24 December, 2025

“A due mesi di attesa dalla richiesta formale della Regione Sardegna fatta ai Ministri D’Urso e Picchetto e dalle ulteriori sollecitazioni informali, registriamo positivamente che sia arrivata la convocazione da parte del Ministro D’Urso per il tavolo urgente sulla Portovesme Srl. Attendiamo ora che dal confronto emergano strumenti concreti di sostegno a un territorio e a una comunità che hanno già pagato il durissimo prezzo delle crisi industriali. Sappiamo e abbiamo più volte rappresentato al governo nazionale le difficoltà e disparità in cui operano le aziende energivore della Sardegna rispetto a quelle delle altre regioni d’Italia. L’auspicio è che si arrivi con misure concrete all’ eliminazione delle differenze che penalizzano fortemente le nostre aziende determinando crisi insanabili. Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno.”

Lo hanno detto stamane gli assessori dell’Industria, del Lavoro e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu.

CLa maggioranza consiliare porta all’attenzione del Consiglio comunale di Sant’Antioco la “vertenza” della strada provinciale SP2, Portoscuso-Macchiareddu, con un ordine del giorno (primo firmatario il capogruppo Gianni Inguscio) che sarà discusso in occasione della prossima seduta e da cui scaturirà una deliberazione da proporre alle altre assemblee civiche del territorio, al fine di compattare l’ex provincia di Carbonia Iglesias sul tema della sicurezza stradale dei cittadini. 

«Con questo intendiamo mantenere alta l’attenzione sulla SP2, tornata tristemente alla ribalta dopo i tragici eventi dei giorni scorsi dicono il sindaco Ignazio Locci ed il capogruppo Gianni Inguscioed indurre gli enti di competenza da avviare le operazioni necessarie per svolgere i lavori di messa in sicurezza dell’arteria, specie nel tratto Carbonia Villamassargia, per i quali eventuali ritardi non sono più accettabili: è ora di darsi da fare una volta per tutte. Così come è non più rimandabile la classificazione dell’arteria da provinciale a statale, affinché transiti sotto l’egida dell’Anas. E per questo ci aspettiamo l’interessamento concreto e immediato dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici.»

I due incidenti stradali verificatisi in 15 giorni che hanno provocato la morte di tre giovani, ancora una volta pongono l’accento sulla necessità che nel tratto Villamassargia-Carbonia venga posizionato il guardrail e, più in generale, si ripristini la segnaletica orizzontale e si metta mano al manto stradale, disastrato in più punti e ragione di scarsa sicurezza.

Alla luce di quanto accaduto e delle conclamate difficoltà di risorse sia economiche che umane della Provincia del Sud Sardegna (che ha competenza sull’arteria) denunciate a mezzo stampa anche dallo stesso Commissario straordinario dell’ente intermedio, con l’ordine del giorno il Consiglio comunale di Sant’Antioco si rivolge direttamente alla Regione Sardegna, chiedendo di avviare l’iter necessario per classificare la SP 2 quale arteria statale, quindi sotto il controllo e la competenza dell’Anas e di valutare, nell’immediato, pur nel rispetto di ruoli e competenze, di stanziare le risorse necessarie affinché vengano immediatamente messi in cantiere gli interventi per innalzare, in maniera strutturale e duratura, i livelli di sicurezza della strada.

«Abbiamo già sollevato il problema, ancora prima di questi ultimi tragici incidenti stradali, in seno alla Regione Sardegnaconclude il sindaco Ignazio Loccimi auguro che questa sia la volta buona per intervenire nell’immediato, senza se e senza ma.»

La Giunta regionale ha bocciato per la seconda volta l’atto aziendale adottato dalla Asl 7, con la delibera di Giunta n° 6/13 del 24 febbraio 2023.

L’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale ha rilevato che nella nuova formulazione dell’atto aziendale è inserita una SS struttura semplice denominata “parto analgesia” con sede Sirai/CTO e viene precisato, con riferimento al Dipartimento area chirurgica, che “il modello di riorganizzazione verrà concordato con l’Assessorato alla Sanità”. In considerazione del fatto che l’organizzazione e l’allocazione delle strutture è di esclusiva competenza del Direttore generale dell’azienda che esercita le sue prerogative con la redazione dell’atto aziendale che è soggetto all’esame della Giunta regionale e dalla cui valutazione può discendere la revoca del Direttore medesimo non è accoglibile una siffatta formulazione che di fatto determina l’incompletezza del documento. Tale valutazione è valida anche per la SC “Ostetricia e ginecologia” dove l’atto aziendale prevede la pianificazione dell'”eventuale trasferimento” dal PO CTO al PO SIRAI. Alla luce di quanto rappresentato l’organizzazione prospettata nell’atto aziendale appare indefinita e, pertanto, non è possibile dichiararne la conformità agli indirizzi regionali.

L’assessore della Sanità ha suggerito di rimuovere le criticità di seguito riportate:

1. non è stata prevista una SC Servizio Acquisti nonostante l’atto aziendale attribuisca alla relativa SSD importanti e complesse competenze che giustificherebbero la qualificazione della struttura come complessa. Le funzioni attribuite sono, infatti, qualitativamente e quantitativamente gravose in quanto comprendono le seguenti aree di macro attività: svolgimento gare aggregate laddove richiesto (tale competenza appare peraltro improbabile alla luce delle funzioni di ARES); espletamento delle procedure di gara per le acquisizioni di beni, servizi sanitari e non sanitari e attrezzature non compresi nella programmazione interaziendale, compresi gli acquisti in economia, nel rispetto degli indirizzi regionali e degli accordi intercorsi con ARES Sardegna; competenza nella fase di verifica, stipulazione e registrazione dei contratti (tale funzione, nella cessata ASL n. 7 di Carbonia, era di competenza del Servizio Affari generali); gestione dei contratti, controllo e liquidazione delle forniture (tali funzioni, nella cessata ASL n. 7 di Carbonia, erano ripartite tra i singoli servizi utilizzatori);

2. non è stata indicata, nella declaratoria delle funzioni della SSD competente in materia di acquisti, la soglia prevista nella L.R. n. 24/2020 e nella Delib. G.R. n. 30/73 del 30.9.2022;

3. l’atto aziendale non contiene alcun riferimento alla competenza concorrente di ARES su molteplici e rilevanti tematiche dell’Area Legale e pertanto, attribuisce erroneamente le stesse alla competenza esclusiva dell’ASL n. 7 del Sulcis. In particolare andrebbero meglio definiti i limitati compiti che l’Azienda dovrebbe svolgere che possono riguardare esclusivamente il patrocinio legale e che dovrebbero essere incardinati direttamente nello staff della Direzione;

4. tra le funzioni dalla Servizio Affari Generali e Legali è compresa una funzione di “Supporto, Gestione e coordinamento delle attività amministrative delle funzioni di Staff” e di “Supporto alle Attività amministrative di competenza della funzione del Medico Competente”, non risulta tuttavia chiaro in che cosa consistono i summenzionati “coordinamento” e “supporto” né risultano conseguentemente definiti gli ambiti dei compiti e delle responsabilità sottesi a tali funzioni;

5. in modo particolare, desta perplessità che il Servizio Affari Generali, e quindi un dirigente amministrativo, debba svolgere le funzioni “amministrative” per conto di altri servizi / strutture;

6. è stata ribadita la competenza dell’Ufficio legale in materia di applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie in materia di igiene alimenti, sanità pubblica e veterinaria;

7. la riformulazione dei compiti della SC “Qualità, Appropriatezza, Data Management e HTA” ha di fatto evidenziato come le attività in essa contenute non paiono essere di tale dimensione da richiedere l’attivazione di una struttura complessa;

8. nel macroprocesso “Gestione delle risorse umane” viene precisato, contrariamente alle indicazioni di cui alla succitata delib. G.R. n. 40/39, che la struttura è anche preposta alla gestione giuridica del personale della medicina convenzionata, non sono chiare pertanto le attività che l’Azienda intende porre in essere alla luce del fatto che tale competenza è posta in capo ad ARES.

L’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale ha proposto, ai sensi dell’art. 16, comma 2, della L.R. n. 24/2020, di dichiarare l’atto aziendale non conforme e di richiedere alla ASL n. 7 del Sulcis la definizione di un’organizzazione che tenga conto di quanto illustrato in premessa.

La Giunta regionale, udita la proposta dell’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, visto il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Sanità sulla proposta in esame ha deliberato «di richiedere all’Azienda socio-sanitaria locale (ASL) n. 7 del Sulcis, rilevata la non conformità dell’atto aziendale, ai sensi dell’art. 16, comma 2, della L.R. n. 24/2020, la definizione di un’organizzazione che tenga conto di quanto illustrato in premessa». 

Il Consiglio comunale di Carloforte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere Pierangelo Froldi di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Portovesme srl in lotta per i loro posti di lavoro e per la sopravvivenza di tutto il Sulcis Iglesiente.
Il testo integrale.
«Il Consiglio Comunale di Carloforte esprime la sua totale solidarietà e vicinanza ai quattro lavoratori della Portovesme srl che da questa mattina si trovano sulla ciminiera dell’impianto Kss, a 100 metri di altezza e con loro a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’impianto e delle società in appalto.
Il Consiglio esprime grande preoccupazione per quanto sta interessando la fabbrica, la cui fermata di quasi tutti gli impianti, colpiti dalla crisi energetica e dal rincaro del costo dell’energia, mette a rischio 1300 buste paga.
Il Consiglio Comunale di Carloforte invita il Ministro Adolfo Urso, titolare dell’ex “Ministero dello Sviluppo Economico”, oggi “delle Imprese e del Made in Italy”, a concedere urgentemente un incontro con tutti gli interlocutori nazionali per ricercare una soluzione immediata sul fronte energia. Tutti partecipanti allo stesso tavolo.
Il Consiglio Comunale chiede alla Regione Autonoma della Sardegna di dare corpo agli intendimenti del Just Transition Fund che dedica al Sulcis-Iglesiente ingenti risorse, coinvolgendo le amministrazioni del territorio e le parti sociali.
Il Consiglio chiede al Governo di implementare al più presto una Strategia Energetica Nazionale, che consenta di rafforzare i margini di autonomia energetica del Paese.»

Sostegno e solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza della Portovesme Srl e delle loro famiglie sono stati espressi questo pomeriggio dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.
«Il Consiglio regionale vigilerà affinché vengano date risposte immediate e certe ai lavoratori diretti e indiretti dell’azienda.»
Per il presidente Michele Pais non c’è tempo da perdere: «Sappiamo che da parte del Governo nazionale c’è il massimo impegno per trovare soluzioni concrete per la Portovesme Srl e confidiamo sulla ripresa della produzione e sulla salvaguardia dei livelli occupativi. Attendiamo con fiducia l’incontro fissato, per venerdì 3 marzo a Roma, dal ministro del MIMIT Adolfo Urso. Un tavolo importante, che vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Sardegna, delle istituzioni locali, dell’Azienda e delle parti sociali, che potrebbe dare risposte positive a una vertenza che coinvolge l’economia dell’intera Sardegna».

La prima sezione della Corte Federale d’Appello della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha esaminato il reclamo proposto dalla Procura Federale Interregionale per la decisione del Tribunale Federale Territoriale presso il Comitato Regionale Sardegna pubblicata con il comunicato ufficiale n. 75 dello scorso 20 gennaio 2023, con la quale aveva deliberato di prosciogliere il presidente della A.S.D. Carbonia,. Stefano Canu, dalle accuse contestate circa l’invio al Comitato Regionale Sardegna della L.N.D. di un organigramma per la stagione sportiva 2022-2023 recante l’indicazione del signor Gianni Mannai quale dirigente tesserato, omettendo di verificare che la firma apposta in corrispondenza del nominativo fosse stata effettivamente da lui sottoscritta (tale firma, secondo la Procura, risulta essere non veridica).

La controversia è stata discussa, con intervento di entrambe le parti, all’udienza del 21 febbraio 2023.

La Corte Federale d’Appello ha accertato che il reclamo è fondato ed ha concluso che il signor Gianni Mannai è stato illegittimamente inserito fra i dirigenti della Società, in tal modo accollandogli responsabilità che egli non aveva accettato e nemmeno può essere dato rilievo all’errore compiuto dagli organi federali che non hanno provveduto a cancellare il suo nominativo dall’elenco dei dirigenti della ASD Carbonia, una volta raggiunto il convincimento circa la non genuinità della firma.

La Corte Federale d’Appello ha concluso che «la scorrettezza del comportamento dei resistenti risulta quindi dimostrata» e, in conclusione, «il reclamo deve essere accolto, accogliendo le richieste della Procura Federale, rilevando come le sanzioni appaiono adeguate in relazione alla fattispecie e al comportamento gravemente negligente imputato agli incolpati».

La Corte Federale d’Appello infine, ha irrogato la sanzione dell’inibizione di sei mesi al presidente Stefano Canu e 800 euro di ammenda all’A.S.D. Carbonia Calcio.

Giampaolo Cirronis

Sulla vertenza della Portovesme srl, i capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale hanno diffuso questa sera il seguente comunicato congiunto.

«Come Consiglio regionale abbiamo l’obbligo di chiedere l’impegno di tutte le istituzioni affinché si concretizzino risposte verso i lavoratori della Portovesme s.r.l. diretti e indiretti. Il Consiglio regionale sta facendo tutto quanto in suo potere affinché venga garantita la ripresa della produzione e siano salvaguardati tutti i posti di lavoro. Occorre l’impegno del governo, occorre un impegno serio da parte dell’azienda per la salvaguardia dei posti di lavoro di tutti i lavoratori diretti e indiretti e che venga chiesta la ripartenza immediata degli impianti e il reinserimento di tutti i lavoratori. Accogliamo con soddisfazione la convocazione del tavolo da parte del ministro del MIMIT, Adolfo Urso,  per venerdì 3 marzo; il tavolo vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Sardegna, delle istituzioni locali, dell’Azienda e delle parti sociali. Da parte nostra non mancherà mai l’impegno per la vertenza, il sostegno e la solidarietà verso tutti i lavoratori coinvolti e le loro famiglie.»

«Di fronte al gesto di protesta dei lavoratori della Portovesme Srl, che da questa notte sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss, la politica non può rimanere indifferente. Troppe volte negli ultimi mesi sono state lasciate cadere le iniziative rivolte all’abbattimento del costo dell’energia e al salvataggio degli impianti di Portovesme e San Gavino, la cui chiusura avrebbe conseguenze catastrofiche su un territorio già duramente colpito dalla crisi economica e dalla disoccupazione. Nella giornata di oggi scadono i termini del verbale sottoscritto lo scorso mese di gennaio, e fino ad ora non è stato prodotto nessun provvedimento  per calmierare il prezzo dell’energia e garantire la continuità produttiva. In questo modo, prende corpo il ricorso alla cassa integrazione di 1500 lavoratori, oltre al licenziamento di 62 interinali di Portovesme e San Gavino.»

Interviene così sulla crisi alla Portovesme srl Daniele Reginali, presidente del Consiglio comunale di Iglesias.

«Di fronte a questa situazione gravissima ed inaccettabile il mondo del lavoro chiede risposte che la politica, e in particolare le Istituzioni regionali, non sono riuscite a fornire, a causa di un immobilismo che mette a rischio l’intero polo industriale e la sua intera filiera produttiva – aggiunge Daniele Reginali -. Mentre la maggioranza in Regione è paralizzata dalle sue stesse contraddizioni, i lavoratori sono costretti a mettere in atto un gesto eclatante di protesta, e la mobilitazione è destinata a crescere nei prossimi giorni, a testimonianza della distanza che cresce tra il palazzo e chi vive la crisi economica sulle proprie spalle.

«Occorre intervenire in maniera immediata e decisa, con provvedimenti adeguati  per difendere il  lavoro, sia quello diretto che l’indotto, limitare il ricorso agli ammortizzatori sociali e salvaguardare l’attività del polo industriale e dei suoi programmi di rilancio, che in questo modo sono sempre più a rischioconclude Daniele Reginali -. Siamo al fianco dei lavoratori e della loro mobilitazione, uniti insieme alle parti sociali per chiedere un intervento concreto e tempestivo. Non è più il tempo delle parole, occorre mettere in campo tutte le misure necessarie a salvaguardare il settore industriale e soprattutto i posti di lavoro.»

 

Sono 147 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna, su 1.841 tamponi eseguiti, 24 diagnosticati da molecolare, 123 da antigenico, nessun decesso.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 9 (+1).

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati in area medica, 144.

Sono 3.328 le persone in isolamento domiciliare (-137).

 

In occasione della giornata contro il bullismo, Iglesias ospiterà Luigi Busà, campione olimpico di Karate a Tokio 2020, in un appuntamento a cura dell’assessorato delle Politiche Sociali e Giovanili.

La sua storia ed il suo libro saranno i protagonisti della mattina di mercoledì 1° marzo, appuntamento dedicato alla promozione dello sport come strumento educativo e di riscatto sociale.

Il programma della giornata:
– Alle ore 10.00 presso la Sala Blu del Centro Culturale l’incontro con i ragazzi delle scuole e con le famiglie.
– Alle ore 12.00 sempre al Centro Culturale la presentazione del libro “La forza e il controllo” di Luigi Busà.
A seguire un momento dedicato alle foto e agli autografi.