15 May, 2024
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Dopo il sopralluogo al Laboratorio Analisi dell’Ospedale Giovanni Paolo II, il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio per chiedere all’assessore della Sanità Mario Nieddu la tempestiva risoluzione della situazione di estrema e continua emergenza.

«Oltre a creare un inaccettabile disagio per i pazienti, la carenza di personale danneggia enormemente l’ATS in quanto, come più volte sottolineato in questi mesi dal primario della struttura, dr. Flavio Lai, integra un danno erariale di circa 2.000 euro al giorno – dice Roberto Li Gioi -. Fin dal 1994 il laboratorio ospedaliero è aperto all’utenza “esterna” ma per poter adempiere all’enorme mole di lavoro quotidiano sarebbero necessarie sedici persone: una per la notte, due per il turno dalle 14.00 alle 20.00, sette per la copertura del turno mattutino a cui bisogna sommare le unità di personale a riposo, il recupero ore dei turni notturni e festivi, le assenze per congedo ordinario e malattia.»

«Dal 22 agosto scorso la situazione è peggiorata: le attività ambulatoriali di prelievo e raccolta campioni che nei centri territoriali sono state sospese – conclude Roberto Li Gioi -. Da allora sono state assunte due persone, ma il numero di personale in servizio risulta ancora gravemente insufficiente. Le attività non sono mai riprese a pieno regime, chi non rientra nella categoria “urgente” è costretto a rivolgersi da un’altra parte.»

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Un lavoro intenso nelle ultime settimane con il Governo e la Ragioneria generale dello Stato, condotto in prima linea dal presidente della Regione Christian Solinas, dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani, dall’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, dall’ispettore generale capo dell’IGEPA Salvatore Bilardo e dalle strutture tecniche dei rispettivi dicasteri ha tracciato il perimetro per la definizione di un accordo ampio, che va oltre la sola vicenda degli accantonamenti ed affronta i nodi storici delle infrastrutture e dell’insularità.
«E’ stato un confronto serrato ma leale – ha dichiarato il governatore Christian Solinas – il cui percorso intendo riferire all’Aula del Consiglio regionale nei prossimi giorni prima di partire per Roma, dove conto di sottoscrivere in settimana un accordo che chiuderà finalmente la partita degli accantonamenti e porterà alle casse regionali importanti risorse anche per un piano straordinario di interventi infrastrutturali.»
Grande soddisfazione e ottimismo anche da parte dell’assessore Giuseppe Fasolino, che ha sottolineato «la responsabilità morale e l’obbligo nei confronti dei sardi di provare in tutti i modi a risolvere una vertenza storica per la Sardegna. Per questo abbiamo lavorato per individuare la migliore soluzione, che partendo dal riconoscimento delle somme dovute alla nostra Isola arrivasse fino ad un patto sul futuro. Sembrava una battaglia impossibile, invece con caparbietà e con grande impegno siamo ad un passo dal portare a casa un risultato che restituisca dignità al popolo sardo».
Il presidente non aveva mai fatto mistero, a partire dalle dichiarazioni programmatiche, di puntare ad una chiusura della trattativa entro l’anno per poter programmare nella parte iniziale della legislatura una serie di interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e valorizzazione di strade, scuole, beni archeologici ed immobili del patrimonio regionale, oltreché di realizzazione di nuovi plessi ospedalieri.
«Vogliamo inoltre sancire in questo Accordo l’avvio di un tavolo istituzionale per trovare le compensazioni necessarie a rimuovere gli svantaggi strutturali permanenti derivanti dall’insularità, anticipando di fatto l’inserimento del principio in Costituzione e restituendo da subito ai Sardi la possibilità di poter godere degli stessi diritti e della stessa intensità di prestazioni dei cittadini di terraferma, senza pagare ancora l’intollerabile diseguaglianza in termini di trasporti, energia, servizi ed infrastrutture», ha concluso il presidente della Regione.

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 «La maggioranza e l’assessore regionale della Sanità vogliono chiudere la dialisi di Carloforte.»
E’ durissima la reazione di Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO, alla paventata chiusura temporenea del reparto dialisi alla Casa della Salute di Carloforte.
«Quanto accaduto negli ultimi giorni a Carloforte è scandaloso – aggiunge Luca Pizzuto -. Un’Amministrazione che a sua insaputa si trova di fronte ad un fatto compiuto di estrema gravità senza aver ricevuto alcuna segnalazione. La nostra Isola che già vive le difficoltà dovute alla sua dislocazione geografica non può subire questo trattamento, non può vedersi privare, anche solo per un periodo, di un servizio sanitario fondamentale come quello della dialisi. Un particolare ringraziamento al sindaco Tore Puggioni ed alla Giunta che, per il momento, sono riusciti a bloccare questo insalubre progetto.»
«Uno degli impegni della Giunta regionale precedente, per cui mi sono fortemente battuto, era quello di garantire i dovuti servizi alle zone disagiate ed alle isole minori – sottolinea Luca Pizzuto -. Senza grandi proclami diverse cose son state fatte. Oggi invece l’attuale Giunta, l’attuale Assessore e i rappresentanti del territorio stanno garantendo di rovinare la vita a persone che non meritano questo. Non è accettabile.»
«La politica degli annunci e delle promesse sta iniziando a presentarsi per quello che è: un ingegnosa fabbrica di produzione di illusioni, incapace di compiere fatti positivi concreti e dare risposte efficaci ai cittadini. Vedete cari governanti – conclude il segretario regionale di Articolo UNO – i limiti imposti dalla distanza tra terra e mare si possono superare anche con piccoli battelli fatti di azioni concrete e non con super yacht carichi di illusioni e promesse irrealizzabili.»

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Il Consiglio regionale è stato convocato per le 16.00 di domani, martedì 5 novembre. All’esame dell’aula l’ordine del giorno (Mula e più) sulle azioni a supporto della filiera lattiero-casearia, la mozione 91 (Desirè Manca e più) sulla somministrazione delle terapie della sclerosi multipla in Sardegna e la n. 35 (Mele e più) sull’urgenza di verificare l’origine dei gravi disservizi relativi alla fornitura e consegna dei presidi e ausili necessari al trattamento dei pazienti in ADI, con particolare riferimento ai pazienti affetti da sclerosi multipla. Seguirà il dibattito sulle mozioni 68 (Cocco e più)  sulla grave situazione di incertezza per i lavoratori precari all’interno dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi”, sulla 70 (Mura e più) sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta e sulla 71 (Agus e più) sulle iniziative per promuovere e sostenere la cultura della donazione di organi e tessuti e sull’istituzione della giornata regionale della donazione e del trapianto. Ultimo punto inserito nel calendario d’Aula è l’ordine del giorno (Gian Franco Satta e più) sugli  indirizzi impartiti dall’assessore regionale dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale in violazione del principio della separazione delle funzioni di indirizzo politico da quelle di direzione amministrativa.

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Porto Conte Ricerche, in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari, ha organizzato un convegno di studi sul tema Epigenetica, ecosistemi e malattie multifattoriali: un nuovo sguardo sui rapporti tra vita, salute e ambiente. Il convegno si svolgerà il 6 novembre 2019 a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna. Sono previsti interventi tenuti da studiosi degli atenei sardi, italiani e europei e da operatori della salute e della pubblica amministrazione.

Obiettivo generale del convegno è l’approfondimento degli studi che riguardano le basi epigenetiche di diverse patologie, in particolare i meccanismi causativi delle malattie non-trasmissibili, la cui insorgenza dipende in parte dalle modificazioni epigenetiche che avvengono nell’organismo inserito nel suo ambiente.

Un elemento fondamentale della discussione scientifica in atto è l’acquisizione che i cambiamenti epigenetici entrano a far parte della memoria cellulare, e perciò sono trasmesse per generazioni attraverso l’ontogenesi e la filogenesi, esercitando un ruolo importante nei processi coinvolti nella formazione e l’evoluzione delle principali strutture e funzioni fisiologiche, ivi comprese le funzioni cognitive.

Esiste un sostanziale legame tra il contesto sociale all’interno del quale si vive e le funzioni (disfunzioni) dell’epigenoma. Ciò significa che anche le diseguaglianze sociali, ambientali e nutrizionali possono tradursi in diseguaglianze di salute, le quali determinano a loro volta diseguaglianze di opportunità e di accesso alla conoscenza.

L’obiettivo generale di questo primo incontro di lavoro è di promuovere un nuovo approccio allo studio del vivente e delle sue relazioni con l’ambiente naturale, cognitivo e sociale, e anche al modo di affrontare l’interrelazione tra stili di vita e della salute. Sarà uno stimolo per proporre e avviare nuove misure riguardanti la tutela dell’ambiente naturale e antropico come propedeutiche alla tutela della salute.

Il convegno si inserisce in una più ampia iniziativa, EPIGENOS, supportata dalla Fondazione di Sardegna, come primo di una serie di eventi scientifici e culturali che seguiranno nei prossimi anni, accompagnati da importanti attività di ricerca laboratoristica e documentale.

Si tratta di una proposta innovativa e di forte impatto per la conoscenza e la cultura, per la società e l’economia della Sardegna. In questo incontro e nei successivi si porranno le basi per l’elaborazione di un documento in cui si proporranno linee guida sui rapporti tra modificazioni epigenetiche, fattori ambientali e salute, rivolte alle strutture sanitarie, ambientali e scolastiche che operano nel territorio, incluse le amministrazioni locali.

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«I risultati positivi raggiunti fino a oggi dalla Regione Sardegna nella lotta alla peste suina rischiano di svanire in meno di un anno se la Giunta non adotterà immediatamente nuove misure di contrasto alla peste suina africana che, seppur in misura minore rispetto agli anni precedenti, ancora attanaglia gli allevatori sardi. Come denunciato dal deputato sardo del M5S Alberto Manca l’immobilismo attuale è deleterio.»

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, che ha promosso un’interrogazione (sottoscritta anche dai colleghi del M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi) sulla necessità di pianificare nuovi e necessari abbattimenti per contrastare la peste suina.

«Ci troviamo in una pericolosissima situazione di stallo, poiché da marzo 2019, a seguito dell’insediamento della Giunta Solinas, gli abbattimenti degli animali allo stato brado e infetti sono stati interrotti. Ma c’è di più: attualmente ancora non risulta l’esistenza di un documento programmatico volto a pianificare le necessarie attività di abbattimento – aggiunge Michele Ciusa -. Come già denunciato da Alberto Manca questa situazione rischia di compromettere l’evoluzione del percorso virtuoso portato avanti negli anni e tradire l’aspettativa di totale eradicazione della peste suina dei maiali e dei cinghiali nell’arco di uno al massimo due anni, come previsto.»

Così, la battaglia portata avanti da Alberto Manca a livello nazionale, condivisa dai consiglieri Michele Ciusa, Desirè Manca, Alessandro Solinas e Roberto Li Gioi (M5S) è approdata con rinnovato vigore in Regione grazie all’atto promosso da Michele Ciusa (M5S).

A rischio anche le attività di export: «Certi che anche la maggioranza in Consiglio intenda tutelare le aziende sarde ed evitare serie ripercussioni di carattere economico nelle filiere suinicole e di trasformazione isolane, chiediamo che i controlli sui capi di bestiame riprendano al più presto possibile, e che riprendano subito anche le necessarie attività di abbattimento».

Michele Ciusa chiede al presidente Christian Solinas e all’assessore della Sanità Mario Nieddu se siano a conoscenza dell’incremento della popolazione di suini tenuti illegalmente al pascolo brado e quali iniziative intendano intraprendere «per evitare che l’inerzia della Regione possa pregiudicare l’eradicazione della Peste Suina Africana». Ma anche, «di potenziare il supporto logistico offerto dalle forze di polizia agli operatori impegnati nelle relative attività di controllo in modo da velocizzare e semplificare i procedimenti burocratici necessari».

gianluigideidda@gmail.com

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Sei produzioni di una compagnia sarda in giro per la Penisola. Evento non usuale. E’ quello che accadrà con Cada Die Teatro in Tour! (A trevesu), quando la compagnia cagliaritana porterà i suoi spettacoli, fra il 6 novembre e il 1° dicembre, in Emilia, Toscana, Milano, Trento, Roma, Bologna.

Dopo i consensi, convinti, ricevuti lo scorso anno, sarà RIVA LUIGI ‘69 ‘70. CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO, di e con Alessandro Lay, ad aprire la tournée a Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia) mercoledì 6 novembre, alle 20.30, al Teatro L’attesa. Al termine dello spettacolo, in un incontro sullo sport di un tempo e quello attuale (organizzato in collaborazione con il Teatro L’Attesa ed il Centro Sportivo Italiano), interverranno il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla mons. Massimo Camisasca, già cappellano dell’AC Milan, e il maratoneta Stefano Baldini, ex campione olimpico. “Riva Luigi ’69 ‘70” sarà poi il 7 novembre, giorno del 75° compleanno di “Rombo di Tuono”, alle 21.00, al Teatro Comunale Corsini di Barberino di Mugello (Firenze), l’8 e il 9 novembre, alle 20.30, il 10 alle 17.00, al Teatro della Cooperativa di Milano.

Il monologo di Alessandro Lay (le luci sono di Giovanni Schirru, il suono di Matteo Sanna, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru) trae ispirazione da, ed è dedicato a, un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: Gigi Riva, che il grande giornalista Gianni Brera – come è noto – soprannominò “Rombo di tuono”, per la sua potenza, l’ardore agonistico e le eccellenti capacità di goleador. «Adesso si usa il termine ‘anti star’, allora si diceva ‘E’ uno che parla poco, gli piace giocare al pallone e poi starsene tranquillo con gli amici’… Tempi diversi, calcio diverso, Sardegna diversa, parole diverse…».

«Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni – scrive nelle note di presentazione Alessandro Lay –. Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…»
Pier Paolo Pasolini, grande appassionato di calcio, scriveva: «Che cos’è una lingua? ‘Un sistema di segni’, risponde, nel modo oggi più esatto, un semiologo. Il gioco del football è un ‘sistema di segni’; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. La sintassi si esprime nella ‘partita’, che è un vero e proprio discorso drammatico. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico. Per spiegarmi darò alcuni esempi: Bulgarelli gioca un calcio in prosa: egli è un ‘prosatore realista’; Riva gioca un calcio in poesia: egli è un ‘poeta realista’».

IL TOUR. Il calendario delle altre produzioni che Cada Die Teatro porterà in tour: CIELO NERO, di e con Pierpaolo Piludu, sarà il 22 novembre, alle 21, al Teatro Portland di Trento, inserito nel cartellone de “La bella stagione 2019/2020”; TRE BOTTONI E LA CASA CON LE RUOTE, da Gianni Rodari, con Francesca Pani e Lara Farci, regia di Mauro Mou, approderà il 24 novembre, alle 16.30, al Teatro Mongiovino di Roma, dentro la rassegna “Eyes Wide Open”, e il  25 e 26 novembre, alle 9.30 e alle 11.00 (matinée per le scuole) sarà, sempre nella Capitale, al Brancaccino; RAPTUS – DAL MITO GRECO AL FEMMINICIDIO, di e con Rossella Dassu, regia di Alessandro Lay, sbarcherà il 26 novembre a Bologna, all’Arena del Sole, alle 21.00, il 27, alle 10.30, si terrà il matinée per le scuole (in collaborazione con l’Ufficio Pari Opportunità, Tutela delle Differenze e Contrasto Violenza di Genere del Comune di Bologna e il Festival La violenza Illustrata); sarà poi la volta di PIÙ VELOCE DI UN RAGLIO, di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, che il 30 novembre e il 1° dicembre, alle 16.00, sarà ospite di “Anch’io a teatro con mamma e papà” al Teatro Cuminetti di Trento; infine, ALBERI E SOGNI, di e con Pierpaolo Piludu, verrà rappresentato il 1° dicembre, alle 17.00, all’Arena Parco Nord di Milano nell’ambito della rassegna “Il respiro di Oxy.gen”.

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Sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria del palazzo Municipale di Iglesias, interventi che richiederanno una durata stimata in 188 giorni, per un importo di euro 276.749,11.

I lavori nel Palazzo Municipale, che si inseriscono nella più ampia serie di interventi di riqualificazione delle vie e delle piazze del Centro Storico, prevedono:
– l’abbattimento delle barriere architettoniche;
– l’installazione di un ascensore interno al palazzo;
– il rifacimento dei bagni;
– il rifacimento delle facciate.

«Una serie di interventi che riporteranno il nostro Palazzo Municipale ad essere un edificio nel quale coniugare la funzionalità dell’azione amministrativa con la tutela di uno dei luoghi di maggiore importanza storica e culturale per la città di Iglesias – ha messo in evidenza il sindaco Mauro Usai -. I lavori nel Palazzo si inseriscono nel più ampio quadro di interventi per il Centro Storico, messi in atto dall’Amministrazione per rendere le sue vie e le sue piazze posti nei quali vivere in maniera più sicura e funzionale, tenendo conto anche della viabilità, della valorizzazione turistica e del sostegno alle attività commerciali.
L’installazione di un ascensore interno al Palazzo inoltre, permetterà anche alle persone che devono convivere con una disabilità motoria di poter partecipare alle sedute del Consiglio Comunale. Dopo i primi interventi in corso nella Via Amsicora e nella Via della Decima, e la manutenzione straordinaria del Palazzo, si procederà con i lavori di riqualificazione della Piazza Municipio.»

«E’ importante sottolineare come un’altra opera contenuta nel piano delle opere pubbliche sia entrata nella fase realizzativa – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Vito Didaci – grazie a una serie di interventi che permetteranno non solo di ristrutturare profondamente il Palazzo Municipale, ma anche di abbattere un’altra barriera architettonica, permettendo a chiunque di poter assistere e partecipare al Consiglio comunale.»

A seguito dei lavori di ristrutturazione del Palazzo Municipale, nei giorni scorsi il presidente Daniele Reginali ha riunito ad Iglesias la Conferenza dei capigruppo, in rappresentanza dei gruppi consiliari presenti in Consiglio comunale, al fine di individuare i locali nei quali poter svolgere temporaneamente le sedute del Consiglio, fino al termine dei lavori ed alla riconsegna del Palazzo.
Sono stati individuati dei locali che nei prossimi giorni saranno oggetto di sopralluogo, al fine di verificarne l’adattabilità e la funzionalità.
Una volta stabilita la sede temporanea adeguata, verrà comunicata l’ubicazione dei locali che ospiteranno le sedute del Consiglio comunale.

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Ancora una giornata di mobilitazione per i lavoratori Eurallumina, davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, a sostegno del lungo iter autorizzativo per il progetto di riavvio dello stabilimento di Portovesme. Dopo il parere favorevole espresso la scorsa settimana sull’impatto sanitario dall’assessorato della Sanità, è attesa ora la conclusione dell’istruttoria, per il successivo avvio degli atti alla Giunta regionale per la delibera definitiva sulla valutazione di impatto ambientale. La mobilitazione proseguirà ad oltranza fino al raggiungimento dell’obiettivo finale.

I lavoratori questa mattina hanno incontrato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.

«Siamo entrati nella fase emergenziale della nostra vertenza – ha spiegato Antonello Pirotto, rappresentante della RSU Eurallumina – dalla conclusione del procedimento autorizzativo, dopo oltre 5 anni di lotta, impegno e sacrifici, passa la garanzia della realizzazione del progetto di ripresa produttiva, con le importanti ricadute in termini di investimenti e quindi occupazionali, economiche e sociali. Gli esiti negativi o ulteriormente tardivi – ha concluso Antonello Pirotto – vedrebbero vanificarsi questo scenario che coinvolge, tra lavoratori diretti, indiretti e indotto, 1.450 persone, ai quali vanno sommati i nuclei familiari coinvolti, oltre alle determinanti sinergie con altre aziende che basano la loro permanenza ed il loro riavvio sulla ripartenza di Eurallumina, primo anello della filiera dell’alluminio.»

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Sei consiglieri regionali del gruppo del Partito Sardo d’Azione, Franco Mula, Piero Maieli, Stefano Schirru, Nanni Lancioni, Giovanni Satta e Fabio Usai, hanno presentato una mozione sul regime della continuità territoriale marittima di persone e merci con la Sardegna. La continuità territoriale intesa come possibilità per tutti i cittadini di spostarsi nel territorio nazionale e comunitario, senza penalizzare cittadini residenti in territori meno favoriti o marginali, anzi assicurando un servizio che offra condizioni economiche e qualitative uniformi, si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea.

«Il trasporto – sottolineano i proponenti – è elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto dall’articolo 16 della Costituzione e costituisce un servizio di interesse economico generale tale, pertanto, da dover essere garantito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro collocazione geografica; nel mese di luglio 2020 scadrà l’attuale convenzione stipulata tra lo Stato e la TirreniaCin che stabilisce le tariffe in continuità territoriale; l’Antitrust, ritenendo che la convenzione in essere risulta totalmente sbilanciata a favore di Tirrenia, ha bocciato la proroga della convenzione tra lo Stato e la Tirrenia in quanto presenta “risvolti critici sotto il profilo concorrenziale”; al fine di scongiurare l’ennesima proroga del contratto è, pertanto, necessario predisporre subito il bando relativo alla nuova gara d’appalto.»

I sei consiglieri regionali sardisti sottolineano ancora che «il concessionario del servizio di continuità territoriale (Tirrenia-Cin), riceve dallo Stato un contributo annuale di 73 milioni annui per complessivi 560 milioni in otto anni per tutti i collegamenti (non solo con la Sardegna) esercitati in continuità territoriale; la tariffa in regime di continuità territoriale risulta del tutto identica a quella dei vettori privati operanti al di fuori di detto regime agevolato; la vendita degli assets Tirrenia alla Cin, formata dallo stesso cartello armatoriale privato ha determinato il caro traghetti e ha creato, inoltre, un monopolio dannoso per la Sardegna sul cabotaggio marittimo; la società Tirrenia, in questi ultimi anni, ha portato avanti, anche per quanto riguarda le tariffe relative al trasporto marittimo delle merci da e per la Sardegna, la stessa politica arrogante di aumento dei prezzi, con un aumento per un semirimorchio imbarcato da 80 a 160 euro, e ciò rappresenta l’ennesimo duro colpo inferto all’economia dell’isola, sempre più condizionata dalle insostenibili tariffe applicate dalla Tirrenia; risulta necessario porre fine al monopolio Tirrenia in quanto è inaccettabile che abbia fatto crescere in maniera esponenziale le tariffe, utilizzando soldi pubblici; è di fondamentale importanza prevedere che il bando relativo all’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo in continuità territoriale con la Sardegna sia aperto al maggior numero di operatori economici, a tutela della libera concorrenza».

La mozione, se approvata, impegnerà il presidente della Regione e la Giunta regionale, «affinché si facciano parte diligente e vigile con il Ministero competente e sollecitino, in tempi brevi, lo Stato per la predisposizione del nuovo bando relativo alla gara d’appalto della continuità territoriale marittima di persone e merci, tenuto conto che l’Antitrust ha bocciato la proroga della convenzione tra lo Stato e la Tirrenia per i collegamenti con la Sardegna; a non prorogare l’attuale convenzione stipulata tra lo Stato e la Tirrenia-Cin, considerato che lo Stato aveva ben 8 anni per gestire la nuova continuità territoriale marittima e bandire una nuova gara, arrivare all’ultimo momento significa avvantaggiare una società privata garantendole un illecito arricchimento e un regime di monopolio sui trasporti marittimi a danno dei sardi; a prevedere che il bando relativo all’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo di persone e merci in continuità territoriale con la Sardegna sia aperto al maggior numero di operatori economici, a tutela della libera concorrenza; a proseguire, infine, la rivendicazione per il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima dallo Stato alla Regione».

Fabio Usai.