5 May, 2024
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«Sono al lavoro con la Giunta per predisporre in tempi rapidi nuovi provvedimenti a sostegno del tessuto economico e imprenditoriale sardo. L’azione della Giunta non si ferma qui.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo il via libera del Consiglio regionale alle due proposte di legge per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, entrambe nate su iniziativa della Giunta, che prevedono interventi di sostegno alle imprese del settore turistico e disposizioni urgenti contro la diffusione del virus. «Nuovi provvedimenti – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – arriveranno nei prossimi giorni per sostenere le imprese e i lavoratori che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa situazione di incertezza globale».

«Dopo aver avviato la prima fase, quella del governo delle emergenze, che ha portato Protezione civile e Unità di crisi a stabilire protocolli e percorsi per tutelare la salute dei sardi, abbiamo deciso – ha rimarcato il Presidente – di tutelare il nostro sistema economico e produttivo con misure concrete per il turismo, soprattutto per quelle aziende che si stavano preparando ad assumere lavoratori per affrontare la stagione e si trovano purtroppo a fronteggiare un’ondata di cancellazioni e una contrazione violenta degli arrivi. Con i provvedimenti approvati oggi veniamo incontro a tutte le imprese del comparto con interventi che incidono sul costo del lavoro e danno flessibilità, e stiamo studiando un fondo di rotazione per concedere un’anticipazione di liquidità che si potrà poi restituire nell’arco di un quinquennio con un tasso particolarmente agevolato.»

«La Regione è impegnata senza sosta, grazie all’impegno di tutte le sue articolazioni, per tutelare la salute dei cittadini sardi, sia con la prevenzione sia, laddove i casi si verifichino, con un’adeguata risposta sanitaria. Il mio ringraziamento va prima di tutto ai tanti che sono impegnati, della struttura regionale e dei volontari, delle tante associazioni che in questi giorni stanno lavorando con grande generosità per garantire tutto questo. Siamo un popolo generoso e solidale. Sono sicuro – ha concluso Christian Solinas – che supereremo questo momento di difficoltà, e che dimostreremo di essere tutti impegnati in un’unità di intenti per poter garantire una serena via d’uscita da questa emergenza.»

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Da ieri sono attive anche all’ospedale Sirai di Carbonia ed al CTO di Iglesias le tende pre-triage, montate dalla Protezione Civile per affrontare le emergenze del Coronavirus. Il servizio si avvale anche dell’apporto delle associazioni di volontariato. Le tende consentono di evitare l’affollamento dei Pronto Soccorso e, soprattutto, di contenere il pericolo di contagio, nel caso di accertamento di pazienti affetti da Coronavirus.

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Il sindaco di Carbonia Paola Massidda, facendo seguito ai provvedimenti adottati ieri dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 4 marzo 2020), al fine di tutelare la salute della popolazione, garantendo nel contempo i servizi essenziali e senza ingenerare inutili allarmismi, ha deciso l’adozione delle seguenti misure precauzionali e preventive per il Coronavirus:

Biblioteche comunali: resteranno aperte per ricevere e consegnare i libri e svolgeranno le attività soprattutto per via telematica. Il personale avrà cura di verificare che non si verifichino assembramenti e che venga rispettata la distanza minima di un metro tra le persone. Inoltre, negli spazi interni verranno affissi gli avvisi pubblici previsti dalla normativa e verranno messe a disposizione degli utenti soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani;

Musei: resteranno aperti, ma anche in questo caso, il personale eviterà che si creino assembramenti e farà osservare ai visitatori il rispetto della distanza minima di un metro tra le persone. Inoltre, si provvederà a sistemare nei musei gli avvisi pubblici previsti dalla normativa e saranno messe a disposizione degli utenti soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani;

Esercizi commerciali: saranno invitati, tramite le Associazioni di categoria, a diffondere le buone pratiche consigliate dal Governo nel DPCM del 4 marzo 2020;

Le manifestazioni pubbliche, teatrali e cinematografiche saranno sospese fino al 3 aprile 2020, come prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;

Associazioni degli anziani: sarà raccomandato il rispetto delle direttive emanate dal Governo.
Inoltre è stata decisa ed è già avvenuta l’affissione dei manifesti con le misure igienico-sanitarie consigliate per la prevenzione della diffusione del virus. Sono in fase di acquisto le soluzioni disinfettanti per gli utenti.

Si invitano gli utenti a recarsi personalmente presso gli Uffici comunali solo se ciò sia indispensabile. In tutti gli altri casi, è preferibile comunicare con gli uffici comunali via email o tramite telefono.

Il comune di Carbonia, inoltre, informa i soggetti interessati che, a seguito di quanto decretato dal DPCM del 04/03/2020, con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio
nazionale del diffondersi del Coronavirus, le attività relative al progetto di dialogo strutturato Wake Up Lo(Call) sono sospese.

Pertanto, è stata rimandata a data da destinarsi la riunione in programma oggi presso i locali dell’ex pretura, in via XVIII dicembre.

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Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, ha trasmesso indicazioni precauzionali ai sacerdoti e ai fedeli della Diocesi per evitare il diffondersi del contagio del Coronavirus.

«In seguito all’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in sintonia con il comunicato stampa della CEI del 5 marzo 2020 e con quello della CES pubblicato nella stessa data, nel pieno rispetto degli interventi delle competenti autorità e nel confermare la necessità di misure precauzionali utili ad evitare il diffondersi del contagio, pur incoraggiando tutti a superare paure ingiustificate – scrive in una nota mons. Giovanni Paolo Zedda -, chiedo ai sacerdoti e ai fedeli della diocesi di Iglesias di adottare, da oggi e fino ad ulteriori misure decise dalle autorità istituzionali, le seguenti disposizioni: Si mantenga la celebrazione della Santa Messa sia nei giorni festivi che in quelli feriali, come anche i momenti di preghiera caratteristici del tempo quaresimale (Via Crucis, liturgie penitenziali, adorazioni eucaristiche), sempre nel rispetto delle precauzioni ribadite dalla CEI. Sono invece sospese tutte le manifestazioni pubbliche (feste patronali, processioni, ecc.). Nella preghiera universale delle celebrazioni eucaristiche si inserisca un’intenzione per i colpiti dal contagio e i loro familiari, per i medici e tutti gli operatori sanitari, per quanti temono le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano occupazionale ed economico, per chi ha responsabilità scientifiche e politiche nella gestione di questa grave difficoltà. Analogamente a quanto disposto per le scuole, fino alla data indicata dal Governo nazionale si sospendano le attività di catechesi e di oratorio e gli incontri di associazioni e movimenti. I fedeli ricevano la Comunione eucaristica sulle mani e non sulla bocca. Per lo scambio di pace si mantenga l’invito liturgico, ma si eviti la stretta di mano e si adotti un gesto di reciproca attenzione tra i vicini. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere. Riguardo alle celebrazioni relative alla Dedicazione della Basilica di Sant’Antioco, prevista per il 18 marzo – conclude il vescovo della diocesi di Iglesias -, ritengo opportuno, in accordo con l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, rinviarla ad altra data. Esorto tutti i credenti a vivere questa situazione di disagio, nella quale è coinvolto il nostro Paese ed il mondo intero, con vera fede nel Signore Risorto, nella speranza e nella carità verso i fratelli.»

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Per l’emergenza Coronavirus, si ferma anche il calcio sardo, fermi per due settimane tutti i campionati. A seguito delle normative e delle disposizioni che il Governo Italiano, il CONI e la Federazione Calcio stanno attuando, per il contenimento sul territorio Italiano del virus COVID-19 (Coronavirus), il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Sardegna ha deliberato, con carattere d’urgenza, anche in un’ottica di una collaborazione fattiva con quanto evidenziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e di salvaguardia di tutti i tesserati, i seguenti provvedimenti da attuare in ambito regionale:

– di sospendere e rinviare a data da stabilirsi le gare in programma nella giornata odierna del 5 marzo 2020 di qualsiasi ordine e/o categoria sia Dilettanti che di Settore Giovanile;

di sospendere l’attività sportiva presso il Centro di Formazione Federale “Tino Carta” di Oristano e di conseguenza rinviare a data da stabilire la gara di finale della Coppa Italia di Promozione fissata per il giorno 14 marzo p.v. tra le compagini della Macomerese di Macomer e Usinese di Usini;

– di sospendere, temporaneamente, tutte le attività di allenamenti e preparazione relative alle nostre rappresentative sia Regionali che Provinciali;

– di sospendere nelle giornate di gara del 7 e 8 marzo e del 14 e 15 marzo, ogni tipo di attività agonistica (calcio a 11, calcio a 5 sia maschile che femminile) sia dei Campionati Dilettanti che di Settore Giovanile (Allievi, Giovanissimi e Attività di Base) di ogni ordine e grado (Regionali e Provinciali) facendo di conseguenza slittare la ripresa di tutti i Campionati al 21 e 22 marzo 2020 secondo il calendario gare a suo tempo pubblicato.

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In ottemperanza al “Nuovo decreto su misure urgenti in materia di emergenza COVID-19” (DPCM 4 marzo 2020) tutte le attività pubbliche del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema sono sospese, ivi comprese la proiezione di domenica 8 marzo del film “DIO E’ DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA” e le proiezioni della Rassegna “L’Italia che Non Si vede”, già previste per il mese di marzo nei comuni di Carbonia, Iglesias e Sant’Antioco.

«Siamo rammaricati per i disservizi procurati al pubblico e garantiamo che tutte le attività già programmate saranno recuperate appena sarà possibile», si legge in una nota della direzione.

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Si è tenuta oggi un’assemblea di tutti i lavoratori operanti all’interno della centrale Enel Grazia Deledda.

«Il dibattito in assemblea, ha trattato gli argomenti relativi alle decisioni imposte dal PNIEC, che vede la centrale Termoelelettrica di Enel come l’unica centrale Italiana impossibilitata ad intraprendere il phase out dal carbone senza una transizione energetica a gas – si legge in una nota -. Tale fatto pone i lavoratori e le lavoratrici, tutti, in una situazione di gravissima e preoccupante incertezza sul proprio futuro occupazionale.»

«I lavoratori hanno aspettato per anni le promesse di tanti, tendenti a tranquillizzare gli animi, ma nulla è cambiato! Dopo anni di incontri e discussioni a tutti i livelli, compreso il MISE, ad oggi, riscontriamo che non è vi è ancora un progetto utile a determinare il proseguo dell’attività industriale di Enel Produzione nel comune di Portoscuso – aggiunge la nota -. Ad oggi riscontriamo invece continue riorganizzazioni di tutte le aziende operanti in centrale con continue riduzioni di organici e le preoccupanti ripercussioni già messe in atto dalle aziende stanno ulteriormente impoverendo i lavoratori ed il tessuto sociale di tutta la provincia del Sud Sardegna.»

«L’assemblea dei lavoratori, tenuto conto che il PNIEC indica una transizione energetica della Regione Sardegna con una produzione di 400 Mw termici; considerato che il territorio del Sulcis già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale e martoriato dalla disoccupazione non può reggere ulteriori riduzioni di posti di lavoro; incarica i delegati, di tutte le OO.SS. di categoria presenti in centrale, a porre in atto tutte le azioni necessarie, anche vertenziali, utili a dar risposte sulla funzionalità e sul futuro produttivo del sito della centrale Grazia Deledda.»

L’assemblea ha approvato la proposta all’unanimità.

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E’ attivo da ieri anche il numero verde 800197500, per il Filo diretto psicologico Coronavirus COVID-19, che si aggiunge al  numero telefonico 3791663230, operativo da lunedì 2 marzo: tutti i giorni, dalle 17.00 alle 19.00 è possibile chiamare questi due numeri  per avere assistenza psicologica gratuita in riferimento al Coronavirus COVID-19. Anche la Croce Rossa regionale ha aderito da due giorni all’iniziativa dell‘Ordine degli Psicologi della Sardegna, in collaborazione con Psicologi per i Popoli, SIPEM e EMDR ITALIA, con il coordinamento della Protezione Civile.
«Stiamo ricevendo numerose telefonate – ha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna con una tendenza alla crescita, segno  di una esigenza di informazione, ma anche di conforto da parte dei cittadini:  la paura, per sé, ma soprattutto per i propri cari, familiari malati o con fragilità o figli minori, è il sentimento più diffuso. Non bisogna vergognarsi di avere paura, perché la paura è giustificata e  ci protegge, è il panico che ci può danneggiare.»
Dare informazioni corrette, attenersi alle indicazioni e procedure che sono state mese in campo dal sistema sanitario, a livello nazionale e regionale, è indispensabile per dare la serenità necessaria  per fronteggiare la situazione di emergenza.
«A tale proposito – ha aggiunto Angela Quaquero – purtroppo, dobbiamo constatare il dànno creato dalla diffusione incontrollata di notizie attraverso i social: il sistema sta funzionando, gli operatori sanitari stanno rispondendo con alta professionalità e dedizione, nonostante le criticità pur presenti. Tranquillizzare le persone, non significa sminuire o sottovalutare i rischi, ma significa aiutarle da un lato a gestire la paura, ma anche a valorizzare le proprie “risorse”, a capire che ce la possono fare!»
Grazie alla disponibilità degli psicologi e degli specialisti volontari, l’Ordine degli Psicologi sta valutando l’opportunità di raddoppiare il numero di ore  per la consulenza gratuita, viste le richieste in aumento e l’evoluzione del fenomeno: «La consulenza psicologica gratuita – ha concluso Angela Quaquero – è a disposizione di tutti coloro che ne sentano la necessità, non solo i cittadini comuni o con familiari e/o problematiche particolari, ma anche gli operatori socio sanitari, sottoposti a un super lavoro e  a uno stress piuttosto  pesante, dovuta alla particolare emergenza che debbono fronteggiare».

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Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Daniele Reginali, sentito il parere del sindaco Mauro Usai e dei capigruppo consiliari, ha deciso di rinviare ad altra data la seduta del Consiglio comunale prevista per giovedì 5 marzo 2020, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 4/03/2020, rivolto a contenere e prevenire la diffusione delle infezioni da Coronavirus in Italia.
«Nessun allarmismo – ha spiegato il presidente Daniele Reginali – si tratta semplicemente di una misura che si è resa necessaria in seguito alle linee guida emanate dal Governo. Nei prossimi giorni verrà convocata una Conferenza dei Capigruppo, nella quale verrà decisa una nuova data in cui svolgere il Consiglio comunale, in modo da poter rispettare le prescrizioni ministeriali.»

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E’ stata rinviata a data da destinarsi, a Masainas, la nona edizione della “Festa degli Innesti”, a seguito dell’emanazione del DPCM sull’emergenza Coronavirus, festa di rinascita per risvegliare la memoria collettiva, apprendere l’arte dell’innesto, far crescere e diffondere vecchie varietà di frutti nei nostri orti, nei nostri giardini e nelle nostre campagne, Favorire la creazione di una rete locale di custodi della biodiversità arborea.

L’evento è realizzato dal Centro Sperimentazione Autosviluppo ed il comune di Masainas, in collaborazione con le Agenzie regionali AGRIS e LAORE.