23 December, 2025

«Il presidente Solinas informa i cittadini sardi che è stato a Roma dal ministro dello Sviluppo economico Urso comunicando di aver presentato le esigenze della Sardegna, in particolare delle aziende energivore del Sulcis e di Portovesme in particolare, ma con quali risultati?»

E’ duro il giudizio del presidente del gruppo consiliare del PD, Gianfranco Ganau.

«Il presidente della Regione rappresenta i sardi e non va da un ministro in visita di cortesia, si siede ad un tavolo con istanze precise e pretende risposte che, a tutta evidenza, non ci sono – aggiunge Gianfranco Ganau -. Noi da parte nostra abbiamo segnalato che c’è un trattamento disuguale tra la Sardegna e il resto d’Italia perché nella legge di bilancio 2023 alle aziende energivore che utilizzano gas metano viene concesso un credito d’imposta e alle imprese e famiglie collegate alla rete nazionale del metano viene garantito lo sconto IVA dal 22 al 5%. Sono tutti provvedimenti che escludono la Sardegna con un costo per le famiglie di circa 100 milioni nel 1 trimestre 2023 e per i quali pensiamo che la Regione debba impugnare la legge di bilancio dello Stato, senza timori reverenziali, altro che visite di cortesia. A meno che queste non servono per ottenere quanto dovuto senza impugnare la legge.»

«Il presidente Solinas dica quali sono gli argomenti concreti trattati, se si sia parlato di autonomia energetica della Sardegna, della rete regionale del metano da includere in quella nazionale, del cavo di Terna che sottopone la Sardegna ad una nuova servitù, della restituzione alla Sardegna delle dighe in mano a Enel, della costruzione di un contratto di sistema per le aziende energivore del Sulcis estendendo quello esistente con Enel ma per una sola azienda, del futuro delle centrali a carbone escluse dai finanziamenti per la riconversione a metano, del blocco del progetto di riconversione di Fiumesanto o dello sviluppo di un sito per l’idrogeno o del blocco del parco eolico autorizzato nel territorio candidato a ospitare l’Einstein Telescope conclude Gianfranco Ganau -. L’agenda sarebbe molto lunga, anche oltre questi punti, e il compito di un presidente di Regione non è quello di visitare i ministri nelle loro sedi ma di convocarli in Sardegna, in base ad un’agenda precisa che, evidentemente, o non c’è o non è stata neanche presa in considerazione.»

«Apprendiamo dell’incontro del presidente della Regione Christian Solinas con il ministro Adolfo Urso per affrontare le tematiche relative alla questione energetica da cui dipende il futuro dello stabilimento Portovesme srl. Non possiamo che guardare positivamente all’avvio di quel percorso e cambio di tendenza che, da tempo, chiedevamo. Naturalmente, a questo punto, è necessario capire come si sviluppano le diverse fasi e quindi quali saranno le questioni relative a richieste ed offerte.»

Lo scrive in una nota Emanuele Madeddu, segretario della Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale.

«Non possiamo dimenticare aggiunge Emanuele Madedduche ad oggi la fermata di importanti reparti portano allo stop dell’80% della fabbrica; serve sin da subito invertire questa tendenza, il fattore tempo appare centrale.»

«Ora, alla luce di questo passo avanti che segna un’accelerazione rispetto al passato, attendiamo una convocazione per un approfondimento e poter esprimere un giudizio compiuto nel meritoconclude Emanuele Madeddu -. L’attenzione resterà comunque alta perché alla questione energetica è legato lo sviluppo del territorio e anche quella che viene definita la fase legata all’economia industriale del futuro di cui il polo industriale del Sulcis e Medio Campidano, per la sua storia, per le sue competenze e l’alto valore professionale maturato nel corso degli anni, è un punto di riferimento.»

«Massimo sostegno ai lavoratori metalmeccanici operanti dentro gli stabilimenti industriali ENEL e della Portovesme SRL, che questa mattina hanno promosso un blocco stradale per protestare contro la situazione di grave incertezza che pesa sul proprio futuro lavorativo. Questi lavoratori sono, notoriamente, l’anello debole della catena nel contesto industriale di Portovesme: in questi giorni, dalla programmata chiusura della Centrale Enel senza alcuna seria prospettiva di conversione produttiva, alla paventata chiusura della “Portovesme SRL” per i rincari energetici e una possibile ristrutturazione le cui conseguenze ricadranno proprio sulle maestranze degli appalti, la loro condizione occupazionale è messa in grave discussione.»

Lo scrive in una nota diffusa alcuni minuti fa, il consigliere regionale Fabio Usai.

«E’ necessario un maggiore sforzo di tutti i soggetti istituzionali, sociali e finanche imprenditoriali, per tutelarli nel contesto delle vertenze esistenti e, contestualmente, costruire le condizioni affinché in prospettiva a ogni chiusura o ristrutturazione di realtà produttive possano corrispondere serie opportunità di ricollocazione negli ambiti di sviluppo economico attualmente offerti su scala territoriale dal PNRR e del JTF – aggiunge Fabio Usai -. Senza escludere interventi diretti del settore pubblico a partire dal contesto regionale. In tal senso, oltre all’impegno già ampiamente profuso nelle settimane e mesi scorsi per facilitare la promozione di tavoli di confronto, ovvero per la risoluzione dei sopracitati problemi, sono a disposizione per sostenere e promuovere in ogni sede di mia competenza ogni iniziativa utile a rappresentare e tutelare gli interessi e le ragioni di questi lavoratori e delle relative famiglie. Nel frattempo, però, è auspicabile che le dirigenze delle realtà produttive operanti nel Polo Industriale di Portovesme, nella fattispecie ENEL e “Portovesme SRL”, cambino atteggiamento e dimostrino maggiore responsabilitàconclude Fabio Usai -. Poiché dopo decenni di proficua attività produttiva nel territorio, di contestuale consumo e inquinamento dello stesso, non sarebbe sbagliato restituire una parte dei tanti profitti conseguiti.»

Dopo il rinvio a causa del lutto che ha colpito nei giorni scorsi la comunità di Barbusi, si svolgerà sabato 21 gennaio 2023, alle ore 18.30, presso la piazzetta antistante la Chiesa, il “3° Falò di Sant’Antonio Abate”, un’iniziativa organizzata dal Comitato spontaneo Falò di Sant’Antonio di Barbusi, in collaborazione con la Parrocchia Beata Vergine delle Grazie ed il comune di Carbonia.

«L’evento, giunto alla terza edizione, rappresenta un importante momento di partecipazione e condivisione per la comunità di Barbusi nel ricordo di Sant’Antonio, protettore degli animali domestici, in cui onore verrà acceso un grande fuoco, alla presenza di musica, balli e folklore», ha commentato il sindaco Pietro Morittu.

Nella mitologia sarda, Sant’Antonio Abate rubò il fuoco ai demoni con un bastone di ferula, dopo essere entrato nell’inferno per recuperare il suo maialino.

Il programma dell’iniziativa è articolato nel seguente modo:

  • Alle ore 18.30 si svolgerà la benedizione ed accensione del falò e la benedizione degli animali;
  • A seguire un momento di fraternità con l’intrattenimento per bambini a cura della Pro Loco di Carbonia e la partecipazione del gruppo Folk “Is Messaius” Barbusi.

Per consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, sabato 21 gennaio, dalle ore 17.00 alle ore 23.30, il comandante della Polizia locale del comune di Carbonia, Andrea Usai, ha disposto la chiusura temporanea del traffico veicolare nella via Santa Maria delle Grazie, nel tratto compreso tra via Madre Teresa di Calcutta e la via San Simone.

«Siamo alla ricerca di personale navigante di Coperta, Macchina, Camera e Cucina, per tutte le qualifiche. Per imbarcare è necessario essere in possesso del libretto di navigazione e dei corsi STCW. Senza questi requisiti, la candidatura sarà comunque valutata e, in caso di accettazione, aiuteremo i candidati ad effettuare le pratiche necessarie in modo semplice e veloce.»

La Compagnia Corsica Sardinia Ferries ricerca fino a 500 risorse da impiegare a bordo delle navi della flotta.
Ecco tutte le informazioni sui posti di lavoro offerti da Corsica Sardinia Ferries e come candidarsi:
I profili ricercati sono diversi, per le aree coperta, macchina, camera e cucina.
Figure ricercate. Le opportunità di lavoro sulle navi del Gruppo sono rivolte, in particolare, ai seguenti profili:
– Ufficiali e Sottufficiali di macchina e di coperta;
– Personale addetto alle cabine;
– Personale Sala/Bar/Casse;
– Personale di Cucina;
– Receptionist/Hostess;
– Medici di bordo
Requisiti. I candidati devono essere in possesso del libretto di navigazione e dei corsi STCW. Per gli Addetti Sala/Bar si richiedono anche la conoscenza della lingua francese e, preferibilmente, un diploma ad indirizzo alberghiero. Per la posizione di Receptionist/Hostess si ricerca personale in possesso di un’ottima conoscenza del francese.
Condizioni di lavoro. Generalmente, le assunzioni Corsica Sardinia Ferries avvengono mediante contratti di lavoro a tempo determinato, per lo più di durata da 70 a 90 giorni, oppure per un mese, eventualmente prorogabile.

La Compagnia. Corsica Sardinia Ferries è una compagnia di navigazione, fondata nel 1968, che gestisce una flotta di 13 navi e si occupa direttamente di tutti i servizi all’utenza: dall’imbarco, all’accoglienza, al servizio di catering a bordo. La Compagnia serve tutto l’anno Corsica e Sardegna, dalla primavera all’autunno le Baleari e in estate l’Isola d’Elba. Tutte le attività di Corsica Sardinia Ferries sono certificate ISO 9001.
Candidature. Gli interessati possono candidarsi inviando il CV tramite il sito www.corsica-ferries.it, alla rubrica ‘Lavora con noi’ www.corsica-ferries.it/lavoro .

Il futuro dei lavoratori ed il rilancio del Parco Geominerario, sono stati al centro della riunione che si è svolta questa mattina, in videoconferenza, tra l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, ed i rappresentanti di Aspal, in qualità di soggetto gestore delle attività da realizzare nelle aree del Parco, e degli Enti ricompresi nel Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna.

«La volontà della Regione è lo sviluppo del territorio e la riqualificazione del Parco ha affermato l’assessore del Lavoro, Ada Lai -. Il nostro obiettivo è la messa in sicurezza dei lavoratori. Gli interventi futuri saranno possibili solo con il coinvolgimento di tutti gli Enti ricompresi nel Parco. Stiamo operando per valutare un’eventuale stabilizzazione dei lavoratori all’interno delle amministrazioni coinvolte, tenendo conto che per i prossimi tre anni le risorse finanziarie sono sufficienti per salvaguardare l’occupazione.»

«I prossimi interventi sono finalizzati al mantenimento dei livelli occupazionali sottolinea la direttrice dell’Aspal, Maika Aversanoe potranno riguardare prestazioni connesse a quelle originarie e necessarie per ragioni sopravvenute. Gli uffici dell’Aspal procederanno in stretta collaborazione con gli Enti già coinvolti nel progetto.»

Sono 162 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna, su 1.389 tamponi eseguiti, 23 diagnosticati da molecolare, 139 da antigenico.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 7 (-1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 100 (-1).

Sono 4.084 le persone isolamento domiciliare (-149).

Si registra il decesso di 3 persone: un uomo di 64 anni e una donna di 95, residenti nella provincia di Oristano; una donna di 91 anni, residente nella provincia di Sassari.

Un narratore, l’attore e regista Alessandro Anderloni, e due musicisti, Mauro Palmas al liuto cantabile ed Alessandro Foresti all’organo: sono i protagonisti della “Cantata di Paradiso”, lo spettacolo poetico-musicale tratto dalla terza cantica della Divina Commedia di Dante, in scena mercoledì 25 gennaio ad Iglesias, nella giusta cornice della Cattedrale di Santa Chiara, con inizio alle 19.30 ed ingresso gratuito.

Prodotto dall’associazione culturale sarda Elenaledda Vox con la veneta Le Falìe, il lavoro ha debuttato due anni fa segnando una nuova tappa lungo il sentiero già tracciato da Alessandro Anderloni e Mauro Palmas con il loro collaudato recital “Divino Cammino”, un percorso attraverso la Commedia dantesca. Come in quel precedente, anche la “Cantata di Paradiso” si presenta come un dialogo di parole e musica in cui le une e l’altra ci parlano a livelli di comprensione diversi: il pensiero e l’anima, la razionalità e il cuore; una narrazione da cui scaturisce un’emozione profonda e pacata, un coinvolgimento in cui alla comprensione letterale del testo di Dante si sostituisce un’adesione fiduciosa a ciò che «significar per verba non si poria», perché non è possibile dire con parole umane ciò che è sovrumano.

Il Paradiso di Dante è un regno di luce e suono al quale il Poeta ascende con Beatrice fino a giungere alla Candida Rosa dei beati ed alla visione di Dio. In questo viaggio la musica lo accompagna, lo inebria, lo trasumana. Impegnato da oltre vent’anni in spettacoli e progetti intorno a Dante, Alessandro Anderloni dà voce alla musica del grande poema interpretando a memoria alcuni canti del Paradiso; lo affiancano in scena Mauro Palmas con il suo liuto cantabile, strumento antico, dal suono dolcissimo ed evocativo, a suggerire l’arpeggio di giga a cui Dante paragona la musica del Paradiso nel canto XIV ed Alessandro Foresti a far risuonare con l’organo la molteplice sonorità di quella grande “sinfonia” che è la terza cantica della Divina Commedia.


 

Un “gruppo di lavoratori” metalmeccanici operanti alla Portovesme srl e alla Centrale Enel Grazia Deledda stamane, dalle 5.00, hanno messo in atto un blocco stradale – nel rispetto delle norme in vigore – negli incroci che portano ai due stabilimenti. Chiedono a gran voce che politica e istituzioni diano al più presto risposte sul loro futuro occupazionale. Sul futuro delle loro famiglie, sul futuro di questo territorio. Vengono da un anno di cassa integrazione, da un anno un cui hanno rincorso le istituzioni per il pagamento delle indennità di cassa, sperando che il loro telefono squilli per poter fare qualche giornata in più di lavoro.

«Il blocco spontaneo dei lavoratori, dimostra la situazione esplosiva che si vive nel polo industriale di Portovesme le Istituzioni diano risposte concrete. La gravissima precarietà che si sta vivendo nella centrale dell’Enel ed alla Portovesme srl, è inevitabilmente sfociata in un’iniziativa spontanea organizzata dai lavoratori degli appalti, che hanno deciso di bloccare le strade sin dalle 5.00 del mattino, per chiedere delle risposte immediate alla grave situazione che stanno vivendo.»

Lo scrivono, in una nota, le segreterie sindacali dei metalmeccanici, FIOM, FSL e UILM.

«La centrale dell’Enel chiuderà nel 2025 e le previsioni di riqualificazione che si stanno prospettando risultano improntate ad aumentare la precarietà dei lavoratori, in particolare di quelli degli appaltiaggiungono -. Per la Portovesme srl, si è in attesa di imminenti notizie dall’incontro tra il Presidente della regione ed il ministro Urso, intanto la Portovesme ha dichiarato la fermata di gran parte degli impianti il 31/01/2023. In quella data, moltissimi lavoratori rischieranno di rimanere senza occupazione, con l’ulteriore rischio di non avere neanche la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. FIOM-FSM-UILM hanno condiviso in pieno l’iniziativa messa in campo affiancando e sostenendo la protesta. Ritengono del tutto insufficienti le riqualificazione dei lavoratori che si stanno ipotizzando, basate solo sul rilancio delle rinnovabili, con possibili ipotetiche assunzioni senza garanzia di stabilità. Emerge una mancanza di progetti concreti a cui occorre porre rimedio subito, in modo da creare possibili alternative alla chiusura delle fabbriche.»

«L’iniziativa odiernaconcludono le segreterie FIOM, FSM e UILMconferma la gravità della situazione in cui si trova l’intero polo industriale di Portovesme, ai quali si aggiungono i tanti lavoratori in mobilità, attualmente privi di qualsiasi tipo di sostegno economico e ai quali deve essere data un’immediata risposta in attesa della auspicata ripresa produttiva della filiera di alluminio. FIOM-FSM e UILM rimangono in attesa di convocazioni immediate e non escludono ulteriori iniziative per sostenere le vertenze in campo.»

Stamane, presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Maria Angioy di via Costituente a Carbonia, si è svolto l’evento “Disabile per un giorno…to be continued”, un’importante occasione di incontro e condivisione per discutere di una città più fruibile e per riflettere sui disagi che quotidianamente vivono le  persone con disabilità, che sovente si trovano davanti a loro barriere architettoniche  che possono costituire impedimenti alla mobilità, cui si aggiungono anche barriere culturali ostative ad un’effettiva inclusività.

L’iniziativa, organizzata dall’associazione N.A.B.A. con il patrocinio dell’UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione Territoriale Cagliari e del comune di Carbonia, ha rappresentato il secondo momento di incontro dopo quello tenutosi il 3 Dicembre 2022, quando fu organizzata nella nostra città una passeggiata “bendata” finalizzata alla sensibilizzazione delle persone dotate di normali abilità motorie e sensoriali sul tema delle barriere architettoniche e sociali che si frappongono allo svolgimento delle ordinarie attività di vita quotidiana per le persone non vedenti.

All’evento – cui non ha potuto prendere parte il sindaco Pietro Morittu per improrogabili impegni istituzionali in Regione – erano presenti per l’Amministrazione comunale gli assessori degli Affari Generali Katia Puddu, dei Servizi Sociali Roberto Gibillini e della Pubblica Istruzione Antonietta Melas.

A margine dell’incontro, l’associazione N.A.B.A. ha omaggiato l’Amministrazione comunale con una mappa della città in braille fruibile dalle persone non vedenti. Un piccolo ma significativo gesto che va nella direzione auspicata, quella di una città sempre più inclusiva e a misura di disabile. Al direttivo ed ai soci del gruppo N.A.B.A. è arrivata la gratitudine del sindaco Pietro Morittu e dell’intera Amministrazione comunale per l’impegno costante dimostrato dall’associazione a favore dell’inclusione sociale e della socializzazione delle persone diversamente abili.