19 May, 2024
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Venerdì 27 settembre in occasione dell’incontro sulla vicenda RWM svoltosi nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, il portavoce del comitato Porto Solky, Rolando Marroccu, ha consegnato al sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde e al deputato Pino Cabras, la richiesta inviata il 2 agosto 2019 al MISE e al MIT per l’istituzione urgente di una Commissione ministeriale in merito alle opere del Piano Sulcis. Il nuovo ponte, le anacronistiche opere portuali e le interminabili bonifiche delle aree Sardamag, stanno condizionando negativamente la realizzazione del polo nautico d’eccellenza nel porto di Sant’Antioco.

Il Comitato Porto Solky chiede di verificare la corrispondenza delle suddette opere – oggi solo in progetto – rispetto agli obiettivi e alle finalità per cui è stato siglato il protocollo d’intesa del Piano Sulcis e concessi i relativi finanziamenti.

«Sia il sottosegretario Alessandra Todde che l’on. Pino Cabras hanno preso un fermo impegno per la rivisitazione del Piano Sulcis, in particolare agevolare l’eventuale rimodulazione dei finanziamenti oggi previsti per il nuovo viadotto di Sant’Antioco, a favore della più sensata e improcrastinabile messa in sicurezza della SS 126 tra Carbonia e San Giovanni Suergiu, vero collo di bottiglia dell’intero Sulcis Iglesiente, nonchè per la realizzazione di un polo nautico d’eccellenza – vero volano di sviluppo per l’intero Sulcis Iglesiente – dice Rolando Marroccu -. Il comitato Porto Solky, preso atto dell’inaspettato cambio di rotta dell’amministrazione comunale di Sant’Antioco, che vorrebbe adottare una pianificazione portuale che spiana la strada alla realizzazione del nuovo ponte, preannuncia al territorio un imminente incontro pubblico dove verranno esposte dettagliatamente tutte le recenti contraddizioni emerse.»

Il sottosegretario del Mise Alessandra Todde.

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L’estate è appena terminata e l’Amministrazione comunale di Teulada pensa già agli interventi necessari a migliorare la gestione dell’arenile di Tuerredda dalla stagione 2020.

Con delibera di Giunta comunale n° 72 del 25 settembre, ha disposto alcune linee di indirizzo puntuali ed operative per il miglioramento della gestione dell’area costiera e dell’arenile di Tuerredda già a partire dalla stagione estiva 2020.

«Essa è frutto del lavoro, degli approfondimenti e del monitoraggio della situazione di questi ultimi anni e in particolare delle interlocuzioni e delle collaborazioni avviate nei mesi scorsi con altre realtà locali che hanno già da tempo intrapreso iniziative simili per una gestione sostenibile delle realtà costiere, specie quelle più delicate – spiega il sindaco, Daniele Serra -. Dall’osservazione del fenomeno durante le passate stagioni e in particolare quest’ultima si nota che il numero di fruitori della spiaggia di Tuerredda è cresciuto notevolmente tanto da costituire tal volta una pressione antropica troppo elevata e difficilmente sostenibile nel tempo, con evidenti ripercussioni dirette sull’equilibrio ambientale dell’arenile ma anche, non meno importanti, effetti sulla viabilità e sull’accumulo di rifiuti per cui si rende oggettivamente improcrastinabile intervenire per la disciplina degli accessi mirante da un lato alla tutela di questo pregiatissimo e sensibile sito, dall’altro alla garanzia di sicurezza e benessere degli utenti.

Tale iniziativa si aggiunge a quelle già avviate negli ultimi anni che hanno visto l’amministrazione farsi promotrice di alcune azioni concrete di tutela ambientale quali uno specifico servizio di pulizia delle spiagge con squadre a terra e un cantiere comunale dedicato alle emergenze sulla fascia costiera, azioni di sensibilizzazione a mezzo degli infopoint dislocati nei punti più sensibili e iniziative di educazione ambientale con le scuole e con i cittadini, la realizzazione di progetti vari di tutela ambientali e di contrasto all’erosione in specifiche zone della costa.»

L’Amministrazione comunale di Teulada ha avviato anche il percorso di elaborazione e approvazione del Piano di Utilizzo dei Litorali, nel quale vengono disciplinate e regolamentate più nel dettaglio le aree di interesse e la relativa tipologia e modalità di fruizione anche con riferimento ai servizi e alle concessioni presenti. «Tale strumento, in fase avanzata di elaborazione – sottolinea il sindaco Daniele Serra -, verrà portato in adozione in Consiglio comunale non appena l’iter amministrativo lo consentirà e comunque in tempi verosimilmente brevi.

Con la delibera appena approvata si danno fin d’ora una serie di linee di indirizzo ai rispettivi e competenti uffici comunali affinché si studi la fattibilità  tecnica/amministrativa di alcune iniziative e progettualità che porti già dalla prossima stagione balneare 2020 all’adozione di misure concrete e tangibili volte alla mitigazione e soluzione delle problematiche citate in premessa, in particolare:

  • quantificazione del numero massimo sostenibile di utenti/fruitori dell’arenile di Tuerredda e predisposizione degli atti necessari alla relativa limitazione e regolamentazione degli accessi fino a tale numero (c.d. numero chiuso);
  • attivazione e formazione di adeguato personale che presidi e quantifichi gli accessi in spiaggia e contemporaneamente dia informazioni utili agli utenti;
  • assunzione straordinaria di ulteriori agenti di polizia locale/ausiliari stagionali specificamente distaccati e dedicati a parti di territorio con peculiari criticità;
  • realizzazione di una adeguata campagna informativa delle varie iniziative anche a mezzo di materiale divulgativo da distribuire nell’intero territorio comunale;
  • sviluppo di un sistema di informazione al pubblico che dia in tempo reale l’effettiva quantificazione della disponibilità di spazi liberi in spiaggia cosicché, in caso di raggiungimento del limite massimo, i potenziali utenti valutino se mettersi comunque in strada per raggiungere la zona, al fine di evitare ulteriori ingorghi o problematiche alla circolazione. A titolo di esempio: applicativo informatico (es. specifica APP “contapersone” per smartphone), creazione di un apposito spazio dedicato nel sito istituzionale del comune o delle pagine di promozione turistica (ad esempio quelle gestite dagli infopoint comunali), installazione di raccordo e in collaborazione con la provincia del Sud Sardegna (ente gestore della Strada Provinciale 71) di apposita ed adeguata cartellonistica e pannelli luminosi aggiornabili in tempo reale nei punti di accesso alla stessa Strada Provinciale 71;
  • creazione di momenti di incontro e confronto con i cittadini, utenti, operatori del settore o comunque potenziali interessati affinché tali iniziative siano conosciute, possibilmente condivise e se necessario migliorate.»

Considerato che le precedenti linee di indirizzo avranno dei costi di realizzazione e di sostegno nel tempo, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Serra ha ritenuto opportuno, per la copertura di tali costi, e anche per una questione di corretta educazione all’uso consapevole del territorio, valutare e studiare l’introduzione di un contributo ambientale a carico degli utenti che accedono all’arenile, il quale sarà utilizzato anche per potenziare e migliorare nel tempo i servizi della stessa spiaggia.

 

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Ultimo posto disponibile al corso di russo livello principianti presso il consolato onorario bielorusso in Sardegna, il corso si terrà secondo il seguente calendario:

Lingua Russa Principianti indirizzo Turistico-Generico (50 ore):

  • Corso A Lunedì – Mercoledì ore 18.00 – 20.00

Chi fosse interessato deve presentare l’adesione entro e non oltre il 02/10/2019, sarà valida la data di arrivo della adesione e dei documenti correlati.

Per informazioni e adesioni contattare l’indirizzo mail: linguarussacagliari@gmail.com .

I corsi sono organizzati dal Centro di Lingua Russa di Cagliari presso il Consolato onorario bielorusso, il Centro è nato nel 2015 alla presenza del Pro Rettore dell’Università Statale di Mosca, prof.ssa Tatiana Kortava in occasione del Primo Forum Internazionale della Lingua Russa in Sardegna e gode della collaborazione del Centro relazioni internazionali del ministero dell’Istruzione bielorusso.

Le attività didattiche sono coordinate dalla d.ssa Inna Naletko, pluriennale pregressa esperienza a livello universitario (Centro linguistico di Ateneo, Facoltà di lingue, Facoltà di Economia dell’Università di Cagliari), direttore del Centro di Lingua Russa e Cultura Slava, relatrice in numerosi simposi linguistici internazionali e attestati di specializzazione presso l’Università Statale Linguistica di Minsk e l’Università Statale di Mosca “Lomonosov”.

I gruppi sono formati da minimo 6 ad un massimo 8 persone per garantire un approccio personalizzato e la migliore attenzione agli allievi.

Si tratta quindi di corsi rivolti a coloro intenzionati ad apprendere la lingua russa in maniera professionale con il rilascio di attestato di frequenza rilasciato dal Consolato Bielorusso.

Tutti gli aderenti avranno, inoltre, la possibilità di partecipare ai gruppi di conversazione di lingua russa in programma da ottobre con la presenza di un consistente numero di conversatori madrelingua che vivono in Sardegna

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«Le imprese del comparto lattiero caseario devono puntare sull’innovazione tecnologica per essere competitive sul mercato e migliorare le loro performance.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, intervenendo al workshop organizzato da Agris Sardegna che si è tenuto stamattina nella sede dell’Agenzia, a Bonassai (Sassari). Nel corso dell’incontro, introdotto dal direttore facente funzioni di Agris, Gianni Piredda, è stato presentato il nuovo caseificio sperimentale che, grazie alla ristrutturazione e al rinnovo completo delle attrezzature, può contare su un laboratorio di tecnologia casearia all’avanguardia.

«I nuovi impianti – ha spiegato l’assessore regionale dell’Agricoltura – sono funzionali ai più recenti orientamenti nel campo della ricerca e saranno indispensabili per creare un polo di riferimento del settore ovicaprino, anche offrendo formazione altamente qualificata di tecnici e maestranze. Così – ha concluso Gabriella Murgia – l’industria casearia sarda potrà avere le competenze necessarie per accelerare l’introduzione delle nuove tecnologie aumentando l’efficienza e l’eccellenza della propria produzione.»

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Sarà firmato lunedì 30 settembre, ad Alghero, il Contratto di laguna del Calich per il rilancio e la tutela di una delle più importanti aree umide della Sardegna. Si tratta di uno strumento di programmazione negoziata, che rientra nel filone dei “Contratti di fiume”, per la corretta gestione delle risorse idriche, la valorizzazione dei territori fluviali e la loro salvaguardia dal rischio idraulico. La Regione – con gli assessorati di Agricoltura, Ambiente, Lavori pubblici e con il Distretto idrografico – ha supportato fin dall’avvio il processo di attivazione e conduzione del Contratto, primo esempio nell’Isola di accordo realizzato secondo le modalità previste dall’Osservatorio nazionale dei contratti di fiume, istituito nel 2017 dal ministero dell’Ambiente.

Oltre a essere sostenuta da una programmazione triennale e strategica, la laguna del Calich è il fulcro di due azioni pilota. La prima è incentrata su una stazione sperimentale di allevamento bivalvi coordinata dal servizio Progettazione del comune di Alghero in collaborazione con diversi Enti pubblici di ricerca e con gli operatori privati concessionari dell’area. La seconda prevede la riqualificazione di un tratto della sentieristica del lato ovest della laguna, curata dal Parco di Porto Conte.

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Trombone, elettronica, vibrafono e percussioni; due strumenti acustici dal timbro chiaramente diverso e le rispettive incursioni nell’elettronica: Gianluca Petrella, uno dei più talentuosi trombonisti al mondo, e Pasquale Mirra, vibrafonista tra i più attivi del jazz Italiano e internazionale, aprono domani (sabato 28) a Cagliari, la terza serata di “Forma e Poesia nel Jazz”, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, in corso fino a domenica (29 settembre) con la sua edizione numero ventidue. Sul palco dell’EXMA (in via San Lucifero), a partire dalle 20.00, è dunque di scena un duo atipico, in un gioco di equilibri tra melodia, ritmo, armonia ed elettronica, alimentato dalla voglia e la curiosità di entrambi i musicisti di esplorare con leggerezza 
territori musicali diversi.
Altre sonorità e atmosfere nel secondo set, della serata; progetto nato lo scorso anno, The Italian Trio – al centro dei riflettori a partire dalle 21.30 – riunisce sotto la sua insegna tre fra i massimi interpreti dei rispettivi strumenti della scena jazzistica italiana: il pianista Dado Moroni, uno dei jazzisti italiani più stimati negli Stati Uniti; Rosario Bonaccorso, contrabbassista dalla solida conoscenza della tradizione, lo stile molto comunicativo e l’originale spirito di improvvisazione; e Roberto Gatto, batterista in prima linea nel jazz italiano degli ultimi quattro decenni come sideman prestigioso e alla testa di propri progetti. Un super trio, insomma: nessun leader, solo musica di alto livello dove ogni musicista porta in dote il proprio talento e le proprie idee.
I due concerti serali (con ingresso a pagamento) caratterizzano un giornata che conta anche altri appuntamenti, e che si apre alle 9.00 del mattino con il trekking urbano alla Sella del Diavolo in compagnia della guida escursionistica Stefania Contini; al termine, aperitivo musicale con i Two of Usdella cantante Carla Giulia Striano ed il chitarrista Rubens Massidda. La partecipazione è gratuita ma limitata a venticinque persone; per informazioni e prenotazioni occorre chiamare il numero 348 93 05 607.
Nel pomeriggio, all’EXMA, il musicista e musicologo Enrico Merlin prosegue alle 18.00 il suo ciclo di conferenze su un anno particolarmente significativo per la storia del jazz, il 1959. E a uno strumento simbolo di questa musica è dedicata invece la mostra di sassofoni curata dal musicista e collezionista Attilio Berni che, alle 19.00, in “Saxophobia” racconta l’evoluzione storico-organologica del saxofono.

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Il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera al tratto Sud della dorsale del metano. Stasera ha espresso soddisfazione per l’importante decisione l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, che abbiamo intervistato al termine del convegno svoltosi nella sala polifunzionale del comune di Carbonia sulla vertenza RWM.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220468000397976/

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“Rwm: il posto di lavoro tra pace, legalità e riconversione”, è il tema del convegno svoltosi questa sera nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, organizzato dal comune di Carbonia.

Nel corso del convegno è stato analizzato da diversi punti di vista, religioso, politico, economico e sindacale, lo stato dell’arte e le prospettive future della fabbrica produttrice di munizioni di Domusnovas. Come è noto, la restrizione delle commesse della RWM, ha determinato come conseguenza 160 licenziamenti e la nuova emergenza occupazionale è al centro di un durissimo tra favorevoli e contrari alla presenza della fabbrica nel territorio.

Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Paola Massidda il primo ad intervenire è stato il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda. Sono seguiti gli interventi di Cinzia Guaita ed Arnaldo Scarpa, rappresentanti del Comitato Riconversione Rwm, dell’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, dei deputati della Repubblica Pino Cabras ed Emanuela Corda, del sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde. Non erano presenti, anche se annunciati alla vigilia, il sindaco di Domusnovas Massimiliano Ventura, notoriamente sostenitore della presenza della RWM, ritenuta indispensabile per l’occupazione di tanti giovani del paese e del territorio, e i consiglieri regionali eletti nel territorio.

Al termine delle relazioni, sono intervenuti alcuni cittadini che hanno espresso posizioni differenti.

Abbiamo intervistato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ed il sottosegretario del Mise Alessandra Todde.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220468000397976/?q=anita%20pili&epa=SEARCH_BOX

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220467870674733/

 

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Sabato 28 settembre, il comune di Iglesias aderirà alla manifestazione organizzata da Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti 2019” – Clean Up The Med”. La manifestazione è organizzata in collaborazione con gli Istituti Comprensivi della città, con la società che si occupa dei servizi di igiene urbana e ambientale e con le associazioni del territorio impegnate nella tutela ambientale e paesaggistica.
«Con questa iniziativa si vogliono ripulire le spiagge di Portu Banda, Porto Ferro, Porto Corallo, Masua e Bega sa Canna, nonché il tratto di mare che va da Portu Banda a Porto Flavia – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis -. L’appuntamento è fissato per le ore 09:00 presso il parcheggio delle spiagge di Masua dove verrà distribuito il kit necessario alle operazioni di pulizia. Parteciperanno anche 20 sub che daranno il proprio contributo per la pulizia del fondale marino.»
«Sarà un’importante occasione di educazione ambientale, alla quale parteciperanno 140 alunni degli Istituti Comprensivi della città – ha messo in evidenza l’assessore della Pubblica Istruzione Alessandro Lorefice -. Ringrazio la Coldiretti, che fornirà ai partecipanti una merenda con i tipici frutti di stagione.
Oltre a questa iniziativa, nei prossimi mesi metteremo in atto anche altre iniziative di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente, sul clima e sulla sostenibilità, riproponendo anche appuntamenti nei quali si parlerà dell’importanza del verde pubblico e si procederà a piantare nuovi alberi.»

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L’assessorato della Pubblica istruzione del comune di Iglesias ha fissato le linee guida di indirizzo del nuovo capitolato della mensa scolastica. Il precedente appalto ha visto vincitrice la Società Markas S.r.l. che per ben 6 anni (2013/2016 e 2016/2019) ha gestito il servizio, ridando vita al centro cottura di via Pacinotti (presso l’Istituto Comprensivo Nivola) dove vengono preparati i pasti per tutti i plessi scolastici della Città.
Nei primi giorni del mese di luglio ho trasmesso al dirigente dott. Paolo Carta le linee guida di indirizzo politico sul servizio mensa per gli anni scolastici 2019/20 – 2020/21 – 2021/22.
Le suddette linee di indirizzo sono state elaborate a seguito dei vari tavoli tecnici a cui hanno preso parte: l’Agenzia LAORE Sardegna (dott. Francesco Sanna), il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASSL di Carbonia (dott.ssa Cecilia Guaita) e gli Istituti Comprensivi della Città di Iglesias. Infine, sono state condivise con i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza.
Il servizio di ristorazione scolastica (di qualità a ridotto impatto ambientale della Città di Iglesias), per alunni e docenti della Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, avrà una durata di 3 anni, con inizio il 1 ottobre 2019 e termine il 30 giugno 2022.
L’appalto prevede la fornitura di pasti caldi (preparati nel centro cottura di Via Pacinotti) da sporzionare e distribuire nei refettori resi idonei presso i seguenti plessi:

• Scuola Primaria Serra Perdosa
• Scuola dell’Infanzia Serra Perdosa
• Scuola dell’Infanzia Campo Romano
• Scuola dell’Infanzia Col di Lana
• Scuola dell’Infanzia Via Crispi
• scuola dell’Infanzia Monteponi
• scuola dell’Infanzia Grazia Deledda

Giornalmente verranno serviti circa 360 pasti (infatti l’importo complessivo dell’appalto supera un milione di euro).
«La ristorazione scolastica rappresenta un settore della ristorazione collettiva in cui si concentrano peculiari valenze di tipo preventivo, educativo e nutrizionale, di garanzie igienico sanitarie e di sicurezza nell’ambito di un percorso di qualità totale – spiega l’assessore, Alessandro Lorefice -.
Ci si pone quindi l’obiettivo, come suggerito dalle linee guida per l’educazione alimentare nella Scuola italiana del MIUR, di promuovere una vera cultura alimentare attraverso un approccio sistemico, attento non soltanto ai prodotti e ai soggetti, ma anche e soprattutto alle relazioni che li legano.
Pasti sicuri sotto l’aspetto igienico sanitario e nutrizionalmente coerenti devono armonizzarsi con iniziative di educazione alimentare capaci di formare consumatori consapevoli in grado di valutare gli aspetti organolettici, culturali, sociali e ambientali legati ai prodotti alimentari.
Infine l’attenzione al contesto ambientale in cui si consuma il pasto va considerato un elemento concreto della qualità dell’offerta di ristorazione ed è un ulteriore elemento di prospettiva di miglioramento del servizio della ristorazione scolastica stessa.»

«Con una nota, datata 14/07/2019 – aggiunge Alessandro Lorefice -, ho chiesto espressamente al dirigente (dott. Paolo Carta), che predisponesse un capitolato d’appalto che perseguisse le seguenti finalità:
– 1) in risposta alle esigenze della Comunità locale rendere effettivo il diritto allo studio, incentivando la frequenza degli studenti nella Scuola dell’obbligo, con l’adozione dell’orario a tempo pieno e delle altre attività di integrazione e sostegno;
– 2) elevare il livello qualitativo dei pasti, sia da un punto di vista nutrizionale che del loro gradimento, mantenendo saldi i principi di sicurezza alimentare. Per tale motivo si è deciso di far prevalere l’offerta tecnica (90 punti su 100) su quella economica (10 punti su 100);
– 3) promuovere l’adozione di abitudini alimentari corrette per salvaguardare la salute e per prevenire patologie croniche degenerative (diabete, obesità, ecc.) attraverso progetti di educazione alimentare per studenti con il coinvolgimento delle famiglie e la collaborazione della ASSL-LAORE, FATTORIE DIDATTICHE ed Associazioni Culturali. A tal proposito sarà destinata ai suddetti progetti l’uno virgola cinque per cento (1,5%) dell’importo a base d’asta;
– 4) introdurre nell’alimentazione scolastica l’uso dei prodotti di qualità del territorio per rispondere ad esigenze di sostenibilità economica, sociale e ambientale con l’uso di alimenti biologici, a “filiera corta /locali a chilometro zero” (minimo il 70%) e introducendo pratiche che riducano la quantità di rifiuti prodotti e sprechi (utilizzo di stoviglie lavabili, acqua di rete filtrata ed erogatori di acqua in boccioni – al fine di eliminare del tutto l’uso delle bottigliette di plastica);
– 5) precludere qualsiasi impiego di prodotti industriali;
– 6) utilizzo criteri di valutazione oggettivi sull’origine dei prodotti attraverso l’uso di tabelle chiare e dettagliate in grado di attribuire le giuste premialità per l’impiego di prodotti a filiera corta/Km zero, DOP, IGP (che dovrebbe portare ad un utilizzo di oltre un 80% di prodotti BIO). Inoltre, le forniture di carne, esclusivamente fresca, dovranno provenire unicamente da allevamenti sardi, da animali nati e macellati in Sardegna;
– 7) obbligo di stipulare i pre-contratti con i fornitori;
– 8) introduzione di una merenda di qualità, anche con produzioni artigianali (tra cui il prodotti tipici locali: Su Mustazzeddu, Sa Pardula e Sa Pastiglia);
– 9) garantire una dieta differenziata attraverso un “menù vario” (8 differenti menù nell’arco dell’anno scolastico);
– 10) garantire diete etiche;
– 11) garantire l’erogazione del servizio anche in caso di scioperi nazionali, settoriali o aziendali e riunioni sindacali;
– 12) nel gestionale denominato ComunicAPP, in uso dal 01/02/2019, sarà dedicata una apposita sezione nella quale saranno caricate periodicamente le tabelle caloriche/nutrizionali del menù proposto. In questo modo, i genitori degli studenti saranno in grado di monitorare gli apporti calorici e, nel caso di bambini diabetici, somministrare la giusta dose di insulina;
– 13) onere per il gestore di pubblicare i dati dei fornitori per un ulteriore controllo sociale ed allo stesso tempo in grado di incentivare l’economia locale permettendo agli utenti di reperire gli stessi prodotti somministrati in mensa;
– 14) introduzione di una clausola sociale/salvaguardia, che permetterà di privilegiare l’assunzione degli addetti alla mensa già impiegati nel precedente appalto;
– 15) promuovere il ritiro e la distribuzione, da parte di enti morali ed organizzazioni benefiche, di generi alimentari eventualmente eccedenti e non utilizzabili nella mensa scolastica, anche per quanto riguarda i residui non consumati da distribuire ad enti, associazioni o comunque gruppi socialmente riconosciuti il cui fine è il ricovero, cura e assistenza di animali in stato di abbandono;
– 16) Prevedere dei controlli più frequenti e accurati, da parte dei soggetti incaricati, presso le cucine e/o nei refettori per verificare il buon andamento del servizio di refezione scolastica.»