16 May, 2024
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«La politica di coesione è lo strumento per il futuro dell’Europa. E se per tutti i territori è la grande sfida di crescita, per le isole lo è ancor di più: non possiamo permettere che vengano lasciate indietro, al contrario devono essere messe nelle condizioni di superare gli svantaggi strutturali dati dalla condizione geografica e farlo in base a regole chiare e condivise.» È la posizione della Sardegna sul fronte della discussione che accompagna la definizione della politica di coesione post-2020 e che il presidente Francesco Pigliaru ha ribadito, ieri e oggi a Sofia, nell’ambito delle iniziative promosse dalla commissione COTER del Comitato europeo delle Regioni.

La COTER, che si occupa di Coesione territoriale e bilancio europeo, ha raccolto le voci delle amministrazioni regionali e locali europee rappresentate dai componenti riuniti nella capitale della Bulgaria, che da gennaio ha assunto la Presidenza del semestre europeo. «La voce dei territori è fondamentale perché l’Europa, attraverso questo strumento così importante, possa mettere in atto una strategia effettivamente intelligente, mirata a uno sviluppo diffuso che favorisca le aree geograficamente meno avvantaggiate, come appunto le isole – ha aggiunto il presidente Francesco Pigliaru -. È una questione di pari opportunità e lo scenario normativo e programmatico post-2020 deve tenerne conto. I cittadini e le imprese delle isole sono oggettivamente svantaggiati nella competizione con le altre regioni perché partono da una condizione geografica e quindi strutturale differente, che non solo ha storicamente inciso sullo sviluppo ma che tuttora non trova riconoscimenti legislativi adeguati. Questi svantaggi ci penalizzano su molti fronti, ma al primo posto ci sono trasporti ed energia. Dall’Europa certamente ci aspettiamo che gli investimenti che si andranno ad attivare attraverso la politica di coesione puntino ad accorciare queste distanze, ma ci aspettiamo anche un’attenzione specifica sulla normativa, considerando come fattore determinante il grado di perifericità delle isole. E ciò a partire dalla disciplina sugli aiuti di stato, particolarmente penalizzante per regioni come la Sardegna e non solo – ha concluso Francesco Pigliaru, ricordando l’Accordo stretto con Corsica e Baleari -. È un punto su cui continueremo a lavorare con impegno e determinazione, e lo faremo insieme.»

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Saranno quattro giorni pieni di musica di qualità e di attenzione ai temi dei diritti umani quelli dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, con la 21a edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”. Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia, sezione Big, sarà uno dei protagonisti di un programma ricco di eventi, che sosterrà la campagna di Amnesty International “La solidarietà non è reato” e vedrà tra gli ospiti Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane e la Med Free Orkestra.

Grandi artisti che si alterneranno sul palco di Piazzale Europa con otto band e cantautori provenienti da tutta Italia, da Bergamo a Pantelleria, da Venezia a Napoli, in concorso per il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, dedicato ai migliori brani legati alla “Dichiarazione universale dei diritti umani”. Il contest proporrà le semifinali il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio.

Il 20 luglio si fronteggeranno: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).

Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk / canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk / canzone d’autore).

Voci per la libertà è un evento sostenuto da Amnesty International Italia in cui la creatività tocca le persone su temi importanti quali uguaglianza e rispetto. Quest’anno il festival promuoverà la campagna “La solidarietà non è reato” con cui Amnesty International vuole sfidare la criminalizzazione della solidarietà nelle sue varie forme: il lavoro umanitario e dei diritti umani non dovrebbe mai essere criminalizzato perché aiutare le persone ad attraversare i confini in modo irregolare, senza alcun vantaggio personale, non è contrabbando e non dovrebbe essere considerato un reato. Individui e organizzazioni che aiutano rifugiati e migranti sono l’esempio più visibile dell’impegno per costruire comunità più accoglienti in Europa: testimoniano le violazioni dei diritti umani e gli abusi; rispettano l’imperativo umanitario, anteponendo le persone ai confini.

Sui temi dei diritti umani saranno due le installazioni presenti quest’anno a Voci per la libertà e visitabili al Centro Congressi a fianco al palco: “Inalienabile” di Silva Rotelli, progetto multimediale sul rapporto tra musica e diritti umani e “Ciokorà” progetto fotografico di Valentina Tamborra che testimonia la condizione delle migliaia di bambini di strada in Kenia. Verranno inaugurate nella serata di apertura, quella del 19, che vedrà l’esibizione del caleidoscopico e multietnico ensemble musicale della romana Med Free Orkestra, preceduta da quella di BO.RO.FRA, che alle 18.30 sarà anche protagonista dell’aperitivo in spiaggia.

Il giorno dopo, l’aperitivo sarà affidato al live di Carlo Valente, il vincitore del Premio Amnesty sezione Emergenti lo scorso anno. Ospite della serata, dopo l’esibizione dei semifinalisti, sarà Mirkoeilcane, giovane cantautore romano noto per aver presentato a Sanremo 2018 un brano intenso sui migranti come “Stiamo tutti bene”.

Sabato 21 luglio si aprirà alle 18.30, con un Dj set interculturale, per proseguire la sera con la seconda semifinale e con il live di Enrico Ruggeri, artista dalla lunga carriera, spesso costellata da brani sui temi dei diritti umani (da “Nessuno tocchi Caino” alla stessa “Si può dare di più”).

La giornata di chiusura inizierà all’alba, alle 5.00, con una performance di musica e danza contemporanea a cura dei Cantieri Culturali Creativi. Nel pomeriggio ci sarà un incontro alle 18.30, con il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury e con Dario Brunori, che la sera salirà sul palco per eseguire la canzone vincitrice del Premio Amnesty Italia Big, la sua “L’uomo nero”, insieme ad altri brani del suo repertorio. Durante la serata verrà anche assegnato, fra i cinque finalisti, il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, il Premio della Critica e il Premio Giuria Popolare.

Durante tutte le serate del festival ci saranno laboratori didattici per bambini sui diritti umani.

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Regione e Comune di Orune hanno firmato un protocollo d’intesa per l’erogazione del contributo straordinario previsto nella Finanziaria regionale 2018, destinato alla realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e di infrastrutture culturali, sportive e ricreative multifunzionali. Il provvedimento ha l’obiettivo di fronteggiare le gravi problematiche di legalità, sicurezza urbana e disagio sociale nel Comune barbaricino.

L’articolo 4, comma 14 della legge n. 1/2018 prevede un finanziamento di un milione 200mila euro per il triennio 2018-2020. Il protocollo siglato con il Servizio di Pianificazione paesaggistica e urbanistica consentirà di aprire numerosi cantieri. Sono previsti: la manutenzione straordinaria della palestra comunale, dell’ex biblioteca, della facciata del municipio e degli impianti sportivi; la manutenzione e la messa in sicurezza dell’impianto di illuminazione pubblica, con l’installazione di alcuni punti luce artistici; interventi di decoro urbano del centro abitato (bitumatura strade, posa in opera di sedute e fioriere, ripristino della segnaletica stradale); la costruzione della piscina comunale coperta; il risanamento conservativo della chiesa di Santa Maria Maggiore; interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio forestale e della viabilità dell’agro comunale; la riqualificazione della piazza Lanfranco Latino.

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Maran: “Che emozione allenare il Cagliari”

Il nuovo allenatore del Cagliari Rolando Maran con il direttore sportivo Marcello Carli. Fonte www.cagliaricalcio.com

Rolando Maran inizierà ufficialmente il suo lavoro in Sardegna dal 1° luglio, ma la conferenza è stata già un’occasione per presentare a tutti la sua idea di squadra: «Il Cagliari dovrà essere artefice delle proprie prestazioni, non dovrà subire la partita ma essere attivo, dovremo uscire sempre a testa alta dal campo senza doverci mai rimproverare nulla. Un gruppo che si rispecchi nelle mie idee, questo è quello che vorrei portare. Sono convinto che passa tutto dal lavoro, dando una mentalità di squadra che dev’essere sempre e comunque positiva».

Il tecnico ha ricevuto richieste anche da altri club ma ha preferito il Cagliari: «In realtà non ho mai avuto dubbi, mi è bastato parlare con il Presidente e il Direttore. La progettualità e la voglia di crescere insieme sono le cose che mi hanno spinto maggiormente, voglio migliorarmi costantemente con questa società. So che qua potrò lavorare come piace a me, a 360 gradi agendo su tutti i fronti, questo mi dà stimoli importanti. Occorre inculcare nella testa dei giocatori che fino a prova contraria siamo noi più forti degli altri, cercando di far crescere l’autostima anche attraverso le sconfitte perché ci saranno partite dove incontreremo dei colossi e magari perderemo, ma sempre cercando di essere artefici della nostra prestazione. Questo è il mio credo».

Rolando Maran è stato accompagnato in conferenza dal Ds Marcello Carli: «Ci tengo innanzitutto a ringraziare Diego Lopez, la scelta di cambiare allenatore non è stata facile, Diego aveva fatto bene e salvato la squadra. Sempre dal confronto con il Presidente Giulini e con la dirigenza è scaturita la decisione di ingaggiare Maran: è un allenatore forte che sa lavorare alla grande in campo e sa dare mentalità alle squadre. Rolando ci ha dato la sensazione di essere uno che può far giocare la squadra: dovremo essere bravi a dargliela con certe caratteristiche. Maran ha esperienza, entusiasmo e capacità. Siamo davvero felici del suo ingaggio, è la scelta giusta per noi».

Marcello Carli ha parlato anche del mercato rossoblù: «Il nostro obiettivo è tenere la base, che pensiamo sia formata anche da giocatori di prospettiva. Dobbiamo farli crescere ancora, vorremmo che diventassero la forza di questa squadra. Partiamo da un’annata difficile, l’obiettivo principale sarà quindi quello di mantenere la categoria. Ma questo non vuol dire non poter sognare: tutte le sere quando penso alla mia squadra ho voglia di ottenere qualcosa di importante, ma questo lo si raggiunge solo con il lavoro».

 

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Jaime Smith. Fonte www.dinamobasket.com

Il play statunitense Jaime Smith è il primo colpo di mercato della Dinamo Banco di Sardegna 2018/2019.

Jaime Smith, 29 anni, arriva a Sassari reduce dall’esperienza con la Pallacanestro Cantù, dove ha chiuso la stagione con una media di 14.4 punti, 4.4 assist e il 53.1% da due e il 40.1% da tre a partita. Playmaker dotato di una buona struttura fisica, Jaime Smith ha uno spiccato talento offensivo che lo rende, insieme alla ottima visione di gioco, un giocatore chiave, un leader capace di crearsi il tiro da fuori e attaccare l’area, bravo ad innescare i compagni spingendo il contropiede, prediligendo alti ritmi.

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Un’ordinanza del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, istituisce l’isola pedonale nel centro cittadino per il periodo estivo. Da venerdì 8 giugno (domani) e fino a domenica 17 giugno, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 20.00 alle 4.00, è vietato il transito e la sosta dei veicoli nel corso Vittorio Emanuele e in via Garibaldi (tratto compreso tra Piazza Umberto ed il numero civico 25).

Nelle stesse strade, dal 22 giugno 2018 e fino al 9 settembre 2018, dalle 20.00 alle 4.00, è vietato il transito e la sosta dei veicoli tutti i giorni della settimana. E’ consentito, solo per operazioni di carico e scarico, l’accesso e la sosta breve ai residenti e agli operatori commerciali muniti di permesso rilasciato dal Comando di Polizia Municipale. I trasgressori saranno perseguiti a termini di legge.

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«Auspichiamo che la Giunta Pigliaru possa ridisegnare in questi ultimi mesi di legislatura una riforma sanitaria ed un riordino ospedaliero che sta producendo effetti devastanti nei territori considerati periferici.»

Per il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale le parole non bastano più. L’esponente dei moderati è intervenuto stamattina al corteo di protesta promosso ad Iglesias per manifestare il dissenso contro il depotenziamento delle strutture sanitarie del Sulcis Iglesiente.

«Un distretto che ha pagato a caro prezzo i tagli decisi dall’esecutivo – sottolinea Gianluigi Rubiu – con il disastro della sanità sotto i riflettori dei pazienti.»

Gianluigi Rubiu ricorda il blocco operatorio del Cto di Iglesias inaugurato ma ancora inutilizzato, il crollo nelle corsie a due passi dalle sale chirurgiche, liste d’attesa sempre più infinite, pronto soccorso al collasso, il laboratorio analisi del Santa Barbara, con il sottotetto che si è sbriciolato a causa delle infiltrazioni, riaperto solo per il pressing del gruppo consiliare Udc, la mancanza di sicurezza nei presidi e la carenza del personale.

«E’ un progetto attuato con sforbiciate, sulla base di calcoli ragionieristici – conclude Gianluigi Rubiu -, senza tenere al centro le esigenze dei malati che affollano gli ospedali del territorio.»

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Al via la scuola Civica di Storia di Iglesias 2018. La manifestazione culturale, arrivata alla 11ª edizione, è articolata su incontri che programmai da giugno a dicembre, di alto livello culturale, tenuta da relatori volontari ma con il patrocinio e la disponibilità dell’assessorato della cultura del comune di Iglesias. Le conferenze tratteranno molti argomenti della vita trascorsa della Città di Iglesias, con spunti ed idee per il futuro. Anche quest’anno gli incontri sono curati da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni.

Allegato il manifesto con il programma completo.

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Lo scorso 25 maggio è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, denominato GDPR (General Data Protection Regulation). Una novità con la quale devono farsi trovare preparati non soltanto gli enti pubblici ma anche le imprese. In quest’ambito, Confartigianato Imprese Sud Sardegna ha organizzato, in collaborazione con il comune di Carbonia, un incontro pubblico in cui verranno illustrati i contenuti della nuova normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese. Il convegno si svolgerà martedì 12 giugno, dalle ore 18.00, presso la sala riunioni della Torre Civica e sarà coordinato da Pietro Paolo Spada, segretario di Confartigianato Imprese Sud Sardegna. In rappresentanza del comune di Carbonia sarà presente per i saluti istituzionali l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, secondo cui si tratta di «un’occasione utile per conoscere meglio le specifiche di un regolamento europeo sulla privacy che traccia norme più chiare su informativa, consenso e sull’eventuale violazione dei dati personali. Tuttavia, è necessario fornire alle micro e piccole imprese artigiane una serie di accorgimenti volti a rendere più agevole l’adeguamento alla normativa, cercando di ridurre al minimo gli adempimenti e le incombenze burocratiche per la maggior parte delle realtà economiche del nostro territorio».

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Poche ore dopo l’annuncio di 1.200 assunzioni entro la fine dell’anno fatto dal direttore generale dell’ATS Sardegna, la Rete dei comitati oggi ha portato alcune migliaia di persone in piazza, in una giornata non proprio primaverile, a Iglesias, Isili, Muravera e Sorgono, per l’annunciata giornata di mobilitazione, organizzata in difesa della sanità pubblica e contro il riordino della rete ospedaliera. A manifestare c’erano non solo cittadini ma anche tanti sindaci, consiglieri regionali e deputati.

«Ringraziamo tutti coloro che stamani erano presenti, ai non presenti per qualsivoglia motivo al sit-in – si legge in una nota del coordinamento della Rete del Sulcis Iglesiente -. La presenza non numerosa, non può rappresentare un ostacolo alla lotta contro i tagli sulla Sanità Pubblica. La rete in difesa della sanità pubblica, nello specifico il coordinamento del Sulcis Iglesiente, ricorda la conquista con la legge 833 del 1978 è stata senza ombra di dubbio tra le più grosse conquiste sociali del secolo scorso, oggi sotto torchio da parte delle nuove politiche neoliberiste europee.»

«Con il “Piano di riordino della Rete ospedaliera Sarda”, votato a ottobre 2017 dal Consiglio regionale in nome dei numeri e buchi di bilancio, i nostri ospedali vengono prima declassati  poi portati alla chiusura dei sevizi essenziali, rispetto alle necessità del territorio stesso – si legge ancora nella nota -. La Sardegna, purtroppo, vanta tra le Regioni d’Italia il maggior tasso di impoverimento, inquinamento ambientale, spopolamento! In 304 Comuni su 377 i decessi superano le nascite. Su questi dati la politica taglia i servizi Sanitari subiscono tagli ai servizi essenziali. Mentre la Politica dovrebbe ragionare potenziando i servizi a partire da quelli Sanitario. I Ragionieri lavorano con i numeri, la Sanità lavora con le persone. I numeri hanno valore inestimabile quando salvi una vita, e non quando la metti in pericolo!»

«Il coordinamento Rete del Sulcis Iglesiente denuncia la ridefinizione della rete rimasta ferma sulla carta. La nuova ridefinizione della rete prevede Dea di 1° livello su due stabilimenti del Sulcis Iglesiente (Sirai di Carbonia per l’emergenza-urgenza e Cto Iglesias, per Dea attività programmata e polo materno infantile), mentre il Santa Barbara di Iglesias sarà nodo della rete territoriale regionale, ospedale di comunità, casa della salute con servizi specialistici, polo riabilitativo e hospice – conclude la nota -. Al Cto di Iglesias è inoltre assicurata l’attività de centro di dialisi, e un modulo di rianimazione!»