20 December, 2025
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Questa mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, dopo una visita alla Sala operativa regionale, che coordina la macchina antincendi, ha effettuato un sopralluogo nella pineta litoranea di Arborea, dove, durante la notte, oltre che nel territorio di Bosa, sono divampati alcuni incendi: nei due comuni sono stati impegnati rispettivamente 65 e 74 uomini, 7 e 6 autobotti, 17 e 29 pick-up di Corpo forestale, Forestas e Vigili del fuoco, oltre a due elicotteri ed a due canadair.

«La campagna antincendi estiva è terminata e l’apparato di lotta è stato recentemente diminuito, ma non certo smantellato – ha sottolineato l’assessore Gianni Lampis -. Prova ne sia che sono ancora operativi due elicotteri della flotta regionale. La diminuzione dello schieramento, inoltre, era stata dettata anche dalle condizioni meteorologiche, che poi hanno subito una modifica negli ultimi dieci giorni. Comunque, nonostante l’ora notturna di propagazione degli incendi, la risposta è stata efficace ed immediata con uomini e mezzi presenti sul campo.»

Gianni Lampis si è anche complimentato con il comune di Arborea per essersi dotato tempestivamente del Piano di Protezione civile che prevede il ‘rischio incendio di interfaccia‘: «Essenziale nelle operazioni di evacuazione», ha sottolineato Gianni Lampis.

Nelle foto: l’assessore Gianni Lampis nella Sala Operativa regionale e nel Centro Fieristico insieme agli sfollati.

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Anche la Sardegna sarà protagonista, domenica 27 ottobre, della terza edizione della ‘Camminata tra gli olivi’, la manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinata dalla Presidenza della Regione, che si terrà in contemporanea in oltre cento piazze in tutta Italia. Nelle 13 ‘città dell’olio’ sarde (Berchidda, Dolianova, Giba, Gonnosfanadiga, Ittiri, Masainas, Orosei, Riola Sardo, Santadi, Serrenti, Sini, Uri ed Usini) sono in programma percorsi e itinerari legati alla produzione e alla degustazione dell’olio d’oliva extravergine, con passeggiate tra dimore storiche, luoghi d’arte e frantoi. L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori regionali dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, del Turismo, Gianni Chessa, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Manifestazioni come questa – ha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia – attirano l’attenzione sull’importanza del comparto, richiamando identità e cultura dei nostri territori e valorizzando, a tutela del consumatore, la sana dieta mediterranea che si basa su prodotti genuini come quelli sardi. Far apprezzare le caratteristiche dei nostri oli, con la piacevole diversità che li contraddistingue, darà occasione al consumatore di distinguere un prodotto ‘di eccellenza’ dalle miscele di basso profilo qualitativo spesso proposte dal mercato. L’olivicoltura avrà un ruolo importante nella nostra programmazione e faremo di tutto per migliorarne lo standard qualitativo.»

«Tra il grande patrimonio ambientale e paesaggistico che la Sardegna offre – ha detto l’assessore Gianni Lampis – gli ulivi plurisecolari sono un’eccellenza che abbiamo il dovere di valorizzare anche a fini turistici. È una filiera importante della nostra economia e anche un mezzo per far conoscere le nostre origini. L’assessorato è in campo per capire quali possono essere i migliori strumenti di valorizzazione e tra questi sicuramente ci sono le opportunità offerte dalla legge regionale 31 del 1989 che consente di riconoscere come monumenti naturali gli uliveti plurisecolari.»

«La Camminata tra gli olivi rappresenta un positivo ritorno alle nostre tradizioni e alla nostra cultura – ha commentato l’assessore Gianni Chessa – ed un evento importante come offerta di turismo esperienziale. Questa iniziativa è una dimostrazione che fare sistema ci aiuta a uscire dalla Sardegna per far conoscere in Italia e nel resto del mondo le nostre ricchezze. Un patrimonio che dobbiamo saper raccontare ed essere in grado di proporre nel migliore dei modi ai visitatori della nostra Isola.»

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Domani, martedì 22 ottobre, alle ore 11.00, nella sala al primo piano della torre del palazzo della Regione, in viale Trento 69 a Cagliari, si terrà una conferenza stampa per la presentazione della terza edizione della “Camminata tra gli olivi”, in programma il 27 ottobre prossimo in 13 “Città dell’olio” della Sardegna. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio, con il patrocinio della Presidenza della Regione Sardegna, si svolgerà in contemporanea in tutta Italia.

Interverranno all’incontro gli assessori regionali dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, del Turismo, Gianni Chessa, della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, il coordinatore regionale dell’associazione Città dell’Olio e sindaco di Santadi, Elio Sundas, ed il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Piero Maieli.

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E’ stato firmato, questa mattina, nel comune di Berchidda, il decreto per l’istituzione del monumento naturale “Arco e Punta Sa Berrita-Supràppare”, sito geologico costituito da due unità nel massiccio del Monte Limbara: un ‘Arco’ di roccia e la punta ‘Sa Berrita’, nota anche come ‘Rocca manna Supràppare’.

«Si tratta di un monumento naturale con un importante valore scientifico e ambientale – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha firmato il documento insieme al sindaco Andrea Nieddu -. L’equilibrio del blocco di roccia e la rarità di un arco di granito danno valore al patrimonio paesaggistico, che può rappresentare une risorsa per la promozione turistica nel territorio di Berchidda. Anche l’ambiente deve diventare uno strumento per la crescita e lo sviluppo economico delle comunità, dei singoli territori, dell’intera Sardegna. Dobbiamo affrontare questa sfida culturale che può dar vita ad opportunità occupazionali.»

L’istituzione del ‘monumento naturale’ vieta, per conservare e valorizzare il bene, qualsiasi intervento che possa manomettere, alterare, trasformare l’aspetto o i valori estetici e paesaggistici, vietando l’apertura di nuovi sentieri e scavi (se non appositamente autorizzati dall’Assessorato regionale), la sottrazione e il prelievo di rocce e minerali, l’inserimento di installazioni permanenti artificiali, se non quelle per le attività connesse alla conservazione, alla tutela e ad una compatibile fruizione del sito (ricerca scientifica, attività educative e ricreative). Al comune di Berchidda è stata affidata la conservazione e la valorizzazione del monumento naturale, compresa la realizzazione delle apposite tabelle segnaletiche.

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Circa 600 uomini tra protezione civile, forze di polizia, vigili del fuoco, Corpo Forestale di Vigilanza ambientale, Forestas, Croce rossa e Capitaneria di porto, 50 mezzi della colonna mobile della protezione civile regionale, 200 volontari dispiegati su 6 Comuni del bacino del Flumendosa, in più l’utilizzo di droni per il monitoraggio e l’impiego della più grande pompa idrovora presente in Sardegna. Sono alcuni dei numeri della grande esercitazione di protezione civile che si è svolta oggi nel territorio del Sarrabus-Gerrei. La prima sul rischio alluvioni realizzata in Sardegna su scala reale in un territorio così esteso. Un banco di prova per il sistema regionale dell’emergenza e per il modello pilota del piano di protezione civile intercomunale delle amministrazioni civiche del Sarrabus-Gerrei.
«La Regione Sardegna – spiega l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, che oggi ha assistito alle operazioni direttamente sul territorio – per la prima volta sperimenta la concretezza di un’esercitazione sul campo di questa portata. Un’iniziativa utile per conoscere la reale esigenza dei territori coinvolti. Abbiamo assunto l’impegno di garantire sicurezza al territorio e la mia presenza oggi nei comuni coinvolti testimonia la vicinanza della Giunta regionale alle amministrazioni locali.»

Simulate nell’esercitazione, a partire dalle 8.00, tutte le fasi dell’emergenza, dall’attivazione dei Coc (Centri operativi comunali) nei singoli Comuni di Ballao, Armungia, Villasalto, Villaputzu, San Vito e Muravera, al successivo coinvolgimento, con l’aggravarsi della criticità, del Ccs (Centro coordinamento soccorsi presso la prefettura di Cagliari) e della Centrale operativa della protezione civile regionale.

“L’esercitazione che abbiamo messo a punto – spiega Antonio Belloi, direttore generale della Protezione civile della Sardegna – ci ha dato la possibilità di testare il funzionamento dell’apparato regionale di protezione civile insieme a tutte le forze sul campo. Un’opportunità che vuole essere il punto di partenza per creare un modello da portare su tutto il territorio della Sardegna.»

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«Il gettito del tributo di smaltimento dei rifiuti solidi in discarica è destinato alla costituzione di un fondo per interventi di tipo ambientale e, sulle 107 istanze pervenute dai Comuni nel 2018, 35 sono state già finanziate. Perciò, abbiamo deciso di utilizzare ulteriori risorse per finanziare anche gli enti locali rimasti senza finanziamento nella precedente annualità.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, riferendosi ai 4 milioni 654mila euro stanziati dalla Giunta regionale per favorire, tra le altre cose, la minore produzione di rifiuti, la bonifica di siti inquinati, il recupero di aree degradate ed altri investimenti di tipo ambientale.

Tre milioni derivano dallo stanziamento per il 2019 destinato a finanziare la realizzazione di interventi di recupero ambientale di aree degradate dall’abbandono di rifiuti e la realizzazione di investimenti per dissuadere da ulteriori abbandoni. Inoltre, nel 2018, c’era stato un avanzo di 1 milione 654mila euro.

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Dal prossimo anno, i 1.160 lavoratori precari di Forestas avranno il contratto a tempo indeterminato ‘full time’. Lo hanno annunciato gli assessori regionali del Personale e della Difesa dell’Ambiente, Valeria Satta e Gianni Lampis, spiegando che l’Agenzia regionale dispone della capacità assunzionale per procedere coi contratti.

«Con la collaborazione e l’intenso lavoro di verifica, svolto in questa ultima settimana da parte dell’amministrazione di Forestas, abbiamo raggiunto questo importante risultato – ha detto l’assessore Valerio Satta –. E grazie all’introduzione di ‘quota 100’, vista l’elevata età media dei lavoratori, già dal 2021 si potrà finalmente procedere a nuove assunzioni di giovani, dando vita al turnover tanto atteso.»

«Siamo soddisfatti per la positiva conclusione della trentennale vicenda che ha visto protagonisti i lavoratori precari di Forestas – hanno sottolineato i due assessori -. Finalmente abbiamo posto la parola fine alle tante preoccupazioni provocate in questi ultimi tempi, soprattutto da dichiarazioni spesso contrastanti ed infondate.»

«Ora, la volontà della Giunta regionale – ha concluso l’assessore Gianni Lampis – è quella di rilanciare il ruolo di Forestas, sia nell’attività di difesa del territorio che in quella di collaborazione con gli enti locali, avendo l’obiettivo, in tempi brevi, di coinvolgerli nella ridefinizione del ruolo strategico dell’Agenzia, estendendo anche i suoi campi di intervento.»

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Al via anche in Sardegna la prima “Settimana nazionale della protezione civile”, in programma dal 13 al 19 ottobre. Sette giorni di eventi e iniziative a livello nazionale e locale in cui i cittadini potranno conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile. Il programma, presentato oggi in conferenza stampa dall’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, e dalla Direzione Generale della Protezione civile della Sardegna, aprirà domenica 13 ottobre con “Io non rischio”, campagna nazionale di informazione sul rischio alluvioni, terremoti e maremoti. Nel corso dell’iniziativa i cittadini potranno incontrare i volontari nelle piazze di 25 Comuni per ricevere informazioni sulla prevenzione del rischio.

Lunedì 14 ottobre sarà invece una giornata dedicata alle scuole. La Sala operativa regionale e il Centro funzionale decentrato, con sede a Cagliari, aprirà le porte agli studenti che potranno assistere, tra le altre cose, all’attività dimostrativa dell’allestimento di un campo e l’impiego delle unità cinofile per la ricerca dei dispersi.

Martedì 15 ottobre in programma a Cagliari, al Caesar’s Hotel, a partire dalle 8.30, il convegno annuale “Proterina 3Évolution” il progetto di protezione dai rischi naturali finanziato dal Programma Interreg Marittimo – Italia Francia 2014-2020.

Mercoledì 16 ottobre sei Comuni del bacino del Flumendosa, Ballao, Armungia, Villasalto, Villaputzu, Muravera e San Vito, saranno lo scenario dell’esercitazione di emergenza idraulica e idrogeologica, la prima mai realizzata in Sardegna su scala reale. Una simulazione che avrà lo scopo di testare i piani di protezione civile regionale, intercomunale e dei singoli comuni. «La prevenzione – spiega l’assessore Gianni Lampis – è una priorità nell’agenda della Regione. Protezione civile significa questo, prevenire e programmare tutte quelle iniziative a tutela dell’incolumità dei cittadini che l’istituzione regionale può mettere in campo. L’allerta meteo è uno dei temi che in questi anni ha acceso il dibattito nei territori, nei rapporti tra la Regione Sardegna e gli enti locali. Noi oggi vogliamo affermare un principio chiaro: la Regione non vuole scaricare responsabilità su nessuno, ma cerca alleati con cui condividere la capacità di prevenire situazioni di pericolo».

Giovedì 17 ottobre al Molo Ichnusa di Cagliari, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, saranno allestiti dei gazebo con funzioni di isole didattiche rivolte alla popolazione scolastica. Quaranta volontari, con varie specializzazioni, simuleranno varie tipologie di intervento e soccorso. Nella stessa giornata, in programma, un incontro formativo dedicato ai giornalisti sulle “Buone pratiche nell’informazione e nella comunicazione di protezione civile, dalle 14.00 alle 17.00 all’ExMa di Cagliari.

Venerdì 18 ottobre l’ultimo appuntamento a Cagliari, dalle 9.30, all’Archivio di Stato, con il convegno sulla Gestione dell’emergenza e salvaguardia del patrimonio culturale, in collaborazione con il Ministero per i beni culturali.

«La settimana nazionale – dichiara Antonio Belloi, direttore generale della protezione civile della Regione Sardegna – rappresenta un’occasione importante, non solo per far conoscere le attività della protezione civile e le modalità di gestione delle emergenze, ma anche per aumentare il grado di consapevolezza dei cittadini davanti al rischio. I comportamenti di ognuno di noi sono determinanti ai fini della prevenzione e per la tutela dell’incolumità delle persone.»

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«Le Aree marine protette della Sardegna hanno svolto una collaborazione fondamentale con la Regione sul tema dei siti marini della ‘Rete Natura 2000’, oltre che un prezioso ruolo di supporto in particolare per la definizione dei perimetri e per gli approfondimenti scientifici relativi alle specie marine da tutelare.»
Lo ha ricordato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, commentando lo stanziamento di 120mila euro per il 2019 a favore delle sei Aree marine protette per la compartecipazione agli oneri derivanti dalla gestione dei siti marini di importanza comunitaria (Sic) e per favorire il funzionamento della ‘Rete delle Aree marine protette’.

«Grazie anche ai contributi scientifici prodotti dalle Amp, la Regione ha potuto individuare e proporre nuovi Sic e Zps marini al ministero dell’Ambiente – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Perciò, è importante continuare ad avvalersi della loro collaborazione, proseguendo le attività legate alla gestione dei siti marini della ‘Rete Natura 2000’, con particolare riferimento all’attuazione delle misure di conservazione che hanno accompagnato la proposta di nuovi Sic.»

Lo stanziamento sarà suddiviso in parti uguali tra le sei Aree marine protette.

Tutela dell’ambiente e salvaguardia del territorio: la Sardegna deve diventare plastic free, con il divieto di utilizzo di prodotti di plastica monouso nelle mense e negli uffici pubblici della Sardegna dal 1° gennaio 2022. E’ quanto previsto dalla Proposta di legge n. 49 “Norme in materia di riduzione dell’impatto dei prodotti di plastica sull’ambiente”, presentata dal gruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale. Il testo di legge, primo firmatario Michele Cossa, composto da dieci articoli, prevede il divieto assoluto di utilizzo della plastica monouso nelle manifestazioni e nelle sagre organizzate o, comunque, sostenute dalla Regione o da enti ad essa collegati, nei parchi, nelle aree marine protette e nelle spiagge del demanio regionale. L’inosservanza di tali disposizione comporterebbe una sanzione da 50 a 2mila euro. Sono inoltre previste azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei giovanissimi attraverso la collaborazione con le scuole. La proposta di legge ha anche l’obiettivo di incentivare l’uso alimentare dell’acqua pubblica, favorendo l’istallazione in tutti i Comuni di uno o più punti di distribuzione di acqua, fornita gratuitamente o a prezzo simbolico. “La proposta di legge sostiene anche la ricerca e la produzione di materiali innovativi e sostenibili e avrà una dotazione annua di 5 milioni di euro”, ha affermato il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa. “Con questa proposta di legge per la prima volta la Regione si schiera così a favore di un futuro sostenibile e rispettoso nei confronti dell’ambiente e delle generazioni future”. Cossa ha evidenziato che “l’impiego della plastica in tutti i settori ha dato un contributo molto importante al progresso e al miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità, ma negli ultimi 50 anni la situazione è sfuggita di mano”. “La necessità di ridurre la plastica acquista, dunque, un’importanza particolare per la nostra regione – ha continuato Michele Cossa – perché l’accumulo danneggia attività economiche importanti come il turismo, la pesca, il trasporto marittimo. Ora bisogna muoversi per agevolare una transizione verso un’economia circolare”. Ci sono già in Sardegna esempi virtuosi come quello della Pro Loco di Sestu, che già da dieci anni, ha spiegato il presidente Mario Ziulu, utilizza soltanto materiali biodegradabili monouso, nonostante l’elevato costo, e comuni come Arzachena, ma anche Cagliari e Quartu, che hanno avviato politiche di salvaguardia dell’ambiente attraverso l’eliminazione graduale degli oggetti monouso di plastica. “Vogliamo creare l’Isola verde del Mediterraneo”, ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, sottolineando che spetta alla Regione creare un forte collegamento tra le politiche di sviluppo e quelle ambientali. Oggi la Sardegna è al 7° posto in Italia per la raccolta differenziata, ha continuato l’assessore, che si aggira intorno al 65 per cento. “Poniamoci l’obiettivo di arrivare al 70 per cento entro il 2020”, ha detto Gianni Lampis. Per l’assessore bisogna partire dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni, e quindi dagli istituti scolastici, ma anche dalle amministrazioni comunali e dai centri di educazione ambientale. Per il consigliere regionale dei Riformatori, Aldo Salaris, è importante coinvolgere anche il mondo della Sanità e sensibilizzare il settore turistico, ampliando il divieto di utilizzo della plastica monouso non biodegradabile anche agli eventi e alle manifestazioni. “E’ una sfida importante”, ha affermato Maria Laura Orrù (Progressisti), prima firmataria dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale “sulla minimizzazione, sul territorio regionale, dei rifiuti in plastica monouso non biodegradabili e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale”. “Dobbiamo avere tanto coraggio, portiamo subito la proposta di legge in commissione, e iniziamo quel percorso impegnativo di coinvolgimento dei portatori di interesse, dei comuni, della scuola e di chi opera nello smaltimento dei rifiuti”, ha affermato Maria Laura Orrù, esprimendo anche soddisfazione per la firma del decreto da parte del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che dal 1° gennaio 2020 prevede il divieto di utilizzare nel Palazzo materiali monouso in plastica non biodegradabile. Massima condivisione per gli obiettivi della proposta di legge dei Riformatori sardi da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Mura: “E’ un tema che va al di là dei colori politici e che è dovuto alla nostra terra”.