25 December, 2025

Partendo dalle suggestioni conseguenti all’articolo pubblicato dall’Unione Sarda di domenica scorsa, che parlava dei fanghi rossi di Monteponi e dei progetti che riguardano il loro smaltimento ed utilizzo, una serie di riflessioni sorgono davvero spontanee.
Dall’articolo risulta chiaro che gli stessi fanghi sono oggetto di più di un progetto o idea di utilizzo: essi sono considerati nel piano industriale di Igea, sono di interesse del comune di Iglesias e anche della Portovesme Sri, il cui Amministratore Delegato ha reso noto di aver presentato un progetto di recupero ed utilizzo. Saranno tutti progetti complementari o saranno concorrenti, fino ad escludersi l’un l’altro?
Stesso ragionamento ci pare si stia delineando sulla parte energetica.
Questa domanda spontanea da voce ai dubbi già espressi dal sindacato nel corso della riunione indetta in videoconferenza il 30 marzo scorso dall’assessorato regionale dell’Industria per parlare del Just Transition Fund. In quella circostanza abbiamo esposto i seguenti dubbi, che oggi sono certezze: sull’eccessivo e colpevole ritardo con il quale si approccia la programmazione delle risorse del Fondo per la giusta transizione; sulla necessità di istituire una cabina di regia che, oltre l’Assessorato all’Industria, comprenda il Centro Regionale di Programmazione e l’Assessorato Regionale al Lavoro; sulla necessità che la programmazione degli interventi a valere sul Just Transition Fund, così come di quelli dei Fondi strutturali e di investimento Europei 2021-27, del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza e la riprogrammazione dei fondi del Piano Sulcis avvengano in modo coordinato e partecipato, avendo una valida idea di sviluppo del territorio.
Da mesi, a tutti i livelli di confronto, chiediamo di partecipare alla programmazione o, meglio, di invertire la tendenza alla autoreferenzialità della Regione, che resta inerte o agisce poco e male. A maggior ragione per il JTF che, è bene ricordarlo, è pensato per mitigare nel Sulcis Iglesiente, come anche a Tarante, in quanto aree ad elevato rischio ambientale, il disagio sociale e occupazionale connesso alla transizione energetica e alla decarbonizzazione.
L’esempio citato dei fanghi rossi pone in evidenza l’affastellarsi di progetti da parte di enti o imprese che non adottano una visione prospettica d’insieme, di idee e interessi, poiché manca un coordinamento o una governance delle azioni da mettere in campo per lo sviluppo armonico del territorio, che non è scontato possa derivare consequenzialmente dalla realizzazione, totale o parziale, dei suddetti singoli progetti. Ognuno di questi, in ogni caso, deve essere ispirato alla sostenibilità ambientale e contemplare un significativo ritorno occupazionale, tali da garantire la sostenibilità economica e sociale dei cambiamenti e il saldo complessivamente positivo degli investimenti effettuati.
Le risorse sono potenzialmente disponibili per una progettazione seria fatta su base territoriale, per la giusta transizione ambientale e occupazionale, non tanto per portare vantaggi o sovvenzioni alle sole imprese.
Il nostro fondato timore è che il ricorso alla notevole mole di soldi per gli investimenti in argomento possa diventare un’altra occasione persa piuttosto che una vera possibilità di rilancio del territorio, tanto peggio perché, forse, questa è l’ultima grande occasione per fare un piano strategico condiviso che metta al centro il lavoro e l’occupazione.

Antonello Congiu – Segretario generale Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale

Emanuele Madeddu – Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale

La decima edizione del festival culturale Liberevento, venerdì 23 aprile in occasione della Giornata mondiale del libro ospita un’autrice d’eccezione: Sveva Casati Modignani.

L’appuntamento è alle 17.00, sempre in streaming sulla pagina Facebook del festival, dove Modignani, una delle penne più amate della narrativa contemporanea, parlerà del suo ultimo libro Il falco, uscito alla fine dello scorso anno per Sperling & Kupfer.

In questa serata, dialogherà con l’autrice, la vicesindaca ed assessora della Cultura del comune di Iglesias, Claudia Sanna.

Sono 43 le nuove positività al Covid-19 accertate tra le persone domiciliate nel comune di Iglesias rispetto al precedente aggiornamento, 7 le persone negativizzate. Gli attualmente i positivi sono 68, con 5 pazienti ospedalizzati. Oltre alle persone positive, altre 196 si trovano precauzionalmente in quarantena.
«Siamo costantemente in contatto con le Autorità sanitarie al fine di monitorare la situazioneha spiegato il sindaco Mauro Usairinnovo l’invito a rispettare nella maniera più rigorosa le disposizioni di sanità pubblica, con le prescrizioni relative al distanziamento ed all’utilizzo delle protezioni individuali.»

Iniziano le somministrazioni dei vaccini contro il Coronavirus anche a Pula. Lo ha comunicato la sindaca, Carla Medau. Sabato 24 e domenica 25 aprile, nel Teatro Maria Carta in viale Nora, saranno vaccinate le persone di età superiore agli 80 anni, Persone con elevata fragilità, i genitori/tutori/affidatari e chi presta assistenza agli stessi, persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e a seguire quelle di età compresa tra 60 e 69 anni.
«I cittadini interessati ha dichiarato la prima cittadinasaranno contattati esclusivamente dal loro medico di medicina generale che fornirà tutti i dettagli.»
Antonio Caria

Stamane i carabinieri di Carbonia sono intervenuti in Via della Vittoria dove era stata segnalata una lite tra due persone che sono state separate ed identificate. Il diverbio era scaturito dal fatto che, poco prima, il più anziano dei due, un pensionato 67enne, aveva sorpreso il più giovane mentre tentava di entrare nell’abitazione di proprietà di suo figlio, residente attualmente in altro Comune per motivi di studio, forzandone la porta d’ingresso al fine di occupare l’alloggio abusivamente. Il disoccupato 52enne che aveva cercato di violare quel domicilio, ha confermato la versione della controparte, giustificando il proprio comportamento con la circostanza di aver appreso che l’appartamento dovesse essere rimasto abbandonato a seguito della morte del proprietario. Sul posto è intervenuto personale sanitario del 118, poiché l’invasore di edifici altrui aveva riportato diverse escoriazioni ed una ferita alla nuca nella colluttazione con l’arrabbiatissimo anziano che, a sua volta ha lamentato solo alcune escoriazioni al braccio destro.

La Città di Iglesias aderisce alla “Fondazione Sardegna Isola del Romanico”, nata per la gestione degli interventi utili a valorizzare il patrimonio monumentale del Romanico in Sardegna.
La Fondazione nasce grazie all’impegno dei 60 Comuni sardi aderenti alla Rete del Romanico, con lo scopo di rafforzare l’itinerario del Romanico in Sardegna ed inserirlo nel più ampio quadro europeo, in un grande progetto di condivisione e di progettualità strategica nell’ambito culturale e turistico.
Una maniera per fare rete e contribuire allo sviluppo di itinerari turistici che mettano al centro la cultura e la valorizzazione del patrimonio storico.
In quest’ottica è prevista anche la nascita del Parco Monumentale del Romanico in Sardegna, con un itinerario turistico e religioso che si intende iscrivere nel “Registro dei Cammini di Sardegna e degli itinerari turistici, religiosi e dello spirito”.
Un’occasione per far conoscere ai tanti visitatori che scelgono Iglesias monumenti dal grandissimo valore, come la Cattedrale di Santa Chiara e la Chiesa della Beata Vergine di Valverde, inseriti in un itinerario più ampio che abbraccia tutto il territorio, tra cultura, storia e spiritualità.
«L’adesione alla Fondazione rappresenta un’iniziativa di grande importanza, e vuol proseguire nella strada della valorizzazione culturale e turistica della nostra Città e del suo Territorioha sottolineato il sindaco Mauro Usaiin continuità con quanto fatto in questi anni ed in sinergia con la società civile, l’associazionismo, con il terzo settore, il mondo del lavoro, e con le Diocesi della Sardegna.»
«I partenariati sono un importante volano per lo sviluppo di progetti su ampia scala, che oggi consentono di accedere a bandi di carattere regionale, nazionale, ed europeoha spiegato l’assessore della Cultura Claudia Sanna -. Sono soddisfatta di questo primo step, che auspico porti presto a promuovere in maniera concreta il patrimonio Romanico di Iglesias. Fare rete oggi in Sardegna significa sostenerci per promuovere la nostra Terra.»

I carabinieri di Teulada sono riusciti a venire a capo di un episodio delittuoso risalente a qualche tempo fa. Il tutto nasce da una denuncia/querela presentata a febbraio scorso da una 60enne del luogo. La donna aveva dimenticato aperta nel cortile di casa la propria auto Fiat Punto, nell’abitacolo della quale aveva lasciato la borsetta contenente il portafoglio. Una persona dabbene se ne era accorta e si era appropriata di quest’ultimo oggetto, contenente vari effetti personali e due carte magnetiche: un bancomat ed una postepay. 

Quasi immediatamente dopo qualcuno era andato a fare due prelievi presso il bancomat della filiale del Banco di Sardegna di Teulada, uno da duecento euro e uno da trecento. 

Dalla visione delle immagini del sistema che monitora la postazione, i carabinieri hanno individuato il prelevante. Il suo travisamento era molto alla moda e al passo con i tempi. Indossava, infatti, una mascherina “anticovid”. In realtà, però, chiunque ne avesse avuto pregressa conoscenza avrebbe potuto confermare trattarsi di un 28enne incensurato, molto conosciuto in paese, in quanto il dispositivo di protezione individuale non ne proteggeva troppo la fisionomia. Forse con un cappuccio integrale sarebbe potuto sfuggire all’identificazione ma avrebbe dato molto nell’occhio. È stato denunciato dai militari che lo conoscevano personalmente, per quell’indebito utilizzo di una carta di credito altrui e per la ricettazione della stessa, perché è stato accertato che questa fosse nella sua disponibilità e non che fosse stato lui a rubarla dall’auto.

«Ancora una volta registriamo i ritardi nelle vaccinazioni per le persone fragili. Situazioni che creano numerosi disagi e problemi, soprattutto nelle persone costrette a convivere con patologie e malattie croniche. Per questo motivo, ancora una volta, chiediamo alla Regione che le categorie fragili vengano vaccinate in tempi rapidi.»
Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.
«La situazione dei contagi e la pressione nei reparti e nelle terapie intensive è tutt’altro che risolta – conclude Emanuele Cani -. Dalla Regione attendiamo risposte e atti concreti per fronteggiare questa emergenza sanitaria che è tutt’altro che risolta.»

L’AVIS San Gavino Monreale distribuirà in questi giorni 5.000 cartoni personalizzati alle pizzerie della città. Lo scopo, come sempre, è quello di promuovere la donazione del sangue: questa volta il messaggio dell’associazione di volontariato arriva nelle case dei sangavinesi attraverso un canale tutto nuovo.

«Il Covid in questi mesi ha frenato la nostra attività di sensibilizzazione – racconta il vicepresidente dell’associazione Andrea Pusceddued abbiamo pensato a un nuovo modo per veicolare il nostro messaggio. Abbiamo fatto realizzare dei cartoni per pizza d’asporto personalizzati con il nostro logo ed un invito a donare il sangue e li distribuiremo nelle pizzerie della nostra città.»
Diego Cotza, presidente dell’associazione, spiega che «la promozione della donazione di sangue è la nostra mission principale e crediamo che anche questo sia un modo utile per arrivare alle persone, ci aspettiamo un aumento delle donazioni grazie a questo progetto».
I cartoni saranno abbinati a uno speciale contest dedicato ai canali social dell’AVIS sangavinese.
Sarà sufficiente scattare una foto o un selfie con il cartone bene in evidenza, e inviarla all’AVIS di San Gavino tramite Messenger o WhatsApp. Ogni settimana gli scatti verranno caricati su un album: la foto che prenderà più like vincerà due pizze a scelta presso la pizzeria preferita e un simpatico gadget AVIS.
Sui cartoni, inoltre, è stampato anche uno speciale QR Code che rimanda ad una pagina del sito dell’associazione in cui sono riportate le informazioni principali sulla donazione del sangue.
«Dobbiamo ringraziare tutte le pizzerie sangavinesi per aver aderito con entusiasmo alla nostra nuova iniziativa», conclude Andrea Pusceddu.
La campagna “Una buona pizza fa buon sangue” è stata finanziata dall’associazione con i fondi del 5×1000.

I carabinieri della Legione Sardegna sparsi negli oltre 270 presidi dell’Isola verranno in supporto di tutti i residenti ultrasettantenni, aiutandoli a registrarsi sui siti online che la Regione Autonoma della Sardegna metterà a disposizione della popolazione, per aderire volontariamente alla campagna di vaccinazione anti Covid-19, agevolando al contempo l’ATS (Azienda per la Tutela della Salute) nella predisposizione delle liste per le somministrazioni.
Registrarsi è facile, soprattutto, per coloro che non dispongono di uno strumento telematico o di una connessione a internet: sarà sufficiente recarsi presso una Stazione dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari e chiedere il loro ausilio, portando al seguito la tessera sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi in corso di validità e, se disponibile, un recapito cellulare. Qualora l’anziano avesse difficoltà a spostarsi, saranno i carabinieri a recarsi da lui, attivati da una semplice chiamata al numero di pronto intervento “112”.
Se sei già stato contattato dall’ATS e hai già espresso la tua adesione ad un operatore, non è necessario che ti registri.
L’adesione è libera e volontaria, non è vincolante, ma è necessaria per accedere alla vaccinazione.
I cittadini che registrano la propria adesione verranno progressivamente inseriti nel portale e saranno contattati dall’ATS per la comunicazione della data, dell’ora e del luogo in cui sarà eseguita la vaccinazione; successivamente, riceveranno tutte le informazioni dovute sulle caratteristiche del vaccino ai fini della sottoscrizione del consenso informato, necessaria prima della somministrazione.
Ancora una volta i carabinieri sono in prima linea in questa battaglia per far fronte alle difficoltà connesse con la diffusione del virus. Già in passato nel corso della pandemia le Stazioni hanno fornito sostegno alla popolazione attraverso la consegna a domicilio di pensioni, generi di conforto e supporti alla didattica.
Anche questo ulteriore contributo si colloca, dunque, in un solco già tracciato nel campo della prossimità e della solidarietà, in cui la presenza capillare dell’Arma nei luoghi più remoti del territorio nazionale ha fatto sì che si potessero superare ostacoli apparentemente insormontabili.