contemporaneo della città di fondazione e delle sue eccezionali qualità architettoniche e urbane e l’uso della memoria storica per favorire coesione sociale e una nuova e più avanzata identità.»

La Presidenza del Consiglio dei ministri aveva assegnato al comune di Carbonia 98.387,76 euro dal “Fondo per la Progettazione Territoriale” per dotarsi di un progetto di fattibilità tecnica ed economica coerente con le misure del PNRR e con i programmi di sviluppo e coesione, da candidare a finanziamento su fondi regionali, nazionali o europei. A luglio del 2022, l’Amministrazione comunale aveva dato mandato agli uffici di bandire un concorso di progettazione, da svolgersi in due gradi, per selezionare la migliore proposta progettuale, sulla base della qualità architettonica, per la rigenerazione urbana e ambientale dei viali di accesso ai centri di fondazione del “distretto del carbone”: via Roma, corso Amedeo di Savoia a Cortoghiana, viale della Libertà a Bacu Abis. Entro il termine stabilito dall’avviso pubblico, erano pervenute dieci proposte progettuali. Dopo un’attenta valutazione, la Commissione aveva ammesso al secondo grado le migliori cinque proposte.
Nelle sedute del 7 marzo e del 10 marzo 2023, la Commissione ha assegnato i punteggi e ha approvato la graduatoria finale, che ha visto classificarsi al primo posto la proposta degli architetti Simone Langiu, Lorenzo Ciccu, Nicola Melis, Alberto Oss Pegorar, Elisabetta Sanna e Roberta Serra. La proposta prima classificata può essere consultata al seguente link:
https://www.comune.carbonia.su.it/component/k2/item/5009-progetto-vincitore-del-concorso-di-progettazione
La proposta vincente andrà ora sviluppata fino al livello di fattibilità tecnica ed economica e potrà essere utilizzata dal Comune di Carbonia per la partecipazione a bandi di finanziamento PNRR, Next Generation EU, POR e FSC.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore dei Lavori pubblici, Manolo Mureddu: «Prosegue l’opera di progettazione della città in ottica futura, a partire dai suoi punti d’accesso e per mettere in correlazione l’area commerciale periferica con il centro urbano. Con la proposta progettuale risultata vincente dal concorso si potrà rifunzionalizzare la via Roma, implementandola in termini infrastrutturali e di miglioramento dei servizi. Con questo genere di attività mettiamo le basi per la Carbonia dei prossimi decenni».

«Sono, soprattutto, gli anziani e le persone più povere a rinunciare alle cure mediche, in particolare nel centro-nord Sardegna, dove prenotare una visita cardiologica, un’eco-cardiografia, una TAC o una risonanza, o qualsiasi altra visita specialistica o indagine diagnostica, viene rimandato a novembre, a dicembre o addirittura al 2024, a causa della mancanza di disponibilità nelle agende.»

Così Salvatore Sanna, presidente di Acli Salute, e Luciano Turini, rappresentante dell’associazione consumatori delle Acli Assoconfam che riportano i dati dello sportello salute delle Acli.

«La situazione è decisamente preoccupante aggiungono Salvatore Sanna e Luciano Turinie sono anche i genitori di bambini con patologie dello spettro autistico a segnalare come le visite con un neuropsichiatra infantile siano rinviate molto spesso al 2024, costringendo a costose visite private per ottenere i piani di trattamento. Tutto ciò avviene proprio mentre in tutta Italia si celebrava solo pochi giorni fa la Giornata Nazionale dell’Autismo, con il presidente Mattarella che visitava il locale PizzAut

«Segnaliamo ancora una volta che a soffrire in particolare è il centro-nord Sardegna, dove la difficile situazione di molti reparti ospedalieri, da Sassari ad Alghero ad Ozieri, è ampiamente conosciuta ma senza che si intravvedano segnali di miglioramentosottolineano Salvatore Sanna e Luciano Turini -. A questo si aggiunge il fatto che la disponibilità di strutture private convenzionate con la regione è molto limitata rispetto al Sud Sardegna, con una disponibilità pro-capite del 10% rispetto a Cagliari, Sulcis e al Medio Campidano. È del tutto evidente che se i tempi delle liste di attesa sono già inaccettabili nel Sud Sardegna, quelle del Centro Nord Sardegna sono fuori legge e anti Costituzionali. Gli 8 milioni di euro annunciati a settembre dello scorso anno dalla Regione per contrastare le liste di attesa avrebbero dovuto riequilibrare il divario territoriale più volte denunciato e che nello scorso anno è però rimasto senza soluzione. Nel 2021 erano stati distribuiti in maniera proporzionale alla popolazione circa 2 milioni di euro. Quest’anno invece dopo quattro mesi non si vede traccia della ridistribuzione e, dunque, chiediamo con forza alla Regione di fare in fretta e bene e di distribuirli rapidamente nel pubblico e nel privato convenzionato, in misura proporzionale alla popolazione, riequilibrando il gravissimo divario territoriale presente.»

«Colpisce, inoltre, leggere nelle statistiche pubblicate dalla Regione per dimostrare l’applicazione del piano nazionale contro le liste di attesa, l’irreale dato dei 10 giorni di attesa per la quasi totalità delle prestazioni sanitarie. La realtà, purtroppo, è ben diversa e viene mostrata chiaramente a chiunque si colleghi al CUP, ricevendo risposte con tempi di attesa di gran lunga superiori. Per cui, delle due l’una: o sono false le statistiche o il CUP non fissa gli appuntamenti come dovrebbe – concludono Salvatore Sanna e Luciano Turini -. In definitiva, noi pensiamo che si debba risolvere il problema delle liste di attesa in maniera strutturale, perché la salute non può essere distribuita sulla base della spesa storica. Ma se non si ha il coraggio di fare un’azione che dia risultati positivi nel medio lungo periodo, almeno si intervenga nell’immediato con le risorse disponibili. Ricordiamo che uno degli elementi che trattiene le persone nel proprio territorio e ne evita l’emigrazione all’interno o fuori dall’isola è la qualità e la quantità di offerta di servizi sanitari disponibili. Non si può denunciare lo spopolamento e la migrazione dei giovani senza assumersi la responsabilità su quello che si fa in sanità.»