3 May, 2024
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Sarà la centesima edizione del Giro d’Italia di ciclismo a tenere a battesimo il rinnovato palazzetto dello sport center di Olbia che, in concomitanza con il passaggio della corsa rosa in Sardegna, cambia look e nome.

In base a un accordo di sponsorizzazione fra la AltoGusto, azienda leader nella distribuzione del caffè in Sardegna, la Real Effegi, società che gestisce lo sport & wellness resort, e la concessionaria di raccolta pubblicitaria Pubblicitas, il palazzetto dello sport gallurese si chiama da oggi PALALTOGUSTO. Un nastro rosa in onore al Giro d’Italia sancirà il passaggio al nuovo corso.

Il partenariato fra le aziende sarde, che porta il logo Altogusto e il prodotto Altogusto Coffe Club (miscela top di caffè) sul palazzetto e su tutti i campi sportivi attrezzati del Geovillage, non si ferma al semplice accordo commerciale e alla migliore offerta per i consumatori, ma mira a obiettivi molto più ambiziosi. Grazie alla nuova intesa saranno organizzati eventi come esposizioni, fiere e convegni a carattere regionale, nazionale e internazionale che avranno come primo intento la promozione delle aziende e dei prodotti del territorio.

Tutto, naturalmente, si svolgerà nelle strutture del Geovillage di Olbia e contribuirà ad accrescere l’offerta turistica del nord Sardegna, rivolgendosi non solo ai visitatori tradizionali, ma anche a un target d’imprenditori, operatori commerciali, utenti che saranno invogliati a raggiungere l’Isola anche fuori stagione.

L’accordo è stato siglato nei giorni scorsi alla presenza di Pier Carlo Bisio e Vittorio Zichi, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Altogusto, Fabio Docche per la Real Effegi e Renato Sanna per Pubblicitas.

  

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L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha impegnato la somma di euro 9.890.562,62 in favore dei comuni della Sardegna per il finanziamento dei progetti del programma “Ritornare a casa” ed ha autorizzato la liquidazione e il pagamento di 12.000.000 in favore dei comuni a titolo di acconto per la concessione e l’erogazione di sussidi in favore di particolari categorie di cittadini.

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La Banca d’Italia indice un concorso pubblico per l’assunzione di vice assistenti – profilo amministrativo – finalizzato a soddisfare i fabbisogni di tale personale che si registreranno a partire dalla metà del 2018. La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio delle ore 16.00 del 29 maggio 2017. Ma cosa fa un vice assistente in Banca d’Italia? 

Il profilo di vice assistente svolge in via prevalente mansioni esecutive quali quelle di classificazione, archiviazione e protocollo di documenti, di conteggio, confezionamento e sistemazione dei valori, di supporto all’attività delle unità; può essere anche adibito allo svolgimento di attività di sportello bancario presso le unità di cassa della Banca.

Sono richiesti i seguenti requisiti: 

1. Diploma di istruzione secondaria di secondo grado, di durata quinquennale.

2. Età non inferiore agli anni 18;

3. Cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione europea;

4. Idoneità fisica alle mansioni;

5. Godimento dei diritti civili e politici, anche nello Stato di appartenenza o di provenienza;

Le prove d’esame consistono in…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/concorso_bankitalia.html .

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Venerdì scorso, la delegazione guidata da Ofer Sach, ambasciatore di Israele a Roma, ha partecipato a un incontro che si è tenuto al Crea UniCa (Center of research entrepreneurship acitivities – Università di Cagliari, Centro innovazione e imprenditorialità). Per l’ateneo hanno preso parte i pro rettori Micaela Morelli (Ricerca scientifica) e Annalisa Bonfiglio (Innovazione), il direttore di Crea, Maria Chiara Di Guardo e Mario Mariani (The Net Value). Il neonato hub per il mix che accomuna giovani-contaminazioni disciplinari-ricerca-idee e progetti appetibili dai mercati nazionali e mondiali, ha sede all’ex Teatro anatomico di via Ospedale. Il Centro ha il compito di catalizzare, coordinare e guidare l’insieme, a partire dal ContaminationLab, di progetti e iniziative che esaltino l’innovazione e l’imprenditorialità con la mission d’ateneo quale propellente.

Dodici start up con il vento in poppa. Sei maturate nell’ambito del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. Ovvero, Chiara Cocco (Neeot), Simone Scalas (Bxtar), Maurizio Piredda (Bautiful Box), Alessandra Farris (IntendiMe), Marco Deiosso (Nausdream), Alberto Piras (Brave Potions). Altrettante fiorite nel contesto della ricerca universitaria svolta nell’ateneo del capoluogo: Alessandro Massarelli (Botteega), Mauro Pili (Paymeabit), Fabrizio Mulas (U4Fit), Andrea Concas (Art Backers), Alessandro Sestini (Marinanow) e Antonio Solinas (Ab Insula). I rappresentanti delle start up hanno spiegato alla delegazione di Israele (accademici, venture capitalist, diplomatici, imprenditori) il nocciolo dei loro progetti. Il Crea punta a far conoscere alcune delle start-up nate all’interno del CLab di UniCa, mostrare la rete di relazioni sull’imprenditorialità che l’Università promuove con il ComunicationLab. Tra gli obiettivi, il rafforzamento della visibilità sia di alcune imprese di pregio in relazione con l’ateneo, sia di alcuni progetti scientifici con evidenti ricadute imprenditoriali.

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In Sardegna il 5% delle nuove “vere” imprese è nato per sfruttare un’“idea innovativa”a. Infatti, dal 2013 alla fine del 2016, ben 747 nuove imprese sarde, sulle 14.940 create ex novo (non associabili ad altre già esistenti, trasformate o cessate), sono nate per sfruttare una idea innovativa. Di queste, 160 sono iscritte al Registro Speciale come “Startup innovative”, ovvero società di capitali costituite per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, status che consente, per un massimo di 5 anni dal momento della costituzione, di beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. Infatti, da fine 2012 è stata aperta una sezione speciale del Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio riservata a questa tipologia di attività.

Sono questi i dati del dossier “Le tendenze dell’innovazione delle piccole imprese in Sardegna”, realizzato dall’Osservatorio MPMI Confartigianato Sardegna su dati 2013-2016 UnionCamere-Infocamere, Istat e Ministero del Lavoro.

La ricerca evidenzia anche come la nostra regione sia al secondo posto in Italia, tra le regioni con la più alta propensione per la creazione di “nuove imprese finalizzate allo sfruttamento di una idea innovativa”. Al primo posto il Trentino con il 5,3%, al terzo la Toscana con il 4.9%, poi la Sicilia, l’Umbria e il Veneto con il 4,6%.

«Questi dati dimostrano come in Sardegna le idee non manchino e come le micro e piccole imprese siano attente alla potenzialità del cambiamento – afferma Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – queste, infatti, pur di migliorare sono pronte a sperimentare il più possibile i propri prodotti o servizi innovando il processo produttivo: nuovi materiali, perfezionamento di strumenti già esistenti, dispositivi tecnologici avanzati. Intuizioni che possono apportare un valido contributo e garantire una maggiore competitività alle imprese. Grazie a questa costante attività di miglioramento – sottolinea ancora Maria Carmela Folchetti – cresce la propensione a individuare soluzioni creative e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato sardo contribuisce a mantenere elevata la qualità del made in Italy.»

Interessanti anche i dati sull’innovazione nelle aziende. Infatti, tra il 2012 e 2014, il 39,6% delle imprese sarde con più di 10 dipendenti, ha introdotto innovazioni di prodotto, di processi produttivi di gestione organizzativa o di marketing, dato che pone la Sardegna al 14esimo posto nazionale contro il 25,9% Nazionale e il primo posto del Veneto con il 53,7%.

Tra queste aziende, la media nazionale del valore della spesa finalizzata all’innovazione, è stata di 6.600 euro per addetto.

«Il futuro dell’artigianato non può trascurare il digitale e Confartigianato sta presidiando le opportunità che consentono agli imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi – evidenzia Maria Carmela Folchetti – a cominciare dal Piano Industria 4.0 varato nei mesi scorsi dal Governo che contiene una serie di strumenti per agevolare la trasformazione delle piccole imprese. La Confartigianato si sta preparando per diventare Digital Innovation hub. Per questo ribadiamo come sia fondamentale che la politica regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di aziende innovative – aggiunge la presidente Folchetti – nell’ottica di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale. Una sfida quotidiana che ha come protagonista il patrimonio intellettivo e creativo delle nostre imprese artigiane.»

E per gli imprenditori artigiani che investono sull’innovazione digitale sono in arrivo cospicui finanziamenti da parte del ministero dello Sviluppo economico. Questo ha infatti, ha prorogato al 4 maggio il termine per presentare le domande per accedere al bando che finanzia aggregazioni tra imprese che puntano su manifattura sostenibile e artigianato digitale. Potranno essere finanziate le reti e i consorzi di imprese composti da più di 5 aziende, con almeno il 50% di piccole imprese artigiane, finalizzati a creare centri per l’artigianato digitale, incubatori per lo sviluppo dell’innovazione imprenditoriale e spazi per la modellazione e la stampa 3d. L’agevolazione va dai 100mila agli 800mila euro e copre fino al 70% dell’importo totale. Le domande di agevolazione possono essere presentate fino al 4 maggio 2017.

Per Confartigianato Sardegna, interventi economici sulla Manifattura 4.0 possono consentire alle piccole aziende di far parte quell’economia del “su misura” che caratterizza le nuove produzioni manifatturiere dell’era digitale in cui c’è sempre maggiore attenzione alle esigenze del cliente e in cui è possibile, a costi molto contenuti, realizzare piccolissime quantità di prodotti il più possibile personalizzati. Infatti, pensare a un sistema produttivo che sia connesso a monte con i fornitori e a valle con i clienti permette di pensare a un nuovo modo di fare manifattura.

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E’ stato presentato stamane a Cagliari il 100° Giro d’Italia, al via venerdì da Alghero.
«La partenza del Giro d’Italia è un’occasione straordinaria per mostrare al grande pubblico la bellezza della Sardegna più nota, ma anche l’enorme fascino di quella meno conosciuta». Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato la grande partenza del Giro 100 dalla Sardegna, presentata oggi a Cagliari dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas e dai rappresentanti delle città tappa.
Saranno tre le tappe nell’isola per le 22 squadre partecipanti: la prima, il 5 maggio, da Alghero a Olbia; la seconda, il 6, da Olbia a Tortolì; infine la gara dalla città ogliastrina a Cagliari, il 7 maggio. «L’imponente copertura mediatica porterà le immagini del Giro nelle case degli appassionati di sport di 190 Paesi, che mentre seguono la gara potranno ammirare la ricchezza del nostro ambiente. Il cicloturismo ha grandi potenzialità e stiamo investendo molto in questo settore, sapendo bene che i percorsi della bicicletta permettono uno sguardo privilegiato sul paesaggio. Come ho già avuto modo di dire – conclude Francesco Pigliaru -, mi piace pensare che i ciclisti di tante parti del mondo, vedendo il Giro d’Italia, si innamorino della Sardegna e abbiano voglia di scoprirla pedalando».
«Un investimento a lunga gittata – secondo Barbara Argiolas – il più importante evento ospitato in Sardegna e può tracciare la strada futura nell’ambito del turismo che vogliamo sviluppare in Sardegna e del coinvolgimento delle comunità locali. È un investimento importante, visto che la Regione sta spendendo circa 4,5 milioni di euro ma che garantisce una visibilità senza precedenti all’Isola: basti pensare alle 150 ore di diretta Rai sui vari canali e ai circa 300 giornalisti accreditati. E il rientro di questo investimento, che non è pensato per un evento spot ma è simbolo di un nuovo approccio culturale al turismo in Sardegna, non verrà valutato solo nei 4 giorni in cui la corsa rosa attraverserà l’isola da nord a sud ma nella sua coda lunga, negli effetti futuri a medio-lungo periodo e nelle sue capacità propulsive che monitoreremo.»
«Manifestazioni di questo genere – ha detto ancora l’assessore Argiolas – rientrano in un piano d’azione strategico e articolato, in linea con il modello regionale di sviluppo sostenibile, di tutela del paesaggio, di qualità della vita in Sardegna, di valorizzazione di nuovi temi vacanza alternativi e complementari al marino-balneare. La mobilità sostenibile e le ciclovie sono parte integrante di questo approccio, che la Giunta ritiene assolutamente strategico: sono stati stanziati 15 milioni di euro per rinnovare e ampliare la rete ciclabile regionale, ma questo è solo parte del lavoro che va completato con una nuova attività di marketing e promozione per il turismo lento, di esperienza, col quale possiamo allungare la stagione in Sardegna ai mesi spalla.»
Sinergia con istituzioni e enti locali. Dall’esponente della Giunta, un plauso alla collaborazione tra Regione, Comuni e istituzioni coinvolte: «Portare il Giro in Sardegna è stata una sfida per la Regione, ma lo è stata anche per i Comuni coinvolti, sia dal punto di vista finanziario sia da quello delle risorse umane. Ma questo Giro in Sardegna parte dal basso, parte dalle comunità locali che si sono mobilitate per presentarsi al meglio e dagli studenti, che parteciperanno in massa alle iniziative legate al Giro grazie al coinvolgimento delle scuole. Questo aspetto è particolarmente importante: invitiamo le nuove generazioni a impossessarsi degli spazi pubblici». Infine, un saluto a Fabio Aru, assente dalla competizione: «Siamo dispiaciuti per l’assenza di Aru e addolorati per l’enorme tragedia che ha colpito la sua squadra, ma sono sicura che i tifosi sardi non faranno mancare il calore nei confronti della squadra di un atleta simbolo della Sardegna». 
Il coinvolgimento dei territori. La parte sportiva delle tre tappe è stata illustrata da Roberto Salamini e Giusy Virreli di RCS Sport, in videocollegamento da Alghero. Ai rappresentanti dei Comuni tappa il compito invece di presentare il ricco calendario di eventi messo in piedi per accompagnare il viaggio della carovana del Giro d’Italia. Il sindaco di Alghero Mario Bruno ha messo l’accento sulla «fortissima attesa della città e sulla grande partecipazione della cittadinanza all’accoglienza della corsa rosa: tanti i volontari coinvolti per l’inaugurazione ideata dallo stilista Antonio Marras». Per l’assessore del Turismo del comune di Olbia Marco Balata, «l’elemento da sottolineare è la sinergia con gli altri sindaci e l’unità di intenti al di là dei colori politici per dare un’immagine vincente della Sardegna». Infine, l’assessore dello Sport del comune di Cagliari Yuri Marcialis ha evidenziato come «l’arrivo a Cagliari della terza tappa è il coronamento del lavoro fatto in questi anni, incentrato sulla vivibilità e ciclabilità della città, che porterà ricadute non solo sportiva e di immagine ma anche di sensibilizzazione dei più giovani».

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La commissione Governo del Territorio, presieduta da Peppino Pinna (Udc), ha iniziato il ciclo di audizioni sul Dl n. 308 in materia di urbanistica ed edilizia ascoltando i rappresentanti delle professioni tecniche (Ingegneri, Architetti, Geometri) della Sardegna.

I professionisti hanno espresso una valutazione positiva della proposta, formulando alcuni suggerimenti di dettaglio che, se accolti, consentirebbero un forte rilancio del settore in un quadro di regole certe, tempi ragionevoli e costi accessibili.

Per la Rete delle professioni tecniche l’ing. Gaetano Nastasi, confermando il giudizio positivo sul provvedimento, ha messo l’accento sulla necessità di un «Testo unico che metta fine al continuo sovrapporsi ed intrecciarsi di disposizioni nazionali e regionali, causa complessi contenziosi civili e penali».

A titolo di esempio, Nastasi ha citato il mancato adeguamento della Regione (che essendo a Statuto Speciale deve emanare una legge ad hoc) al Dpr 31 del febbraio scorso in materia di semplificazione delle autorizzazioni paesaggistiche. In questo caso il problema si può considerare superato dato che, come è stato comunicato, la norma sarà approvata giovedì prossimo dal Consiglio regionale col parere favorevole espresso dalla commissione all’unanimità.

Passando all’esame puntuale del testo del Dl 408, Nastasi ha poi sollecitato la modifica parziale dell’art.4 che richiede il cambio del procedimento (da Scia a Permesso di costruire) per le varianti in corso d’opera che prevedono diminuzioni dei volumi del fabbricato. «Una pratica di ampliamento relativa al cosiddetto Piano Casa soggetto alla Scia dove magari si decidesse di non eseguire una parte dell’intervento – ha spiegato Nastasi – dovrebbe percorrere inutilmente l’iter più lungo e complesso del Permesso di costruire, mentre sarebbe meglio che restasse nel campo amministrativo originario».

Anche da parte di Vanni Sanna, intervenuto a nome dei Collegi dei Geometri della Sardegna, è arrivato un giudizio di apprezzamento per il disegno di legge della Giunta il quale però, ha osservato, può essere migliorato in alcune parti significative.

«La prima – ha affermato – riguarda gli ampliamenti in agro, nei quali dovrebbero essere compresi anche i fabbricati esistenti realizzati in passato in lotti fra i 1000 ed i 5000 metri, una situazione di cui si deve prendere atto, così come occorre una apertura anche per le zone E (agricole) ed F turistiche, altrimenti resterebbe preclusa per sempre la possibilità di riqualificare dal punto di vista estetico, ambientale, paesaggistico, energetico e funzione un delicato contesto territoriale.»

Vanni Sanna inoltre, sulla base di recenti decisioni della giurisprudenza amministrativa, ha invitato la commissione ad inserire nella legge la cosiddetta “sanatoria giurisprudenziale”. «Non si tratta di un condono – ha precisato – che peraltro non rientra nella competenza della Regione ma di un provvedimento di buon senso che non interviene sul reato penale ma solo sulla parte amministrativa del procedimento».

In sostanza, si tratta di ammettere a sanatoria le opere realizzate in conformità alle norme urbanistiche esistenti al momento della domanda ma non al momento della realizzazione dell’opera, mentre attualmente è richiesto il cosiddetto requisito della “doppia conformità”. «L’obiettivo – ha spiegato Vanni Sanna presentando una memoria con diverse sentenze sulla materia ed una lettera inviata ai sindaci della provincia di Nuoro qualche anno fa dal procuratore della Repubblica Andrea Garau – è evitare di demolire un fabbricato di cui successivamente la legge ha consentito la ricostruzione».

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Il messaggio del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, nella giornata mondiale della libertà di stampa.

«La vera democrazia non può esistere senza la libertà di stampa.

Da ex giornalista, so che è essenziale lavorare in maniera indipendente.

Senza questo tipo di libertà non può esserci controllo sulla politica, trasparenza, lotta alla corruzione, buon governo e libertà di scelta.

Per questa ragione, l’Unione Europea è il più forte difensore di questo fondamentale diritto in tutto il mondo.

Purtroppo, come sottolinea l’organizzazione Reporter Senza Frontiere la libertà di stampa è fortemente minacciata come mai prima!

Molti corrispondenti denunciano come i giornalisti vengano intimiditi – non solo nei regimi autoritari – ma anche in paesi che sono di solito considerati democratici.

Senza andare troppo lontano, la Turchia è diventata probabilmente la “più grande prigione al mondo per chi opera nei media”. Secondo il Centro per la Libertà di Stoccolma circa 200 giornalisti sono stati imprigionati e 150 organi di stampa sono stati chiusi a seguito del colpo di stato dello scorso anno.

Molti giornalisti sono in prigione e oppressi in Cina, Russia, Bielorussia, in alcuni paesi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia.

Il Parlamento europeo difenderà sempre queste ingiustizie, condannando ogni tentativo di censurare i giornalisti.

Per questo ancora una volta chiedo l’immediato rilascio non solo del giornalista turco-tedesco Deniz Yücsel, ma di tutti quelli che sono ingiustamente detenuti in tutto il mondo per aver svolto il loro lavoro.

Quando pensiamo alla libertà di stampa dobbiamo considerare anche internet. È una fonte di conoscenza nella stessa misura in cui è una fonte di pericolo. Quasi la metà degli europei si informa tramite i social media, cosa che ha reso molto più facile la diffusione di notizie false. 

Ci sono molte preoccupazioni riguardo la disinformazione e i discorsi di odio, usati per promuovere la radicalizzazione e il fondamentalismo, in particolare tra le giovani generazioni.

Insieme con i giornalisti, legati dal codice etico, dobbiamo promuovere una maggiore responsabilità delle piattaforme digitali.

Oggi, dobbiamo ricordare e commemorare tutti quei giornalisti che sono morti e sono stati imprigionati per il loro impegno ad informare i cittadini con la verità.

La loro libertà è la chiave per rendere il mondo un posto migliore. Oggi voglio farvi sapere che non siete da soli in questa battaglia. Il Parlamento europeo sarà sempre dalla vostra parte.»

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e quello del Personale Filippo Spanu hanno illustrato questo pomeriggio in Consiglio regionale il disegno di legge 416 per la riforma del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale. L’audizione è avvenuta all’interno della commissione Autonomia, presieduta dall’on. Francesco Agus, alla presenza tra gli altri del comandante del Corpo Forestale. In precedenza il testo era stato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, che hanno fornito le loro osservazioni.

«La riforma è indubbiamente necessaria – ha detto al termine il presidente Agus –  posto che la legge di riferimento risale al 1985. La commissione dovrà ora inquadrare alcuni aspetti tra i quali le dotazioni finanziarie per i concorsi, considerando che nei prossimi otto anni su 1.380 dipendenti circa 850 tra agenti, assistenti, sottufficiali ed ufficiali andranno in pensione e dovranno necessariamente essere sostituiti». Per il presidente Agus «non è secondario nemmeno il tema dell’organizzazione sul territorio delle 82 stazioni forestali e delle 10 basi navali attualmente distribuite così nell’Isola».

La commissione Autonomia proseguirà i suoi lavori domani, dalle 15.00, con l’audizione della commissione regionale Pari Opportunità e delle associazioni e movimenti che in questi mesi si sono battuti per l’istituzione della doppia preferenza di genere.

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La Sardegna in primavera per giocare, imparare, scoprire e condividere quanto più possibile tra maestro e allievo. Questo l’obiettivo della settimana da poco conclusa al Pevero Golf, seconda edizione, con un menu ancora più ricco. È stata una lunga lezione di golf tra campo, campo pratica e nuove tecnologie, sono stati assegnati un titolo e molti premi in un mix di competizione individuale e gioco di squadra, con un momento dedicato anche alla promozione del gioco.

C’è chi ha scelto di partecipare al Campionato Maestri firmato Marinanow (un Pro e un dilettante insieme in campo per due giri) che ha occupato la scena nei primi giorni, e chi ha preferito giocare la Pro-am Costa Smeralda by TCI (formula tradizionale con tre dilettanti per squadra); qualcuno è partito per l’intera settimana anche con la famiglia, per un lungo ponte di golf e una vacanza nella stagione più bella della Costa Smeralda, lontana dal chiasso dell’estate.

Nessuno ha rinunciato al Clinic Day, dove i maestri hanno accompagnato gli allievi in un’esperienza tecnologica a tuttotondo con software e bastoni di ultima generazione, cogliendo l’occasione per mettere a punto la propria sacca e il proprio swing. Grande attenzione alle novità di Callaway e Wilson Staff che hanno dominato la scena in campo pratica con fitting curati rispettivamente da Massimo Paolicchi e Doriano Balbo. E poi swing ai raggi x con software di ultima generazione (KVest, Flightscope, Trackman, Golf Biodynamics) e tecniche di lettura delle pendenze in putting green con Aimpoint Express. Una giornata di test, demo, contest e anche una gara di putting green per chi ha raccolto l’invito di PGA Italiana e del Pevero per un primo contatto col golf. Ed è stato un gruppo numeroso.

In campo agonistico, a vincere la ventesima edizione del Campionato Maestri è stato un insegnante con precedenti illustri, un giocatore che dal 1995 ha frequentato lo European Tour per 15 stagioni, con qualche parentesi sul Challenge; un titolo (il Johnnie Walker Championship a Gleneagles nel 2005) e 22 top ten al suo attivo. Per Emanuele Canonica, torinese di 46 anni che oggi insegna all’Argentario Resort, essere stato il giocatore più lungo del circuito maggiore per tre stagioni di fila, è stato utile nel vento e tra le insidie del Pevero. «Ho lasciato quasi sempre il driver nella sacca e ho tenuto la palla in gioco con tanti ferri dal tee». Spettacolare e molto tecnico, il tracciato del Pevero è stato ancora una volta protagonista.

Campionato Maestri PGAI Marinanow montepremi 28mila euro

Classifica Pro: 141 Emanuele Canonica (73-68), 144 Lorenzo Magini (77-67), 147 Michele Reale (76-71), Williams Craig Owen (74-73), Nicola Maestroni (72-75); 148 Andrea Signor (78-70).

Classifica squadre: 1° lordo Emanuele Canonica – Mauro Biscuoli 137, 1° netto Mario Tadini – Nicola Pierini 133, 2° netto Michele Reale – Flaminia D’Onofrio 134, 3° netto Michele Ballarin – Nicola Pertusi 135, 4° netto Andrea Signor – Luca Pilotto 136, 5° netto Ulderico Albanesi – Claudio Ciogli 137; miglior secondo giro Lorenzo Magini – Daniela Avanzini 65.

Pro-am Costa Smeralda by TCI – montepremi 20 mila euro

Classifica Pro: 150 Williams Craig Owen; 151 Paolo Terreni, Leonardo Motta; 154 Adriano Brizzolari; 155 Cristiano Terragni, Corrado De Stefani.

Classifica squadre: Leonardo Motta, Fabio Pistis, Gian Mario Azara, Simone Bachis 289 (lordo); Williams Craig Owen, Stefano Gadaldi, Marco Angiolini, Roberto Montalbano 272; Adriano Brizzolari, Alberto Ponziani, Ilaria Ponziani, Lotteri 274; Giorgio Merletti, Nicola Pierini, Gianluigi Paganessi, Pier Paolo Cassitta 275; German Coniglio, John John Bilbao, Diego Cantatore, Franco Paloschi 277; Marco Durante, Pietro Carlini, Davide Porcu, Guido Asuni 278; miglior secondo giro Fabian Barrio, Marino Jaselli, Leopoldo Langé, Alberto Cristina 135.