22 December, 2025

L’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha chiesto un incontro urgente al neo ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Matteo Salvini, un incontro urgente per fare il punto sullo stato dell’infrastruttura energetica e industriale regionale, e trovare le soluzioni più adatte a risolvere le criticità dell’area di crisi complessa di Portovesme.

“Nel congratularmi per il Suo nuovo incaricocomunica l’assessore in una letterale scrivo per richiamare la Sua attenzione nei confronti della questione infrastrutturale energetica e industriale della Sardegna. Nello specifico il riferimento è rivolto all’infrastruttura energetica che si sarebbe dovuta realizzare a seguito della sigla del patto per la Sardegna e che, invece, è stata bloccata dalla nuova configurazione energetica scelta unilateralmente dal precedente governo, motivazione per la quale la Regione Sardegna ha impugnato il Decreto Energia emanato da Mario Draghi. Tale ultimo decreto contiene al suo interno opere cantierabili e urgenti da realizzarsi nello spazio portuale di Portovesme, area del Sulcis fortemente compromessa dalle crisi industriali e che trova l’amministrazione locale contraria.”

L’assessore dell’industria sottolinea l’urgenza dell’incontro con il ministro Matteo Salvini al fine di poter garantire al territorio regionale e alla Comunità Sarda gli elementi infrastrutturali necessari allo sviluppo e alla ripartenza.

“La questione conclude Anita Piliè particolarmente urgente e coinvolge non solo lo sviluppo futuro, ma attualmente diverse migliaia di lavoratori.”

Ieri i carabinieri della Stazione di Pula, su ordine della centrale operativa del Comando Provinciale di Cagliari, sono intervenuti su un terreno agricolo di Capoterra, dove hanno sorpreso un ottantenne pensionato del luogo, incensurato, mentre si accingeva a lasciare il terreno di proprietà di una settantasettenne anche lei del luogo, alla guida della propria autovettura Renault Twingo, che trainava un piccolo carrello carico di un quintale circa di legna di olivastro, illecitamente tagliata poco prima su quel fondo agricolo. I militari hanno denunciato a piede libero l’uomo per furto aggravato.

Sono 690 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 3.545 tamponi eseguiti, 17 diagnosticati da molecolare, 673 da antigenico, nessun decesso.

E’ rimasto invariato sia il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 9, sia quello dei pazienti ricoverati in area medica, 87.

Sono 8.490 le persone in isolamento domiciliare (+232).

Cagliari domani festeggia i 100 anni di Ida Cosa, l’infermiera originaria di Giba che nel ’43 si salvò da un bombardamento mentre era al lavoro e che, orfana della mamma, crebbe 4 fratelli.

Nata a Giba nell’autunno del 1922, da Antonio, anche lui del piccolo comune sulcitano, e Delfina Marroccu di Santadi, la prossima neo centenaria a 12 anni perse la mamma; a causa di questa tragedia, insieme al padre operaio nel comune sulcitano, ebbe il compito di far crescere due fratelli e due sorelle più piccoli di lei. Riuscì anche a studiare ma ben presto dovette, con grande rammarico, abbandonare la scuola elementare per badare alla famiglia.

Nel pieno del secondo conflitto mondiale, nel 1943 all’età di 21 anni, entrò  a lavorare nel convitto di via Nuoro, a Cagliari. Un pesante attacco aereo proprio allo stabile dove lavorava, la convinse a sfollare, con il padre e i fratelli, a Giba. Per dieci lunghi giorni, per poter essere pronta scappare a causa di un eventuale bombardamento, rimase vestita con gli stessi abiti.

Nel 1944, dopo due giorni di viaggio, riuscì a tornare a Cagliari.

Arrivata nel Capoluogo, si recò all’ospedale civile per fare visita a una parente ricoverata; fu proprio in quest’occasione che rimase colpita ed affascinata dall’ambiente ospedaliero e il giorno stesso si recò dalla Madre Superiora per chiedere la possibilità di essere assunta. La risposta fu immediata e positiva a condizione che avesse con sé carte annonarie, piatti e posate: iniziò subito. L’impegno richiesto non fu facile: il primo anno lavorò in cucina, con orari pesantissimi superiori alle 12 ore. Successivamente cominciò a lavorare come infermiera. Al termine del Conflitto, dal 1945, esercitò al Santissima Trinità in vari reparti e in particolare dal 1968 lavorò nel reparto dei lebbrosi, dove nel 1973 concluse la sua attività lavorativa.

Sposata, ha avuto 2 figli; da qualche anno è vedova con 4 nipoti. Ha sempre viaggiato, una delle sue grandi passioni insieme al giardinaggio, che esercita tuttora curando personalmente il giardino sotto casa, con piante ornamentali, che comprende anche un piccolo orto con alberi da frutto.

Completamente autonoma, la mente lucida le consente di ricordare perfettamente tutte le fasi della sua lunga vita e di usare regolarmente il cellulare ed il tablet, con il quale comunica via Skipe con il nipote che si trova in Germania. Integra anche nel fisico, condizione che le permette di vivere in un appartamento, nel quartiere di San Michele, al terzo piano senza ascensore e di affrontare autonomamente le scale per curare il giardino. Nonostante l’età e le pesanti vicissitudini della sua vita, è sempre grande la sua voglia di socializzare, di comunicare e di confrontarsi con i giovani e con i suoi coetanei.

Allegate 2 fotografie:

Ida Cosa con la nipote Silvia Vacca

Ida Cosa mentre parla su Skype con i parenti lontani

 

Si svolgeranno mercoledì 2 novembre, alle 15.30, nella chiesa di San Giovanni Battista, a Portoscuso, i funerali di Franco Chighine, l’operaio 55enne dell’Eurallumina morto ieri nel tragico incidente stradale verificatosi sulla SS 126, alle porte di Iglesias. Franco Chighine viaggiava a bordo della sua moto insieme alla figlia 15enne Giorgia, quando si è scontrato, con un’auto che lo precedeva nella stessa direzione, per cause ancora da accertare.

Un secondo incidente stradale mortale si è verificato sabato sera a Guspini, nei pressi del centro abitato. Gianni Dessì, la vittima, operaio di 59 anni, sarebbe rimasto coinvolto con la sua Ape Piaggio 50 in un tamponamento con altre due auto. Trasportato d’urgenza all’ospedale di San Gavino Monreale, purtroppo, è deceduto a causa delle gravi ferite riportate.

Il mese di ottobre si chiude con un’altra centenaria a San Giovanni Suergiu. A raggiungere il traguardo del secolo di vita, la quinta nella comunità sangiovannese, è Giovanna Collu, tzia Giuannica per i compaesani di Is Urigus, frazione in cui vive.

Nata il 31 ottobre 1922. Giovanna Collu ha sempre dedicato la sua vita al lavoro, in casa e in campagna. Sposata con Attilio Cocco, deceduto 23 anni fa, ha avuto 8 figli, 18 nipoti e 6 pronipoti, tutti emozionati e radunati per l’occasione per festeggiarla.

Ancora dotata di fervida memoria, racconta episodi delle sue giornate trascorse a lavorare nei campi spesso anche durante le sue gravidanze. Donna forte e generosa, fervente cattolica, ha voluto partecipare alla messa del sabato in segno di ringraziamento per questi cento anni splendidamente raggiunti.

Alla cerimonia religiosa e alla festa che ha coinvolto tutta Is Urigus, ha partecipato la sindaca Elvira Usai che ha donato a tzia Giuannica una targa ricordo per le cento candeline spente.

«Io che sono nata a Is Urigusha detto la prima cittadinanon avrei mai pensato di festeggiare una nonnina che conosco sin da quando ero bambina.»

E’ stato un fine settimana davvero speciale, per gli atleti speciali deI Team Sardegna di Special Olympics Italia, a Carbonia e Iglesias, nei Giochi regionali di bowling che hanno visto la partecipazione di oltre 100 atlete e atleti, in arrivo da tutta la Sardegna.

Il via alle gare preliminari è stato dato sabato mattina al Bowling Club di Iglesias, in località S’Arriali ed in serata, in piazza Roma, a Carbonia, dalle 19.30 alle 21.00 circa, si è svolta la cerimonia di apertura, alla presenza del sindaco Pietro Morittu e dell’assessora dello sport Giorgia Meli, con l’arrivo della fiamma olimpica e l’accensione del tripode. La torre civica è stata illuminata di rosso, il colore del logo di Special Olympics, per puntare i riflettori sull’evento e sul significato profondo dello sport praticato da atlete e atleti con disabilità intellettive. 

La cerimonia ha suscitato grandi emozioni, con l’arrivo delle squadre e i momenti di spettacolo, sul palco allestito davanti al Municipio.

Domenica mattina nell’impianto della Rosa dei Venti, a Iglesias, si sono svolte le finali, con le specialità del singolo e della coppia unificata, in cui atleti con e senza disabilità gareggiano insieme.

Nel pomeriggio le premiazioni di tutti i partecipanti, in piazza Roma, a Carbonia.

L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Sardegna, da Coni Regionale, MSP Italia e Federazione FISB (Federazione Italiana Sport Bowling), dal comune di Carbonia e dall’Ufficio Educazione Fisica e Sport di Oristano e dal ministero dell’Istruzione, è inserita all’interno di un fitto calendario di eventi sportivi che la delegazione regionale di Special Olympics Italia ha in programma per il 2022.

Allegate le interviste con Stefania Rosas, Direttore Regionale Special Olympics; Giorgia Melis, assessore della Cultura, Sport, Spettacolo, Patrimonio e Decentramento del comune di Carbonia; Salvatore Melis, responsabile regionale Area Scuola ed Università di Special Olympics; Salvatore Aste, responsabile regionale Area Volontari di Special Olympics.

                             

Sono 344 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 1.100 tamponi eseguiti, 21 diagnosticati da molecolare, 323 da antigenico, nessun decesso.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 9.

Diminuiscono i pazienti ricoverati in area medica, 87 (-7).

Sono 8.258 le persone in isolamento domiciliare (+243).

Doppio appuntamento con “Paese d’ombre”, l’adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Giuseppe Dessì (vincitore del Premio Strega nel 1972) prodott0 dalla compagnia Figli d’Arte Medas in collaborazione con la Fondazione Dessì. Dopo aver debuttato lo scorso 18 settembre a Villacidro nell’ambito del trentasettesimo premio letterario intitolato a Giuseppe Dessì, lo spettacolo andrà in scena questo mercoledì (2 novembre) alle 20.30 al teatro Fratelli Medas di Guasila e l’indomani – giovedì 3 – alle 21.00 – a Cagliari, nella sala M2 del Teatro Massimo, ad inaugurare la rassegna Shanà Aleph.
Gianluca Medas firma la drammaturgia e la regia; Marta Proietti Orzella, Alessio Arippa, Valentino Pili, Sofia Quagliano ed Alessandro Redegoso sono gli attori in scena con le musiche dal vivo di Nicola Agus, i disegni in movimento di Fabio Coronas ed i costumi di Marco Nateri.
Lo spettacolo ricostruisce le varie fasi della vita di Angelo Uras, il protagonista del romanzo di Giuseppe Dessì, fino alla sua morte: testimone del passaggio drammatico della modernità nella vita della gente sarda, al contrario dei suoi contemporanei si pone davanti al mondo che cambia con un’attitudine aperta.

«La drammaturgia dello spettacolo scrive nelle sue note di regia Gianluca Medasci propone una favola epica interpretata da cinque attori che sulla scena con canti e cambi di intensità, accompagnati dai bellissimi disegni animati di Fabio Coronas, proiettati sul fondale scenico, trasformeranno in un volo d’ali denso di poesia la vicenda umana di Angelo Uras, creando uno spettacolo a tratti commovente che racconta la vita.»

 

“La Regione Sardegna faccia chiarezza sulla questione energia ed Eurallumina, con risposte concrete, e ordine sulla confusione che sta generando.”

E’ la richiesta fatta oggi dai segretari territoriali di Filctem Cgil Emanuele Madeddu, Femca Cisl Vincenzo Lai e Uiltc Uil Pierluigi Loi.

“In data 28 ottobre gli assessori Pili, Zedda e Lampis annunciano di aver mandato una lettera al Governo affinché si affrontino le questioni che riguardano il futuro di Euralluminascrivono in una nota i tre segretari sindacali -. Un atto positivo che va incontro alle richieste che da anni, come organizzazioni sindacali, stiamo portando avanti e per cui ci stiamo battendo. Sin qui nulla di strano se non fosse per un altro aspetto. Contemporaneamente si apprende, sempre a mezzo stampa, che la Regione Sardegna starebbe ricorrendo al Consiglio di Stato contro la sentenza pronunciata dal Tar in merito al Dpcm Sardegna contro cui la stessa Ras aveva fatto ricorso.”

“Pensavamo che la sonora sconfitta inflitta dal Tar certificata dalle motivazioni pronunciate dai giudici fossero state sufficienti, invece ci pare di capire che si dicano cose diverse in posti diversiaggiungono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi -. Ebbene, proprio qui nasce il problema. Perché al Dpcm e alla questione energetica e del Gnl che si porta appresso è legato anche il futuro dell’Eurallumina. Se salta questo, poco resta da fare per mandare avanti un progetto di investimenti che vale 300 milioni di euro e 1.500 posti di lavoro tra diretti e indotto.”

“Piuttosto, dalla Regione ci aspettiamo ancora un atto concreto e rapido sul porto di Portovesmeconcludono i tre segretari -. Perché i lavori di escavo ancora non partono ma, all’abbassamento dei fondali, è legato il futuro di ogni progetto si intenda realizzare nel polo industriale o turistico di Portovesme. Per questo motivo chiediamo all’intero esecutivo, chiarezza. E atti concreti, perché sino a oggi è stato perso troppo tempo e non ne possiamo perdere altro.”