27 April, 2024
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Il Sulcis Iglesiente rivendica la sua provincia. Nei prossimi giorni si terrà una riunione di tutta la maggioranza regionale dove chiederò che venga deciso il futuro dell’attuale provincia Sud Sardegna. L’assessore agli Enti Locali Quirico Sanna ha più volte dichiarato che i confini della provincia Sud Sardegna dovranno essere ridisegnati determinando un’area del Sud-Ovest della Sardegna che ingloberebbe il Sulcis, l’Iglesiente e parte del Medio Campidano. Tale provincia ridefinita avrà come centri di riferimento Carbonia e Iglesias. Abbiamo in mente una riforma degli enti locali che superi le aggregazioni dei comuni proposte dall’attuale legge regionale in vigore che non funzionano. Una riforma che dia alle province veri poteri gestionali, affinché siano capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini ed alle necessità del territorio.

Questo non è solo il mio parere, ma anche quello di tanti amministratori locali delle cittadine del Sulcis Iglesiente che sto incontrando in questi giorni. Chiederò all’assessore regionale Sanna ed al mio collega di partito Pierluigi Saiu, presidente della commissione degli Enti locali, di partecipare ad un incontro che promuoverò nel territorio sul tema provincia e sviluppo del territorio.

In tema di sanità, l’annuncio del presidente Christian Solinas sulla realizzazione di un nuovo ospedale del Sulcis Iglesiente è l’espressione della nostra volontà di progettare un sistema sanitario che sia funzionale ai bisogni del territorio e che guarda al futuro. Nel frattempo nel Sulcis Iglesiente continueremo a lavorare affinché siano garantiti tutti i servizi, senza nessun passo indietro. Saranno stabilite con precisione le funzioni di questo nuovo presidio ospedaliero ed il futuro ruolo delle strutture attualmente esistenti. Personalmente sono impegnato quotidianamente nel confronto sul tema della sanità con operatori, cittadini ed associazioni, unitamente all’assessore regionale Mario Nieddu, in una situazione che definire difficile è un eufemismo, determinata da una riforma scellerata che ha pensato solo ai conti e ha mandato in tilt il sistema sanitario specie nelle periferie.

Michele Ennas

Consigliere regionale Lega

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Sgombriamo il campo da equivoci: l’ipotesi di riforma dei servizi ospedalieri, paventata ieri in ambito regionale, di scorporare l’ATS in 5 strutture più piccole includendo in esse il territorio della Gallura ed escludendo il Sulcis Iglesiente, non mi trova assolutamente d’accordo.
Tanto più se al numero di aziende sanitarie locali, corrisponderà anche il numero di province che si vogliono confermare o re-istituire tramite la nuova riforma degli enti locali che presto verrà presentata in Consiglio regionale.
Come ho già avuto modo di chiarire nelle scorse settimane, sono assolutamente convinto che il nostro territorio abbia (allo stesso modo di altri come la Gallura di cui si parla molto in questi giorni), per omogeneità e specificità geografiche, economiche, sociali e culturali, pieno titolo per poter chiedere e ottenere il ripristino dell’ente intermedio ingiustamente abolito con il referendum del 2012.
Altresì il ripristino della provincia è necessario per restituire al territorio il potere istituzionale di rappresentarsi nei confronti della Regione e anche, in molti ambiti quali le vertenze del lavoro, verso lo Stato Centrale. Ma il suo ripristino è fondamentale anche per riconquistare e rafforzare i servizi territoriali; ad esempio quelli legati al mondo della sanità.
Avere un ente intermedio funzionante e coerente con le peculiarità territoriali (a differenza di ciò che attualmente rappresenta l’obbrobrio della provincia del Sud Sardegna, totalmente ingessata, squilibrata e incoerente con le esigenze dei territori di sua pertinenza) è fondamentale per lavorare al potenziamento delle infrastrutture e per attrarre investimenti pubblici e privati.

Ad oggi, è bene ricordarlo a chi sovente si lascia andare a polemiche chiassose e dal forte sapore strumentale, nessuna decisione definitiva è stata adottata su questi temi dalla maggioranza alla guida della Regione e ogni scelta che ricadrà sulla testa dei sardi dovrà essere effettuata rispettando le prerogative specifiche di ogni territorio.
Allo stesso modo è bene anche ricordare che l’attuale amministrazione regionale è in carica da pochi mesi e, dunque, non ha e non può in alcun modo avere la minima responsabilità per le scellerate quanto inique azioni politiche adottate dal centrosinistra nei precedenti 5 anni di governo sulle delicate materie della sanità pubblica e su tutto ciò che concerne gli enti locali.
L’attuale amministrazione regionale è chiamata, infatti, a rimediare a tutti gli errori compiuti nel recente passato e a trovare le soluzioni affinché i cittadini sardi possano avere un sistema sanitario e delle istituzioni degne di un Paese moderno, civile e progredito.

Già dal prossimo vertice di maggioranza, mi farò carico di rappresentare, su questo argomento, le istanze, le esigenze ed i bisogni dei cittadini e delle cittadine del Sulcis Iglesiente.
E contestualmente, dai prossimi giorni e durante le prossime settimane, avvierò con la variegata platea dei rappresentanti istituzionali, politici, imprenditoriali e sociali del territorio, desiderosi di perseguire i medesimi obbiettivi senza intenti strumentali, le dovute interlocuzioni affinché si possa costruire anche nel Sulcis Iglesiente una proposta autorevole, organica e articolata di riforma da sottoporre all’attenzione dell’Assessore competente, Quirico Sanna (al quale ho già sottoposto l’invito a venire nel territorio per confrontarsi) e in generale alla Giunta presieduta dal presidente Christian Solinas e, naturalmente, ai colleghi del Consiglio regionale della Sardegna.

Fabio Usai

Consigliere regionale PSd’Az

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Columbu, sardo orgoglioso e ambasciatore dell’Isola nel mondo.

L’ex campione di culturismo ed attore Franco Columbu, 78 anni, originario di Ollolai, ma da sempre residente a Los Angeles, negli Stati Uniti, è morto nel primo pomeriggio dopo aver accusato un malore mentre faceva il bagno nelle acque di San Teodoro, sulla costa nord orientale della Sardegna. Culturista di fama mondiale ed amico di Arnold Schwarzenegger, Columbu era in vacanza nell’Isola. La tragedia è avvenuta intorno alle 14. Subito soccorso, l’ex campione è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Olbia, dove però è morto appena giunto al Pronto Soccorso.

«Franco Columbu – afferma Christian Solinas – è stato un esempio per i nostri emigrati che hanno dovuto lottare in cerca di fortuna ed un fiero rappresentante dei valori e dell’identità della propria terra. Un legame profondo, mai venuto meno negli anni, dovunque abbia vissuto, dalla Germania agli Stati Uniti. Con la scomparsa di Franco Columbu, la Sardegna perde uno dei suoi figli più generosi e valorosi. Ai familiari vadano le più sentite condoglianze mie e di tutta la Giunta.»

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Mercoledì 4 settembre il comune di Nughedu ospiterà una conferenza sul turismo dal titolo “Luoghi noti e luoghi sconosciuti”. Il moderatore dell’evento, il giornalista Enrico Carta, stimolerà un interessante dibattito sul turismo a 360°, in cui i relatori discuteranno sullo stato dell’arte dei diversi tipi di turismo che la Sardegna offre, sulle eccellenze locali, sulle problematiche che impediscono un pieno sviluppo, sulle opportunità offerte dal turismo attivo e dal turismo culturale, sulle buone pratiche passate, presenti e future, allargando poi il discorso anche sul piano internazionale vista la presenza di numerosi ospiti stranieri.

Ne discuterà un parterre di ospiti di primissimo piano: il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, il direttore commerciale dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia Lucio Murru, il presidente della Cooperativa Archeotur Massimo Muscas (Complesso di Santa Cristina), il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

La conferenza rappresenta l’evento principale del meeting internazionale “Europe Closer to us” che si terrà a Nughedu Santa Vittoria (OR) dal 4 al 6 settembre e che vedranno coinvolti numerosi comuni europei provenienti da Bulgaria, Portogallo, Romania, Spagna, Macedonia del Nord e Polonia. Il meeting è il quinto del progetto “Future of Europe -Reload”, finanziato dal programma europeo “Europa per i cittadini”. Il progetto mira a condividere buone pratiche tra le amministrazioni locali europee ma soprattutto a far nascere rapporti di collaborazione permanenti tra le amministrazioni, far scoprire il senso di cittadinanza europea ai cittadini dei comuni coinvolti e far capire l’importanza di far parte della UE.

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Si accende il dibattito e, inevitabilmente, si apre un nuovo fronte di scontro tra maggioranza ed opposizione in Consiglio regionale, sul presente ed il futuro della Sanità.

«Bandire nuovi concorsi, assumere personale medico e infermieristico, assumere operatori socio sanitari, dotare le strutture ospedaliere esistenti di macchinari all’avanguardia, di tecnologie al passo con i tempi. Questo è l’unico modo per razionalizzare la sanità sarda. A nulla serve invece continuare a costruire cattedrali nel deserto. Maxi strutture ospedaliere nate all’unico scopo di svuotare e impoverire le strutture già esistenti, ospedali di lunga tradizione, punti di riferimento regionali come il Brotzu, caratterizzati dalla presenza di professionisti d’eccellenza che garantiscono servizi di qualità nonostante siano stati abbandonati a se stessi. Alla Sardegna non servono colate di nuovo calcestruzzo per dare lavoro a chissà quale impresa di costruzione, occorre ragionare nell’ottica di un potenziamento delle risorse che già abbiamo e che oggi soffrono della grave mancanza di programmazione.»

La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu replica così alle ultime dichiarazioni del governatore Christian Solinas, c ha annunciato che nel progetto di riforma della sanità c’è in programma la costruzione di due nuovi ospedali.

«Se è reale l’intenzione della Giunta di restituire dignità ai presidi ospedalieri del territorio – precisa Carla Cuccu – è a questi che devono essere destinati i fondi regionali. Sono i piccoli presidi a dover essere preservati. Le falle del sistema sanitario aperte in questi mesi, con decine di reparti da Nord a Sud dell’Isola costretti a chiudere per carenza di personale, non si risolvono di certo con la posa di nuovi mattoni, con la costruzione di un nuovo polo sanitario nel capoluogo. Il Presidente Solinas ci deve spiegare il perché di questa scelta, che solleva numerosi dubbi sulle sue intenzioni di tutela della sanità pubblica.»

«Quali risorse verranno utilizzate? A quanto ammonterà l’eventuale spesa?» – chiede Carla Cuccu -. Il presidente Solinas parla di accorpamento, dimenticando che gli ospedali, in particolare l’Oncologico sono contenitori di sofferenza, in cui tantissimi operatori da anni si dedicano con abnegazione ai pazienti.»

«Se finora – conclude Carla  Cuccu – ho osservato e monitorato le azioni di questa Giunta per capire il tipo di Sanità che voleva attuare in Sardegna, da queste azioni deduco che il primo obiettivo è quello di continuare a non dare risposte e servizi ai sardi ma soddisfare gli appetiti interni. Per ora si sono viste solo soluzioni tampone e una politica in continuità con la precedente, che, accorpando i servizi, depotenzia le prestazioni e crea disservizi che portano alla chiusura dei reparti. Di fatto nessuna programmazione concreta su prevenzione e riequilibrio.»

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«Ci sarà una nuova struttura ospedaliera anche ad Alghero come nel Sulcis. Il nostro è un progetto di riforma della sanità che avvicinerà i servizi essenziali e di eccellenza a pazienti e cittadini. L’ex sindaco di Alghero Mario Bruno – esponente di quella sinistra relegata impietosamente dagli elettori a margine della scena politica in Sardegna – tenta di riconquistare la ribalta con affermazioni frettolose e imprecise a proposito della riforma – che non conosce – della nuova sanità in Sardegna. La nostra sanità sarà a misura dei cittadini e vicina a tutti i territori. Non intendiamo penalizzare nessuno, ma anzi vogliamo portare un elemento di valore e crescita sia per il personale sanitario che per i pazienti.»

Lo ha detto, poco fa, presentando alla Giunta il progetto di riforma della sanità, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.

Le affermazioni del presidente della Regione seguono quelle del sindaco di Alghero che ha criticato lo stesso Christian Solinas, rivendicando per Alghero un ospedale nuovo e funzionale, realizzabile con le risorse provenienti dall’articolo 20/88 per l’edilizia sanitaria e ammodernamento delle attrezzature. Mario Bruno ha ricordato al presidente Christian Solinas che la rete ospedaliera, approvata dal Consiglio regionale, ha identificato un ospedale DEA I livello per ciascuna delle otto province, come presidio di riferimento per area omogenea, tra i quali anche il presidio di Alghero.

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Venerdì 30 agosto 2019, alle ore 10,30, presso la biblioteca comunale del comune di Perdasdefogu, è stata indetta una conferenza stampa per illustrare le iniziative e le proposte da adottare (innanzitutto la costituzione di un’apposita fondazione regionale) al fine di preservare la proprietà e la detenzione in Sardegna degli isolati genetici e del materiale genealogico, epidemiologico e genomico relativi alla mappatura genetica della popolazione ogliastrina (avviata nel 2000 per costruire un modello per l’identificazione delle cause genetiche delle malattie multifattoriali comuni e dei fattori di rischio ad esse associate) e destinarli ai centri di ricerca sardi per tutte le connesse utilizzazioni scientifiche.

Interverrà il presidente dell’Associazione per la tutela del Dna ogliastrino, Flavio Cabitza. Oltre agli assessori regionali della Sanità, Mario Nieddu, della Programmazione, Giuseppe Fasolino, degli Enti locali, Quirico Sanna, dei Trasporti, Giorgio Todde, e dell’Industria, Anita Pili, è stato invitato a partecipare anche il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, già presentatore nella scorsa legislatura di un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale (27 luglio 2016) sulla necessità di un urgente intervento della Regione al fine di preservare la proprietà e la detenzione in Sardegna del materiale biologico inerente il patrimonio genetico della comunità ogliastrina.

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«In questi primi mesi di mandato ci siamo scontrati con una situazione che sapevamo essere difficile, ma che non ci ha impedito di portare avanti un lavoro che potesse rispondere, nell’immediato, alle tante emergenze del nostro territorio e, allo stesso tempo, gettasse le basi per un nuovo modello di Sanità, più aderente alle esigenze dell’Isola.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta i suoi 100 giorni di mandato nella Giunta guidata dal Presidente Christian Solinas.   

«Abbiamo ereditato – spiega Mario Nieddu – un sistema in sofferenza, che ancora oggi paga gli effetti di scelte sbagliate operate da chi ci ha preceduto. Dove il risparmio è stato generato da tagli che hanno avuto come unico effetto quello di ridurre il numero delle prestazioni, con pesanti ripercussioni per i cittadini e gli operatori sanitari.»

Sui provvedimenti approvati nei primi mesi di lavoro, l’esponente della Giunta precisa: «Per l’abbattimento delle liste d’attesa abbiamo rimosso il blocco del turnover per gli specialisti ambulatoriali e abbiamo autorizzato una spesa di oltre 10 milioni di euro per il triennio 2019-2021 che consentirà di aumentare il volume di prestazioni aggiuntive nei presidi territoriali. Una misura che contiamo possa portare risultati in tempi rapidiı».

All’abbattimento delle liste d’attesa si collega anche l’accordo raggiunto sulla vertenza dei lavoratori del Policlinico sassarese «un progetto realizzato di concerto con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, e che ci ha permesso di raggiungere l’importante risultato di tutela dell’occupazione e il reimpiego del personale nel nostro sistema sanitario, evitando la dispersione di importanti professionalità»”.

Dalle risorse inutilizzate da Ats lo stanziamento di 3 milioni per l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari e 1 milione di euro per l’l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. «Nel primo caso – spiega il titolare della Sanità – siamo riusciti a rispondere alla necessità di garantire i contratti a tempo determinato evitando una riduzione del personale in servizio; nel secondo abbiamo dato gambe al Sistema di trasporto d’emergenza neonatale, che per la prima volta verrà realizzato in Sardegna».

Importanti risorse destinate anche nell’approvazione definitiva del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico «circa 136 milioni di euro – dichiara l’esponente della Giunta Solinas – per interventi a favore degli ospedali e dei poliambulatori su tutto il territorio. Una misura che permetterà di adeguare le infrastrutture e i macchinari, migliorando la qualità del servizio».

Azioni anche sul fronte dell’emergenza urgenza, un comparto «anch’esso in sofferenza per la carenza di personale. Abbiamo attivato i corsi per la formazione – precisa l’assessore Mario Nieddu – che consentiranno a sessanta medici di entrare in servizio nel 118. Era da oltre un decennio che non si procedeva in questa direzione».

Sulla carenza di medici specialisti l’assessore della Sanità precisa: «Ci aspettiamo che a livello nazionale riprenda una programmazione adeguata nella formazione dei medici. Quest’anno siamo riusciti ad aumentare le borse di studio regionali di poche unità, ma contiamo di incrementare il numero già dall’anno prossimo e di proporre modelli organizzativi, come la rotazione delle equipe con il modello “a pendolo”, che impediscano la sospensione, se pur provvisoria, dei servizi ospedalieri, così come accaduto nelle criticità che stiamo tutt’ora affrontando e per cui abbiamo predisposto anche un piano di reclutamento straordinario, che in alcuni casi è riuscito a tamponare l’emergenza».

Passi in avanti anche sulla vertenza Aias dove «con l’apertura del tavolo tecnico – spiega Mario Nieddu – siamo riusciti a ottenere per la prima volta i bilanci e le relazioni contabili in grado di fare chiarezza sulla reale situazione creditoria-debitoria dell’associazione nei confronti di Ats».

Importanti risultati anche sul fronte delle politiche sociali con l’approvazione delle modifiche alle linee guida del Reddito d’inclusione sociale 2018, che di fatto consentiranno di esaurire le misure bloccate a seguito dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza, e lo stanziamento di 27 milioni di euro a favore delle misure “Ritornare a casa”, leggi di settore e Legge 162.

L’assessore alla Sanità conclude sulla riforma del sistema sanitario regionale: «Il primo passo è stato fatto con il commissariamento dell’Ats; il progetto è già pronto e ci aspettiamo di poter raccogliere nuovi elementi e soluzioni dagli Stati generali della Salute che appronteremo in autunno».

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Dal 28 agosto al 5 settembre Cagliari ospiterà la XIX edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari. Virtuosi della classica, provenienti da tutto il mondo, si ritroveranno in città, ospiti del conservatorio “G.P. Da Palestrina”, per affinare le proprie capacità accanto a grandi maestri di caratura internazionale. L’Accademia e le novità dell’edizione 2019 saranno illustrati nella conferenza stampa in programma giovedì 29 agosto, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il direttore e il presidente dell’istituzione musicale cagliaritana, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico dell’Accademia Cristian Marcia, il presidente dell’Accademia, Luca Marcia, il liutaio Davide Demartis. Inoltre, sono stati invitati a partecipare il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, l’assessore comunale della Cultura, Paola Piroddi, il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Andrea Biancareddu, l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa.

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«Se i problemi della Sardegna si potessero risolvere con le parole, le giustificazioni, i discorsi eloquenti, il presidente Christian Solinas li avrebbe già risolti tutti, con un colpo di spugna. Purtroppo, le parole restano però sulla carta ed i cittadini sardi di soluzioni ancora non ne intravedono. Ciò che si intravede è invece il precipizio al quale si affacciano le tante vertenze sarde ancora aperte. Parlo di giustificazioni poiché il Governatore, davanti alla crisi di Governo è riuscito persino a definire quella del ministro Salvini ‘Una scelta coraggiosa. Di onestà intellettuale e di lealtà nei confronti dei cittadini’. Esattamente con queste parole, quattro giorni fa, il presidente Solinas, intervistato, ha trasformato l’azione sconsiderata di Matteo Salvini in un’opera di bene. Quasi un miracolo. Io credo che la scelta coraggiosa avrebbe dovuto farla da tempo lo stesso Governatore Solinas. Quale? Tralasciare le giustificazioni, le belle parole, i discorsi, rimboccarsi le maniche e mettere seriamente mano alle problematiche dei cittadini che lo hanno eletto.»

Così la capogruppo del M5S Desirè Manca introduce una delle tante problematiche ancora in attesa di risoluzione, che merita attenzione in questi giorni: la situazione del Pronto Soccorso di Sassari.

«Dalle tredici alle quindici ore di attesa per una visita al Pronto Soccorso. Queste sono le tempistiche che sono costretti a subire i cittadini – spiega Desirè Manca -. Non da oggi. Non soltanto nel periodo estivo, in cui data la presenza dei turisti il bacino d’utenza cresce considerevolmente. Non in rare situazioni di emergenza, ma tutto l’anno. Trecentosessantacinque giorni l’anno la situazione al Pronto Soccorso è al limite del collasso, e si è incancrenita da anni. Purtroppo, le problematiche crescenti che viviamo oggi sono soltanto il frutto di una programmazione carente che ha portato i tempi biblici d’attesa a divenire una costante.»

Desirè Manca, per una tempestiva risoluzione delle criticità evidenziate, chiede l’intervento dell’assessore della Sanità Mario Nieddu e sollecita la nomina del direttore dell’Aou di Sassari: «E’ necessario che l’Azienda Ospedaliero Universitaria venga dotata al più presto di un referente».

Come rappresentante del territorio, assieme alla Commissione Sanità, la capogruppo dei Cinque Stelle ha toccato con mano, attraverso la diretta testimonianza dei lavoratori dell’ospedale le problematiche attuali: «La struttura è inadeguata, questo è risaputo, ma il vero problema è l’esiguo numero di medici e infermieri in servizio, del tutto insufficiente a coprire quelle che sono le esigenze del bacino di riferimento. Questa carenza la paghiamo ovviamente a caro prezzo nel periodo estivo, in cui il maggior numero di pazienti da visitare sommato alle ferie dei medici che non vengono sostituiti, porta la situazione al limite della sopportazione. Il personale è allo stremo. Non è possibile continuare a pretendere che una sola persona debba affrontare carichi di lavoro che andrebbero redistribuiti su almeno 2 o 3 colleghi»

Desirè Manca, infine, ricorda all’assessore alla Sanità ed al Governatore Solinas che quello di Sassari è il secondo hub di tutta la Sardegna e che questo annoso problema sta diventato sempre più grave: «Il paziente che si reca al Pronto Soccorso ha bisogno di cure immediate, è un paziente sofferente. Chiedere che attenda una giornata intera per essere visitato non è corretto e ha già portato a episodi in cui i toni delle lamentele hanno reso necessario l’intervento del personale di guardia in servizio. Occorre intervenire subito e nominare con urgenza un direttore dell’AOU. Basta parole, basta giustificazioni, è ora di lavorare».